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Topografia urbana a Pistoia. La basilica episcopale paleocristiana
I quesiti che hanno guidato la ricerca alla base di questo libro riguardano il periodo e il luogo in cui fu edificata la prima basilica episcopale paleocristiana di Pistoia. Tali quesiti, fino ad ora irrisolti, vengono qui affrontati attraverso l'analisi e la comparazione delle fonti archeologiche, storiche e documentarie. Sono stati analizzati in particolare i risultati degli scavi avvenuti nel corso degli anni soprattutto in piazza del Duomo, allargando il campo d'indagine al contesto topografico in cui dovrebbe essere sorta la basilica episcopale paleocristiana. Grazie a queste ricerche si sono così potute formulare una serie di ipotesi ricostruttive circa la forma urbis di Pistoia dall'età tardoantica a quella altomedievale. Questo lavoro vuole anche rappresentare un contributo per una più completa e precisa ricostruzione della prima cristianizzazione della Toscana e dell'Italia centro-settentrionale. -
L'histoire de la médecine et ses allies. Mélanges en l'honneur de Jean Jacques Dreifuss
Grâce à l’ampleur de sa culture, à son goût pour l’aventure intellectuelle et à son sens du service en faveur des institutions académiques et de la vie des associations et des revues, le professeur Jean-Jacques Dreifuss a joué un rôle fondamental dans le développement de l’histoire de la médecine, notamment dans la genèse de l’Institut d’histoire de la médecine et de la santé de la Faculté de Médecine de l’Université de Genève, créé pour préserver et développer le précieux héritage dans ce domaine de Jean Starobinski. Chercheur distingué dans le domaine de la physiologie mais également auteur de nombreuses publications d’histoire de la médecine, durant toute sa carrière scientifique et humaine, Jean Jacques Dreifuss a su ouvrir de nouvelles portes, traverser les frontières, en alliant la recherche scientifique avec l’histoire de la médecine et la réflexion théorique sur les concepts. C’est la raison pour laquelle Janus, dieu aux multiples visages, peut bien être l’icône de son engagement et de la nécessaire alliance entre l’histoire, la philosophie des sciences et la médecine. -
Un paese intorno alle terme. Da Bagni di Pisa a san Giuliano Terme, 1742-1935
Il paese di San Giuliano è stato disegnato a tavolino, nei decenni centrali del Settecento, attorno ai ""bagni di Pisa"""", le sorgenti termali note da secoli, ai piedi del monte famoso """"per che i Pisan veder Lucca non ponno"""". Al posto delle rudimentali vasche esistenti, fu costruito uno stabilimento modernissimo e in funzione dello stabilimento fu progettato, per l'appunto, un paese destinato a fornire accoglienza e svago ai """"forestieri"""" durante la 'stagione' delle acque. Le carte, ritrovate di recente, della R. Opera dei Bagni di San Giuliano, l'ente che deteneva la proprietà e la gestione del complesso, consentono di osservare nei particolari il funzionamento delle terme: l'assistenza ai """"miserabili"""" e ai """"poveri verecondi""""; la presenza della minoranza ebraica; il gioco a carte nel Casino. Si ricostruisce il profilo di ben due secoli di storia, prestando sempre attenzione all'intreccio tra le vicende locali e i contesti più ampi. La figura del prof. Domenico Barduzzi, ad esempio, che fu per decenni """"primo medico"""" a San Giuliano, va inquadrata nella tradizione accademica della medicina toscana e nella storia dell'Associazione Medica Italiana di Idrologia. A maggior ragione, l'evento che conclude la narrazione, ossia il passaggio delle terme di San Giuliano all'Istituto nazionale fascista per la previdenza sociale, è il tassello locale di un quadro nazionale, dello sviluppo del """"termalismo sociale"""" durante il ventennio fascista."" -
Di alcuni colori e di alcuni artisti
Perché Giovanbattista Tiepolo ""sfrangiava"""" con il pennello il colore più scuro sulla parte più chiara già essiccata? E perché usava anche in affresco dei colori come cinabro, minio e blu di Prussia benché siano inadatti a questa tecnica pittorica? Come mai Leonardo nel suo trattato sulla pittura cita spesso due colori della gamma dei gialli, aloe cammellino e giallolino, trascurandone altri? Attraverso le opere di vari artisti, da quelli sconosciuti della preistoria, al romano Studius fino a Kandinskij o Hering, da Michelangelo e Veronese ai Cretti di Burri e a pittori viventi, si dipana la storia, anche chimica (quand'è che un colore si può definire naturale?), di alcuni colori tra i più usati fin da tempi remoti. Le lontane provenienze di determinati coloranti e pigmenti come il lapislazzulo, il blu egizio o lo sfolgorante orpimento, quali emergono dai trattati, da Plinio e Vitruvio passando per Eraclio, Teofilo, e i pittori/trattatisti come Cennino Cennini, Leonardo, Vasari e altri meno conosciuti, o i ricettari spesso anonimi, arrivando fino a Salvador Dalì, attestano l'interesse che avevano gli artisti per i materiali migliori allo scopo di valorizzare il loro talento e conseguire determinati effetti visivi. Il libro pone e chiarisce alcune questioni, sia di interesse specifico che generale sulla storia, manipolazione, visione e percezione dell'universo colore."" -
Vita e genesi del tempo. Ricerche di fenomenologia genetica e generativa
La presenza costante, anche se mai elevata a tema, del concetto di vita nell'opera di Edmund Husserl induce l'autrice a una lunga riflessione, articolata in due tesi fondamentali. La prima, interna alla fenomenologia, riconosce nell'introduzione del metodo genetico il punto di non ritorno per la filosofia trascendentale, l'inizio della sua crisi. La seconda, di messa in prospettiva, individua in tale crisi gli elementi fondamentali per una rilettura della filosofia trascendentale stessa. La fenomenologia genetica infatti (e a maggior ragione la sua radicalizzazione generativa), portando alla luce una fatale circolarità tra a priori formale dell'io, a priori materiale del mondo e a priori formale della temporalizzazione, offre gli strumenti per comprendere il ruolo giocato dalla temporalità rispetto al trascendentale. Il rapporto tra tempo e trascendentale si rivela allora strettamente connesso a quello tra morte e vita e investe di nuovo senso tutto lo sviluppo della filosofia occidentale, nata significativamente sotto il segno della morte socratica. -
Fisco, efficienza ed equità
Il fisco è argomento di perenne attualità. Confrontarsi con un fisco efficiente ed equo è forse un'utopia. Ciò non toglie che lo studio della ""macchina"""" fiscale al fine di comprendere, da molteplici prospettive, quali siano e se vi siano al suo interno profili di efficienza e di equità o come essi possano essere introdotti, è attività non banale o superflua. Lo scopo principale del libro consiste nel fornire materiali per informare e per far riflettere intorno ad alcuni aspetti del sistema fiscale italiano, delle norme che ne regolano il funzionamento e del modo in cui queste stesse norme vengono non solo interpretate e applicate dai giudici, dai funzionari e dai dirigenti preposti ai controlli, agli accertamenti e alla riscossione delle tasse e delle imposte, ma anche percepite dal pubblico."" -
Nessun preavviso. Quel giorno da Clelia
Per Luca il viaggio a Roma doveva essere soltanto una fuga dall'ossessione di una donna troppo possessiva nonché una vacanza che gli avrebbe consentito un nuovo incontro con la bellissima Clelia, con la quale nel recente passato aveva avuto una fantastica relazione. Clelia, un ambiguo personaggio di donna che gli farà scoprire diversi aspetti della vita del tutto inattesi tra romanticismo e tragico realismo, allorché un misterioso duplice assassinio e la sua contemporanea scomparsa lo costringono a fare i conti con un enigma impossibile da risolvere. Un amore che diventa una passione pericolosa vissuta con il fiato sospeso per un susseguirsi di omicidi e di eventi drammatici del tutto imprevedibili che alla fine sembrano correre paralleli al grave ed impensabile attentato alle Torri Gemelle di New York, una gabbia mortale per Clelia, fino alla ricomposizione del tormentoso puzzle dieci anni dopo. -
Sperare meliora. Il terzo libro delle «Epistulae» di Sidonio Apollinare. Introduzione, traduzione e commento
Alto aristocratico di ceto senatorio formato alla lezione dei classici, divenuto vescovo di Clermont e impegnato contro i visigoti in una resistenza militare e culturale per la sopravvivenza dei valori tradizionali nel nuovo regno romanobarbarico di cui morì suddito, Sidonio Apollinare è per più rispetti un esponente emblematico della Tarda Antichità. Oltre a una raccolta di componimenti poetici, possediamo nove suoi libri di lettere: il terzo è un documento di particolare ricchezza, in quanto presenta un ampio spaccato della società galloromana nella seconda metà del V secolo. In Sperare meliora, il terzo libro delle Epistulae viene per la prima volta integralmente tradotto in italiano, con un'ampia introduzione di contestualizzazione storica e letteraria, e con un puntuale commento, focalizzato non solo sulle drammatiche vicende dello scontro fra romani e barbari, ma anche sull'eleganza linguistica e stilistica di questo raffinato scrittore. -
Idee peregrine
“Qui c'è la vita con tutte le sue vicissitudini; i suoi incantamenti davanti ad una natura che coinvolge e trascina; che si fa misura e riflesso di un sentire profondo e generoso. D'altronde che cosa è la poesia se non che rivisitazione di paesaggi e intime riflessioni sul vissuto? E così che la realtà si traduce in immagine; è così che perde il suo reale impatto per trasformarsi in visioni coccolate da un sentire pregno di nostalgia, di nòsloi. Di questo ha bisogno il canto; di fatti sedimentati in animo e tornati a vivere in sintagmi e fonemi che fluiscano con melodia; che con ritmo eufonico concretizzino la morbidezza del poièin; e l'animo fecondo della Puccinelli affida il suo sentire a foglie fragili e bizzarre atte a concretizzare l'idea di un'esistenza fuggitiva e precaria; un verde che attende quell'immane sciagura che tutto sottrae e porta via.” (Nazario Pardini) -
Emozioni, corpi, conflitti
Il tema delle emozioni è da tempo al centro di un ampio interesse scientifico internazionale. Questo volume interdisciplinare propone una nuova indagine capace di approfondire sotto il profilo filosofico, storico e storico-artistico, nonché su un lungo sviluppo diacronico, alcune specifiche declinazioni che le emozioni hanno assunto nella cultura occidentale. Il volume contiene contributi di Maurizio Ambrosini, Sergio Cortesini, Vinzia Fiorino, Alessandra Fussi, Ilaria Gaspari, Maria Michela Sassi, Chiara Savettieri, Marica Setaro, Simone Virgilii. -
Principi dell'ordine sociale e libertà individuale. Saggio sulla «Jurisprudence» di Lon L. Fuller
Lon L. Fuller (1902-1978) è stato uno dei più eminenti ed originali filosofi del diritto dello scorso secolo, la cui importanza, soprattutto quando riferita alla capacità di rimodellare l'agenda della teoria giuridica del suo tempo, non fu certamente seconda a quella di Holmes, di Cardozo, di Llewellyn, di Radbruch, di Hart e dello stesso Dworkin. Nonostante ciò, e per ragioni non del tutto comprensibili, la filosofia del diritto, tanto quella europea quanto quella d'oltreoceano, con alcune poche eccezioni, ha circoscritto la propria attenzione ad una piccola porzione del pensiero di Fuller che, quando riportata in forma monca e decontestualizzata, ha teso progressivamente a perdere di significato o ad assumere, cosa ancora peggiore, un'aura di evidente banalità. E così facendo, condannando per lungo tempo Fuller e la sua proposta giusfilosofica ad un vero e proprio limbo. Questo volume vuole offrire un contributo all'opera di riscoperta del pensiero di Fuller inaugurata da Robert Summers negli anni ottanta e oggi portata avanti da Kristine Rundle. Il lavoro non vuole apparire né neutrale e informativo (come quello di Summers), né necessariamente apologetico (come quello di Rundle, almeno nell'interpretazione da me offerta). Non si tratta, insomma, né di una ricostruzione filologica, né tantomeno di un tentativo di rivendicare la sua jurisprudence. L'intento è quello di fare chiarezza su alcuni punti nevralgici del suo concetto di diritto, al fine di valutare serenamente e senza schieramenti ideologici o di scuola la portata effettiva della sua proposta e la sua reale influenza sull'odierna filosofia del diritto. -
Die «untypuschen Präpositionen» bis und fin(o)
Traditionelle Grammatiken klassifizieren den Wortbestand einer Sprache nach morphologischen, syntaktischen und/oder semantischen Kriterien in wenige Wortklassen, die bestimmte Eigenschaften miteinander gemeinsam haben. Manche Wörter entziehen sich aber auf Grund ihrer besonderen Eigenschaften einer klaren Wortartzuordnung. Dies ist bei bis und seiner italienischen semantischen Entsprechung fin ( o ) besonders der Fall. Die vorliegende Arbeit entwickelt ein Darstellungsverfahren beider Lexeme, das für die traditionelle Grammatikschreibung keine typische Vorgehensweise ist; bis und fin ( o ) werden nämlich als Einzelgänger im Sinne von Pasch et al. (2003: 584ff.) untersucht. Die Beschreibung von Wörtern als Einzelgänger ist typischer für das Lexikon, das als der Ort der Idiosynkrasie im Sprachsystem gilt. Die Einzelgänger-Perspektive lässt bestimmte grammatische Eigenschaften feststellen, die rechtfertigen, sie zu einer neuen Wortklasse zusammenzufassen. Mit der detaillierten, datengestützten Beschreibung der Syntax von bis und fin ( o ) und mit dem Vergleich der erfassten grammatischen Eigenschaften leistet dieses Buch einen Beitrag zur deskriptiven Grammatik des Deutschen und des Italienischen sowie zur vergleichenden Grammatik der beiden Sprachen. Dieses Buch richtet sich insbesondere an Linguisten, vor allem Germanisten in den deutschsprachigen und nicht-deutschsprachigen Ländern, aber auch Romanisten und allgemeine Sprachwissenschaftler, darüber hinaus Sprachlehrende, allgemein Sprachinteressierte und Germanistik- sowie Italianistikstudenten höherer Semester. Patrizio Malloggi, Promotion in Deutscher Sprachwissenschaft (Universität Pisa, 2015). Lehrbeauftragter für Deutsche Sprach- und Übersetzungswissenschaften an der Universität Pisa und am Campus Lucca. Forschungsinteressen: Klassifizierung des Wortschatzes, Grammatik für DaF, Sprachlehrforschung. -
La tirannia dei modi di vita. Sul paradosso morale del nostro tempo
Il mondo in cui viviamo è una realtà segnata da un paradosso così grande da sfuggire alla nostra attenzione. L'etica, che pervade ormai ogni aspetto delle nostre esistenze, sembra incapace di svolgere il compito più importante che le spetta, quello di mettere in discussione il mondo stesso nel suo complesso. Questo avviene perché a sfuggire alla critica dell'etica contemporanea sono proprio quei modi di vita che toccano più da vicino la nostra esistenza concreta. E dunque necessario superare i vicoli ciechi di questa Piccola etica e tornare a pensare una Grande etica, capace di svolgere nuovamente il compito di una critica radicale di tutto l'esistente e metterci di nuovo nelle condizioni di liberare quella creatività istituzionale che sola può aiutarci a fronteggiare le sfide del tempo presente. -
Il professore innamorato. Studi offerti dagli allievi a Riccardo Bruscagli
Con il pretesto del suo settantesimo compleanno, alcuni allievi di diverse generazioni hanno voluto offrire a Riccardo Bruscagli una raccolta di studi per testimoniargli, con l'affetto, la gratitudine per il lungo e generoso magistero fiorentino. Il volume si apre con il dittico trecentesco formato dal contributo di Giuseppe Girimonti Greco sul significato di alcune figure mitologiche nel Canzoniere e da quello di Dario Pisano sulla presenza di dantismi nel Trattatello di Boccaccio. Il saggio di Marco Villoresi sulle avventure infernali degli eroi dei romanzi italiani fra Medioevo e Rinascimento apre una sezione cavalleresca arricchita dalla riflessione di Luca Degl'Innocenti sul rapporto fra tecnica narrativa e oralità in Boiardo e dai lavori ariosteschi di Hans Honnacker, Elisa Martini e Daria Porciatti dedicati agli aspetti più ""disarmonici"""" del Furioso e delle sue """"giunte"""". Seguono altri contributi di letteratura cinquecentesca: Giovanni Ferroni sulle Novelle di Molza, Dario Panno-Pecoraro su un autografo delle rime burlesche di Lasca e Francesco Sberlati sull'opera critica ed editoriale di Doni. Ampliano la riflessione sul Cinquecento gli studi di Simona Mammana, sulla contraffazione dei corpi come mezzo comico, e di Paolo Innocenti, che esplora la narrativa in prosa. La conclusione è affidata a saggi d'argomento novecentesco: Edoardo Rialti si occupa della ricezione dei poemi di Boiardo, Ariosto e Tasso in C.S. Lewis, Lucia Denarosi offre una lettura di Falsetto di Montale e Antonella Giordano ripercorre il complesso rapporto fra Pasolini e la madre."" -
Enrico Panzacchi. Il critico e il letterato
La poliedrica personalità di Enrico Panzacchi, vissuto dal 1840 al 1904, e autore di alcune tra le più suggestive poesie del tempo e di opere in prosa, merita una nuova attenzione anche nel campo della critica letteraria. Dante, Manzoni, Leopardi, Galilei, Marino, il Tommaseo, il Giusti, il Capuana e il Fogazzaro costituirono il centro dei suoi interessi critici. Formatosi come poeta alla scuola del Carducci (i suoi Lyrica uscirono contemporaneamente alle Odi barbare del Carducci), il Panzacchi ebbe ben saldo il senso della tradizione poetica, entro un idealismo, che gradualmente si andava accostando alla considerazione della cultura contemporanea, impersonata soprattutto dal Capuana. Ma l'attenzione del critico andò anche al Fogazzaro, il cui Daniele Cortis era stato all'origine della svolta nella vita di Giulio Salvadori, causandone la conversione al cattolicesimo. Anzi, attraverso il carteggio con il Fogazzaro, consultato nella Biblioteca civica di Vicenza, e quello con il Carducci, rinvenuto presso la casa Carducci di Bologna, il profilo del Panzacchi scaturisce da una attenzione tutta particolare ai maestri della sua epoca, che ne condizionarono il pensiero critico e l'attività poetica. Parimenti, l'idealismo romantico-risorgimentale fu degno di attenzione da parte del Panzacchi, che nelle opere del Manzoni e del Leopardi lodò prima di tutto l'artista. Attento anche agli umori del giornalismo contemporaneo, Panzacchi si impose sullo scenario culturale coevo con la convinzione di un ritorno ai valori veri dell'arte, laddove il classicismo non andava confuso con un culto sterile della forma e dell'erudizione, ma come palestra di formazione morale e civile, e dunque entro un'apertura al futuro. -
Metodologia dell'improvvisazione strumentale. Tra linearità e nonlinearità
Che rapporto c'è fra suono e improvvisazione musicale'! Perché è importante fare ricerca intorno al suono? Quali sono i metodi di studio dell'improvvisazione, e che differenza c'è fra il metodo di studio lineare e nonlineare? Quale senso dare all'ascolto, all'analisi e all'esercito nella pratica dell'improvvisazione? Le risposte che il libro delinea sono rivolte agli insegnanti che si occupano di didattica dell'improvvisazione, i quali troveranno indicazioni per arricchire la propria metodologia d'insegnamento; ai musicisti, che vi troveranno suggerimenti per studiare il proprio strumento, interpretare il repertorio, nuovi spunti per comporre e improvvisare; agli improvvisatori, poiché la consapevolezza della distinzione fra linearità e nonlinearità getterà luce sulla struttura della pratica improvvisati va, sul rapporto fra le varie temporalità implicate, sulle diverse strategie di studio, sul valore dell'esercizio, sull'importanza della grafia e sui modi di ascolto. Il libro contiene numerosi esercizi d'improvvisazione suddivisi per area di ricerca (sull'ascolto, sull'attenzione, sul presente, sulla lettura e scrittura, sulla ricerca, sull'esame approfondito), uno studio del segno grafico che fornisce le chiavi per farne un uso creativo durante l'improvvisazione e infine Vanalisi di alcune improvvisazioni secondo i principi lineari e nonlineari. Al centro vi è l'improvvisazione, una pratica che allarga i suoi confini e induce riflessioni didattiche e filosofiche che investono il modo di ascoltare, di pensare e di vivere la musica. -
La poetica del restauro. Arte, architettura e paesaggio
Da troppo tempo il dibattito sul tema del restauro è come sospeso, mentre sul piano operativo tanti sono stati, specie nell'ultimo decennio, gli interventi importanti ed innovativi, specialmente al di fuori dell'Italia. Da noi l'argomento pare di esclusiva competenza degli Enti di tutela, che, attraverso le prescrizioni e i nulla osta, guidano il ""protocollo di intervento"""" lasciando agli architetti il ruolo assolutamente marginale di svolgimento di un dettato, senza poter """"comporre il tema"""". Ma il progetto di restauro deve avere anche """"un'anima"""" che è quella del suo progettista, che dovrà, con la sua personale attitudine, aggiungere, togliere, trasformare, insomma intervenire adeguandone la funzione, affinché l'oggetto dell'intervento possa tornare ad essere vivo."" -
Adolfo Natalini dipintore. Disegni, costruzioni, dipinti. Ediz. a colori
"Ho raccolto una serie di disegni dal 1959 al 2015, confrontandoli con le immagini degli edifìici e pezzi di città che hanno generato. Non tutti i disegni sono disegni di architettura, ma per vie più o meno misteriose vi si avvicinano. Nell'ultima serie di immagini a colori riaffiora la nostalgia per la pittura e forse si chiude il cerchio aperto quasi sessantanni prima."""" (Adolfo Natalini)" -
Per una filosofia ecoetica e un lavoro ecosolidale
Nella cultura odierna le pratiche filosofiche danno sempre più spazio al problema dell'ambiente. Si realizza così una sostanziale apertura all'eco-etica nella quale convergono le istanze ecologiche, quelle filosofiche, quelle teologiche e quelle educative. Nella prima parte di questo lavoro vengono puntualizzate le problematiche filosofiche a partire dalle visioni mitiche della natura per giungere, attraverso le indagini filosofico-scientifiche del mondo della vita e del cosmo, alla focalizzazione valoriale di problemi inerenti al rispetto del pianeta. Ciò nel quadro della tutela della biodiversità e dei diritti delle generazioni future in merito alla sopravvivenza dell'umanità. Nella seconda parte, il tema del lavoro viene sviluppato in coerenza con l'impostazione filosofica dell'ecoetica, inquadrando il lavoro umano entro il più ampio schema di riferimento del lavoro della natura, ossia del divenire ecosistemico che sostiene l'interdipendenza di ogni forma di vita sul pianeta Terra. Il lavoro umano viene qualificato ecosolidale quando soddisfa i criteri di ecosviluppo derivati dalla scienza dell'ecologia sistemica. Il lavoro ecosolidale può costituire l'occasione di riscatto per l'umanità dalle sue attuali tendenze distruttive e facilitare una ripresa del suo compito originario di ""curatrice"""" del patrimonio terrestre, patrimonio che ha ricevuto in eredità dal lavoro svolto dalla natura, sua """"nutrice"""" lungo tutto il percorso di evoluzione biologica."" -
L'antropologia va in scena. Nuove dimensioni teatrali
Nell'ambito della definizione delle poetiche dei grandi maestri del teatro del Novecento, l'autore compie un viaggio nell'antropologia teatrale e nel teatro come linguaggio d'arte e come processo culturale. La ricerca teatrale viene vista attraverso la lente dell'antropologia, si amplia e si arricchisce nello scoprire la sua alterità. Alcune tematiche antropologiche, relative al corpo e alle sue rappresentazioni, all'immagine, al doppio, alla voce, infatti, possono trovare spazio in questa prospettiva. Si costruiscono, così, rappresentazioni che mettono in scena temi di rilevanza contemporanea pur restando legati al mondo antico. Di qui, l'indagine su uno degli ultimi grandi esponenti della ricerca teatrale contemporanea, Nin Scolari, la cui esperienza sul mito antico ha saputo creare - grazie al suo progetto di valorizzazione delle aree archeologiche e dei siti museali - un dialogo alternativo a quello tradizionale.