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Dall'Italia al Brasile. Storia del contesto economico e sociale tra due territori lontani ma «gemelli»: Latina e Farroupilha. Ediz. italiana e portoghese
La trattazione della ricostruzione storico-economica di Latina e Farroupilha parte dal processo migratorio, che è alla base della nascita di entrambi i territori. Il processo di migrazione ha rivestito un ruolo fondamentale dal quale non si può prescindere se si vogliono comprendere appieno i due territori. Esso è stato affrontato in generale, attraverso il caso italiano e brasiliano, e nello specifico, esaminando quello dei due contesti provinciali. Senza ridurre la trattazione della storia dell'emigrazione ad una sociologia atemporale dell'emigrato, sradicato dal suo contesto nativo, ci si è sforzati di restituire voce ai tanti gruppi sociali che in tanti hanno animato quell'esodo massiccio e che hanno rappresentato un prezioso elemento di sviluppo. Sono state poi esaminate le economie dei territori della provincia di Latina e del municipio di Farroupilha, i loro punti di forza e di debolezza, contestualizzandoli nel contesto nazionale ed internazionale, al fine anche di indirizzare futuri progetti di collaborazione. -
Lo sviluppo sospeso. Il Mezzogiorno e l'impresa pubblica (1948-1973)
Dopo la Seconda guerra mondiale l'intervento pubblico nelle regioni meridionali occupa uno spazio centrale nel modello di sviluppo, nel processo di integrazione sociale, nel sistema politico del Paese. Con l'istituzione della Cassa per il Mezzogiorno, prima, e la svolta industrialista dei tardi anni Cinquanta, poi, un flusso di investimenti senza precedenti viene riversato nei territori del Sud. Le partecipazioni statali, l'Iri in particolare, si impegnano nel più intenso processo di formazione di capitale che la storia del Meridione ricordi, con una correzione sensibile dell'asse territoriale dell'industria pubblica, storicamente sbilanciato sul Centro-Nord. L'industrialismo meridionalista, con poche alternative, alimentato da motivazioni diverse e da uno spettro ampio di forze politiche e sociali, conduce ad approdi significativi tra i primi anni Sessanta e il 1973. Anche in questo campo, la crisi degli anni Settanta chiude definitivamente un'epoca. Sotto il profilo macroeconomico, tra il 1951 e il 1971 si accorcia la distanza tra Sud e Centro-Nord e a determinare tale risultato non poco concorrono le varie forme di intervento statale. Alla distanza, tuttavia, l'industrializzazione dall'alto del Mezzogiorno produce esiti fragili e di superficie. Questo libro, fondato su una ricca documentazione inedita, offre per la prima volta una ricostruzione storica dell'intera vicenda, focalizzando l'attenzione sulle politiche per il Mezzogiorno e l'azione dell'Iri. -
Liberalismo senza teoria
C'è una storia del pensiero liberale che è diversa, almeno in parte, da quella comunemente raccontata qui in Italia. È una storia in cui, per fare solo qualche esempio, Montesquieu è importante quanto e più di Locke; Humboldt ha un posto che non ha nulla da invidiare a quello di Stuart Mill, che d'altronde ha ispirato; Tocqueville assume un ruolo centrale; Berlin, piuttosto che Hayek o Rawls, è l'autore più significativo dell'ultimo dopoguerra. Questo volume propone un liberalismo che non rincorre teorie o risposte definitive, ma si ridefinisce ogni volta a seconda delle situazioni e dei problemi storici. Più che il liberalismo per l'autore esiste la continua lotta degli uomini per conquistare sempre nuovi e diversi e più ampi spazi di libertà. Leggere la storia del pensiero liberale dal punto di vista qui sviluppato porta ad insistere su termini-concetto come dubbio, spirito critico, pluralismo, piuttosto che su individuo, mercato, diritti. -
Tre esperienze cooperative: Trento, Reggio E., Bolzano. Come crescere senza perdere l'anima! Convergenze parallele tra cooperazione «bianca» e «rossa»
L'Autore mette a confronto tre diverse esperienze cooperative, di notevole significato economico, sociale e politico, che hanno segnato dei percorsi importanti nelle zone di origine - Trentino, Sudtirolo ed Emilia-Romagna - per impulso dei rispettivi padri fondatori: Don Lorenzo Guetti e il parroco Josef Dasser, promotori del solidarismo cattolico teso a migliorare la condizione dei contadini e delle popolazioni povere delle valli alpine, e Camillo Prampolini, apostolo del socialismo, propugnatore del riscatto umano e sociale del mondo del lavoro a partire dalla provincia di Reggio Emilia. Nei tre territori la cooperazione si è radicata profondamente a cavallo dell'Ottocento e del Novecento, fino a conoscere, nei decenni successivi al secondo dopoguerra, una stagione di forte sviluppo. La necessità di operare in mercati sempre più aperti e competitivi ha spinto, alla fine del Novecento, la cooperazione ""bianca"""" trentina e la cooperazione """"rossa"""" emiliana ad avviare esperienze di collaborazione e di alleanza imprenditoriale che si sono rivelate feconde, dischiudendo nuove prospettive unitarie all'insieme della cooperazione italiana."" -
Tornare @ Itaca. Vol. 2
Il titolo dela mostra ""Across the space across the time"""" evento che vede presenze del panorama artistico contemporaneo."" -
La politica moderna tra scetticismo e fede
Questo libro è una testimonianza significativa dell'importanza che riveste la riflessione di Michael Oakeshott, certamente tra i più acuti e interessanti filosofi politici del Novecento. Qual è il senso dell'attività di governo nel mondo moderno? Oakeshott ne coglie la contraddittorietà dipendente da un vocabolario ambiguo, che rivela l'esistenza di due modi fondamentalmente opposti di concepire la politica e che si servono però degli stessi termini: per alcuni, una politica fondata sulla fede, per altri, una politica essenzialmente scettica. In tal modo, egli offre una griglia ermeneutica di prim'ordine per spiegare la storia politica moderna fino all'epoca dei totalitarismi. Per fede non va però intesa una prospettiva di tipo religioso, quanto, invece, l'idea di un millenarismo secolare, che da Bacone in poi immagina di poter costruire un mondo perfetto privo di conflitti, pacificato attraverso il controllo minuzioso e capillare delle attività e perfino delle vite dei singoli; lo scetticismo è invece l'idea (verso cui Oakeshott propende) per cui il governo non ha uno 'scopo' unico e assorbente, ma - pur essendo pragmaticamente teso ad una mediazione dialettica con il suo opposto preferisce lasciare che la società civile possa dispiegare al meglio le sue multiformi possibilità. Anche per questo la filosofia di Oakeshott, rientri o meno nella tradizione liberale, è comunque, certamente, una filosofia della libertà. -
Costruire comunità per costruire futuri. Le quattro piume della politica urbanistica in Italia
"In questo racconto ho cercato di raccogliere alcune riflessioni intorno alla politica urbanistica, alla varietà dei suoi saperi e delle sue pratiche, alla ricchezza dei suoi temi e a quel sistema di fattori, negativi e di diversa natura, che si sono venuti consolidando in questi ultimi decenni ed hanno determinato un lungo e ininterrotto periodo di compromessi e abdicazioni: il che ha determinato, a mio parere, una crisi di identità e di legittimità della disciplina. Il progetto di futuro di una comunità costituisce, e come tale deve essere vissuto, il 'bene comune' per eccellenza: ma la vera condizione perché un progetto di futuro possa diventare 'bene comune' è legata all'attivo coinvolgimento di coloro, i cittadini organizzati in più e diverse comunità, cui tale progetto è rivolto e che devono potersi organizzare in una partecipazione supportata da un reale potere deliberativo. Occorre, quindi, incoraggiare l'esplicarsi di creatività e di ricerca per progetti di futuro che vogliono coniugare equità e bellezza: ed è questo il tema centrale, il filo rosso che lega le diverse argomentazioni in cui si articola il nostro racconto.""""" -
Il quarto re. I segni del contemporaneo e la ricerca religiosa
Non ricordo quale Padre della Chiesa, a un appassionato cercatore di Dio che si riteneva non credente, rincuorandolo disse: ""Non lo cercheresti se non l'avessi già trovato"""". Quella splendida rassicurazione deve farci riflettere su un certo concetto fuorviante di fede, proprio di noi occidentali, intellettualisti e magari un pochino illuministi. Per noi la fede consiste nell'aver già trovato e chiaramente definito, con logica e lucida razionalità, Colui che è l'indefinibile, l'inafferrabile, l'incomprensibile. La fede diventa così, per i più provveduti, una faccenda più o meno filosofica (con premesse rivelate, d'accordo, ma per il resto con precise adesioni razionali, """"prove"""" comprese). Per i meno culturalmente dotati si tratta invece di un'adesione cieca a contenuti tutt'altro che ciechi: logicamente afferrabili, pur nell'ineludibile mistero. Avere fede, insomma, vuol dire credere nell'esistenza di Dio, nella divinità di Cristo, nella resurrezione e, via via dicendo per tutti gli articoli del credo: l'adesione certa a determinati contenuti, da cui è assente una ricerca probabilmente ritenuta inutile superata da un approdo sicuro. [...] Questo discorso previo sulla fede, come cammino, come tensione e disponibilità, più che come adesione razionale, ha a che fare con questa splendida parabola del """"Quarto Saggio""""."" -
Dizionario biografico dei presidenti delle Camere di commercio italiane (1944-2005). Vol. 3: Abruzzo-Lazio-Marche-Toscana-Umbria.
Attraverso le élite camerali, questa ricerca realizza una delle più complete analisi settoriali della classe dirigente nazionale e della sua evoluzione nel corso di 150 anni di storia unitaria. Come già nei volumi precedenti, l'approccio biografico offre la possibilità di collocare le varie personalità all'interno dei contesti familiari, professionali, politico-istituzionali che, intrecciandosi, disegnano lo scenario della loro affermazione sociale lungo un arco cronologico intensamente ricco di trasformazioni istituzionali: dalla Ricostruzione, al miracolo economico, dall'unificazione europea sino al regionalismo per approdare infine al quadro contrastato di una società dei consumi ai tempi della crisi. -
Dalla crisi finanziaria globale a nuove regole monetarie. Ediz. italiana e inglese
Prima della crisi finanziaria globale scoppiata nel 2008-2009, una massiccia redistribuzione del reddito nell'economia reale aveva di molto accresciuto i tassi di profitto delle imprese mentre le politiche monetarie, a cominciare da quella della Fed, provocavano una consistente discesa dei tassi di interesse reali. Questa divergenza, unita ai crescenti squilibri dei conti con l'estero che vedevano l'esplodere del deficit americano e del surplus cinese, richiama alla mente l'opera di Knut Wicksell che a fine Ottocento teorizzò la necessità che le politiche monetarie fossero dirette ad allineare i tassi di mercato a quelli ""naturali"""" determinati dal rendimento del capitale. Seguendo questa teoria nella sua formulazione originale, distorta fino a renderla impotente dal recente paradigma Neo-Wickselliano, in questo libro si propone una semplice interpretazione dell'origine della crisi che prospetta anche la possibilità di uscire da una lunga fase di abuso di una politica monetaria dalla """"vista corta"""" che favorisce la finanza più che lo sviluppo dell'economia, con rischi di nuove crisi."" -
C'è ancora una stella
"C'è ancora una stella"""" si inserisce, seppur tardivamente, nel grande filone del neorealismo italiano. Bruno, giovane contadino meridionale trasferitosi in """"Alta Italia"""", è costretto a fare ritorno al paese, in compagnia della sua giovane moglie settentrionale Ornella. Qui la donna scopre una realtà fatta di miseria e arretratezza che l'atterrisce e la getta nello sconforto. Tuttavia, con il tempo, Ornella imparerà a conoscere in maniera autentica gli abitanti di quel """"paese che non sa cantare"""" è a condividere quella vita che per quanto difficile e resa ancora più aspra dai capricci della natura e da un fato beffardo, è pur sempre rischiarata dalla luce di quella stella, che dall'alto del Monte Pecoraro, protegge le sofferenze della sua gente..." -
Turismo e gioventù: la scommessa
Questo libro-intervista al Presidente dell'Associazione Italiana Alberghi della Gioventù, vuole far rivivere l'itinerario di un cammino cominciato in Italia nel 1945 per consentire la pratica del turismo culturale. Ciò, facendo riassaporare la ""filosofia"""" di un antico e nobile sodalizio, con il pensiero, attualissimo e condiviso, del suo fondatore, Aldo Franco Pessina. Tutto questo, attraverso il racconto, le emozioni e l'impegno di chi, dal 1992, dirige con grande professionalità, passione e indiscutibile carisma, l'A.I.G. Anita Baldi, qui ripercorre una storia che, contestualmente, è anche la """"sua"""" storia di donna e di professionista. Grazie a lei, la rete degli Ostelli rappresenta oggi la nostra più grande rete di ospitalità; una dimensione dell'essere e dell'intendere il viaggio e la tolleranza; e un'opportunità per tutto il Paese. L'A.I.G. è una sorta di """"casa allargata"""" in cui trovano spazio desideri e bisogni dei giovani (e dei """"meno giovani"""") del mondo. E dove, si spera, possa passare la nuova umanità del futuro. Prefazione di Andrea Riccardi."" -
Salvatore Anelli. Diversa/mente 365+1 di segno-di corpo-di anima
Se siamo così tanti vuol dire che non c'è morte perché non possiamo morire così in tanti, se le galassie sono così tante se tra viventi e non viventi non c'è poi tanta differenza, e se dovunque è il vivente come dovunque è l'idrogeno e se la plastica che abbiamo inventato in qualche mondo è in natura, se ciò che facciamo non è artificiale ma imitazione della natura, natura stessa perché noi siamo natura, parte di lei, messi da lei a creare esseri artificiali sotto il suo comando, allora la morte ha poco da dire e insieme tantissimo, è qualcosa che ci appartiene e non ci è estranea qualcosa che ci accomuna, e ci riunisce, qualcosa di bello, che adesso ci fa paura ma quando arriverà sarà un'esperienza grande più grande della nascita, più grande dell'amore e saremo contenti di poterla vivere insieme. -
Lo stato dell'arte
"La Calabria ha una presenza notevole di artisti che spesso mostrano visioni originali e compiacimento o consapevolezza delle radici locali. La presenza a Reggio Calabria è equivalente a quella a Venezia. Talvolta ha più motivato titolo per considerazioni estetiche che prescindono dalla indicazione di uno scrittore, di un poeta, di un regista, di un filosofo, eletto a patrono, come accade a Venezia. Una commissione, aperta, anche con efficaci segnalazioni di provenienza regionale, in Calabria coordinate da Fernando Miglietta, ha proposto gli artisti che io ho osservato con grande interesse e selezionato, spero efficacemente e rispettosamente, per questa 54ª edizione della Biennale di Venezia, la prima a Reggio Calabria, in un Padiglione Italia che ha trovato la sua sede ideale nella 'Villa Genoese Zerbi', architettura di ispirazione veneziana, per felice coincidenza. Il nostro obiettivo è che la composizione di questo mosaico restituisca lo stato dell'arte nel 150° anniversario dell'Unità d'Italia."""" (Vittorio Sgarbi)" -
La mia stessa legge
"Vi racconto quel che è stato, mentre marcisco in un letto d'ospedale. Non mi hanno fermato né la coscienza, né le pallottole, né le condanne. Neanche quel pitbull, che ho ucciso a mani nude. O quel ragazzo, che ammazzai come un cane. Ho imposto la mia legge per trent'anni, minacciando, uccidendo. La mia vita è ben descritta dalle intercettazioni e dalle sentenze. La mia famiglia mi ha perdonato, quelle dei miei nemici mi hanno maledetto. Ho tradito e sono stato tradito. Ho pensato più volte d'aver vinto la guerra: alla fine le ho perse tutte, perfino quella con me stesso. Ed ora attendo il giudizio finale""""." -
Russia e oltre. Energia equilibri politici opportunità imprenditoriali
Singolarità neo-imperiale da sesto continente fra Europa e Asia e dipendenza del sistema economico dall'andamento dei mercati internazionali dei prodotti energetici sono caratteristiche permanenti della Russia post-sovietica e della sua collocazione internazionale: assertività neo-bonapartista nei rapporti esterni, assetti di potere interni, struttura produttiva e accentuata reattività del sistema agli shock esogeni appaiono fra loro strettamente correlati. La Russia post-sovietica è quindi intrinsecamente fragile, come dimostra l'andamento delle sue principali variabili economiche nel corso della crisi globale. Essa rappresenta comunque un mercato cruciale per le imprese italiane, e lo sarà sempre più in futuro in ragione dell'aumento del potere d'acquisto dei suoi consumatori, specialmente della classe media e medio-alta: anche gli investimenti diretti esteri della Russia in Italia hanno evidenziato una forte accelerazione, dirigendosi verso settori rilevanti, in particolare quelli metallurgico ed energetico. Strategico è anche il rapporto fra Russia e repubbliche dell'Asia centrale: dopo un rapido declino, l'influenza russa in quell'area ha infatti conosciuto, con Putin, una forte ripresa, anche se non priva di contraddizioni e di limiti. -
Storia dell'ordine di San Camillo. La provincia francese
Una vasta opera di riordino degli archivi dell'Ordine dei Ministri degli Infermi fondato da San Camillo de Lellis ha consentito di ricostruire con nuove fonti e prospettive le vicende dei Camilliani, che, in oltre 400 anni di storia, hanno saputo tenere fede al mandato di ""testimoniare l'amore di Cristo verso i malati"""", specialmente nei momenti di calamità e di maggiore vulnerabilità dell'esperienza umana. All'interno di questo percorso di ricerca è stata avviata un'opera editoriale sulla storia delle Province camilliane, seguendo la prima pubblicazione degli studi dedicati agli Aspetti e problemi dell'Ordine di S. Camillo. Il volume Storia dell'Ordine di San Camillo. La Provincia Francese ripercorre la presenza dei Ministri degli Infermi nella società francese tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, attraverso gli anni tormentati della Prima Guerra mondiale fino al rinnovato e stabile insediamento negli anni Trenta del XX secolo."" -
Una battaglia per la libertà. «Il Saggiatore» di Gherardo Marone (Mapoli 1924-1925)
Contro il fascismo che dilaga in Italia negli anni immediatamente successivi alla marcia su Roma del 1922, un gruppo di giovani studiosi meridionali letterati, storici, giuristi, economisti - fa sentire la sua tenue, ma ferma e coraggiosa, voce attraverso la rivista ""Il Saggiatore"""", impegnata a diffondere messaggi di libertà, democrazia e giustizia, con lo sguardo rivolto all'Europa nella speranza di una dittatura transitoria. Il primo numero è stampato a Napoli nelle ultime settimane del 1924. Usciranno solo sei fascicoli, perché nel giugno 1925 la censura imporrà il silenzio. Il volume ricostruisce la nascita de """"Il Saggiatore"""" e ripercorre l'azione di questi """"ardimentosi"""" che, per alcuni mesi, seppero offrire ai lettori un periodico elevato nei contenuti, alimentato dagli ideali, dai programmi e dall'azione vigorosa di Giovanni Amendola - strettamente legato a Gherardo Marone direttore de """"Il Saggiatore"""" e al padre Benedetto - la cui figura si staglia limpida e autorevole sino al martirio."" -
Efori. Antichi e moderni nei dibattiti sul potere di controllo
I pensatori politici moderni ricercano nel passato i fondamenti del buon governo per la progettazione di uno Stato forte, pacifico e duraturo, ma, mentre mostrano di trarre dalla tradizione modelli di riferimento, di fatto rivoluzionano la storiografia e, sul piano politico, deformando ideologicamente le testimonianze con disinvolta consapevolezza, ne ricavano effetti profondamente innovativi. In questo modo elaborano anche l'idea del controllo del potere, per la quale si ispirano ad un ricchissimo patrimonio storico, filosofico, giuridico, etico e religioso, e discutono il mito degli efori dell'antica Sparta in un dialogo extratemporale, in cui coinvolgono i filosofi dell'antichità e gli avversari politici coevi. -
Networks rurali e reti contadine. Esperienze e percorsi di agricoltura sostenibile in Calabria
Il libro analizza due diversi sistemi di rete che hanno accompagnato il divulgarsi di pratiche di agricoltura biologica e di forme di agricoltura sostenibile in Calabria: i ""networks rurali"""" e le """"reti contadine"""". Nei """"networks rurali"""" si muovono produttori agricoli medio-grandi che certificano come biologici i metodi di produzione. Nelle """"reti contadine"""" agiscono gli agricoltori bio-etici: produttori auto-certificati, agricoltori medio-piccoli certificati e non. I produttori bio-certificati adottano un modello imprenditoriale influenzato dal mercato e dalle logiche di modernizzazione. Gli agricoltori bio-etici realizzano processi produttivi fortemente ancorati al patrimonio ecologico. I """"networks rurali"""" e le """"reti contadine"""", pur indicando percorsi eterogenei, non agiscono in contraddizione nel momento in cui ricercano margini di autonomia dai grandi mercati. Dalle azioni poste in essere emergono diversi aspetti dello sviluppo rurale: la sostenibilità; il capitale sociale; la governance dei mercati; la ricerca di nuovi assetti istituzionali; le abilità nel combinare conoscenze tacite a input all'innovazione che derivano dal mercato.""