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Il progetto personale di apprendimento
Il progetto personale di apprendimento per competenze è costitutivo della crescita di una persona umana, poiché la realizzazione personale avviene per mezzo di un processo conoscitivo che la coinvolge integralmente e senza del quale il suo sviluppo non raggiunge il livello umano. Nella prima parte viene trattato l'apprendimento per competenze, specificando innanzitutto cosa si intende per competenza e, successivamente, come l'apprendimento, poiché è costitutivo della persona umana, deve avvenire nella libertà di scelta, superando ogni forma di alienazione del diritto, che è la persona stessa. Nella seconda parte si perviene alla presentazione di un progetto personale di apprendimento per competenze lungo tutta la vita, all'interno di un progetto personale di vita e professionale, nella costruzione della convivenza civile attraverso l'apporto imprenditoriale del proprio capitale umano. L'intero sviluppo è presentato nell'ambito di una visione della persona umana quale relazione. -
Fra trono e altare. La formazione delle élites valdostane (1861-1922)
La formazione delle élites valdostane dal compimento del processo di unificazione italiana all'avvento del fascismo si presenta come un caso particolare nel panorama internazionale. Collocata in una regione-faglia, al punto di incontro di identità differenti, e al tempo stesso parte di una ""civiltà alpina"""" che oltrepassa i confini nazionali, la Valle d'Aosta è andata rafforzando, all'indomani dell'unità d'Italia, un'identità regionale precedentemente percepita tra le élites, ecclesiastiche e intellettuali prima ancora che politiche, come un generico senso di appartenenza a cultura e tradizioni peculiari. La costruzione di un'élite politica, radicata nel territorio e partecipe della vita della nazione, fu un processo lento, che si realizzò con ritardo rispetto ad altri contesti italiani e diede i primi risultati soltanto nel corso degli anni Novanta dell'Ottocento. Il presente volume si propone di indagare il contributo decisivo dato dal clero locale e dall'istituzione ecclesiastica alla formazione di una classe dirigente connotata in senso regionale e ispirata ai valori cristiani, cattolica e nel contempo di convinzioni democratiche, legata al territorio ma di respiro europeo. Tale esperienza, dopo la breve stagione del partito popolare, sarebbe stata travolta dall'avvento del regime fascista, che avrebbe rimodulato l'ordine di rapporti tra il centro e questa periferia."" -
Pasquale Saraceno e l'unità economica italiana
Seguendo una scansione biografica, il volume ripercorre l'esperienza umana e professionale di Pasquale Saraceno. I diversi saggi mostrano la genesi e la successiva elaborazione del progetto storico di unificazione economica italiana da lui perseguito, contestualizzando l'azione dell'economista all'interno della storia politico-economica del paese. Ne scaturisce un percorso unitario, che dalla formazione universitaria alla Bocconi, attraverso l'esperienza dell'IRI e il contatto con l'ambiente del Movimento Laureati e dell'Università Cattolica, porta all'impegno meridionalista perseguito tenacemente da Saraceno nel secondo dopoguerra. Preparazione professionale, valori ed ideali maturati negli anni giovanili trovano così espressione nei diversi momenti, messi a fuoco dai vari saggi del volume, che hanno caratterizzato l'impegno civile di Saraceno: i Piani di primo aiuto, la Svimez, la partecipazione alla Commissione Economica dell'Assemblea Costituente, lo Schema Vanoni, la programmazione economica, l'impegno per un centro-sinistra riformatore, la battaglia per rilanciare il Mezzogiorno dopo la crisi degli anni Settanta. -
I monarchici e la politica estera italiana nel secondo dopoguerra
Questo libro colma una lacuna nell'indagine storiografica sull'atteggiamento dei monarchici nei confronti delle scelte di politica estera dei governi italiani nel secondo dopoguerra. Attraverso un'attenta analisi della stampa legittimista e dei documenti archivistici, il volume ricostruisce la posizione che il movimento monarchico mantenne sulle vicende internazionali che coinvolsero il paese in quegli anni: il Trattato di pace, la questione delle colonie e del confine orientale, l'adesione all'Alleanza Atlantica e al processo di integrazione europea. Nel far ciò, l'analisi di uno dei più autorevoli rappresentanti del mondo legittimista, l'ambasciatore Raffaele Guariglia, permette di ben individuare l'influenza che la folta schiera di diplomatici ebbe nell'orientare le scelte di politica estera della dirigenza del Partito nazionale monarchico. -
Studi su Kyme Eolica V. Il teatro: attività delle campagne di scavo 2006-2011. Ediz. italiana e turca
Il volume presenta le attività realizzate nelle campagne di scavo 2006-2011 sul teatro di Kyme, città greca della Turchia, in cui opera la Missione Archeologica Italiana dell'Università della Calabria (MAIKE). Uno dei monumenti più importanti della città oggi noti, la cui evidenza archeologica è fortemente condizionata dal suo precario stato di conservazione, che si presenta, però, di estremo interesse per le sue caratteristiche tecniche e costruttive e per le trasformazioni subite nel corso del tempo, che lo hanno visto modificarsi da teatro in arena e colimbetra sulla scia del cambiamento del gusto del pubblico verso spettacoli diversi dalle rappresentazione teatrali per cui era stato costruito. Un edificio per spettacoli, dunque, attraverso cui è possibile leggere l'evoluzione della società antica nella provincia d'Asia dell'Impero romano. -
La repubblica dell'umanità. Fonti culturali e religiose dell'universalismo imperiale britannico
Tra la fine dell'Ottocento e il secondo dopoguerra gli storici giocarono un ruolo di grande rilievo nell'elaborazione della retorica imperiale britannica. Rappresentando l'impero come lo strumento di un processo di sviluppo della socialità umana destinato a culminare in una ""repubblica della carità"""" estesa su scala planetaria, essi adattarono il mito protestante della nazione provvidenziale e missionaria a un'atmosfera culturale contrassegnata da una crescente secolarizzazione del discorso pubblico. Frutto dell'eclettica combinazione di elementi desunti da molteplici filoni della tradizione della storia universale, l'immagine dell'impero proposta da autori come Seeley o Toynbee si rivela peculiarmente idonea a canalizzare a vantaggio dell'autorità coloniale potenti correnti di sensibilità religiosa che stavano riplasmando, negli stessi decenni, l'identità cristiana delle classi medie metropolitane."" -
Come sto diventando quel che sono? Socializzazione a più vie e trasmissioni intergenerazionali
Questo libro intende stimolare qualche riflessione su come si disegni, per ogni persona, una particolare traiettoria biografica piuttosto che un'altra. Le parabole personali sono sì profondamente intrecciate per esempio con l'origine sociale e il genere, ma seguono percorsi articolati non spiegabili in termini esclusivamente deterministici. A partire da questo assunto, nelle pagine del volume si pongono alcuni interrogativi, tra i quali che cosa e come viene trasmesso dalla generazione dei genitori a quella dei figli: da una generazione all'altra passano solo gli intenti educativi ""razionali"""" o anche i nodi impliciti non risolti? Come viene rielaborato e reinterpretato dai figli tutto questo? Come le culture delle ragazze e dei ragazzi socializzano gli adulti per esempio nelle attività esperienziali formative in classe? In che modo i mandati provenienti dai genitori influenzano le scelte scolastiche dei ragazzi e delle ragazze in terza media? Come cooperano e configgono gli adolescenti tra di loro e con gli insegnanti attraverso il copiare in classe? L'analisi in chiave interazionista e relazionale di alcune interviste ad adolescenti propone interessanti spaccati di vita quotidiana che mostrano frammenti di come una persona diventa quel che è."" -
Italia multinazionale 2012. Le partecipazioni italiane all'estero ed estere in Italia
Il Rapporto ""Italia Multinazionale"""", promosso dall'ICE e realizzato con cadenza annuale da Politecnico di Milano e R&P, fornisce lo scenario dell'internazionalizzazione delle imprese italiane, tramite investimenti diretti esteri. La banca dati Reprint, su cui si fonda l'analisi, censisce le partecipazioni di imprese italiane all'estero ed estere in Italia, misurandone la numerosità, la consistenza economica, gli orientamenti geografici e settoriali. L'indagine riguarda, oltre ai diversi settori dell'industria manifatturiera, le Utilities, le costruzioni, il commercio, le comunicazioni e gli altri servizi professionali. Il carattere unico dei dati e delle informazioni contenute nel """"Rapporto"""" ne fanno uno strumento di lavoro essenziale per le imprese, gli operatori e gli studiosi coinvolti nelle tematiche e nei problemi dell'economia internazionale e delle imprese multinazionali."" -
La responsabilita difficile. Media e discernimento
I media sono parte essenziale dell'esperienza moderna: permeano la nostra quotidianità, il nostro spazio fisico e simbolico, l'orizzonte entro cui ci muoviamo e attraverso il quale diamo senso all'esperienza. Essi costituiscono, cioè, un nuovo ambiente socio-culturale: un vasto terreno di gioco in cui si intrecciano discorsi e si confrontano interessi, tradizioni, stili di vita, ideali e visioni del mondo che alimentano dall'interno il corpo sociale e che ne definiscono le dinamiche di resistenza e di cambiamento. I flussi di comunicazione che attraversano i vecchi e i nuovi media interpellano profondamente la struttura antropologica, la riflessione etica e l'impegno educativo che danno forma alla convivenza sociale e al bene comune. Praticare, entro questo nuovo ambiente, l'esercizio del discernimento costituisce così una responsabilità difficile ma ineludibile, se si vuole abitare con consapevolezza il proprio tempo. -
Le regioni sulla scena internazionale. La Valle d'Aosta nel contesto italiano ed europeo
Mai come negli ultimi vent'anni le Regioni italiane sono state impegnate nella realizzazione di attività di proiezione della loro immagine e dei loro interessi sulla scena internazionale. Tali attività paradiplomatiche hanno progressivamente conquistato uno spazio a fianco dei tradizionali interventi di politica estera che rimangono di competenza esclusiva dello Stato. Il rapporto tra le amministrazioni regionali e il governo centrale in tale materia è stato spesso conflittuale. È chiaro che qualunque ricerca di sinergia tra i differenti livelli di governo nell'elaborazione e conduzione di attività internazionali passa attraverso un bilanciamento, non sempre agevole, tra le esigenze di coerenza ed efficacia della politica estera e il rispetto del principio autonomistico. Questo bilanciamento richiede inoltre di ripensare agli strumenti e alle modalità di raccordo tra le diverse amministrazioni. Nel volume sono approfondite tali questioni, analizzando alcuni aspetti delle multiformi attività paradiplomatiche poste in essere dalle Regioni italiane, a partire da diverse prospettive disciplinari (politologiche, giuridiche ed economiche). Un'attenzione particolare è rivolta al caso della Regione Autonoma Valle d'Aosta come piccola regione di frontiera, da sempre attiva a livello internazionale nonostante le sue ridotte dimensioni territoriali e demografiche. -
Vedere, sentire, comprendere l'altro. Auschwitz 27 gennaio 1945, temi, riflessioni, contesti: studi sulla storia, il diritto, la scienza e la letteratura
Il volume raccoglie gli atti dei tre convegni che si sono svolti presso l'università della Calabria nel gennaio del 2008, 2009 e 2010, in occasione del Giorno della Memoria. Nella prima sezione del libro gli autori, molti dei quali studiosi di rango internazionale, affrontano la ricerca della Shoah da punti di osservazione diversi, che comprendono la storia, il diritto, la filosofia, l'etica, le scienze esatte e la letteratura. Giusto nel nome della letteratura il libro include una seconda sezione, di taglio invece didattico. La sezione, dal titolo ""Graffiti: la parola agli studenti"""", vede un gruppo di giovani universitari, coordinati dal critico Alessandro Gaudio, misurarsi con le opere dedicate alla Shoah da alcuni maestri quali Giacomo Debenedetti ed Elie Wiesel. Il volume, il terzo della collana dedicata al tema dall'Università della Calabria, supplisce al bisogno di trasmettere la memoria della Shoah offrendo risposte concrete, metodologicamente all'avanguardia e scevre da facili demagogie."" -
Riformiste. Il municipalismo femminile in età liberale
Nel primo quindicennio del Novecento per la prima volta in Italia le istituzioni si aprirono ad una rappresentanza femminile diffusa. Questo libro ricostruisce tale processo, avvenuto all'incrocio tra storia del municipalismo, del riformismo, e storia del movimento politico delle donne. Progressive aperture e nuove norme, contenute in particolare nella nascente legislazione sociale, consentirono a donne di diversa estrazione e provenienza politica di immaginare per sé nuovi scenari, di mettersi in gioco, con strategie differenti, per ottenere le nomine che agitavano i circuiti politici di età giolittiana. Si trattò, nel complesso, di andamenti numericamente rilevanti, tali da determinare un radicale cambio di prospettiva nel rapporto tra donne e istituzioni. Questo studio evidenzia e conferma come la negazione dei diritti politici per le donne convivesse con la maturazione di una grande apertura delle istituzioni che sarebbe poi sfociata nella piena cittadinanza democratica. -
Lessico sturziano
È forse venuto il momento di accogliere Sturzo di ritorno dall'esilio, evidenziando il presupposto fondamentale della sua straordinaria esperienza: l'identità sacerdotale su cui si è innestato un ministero intrecciato di vita, di cultura e di arte, di azione cattolica e di attività amministrative, di lotte politiche e religiose, lungo l'asse della retta intenzione di servire Dio e di non lavorare per sé, ma per gli altri e per Dio (cfr. LNS, p. 104). A più di cinquant'anni dalla sua morte, quest'opera intende riproporre, questa volta con il solo metodo del rigore scientifico, dal teologico al sociologico, dal filosofico allo storico, dall'economico al politico, i capisaldi del ricco pensiero del sacerdote di Caltagirone. Lungi dal rappresentare un compendio dogmatico o ideologico, il ""Lessico sturziano"""" si propone di offrire a una nuova generazione di studiosi e cultori, una prima forma di storicizzazione del pensiero di don Luigi Sturzo. Si dirà: con i limiti stessi della storicizzazione! E per fortuna! Perché è così che sarà possibile rilanciare la ricerca su don Luigi Sturzo, ben al di là di ogni approccio ideologico, unitamente all'intera storia del movimento democratico cristiano europeo."" -
Gli scritti americani di Edmondo De Amicis
Nel 1884 Edmondo De Amicis fu chiamato in Argentina per tenere un ciclo di conferenze. Il viaggio ispirò allo scrittore, oltre al romanzo ""Sull'Oceano"""", una serie di testi volti a illustrare la vita delle colonie degli emigranti italiani e vari aspetti dell'America meridionale. Questi testi sono qui studiati per la prima volta come un corpus che condivide un importante nucleo tematico e raggruppati sotto l'etichetta comune di """"scritti americani"""". Luigi Cepparrone legge i testi deamicisiani in una prospettiva antropologica, approfondendo i temi della frontiera sudamericana come luogo di confronto e di scontro tra diverse forme di civiltà: quella degli europei, quella dei nativi e quella di figure tradizionali come i gauchos. Da questa nuova lettura dei testi emerge un'immagine delle colonie degli emigranti come luoghi in cui i nostri contadini acquisivano nuovi diritti di cittadinanza e maturavano una nuova identità nazionale. Le colonie si proponevano così come un'""""altra Italia"""", dove avveniva la trasformazione dei contadini da sudditi a cittadini. De Amicis è però affascinato anche dalla pampa tradizionale, che presenta come un mondo esotico. Il """"nuovo mondo"""" ai suoi occhi si trasfigura in un mondo primitivo, se non addirittura primigenio, un'alba della civiltà a cui egli guarda con nostalgia. L'autore del presente volume fa emergere dagli """"scritti americani"""" quelle prospettive culturali che, maturate da De Amicis durante il viaggio, furono poi decisive per il concepimento del suo capolavoro, Cuore."" -
Lavoro. Prossimo. Futuro
Il tema del lavoro è da sempre al centro del dibattito politico e culturale. In momenti di crisi tale tematica diventa ancora più centrale e spesso assume rilievi drammatici. Il presente manuale vuole contribuire da una parte ad analizzare il nuovo framework che si sta delineando e dall'altra tracciare una breve sintesi della Riforma Fornero ovvero un aggiornamento dell'impianto contrattuale e gestionale del mercato e del sistema lavoro. Far incontrare domanda ed offerta di lavoro in un momento critico rappresenta una sfida ancora più importante trovandosi spesso i due estremi ad operare in un nuovo ordine sociale e con regole spesso nuove ed in continuo divenire. -
La democrazia in Turchia. Tra oriente musulmano e occidente europeo
La Turchia è un ponte di civiltà tra oriente ed occidente o un ""Giano bifronte"""" della politica internazionale? Alla vigilia delle celebrazioni dei novant'anni dalla fondazione della Repubblica, la politica interna e la politica estera di Ankara sembrano aver acquisito un notevole dinamismo. La questione identitaria, la cultura politica e le risorse geostrategiche, in passato costrette dalla politica di laicizzazione dello stato e congelate dagli equilibri della guerra fredda, emergono oggi con incisività. I primi due capitoli sono dedicati al complesso rapporto tra la Turchia e l'Unione Europea, alla luce del lungo e articolato processo di allargamento. L'attuale fase di stallo dei negoziati pone seri interrogativi sulla relazione circolare tra Ankara e Bruxelles. Il terzo capitolo è dedicato a due attori fondamentali del sistema politico, i militari e il partito Akp. L'azione dei custodi della Repubblica e quella dei riformatori islamici moderati sono indagate alla luce della storia politica recente. Il volume si chiude con una breve ricognizione della politica estera multiforme e multidirezionale della potenza anatolica. La possibilità che la Turchia diventi un modello per i paesi protagonisti della Primavera Araba dipende dagli esiti del processo di consolidamento democratico e dal successo delle linee della sua politica estera."" -
Riflessioni sul «dovere» giuridico di tollerare nei rapporti interprivati. Quo usque tandem?
La tolleranza appartiene al mondo dei fatti siccome al mondo dei valori. Fenomenologia ed assiologia attraversano l'opera. Il proposito è di fornire un contributo allo studio analitico della tolleranza sul piano della necessità di valore. Più in particolare, è nel dovere di tollerare del danneggiato, a lume delle note Sezioni Unite del 2008, che va individuata la trama essenziale del percorso argomentativo. Sul piano della doverosità giuridica, la logica della tolleranza si rivela forse una mitologica ? Quale compatibilità con le visioni personaliste? -
La pace fraintesa. Kant e la teoria della pace democratica
Le democrazie non si sono mai combattute tra loro. Da decenni le scienze sociali si chiedono se questa sia una regola sorprendente, una coincidenza insignificante o addirittura un inganno storico. Il tema, tuttavia, non è solo un cruccio di accademici pedanti, perché la teoria della pace democratica ha influenzato la politica estera delle ultime cinque amministrazioni americane, e, in generale, dell'Occidente. Kant tra i primi aveva capito che la giustizia delle istituzioni diminuisce il rischio di conflitti e a lui i teorici della pace democratica si sono ispirati. Ma la sua eredità è stata profondamente fraintesa, con conseguenze gravi per la solidità del modello e per il suo impatto sulla politica. Questo libro misura la distanza fra il modello di Kant e la sua riformulazione contemporanea, mostra come l'originale sia una guida per la riforma delle relazioni internazionali migliore della copia, e a suo sostegno offre alcuni dati empirici sul tipo di organizzazioni intergovernative che promuovono la pace. Con la speranza che la pace democratica voglia ripensare i suoi assunti di base e rinnovarsi per affrontare le nuove sfide della sicurezza. E vincerle. -
Perché l'Italia non può fare a meno dell'industria farmaceutica
In questo volume si vuole rappresentare il ruolo dell'industria farmaceutica nel sistema economico italiano. Ruolo tutt'altro che trascurabile (benché nei fatti troppo spesso trascurato dai policy-makers ma anche dagli opinion leaders), specie perché in netta controtendenza nell'ultimo decennio rispetto al declino produttivo e al mancato decollo nel Paese di un'industria high-tech di dimensioni adeguate. Oggi, tra apporto diretto e indiretto, l'industria farmaceutica vale l'1,5% del PIL italiano ma ancora di più in termini di export, investimenti diretti esteri, R&S, produttività e parità di genere. Ecco perché occorre pensare al settore non solo come una voce di spesa del Servizio sanitario nazionale ma anche come un pilastro fondamentale della competitività dell'industria italiana. -
PERLAPA. Un nuovo approccio partecipato verso la trasparenza
Il presente volume racconta tutto il percorso del progetto PERLAPA, sistema integrato realizzato dal Dipartimento della Funzione Pubblica, a supporto dei responsabili degli adempimenti delle pubbliche amministrazioni. La pubblicazione è rivolta sia a coloro che hanno avuto l'opportunità di dare un contributo alle attività, partecipando ai laboratori, sia a coloro che, invece, pur non avendo avuto la possibilità di essere protagonisti diretti, lo sono stati, e lo sono tutt'oggi, svolgendo il lavoro di comunicazione dei dati e trasferendo il loro know how attraverso il canale della Community. Tutto questo lavoro ha favorito lo scambio delle informazioni, la condivisione delle esperienze, il dialogo e la collaborazione tra i dipendenti delle diverse PA.