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Disegno delle tre regioni storiche d'Europa
Nel ""Disegno delle tre regioni storiche d'Europa"""" lo storico ungherese Jeno Szucs offre un quadro - dei secoli che vanno dall'inizio del medioevo all'età contemporanea - dei vari sviluppi che hanno interessato l'Europa. Tali sviluppi riguardano sia i confini, gli assetti politici, economici e sociali, sia la """"civiltà"""". L'autore divide questo arco di tempo in circa cinque parti che permettono una visione chiara dei cambiamenti strutturali che hanno portato al disegno dell'Europa contemporanea e a ciò che egli chiama le tre Europa, con particolare attenzione all'area dell'Europa centro-orientale. """"Se Anthony Smith, Ernest Gellner, Eric Hobsbawm, Benedict Anderson - ha affermato Peter Hanak - avessero scritto conoscendo i lavori di Szucs, le loro opere sul nazionalismo sarebbero state più complete"""". Presentazione di Giulio Sapelli."" -
Strategie della regolazione. La difficile costruzione del mercato ferroviario in Europa
Nella primavera del 2016 il Parlamento e il Consiglio dell'Unione Europea hanno approvato le direttive che costituiscono il Quarto Pacchetto Ferroviario. Dopo venticinque anni dal primo intervento comunitario volto a costruire un mercato integrato e aperto il bilancio è ancora in chiaroscuro. Se da un lato la competizione stenta a prendere piede, dall'altro il panorama regolativo e industriale è profondamente mutato. Questo libro ha per oggetto il disegno e l'implementazione di tre casi di politiche di market building: il Regno Unito, la Germania e l'Italia. Adottando una prospettiva di analisi politologica, lo scopo primario del lavoro è di ricostruire le configurazioni di istituzioni, attori e strategie emersi nei singoli contesti nel momento delle principali riforme di settore e di comprendere come queste abbiano favorito o inibito la costruzione dei rispettivi mercati. -
Gioacchino Poeta. Un medico calabrese nella Napoli del Settecento
Personaggio poliedrico, il calabrese Gioacchino Poeta (1685 ca.-1752) si trasferì a Napoli per studiare medicina, dove divenne in breve tempo uno degli uomini di spicco della società colta partenopea e strinse rapporti di amicizia con intellettuali di straordinaria levatura, come Giambattista Vico e Celestino Galiani. Uomo di grande spessore culturale, Poeta si dedicò con grandi risultati non solo all'arte medica, nella quale eccelse al punto da ricoprire per quasi vent'anni la prestigiosa cattedra primaria di medicina pratica, ma anche ad altri campi dello scibile, come la poesia (fu membro dell'Accademia dell'Arcadia) e la filosofia. Questo saggio colma un vuoto storiografico su un personaggio che, con la sua attività professionale, il suo interesse profondo per la cultura e le opere da lui scritte, diede un contributo non trascurabile al patrimonio di conoscenze settecentesco. Prefazione di Alfredo Focà. -
Il problema filosofico dell'infinito e il diritto. Spunti di lettura
Quando parliamo di uomo, di altro, di relazione con gli altri, di diritto, di giustizia, sappiamo realmente di che cosa si tratta? Quando nominiamo queste realtà, siamo in grado di dare soluzioni esaustive? Obiettivo di questo libro è, nello sviluppare tali domande, di restituire alla riflessione filosofica sul diritto il tema dell'infinito, qui discusso con alcuni grandi classici del pensiero. Sollecitato dall'urgenza di oltrepassare approcci riduttivamente univoci alla tematizzazione concettuale del diritto, questo studio evidenzia il ruolo imprescindibile dell'infinito proprio nella prospettiva della comprensione del senso del finito e della sua paradossale inesauribilità sia nell'esperienza giuridica sia nell'intera realtà umana. L'ipotesi di lavoro è che, attraverso la problematizzazione teoretica dell'infinito, si possa attivare un ripensamento della stessa finitudine contestuale alla dimensione antropologica nonché dei limiti peculiari che caratterizzano il fenomeno giuridico nella sua specificità. -
La filosofia sociale austriaca (1871-1936)
Pur nella varietà di approcci, posizioni e soluzioni, la ""tradizione austriaca"""" delle scienze sociali sembra svilupparsi nel suo complesso entro un orizzonte problematico comune, caratterizzato dall'interesse per un'indagine logicamente conseguente dell'origine individualistica delle istituzioni sociali e dalla già percepibile attenzione per il concetto che siamo ormai abituati a denominare """"complessità"""" e per le sue implicazioni. In questo volume si cerca di rendere ragione di tale orizzonte problematico attraverso l'analisi di alcune figure e problemi centrali per quella tradizione, nonché di mostrare la sua attualità. Infatti esso implica un'ampia riflessione sui presupposti dell'agire umano e sulla configurazione complessiva della società, permettendo di rintracciare nella tradizione austriaca anche una filosofia sociale che ha importanti conseguenze per un ripensamento dei concetti centrali per la filosofia politica e la teoria politica contemporanee, non da ultimo quello di potere."" -
Polpo immondo. Tabù alimentari nel mondo antico
In alcune comunità religiose del mondo antico, il divieto di mangiare polpi era parte di una struttura di pensiero che si esprimeva per coppie d'opposti: sacro e profano, mondo e immondo, puro e impuro, lecito e illecito. I cibi erano consentiti o proibiti non perché influenzassero la salute di corpo e anima ma perché si avvertiva il bisogno di ordinare il mondo. L'octopus, oltre ad incarnare vizi e difetti degli uomini, era considerato un mostro votato al male e all'annientamento. Le narrazioni su polpi maestosi, orrendi e famelici erano funzionali alla società: rafforzavano la fede, rinsaldavano la coesione sociale e dettavano regole a cui tutti dovevano sottomettersi. Kraken, piovre e cefalopodi giganteschi rappresentavano la fase primordiale, mai superata e dominata dagli istinti bestiali, nella quale gli uomini, per mancanza di regole, potevano precipitare in qualsiasi momento. -
L' acropoli (2017). Vol. 4
Rivista bimestrale di politica e varia cultura diretta da Giuseppe Galasso. -
InChiostro
Le righe d'inchiostro di un manoscritto greco occultato intrecciano irrimediabilmente le vite di religiosi del Cinquecento: attorno a pochi fogli di pergamena s'infiamma l'eterna lotta tra fede ed eresia. Il coraggio è per alcuni frati la sola strada per salvare il libero pensiero. Chiostri di conventi e biblioteche ricolme di libri saranno teatro e campo di battaglia di violenti scontri, tra ambizione e brama di sapere, gelosia e sete di potere. Ma l'antico segreto verrà salvato per giungere nelle mani degli studiosi contemporanei. Prefazione di Antonella De Vinci. -
La radice luterana. Innesti e trasposizioni
Nel, 2017 ricorre il quinto centenario dell'affissione delle 95 Tesi di Lutero alla chiesa del castello di Wittenberg, che ha segnato l'inizio di una cesura traumatica nella coscienza religiosa europea. Una tale ricorrenza, quanto meno a ogni scadenza secolare, ha sempre suscitato un gran fervore di iniziative culturali che hanno ripreso e sviluppato l'immagine di Lutero e della Riforma da lui innescata. Questo lavoro s'inscrive nello spirito di quelle iniziative. Esso non è propriamente un libro su Lutero o quanto meno lo è solo 'in adiecto', perché il suo interesse centrale è dato dalla ripresa delle sue idee fatta dai personaggi, tutti affetti da passione luterana, che occupano la scena di questa narrazione. Attraverso le domande poste da questi autori a Lutero e le risposte che ne hanno dedotto ci pervengono inoltre materiali di riflessione per l'approfondimento di una Critica della ragione storica. -
Alle origini dell'International Co-operative Alliance (1895-1913). Élites, congressi e dinamiche di un movimento economico e sociale
Il volume ricostruisce la formazione e lo sviluppo dell'International Co-operative Alliance, associazione sorta a Londra nell'agosto 1895, indagando in particolare lo svolgimento dei congressi che tenne, prima dello scoppio della Grande Guerra, a Parigi, a Delft, a Manchester, a Budapest, a Cremona, ad Amburgo e a Glasgow. È stato possibile ricostruire, così, il confronto tra diversi ambiti nazionali e diverse tradizioni culturali nel tentativo di sperimentare e di attuare comuni strategie di crescita internazionale. Favorendo la formazione e l'amalgama di élites europee transnazionali, comunque, il movimento cooperativo ha consentito un ampliamento della partecipazione ai processi di formazione delle decisioni economiche attraverso l'azione di un attore sociale internazionale. -
Pop-Theology per giovani. Autocritica del cattolicesimo convenzionale per un cristianesimo umano
L'uomo si sta lentamente riducendo a consumo, merce, numero, massa. Eppure, gli esseri umani sono straordinari, fantasiosi, creativi, con grande successo nel campo della tecnologia. Sul terreno dell'amore, però, appaiono carenti, delusi e frustrati. Fatti per amare (Nek), proprio l'amore, non riesce. Perché? La risposta si trova nell'ultima canzone di Renato Zero Gesù: ""Gesù non ti somigliamo più"""". Quando l'umanità si allontana dall'umanità di Gesù, """"la terra in ginocchio sta, soli più soli di sempre"""". Nelle attuali condizioni di paura dell'umanità odierna, colpita dalla barbarie del terrorismo internazionale mascherato di religione fondamentalista, è necessario presentare ai giovani """"con intelligenza e umiltà"""" il modello umano di Gesù, la sua umanità ricca di amore e di pace, di tolleranza e di dedizione, di fiducia e di rilancio delle energie positive, belle e buone, di ogni essere umano. La Pop-Theology, in quanto, """"teologia popolare"""" s'incarica di pensare criticamente il """"cattolicesimo convenzionale"""", svecchiando la predicazione cristiana, affinché la fede non rischi di diventare solo una maschera religiosa senza riferimento al Dio di Gesù e alla sua """"umanità"""". È Teologia """"pop"""", """"carità intellettuale"""", sapendo che i giovani di oggi si esprimono con un loro particolare linguaggio, quello della musica. Prefazione di Antonio Spadaro."" -
Giornalismo 4.0. Come cambia la comunicazione
I new media non cannibalizzeranno i media tradizionali se redazioni e giornalisti avranno la capacità di reagire propositivamente alla valanga digitale che sta investendo il mondo dell'informazione e dell'editoria. Un giornalismo di qualità è ancora possibile. Il web 3.0 non è un rischio, ma un'opportunità. È importante però un cambio di mentalità, una maggiore consapevolezza e la capacità d'uso degli strumenti. La sfida è proiettarsi in avanti puntando a ""newsroom"""" e """"content hub"""" che inneschino processi di """"partecipazione collaborativa"""" dentro le redazioni e di """"convergenza cooperativa"""" dei contenuti pubblicati nei siti e nei social media grazie alla multimedialità e alla crossmedialità. Per farlo occorre un nuovo pensiero digitale e l'impegno a lavorare per l'ecosistema e non per l'egosistema."" -
Luigi Sturzo e la Costituzione repubblicana
Luigi Sturzo non è stato un ""costituzionalista di professione"""" bensì un uomo politico con vasti interessi culturali che ha avuto la ventura di vivere in una posizione pubblica preminente non solo come Segretario nazionale del Partito Popolare negli anni della crisi dello Stato liberale, ma anche, come senatore a vita, nella stagione della affermazione della democrazia costituzionale. La ricognizione critica delle sue posizioni sulla Costituzione repubblicana è stata affrontata da Nicola Antonetti richiamando la profonda concezione sturziana dei nessi tra etica e politica e le ragioni specifiche della lunga polemica contro la «partitocrazia», riprendendo, infine, le sue prospettive per le riforme costituzionali da quella del sistema bicamerale a quella per lo sviluppo di un modello politico degli assetti regionali. Diviene possibile, rivisitando tali posizioni, risalire al costituzionalismo di Sturzo e comprendere l'innovazione apportata alla tradizione del cattolicesimo politico anche attraverso la ripresa di modelli istituzionali propri della cultura anglo-americana."" -
Calabria. Quella magica ascendenza. Ediz. illustrata
È tutto pronto. Il borgo è in festa, il vento respira sul mare (barricato tra le rocce o contenuto da una soffice linea di sabbia), la montagna sprigiona energie cosmiche, i campi modellano l'antico mosaico della terra. La creatività rinnova le città animate da festival e rassegne, i mercati a chilometro zero sfoggiano le eccellenze dei territori... -
Calabria. A magic ascendancy. Ediz. illustrata
È tutto pronto. Il borgo è in festa, il vento respira sul mare (barricato tra le rocce o contenuto da una soffice linea di sabbia), la montagna sprigiona energie cosmiche, i campi modellano l'antico mosaico della terra. La creatività rinnova le città animate da festival e rassegne, i mercati a chilometro zero sfoggiano le eccellenze dei territori... -
Royer-Collard. Il governo attraverso la Charte
Il libro ricostruisce le riflessioni politiche di Royer-Collard, capo del piccolo partito dei dottrinari durante la Restaurazione. Un itinerario teorico e di pratica politica che si dipana fra temi quali il concetto di governo rappresentativo, la libertà di stampa, il ruolo assegnato alla monarchia legittima e così via, avendo sullo sfondo la Charte del 1814, il testo costituzionale che diviene nella visione di Royer-Collard lo strumento di garanzia del nuovo ordine politico affermatosi dopo la Rivoluzione e l'Impero napoleonico. Non trascurando da ultimo, il rapporto di benevola amicizia che egli stringe con il giovane Tocqueville. -
Maestri e nuove guide
"'Facesti come quei che va di notte, che porta il lume dietro e sé non giova, ma dopo sé fa le persone dotte.' (Dante. Purgatorio. canto XXII/69). La terza rima dantesca apre il nostro tema: la riproduzione della conoscenza. Essa è un canto alla durata dell'umano, della culturalità nell'ebete susseguirsi delle generazioni. Affidiamo a quel processo di interazione umana che è l'educazione la nostra stessa sopravvivenza razionale e spirituale, la sopravvivenza di essere-e-pensare, ma è un fondamento instabile. Questa incertezza è una certezza ontologica. Quando un orientamento del sapere non sembra più in grado di riprodursi e di rispondere alle domande di senso e di fine ci sentiamo perduti. Senza quel dialogo è come vivere in una città morta. Per molti versi è quanto stiamo provando."""" (Ivan Rizzi)" -
Il cibo. Respiro dell'anima, energia per la vita, nutrimento per la pace. I lasciti di Expo 2015
Il cibo è una necessità vitale della persona ed è un fondamento del vivere liberi. Inscindibile dal diritto alla vita, il diritto al cibo è, quindi, un aspetto decisivo del patrimonio giuridico di ogni persona. In questa prospettiva, il volume indaga le attuali politiche sull'alimentazione, food safety e food security e la possibilità di configurare un diritto al cibo. Per ragioni di giustizia e come ""nutrimento della pace"""". Presentazione di Remo Danovi, Postfazione di Livia Pomodoro."" -
Percorsi d'arte in Italia 2017. Ediz. a colori
Molti ricordano la faccia perplessa di Alberto Sordi che alla Biennale di Venezia del '68 guarda dentro il buco di un nudo dello scultore Alberto Viani. E, per un pubblico fermo a un'estetica primo novecentesca, fatta di ""buone cose di pessimo gusto"""", di gozzaniana memoria, è ben difficile digerire i tagli di Fontana o i sacchi di Burri. Oggi l'arte contemporanea, l'arte post internet, è fatta di tante cose. Così come non si può fare musica senza note e poesia senza parole anche la pittura non si può fare senza colori, pennelli, tele; e se guardiamo la top 500 degli artisti contemporanei per l'anno 2016 osserviamo che molti di essi usano ancora il fatto pittura per esprimere ed esprimersi. Ma assieme a questo tipo di arte esiste anche l'arte concettuale: l'installazione, la fotografia, la videoarte, l'arte computerizzata, l'arte del riciclo, la performance. E domani? Per dirla con Lorenzo de' Medici: """"del doman non v'è certezza"""". Il volume cerca di dare una rappresentazione di quello che è arte, di prima e di adesso."" -
Lydia Toraldo Serra e altre sindache democristiane nell'Italia della ricostruzione
Una vicenda dimenticata per più di cinquant'anni torna alla luce in occasione del 70° anniversario delle prime elezioni aperte alle donne. Si tratta del lungo mandato amministrativo di Lydia Toraldo Serra, una delle dieci sindache elette nel 1946. Sindaca di Tropea fino al 1960, fu protagonista controversa della vita cittadina, assai amata dai suoi elettori e ferocemente contrastata dagli avversari, anche nel suo stesso partito, la DC. Il volume, grazie al prezioso archivio conservato dai familiari, analizza la figura e il governo di Lydia Toraldo Serra da una molteplicità di punti di vista. Una storia locale fortemente intrecciata a quella nazionale come mostra il confronto dell'esperienza di Lydia con quella di due sindache dell'Italia settentrionale: Gigliola Valandro e Maura Dal Pozzo. Cattoliche di carattere, pensavano che la politica fosse un'attività mirata all'interesse generale e hanno mostrato nei fatti come l'idea dell'inferiorità femminile sia stata una costruzione culturale mirata a escludere le donne dal governo della cosa pubblica e dall'esercizio del potere.