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Sereno è. Scena e retroscena di una legislatura spericolata
Il pareggio elettorale, la nascita e la fine del governo Letta, Berlusconi e la sua straordinaria tenacia, l'ascesa di Matteo Renzi e il tracollo referendario, il bis di Napolitano e l'elezione di Mattarella, passando per la diaspora del centrodestra fino all'alba della sua rinascita. Attraverso i retroscena e la testimonianza di uno dei suoi protagonisti, questo libro racconta la storia e svela il dietro le quinte di una legislatura spericolata. La prima che ha visto un papa emerito, un presidente della Repubblica succedere a se stesso e un giovane premier arrivare alla guida del governo in un baleno, come fosse una mano di poker, e con la stessa velocità rischiare di perdere tutta la posta. -
Essenza mediterranea. Festival internazionale di garden design 2017. Ediz. italiana e inglese
L'essenza mediterranea è fatta da un particolare rapporto con il tempo e la luce intensa del sole che procurano una deliziosa serenità. E, al contempo, mostra l'altra faccia della sua eterogenea intensità fatta di drammi e conflitti. Evoluzioni e rivoluzioni, tensioni e risoluzioni, migrazioni e sussulti: in un mondo che è stato ed è spesso doloroso, il giardino continua nel corso delle epoche e della civiltà a essere un luogo felice di incontro. Un luogo che esprime l'eccellenza culturale in costante evoluzione. Sublime per bellezza, puntuale per tragicità: queste sono le molle della drammaturgia mediterranea: questo mare è un'infinita fonte di ispirazione per gli artisti. -
A cose fatte. L'azione del PD nei mille giorni del governo
L'azione del governo Renzi porta con sé un'onda lunga di risultati. Diciotto parlamentari del PD raccontano passaggi e retroscena dei lavori che hanno condotto a riforme-chiave per il nostro Paese. Scuola, formazione, cultura, piccole e medie imprese, digitalizzazione, Mezzogiorno, giustizia, fiscalità, cooperazione internazionale, welfare: temi affrontati dagli autori uniti dall'aver condiviso tra i banchi parlamentari la responsabilità di rappresentare il Paese, il suo desiderio di innovazione e di progresso. Qual è l'essenza del ""potere politico"""" se non l'opportunità di poter incidere nelle Istituzioni per cambiare in meglio la vita dei cittadini? A cose fatte, quindi, non solo un bilancio ma il ritorno al cuore dell'agire politico immaginando con coraggio l'Italia che verrà. Prefazione di Matteo Renzi."" -
La partita truccata. Mafia, giustizia, banche, poteri forti: una storia italiana
Questo libro è una testimonianza inedita, un j'accuse potente, senza mediazioni. Per la prima volta parla Andrea Bulgarella, il noto imprenditore siciliano che nell'ottobre del 2015 è finito al centro di un'inchiesta della Procura antimafia di Firenze: lo accusano di aver costruito la sua fortuna grazie all'appoggio della mafia trapanese. Andrea Bulgarella, con l'aiuto del giornalista Giacomo Di Girolamo, ribalta il tavolo. Non solo smonta le accuse, ma racconta tutta la sua vita, fatta di denunce, e di tanti NO detti non solo a Cosa nostra, ma anche a chi chiede tangenti e ""favori"""". Bulgarella conduce il lettore in un viaggio senza respiro tra la palude della burocrazia, il modo in cui si arricchiscono illecitamente le banche a danno degli imprenditori onesti, una magistratura cieca, il sistema di favori, carte truccate e complicità all'opera a Trapani come in altre parti d'Italia."" -
Il Cristo portacroce e la Sacra Famiglia con San Giovannino e sant'Elisabetta di Benvenuto Tisi detto il Garofalo
Il volume rende conto del progetto di restauro scaturito dalla necessità di intervenire sulle problematiche conservative delle due opere di Benvenuto Tisi detto il Garofalo conservate presso la Galleria Corsini, il Cristo portacroce e la piccola Sacra Famiglia con san Giovannino e sant'Elisabetta. L'intervento è stato utilissimo per approfondire la conoscenza della tecnica esecutiva e i relativi problemi conservativi delle due opere e si è potuto giovare di un'importante campagna di indagini diagnostiche. La diversa natura del supporto dei due dipinti, uno realizzato su tela e l'altro su tavola, e le loro dissimili vicende conservative, sono poi state paragonate con diverse opere del maestro conservate presso altre collezioni, permettendo così un preziosissimo confronto di osservazioni e dati. -
Capitalismo in Sicilia. Grano, zucchero e seta nei secoli XV-XVII
Tra tardo medioevo e prima età moderna l’economia siciliana vive la transizione ad un modello economico capitalistico, il grano è al centro di tale passaggio. Nei quattro capitoli del volume si discutono le ragioni e i modi della rottura del modo di produzione feudale, si misurano i nuovi fenomeni dell’economia cerealicola, si analizzano i problemi della produzione, del commercio, del consumo, si descrivono i nuovi paesaggi agrari e l’impatto sull’ambiente. Il ciclo economico nuovo che si apre tra Quattro e Cinquecento e si sviluppa fino a metà del Seicento si chiude a fine secolo. Il “ritardo” siciliano che aveva allora il suo primo inizio non era l’ultimo lascito di un morente feudalesimo, ma il primo del nascente capitalismo “globale”. -
Nel Mezzogiorno d'Italia in età napoleonica. Vincenzo Cuoco e il problema dell'istruzione
Nel Mezzogiorno napoleonico gran rilievo assume l'importante tema dell'istruzione - e l'incisività delle riforme a questo connesse - quale momento essenziale per la formazione dell'uomo e del cittadino. Per il Cuoco l'istruzione riveste importanza fondante per la società tutta, sia per l'idea alla quale si informa e i criteri attraverso i quali si esprime sia per l'immancabile ricaduta pratica nel connettivo del tessuto sociale circostante; una simile concezione, se pure raggiunge l'acme nel 'Rapporto al re Gioacchino Murat e progetto di decreto per l'organizzazione della pubblica istruzione nel Regno di Napoli' del 1809, rimane sempre sottesa all'intera sua opera. Se pur naufragato nella sua realizzazione pratica, il Rapporto educativo cuochiano non avrebbe mancato di far risentire la sua autorevole influenza sull'ordinamento scolastico coevo nel Napoletano. Prefazione di Antonio Lerra. -
Rivista della Corte dei Conti (2017). Vol. 3-4: Maggio-Agosto.
È un periodico di informazione e documentazione in materia di finanza pubblica, organizzazione e funzionamento delle pubbliche amministrazioni, controlli e responsabilità pubbliche. -
Bernardo Mattarella. Appunti per un profilo. Atti del Convegno (Roma, 18 novembre 2002)
"Si pubblicano volentieri i testi degli interventi che i professori Agostino Giovagnoli, Francesco Malgeri, Pietro Scoppola, Angelo Sindoni tennero il giorno 18 novembre 2002 in occasione della presentazione del volume di Giovanni Bolignani 'Bernardo Mattarella. Biografia politica di un cattolico siciliano (Rubberttino 2001) presso l'Istituto Luigi Sturzo di Roma. Si è ritenuto che le argomentazioni storiche sull'importante volume svolte in quella sede da eminenti studiosi tra i quali il compianto Pietro Scoppola conservino così come sono, senza bisogno di aggiornamenti, una loro validità per la ripresa di ricerche su un'alta personalità politica dell'Italia contemporanea. E in effetti Bernardo Mattarella ha operato per tutta la vita fin dall'epoca del Partito Popolare, coniugando l'impegno nella sua Sicilia con quello nazionale in parlamento e in varie responsabilità ministeriali. Pare anche che la stessa attenzione a un'importante biografia politica aiuti a superare schematismi interpretativi legati a distinzioni per lo più artificiose tra le successive stagioni della nostra vicenda repubblicana."""" (dalla Nota redazionale dell'Istituto Luigi Sturzo)" -
La tradizione costituzionale
Il punto di intersezione tra il piano della storia e quello della dogmatica giuridica si concreta nell’utilizzo di concetti che, attraverso la categoria giuridica della tradizione, risultano impiegati in funzione di un dato sistema di diritto positivo. In questa prospettiva, l’utilizzo della categoria giuridica della tradizione sortisce un duplice effetto: in senso negativo, costituisce un limite per la scienza giuridica; in senso positivo, comporta che ogni ricerca metta capo, di necessità, a una costruzione tipologica dell’oggetto di studio. Il lavoro si propone di confutare l’idea che il significato giuridico della tradizione possa essere ricavato assumendo a prospettiva di indagine l’evoluzione che l’oggetto di ricerca compie dal punto di vista della storia delle idee e anche della storia sociale: la tradizione si configura solo come una categoria del diritto e non già come un concetto giuridico. Sul piano del diritto positivo, la questione dell’assunzione dell’elemento storico entro l’ordinamento giuridico vigente impone che la definizione dei concetti sia condotta alla luce dei principi di struttura dello Stato: questi, in ragione dell’operatività del principio di imputazione normativa, segnano il limite estremo all’assunzione nel nuovo ordine giuridico di ciò che si è sedimentato nel tempo, ergendosi a parametro di legittimità delle interpretazioni rese. Da questo punto di vista, l’indagine è condotta in riferimento all’esperienza costituzionale tedesca, spagnola e italiana, mentre l’ultima parte del libro è dedicata al problema delle “tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri” dell’Unione europea. -
Il male inutile. Dal Kosovo a Timor Est, dal Chiapas a Bali le testimonianze di un reporter di guerra
Un libro sulle guerre dimenticatern""Il male inutile"""" raccoglie le testimonianze di guerra di un reporter """"di lungo corso"""", inviato speciale e corrispondente in molte aree difficili del pianeta. Tragedie che troppo spesso, nel frenetico flusso mediatico dell'informazione, vengono rapidamente e colpevolmente archiviate, anche se si collocano dietro l'angolo dell'attualità e della storia. Guerre e massacri dimenticati trovano in questo libro una nuova attualità, nello sguardo lucido ma anche compassionevole e partecipe del giornalista-testimone, che pagherà anche un prezzo personale inevitabile ai drammi che deve raccontare. Prefazione di Janine Di Giovanni."" -
Amatrice. Storie di rapporti umani in un tempo di sisma
La vita ti mette alla prova. Gli eventi tragici segnano le persone, lacerano la società civile, distruggono il tessuto sociale. Lo scoramento per il familiare o l'amico scomparso prevale in ognuno di noi. Abbiamo bisogno di una scappatoia, e ciò è possibile tramite la conoscenza e una ricerca spassionata di rapporti con altre persone. È il tessuto sociale che viene colpito maggiormente, e lo si può recuperare solo in tale maniera. Dopo una catastrofe comprendi, con una chiarezza che fa male, che tutto, ogni piccola cosa, ha un valore inestimabile. Capisci che ognuno di noi è il valore che fa differenza, perché la comunità vive, e l'essere sopravvissuti alla tragedia del 24 agosto 2016 ti dà la certezza che vivere è un dono straordinario. Questo libro è stato scritto alla fine di marzo 2017, in cinque giorni. Prefazione di Enrico Nicolò. -
Il segreto del potere. Alla ricerca di un'ontologia del «politico»
Il realismo politico ha sempre coltivato l'ambizione di penetrare il segreto più oscuro del potere. La realtà cui allude spesso polemicamente il realismo politico è infatti la cruda realtà del potere e del conflitto: una realtà che soggiace a implacabili «regolarità» e che scaturisce dai caratteri immutabili della «natura umana». Questo volume cerca però di mostrare come ogni progetto che si ispira al realismo politico si trovi lacerato da un paradosso strutturale. Da un lato, il realismo ambisce infatti a far discendere la propria comprensione delle «regolarità» della politica da una conoscenza 'realistica' della «natura umana», intesa come paradigma invariante. Dall'altro, è invece consapevole della pervasività del «politico»: si trova perciò a sospettare che tutti i concetti politici siano concetti polemici e che le logiche del potere plasmino anche il modo di concepire la «natura umana». Ma il mancato riconoscimento della tensione fra natura e cultura rischia di occultare ciò che davvero contrassegna il «politico». E solo assumendo come punto di partenza il paradosso in cui si trova costretto il realismo, diventa invece possibile tornare a interrogarsi sull'ontologia del «politico» e sui i più remoti «segreti del potere». -
Salvatore Talamo e la rinascita moderna della dottrina sociale della Chiesa
L'autore approfondisce l'apporto di Salvatore Talamo (1844-1932) alla messa a punto speculativa della dottrina sociale della Chiesa. L'opera intellettuale, filosofica e storico-sociale di Talamo, chiamato a Roma da Leone XIII, contribuisce a delineare il pensiero e la filosofia sociale cristiana così come si andava configurando nel secondo Ottocento con il sostegno del Magistero ecclesiastico. Talamo fonda e co-dirige, con il più studiato Giuseppe Toniolo, la ""Rivista internazionale di scienze sociali e discipline ausiliarie"""" , il cui """"programma"""" può essere considerato il manifesto di quelle che sarebbero state le frontiere delle moderne scienze sociali e, in particolare, di una certa """"sociologia cristiana""""."" -
Alla ricerca di una «scienza politica nuova». Liberalismo e democrazia nel pensiero di Alexis De Tocqueville
Il volume ricostruisce i tratti fondamentali del pensiero di Alexis de Tocqueville, la cui vita politica e intellettuale ruota intorno all’intuizione che la storia della modernità coincide con il movimento della società verso l’eguaglianza delle condizioni, cioè con la transizione dalla civiltà aristocratica alla civiltà democratica, ancora incerta e in divenire, fondata sullo “stato sociale democratico”. In questa ricostruzione assume un rilievo centrale il rapporto tra liberalismo e democrazia. Per Tocqueville, se l’eguaglianza è un fatto, la libertà è il valore assoluto, e il compito dei liberali è quello di dare all’ineluttabile processo di democratizzazione quelle forme istituzionali che garantiscano a tutti la libertà. -
La religione dominante. Voltaire e le implicazioni politiche della teocrazia ebraica
"La religione dominante"""" offre un'innovativa ricognizione del pensiero di Voltaire riguardo a tolleranza, persecuzione e ingerenza religiosa nella politica. L'indagine, rigorosamente fondata sulle più recenti edizioni critiche, parte dall'interpretazione voltairiana del passaggio degli antichi ebrei dalla teocrazia alla monarchia e ripercorre la posizione del philosophe riguardo alle varie stipule del patto fra uomo e Dio nella Bibbia e nella storia, concludendosi sulla ricostruzione della società utopistica che Voltaire vagheggiava per tradurre il deismo in legge civile per i popoli. Scandagliando la sua produzione, con particolare attenzione a opere secondarie o neglette, questo volume mira a chiarire gli aspetti più intricati della teoria di Voltaire sui rapporti fra religione e politica." -
La selva. Un tentativo di serenità nel mezzo della tempesta
"'La selva' è un testo contro il proprio tempo che smaschera l'idea più cretina di tutte diffusa dagli intellettuali e dai giornali, dalla scuola e dai politici: che ci sia un rifugio per ripararsi dalla tempesta. Il rifugio che si invoca è inesistente, fino a quando lo cerchiamo in un luogo 'che non sia la nostra anima'.""""" -
Formiche (2017). Con Libro in brossura. Vol. 131: Privacy (e sicurezza). L'Europa detta legge (Dicembre).
"Formiche"""" è un progetto culturale ed editoriale fondato da Paolo Messa nel 2004 e animato da un gruppo di trentenni con passione civile e curiosità per tutto ciò che è politica, economia, geografia, ambiente e cultura. Nato come rivista cartacea, oggi l'iniziativa Formiche è articolata attraverso il mensile (disponibile anche in versione elettronica), la testata quotidiana on-line www.formiche.net, un sito di informazione europea in lingua inglese www.anthill.eu, una collana di libri, un programma di seminari a porte chiuse Landscapes e una fondazione onlus. Libro in omaggio: """"Coraggio per la realizzazione: impulsi per un'Unione europea forte e in grado di costruire il proprio futuro"""" di Hans-Gert Pöttering, con l'introduzione di Paolo Messa." -
Casapercasa
Scorrendo l'indice di ""Casapercasa"""" si entra in un microcosmo dove ogni cosa - luoghi, legami, discorsi - è in bilico, fuori posto o fuori fuoco, come dopo un'esplosione. Nello spazio allargato della città ideale - una Ferrara che con la sua pianura circostante sembra contenere tutta l'Italia, tutta l'Europa - si accumulano i segni di una crisi radicale. """"Casapercasa"""" è il tentativo di metterli in sequenza, di ricostruire un ordine narrativo, un filo, per interpretarli e farci i conti. Abruzzese costruisce così un reportage involontario, ironico e disarmante, di una ricerca di senso condotta con tenacia e leggerezza. Tra le pagine di taccuino del protagonista, un insegnante in anno sabbatico dopo un matrimonio fallito, ci imbattiamo in personaggi sradicati o sorprendenti, come Gisella e suo padre Athos, Tenora ma soprattutto Giorgio """"Aggiustatutto"""", il compagno di viaggio e amico ucraino con cui il protagonista cartografa città e pianura e impara a leggere la crisi. E, forse, a uscirne."" -
Enzo Pettè, una cucina dell'anima. Storia, pensiero e ricette di un grande chef per rielaborare al meglio la tradizione
Natali a Essen, in Germania, italiano dentro e fuori, già premiato con una stella Michelin, in questa conversazione con il giornalista Roberto Messina, lo chef Enzo Pettè si appassiona a raccontare le sue ricette di più facile esecuzione e quelle più complesse. Piatti comunque memorabili, di una cucina al tempo timbrica, tonale, di testa e di gola (come ebbe a teorizzare Gualtiero Marchesi) e che seguono la raccomandazione di Nicolas de Bonnefons, maestro di sala di Luigi XIV: ovvero, che «la zuppa di cavolo, deve sapere di cavolo, il porro di porro, la rapa di rapa». Questa la sua regola fondamentale, da innovatore ancorato alla tradizione: «rispettare l’integrità della materia prima, conservarne le peculiarità. Ma briglia sciolta a fantasia e creatività, alla ricerca di nuove combinazioni. Bisogna svelare e custodire segreti, come un alchimista». Il “Pettè style” porta a tavola pietanze sorprendentemente nuove e sperimentali, ma nello stesso tempo antiche e familiari: «nella mia cucina c’è tanto Mediterraneo: più che luogo fisico, uno stato d’animo che ho dentro, legato alla Calabria, regione delle origini. Non so descrivere esattamente a parole. Preferisco farlo con la migliore composizione dei sapori». Tra i primi a calcare il proscenio televisivo, molto tempo prima dell’invasione enogastronomica dell’etere (suoi i primi pomeriggi di “cooking class” col maitre Andrea Tempestini, da Montecatini Terme) vi ha deliberatamente rinunciato: «la tivù mi stanca. Per sviluppare energia e creatività, occorre stare contenuti nel proprio “habitat naturale”. Io cucino meglio in cucina, che in uno studio televisivo con tempi innaturali e occhi puntati addosso». Un riassuntivo consiglio di Pettè per gli aspiranti chef: «cucinare sempre con il cuore contento. Con l’anima in cucina. E per una cucina dell’anima. Non occorre una radiografia per riconoscere chi è bravo. Basta vedere come fa un semplice piatto di spaghetti».