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Il sangue macchia, Sir
Sono passati pochi mesi da quando Vittorio Maria Canton di Sant'Andrea ha risolto il suo primo caso di omicidio, ma quello che credeva essere il punto di svolta nella sua esistenza non lo è stato affatto. Il conte infatti è di nuovo solo, annoiato e alla disperata ricerca di attenzioni mediatiche e non. Ma stavolta è la fortuna che bussa alla sua porta senza bisogno di un cortese invito formale. Un caso vecchio di vent'anni, un omicidio che ha scosso l'Italia del '97, una figlia disposta a tutto per riabilitare l'immagine di quel padre assassino e scomparso nel nulla alla cui innocenza nessuno vuol credere. Quasi nessuno. Perché per il Principe Investigatore, sotto la supervisione del maggiordomo sovietico Gelasio e della Tavor-dipendente zia Magda, è arrivato il momento di tuffarsi nei ricordi del passato e scoprire finalmente la verità su Pietro Saba, il killer dell'Aventino. -
Noi due e gli altri
Beth è una donna tradita, ferita per ben due volte da Adam, ai suoi occhi ormai nient'altro che un donnaiolo incallito e bugiardo. La prima volta è stata capace di perdonare l'""innocente scappatella"""" del marito. Ha comprato con lui un rudere e l'ha trasformato in una bella casa di tre piani in stile edoardiano, affacciata su un viale costeggiato da sicomori. Là ha accudito con cura Meg, la loro adorata bambina e, al chiuso della mansarda rallegrata dalla luce che penetra da tre lati, ha ricavato il suo studio, dove ha composto le sue canzoni, e scacciato definitivamente l'ombra del primo tradimento. Come perdonare, però, un marito che ti tradisce una seconda volta, per giunta con una """"cameriera"""" che ha la metà dei suoi anni? E come non cadere dopo una simile doppia ferita nell'incertezza nei riguardi del mondo e di sè stessa? Sino al punto da accorgersi per la prima volta dei segni lasciati dal tempo sul proprio corpo e pensare che, al di là di qualunque rotolo del Mar Morto, Dio è indiscutibilmente maschio? Adam si è reso conto di essere nei pasticci nell'istante stesso in cui ha incontrato Emma nel ristorante in cui lavora. Sguardi, occhiolini, sorrisi e poi, sul sedile posteriore del taxi... l'irrimediabile. Per un istante l'immagine di Beth, così bella, fedele e piena di talento ha attraversato la sua mente. Ma solo per un istante, perché subito dopo l'idea di fare sesso con una donna più giovane ha preso il sopravvento, e Adam si è sentito riconciliato di nuovo con la vita a quarantatré anni...."" -
Il re della festa
La filosofia di Evaristo Gallego, campione del mondo di pugilato, è molto semplice. Lui, il ""re della festa"""", sa che tutto è possibile, basta sognarlo. Per questo vince, cade e si rialza, in un eterno match contro l'avversario più temibile: le forze oscure che stanno dentro di noi. In dodici capitoli, tanti quanti sono i round di un incontro di boxe, Luca Delli Carri racconta la storia di quest'uomo e di chi gli sta intorno: la lunatica fidanzata Anouchka, il vecchio allenatore, il manager, i colleghi. E racconta anche se stesso, un io narrante di cui lentamente si rivela la personalità. Da Milano, dove è nato e cresciuto e dove disputa il match per il campionato del mondo, Evaristo vola in Germania dopo aver attraversato la prima parabola depressiva che lo porterà, in poco più di un anno, a perdere la compagna, l'allenatore, la fiducia in se stesso e il titolo. Si ritira in provincia per ricominciare tutto daccapo e poi in Messico affronta il primo avversario dopo la sconfitta. Vincerà è avrà l'opportunità di combattere nuovamente per la corona mondiale. Cercando di ricucire gli strappi e le vicende tormentate della sua vita privata (l'alcool, il ritiro della patente, le difficoltà economiche, le cattive amicizie, i litigi con l'ex moglie che complicano i rapporti con la figlia), raggiunge il massimo della forma, e quando sale sul ring in Polonia per riprendersi il titolo ha negli occhi la stessa voglia di vincere che aveva a Milano..."" -
Neapolis, in Sardegna. Architettura e urbanistica. Nuova ediz.
Tra le antiche città della Sardegna, Neapolis sembra essere tra le meno conosciute. Naturalmente affacciata sulla costa meridionale del golfo di Oristano, rappresenta l'esito dell'evoluzione di un organismo urbano la cui nascita viene comunemente attribuita alla fine del VI secolo a.C., a seguito dell'influenza punica nel territorio. Eppure, della sua storia urbana non si conosce molto, ed è proprio in quest'ottica che il volume tenta di far dialogare l'eterogeno bacino di informazioni scaturite dalla lettura e dallo studio delle fonti, così come dall'analisi delle testimonianze architettoniche (tutte di età romana) indagate in occasione delle esperienze di scavo archeologico: dati e notizie che consentono di delineare nuove ipotesi in merito alla topografia dell'area urbana, rendendo possibile interpretare il ruolo della città fino alle prime modifiche e trasformazioni di età medievale. Parallelamente, un approfondimento orientato alla rilettura a scala territoriale dell'organizzazione viaria di età romana consente di conferire a Neapolis nuova forza nell'ambito di un assetto territoriale antico. -
«Ti dono Satyrion». Percorsi di archeologia tra Taranto, Saturo e la Magna Grecia in ricordo di Enzo Lippolis. Nuova ediz.
Una raccolta di contributi di amici, colleghi, allievi uniti dal comune ricordo per Enzo Lippolis e dall'interesse scientifico nei confronti dell'archeologia di Taranto e del suo territorio, a partire dal sito di Saturo, che per un decennio è stato luogo di scavo e ricerca per Lippolis e anche occasione d'incontro per i curatori del volume. Il volume è organizzato in senso topografico e cronologico, secondo una sorta di cerchio concentrici a carattere tematico progressivamente sempre più ampi. -
Portus operis sumptuosissimi e dintorni
Atti della giornata di studio su Antium romana (Anzio, Villa Corsini-Sarsina 25 ottobre 2019). -
Scaffali come segmenti di storia. Studi in onore di Vincenzo Trombetta. Nuova ediz.
Il volume raccoglie trentaquattro saggi di trentasei autori tra allievi, studiosi, colleghi ed ex-colleghi (docenti universitari e bibliotecari) che hanno deciso di far pervenire la loro testimonianza di stima e di affetto, frutto di un fecondo rapporto di ben longue durée con Vincenzo Trombetta. L'obiettivo è stato quello di evidenziare come la molteplicità dei filoni di ricerca qui dipanati corrisponda a quelli intensamente praticati da Trombetta in oltre quarant'anni di assidua militanza nell'impervio e sdrucciolevole terreno della ricerca, sempre battuto con pazienza, lucidità e rara capacità ermeneutica. -
Tecniche costruttive romane
La conoscenza delle strutture murarie di età romana e delle tecniche di costruzione utilizzate è ritenuta uno strumento indispensabile in archeologia, non solo per gli specialisti ma anche per gli appassionati perché facilita la «lettura» dei ruderi. Gloria Marinucci ha preparato una pubblicazione di facile consultazione, che si giova dell'ausilio di tavole illustrative e di disegni, per riassumere con chiarezza elementi costruttivi e materiali, tipi di strutture, di cortine murarie e di rivestimenti. Molto esteso è l'arco di tempo preso in esame, che si snoda dall'età repubblicana fino al sacco di Roma ad opera dei Visigoti nel 410 d.C. -
Dietro le quinte del «Terra Sancta Museum» di Gerusalemme. Studi e ricerche sull'archeologia della Terra Santa
Il volume raccoglie differenti contributi di esperti e giovani ricercatori, che a vario titolo e in differenti momenti sono stati coinvolti nel progetto scientifico internazionale ""Tutela, studio e valorizzazione di un patrimonio museale"""", cofinanziato dal Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione dell'Università degli Studi del Molise e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI, Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese, Ufficio VI - Missioni archeologiche, antropologiche, etnologiche, dal 2022 Direzione Generale per la diplomazia pubblica e culturale, Ufficio VI - Settore Archeologia)."" -
Amiternum. Guida archeologica
Questa guida tende a rappresentare un piccolo strumento di comprensione della antica realtà amitermina, articolato sul filo conduttore della viabilità antica. Di alcune strade ancora oggi in parte percorse si rintracciano gli antecedenti già nell'epoca protostorica ed arcaica: al sistema vario definito in epoca classica si ancorano sia la struttura urbana di Amiternum, sia la disposizione dei vici, come nel caso esemplificativo di Foruli; anche l'organizzazione agraria con le villae e le attività commerciali di lungo raggio traggono la propria sistematicità di impostazione dalla fitta rete varia locale innestata alle lunghe percorrenze. Gli abitati italici e le città romane costituiscono l'antefatto e le radici di un sistema insediamentale, suscettibile di ricerca, tutela e valorizzazione, che ancora oggi vive intorno a noi e sotto i nostri passi. -
Si chiamava Claude Monet. Con intervista immaginaria a Monet
In questo suo nuovo libro di liriche dedicate all'arte del grande pittore francese, Isabella Michela Affinito ci conduce per mano attraverso le sale di un'immaginaria mostra d'arte, ci fa restare silenziosi accanto a lei mentre sosta pensosa di fronte ai dipinti più celebri, oppure davanti ad altri meno noti ma da lei ugualmente amati e intimamente contemplati, in una visione ramificata e riflessa nei ritmi e nelle immagini della sua poesia. -
Dies san-sabiniensis
Mistero Sacro in un Preambolo, un Atto formato da nove Momenti e un Postludio per soprano, tenore, basso, attore, cori, orchestra, ricorrendo 1600 anni dalla morte di S. Savino, 420/2020. Musica di: David Bednall, Fabrizio Festa, Éric Lebrun, Fabrizio De Rossi Re, Marco Betta, Federico Mantovani, Joe Schittino, Olivier d'Ormesson. -
Humanum non humanum. Eidenismo
Questo libro di Valerio Giuffrè cerca di indagare, con un esercizio di sintesi, ciò che possono le scienze. Per farlo, l'autore si interroga innanzitutto su ciò che le costituisce e per ciò stesso cerca di giustificare il metodo dell'epistemologia storica. In seguito si occupa di mettere in discussione l'esistenza di una scienza fisico-matematica e nello stesso tempo l'idea di una rottura epistemologica fondamentale tra la fisica e le altre scienze. Infine, nella terza parte, Giuffrè affronta più direttamente ciò che possono le scienze, esponendo le conseguenze e i progressi che possiamo aspettarci dal loro sviluppo. Prefazione di Ugo Berardi. -
Racconti del nostro tempo. Vol. 2
Gli scritti di Daniel Lustig sono l'espressione della sua particolare visione della vita, nella quale l'uomo è un protagonista incosciente, dipendente dal destino. La volontà dell'uomo non è libera e molto di rado egli sa qual è il senso della sua esistenza. Tutti i suoi scritti hanno un fondamento filosofico, dove vengono messi in evidenza i problemi esistenziali. Non essendo legato a una specifica opinione, l'Autore è libero di introdurre idee inconsuete e momenti umoristici. Egli scrive con naturalezza e in modo semplice seguendo il dettato della propria anima. Non vuole impressionare la mente del lettore, ma offrire qualcosa di appagante, che esorti a una più profonda conoscenza della vita. -
Dante a Verona
Gennaio 1320. Dante Alighieri è a Verona, nella città che gli fu «primo refugio e primo ostello». Come per le altre tappe del suo esilio, anche quella veronese è suffragata da poche certezze e da molte supposizioni. Il testo teatrale Dante a Verona affonda a piene mani in un materiale dove le fonti storiche e i rimandi alla Commedia si mescolano con le leggende, gli aneddoti o le vere e proprie invenzioni. La scena si svolge negli ultimi giorni del soggiorno scaligero, restituendo il sapore della Verona medievale, verosimile a noi lettori di settecento anni dopo con la scelta di far parlare ai personaggi la lingua di oggi: il dialetto per i popolani, l'italiano per i nobili e i dotti. Un coro si fa narratore dell'incontro di Dante con le donne che lo immaginano andare e venire dall'Inferno, con gli artigiani che già recitano a memoria gli endecasillabi della Commedia, con le supponenti dame e i cavalieri vanesi, con i canonici, i religiosi e i filosofi che lo attendono nella chiesa di Sant'Elena per la ""Questio de aqua et terra"""" che disputerà il 20 gennaio e, infine, con Cangrande. Ma l'incontro tra il Poeta e il mecenate ha il sapore di un addio."" -
Ripensando me stesso
Episodi felici, episodi incresciosi e drammatici di vita paesana, e crucci esistenziali convergenti nella critica dei principi religiosi tradizionali vengono raccontati con appassionata sincerità da un uomo ormai molto avanti negli anni, nato e cresciuto in una famiglia ed in un paese profondamente cattolici. La ""ragione"""" ha dominato, dalla maturità in su, i suoi pensieri alla luce del sapere scientifico al quale è appartenuto per tutto il tempo della sua attività lavorativa, togliendogli via via la serenità della fede. Egli si chiede se solo alla «ragione» dobbiamo riconoscere il dominio sui nostri pensieri o se altre forze misteriose, fino ad ora male intese, abbiano valore nella risposta alle assillanti domande che l'uomo si pone fin dall'alba della civiltà."" -
Dodici giovani campioni a Helsinki 1952. Breve storia dei canottieri e dei canoisti di Treporti e Cavallino
Alle Olimpiadi di Helsinki del 1952 parteciparono due equipaggi del canottaggio formati interamente da abitanti di Cavallino-Treporti, un otto con timoniere e un quattro con timoniere. A settant'anni dallo straordinario evento, il libro vuole rendere omaggio ai dodici campioni che si erano conquistati il diritto di rappresentare l'Italia a quelle Olimpiadi. Propone inoltre una breve storia del canottaggio e della canoa di questo angolo della laguna di Venezia che da sempre ha un rapporto speciale con le barche a remi. -
Le antiche mura «etrusche» di Orbetello. Atti della Tavola rotonda
In questo libro sono contenuti gli atti della Tavola Rotonda che si è svolta il 22 e 23 settembre 2017 ad Orbetello, primo atto di un progetto, presentato nella premessa al volume, che ha come obiettivo la conoscenza, la riqualificazione e la valorizzazione dell'antica struttura che cinge il centro storico della città. Nel corso dei lavori, dopo una presentazione della storia del monumento dall'epoca rinascimentale ad oggi (Cardosa), una serie di relazioni hanno offerto un quadro complessivo della formazione dell'ambiente lagunare (Velasco) e del popolamento della città e del suo territorio in epoca preistorica (Leonini - Cardosa), etrusca (Zifferero, Ciampoltrini) e romana (Celuzza). Nella seconda parte si è offerta una panoramica dei sistemi di fortificazione in Etruria dalla tarda protostoria (di Gennaro) all'epoca etrusca, con confronti con strutture simili nei territori vicini, quali Vulci (Cerasuolo), Saturnia (Rendini) e Vetulonia (Rafanelli), mettendo inoltre a confronto le mura poligonali di Orbetello con le strutture in tecnica analoga note in area laziale (Cifarelli). A conclusione si è presentato un saggio di rilievo strumentale dell'antica struttura con le possibilità, dal punto di vista della conservazione e della valorizzazione, che tale tecnica offre (Palla - Scalabrelli). Dai lavori del convegno è emerso come l'ambiente in cui si è sviluppato il primo insediamento dell'area urbana sia tutt'altro che conosciuto; in particolare rimangono incerti: il livello dell'acqua, la stessa morfologia della laguna, la profondità del suo fondale, il collegamento o meno con il mare aperto, la salinità dell'acqua, la navigabilità, tutti dati di fondamentale importanza per comprendere le vicende insediative di Orbetello. Sembrerebbe invece assodato che le mura si fondarono su una paleo spiaggia, oggi scomparsa, quasi sicuramente agli inizi del III secolo a.C., in concomitanza con la fondazione della colonia romana di Cosa (273 a.C.), anche se sulla datazione non tutti gli studiosi sono concordi. Il lavoro non è finito ma questa raccolta di atti, unica per il manufatto, costituisce un buon punto di ripartenza per la messa in sicurezza e valorizzazione del monumento. Abstracts in lingua inglese. -
Gorfigliano nella cronaca. Anni '60-'70
Questa raccolta rappresenta uno spaccato oggettivo e reso ""in tempo reale"""" di una fra le comunità più importanti dell'Alta Garfagnana ed è in grado di restituire fedelmente le emozioni e le sensazioni con cui i fatti di cronaca raccontati venivano vissuti."" -
Se chiudo gli occhi. Memorie d'ambiente e di vita
Il racconto di ""come eravamo"""", scritto da Francesco Prunai, casteldelpianese doc, arriva a riempire, arricchendolo e approfondendolo, uno spazio che riguarda la vita sociale ed economica di Castel del Piano e il suo immaginario collettivo, entrando nei dettagli di aspetti adesso scomparsi che costituivano nella prima metà del Novecento, i riti e i cerimoniali di una comunità di cui oggi neppure si intravedono più i contorni, tanto sono stati stravolti gli assi portanti di un tempo, spazzati via da una metamorfosi impetuosa, impietosa e totalizzante.""