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La storia di Jacob Xalabín
Jacob Xalabìn è un romanzo breve anonimo, il cui contenuto è legato strettamente alle vicissitudini successorie della dinastia turca di Murad I: i protagonisti sono personaggi impotanti dell'impreo ottomano della fine del Trecento. -
Ascoltami o Signore
"Mi chiamo Emilio Cocoe abito in un palazzo al terzo piano di via La Piscopia 89. Ho insegnato francese per circa quarant'anni ma ho amato sempre e solo lo spagnolo e ho lasciato la scuola senza molto rammarico. Non ho urgenza di sveglia la mattina. Mi sorbisco un tazzone d'acqua calda e faccio colazione con caffelatte e fiocchi di frumento che assicurano - è scritto sulla scatola - un pieno benessere. Poi vado in bagno e apro il rubinetto per lavarmi la ruggine degli anni (...)""""." -
Frati e Umanisti del Quattrocento
Lungo tutto il Quattrocento i maestri di spirito e gli umanisti non si persero mai di vista, ed ebbero molte opportunità per deporre le reciproche diffidenze, cosa che non accadde ed essi presto si posizionarono su livelli prima di diffidenza, poi di conflitto. Remo L. Guidi, che da oltre quarant'anni studia il fenomeno, qui ne ridisegna il corso, dà la parola ai protagonisti e ne valuta le certezze, documentando dovunque la rotta seguita a ridosso di una consultazione di fonti ad ampio raggio, quasi a costringere gli uomini di quel tempo remoto a rivivere e dibattere, per meglio spiegarsi su problemi dalla cui soluzione potrebbe dipendere, ancora oggi, la stessa qualità della vita. -
Quaderni dell'Istituto di linguistica dell'Università degli studi di Urbino. Vol. 15
Saggi di Sanzio Balducci, Loretta Del Tutto e Annalisa Franchi De Bellis. -
Poeti per musica. I librettisti e la letteratura. Ediz. critica
Il volume traccia una storia della poesia per musica attraverso unottica d'indagine interna alla letteratura e punta a una ricognizione, anche tramite la considerazione dei travasi che avvengono tra i generi letterari, a livello espressivo, linguistico e tematico, sulla funzione del testo per musica nel sistema complessivo della comunicazione letteraria, una funzione che varia nel tempo e che va considerata anche nel rapporto con i generi della tradizione. Il libretto diventa il luogo d'incontro tra la serialità, la codificazione, i compromessi imposti dalle esigenze performative dello spettacolo d'opera e le potenzialità date dal dialogo con i generi della tradizione letteraria, le suggestioni locali ed europee, i percorsi personali degli scrittori, le trasformazioni culturali.' -
Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori. Ediz. critica
La presente edizione delle Vite ripropone al pubblico l'edizione «Giuntina» del 1568, secondo un testo rivisto e accompagnata da un nuovo commento. L'edizione dell'opera completa è prevista in cinque volumi: questo primo volume riporta il testo di quelle che Vasari definiva le «Teoriche», cioè l'introduzione alle tre arti del disegno, e le biografie degli artisti (da Cimabue a Lorenzo di Bicci) della prima delle età in cui volle distinguere il percorso di rinascita delle arti. La sua sistemazione delle biografie secondo un percorso di miglioramento verso la perfezione costituì una novità essenziale nel pensiero del Rinascimento, che prima di lui aveva sempre distinto le biografie dalla scrittura di storia. Vasari, al contrario, giunge a fondere insieme vari generi (storia, biografia, ecfrasi, novella, iscrizioni, ritratti, ecc.), che richiedono stili diversi: grazie a questo eclettismo, fondato sul principio stilistico della varietà, poté superare i limiti delle discussioni linguistiche del suo tempo e formare un proprio stile originale. Il nuovo commento vuole fornire un aiuto alla comprensione del testo, offrire un agile e aggiornato strumento per l'individuazione (...). -
Vita sancti Auxentii (BHG 199, V-VI)
Nell'ambito del dossier agiografico aussenziano, la Vita BHG 199, edita qui criticamente, occupa una posizione di particolare rilievo: è, infatti, il documento biografico più antico e più ampio in nostro possesso sull'eremita che diede il nome all'altura della Bitinia, su cui visse per qualche tempo. Scritta tra la fine del V e gli inizi del VI sec. sulla base di informazioni orali, che il redattore afferma di aver ricevuto da un discepolo del santo originario della Misia, l'opera narra in maniera precisa ed accurata ogni fatto, non tralasciando neppure le critiche rivolte dai contemporanei al comportamento di Aussenzio, spesso indocile nei confronti delle autorità civili ed ecclesiastiche, e promotore di un movimento monastico libero, dedito al canto corale ed aperto anche alle donne. -
A banchetto con gli eroi. La mobilia in avorio dalla Casa Quadrata a Nisa Partica
Il libro nasce dal progetto di ricerca finanziato dalla Shelby White & Leon Levy Foundation nel 2012, volto alla pubblicazione di un gruppo di avori di epoca partica, rinvenuti nel corso degli scavi sovietici nella Casa Quadrata di Nisa Vecchia (attuale Turkmenistan). Con questo studio si conclude il riesame sistematico a cui la Missione Archeologica Italiana ha sottoposto i principali gruppi di reperti portati alla luce in quell'edificio. Viene qui presentata la pubblicazione puntuale del lotto di avori: parti di sedie, troni, letti e forse altre suppellettili, di dimensioni che variano dai 5 ai 70 cm di lunghezza, lavorati prevalentemente al tornio, quasi del tutto privi di decorazioni figurate. Si tratta di materiali noti alla comunità scientifica da oltre 60 anni, mai adeguatamente pubblicati escluso un unico breve articolo in lingua russa datato al 1969. -
Saggi etimologici
Questo volume raccoglie 55 saggi pubblicati da Mario Alinei nell'ultimo decennio, con l'intento di mostrare la coerenza teorica e argomentativa di quella che l'autore definisce ""archeologia etimologica"""". Si tratta di studi che mirano a sostituire la paleontologia linguistica tradizionale sulla base dell'autodatazione lessicale e dell'iconomastica, con lo scopo di inquadrare i risultati della ricerca etimologica in una cornice storico-culturale coerente. Dal libro emerge così un quadro stratigrafico di straordinaria profondità, che evidenzia l'ininterrotta continuità delle nostre lingue con la nostra preistoria più remota."" -
Itinerari estetico-musicali. Studi sul moderno e contemporaneo
È tuttora aperta la riflessione sulla fine o meno della modernità, su una categoria quale il post-moderno, sul carattere del contemporaneo. Quale che sia l'approccio riguardo tali questioni, resta una costante di fondo, inaggirabile: il pensare il contemporaneo nella sua specificità non può esimersi dal pensarlo nella sua lunga provenienza, di cui la più prossima è il moderno. Ogni cesura, ogni passaggio - anche radicali - non possono essere adeguatamente compresi se non in riferimento a ciò a cui si oppongono o che sviluppano. In questo volume collettaneo si indaga il rapporto di continuità/opposizione fra moderno e contemporaneo osservandone i processi nell'ambito estetico-musicale. Riflessione teorica e analisi storica si intrecciano in un itinerario volto a ricostruire e ricomporre il percorso che conduce dalla musica rinascimentale alle avanguardie musicali contemporanee, mantenendo ferma la specificità di ogni fase e al contempo comprendendola in un ambito più ampio - quello del continuum storico -, che le conferisce il suo senso più proprio. -
Posse civitas. Asti e il suo territorio tra XI e XIII secolo
La costruzione politica del territorio astigiano - il posse civitatis secondo la definizione dei libri iurium comunali - restituisce la progettualità di lunga durata di una classe dirigente urbana che nella strutturazione di un contado dipendente proietta la peculiare centralità di Asti rispetto a snodi di comunicazione di valenza sovraregionale tra litorale ligure, area alpina e Pianura padana. Si delinea un processo - articolatosi tra XI e XIII secolo - nel quale convivono una solida visione d'insieme e una strutturale duttilità nei modi di raccordo, basata sulla sperimentazione di forme giuridico-documentarie adeguate alla concretezza sempre variabile delle relazioni politiche. A differenza di altri comuni, infatti, Asti non cerca di imporre un modello unico di sottomissione a soggetti differenti, ma elabora un sistema flessibile di connessioni con singoli signori e comunità. L'esito è costituito dallo strutturarsi di un organismo territoriale complesso, gravitante su Asti, in grado di controllare l'area subalpina centro meridionale e destinato a mantenere persistente vitalità anche dopo la fine dell'epoca comunale. -
Dalle lezioni di Teodoro Gaza sull'«Anabasi» di Senofonte: le «recollectae» ferraresi. Ediz. critica
Le recollectae delle lezioni di Teodoro Gaza sullAnabasi di Senofonte, tenutesi a Ferrara fra il 1446 e il 1449, furono trascritte da Ludovico Carbone nel cod. 692 della Biblioteca del Seminario Vescovile di Padova: vengono edite per la prima volta in questo volume. Esse testimoniano la prassi concreta dell'insegnamento del greco da parte del maestro bizantino Teodoro Gaza a una platea di studenti ferraresi, ansiosi di apprendere l'antica lingua attraverso un testo affascinante come l'Anabasi di Senofonte, che veniva letto per la prima volta in Europa. Il dettato delle recollectae restituisce l'immagine di un professore attento, capace di delucidare le asperità del testo, emendarlo ove fosse scorretto e parafrasarlo in un latino letterale ma comprensibile.' -
Falsi germanismi nelle lingue romanze. Con particolare riguardo all'area italiana
"L'ideologia pangermanica, razzista e ariana ha avuto un ruolo cruciale nella genesi della linguistica storica, nata proprio in quegli anni di metà Ottoecento, la quale - sul versante della romanistica - ha non a caso fin da subito attribuito un peso eccessivo ai cosiddetti 'germanismi' nelle lingue romanze: peso che continua pedissequamente a essere riconosciuto anche oggi, nei vari dizionari etimologici e negli studi specifici, nonostante le decine di lavori dedicati allo stretto rapporto tra linguistica e ideologia razzista, e nonostante le esplicite ritrattazioni fatte dagli studiosi di discipline affini, nate anch'esse su base scientifica in quegli anni, quali l'archeologia, la storiografia e l'antropologia. L'idea che anima questo libro è quella di tornare a prendere in considerazione alcune delle parole comunemente attribuite al superstrato germanico, per verificarne una possibile etimologia latina alla luce della loro semantica e nel rispetto delle regole della fonetica storica.""""" -
Confini e zone di frontiera negli/degli studi italiani. Ediz. critica
Questo volume è frutto del primo convegno della Società degli Italianisti Polacchi tenutosi presso l'Università di Breslavia tra il 17 e il 18 novembre 2017, ma va oltre i limiti del quadro iniziale e supera le frontiere geografico-politiche, raccogliendo articoli di studiosi di lingua e letteratura che rappresentano vari Atenei in Polonia, in Italia e perfino in Messico. I saggi della parte linguistica sono dedicati alla valutazione dell'interdisciplinarità, al linguaggio dei giornali, della pubblicità e dei social media, nonché agli studi glottodidattici e contrastivi tra italiano e polacco. Quelli della parte letteraria prendono in esame due autori del Novecento, la letteratura di viaggio e la trasgressività nella letteratura italiana contemporanea. -
Il pentimento amoroso. Ediz. critica
Dopo l'edizione della Calisto si pubblica qui la seconda pastorale di Luigi Groto. Sono due opere con molti aspetti formali in comune, ma se nella Calisto si inscenava il desiderio che gli dèi hanno di noi terrestri, in questa il ""Cieco d'Adria"""" indaga le sfaccettature dell'amore umano. Era dunque quantomai opportuno che all'edizione dell'una seguisse l'altra. Messo in scena ad Adria nel 1565 e stampato per la prima volta nel 1576, primogenito dunque rispetto all'Aminta tassiana, il Pentimento amoroso è una pastorale raffinatissima. Si apre con il contrasto fra due pastori che amano la stessa ninfa e si svolge in un'Arcadia, da cui l'autore scrive di essere da poco tornato, tutt'altro che felice, dominata anzi da passioni così forti ed esacerbate da costeggiare la tragedia. Percorre il Pentimento un climax che dalla gelosia degli amanti rivali, passa per l'amore-follia della sconcertante Filovevia, e arriva all'odio aspro e mortale di Ergasto, i due personaggi antitetici e complementari (come Eco e Narciso) destinati a congiungersi nel finale."" -
Il teatro e il tempo. Ediz. critica
«Queste pagine testimoniano l'eclettismo degli interessi culturali dell'autrice. Vi si trovano personaggi notissimi quali Balzac, Goldoni, Manzoni, Belli, Salgari e altri meno popolari ma non meno meritevoli di attenzione e di studio, fra i quali D.H. Lawrence, Clemente Rebora, Massimo d'Azeglio, Giovanni Cena. Né manca la presenza della musica e di musicisti quali Mozart e Verdi. Personaggio d'eccezione la Madonna che ""appare"""" nei libretti d'opera.»"" -
Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori. Ediz. critica. Vol. 4
La presente edizione delle Vite, prevista in cinque volumi, ripropone al pubblico il testo della «Giuntina» del 1568 accompagnandolo con un nuovo commento. Il quarto volume riproduce le vite della terza età da Domenico Beccafumi a Giovanni Angelo Montorsoli. Tra questi due artisti Vasari inserisce le vite di alcuni protagonisti dellarte fiorentina che ha potuto conoscere di persona, da Pontormo a Baccio Bandinelli, esalta l'amico e collaboratore Cristofano Gherardi e non manca di spunti polemici con vite di artisti ""negativi"""" come il Sodoma o, ancora, Baccio Bandinelli. Ma oltre a questi motivi, Vasari può inserire nella vita di Benvenuto Garofalo e Girolamo da Carpi le nuove notizie che ha raccolto sui pittori lombardi, oppure esaltare alcuni architetti come il veneziano Sanmicheli e il fiorentino Bastiano """"Aristotile"""" da Sangallo, e ancora fare i conti con l'ultimo collaboratore di Raffaello, Giovanni da Udine. Chiude la serie la figura del monaco Montorsoli, che sarà figura centrale per la celebrazione della tradizione artistica fiorentina attraverso la fondazione della cappella degli artisti nel chiostro della Santissima Annunziata di Firenze e la ricostituzione (...)'."" -
Le realtà locali nel mondo greco. Ricerche su poleis ed ethne della Grecia occidentale. Ediz. critica
Il funzionamento degli stati greci e lo specifico aspetto del rapporto tra componenti locali e livelli centrali del potere politico sono posti sotto osservazione, in questo volume, attraverso lesame di una serie di casi di studio relativi all'area della Grecia occidentale. La valorizzazione del tessuto istituzionale e storico dei contesti presi in esame è qui condotta con particolare attenzione all'analisi della documentazione epigrafica, nella sua capacità di offrire preziosi sguardi di dettaglio sulla prassi politica delle comunità antiche. La scelta metodologica adottata nel procedere dell'indagine, in particolare, ha inteso riunire sotto un'unica prospettiva di ricerca comunità statuali sia poleiche sia federali. Il proposito dichiarato, infatti, non è solo quello di offrire un riesame di dettaglio dei casi via via affrontati, ma anche quello di individuare dinamiche e temi ricorrenti nel rapporto tra livelli locali e centrali del potere politico, al di là della tradizionale contrapposizione tra polis ed ethnos.' -
Scritti linguistici e filologici. Ediz. critica
"Il volume raccoglie alcuni fra i principali contributi che testimoniano il frutto delle ricerche in ambito storico-linguistico e filologico di Luisa Mucciante, a lungo docente di Glottologia presso l'Università """"G. d'Annunzio"""" di Chieti-Pescara. Classicista di formazione, perfezionatasi alla scuola di glottologia dell'Università Cattolica di Milano, l'Autrice ha lasciato alcune significative monografie, come quella dedicata al Glossario di Aelfric (1984, con Loredana Lazzari), il Contributo allo studio dei latinismi nell'inglese antico (1995), e poi ancora Apodix.i.socia. Il glossario del ms. London British Library Royal 7.D.II come contributo alla conoscenza del latino nell'Inghilterra Medievale (2002), sino a La sezione del glossario Harley 3376 contenuta nei fogli di Oxford e Lawrence (2012). I saggi qui riproposti si affiancano idealmente a tali monografie e testimoniano in particolare due filoni scientifici: lo studio dei testi micenei e la glossografia latina e latino-inglese di area anglosassone.""""" -
Raccontare l'indicibile. Il volto della guerra
Il volume raccoglie i risultati di un progetto di ricerca finanziato dall'Ateneo torinese e intitolato Guerra e letteratura nell'Età moderna (2017-2019), che conclude una serie di progetti (avviati nel 2013) volti a indagare sotto vari aspetti (storici, tecnici, artistici, letterari) il tema della guerra in un periodo magmatico, segnato da grandi e decisivi cambiamenti (politici, culturali, tecnologici), che mutano non soltanto il modo di condurre i conflitti bellici ma anche la mentalità e l'atteggiamento con cui sono affrontati ed elaborati all'atto della loro trasfigurazione artistica e letteraria. La vastità e la difficoltà implicite nell'oggetto complessivo della ricerca hanno richiesto, ma anche consentito, di sviluppare gli argomenti privilegiando di volta in volta punti di vista particolari. I frutti di questa lunga indagine sono stati consegnati a cinque volumi (di cui questo è l'ultimo), ciascuno dei quali ha messo a fuoco specifici aspetti: Guerre combattute e guerre raccontate tra medioevo ed età moderna; Il prezzo della guerra. Italia e Penisola iberica nei secoli XIII-XVI (2018) e, in questa stessa (...).