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Complesso itinerario artistico ovvero Il saggio filosofico dell'artista
Nell'attuale circostanza l'arte di argomentare nasce dall'esigenza di riportare alla luce quel particolare sapere che gli antichi Greci identificavano nella parola ""Sophia"""". La parola greca """"saphes"""" vuol dire """"chiaro"""", """"luminoso"""", """"che si mostra"""", """"che sta in luce"""". Il termine """"phes"""" contenuto nella parola """"saphes"""" vuol dire """"luce"""". Di conseguenza è necessario sottolineare che, nell'esposizione dei fatti, l'analisi dialettica è quanto di più antitetico ci sia a tutto ciò che non si mostra chiaramente, nella misura in cui si contrappone alla manipolazione degli elementi di verità. Dunque l'impostazione dialettica non si limita a fissare dei principi nominali convenzionali o ad auto relegarsi nell'ambito della proprietà lessicale che segue le tendenze di stile; né tanto-meno si riconosce in quei consolidati stratagemmi letterari che, subordinando l'ontologia umana all'arte creativa della teologia o anche alle astrazioni teleologiche (ovvero il discorso e il pensiero che concepiscono non solo la finalità come attività dell'uomo razionale indirizzata ad uno scopo, ma comprendente le azioni involontarie ed inconsapevoli che tuttavia realizzano un fine), e agli espedienti ontoteleologici (ovvero il tentativo di rendere il pensiero indifferente ad ogni differenza), in ogni epoca mirano a revisionare artatamente il tronomio di Natura/Uomo/Storia, con l'intento di contraddire e manipolare il nostro Libero Arbitrio. Tale sovversione culturale rappresenta una consuetudine millenaria, ed è una prassi talmente consolidata che l'atavico revisionismo ha consentito d'imporre una nuova antropologia culturale, i cui tratti principali riflettono un'ontologia indubbiamente disumanizzata: in primis a danno dell'arte. Pertanto, sul piano logico, si rende necessario sviscerare ulteriormente alcune tematiche, non da ultimo ridando vita ad una sfera dell'etica che in alcuni periodi storici è per lo più poco visibile e, in particolar modo nell'era contemporanea, non di rado viene poco visualizzata e ancor meno valorizzata. Altresì, sul piano spirituale, la Musica è l'arte suprema che consente di avere una progressiva elevazione coscienziale, quindi un'evoluzione spirituale che permette di riconoscerne i principi immortali, ovverosia universali, i quali determinano l'identificarsi nell'armonico equilibrio delle leggi naturali. Per alcuni ciò rappresenta la base sulla quale erigere e coltivare la propria conoscenza: di certo non è così per tutti."" -
Intimissimi
Intimissimi è un'opera dallo stile innovativo, quasi una sequenza di fotogrammi che immortalano ambienti, scene ed emozioni per mezzo di una prosa frammentata da pause, atte a isolare nitidamente stati ed evoluzioni, percezioni e impressioni dell'anima. Due uomini, un ""io"""" e un """"tu"""" generici, sono al centro di una sorta di """"storia paradigma"""", una storia d'amore """"completa"""" fatta di un parossistico incontro di sensi e di parole dalle origini sino al rapido e imprevisto epilogo: un amore che, pur contraddittorio e in parte malato, resta senza crepe, e rivela una corrispondenza perfetta. Intimissimi è una specie di abbecedario dell'amore, e, non a caso, ogni capitolo è connesso a una lettera dell'alfabeto. Ma è un abbecedario che non insegna ad amare, piuttosto esemplifica un'irrimediabile e tragica incapacità di gestire un amore che pure è ed è forte. Le pagine del romanzo vivono di uno stile scarno ed essenziale che lascia parlare i fatti, che fa vivere di suo la passione dei protagonisti, una passione incorniciata da un erotismo raffinato e scandita dal bip bip dei messaggi di un cellulare, echeggianti a versi di canzoni vere o finte, elette a colonna sonora di emozioni violente e fulminee."" -
Dal piano Marshall ai fondi europei. Recovery Fund
"Dal Piano Marshall ai fondi europei"""" prende le mosse dalle motivazioni dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, dagli incontri e dalle scelte politiche dei capi di Stato dell'epoca, dalle decisioni intraprese in determinati e delicati momenti storici che hanno fortemente inciso sui destini delle Nazioni e sul mondo intero. La storia insegna e traccia le linee guida per il futuro: ed è così che dal ricordo del Piano Marshall del 1947, che ha contribuito al miracolo italiano del dopoguerra, si è giunti al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in atto nei nostri giorni. Il Piano Marshall è sviscerato nelle sue potenzialità, nei suoi contributi effettivi e nella sua incidenza sul risanamento italiano. Un progetto di aiuti ben amministrato ed efficiente, tanto da poter affermare, senza alcun dubbio, che fu uno dei momenti più importanti della storia della politica internazionale." -
Nata sotto il segno del coronavirus
Una storia toccante quella di Marco, un carabiniere che svolge la sua ordinaria attività lavorativa durante la pandemia da Covid-19, in attesa della nascita della sua primogenita, Vittoria, tanto agognata e desiderata sia da lui che dalla moglie Adele. La storia di un uomo, di un servitore dello Stato, con pregi e difetti comuni, il quale conduce una vita di relazione fatta di passioni e sentimenti che contraddistinguono il mestiere che questi ha scelto di svolgere, mettendo il proprio prossimo al centro della sua realtà quotidiana e dopo se stesso e i suoi affetti più cari. Così, in un turbinio sempre più crescente di emozioni legate sia alla sua vita lavorativa che a quella attinente la sua sfera familiare, si ritrova ad un'età matura ad indossare i panni del genitore: a doversi preoccupare di assicurare un futuro sereno alla sua prole, avuto anche riguardo al particolare momento storico da egli vissuto. (Dalla Prefazione di Francesco Toscano) -
L' odissea biblica di Zapinette
Zapinette è una tredicenne vivace e intelligente che passa il suo tempo libero con suo zio, un personaggio estroso e sopra le righe. Attenta osservatrice, l'eroina del romanzo descrive il mondo che la circonda e i rapporti tra gli adulti con inconsapevole ironia e semplicità. In questo racconto Zapinette e lo zio Bric sono alle prese con il testo più famoso del mondo: la Bibbia. La grande ironia di Russo non risparmia gli strani episodi raccontati nel Vecchio Testamento, esaminati uno per uno dalla sferzante lingua della ragazzina che ora vive in Israele, dopo essere cresciuta in Francia. Come nei precedenti capitoli della serie di Zapinette, il tono della narrazione è estremamente scherzoso, ma non mancano momenti di riflessione, con delle analisi sulle problematiche dei fatti descritti nella Bibbia che l'arguta adolescente pone all'attenzione del lettore. Non mancano i giochi linguistici, tra le feroci critiche rivolte, senza mezzi termini, ad alcune realtà politiche a noi contemporanee. Una lettura esilarante che fa anche riflettere. -
Marx. Il Nostradamus comunista ovvero l'oppio: dei popoli
«Marx è stato presentato al mondo come un profeta rivoluzionario che avrebbe cambiato le sorti della politica mondiale. La conclusione la conosciamo. Come ampiamente comprovato dagli eventi storici, le tesi di Marx si sono rivelate antitetiche alle sue stesse previsioni, tanto da essersi autoinvalidate ed estinte dopo poco più di un secolo dalla loro formulazione. Dalla restaurazione capitalista della Russia (dal 1953 in poi, quindi l'era post stalinista), e da quella dei paesi dell'est europeo, passando per l'America latina fino ai paesi mediorientali, di cui la Cina è l'emblema dell'imperialismo più cruento e sanguinario, il comunismo è fallito miseramente. Questo è ciò che è avvenuto, nonostante i numerosi tentativi di riproposizione politica del comunismo sotto nuove sembianze nel corso dell'era post staliniana. [...] Ma probabilmente ben poche persone avrebbero immaginato che il marxismo potesse rivelarsi fallimentare in tutte le sue previsioni. Infatti, il capitalismo ha celebrato la sua vittoria fagocitando ogni altra ideologia teoria economico-politica, affermandosi come sistema economico universale nel cosiddetto mondo globalizzato. L'incremento della produttività del lavoro, lo sviluppo della scienza e della tecnica, sono interconnessi nell'ordine del quadro capitalistico, con i pregi e i difetti delle dinamiche che regolano un sistema complesso in continua evoluzione. A tale proposito non bisogna dimenticare che il concetto basilare del marxismo evidenziava che nell'epoca dominata dalla forma di produzione capitalista, la classe dei capitalisti sarebbe stata eliminata da una rivoluzione organizzata dal proletariato, che avrebbe abbattuto la società esistente per costituire una società senza classi. [...] In nessun paese si è avverata la società preconizzata società comunista la quale avrebbe abolito la proprietà privata dei mezzi di produzione che, attuando la distribuzione dei beni in funzione dei bisogni di ciascun cittadino, sarebbe stata caratterizzata da abbondanza di beni materiali, per cui gli esseri umani si sarebbero emancipati per sempre dalla necessità di lottare per sopravvivere. In nessun paese si è avverata la vaticinata divisione del lavoro e la scomparsa delle classi sociali. E lo stato - che nel capitalismo ha il compito di regolare l'appropriazione della ricchezza prodotta nell'interesse delle classi dominanti - in nessun paese si è dissolto. Al contrario, il capitalismo si è imposto a livello mondiale sviluppandosi fino a divenire l'imperialismo globale. [...] Appare quindi evidente che Marx non si sia avvicinato neanche di un solo punto rispetto a ciò che stiamo vivendo nell'era contemporanea. Analogamente è bene ricordare che, oltre agli orrori del ventesimo secolo attuati dal nazismo e dall'alleanza nazi-fascista, ci sono stati gli orrori del comunismo. La differenza è che questi ultimi sono stati sottaciuti e stigmatizzati, considerati quasi un male minore necessario per difendersi dall'attacco del capitalismo, nonché un metodo glorioso per rilanciare ad ogni occasione utile l'orgoglio della lotta partigiana e, addirittura, un sistema per conferire lauree ad honorem ai vari partiti comunisti. È quindi evidente che occorre un po' di chiarezza.» -
Illuminazioni
Bordi di pagine, stanze secondarie, deserte, letti senza avventure; illuminazioni minime eppure fondamentali si compiono nei versi di Franco Frainetti, poeta della forma breve, brevissima, dell'epigramma, di più, del pensiero se il pensiero immediato, l'intuizione fulminea, potessero affidarsi alla carta senza passare dal filtro dell'arte, della parola. ""Briciole di parole / sono i miei versi"""" dichiara il poeta, """"lamenti sospesi."""" Distici, terzine, quartine, poco più, ma bastevoli per accendere una luce e ribaltare il gran buio della dimenticanza, dell'oblio. Così, il monologo serrato con sé stesso, il ragionare in una stanza diventa dialogo con un amore, con i poeti che neanche sono più qui, con le infinite possibilità nascoste nel fondo dei cappotti, ancora spazi piccoli, angusti, apparentemente senza importanza. (Dalla prefazione di Giorgio Ghiotti)"" -
Il settimo uomo alla mia porta
"Il settimo uomo alla mia porta"""" è un romanzo autobiografico. L'autrice racconta l'incontro con il suo nuovo amore, il settimo della sua vita, che prende corpo attraverso uno spazio temporale di diciotto anni. Attraverso riferimenti che affondano le radici da un evento tragico avvenuto millenni prima nell'antico Egitto, il romanzo affronta alcune tappe fondamentali della vita della scrittrice: dai primi due matrimoni infelici all'esperienza artistica sui palcoscenici di tutta Europa; dalla vita infantile vissuta in un collegio gestito da suore alla sconvolgente esperienza della violenza sessuale subita; dalla formazione con i maestri giapponesi di arti marziali alla professione di pranoterapeuta. La storia d'amore narrata è tormentata, non concede spazio a romanticismi e non lascia una speranza concreta ai due: rimane troppo spesso relegata tra le mura domestiche e tra i ritagli di tempo libero concessi dal protagonista maschile. E allora, prima o poi finirà? Arriverà un ottavo uomo che farà dimenticare alla scrittrice l'ultima esperienza?" -
Libertà
La libertà richiede impegno e dedizione, si guadagna giorno dopo giorno con la nostra esperienza, nei nostri pensieri che si fanno carne. L'autrice ci accompagna in un viaggio interiore attraverso la riscoperta delle proprie radici materne filtrando da esse l'essenza più pura, la linfa vitale, l'elisir delle nostre origini umane. Tolti gli orpelli, rimane solo la parte migliore, l'odorarius mirabilis ottenuto facendo sedimentare nella nostra vita la parte nobile del succo vischioso. E, come i raspi e la buccia dell'uva conferiscono un gusto caratteristico al vino, così anche le ombre della nostra vita danno senso a noi stessi imprimendo l'impronta digitale che ci rende unici su questa terra. Ora, questa preziosa essenza si offre a te perché tu possa trarne gioia e piacere nella lettura, vigore e giovamento nel tuo percorso personale verso la libertà. -
Switch
Riccardo e Benedetta, due giovani e intraprendenti romani imprigionati fra sogni da realizzare e crisi di identità. Lui, ricercatore immunologo appassionato di musica, freme dalla voglia di cantare su un palco. Lei, creativa parrucchiera dedita all’arte, sogna di esprimersi e di vivere tra colori e pennelli. La mattina presto si ritrovano sui vagoni affollati della metropolitana, che li accompagna verso la gelida e arida routine lavorativa; è qui che i loro pensieri cominciano a sovrapporsi e i loro gesti a somigliarsi, facendo così di Switch il racconto tortuoso ed emozionante di un viaggio esistenziale alla ricerca della libertà; non solo dei due protagonisti, ma anche di tutti noi. Prefazione di Francesca Brienza -
Rosso carminio
È la storia del viaggio al di là del tempo e dello spazio di Giacomo e Federico, due splendidi giovani, uniti da un amore eterno. -
Alla scoperta di Acqui Terme
Per la sua particolare posizione geografica, a metà tra le dolci colline delle Langhe e la valle dell'Erro, strategica all'interno del sistema di collegamenti tra il mare e la Pianura Padana, Acqui Terme è una meta di sicuro interesse turistico. Ricca di varie influenze e protagonista nei secoli di dinamiche storico-urbanistiche piuttosto vivaci, è sintesi di diverse caratterizzazioni culturali, prima fra tutte nella gastronomia. Inoltre la storica attività termale che la contraddistingue, la inserisce tra le migliori mete turistiche del Piemonte. Questa seconda edizione si prefigge lo scopo pratico di guidare i turisti attraverso la città, seguendo degli itinerari corredati da cartine di riferimento e suggerendo le strutture ricettive in attività. -
Variate solitudini
La storia ha come sfondo un lago alpino dove il protagonista trascorre un periodo di vacanza. L'occasione è favorevole per fare un bilancio della sua vita. È una sorta di anarchico folgorato dalla lettura del testo più famoso di Max Stirner, ""L'unico e le sue proprietà"""", di cui tenta con risultati variabili di metterne in pratica alcuni principi. Piuttosto raffinato, si può definire un """"ateo-credente"""" che ha fatto della solitudine la sua ragione di vita, la motivazione necessaria a proseguire, benché sia conscio del proprio fallimento. Ne risulta un quadro composito, molto più vicino alle lezioni dei nichilisti che non all'anarchismo """"egoista"""" di Stirner, benché l'egoismo, inteso come libertà assoluta, compaia spesso. Episodi s'intrecciano e altre figure compaiono: donne con cui ha intessuto relazioni più o meno lunghe, conoscenti occasionali, un unico amico e un personaggio singolare, un possidente disilluso incontrato sul lago, che dopo un approccio sospettoso e invadente finisce per rivelarsi una specie di filosofo naturale quanto involontario. Al fondo la solitudine e una critica della società, che ha spesso """"trasvalutato i valori"""", confondendo volutamente i mezzi con i fini. E forse, come unica eccezione, la musica, che da Mozart passando per """"i suoni del silenzio"""" giunge all'espressionismo di Debussy e ai """"toni alti"""" di Richard Strauss per chiudersi, ancora, con Mozart e il suo Don Giovanni."" -
Ritornare a Machiavelli
Nel 1513, cinquecento anni fa, a partire dal mese di agosto fino a dicembre (ma alcuni critici pensano che la composizione dell'opera sia durata anche per alcune settimane di gennaio del 1514), Niccolò Machiavelli ha scritto il suo trattato più trasgressivo sotto il profilo etico, e, proprio per questo più noto (De Principatibus, che va sotto il nome de Il Principe). Senza voler ridimensionare la fama grandissima di questa celebre opera, indipendentemente dall'occasione del cinquecentenario (peraltro piuttosto sotto tono, ed è questo un problema che deve essere posto in relazione alla profonda miseria dell'ideologia italiana, figlia dell'eterno dopoguerra), è all'opera completa di questo autore, un vero e proprio classico della letteratura e della riflessione politica italiana, alla quale ci si può ancora rivolgere per intendere il presente che ci affligge e che, tuttavia, ci riserva anche delle possibilità positive in sede di teoria, così come per quanto riguarda quell'orientamento politico vero e proprio, che se esiste, va sempre ben oltre l'orizzonte litigioso delle fazioni di stampo parlamentare ed extraparlamentare. Dalla fine della II guerra mondiale, a causa della rilevante disfatta che l'Italia ha subito in tale conflitto, sembra che nonostante rari sussulti di buona volontà da parte di taluni, le lacerazioni della guerra e del dopoguerra non si siano mai veramente sanate... -
Dal volante alla forchetta. 100 «consigli» utili per mangiare bene fuori città
Questa non vuole essere una guida bensì una ""non guida"""". È una testimonianza di locali fuori Genova, dove si mangia bene ad un prezzo giusto. Le guide, infatti, sono per esperti, molto più dettagliate e comprendono un territorio più vasto. L'autore non è un gastronomo ma una persona normale alla quale piace andare spesso a """"mangiare fuori"""" (bene) in compagnia di amici. Tutti i locali citati sono stati visitati personalmente più volte nel giro di alcuni anni, e da buon cronista li descrive."" -
Affinché non vada perduta la mia collezione. Fossili rinvenuti negli scavi eseguiti dal Sac. Morelli nella Caverna delle Arene Candide situata nel finalese. Ediz. illustrata
Il Finalese è un territorio nella Liguria di Ponente particolarmente importante dal punto di vista geologico, archeologico e paesaggistico. Centinaia di caverne hanno conservato alloro interno testimonianze di frequentazione umana a partire da almeno 350mila anni fa, appartenenti a tre diverse specie: Homo heidelbergensis, Homo neanderthalensis e Homo sapiens. Dal 1864 queste grotte hanno ricevuto attenzione da parte dei primi ricercatori interessati all'archeologia preistorica e a dimostrare l'antichità dell'Uomo. In particolare la Caverna delle Arene Candide fu la prima ad essere indagata e ha restituito in oltre 150 anni di ricerche fondamentali ritrovamenti per la Preistoria europea, tra cui la celebre sepoltura del Paleolitico superiore (28mila anni fa circa) del ""Giovane Principe"""". La Caverna delle Arene Candide è oggi al centro di un progetto di valorizzazione promosso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, con azioni di ricerca e tutela promosse dalla Soprintendenza Archeologia della Liguria. Insieme al Museo Archeologico del Finale, allestito nella suggestiva cornice del Complesso Monumentale di Santa Caterina in Finalborgo, che ne conserva numerosi reperti, la Caverna offre la possibilità di ripercorrere non solo la storia della presenza umana nel Finalese, ma l'altrettanto affascinante storia delle prime ricerche scientifiche dedicate alla Preistoria."" -
Roberto Martone. I grandi quadri (1979-2003). Dialogo della pittura e della vita errante. Catalogo della mostra (Lavagna, 14 novembre-23 novembre 2015)
Catalogo della mostra di Roberto Martone a Lavagna. -
Poesie
"Il tono e l'andamento di queste poesie sono uniformi, in una liricità trattenuta da un dire colloquiale (pur senza il conforto di un interlocutore), punteggiato da immagini originali ed efficaci."""" (Dalla Prefazionwe di Rosa Elisa Giangoia)." -
850 d.C. L'ultimo sacerdote del sole
L'antico condottiero Faudo aveva condotto la gente del nord alla conquista delle terre del mare, così avevano ordinato gli Dei. Compiuta la missione si ritirò in solitudine per essere vicino alle divinità e ascoltare le loro parole. Un giorno udì la voce ""Siete giunti in questa terra perché qui è il luogo stabilito ove sorgerà il grande santuario dei popoli, dove il Sole darà segno della benevolenza agli uomini e concederà di sanare infermità di mente e corpo. Riconoscerete il posto da segni inequivocabili nel giorno del massimo splendore..."""". Per mille e mille anni i sacerdoti avevano atteso i solstizi sulle vette o nel folto delle foreste per individuare quanto voluto dalla Triade, ma invano. Infine la Fata della Fonte Fredda mossa a compassione comparve e prese per mano il Druida che attendeva l'alba presso la fonte e lo guidò. Fece cenno di fermarsi e scomparve. La mente del sacerdote si illuminò: vide stagliato contro il cielo un lontano monte, attorno a cui cominciava a formarsi un alone. L'alone divenne giallo abbagliante, quasi bianco nel piccolo punto alla base settentrionale del monte. Il punto luminoso salì a carezzare la pendice, sino alla vetta dove esplose in tutto il suo splendore per liberarsi in cielo. Il sole aveva mostrato dove voleva il suo altare."" -
La beatitudine delle lucertole
Che cosa spinge una madre a rivelare l'esperienza dolorosa del proprio rapporto con un figlio problematico, se non l'ostinata volontà di rialzarlo da una condizione tragica e avvilente, contro ogni ragionevole previsione? Un libro: l'ultima spiaggia quando ogni altro mezzo di persuasione ha fallito. E cosa la spinge a rendere di pubblico dominio i momenti più intimi e personali di quella storia così unica, coinvolgente e impegnativa come l'adozione di un figlio, su cui la vita ha impresso profondi solchi di inquietudine e disperazione? Non certo la leggerezza di dare in pasto all'invadenza e alla curiosità di lettori troppo abituati al gossip dei salotti mediatici una vicenda in cui si mescolano tematiche anche troppo dibattute: la disabilità, la famiglia, la tossicodipendenza, l'insensibilità delle istituzioni di fronte al disagio sociale del giovane protagonista. Mettere a nudo la propria anima e quella del proprio figlio (sperando che sia il primo attento lettore di questo racconto), non ha altro senso per l'autrice se non quello di porre uno specchio di saggezza davanti alla persona più amata, Davide, per renderlo consapevole del valore inestimabile della propria esistenza, oggi offesa e sprecata, domani forse, con un miracolo d'amore, illuminata e felice.