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Il motu proprio Summorum Pontificum di S.S. Benedetto XVI. Un grande dono per tutta la Chiesa. Atti del Convegno (Roma, ottobre 2009). Vol. 2
Questo volume raccoglie gli Atti del Secondo Convegno dell'Associazione ""Giovani e Tradizione"""" e del Sodalizio """"Amicizia Sacerdotale Summorum Pontificum"""" sul Motu proprio Summorum Pontificum di S.S. Benedetto XVI del 7 luglio 2007. Il Congresso che si è svolto a Roma nell'ottobre del 2009 si è distinto non solo per la qualità degli interventi dei relatori, ma anche e soprattutto per il significato che questa iniziativa ha assunto come sostegno al processo di riforma della Chiesa avviato dal Santo Padre fin dall.inizio del suo pontificato. Questa raccolta, quindi, è per il lettore uno strumento degno ed efficace per la sua riflessione sulla Sacra Liturgia, la più alta e la più perfetta espressione della nostra vita in Cristo, mandato dal Dio Padre e vivo nel Suo Corpo Mistico, per l.effusione dello Spirito Santo, per salvarci dai nostri peccati e fortificarci nella santità."" -
La concelebrazione eucaristica e la comunione sotto le due specie nel corso della storia liturgica
Più messe e meno messe. Anzi, facciamo il ""Messone"""", un'unica messa con molte intenzioni e poi battesimi, comunioni, persino confessioni comunitarie! Soprattutto concelebrazioni e mega-concelebrazioni. La messa celebrata dal singolo sacerdote sembra ormai una specie in via d'estinzione. Tutto questo sta accadendo da circa quarant'anni, da quando, dopo il Concilio Vaticano II, è stata ripristinata nella chiesa latina la messa celebrata da più sacerdoti. Così sempre più si oscura la ragion d'essere del sacerdote cattolico: aiutare Gesù Cristo a far incontrare l'uomo con Dio """"in termini classici, la mediazione"""" senza cui avrebbero ragione i protestanti a non vedere differenza tra prete e fedele. Per chiarire tutto questo serve la storia e anche la lettura critica dei documenti più recenti: Nicola Giampietro ne è maestro e lo dimostra in questo saggio, destinato a far riflettere. Ciò aiuta a chiarire che il Vaticano II aveva posto chiari limiti alla concelebrazione e non l'aveva imposta ai sacerdoti. Allora, ecco che il documento Sacramentum Caritatis di Benedetto XVI, dopo il Sinodo dei Vescovi del 2005, auspica che il ricorso alla concelebrazione, specialmente con molti sacerdoti, vada ridimensionata. Soprattutto, questo libro aiuta a intuire le gravi conseguenze che ne vengono per i fedeli, privati della possibilità di poter partecipare in più luoghi e ore alla Santa Messa: perché essa è l'unico vero antidoto alla secolarizzazione."" -
Karol Wojtyla al Concilio Vaticano II. La storia e i documenti
Karol Wojtyla quale Padre del Concilio Vaticano II è tuttora poco conosciuto. La presente antologia di tutti i suoi interventi al servizio del Concilio, sia orali sia messi per iscritto, esposta nella seconda parte del saggio, è alla sua prima e inedita edizione. In che modo il Concilio ha plasmato Karol Wojtyla? La sua persona ha ispirato la stesura dei documenti conciliari? La sua partecipazione attiva a un così memorabile evento ha condizionato o meno la decisione del conclave nel 1978? In che misura l'attuazione delle decisioni conciliari contraddistinse il suo pontificato? Qui troverete le risposta alle domande riguardanti i suoi grandi apporti al dibattito conciliare, per poter meglio comprendere il ""fenomeno Giovanni Paolo II""""."" -
La destra e la sinistra
Se la destra è un'invenzione della sinistra, non rimane che riconoscere, con Madiran, che fuori della sinistra non vi è che il Cristianesimo. Fuori dal mondo salvato dall'Uomo, dall'Utopia, dal messianismo politico comunista o nazionalsocialista, dalla statolatria, dallo scientismo, dall'ecologismo eccetera, non vi è che l'uomo creato da Dio e salvato da Cristo. Oltre la giustizia e l'eguaglianza imposte dall'alto, dallo Stato che prende il posto di Dio, non vi è che la rivoluzione ""interiore e personale"""", la conversione dei cuori, la libertà cercata nel cammino spirituale. Fuori dalle religioni atee della politica, non c'è un altro partito, un'altra rivoluzione, un altro Potere mondano, perché """"la porta stretta del Cristianesimo è - sicuramente di cercare dapprima il regno di Dio e la sua giustizia e il resto sarà donato in sovrappiù""""."" -
Tradidi quod et accepi. La Tradizione come fonte di rivelazione
Che cos'è la Tradizione? Una domanda che da sempre interessa la teologia ma che, recentemente, è tornata al centro del dibattito culturale ed ecclesiale contemporaneo. Per questo motivo nasce un'opera che non vuole essere ripetitiva, ma intenzionata a dischiudere le grandi problematiche della Tradizione a tutti. Attraverso un percorso che, dalle scienze umane alla Bibbia, dalla storia della teologia ai pronunciamenti del Magistero della Chiesa, vuole mostrare come il fondamento ultimo della Tradizione risieda in Dio stesso, nell'intimità della Trinità che si rivela a noi e ci salva. Un'analisi accessibile a tutti ma che non rinuncia alla scientificità teologica. Un'analisi tra eredità teologica del passato e nuove prospettive sistematiche. Un'opera che sa muoversi sul piano della teologia, piuttosto che fermarsi a vicende storiche contingenti, ma che di esse sa fornire la chiave di lettura. -
Mamme che piangono. Il dolore che resta dopo un aborto
Mamme che piangono: cioè donne che hanno vissuto e vivono la tragedia dell'aborto. Lasciate sole; 'costrette"" dalle circostanze; ingannate dalla cultura dominante; circondate dal disinteresse generale. Donne che rimpiangono i loro figli abortiti, che ne implorano il perdono, che vorrebbero tornare indietro, che soffrono per anni di problemi fisici e psicologici. Ha scritto Serena Taccari: """"C'è un dolore che nessuno vuole ascoltare o vedere, una realtà che socialmente bisogna tenere sepolta perché guardarla non è politicamente corretto; e questo è lo sberleffo, il danno dopo la beffa che si infligge alle donne""""."" -
I nuovi Unni. Il ruolo della Gran Bretagna nell'imbarbarimento della civiltà occidentale
Perché proprio la Gran Bretagna pare essere diventata il laboratorio sociale di una civiltà scristianizzata? Che cosa è accaduto nella storia di quell'Isola - un tempo gloriosa provincia dell'Impero romano - che ha portato allo smarrimento dell'identità di un popolo, ed al suo imbarbarimento? Questo libro tenta di dare una risposta attraverso un'attenta analisi storica, culturale, sociale e filosofica davvero convincente, e per alcuni tratti avvincente. Fenomeni come l'individualismo, il politicamente corretto, il positivismo scientifico, le aberrazioni bioetiche, il sentimentalismo, il soggettivismo artistico, l'animalismo, e la Massoneria vengono analizzati sulla base della loro connessione con il declino del mondo anglosassone maturato a seguito dello scisma d'Occidente e della conseguente tragica separazione da Roma. Con la sua divisione in due sezioni il saggio consente da una parte di capire le ragioni storiche, culturali che hanno portato all'attuale decadimento della società del Regno Unito, e dall'altra di avere un'impietosa fotografia di ciò che accade nella banale realtà quotidiana, attraverso eventi realmente accaduti che dimostrano la fondatezza delle riflessioni storiche, filosofiche e sociologiche contenute nella prima parte del libro. -
Chi è stato? I racconti delle Origini tra scienza e teologia
Capita, studiando il libro di scienze, di imbattersi in domande che rimandano alla teologia e, viceversa, leggendo la Bibbia, di riscontrare riferimenti espliciti all'origine del mondo, della vita e dell'uomo. Il rapporto scienza e fede, in questo libro, è risuscitato dalla fossa dello scontato e riproposto in termini di avvincenti argomentazioni, tratte tutte dalle ultime ricerche in campo scientifico, capaci di ridestare nuovo interesse. Quando cominci la lettura la porti alla fine. Come d'un soffio. Grazie a questo strumento di lavoro, che gode di agilità espositiva, precisa e motivata, l'autore stimola al confronto e al dibattito aperto. Quasi ad invogliarci a scendere in agorà per prendere la parola su un argomento che non lascia indifferenti. Prefazione di S.E. Mons. Giuseppe Zenti. -
Vaticano II 50 anni dopo
Parlare oggi del Concilio Ecumenico Vaticano II significa inserirsi in un dibattito acceso. Pare che il confronto con esso implichi il prendere posto in un'aula parlamentare: chi sta alla destra, difensore di una tradizione che ne sarebbe uscita vituperata, chi sta alla sinistra, convinto che tale evento abbia aperto una ""breccia di Porta Pia"""" nel monolitico edificio ecclesiale, consentendo di reinventarne dottrina, morale, liturgia e disciplina. Quale parte scegliere? Su quali basi? Nessuna delle due: sembrerebbe una condanna a un definitivo silenzio. Tuttavia il cattolico ha una luce, un criterio di discernimento, che gli consente di pronunziarsi in materia con equilibrio e serenità: il Magistero del Papa e dei vescovi in comunione con Lui. L'autore del libro intende contemplare il XXI Concilio Ecumenico della Chiesa Cattolica nella sua continuità con l'insegnamento di sempre, assumendo come criterio ermeneutico guida il Magistero autentico della Chiesa, che da allora sino ad oggi non ha mai smesso di far sentire con chiarezza la propria voce. """"Non sarebbe perciò nel vero chi pensasse che il Concilio rappresenti un distacco, una rottura, ovvero, come qualcuno pensa, una liberazione dall'insegnamento tradizionale della Chiesa, oppure autorizzi e promuova un facile conformismo alla mentalità del nostro tempo, in ciò ch'essa ha di effimero e di negativo piuttosto che di sicuro e di scientifico, ovvero conceda a chiunque di dare il valore e l'espressione che crede alle verità della fede."" -
San Filippo Neri. Un mistico anti-mistico
San Filippo Neri (Firenze 1515 - Roma 1595) prima di morire fece bruciare tutti i suoi scritti e di lui oggi possediamo solo poche lettere autografe, alcuni Detti raccolti dai suoi sodali, delle Giaculatorie date alle stampe e tre poesie, delle quali è persino incerta la paternità. Non abbiamo la possibilità, quindi, di confrontarci con scritti che ci aiutino a esprimere la sua esperienza mistica. Questo testo è un tentativo di analizzare la figura del Santo a partire dagli episodi mistici più significativi. Attraverso la ricerca nelle fonti, soprattutto i Processi di canonizzazione, si enuclea la fenomenologia dei classici episodi di natura mistica e si analizza la sua vita alla luce della novità apportata dalla sua spiritualità e delle influenze, poco conosciute, su tutti i riformatori del Cinquecento. Se da una parte vi è una difficoltà evidente a una comparazione del Neri con i mistici a lui contemporanei, data l'esiguità degli scritti da lui lasciati, d'altra parte Egli si situa in una posizione fondamentale e del tutto peculiare. Il presente studio si propone di far conoscere meglio questo grande uomo, santo, profeta della gioia cristiana, che tanto ha ancora da dire agli uomini del nostro tempo. Ma soprattutto il nostro intento è quello di porre il Neri alla pari dei grandi mistici della Riforma, e dare ragione della sua grandezza spirituale e mistica ""che ebbe le sue più alte espressioni specialmente nella celebrazione della Messa"""" (Messale Romano)."" -
Virtù e morale. Libero pensiero di Antonio Rosmini
Una società 'liquida' pensa di poter adattare i comportamenti umani alle esigenze economiche del mercato, alle personali preferenze degli individui, alle dinamiche dei rapporti interpersonali 'a tempo limitato'. La persona umana viene considerata incapace di prendere impegni di lunga percorrenza. L'uomo e la donna vengono considerati alla stregua dei beni di consumo: l'essere umano si sceglie, si usa e si elimina dalla propria vita. Questo avviene perché si è persa la verità sulla persona, la sua identità, lo specifico e l'unicità dell'essere personale. Rosmini, partendo dalla definizione di 'persona' e di 'diritto', introduce nella reale dimensione della creatura umana, recuperando la singolarità della conoscenza, la complessità della razionalità, la potenza della volontà e la unicità della libertà. Ogni soggetto umano è in grado così di determinare perseveranti scelte di bene e concreti propositi di bontà: è questo il percorso della virtù. La virtù qualifica la crescita e la perfezione della persona. Recuperando l'oggettività della morale, il filosofo trentino ripone nell'alveo della dignità personale sia la bontà di ogni libera scelta fondata sulla conoscenza e preferenza della verità, sia la determinazione soggettiva della volontà che consente ad ogni umano individuo di governare e dirigere la propria vita nella dimensione etica dell'agire. La grandezza della persona si configura così nella dinamica della virtù. -
San Pio X profeta riformatore
In questo volume, dopo una breve introduzione sulla vita di papa san Pio X, l'autore mette in luce le riforme liturgiche fatte durante tutto il suo pontificato. Un'opera che ha abbracciato, in particolare la musica sacra e quella eucaristica, che è la più conosciuta. Altra riforma considerevole, fu quella del Breviario e del Messale Romano, dovute entrambe alla necessità di restituire al ciclo delle domeniche il posto che era stato progressivamente usurpato dal ciclo dei santi. Nel corso degli undici anni del suo pontificato, fece riforme attese a volte da secoli e di cui alcune, come ha scritto monsignor Emile Amann (1880-1948), ""dovettero passare in quell'epoca come rivoluzionarie"""". Quelle pastorali e in special modo quella che a noi interessa, la riforma liturgica, sarebbero state riprese ed estese alla metà del secolo da Pio XII nella Mediator Dei e avrebbero dato frutti copiosi nel Concilio Vaticano II."" -
Chiesa e comunione. Introduzione alla teologia ecumenica
L'ecumenismo è una sfida inderogabile che coinvolge tutti i cristiani e si svolge secondo varie modalità. Anche sotto il profilo scientifico esso può essere affrontato da diverse angolature. In quest'opera si privilegia la prospettiva ecclesiologica, pur concedendo grande spazio alla storia. Soggiace qui la convinzione che la teologia ecumenica è una riflessione di fede sulla comunione e sulla missione della Chiesa, affrontata dalla prospettiva dolorosa delle divisioni che si devono superare. L'articolo ecclesiologico del simbolo della fede si prospetta, perciò, come il punto di partenza più adeguato per un rilancio degli sforzi a favore del ripristino della piena comunione ecclesiale. -
Indulto di Agatha Christie. Come si è salvata la Messa tridentina in Inghilterra
Dall'autore de ""I nuovi unni"""", la ricostruzione dell'appello rivolto a Paolo VI nel 1971 da 57 esponenti del mondo culturale inglese per salvare la messa tridentina."" -
Avrò cura di te. Custodire la vita per dare radici al futuro
"Con la profondità della soavità francescana, in queste pagine veramente ispirate, padre Serafino M. Lanzetta riesce a mostrare a credenti e non credenti che vivere è davvero una cosa grande, e che iniziare a vivere è vivere per sempre La via maestra per ricostruire una società a in cui l'uomo venga veramente rispettato sta nel rimettere al primo posto il bene della vita. Dopo una panoramica sul degrado dei tempi che corrono, l'autore propone alcune riflessioni sul tema della vita. Una vera e propria meditazione sul mistero della vita e su tutto ciò che in essa ha sapore di dono, di vocazione, fino ad arrivare al dono del Battesimo, quale vita in pienezza. La fede mostra che la misura della vita è la piccolezza, è proprio un fanciullo, Gesù Bambino. Lui è la Vita e chi s'identifica con Lui vive veramente. Questa vita vissuta sino in fondo, senza perderla, pienamente riuscita, è la santità: la totalità nell'unità di ragione e amore, fede e carità. Qui si sfiora il mistero che si fa silenzio celandosi nel concepimento di una nuova vita. Qui si prepara una culla all'Infinito Amor che si fece carne quando venne in mezzo a noi. E abita con noi."""" (Prefazione di Gnocchi e Palmaro)" -
Vicario di Cristo. Il primato di Pietro tra normalità ed eccezione
L'atto di rinuncia di Benedetto XVI e tutto ciò che ne è seguito, fino all'elezione del nuovo Pontefice, ha rimesso sul tappeto il problema della ""riforma del Papato"""", riproposto da teologi, storici e giornalisti per condizionare le scelte future. Si tratta in realtà d'idee stantie, molte volte confutate, che però hanno trovato nuova linfa. Questo libro, segue le stesse due direttrici seguite dai """"riformatori"""": quella della storia da una parte e quella della teologia e del diritto dall'altra. Me l'esito è diverso perché Roberto de Mattei si attiene all'oggettività dei fatti senza piegarli a fini di parte e sa che la ricerca teologica e giuridica non può che svilupparsi all'interno della Tradizione della Chiesa secondo le definizioni del suo Magistero. Ne esce un contribuito fondamentale per chiunque voglia rispondere alla domanda: """"Chi è il Papa?"""" non solo nei tempi ordinari, ma anche e soprattutto in quelli """"di eccezione"""", come quelli che stiamo vivendo."" -
Dove lo sguardo trova quiete. La bellezza come estetica del vero e del bene
Cosa è la bellezza? Può l'uomo farne a meno? Ha un rapporto con la Verità e il Bene o potrebbe trovare la propria ragion d'essere solo in se stessa? Dostoevskij fa dire a un suo celebre personaggio che la bellezza salverà il mondo perché l'anelito insopprimibile a essa presente in ogni uomo costituisce un segno concreto del ritorno all'ordine. A condizione però che la bellezza sia davvero tale, sia espressione del Logos, quindi sia estetica del Vero e del Bene. Se è così, la bellezza è il segno manifesto che alla storia umana sarà offerta una nuova speranza. -
Chiesa povera non impoverita. Papa Francesco e i rischi del pauperismo
Si è parlato di papa Francesco come di un ciclone. A chi non viene in mente però che un ciclone è un evento metereologico piuttosto violento, che può seminare morte e distruzione? Non sembrerebbe quindi il miglior appellativo per un papa. Questo libro si propone di mettere in evidenza che la Chiesa può essere povera senza impoverirsi, perché il rischio di un pauperismo a buon mercato è di mortificare gravemente la bellezza, che è l'unica ricchezza dei poveri. Sono tutte condivisibili le scelte di Papa Francesco? È questa la domanda che ricorre in tutto il libro, pur con tutto il rispetto e la venerazione verso il Santo Padre, le cui buone intenzioni e la cui buona fede sono comunque fuori discussione. L'autore si chiede: Chiesa povera? Sì risponde - ma bella. -
Europa, Europa, quo vadis? Il futuro dell'Europa in prospettiva escatologica
Secondo il cristianesimo, gli eventi storici verificatesi nel passato sono considerati prefigurazioni paradigmatiche che si ripresentano nel futuro come riedizione o restaurazione, con nuovi eventi declinabili su parametri fissi ma con connotazioni innovative, o varianti, dovute all'introduzione di variabili aggiuntive, riproducibili in modo mai identico al passato. Rientra in questo caso tipico la possibile Restaurazione dell'Impero Romano, ipotizzata autorevolmente dai Padri della Chiesa, dagli studiosi di esegesi biblica e anche da certa letteratura apocalittica, e qui fatta coincidere dall'autore, con particolare riferimento ai capitoli 13 e 17 dell'Apocalisse, con gli Stati Uniti d'Europa, e del suo corrispettivo Imperatore-Presidente, ovvero: l'Anticristo. L'allargamento dell'Unione Europea, o meglio, il processo di ""europeizzazione"""" dell'intera area continentale, è ormai realtà storica; esso è irreversibile nonostante gli incidenti di percorso che potranno ancora ostacolare/ritardarne la realizzazione."" -
Il canto di satana. Il potere della musica e la manipolazione subliminale del pensiero
Esiste un rapporto tra il satanismo, l'esoterismo e la musica moderna? Qual è la reale dimensione di questo fenomeno? Esiste davvero il ""rock satanico"""" o si tratta di una leggenda? Questo libro è uno strumento orientativo per genitori ed educatori che intende scandagliare i meandri della musica rock e delle sue implicazioni demoniache.""