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Il trionfo dei sensi. Nuova luce su Mattia e Gregorio Preti
Questo catalogo, frutto di una mostra di studio promossa e prodotta dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica, indaga la prima attività di Mattia Preti e la sua formazione nella bottega del fratello Gregorio, a partire dall'Allegoria dei cinque sensi di Palazzo Barberini: una monumentale tela d'impronta caravaggesca realizzata dai due artisti calabresi nella Roma degli anni Quaranta del Seicento. Il bellissimo dipinto è stato oggetto di un'approfondita campagna di indagini diagnostiche al fine di comprendere la pratica esecutiva dei due pittori, attivi sulla tela a quattro mani. A corredo dell'Allegoria, altre undici opere raccontano lo stretto rapporto esistente tra i due artisti: da un lato il diligente Gregorio, pittore discontinuo e culturalmente attardato, e dall'altro il più giovane e talentuoso Mattia, suggestionato dall'universo caravaggesco e già cosciente degli sviluppi guercineschi e lanfranchiani del barocco romano. -
Vincenzo Scolamiero. Della declinante ombra. Catalogo della mostra (Roma, 8 marzo-9 giugno 2019). Ediz. a colori
La pittura di Scolamiero è evocativa, raffinata, sinestetica (pittura che è anche poesia, pittura che è anche musica, pittura che è anche danza), solcata sempre da un vento malinconicamnete inquieto che è prima di tutto soffio e respiro interiore... -
Evoluzione dell'attivita sciistica. Nella sezione di Roma del Club Alpino Italiano. Ediz. illustrata
L'iniziativa che sostanzia la pubblicazione di questo volume è quella di raccogliere e valorizzare tutte le possibili informazioni sulla nascita, lo sviluppo e l'affermazione, in seno al CAI, di gruppi aventi per intenzione la pratica delle attività invernali e, in particolare, dello sci in tutte le sue forme. Ciò intendiamo farlo per riuscire, lo speriamo, a enucleare e valorizzare le varie attività svolte nella sezione di Roma ma non tralasciando quanto svolto anche in altre sezioni, in tutto il territorio italiano, per diffondere la pratica dello sci e come modo utile di introdurre i soci alle attività istituzionali del CAI, sia alpinistiche sia escursionistiche. Intendiamo semplicemente descrivere il particolare percorso che ha portato nella sezione di Roma e in molte altre sezioni all'istituzione dei gruppi denominati Sci CAI con particolare riferimento ai metodi di introduzione e addestramento alla pratica sciistica e alla nascita delle scuole. -
Luigi Bartolini. Linee di libertà. Catalogo della mostra (Roma, 28 marzo-16 aprile 2019). Ediz. illustrata
Dal 28 marzo al 16 aprile 2019, in mostra a Roma i lavori di Luigi Bartolini, uno dei maggiori incisori italiani del '900. In mostra 23 incisioni, realizzate tra il 1915 e il 1936, che il professor Giuseppe Modica, nel ruolo di curatore, e la signora Luciana Bartolini, figlia dell'artista, hanno selezionato. Veri e propri capolavori anticipatori di molto ""nuovo"""" che vediamo adesso proposto da prestigiosi artisti."" -
Libri delle sepolture di varie nazioni
I libri delle antichità di Napoli: il corpus si presenta abbastanza organico, anche in relazione alla sua storia: l'idea di un corpus da mettere a disposizione del circolo Farnese si sviluppa dopo il 1565 in una serrata trattativa col cardinale Alessandro Farnese e attraverso la mediazione dell'erudito bibliotecario Fulvio Orsini, il quale ambiva a creare in Palazzo Farnese un centro culturale d'eccellenza per la cultura antiquaria, una ""scuola pubblica del mondo"""". Nell'obiettivo implicito di poter pubblicare i suoi """"Libri dell'antichità"""" con l'aiuto del cardinale, Ligorio allestì e vendette infine nel 1567 la magnifica serie dei 10 codici come sistematizzazione sia pur parziale del suo progetto originario in """"quaranta libri"""" (di cui parla già nel 1553). Secondo le ricostruzioni più attendibili, i codici sarebbero copie o rielaborazioni di testi composti tra il 1550 e il 1565; solo in pochi casi sono stati accertati capitoli aggiornati dopo il 1565. La serie ligoriana divenne una gemma della biblioteca-museo di Palazzo Farnese, avidamente consultata dagli studiosi se non anche saccheggiata nelle opere antiquarie di Orsini e Panvinio. Nel Settecento fu trasferita a Napoli dal re Carlo di Borbone, erede di Isabella Farnese, e si trova tuttora nella Biblioteca Nazionale. Tre volumi sono dedicati alla numismatica, con uno sterminato repertorio di immagini: monete greche (1°), monete romane della repubblica e dell'impero (5°), monete imperiali romane e bizantine (6°). Il 2° volume è dedicato ai """"vestimenti"""" dei romani e di altri popoli antichi. Il 3° alla mitologia, alle """"cose sacre, et imagini ornamenti degli Dii de' Gentili, et delli loro origini"""". Nel 4° """"si tratta de Pesi et de Misure varie de diverse nationi, et de Vasi"""". Due volumi, il 7° e l'8°, di eccezionale importanza per l'apparato illustrativo, sono dedicati alla epigrafia, e in particolare agli """"Epitaphij dell'antiche memorie de sepulchri"""" greci e latini, ordinati secondo categorie differenziate (luoghi, personaggi, professioni, temi mitologici). Il 9° volume è un repertorio enciclopedico geografico-mitologico """"de Fiumi et de Fonti, et de Lachi"""". Il 10° contiene un'importante rassegna di sarcofagi e mausolei romani, accanto a una trattazione storica sul """"costume di seppellire di varie nationi""""."" -
Pirandello mai visto. Dalle collezioni della Biblioteca nazionale centrale di Roma e dell'Istituto di Studi Pirandelliani e sul Teatro Contemporaneo. Catalogo della mostra (Roma, 16 aprile-28 giu...
Conosciuta in ogni parte del mondo, la vastissima opera di Luigi Pirandello ha dato voce a una folla di personaggi narrativi e drammatici che interpretano la crisi sulla quale si affaccia il Novecento. È l’immane malattia del nuovo secolo privo di certezze, che lo scrittore esplora e denuncia con gli strumenti della scienza psicologica ormai addentrata nei territori dell’inconscio e delle nevrosi. Nel corso degli ultimi mesi, donazioni e lasciti all’Istituto di Studi Pirandelliani e sul Teatro Contemporaneo hanno arricchito di nuovi testimoni l’opera e la vicenda umana di Luigi Pirandello. Finora sconosciuti, possiamo oggi contare su manoscritti di opere narrative, teatrali e saggistiche insieme con un numero considerevole di documenti privati, a cominciare dal carteggio con Marta Abba, attrice amatissima, al fianco del grande scrittore durante un decennio decisivo per la carriera di entrambi. Luigi Pirandello è uno dei protagonisti del museo letterario Spazi900 della Biblioteca nazionale centrale di Roma. Allo scrittore siciliano è dedicata una sezione all’interno della prima Galleria degli scrittori, dove è possibile vedere il Taccuino segreto, senza dubbio il più prezioso documento pirandelliano conservato dall’Istituto, il manoscritto delle Elegie renane e le prime edizioni delle sue opere più note. Tuttavia tra le collezioni letterarie della Biblioteca sono presenti altri rilevanti documenti pirandelliani “mai visti” in un percorso espositivo. È infatti relativamente recente l’acquisizione della Raccolta pirandelliana, entrata a far parte del patrimonio della Biblioteca nel 2011 e costituita da autografi, lettere, fotografie e opere a stampa. -
La ninfa con i capelli al vento
Il protagonista di questo romanzo è un antiquario napoletano alla perenne ricerca del Bello e dell'Armonia interiore ed esteriore. Costui si trova, suo malgrado, coinvolto in una serie di vicissitudini relative ad un quadro scomparso da un palazzo nobiliare di Torino e in varie peripezie per ritrovare un eccezionale presepe napoletano del Settecento che non si sa se sia stato venduto o rubato. Questa spasmodica ricerca, ricca di colpi di scena, di situazioni anomale ed anche a volte rischiose, si dipana principalmente fra il capoluogo piemontese, la sua città d'adozione, l'amata Napoli e la magia della penisola sorrentina facendone emergere anche i lati più intimi della sua vita privata. L'antiquario combattuto fin da giovinetto fra Eros e Thanatos, dopo aver percorso gran parte del suo cammino, cerca di trovare finalmente nella maturità, un equilibrio, un modo di vivere consono alla propria età senza rinunciare alla sua natura, alla passione ed alla fantasia. -
Palazzo Colonna. Appartamento Principessa Isabelle. Catalogo dei dipinti. Ediz. illustrata
Dopo anni di studi approfonditi si presenta il catalogo dei dipinti dell'Appartamento Principessa Isabelle di palazzo Colonna in Roma. Questo volume è dedicato all'area del Palazzo romano nota come appartamento della principessa Isabelle e ai dipinti in essa contenute che fino a poco tempo fa era scarsamente accessibile ai visitatori. Vengono catalogati e studiati gli oltre 250 capolavori della collezione oltre alle pitture murali delle volte e delle pareti. Fra gli altri sono presenti opere di Pintoricchio, Vanvitelli, Tempesta, Dughet... -
Dall'Universitas Sutorum all'Accademia Nazionale Sartori. Ediz. italiana e inglese
L’Accademia dei Sartori ha radici profonde e remote, risale infatti al 1575, allora chiamata Università dei Sartori, voluta per volontà di Papa Gregorio XIII, è la più antica associazione italiana nel settore tessile. Sono tuttora visibili le tracce della sede storica situata in piazza del Campidoglio in Roma. Sulla sinistra salendo la scalinata che porta alla Sala della Protomoteca si può ammirare in bellavista il portale d’ingresso che reca la scritta Universitas Sutorum. Rinominata da oltre settanta anni quale Accademia Nazionale dei Sartori, l’Associazione ha come scopo principale la promozione e la tutela del patrimonio storico della categoria sotto tutti gli aspetti, sia quelli legati alla tradizione e alla cultura dell’abito su misura, sia quelli relativi alla formazione e alla valorizzazione del prodotto. Proprio grazie alle radici che affondano nel passato, al continuo riprendere e ripetere precisi gesti manuali si mantiene viva una tra le più nobili professioni: l’Arte sartoriale. La tradizione degli antichi maestri, pertanto, continua e si perpetua attraverso l’impegno pratico della formazione professionale tramite la scuola del Fare. -
Memorie della nazione. L'Archivio centrale dello Stato 2015-2018. Ediz. a colori
L'Archivio centrale dello Stato, istituito nel 1875 come Archivio del Regno, assume la denominazione attuale nel 1953, in occasione del suo trasferimento all'EUR, dove si trova tuttora. In esso sono custoditi circa 160 chilometri lineari di documentazione in continuo accrescimento, che rappresentano la memoria storica dell'Italia unita: in particolare la Costituzione Italiana e gli originali delle leggi e dei decreti, i fondi archivistici degli organi centrali dello Stato, gli archivi personali di alcune delle maggiori personalità della politica, dell'amministrazione e della cultura, ma anche un ricchissimo patrimonio fotografico. Questo volume aprirà le porte dell'Archivio al lettore curioso, che potrà finalmente conoscere i più importanti servizi dell'istituto e le principali attività che si svolgono al suo interno. Si descrivono inoltre i progetti futuri e quelli in cantiere, pensati per garantire al suo sconfinato patrimonio documentario sempre migliori condizioni di conservazione e mettere a disposizione del pubblico un numero sempre maggiore di fondi documentari. -
Mondi a confronto. Scritti di archeologia, arte e storia
Il volume intende dare esecuzione a un progetto di Antonio Giuliano, che si augurava di ripubblicare in un'unica sede e rendere così più fruibili i suoi scritti e comprende oltre sessanta saggi, redatti dall'Autore tra il 1952 e il 2012, pubblicati su riviste nazionali e internazionali, cataloghi di mostre, atti di convegni, volumi miscellanei. All'interno dell'amplissima produzione scientifica di Antonio Giuliano si sono selezionati contributi attinenti alle seguenti sezioni tematiche: ritrattistica greca e romana; sculture e rilievi di epoca classica; fortuna dell'antico e Restaurazione. Il volume sarà particolarmente curato nei dettagli e riccamente illustrato dalle foto originali provenienti dall'archivio dell'Autore, in molti casi da lui eseguite personalmente nel corso dei suoi numerosi viaggi in Italia, in Grecia, nel resto d'Europa, nel vicino oriente, in Asia, in Africa settentrionale. -
Leoncillo. Terra aria impeto acqua fuoco. Catalogo della mostra (Todi, 14-29 settembre 2019). Ediz. illustrata
“Cito per tutti la Balaustra di Leoncillo che è veramente un capolavoro. Più bello, secondo me, di un Della Robbia perché meno aulico, più bello e originale di un pezzo popolaresco perché più organizzato secondo un criterio di stile e di costruzione”. Antonello Trombadori -
Emanuele Cavalli, un protagonista della Scuola romana. Ediz. a colori
Il volume traccia il profilo del pittore Emanuele Cavalli (Lucera 1904 – Firenze 1981), protagonista della cosiddetta “Scuola romana”, ponendo l’accento sul suo vissuto e sulle connessioni con le maggiori personalità dell’arte del suo tempo. A partire dai primi anni Trenta del Novecento l’artista fu tra i più convinti promotori di quella rinnovata concezione della pittura basata sugli accordi cromatici che culminò nella stesura del “Manifesto del Primordialismo Plastico”, firmato nel 1933 insieme a Giuseppe Capogrossi e Roberto Melli. «Come per la composizione, così per il colore, bisognerebbe giungere ad una assolutezza di colorito», scriveva Cavalli nel 1938: «in una perfetta composizione nessuna linea, nessuno spazio potrà avere mutamenti o spostamenti; un colore rosso, per esempio, non potrà essere sostituito da nessun altro tono neppure di qualità, come un altro tipo di rosso. L’impostazione tonale, la composizione di colore è tale che a due toni ne succede un terzo che danno la tonalità. A somiglianza dei suoni». -
Michelangelo a colori. Marcello Venusti, Lelio Orsi, Marco Pino, Jacopino del Conte. Catalogo della mostra (Roma, 11 ottobre 2019-6 gennaio 2020). Ediz. a colori
Fin da giovane, tra Firenze e Roma, Michelangelo realizzò numerosi disegni, piccoli schizzi e “cartonetti” che, a detta di Giorgio Vasari, altri pittori avrebbero “colorito”. Alcuni di questi fogli, tracciati per farne dono ad amici e collezionisti, furono realizzati dall’artista “per amore e non per obrigo”, e presentano un maggior grado di finitezza. Il grande successo di queste immagini scatenò tra i collezionisti la smania di procurarsi riproduzioni disegnate e dipinte degli originali dell’artista toscano, il cui valore risiedeva più nella fedeltà al prototipo che nell’autografia. Il fecondo dialogo tra Michelangelo e i suoi seguaci è messo in luce in questo catalogo attraverso un piccolo e prezioso nucleo di opere di Marcello Venusti, Lelio Orsi, Marco Pino e Jacopino del Conte, derivate da celebri invenzioni del maestro toscano. -
Centrale Montemartini. Una nuova luce per Roma. Ediz. illustrata
Questo libro è il risultato degli studi e delle esperienze compiute negli anni presso il Museo Centrale Montemartini, e vuole essere uno strumento, per pubblico e addetti, a servizio del 'cantiere' Montemartini, laboratorio di sperimentazione museologica per l'Archeologia Industriale romana. Il testo si propone due obiettivi: da una parte, raccontare la storia della centrale termoelettrica, le sue trasformazioni e fasi di sviluppo, intrecciandole con i fatti storici e i protagonisti che le hanno determinate; dall'altra, non trascurare il discorso tecnico, la funzione produttiva, che è la ragione d'essere stessa della fabbrica e dei macchinari che essa ospitava. È infatti proprio in questi due ambiti, quello storico e quello tecnico-funzionale, che risiede il complesso valore culturale di questo spazio così suggestivo, e unico. -
Raffaello nella villa Farnesina. Vicende conservative e fortuna
Villa Farnesina contiene le composizioni profane più note di Raffaello: il ""Trionfo di Galatea"""" e le """"Storie di Amore e Psiche"""". Già dal Cinquecento, proprio in virtù della presenza di questi dipinti, la villa fu oggetto di un'assidua frequentazione da parte di appassionati d'arte e artisti, che li studiarono, citandoli o reinterpretandoli. Grazie alle testimonianze grafiche e pittoriche, alle descrizioni che ne fecero i viaggiatori, alla celebre relazione di Bellori sul restauro a opera di Carlo Maratta e alle polemiche che in seguito esso suscitò, è possibile monitorare lo stato conservativo di queste pitture nel tempo. A partire dalla metà dell'Ottocento, a seguito dell'avvento della fotografia, la documentazione iconografica di questi dipinti si intensifica e la mole di materiale rintracciata ha mostrato che, già nella fase pionieristica della fotografia a Roma, essi furono oggetto di ripetute riprese. In questo periodo fotografia e incisione entrano in competizione tra loro riguardo alla documentazione dei dipinti, soprattutto quelli murali, anche se, per molto tempo, l'incisione viene ancora preferita, in quanto più fedele nella restituzione dei rapporti tonali tra le varie campiture. In questi decenni, tuttavia, l'uso del mezzo fotografico si intreccia spesso indissolubilmente con l'incisione, costituendone di fatto un efficace complemento per la piena comprensione dell'opera tradotta. Nel caso della documentazione relativa alla Loggia di Amore e Psiche, il materiale dei fondi della Regia Calcografia, conservato presso l'Istituto centrale per la grafica, ha consentito inoltre di mettere a fuoco l'impiego di alcune delle prime serie fotografiche dedicate agli affreschi proprio come ausilio alla realizzazione di una serie incisoria di questi dipinti."" -
Storia dell'arte (2018). Vol. 2
Elena Escuredo, Perino del Vaga, un encargo inédito: «unam capellam sub invocatione Conceptionis» Massimo Moretti, Antonio Maria Graziani e le fatiche della carriera. L'altare di famiglia a Sansepolcro e la commissione dell'«Assunta» a Palma il Giovane Antonio Vannugli, Una nuova Vergine Annunziata di Scipione Pulzone Francesco Spina, Il ritratto del cardinal Giacomo Savelli: Scipione Pulzone e i della Genga Stefano Pierguidi, Francesco Albani teorico e Vincenzo Giustiniani committente: i quadri sopraporta a «figure intiegre» Alessandro Brogi, Giovanni Domenico Porta: un ritratto di papa Clemente XIV Raquel Gallego, «Monsieur Baudoin chez Messieurs Tartairon & fils»: dos contactos de Goya en Marsella Giulio Zavatta, Antonio Morassi, Federico Zeri e un falsario di disegni guardeschi: Giuseppe Latini alias ""il prete romano"""" alias il Maestro del Ricciolo Fabio Benzi, L'influenza di Nietzsche e dell'idea di mito immanente in Giorgio de Chirico: Mavìlis, Palamàs e il contesto letterario ateniese all'inizio del XX secolo Recensioni Anna Cavallaro, Gerardo de Simone, Il Beato Angelico a Roma 1445-1455. Rinascita delle arti e Umanesimo cristiano nell'Urbe di Niccolò V e Leon Battista Alberti, Leo S. Olschki Editore, Firenze 2017 Loredana Lorizzo, Alison Stoesser, Van Dyck's Hosts in Genoa: Lucas and Cornelis de Wael's Lives, Business Activities and Works, Brepols, Turnhout 2018 Guendalina Serafinelli, Stefania Macioce, Arte in Moda. Giochi d'Ispirazione, collaborazione scientifica di Elena Foschi, Logart Press, Roma 2018 Massimo Moretti, Federica Veratelli, À la mode italienne. Commerce du luxe et diplomatie dans les Pays-Bas méridionaux, 1477-1530, Villeneuve d'Ascq, Presses universitaires du Septentrion / Archives départementales du Nord, 2013."" -
La Farnesina. Il palazzo, gli artisti, le opere. Ediz. italiana e inglese
La storia del Palazzo della Farnesina, dal 1959 sede del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, è esemplare della riqualificazione del più importante cantiere dell'era fascista a Roma nel segno dell'arte contemporanea. Concepito inizialmente come Casa littoria, nel secondo dopoguerra l'edificio fu sottoposto a un radicale processo di riconversione, grazie a un'accorta regia progettuale e all'intervento degli artisti, chiamati, attraverso bandi pubblici, a ridefinire volto e funzioni dei nuovi uffici della diplomazia italiana. Il volume ripercorre le tappe di questa lunga storia: dai concorsi di primo e secondo grado alla posa della prima pietra, dall'abbandono del cantiere dopo la caduta del regime alla ripresa dei lavori e all'inaugurazione della sede nel 1959, dalla decorazione e l'arredo degli uffici all'acquisto e alla realizzazione delle opere d'arte per gli ambienti di più alta rappresentanza, fino all'istituzione, nel 1999, della Collezione Farnesina Arte Contemporanea, considerata nel 2017 «una delle migliori collezioni al mondo nel settore delle istituzioni pubbliche» (Mecenati del XXI Secolo - Corporate and Institutional Art Awards). -
Publio Morbiducci. Nudi maschili. Catalogo della mostra (Roma, 13 dicembre 2019-12 marzo 2020). Ediz. italiana e inglese
Per tutti gli anni Trenta Morbiducci disegnò corpi in pose atletiche, cercando quella sintesi, tra reale e ideale, che era stato l'antico e lontano segreto della bellezza greca: atleti vittoriosi, con un nome e una patria, erano stati trasfigurati dall'arte in corpi perfetti, tipi ideali e sintesi di impersonale bellezza giovanile, per la Grecia e per l'occidente che si sentì suo erede per i secoli a venire. A matita, a carboncino, a sanguigna, Morbiducci lavora per trasformare l'individualità dei suoi modelli in tipi ideali, alla ricerca di una venustà italica che risulta sempre temperata dall'ideale classico e lontana dal disumanesimo culturista che trionferà alle Olimpiadi di Berlino del '36. -
Disegni spagnoli e italiani del Cinquecento della Biblioteca Nacional de España. Ediz. a colori
"Disegni spagnoli e italiani del Cinquecento della Biblioteca Nacional de España"""" è il risultato di un primo approccio d'insieme all'importante patrimonio grafico del Cinquecento di questa istituzione, realizzato nell'ambito del progetto di ricerca HAR2017-86804-P del Ministero della Scienza e dell'Innovazione di Spagna, diretto dai professori Benito Navarrete Prieto e Gonzalo Redín Michaus. Lo studio intrapreso ha voluto tenere in considerazione l'indiscutibile relazione che legava Italia e Spagna nel Cinquecento, intesa come parte di un'identità mediterranea comune, frutto di scambi, flussi, ibridazioni e influenze degli artisti spagnoli e italiani. Il volume si apre con un'introduzione storiografica a cura di Marzia Faietti che fa il punto sugli studi sui disegni italiani conservati in Spagna effettuati fino agli anni ottanta. A questa fa seguito il saggio di Elena Santiago Páez e Beatriz Hidalgo Caldas sulla provenienza delle collezioni di disegni acquisite nell'Ottocento dall'istituzione spagnola, essenzialmente quelle di Valentín Carderera, José de Madrazo e Manuel Castellano. Da questo punto di vista, lo studio calligrafico delle iscrizioni e dei marchi di collezione è stato fondamentale per tracciare il percorso delle raccolte più antiche, come quella del pittore spagnolo del Seicento Francisco de Solís oppure, nel secolo successivo, quella di padre Sebastiano Resta, oggetto dell'approfondimento di Francesco Grisolia. Benito Navarrete Prieto affronta il tema dell'identità e dell'appropriazione culturale del disegno spagnolo e italiano analizzando i legami tra Spagna e Italia e successivamente Gonzalo Redín Michaus fa un bilancio delle nuove attribuzioni dei disegni italiani della Biblioteca Nacional. Federica Mancini si occupa dei disegni genovesi e dei problemi di attribuzione, avanzando nuove proposte d'indagine, mentre Carlos Plaza fa luce sulle collezioni di disegni di architettura, riflettendo sulla ricchezza di queste raccolte e sul modo di studiarle. Manuel Arias Martínez si concentra sull'importanza dei disegni per i retabli di Gaspar Becerra e sul loro rapporto con i modelli italiani, infine José Ramón Marcaida López analizza in termini metodologici le possibilità di studio per la storia della scienza offerte dai due manoscritti di Leonardo da Vinci che fanno parte del patrimonio della Biblioteca Nacional. Il volume include un catalogo di disegni selezionati a seguito della ricerca e studiati da specialisti della materia: Manuel Arias Martínez, Antonella Chiodo, Elisabetta Fadda, Marzia Faietti, Mauro Vincenzo Fontana, Carmen García Frías-Checa, Antonio Geremicca, Francesco Grisolia, Federica Mancini, Giorgio Marini, Manuela B. Mena Marqués, Francisco Merino Rodríguez, Carmen Morte García, Benito Navarrete Prieto, Elena Parma, Carlos Plaza, Gonzalo Redín Michaus e Patrizia Tosini."