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Omaggio a commentari d'arte
In omaggio alla quasi settantennale rivista ""Commentari"""", che ha dovuto interrompere le pubblicazioni, la casa editrice ha deciso di dare alle stampe questo volume nell'augurio che si tratti solo di una temporanea sospensione. Saggi di Caterina Zappia, Roberto Paolo Ciardi, Teresa Pugliatti, Cristina Acidini, Bert W. Meijer, Arnauld Brejon de Lavergnée, Pierre Rosenberg, Patrizia Rosazza Ferraris, Giovanna Capitelli, Alessandro Del Puppo, Hélène Koehl, Maria Grazia Messina, Alessandra Migliorati, Marina Romiti, Stefania Petrillo."" -
Le cosmos de l'antiquite. Images et visions de l'univers, du monde antique à la Renaissance
Ciel et terre sont liés indissolublement, comme le sont aussi le haut et le bas, le chaud et le froid. Ils constituent un seul monde, habité de formes en nombre infini. La terre est l’élément lourd et solide, où s’élèvent les montagnes, où les déserts sont nombreux. Elle est vivante et peuplée, elle est la mère nourricière des hommes et des bêtes. Son sein est fertile. C’est sur elle qu’Atlante a posé ses jambes puissantes pour régir le firmament. La terre est la base, l’enclume, sur elle repose l’univers tout entier. Le ciel est pur, abstrait, des êtres supérieurs y vivent, immortels et parfaits. De quoi est-il fait, quelle en est la forme, a-t-il a un commencement ou une fin, nul ne le sait. Les mythes parlent d’Ouranos et de Gea, de Nut qui engendre le soleil, le Rig Veda évoque le vide primordial. Aux alentours du VIème siècle A.C. la question est posée en termes directs ; Anaximandre postule que l’infini est l’origine de tout ce qui existe, pour les Pythagoriciens et pour Parménide l’univers est en forme de sphère, identique en toutes ses parties ; d’autres pensent que les éléments premiers – le feu, l’eau, l’air et la terre – tendent à se séparer et que le plus pur est le feu, essence de l’âme et du firmament... -
Beatrice Orsini Sacchetti. La regina nera nella Roma papalina del XIX secolo
Nella seconda metà dell'Ottocento, durante i pontificati di Pio IX e Leone XIII, la marchesa Beatrice Sacchetti nata principessa Orsini seppe muoversi con abilità e ingegno nel complicato labirinto dell'aristocrazia romana, difendendo con fierezza la bandiera del Papato, tanto da meritare il titolo di ""Regina Nera"""" tra la nobiltà nera di Roma. Discendente di una delle più illustri e antiche famiglie d'Italia, Beatrice era la figlia del Senatore di Roma e Principe Assistente al Soglio Pontificio, nipote del più ricco banchiere dell'Urbe e moglie del Foriere Maggiore dei Sacri Palazzi Apostolici. L'ingresso di Beatrice nella famiglia Sacchetti portò grande lustro alla casata e il suo salotto, nell'affascinante scenario delle sale affrescate di Palazzo Sacchetti in via Giulia a Roma, accolse i grandi nomi della nobiltà e del clero, ufficiali dell'esercito pontificio, diplomatici stranieri, artisti e intellettuali. Donna affascinante e di carattere volitivo, alla dissoluzione dello Stato Pontificio prese a cuore la causa del Pontefice, manifestando costantemente la sua fedeltà e devozione al Papa e alla Santa Sede e si rivelò un punto di riferimento per tutta la nobiltà nera che, per protesta contro gli usurpatori di Roma, stabilirono all'unanimità di chiudere i portoni dei loro palazzi in segno di lutto. Sullo sfondo delle vicende del periodo risorgimentale e postunitario che hanno caratterizzato Roma nel XIX secolo, Beatrice riuscì anche a riportare il casato dei Sacchetti a una situazione di fasto e di potere appartenuta ai lontani tempi dell'avo cardinale Giulio Sacchetti, che per due volte nel Seicento aveva mancato il soglio pontificio. Grazie alla sua politica matrimoniale, applicata alla numerosa prole, i Sacchetti si imparentarono con le più influenti famiglie del patriziato sia romano che fiorentino, rigenerando addirittura il casato dei Barberini sull'orlo dell'estinzione, consolidarono le loro risorse patrimoniali e soprattutto il loro prestigio in seno alla Corte Pontificia, ricoprendo ruoli di primo piano che hanno saldamente mantenuto fino agli inizi del XXI secolo."" -
Terra calda
"Le donne sono un popolo di segreti profumati, di oli di cannella, di pensieri insospettati e di amori e pudori che è difficile raccontare; sono un popolo che ama la giustizia, che ha alfabeti segreti."""" La donna si lascia """"attraversare da tutte le stagioni ed ogni giorno fa sì che, nel suo cuore, ne rimanga traccia"""" ed è capace """"di volare con ali dalle piume colorate, illuminate di sole e proiettate nel cielo e nel futuro."""" """"Terra calda"""" di incanti e di miti è, emblematicamente, la vita di ogni coscienza. Un insospettato viaggio in noi stessi, nella parte recondita e assonnata della nostra anima troppo spesso dimenticata ed emarginata dai compromessi della ragione." -
Accademia di Belle Arti di Roma. Centoquaranta anni di istruzione superiore dell'arte in Italia. Ediz. a colori
Il volume racconta la storia della principale Accademia d’arte italiana e del suo ruolo in Italia e in Europa, avvalendosi della ricognizione, compiuta per l’occasione presso l’Archivio Centrale dello Stato, l’Archivio Storico di Roma, l’Archivio Storico Capitolino, l’Archivio della stessa Accademia di Belle Arti e di altri archivi privati ed esteri. Gli autori narrano le vicende dell’Istituto e della sua sede di via di Ripetta, degli uomini e delle donne che l’hanno animata, delle loro idee sull’arte e sulla pedagogia, idee che hanno influito dalla fine dell’Ottocento ad oggi, sulla formazione degli artisti di una nazione in rapida trasformazione sociale, politica ed economica. Contributi di: Marco Bussagli, Piero Cimbolli Spagnesi, Tiziana D’Acchille, Barbara de Iudicibus, Michèle Humbert, Tiziana Musi, Marco Proietti, Valerio Rivosecchi, Pietro Roccasecca, Gabriele Simongini, Angela Windholz. -
Antonio Mancini. Catalogo ragionato dell'opera. La pittura a olio/Repertori. Ediz. illustrata
Vengono ricostruiti la vita e l'intera attività pittorica di Antonio Mancini, modesto e schivo di carattere, mai conscio della sua grandezza, ma protagonista assoluto dell'Ottocento italiano, noto e apprezzato in tutto il mondo. Basato sulle testimonianze e le immagini presenti nel ricco archivio del pittore e su capillari ricerche bibliografiche condotte in Italia e all'Estero, il catalogo contempla oltre 1000 opere documentate attraverso un'attenta ricostruzione. Un impegno durato anni che ha permesso, tra l'altro, di individuare e rintracciare dipinti a lungo considerati dispersi o pezzi particolarmente importanti, attualmente sconosciuti al pubblico e alla critica, nonché di epurare i numerosi falsi nel tempo attribuiti al pittore. Lo studio dettagliato dei documenti ha permesso di rivedere la sua complessa e prolifica storia, sanando i numerosi errori biografici che lo hanno accompagnato fino a oggi. Ha portato quindi a chiarirne molti aspetti finora ignoti collocandoli nel giusto assetto cronologico e inquadrandoli nel vivace ambiente culturale dell'epoca. Ne è emerso il grande successo da sempre attribuito alla sua opera che lo ha reso uno degli artisti più ricercati e stimati del suo tempo. -
Villa Bonaparte. Esiti e rivelazioni degli ultimi restauri. Ediz. italiana e francese
La pubblicazione è dedicata al monumentale restauro di una villa al centro di Roma, sconosciuta ai più, in quanto da decenni sede della Ambasciata di Francia presso la Santa Sede e quindi di difficile fruizione. Capolavoro assoluto, realizzata a metà del Settecento, la villa del Cardinale Silvio Valenti Gonzaga resta ancora oggi, per il disegno e l’espressività delle architetture e dei suoi giardini, un nodo storiografico di non semplice interpretazione. La linearità e la semplicità formale e decorativa dell’edificio sembrano sfuggire a qualsiasi comparazione con realizzazioni contemporanee e ci sorprende per le sue soluzioni 'asincrone e inattuali'. La pubblicazione oltre ad approfondire il dibattito storico-architettonico, documenta, con una campagna fotografica poderosa, il grande restauro a cui è stata sottoposta la villa, oggi ripresentata nel suo splendore originario. -
Il mito rivisitato. Le maschere arcaiche della Basilicata di Nicola Toce. Ediz. illustrata
Il volume si propone di far conoscere l'universo artistico lucano attraverso 38 opere, tra maschere e sculture, realizzate dall'artista Nicola Toce. Tra volti antropomorfi, animali fantastici, creature magiche, travestimenti, spiriti e abitatori delle argille, filo conduttore dell'esposizione sono le narrazioni che le maschere - realizzate con antiche tecniche di lavorazione e decorazione della cartapesta - sussurreranno ai lettori, trasportandoli in una dimensione altra, accogliente e spaesante, propria della Basilicata antica e contemporanea. Le opere raccontano di luoghi e suggestioni da percorrere per scoprire legami che non si fermano alla bellezza della Basilicata, ma che affondano le radici nella sua arte, nell'unicità di un territorio che rispecchia una cultura che sa rinnovarsi nelle sue tradizioni. -
Libri e album di disegni (1550-1800). Nuove prospettive metodologiche e di esegesi storico-critica. Ediz. a colori
In Italia, a partire dal primo Cinquecento, le fonti archivistiche e letterarie usano in modo univoco la parola libro per significare sia i volumi disegnati da pittori, scultori, architetti, decoratori o argentieri, sia i volumi di disegni di uno o più artisti, di una o più scuole, formati da collezionisti, conoscitori e amatori. Gli uni e gli altri volumi costituiscono gli elementi di un unico grande insieme, l'insieme dei libri di disegni, all'interno del quale è possibile riconoscere almeno due distinti sottoinsiemi: quello dei libri disegnati e quello dei libri dei disegni. Da una parte, il libro disegnato - con modelli, studi, schizzi - è, da Leonardo all'età contemporanea, il prodotto dell'intelligenza del singolo artista, del maestro e della sua cerchia, di un atelier, e dunque del metodo e dell'organizzazione individuale o collettiva del lavoro creativo. In quanto tale, è un insieme finito e complesso di disegni originali - diversi fra loro per materia stilistico-formale, contenuto e funzione -, che non può essere studiato, né tanto meno compreso nella sua interezza e complessità solo attraverso l'analisi dei suoi singoli elementi e dei caratteri codicologici, ma richiede di essere analizzato sotto ogni aspetto in relazione con oggetti analoghi e comparabili, i più vicini e i più pertinenti possibili. Dall'altra parte, il libro dei disegni da collezione, divenuto nella tradizione nord-europea del Sei-Settecento l'album di disegni, è, da Giorgio Vasari a Giuseppe Bossi, una stratificazione di elementi grafici, eterogenei e disomogenei, operata da una o più intelligenze di amatori, collezionisti, conservatori o restauratori. I disegni di uno o più artisti, di uno o più ateliers, che lo compongono, hanno perduto nel nuovo assetto la loro originaria configurazione materiale, stilistico-formale, contenutistica e funzionale. Per questa loro specificità, i libri o album di disegni da collezione costituiscono straordinari campi e strumenti di indagine per la riscoperta, la conoscenza e la ricostituzione di libri disegnati preesistenti, dei quali spesso conservano fascicoli, pagine e vetera fragmenta. Come Federico Zuccari nella foresta di Vallombrosa, gli autori dei ventitré saggi racchiusi in questo libro si sono posti con gli strumenti del disegno interno, capacità umana di disegnare fondati e verificabili scenari argomentativi, e della parola proferita e scritta secondo i fondamenti del discorso logico, ai margini e all'interno dei due sottoinsiemi, illuminando alcuni exempla extraordinaria ora dell'uno ora dell'altro ora di entrambi e rendendo intellegibile la circolarità generativa che connette lo studio dei libri disegnati e quello dei libri dei disegni. -
L' Italia di Julius Von Schlosser
Tra gli studiosi più influenti del Novecento, Julius von Schlosser (1866-1938) fu un profondo conoscitore dell'arte italiana e autore della monumentale Die Kunstliteratur (La letteratura artistica), strumento ancora oggi indispensabile per la conoscenza delle fonti della storia dell'arte. Il volume, curato da Loredana Lorizzo, sonda attraverso le autorevoli voci di studiosi italiani e stranieri il profondo legame del viennese con l'Italia e con intellettuali di punta come Benedetto Croce, Giovanni Gentile, Emmanuel Löwy, Giovanni Poggi, Igino Benvenuto Supino. Si propongono così al lettore nuove riflessioni scaturite da inediti carteggi e dai testi fondamentali di Schlosser, che hanno fornito un originale approccio alla cultura storico-artistica, aprendo campi di ricerca allora ancora inesplorati - dalle Wunderkammern alla ceroplastica, dall'analisi testuale delle fonti alla museologia - e approfondito temi specifici dalla storia della miniatura alla scultura rinascimentale, dagli allestimenti delle collezioni imperiali alla letteratura odeporica, in un continuo dialogo tra presente e passato. -
Galleria Colonna. Catalogo dei dipinti
Un ulteriore aggiornamento sulla grande collezione d'arte di Casa Colonna. Partendo ancora una volta dai pregevoli studi del Prof. Safarik, il volume raccoglie nuovi e approfonditi scritti sulle opere della collezione. Attribuzioni e scoperte frutto di studi, restauri e scambi con diversi musei del mondo. Con la Prefazione di Prospero Colonna e i testi introduttivi di Federico Zeri, Claudio Strinati, Fabrizio Lemme e Patrizia Piergiovanni. -
Architettura sacra in Calabria e Sicilia nell'età della Contea normanna. Ediz. illustrata
La Contea normanna di Calabria e Sicilia (1057-1130) è il nucleo territoriale intorno al quale si formerà, sotto Ruggero II d'Altavilla, il Regno di Sicilia. Un'area che, sin dai primi anni della conquista, vide la nascita di numerosi cantieri di architettura sacra per iniziativa di Roberto il Guiscardo e suo fratello Ruggero I: abbazie per comunità benedettine importate dalla Normandia, nuove cattedrali, priorati agostiniani, certose e una vasta rete di piccoli cenobi italogreci. Il volume ripercorre le vicende architettoniche di questo ""preambolo"""" normanno nel Meridione fino all'alba dell'istituzione del Regno, focalizzandosi sui legami tra azione politica e scelte di committenza, come anche sui processi di interazione culturale che presero forma tra i nuovi dominatori e la popolazione autoctona, già di per sé eterogenea dopo secoli di governo bizantino e arabo."" -
Pittura murale nella Roma postunitaria. Tendenze, sopravvivenze, innovazioni (1870-1915). Ediz. illustrata
Il volume rappresenta il primo studio analitico interamente dedicato al complesso delle decorazioni murali della Roma postunitaria. Nel delineare il percorso evolutivo della pittura murale romana del secondo Ottocento vengono messi in luce temi centrali come la persistenza di stilemi classico-puristi e barocchi, la questione delle tecniche di pittura su muro disponibili, l'incidenza e il ruolo sociale assunto dalla categoria dei pittori-decoratori, il fenomeno del revival delle facciate graffite e dipinte. Attraverso documenti d'archivio e recensioni d'epoca si fornisce, inoltre, una rilettura delle maggiori imprese decorative realizzate nella Capitale tra Otto e Novecento come ad esempio gli affreschi di Cesare Maccari nella chiesa del SS. Sudario dei Piemontesi e nella Sala Gialla del Senato, le pitture di Cesare Mariani nel Ministero delle Finanze, le tempere di Annibale Brugnoli nel teatro dell'Opera, gli encausti di Giuseppe Cellini nella Galleria Sciarra, il fregio di Sartorio in Parlamento. -
Il Libretto degli Anacoreti e il Libro di Giusto. Due taccuini di disegni tra Tardogotico e Rinascimento. Ediz. a colori
Il Libretto degli Anacoreti e il Libro di Giusto sono due taccuini di disegni del Quattrocento custoditi nelle collezioni dell'Istituto Centrale per la Grafica di Roma. Il volume ricostruisce la storia e le vicende artistiche dei due model books, individuando molteplici relazioni tra i disegni, la miniatura e la pittura, in un rapporto dinamico e reciproco tra copia e invenzione. I trenta fogli del Libretto degli Anacoreti, realizzati dalla bottega di Michelino da Besozzo, raffinato maestro del gotico internazionale, presentano un vasto repertorio di immagini, dal soggetto eremitico della Vita di Sant'Antonio abate, ai temi naturalistici e cortesi tipici della Lombardia dei Visconti. I sedici fogli del Libro di Giusto, opera di un maestro attivo a Roma intorno agli anni del Giubileo del 1450, tramandano la tradizione manoscritta e illustrativa della Canzone delle Virtù e delle Scienze di Bartolomeo de' Bartoli da Bologna e, al tempo stesso, testimoniano la cultura umanistica del perduto ciclo di affreschi degli Uomini illustri eseguito da Masolino da Panicale nel Palazzo Orsini di Montegiordano a Roma. Nel libro, arricchito dal catalogo dei disegni, pubblicati integralmente a colori, vengono indagate le ragioni delle scelte iconografiche ed emerge il ruolo centrale del disegno nella trasmissione della memoria nelle botteghe degli artisti tra Tardogotico e Rinascimento. -
Nuove fonti per la storia d'Italia per un bilancio del «secolo breve». Ediz. illustrata
Con il volume «Nuove fonti per la storia d'Italia» l'Archivio centrale dello Stato apre le porte dei suoi depositi per presentare al pubblico alcune delle più significative serie archivistiche acquisite o valorizzate nel corso degli ultimi anni, che costituiranno per gli storici un sistema di fonti essenziale per comprendere, sino ai decenni di storia più recente, il nostro ""secolo breve"""". La documentazione declassificata pervenuta in Archivio a seguito delle Direttive Prodi (2008) e Renzi (2014), illustrata nel volume attraverso un ricchissimo corredo fotografico, permetterà di sondare il complesso contesto politico e culturale che fa da sfondo ai tragici eventi che hanno insanguinato il nostro Paese negli anni '60-'80. I piani regolatori allegati agli originali delle Leggi e dei decreti, che l'Archivio istituzionalmente conserva, offrono invece una panoramica privilegiata per osservare la vorticosa crescita delle città italiane e lo sviluppo dell'urbanistica, in Italia e all'estero dalla fine dell'Ottocento in poi. Altre serie archivistiche descritte in queste pagine aiuteranno lo storico - così come il cittadino curioso - a cogliere in profondità le dinamiche del boom economico, oppure a conoscere le tappe dello sviluppo infrastrutturale del Sud Italia attraverso l'operato della Cassa per il Mezzogiorno. Sono pagine indispensabili per ricordare la fragilità del nostro territorio e studiare gli strumenti atti a diminuire i rischi e a prevenire gli eventi calamitosi. Si narra inoltre delle principali attività di restauro e di ricerca archeologica a livello internazionale che tanto lustro e prestigio hanno ovunque dato al nostro Paese. Infine, gli archivi privati. Grazie alle carte di Luigi Barzini, Italo Balbo, Luigi Federzoni, Sergio Fenoaltea, Giorgio Biuso, Eugenio Galdieri, Massimo Consoli e altri si potranno scrivere o riscrivere le biografie di alcuni dei protagonisti del secolo scorso che hanno segnato, in vario modo, la nostra storia politica e culturale. Questo libro propone al lettore un viaggio nella storia del Novecento che descrive in controluce il ruolo dell'Archivio centrale dello Stato nella continua elaborazione di fonti storiografiche generate dall'incessante attività di selezione e di inventariazione dei fondi da preservare, che permette ai cittadini di consultare liberamente le memorie storiche del nostro meraviglioso Paese."" -
L' arte del disegno a Palazzo Spada. L'Astrolabium Catoptrico-Gnomonicum di Emmanuel Maignan. Ediz. a colori
Arte, scienza e architettura trovano unione attraverso il disegno nella realizzazione dell’Astrolabium Catoptrico-Gnomonicum progettato da Padre Emmanuel Maignan, dell’ordine dei Minimi, voluto da Bernardino Spada nel suo Palazzo di Roma e realizzato da Giovan Battista Magni nel 1644. Oggi l’arte del disegno, attraverso le sue diverse declinazioni quali il rilievo integrato dello stato di fatto, l’analisi compositiva dell’immagine, lo studio degli strumenti di rilievo e di quelli prospettici utilizzati per la costruzione dei tracciati, permette di conoscere il processo progettuale e di realizzazione dell’immagine riportata sulla volta della Galleria del Piano Nobile. Si svela così la genesi geometrica in un confronto diretto con quanto riportato dallo stesso Padre Maignan nel trattato Perspectiva Horaria sive de Horographia gnomonica tum theoretica, tum practica libri quatuor, edito nel 1648 a Roma. I diversi approfondimenti presenti nel testo permettono di definire l’Astrolabium come un’opera rappresentativa della cultura del progetto secentesca e in particolare della committenza Spada, in cui osservazione, percezione, rappresentazione e visione guidano le modalità di trasformazione funzionale degli ambienti del Palazzo. Il testo in oggetto è l’esito di parte di una ricerca scientifica sullo studio degli artifici presenti a Palazzo Spada, avviata nel Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Roma Tre da Laura Farroni. Con contributi di Matteo Flavio Mancini, Giulia Tarei, Maria Luisa Tuscano -
Leoncillo. Le carte
"Il volume ci narra la biografia artistica di Leoncillo leggendo i suoi disegni: dall'espressionista in erba fino alla sua piena maturità d'artista, che viene spesso detto """"informale"""", ma che meglio sarebbe dire, una volta per tutte, """"naturale"""", così come è natura un masso di lava eruttato dalla bocca di un vulcano o un tronco d'olivo squarciato da un fulmine...""""." -
Chiaravalle Centrale. Da paese a città. Ediz. illustrata
Chiaravalle Centrale dopo la caduta del fascismo, grazie anche a convergenti e autorevoli spinte di politici chiaravallesi, ha conseguito un progresso e uno sviluppo notevole in tutti i settori. Tale sviluppo ha raggiunto l’apice nel 1990, quando una serie di vicende anche internazionali ha aperto un fase di preoccupante declino. Tuttavia la crescita del paese nel dopoguerra è stata ben colta dal Sindaco Gregorio Tino, il quale non solo l'ha stigmatizzata, ma su di essa ha radicato una richiesta al capo dello Stato perché conferisse al paese il titolo di città. Il presidente Napolitano, trovando coerente la richiesta con decreto del 9 novembre 2012 la ha accolta. Purtroppo le vicende che hanno contraddistinto i tempi dal 1990 in poi non solo hanno arrestato la crescita del paese, ma ne hanno segnato il declino. Il libro pretende di rappresentare un forte stimolo alla ben nota tenacia e alle capacità dei chiaravallesi perché, forti di un passato esaltante, ne difendano il ruolo e ne rilancino ancora di più la crescita a beneficio delle future generazioni e anche del grappolo di comuni che le hanno fatto sempre da feconda corona. -
Luigi Pirandello nella casa museo di Roma. Ediz. illustrata
Un luminoso salone, una sobria camera da letto, un terrazzo e un balcone. Questo l’ultimo appartamento di Luigi Pirandello, la casa in via Antonio Bosio, sulla via Nomentana, in cui visse gli ultimi tre anni della sua vita, dal 1933 al 1936. La Casa Museo Luigi Pirandello conserva intatti gli arredi originali, le opere d’arte, i volumi ed i manoscritti appartenuti al grande Inquilino. Qui nel 1934 Luigi Pirandello riceve la notizia del conferimento del Premio Nobel la cui bellissima targa è tuttora conservata in Archivio, visibile al pubblico. Il lettore viene accompagnato in un affascinante viaggio nell’arte e nella letteratura del Novecento sulle tracce di uno dei più grandi artisti mondiali. Nell’itinerario il piano umano ed intellettuale si intersecano, il percorso si snoda tra effetti personali, abiti, attrezzi per la scrittura ed opere d’arte, tracce della vita privata e familiare, segni degli amici più intimi, artisti di primo piano della scena culturale internazionale. -
Santuari d'Italia. Sardegna
Nel volume Sardegna della collana «Santuari d'Italia» sono raccolte le informazioni relative a ottantasette santuari sparsi nel territorio dell'Isola, attestati come luoghi privilegiati di culto in epoche diverse, dall'età tardo-antica e medievale all'età moderna e contemporanea. Come negli altri volume della collana, le schede relative ai singoli santuari sono suddivise per province e, all'interno di queste, in ordine alfabetico per comune. Ogni scheda riporta notizie sulle origini e la storia dell'edificio sacro, sullo sviluppo del culto, su tradizioni, rituali e pratiche devozionali, sugli ex voto, sulla struttura architettonica e sulla sua evoluzione, ed è corredata da un apparato bibliografico e da un ricco corredo fotografico. I sei saggi introduttivi si focalizzano su alcuni aspetti particolarmente significativi della realtà santuariale sarda, evidenziandone le peculiarità e consentendo di inquadrare meglio le singole schede. Quello che emerge è una realtà viva e variegata caratterizzata da un forte legame tra santuari e territorio, nella quale questi speciali luoghi di culto assumono, per la popolazione locale, una valenza non solo religiosa ma anche sociale, culturale e identitaria.