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Nessuna stagione
Nella raccolta poetica di Alberti Pasina si delineano i contorni di un'esistenza ""indistinta"""", in cui una settimana è uguale all'altra. Anche il periodare prevalentemente paratattico nella monotonia delinea il grigiore del tempo che passa senza lasciar traccia. La caratteristica del modo di rappresentare la realtà può essere rintracciata nella ripresa filmica. L'autore spesso sembra porsi dietro la macchina da presa (""""Dall'alto, il corpo diviene un simbolo""""; """"Il piano sequenza si stringe"""") sia per mettere a fuoco nello scorrere indistinto del tempo un'immagine particolare sia per donarle un significato capace di trascendere l'insensatezza. La critica alla civiltà dello spreco, alla civiltà talmente materialistica da sottomettere ogni valore all'economia non viene condotta con il cipiglio del riformatore o del politico, basta la nuda descrizione, perché lo scempio non necessita commenti."" -
Il fine del mondo
Il fine dell'esistenza che le umane rappresentazioni modellano è il conseguimento della coscienza di specie, con i relativi benefici che ne deriverebbero alla vita, ovvero l'estinzione? L'Apocalisse è in atto oppure si è già compiuta? Può essere ancora scongiurata? Il lettore potrà leggere il romanzo come un'analisi dell'inconscio soggiacente ai moventi imperialistici da cui è caratterizzata l'attuale epoca di sfruttamento dell'uomo sull'uomo e di questi sulla natura, ma anche in molti altri modi che lo avvicinino alla cognizione di un mondo infine abitabile. -
Geometrie del sentire e dell'abitare
"Ci troviamo di fronte a un testo che, come un seme, da una posizione lirica si espande a una posizione """"civile"""" e germoglia producendo fiori e frutti di conoscenza attraverso un itinerarium nel quale il """"protagonista individuo"""" diventa """"protagonista uomo"""". Attraverso un preciso sviluppo tematico l'autore fa rimbalzare ripetute e angosciose domande sul destino dell'umanità: """"angosciose"""", perché la nostra stirpe corre il rischio di un nuovo imbarbarimento se chiude gli occhi di fronte al pericolo di una vera e propria alienazione, provocata dal mondo virtuale. Il poeta, che ha esplorato esperienze empatiche con la natura, con la parola poetica e con l'amore, lancia un messaggio preoccupato e responsabile."""" (Giulio Greco)" -
L' ascesa della luna
"Da giovane leggo nei versi di un giovane una raccolta che interpreto come documento """"rivelativo"""" dell'attuale condizione dell'età dell'incertezza. Se Giacomo Leopardi può essere considerato il cantore dei sogni adolescenziali, spezzati dalla vita (""""l'apparir del vero""""), se Giovanni Pascoli può essere considerato come un fanciullo mai giunto alla maturità perpetuamente alla ricerca di costruirsi quel """"nido"""" che la vita gli aveva spezzato durante l'infanzia, se Eugenio Montale può essere considerato il testimone di un'età adulta che continua a """"seguitare una muraglia / che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia"""", incapace di trovare il """"varco"""", il senso del vivere, Andrea Fallani può essere considerato il vero cantore della giovinezza, di quel periodo che volgarmente e superficialmente viene considerato il più bello, il più spensierato, il più felice dell'esistenza. Il poeta, infatti, documenta come all'interno dell'attuale società """"liquida"""", caratterizzata dall'assenza di certezze, di prospettive e di valori cui ancorare il progetto del futuro, il giovane preferisca """"l'ascesa della luna"""" al sorgere del sole."""" (Giulio Greco)" -
Teatro nelle fibre del corpo
"Franco Acquaviva ha affidato al linguaggio della poesia, così assoluto, così oppositivo rispetto al fascino ipnotico della narrazione (che ci costringe a spendere il tempo linearmente verso uno sbocco conclusivo) il suo messaggio intransitivo, forse paradossale. Lo scatto da compiere è nella marionetta che prende vita, in quel linguaggio che 'non dice eppure profetizza': paradossale afasia del poeta che, con il suo silenzio, offre la verità, la mostra. Poesia che diventa teatro. Finzione che si fa evento. Scrittura che si appercepisce come gesto concreto. La verità dunque è questa mancanza di sbocchi consolatori, questo stare qui verticali, intransitivi, a rendere ragione dei luoghi, della vita più grande che ci circonda e ci sovrasta."""" (Andrea Temporelli)." -
Solo l'uomo
"Breve, scarna, essenziale questa raccolta di Andrea Italiano, ma estremamente densa: ogni parola è una pietra. Tocca al lettore raccoglierla per leggervi la testimonianza dell'attuale condizione giovanile, testimonianza ben più efficace, ben più incisiva, ben più emozionante di tante ricerche sociologiche o di tanti servizi massmediatici, perché gronda di sangue e di lacrime. Ecco la forza della poesia: 'rivelare' per tramandare il periodo vissuto dall'autore, con i suoi problemi, le sue contraddizioni, le sue delusioni, le speranze, le ansie, le attese, le sconfitte e i progetti."""" (Giulio Greco)" -
Una promessa di felicità
Si legge una volta la raccolta di Fabiano Spessi e si ricava l'impressione di averne scandagliato la profondità, subito dopo la si vuole rileggere e ci si accorge che elementi importanti erano sfuggiti, la si prende in mano per la terza volta e affiorano particolari nuovi. Perché? Perché questi versi nell'apparente cristallinità celano un fiume carsico che risveglia ricordi, esperienze, immagini della Milano contemporanea. E la città, che può essere considerata contemporaneamente emblema di un mondo globalizzato e luogo in cui vive l'autore, è presente con una concretezza ""visiva"""" con i suoi bar, i supermercati, i kebab, la periferia, i centri commerciali, le vie, le luci, i negozi, il mondo della moda, l'Expo... luoghi sempre riflessi nella mente dei personaggi che di volta in volta contribuiscono a delineare il """"mondo interiore"""" dell'uomo del nostro tempo."" -
Attimo immenso
In questa raccolta Givi Alkhazishvili getta le fondamenta di quella coscienza poetica che, da una parte, cerca di manifestare il pensiero con il non dire e il celare e, dall'altra parte si rivolge ad una radicale riduzione poetica, affinché, nell'attraversare il mondo reale, il simbolo della lingua non subisca una deformazione. La poesia di quest'autore è veramente fenomenologica, in quanto, come scrive Derrida, nell'universo non esiste la differenza tra reale e metareale ed essa è intesa solo nella lingua, in forma dell'irrequietà trascendentale; la differenza che non appare là dove il poeta riesce ad esprimere il pensiero senza farlo attraversare il mondo linguistico. -
La casa sull'albero
"Ciò che colpisce in tutta la poesia di Kathleen Jamie è l'immediatezza abbinata alla profondità di pensiero. La sua è una lingua molto lucida e scarna, priva di accademismi, che non ha bisogno di orpelli, solo apparentemente semplice, e i cui ritmi sono costruiti in modo da ottenere tutta la naturalezza della lingua parlata. È una lingua distillata, rarefatta, ricca di sorprendenti metafore, la cui musicalità viene esaltata dal ritmo e dagli accenti della parlata scozzese, in modo particolare quando è lei stessa a leggere la sua poesia"""" (Giorgia Sensi)." -
Parola a me vicina (poesia 1972-2008)
In questo volume di Aldo Ferraris sono raccolti 36 anni di poesia apparsa in pubblicazioni ormai non più in commercio. L'autore ha iniziato presto a scrivere e ha pubblicato il primo libro a 21 anni, seguendo un percorso di progressiva maturazione e consapevolezza del mezzo linguistico che andava esplorando. Da principio è stata una ricerca spasmodica sul linguaggio, quasi un corpo a corpo, che ha dato esisti controversi e a volte poesie non convincenti, di cui ha voluto comunque documentare la presenza. La completa e consapevole maturazione del linguaggio si è rivelata all'inizio degli Anni Novanta, quando forma e soggetto, significante e significato, si sono finalmente fusi in immagini e termini armonici e comunicativi. Dei primi libri è stata operata una selezione di testi e su diverse poesie l'autore ha introdotto varianti e correzioni. Non ha incluso le poesie degli ultimi tre libri, perché ancora in commercio e legati a diritti d'autore. -
Disperse comparse
Nella raccolta di Domenico Lombardi è presente la sensazione di instabilità e di insicurezza, che trova la spiegazione nel pensiero filosofico dell'Esistenzialismo, secondo cui l'individuo si sente ""gettato"""" in un mondo che gli è estraneo, di cui non conosce le ragioni, i fini, i meccanismi e di fronte al quale si sente alienato. Tutte le scelte da lui compiute si risolvono in uno scacco, in un insuccesso che comporta un senso di angoscia, di nausea e di disperazione."" -
L' allontanarsi delle cose
Luca Pizzolitto in questa raccolta intende esplorare attraverso un cammino personale la tragedia che la nostra società sta attraversando nella separazione tra parole e le cose. Egli affronta la problematica non solo sotto il profilo artistico, ma soprattutto sotto un'ottica esistenziale: quali sono le cose importanti? Ma, come definirle se mancano gli strumenti «nei giorni dell'impossibile»? Passano i giorni, i mesi... il poeta contempla la realtà con fiducia, ma la visione non spegne la solitudine e non bastano «brevi frasi di circostanza», perché nel mondo si celebra la tragedia dell'assurdo. -
NSW
A nessun lettore può sfuggire la caratteristica di questa pubblicazione: Andrea Ferrari scrive i testi in inglese e in italiano e li correda di un'immagine ed è veramente interessante cogliere il significato del testo mediante questa triplice indicazione. La condizione di ""villaggio globale"""" induce sempre più giovani e a sentirsi """"cittadini del mondo"""" e questo comporta l'uso della lingua internazionale come strumento di comunicazione quotidiana accanto a quella materna che rimane come primo """"filtro"""" con cui si è conosciuta la realtà. A una situazione ormai consueta si aggiungono i """"tratti"""" dei disegni. L'autore si serve di linee frammentarie per due motivi fondamentali, a mio giudizio: uno relativo a componenti poetiche e uno relativo alla propria """"Weltanschauung""""."" -
Vita nuova
Una raccolta in cui il poeta accoglie con i suoi versi la nascita e la crescita, dai primi vagiti alla parola, della propria figliola; il «sisma cardiaco» del sentimento viene continuamente trasfigurato in immagini delicate in un binomio che rinnova a ogni verso lo stupore e l'amore che l'evento dischiude. Un evento per cui ogni angolo della vita e delle passioni del poeta «rinasce dal lato della sua primavera» e ricade a sua volta rigoglioso sulla condivisione dei giorni nuovi fra padre e figlia. Una vita nuova che dunque è anzitutto la vita di chi è venuta al mondo ma anche la stessa nuova vita che si dischiude per il genitore di fronte a questo evento straordinario; l'evento straordinario della nascita di una vita a cui, nelle ultime pagine del libro, il poeta accosta i versi sulla scomparsa del padre. Un altro evento straordinario che dischiude un'ulteriore vita nuova per l'autore. Egli ancora nella poesia ricerca la via per conquistare un punto di vista in cui l'assenza si riannunci come presenza; avviene, questa conquista, nella forma del ricordo. -
Visioni e introspezioni
Scintillante e ""riflettente"""" come un raggio di sole su uno specchio, si presenta la poesia di Marco Nicastro in questa raccolta, in cui le parole """"rimbalzano"""" sulla realtà descritta in modo vigoroso, preciso e lineare. Sembra di trovarsi di fronte a una pittura impressionista, in cui i colori della natura """"escono"""" dalla tela per fissarsi nell'occhio sorpreso del visitatore. Altre volte sembra di trovarsi tra un movimento e l'altro di una sinfonia, quando nell'animo risuonano ancora le melodie ascoltate e l'attesa del brano seguente lo predispone a nuove delizie. La vita sfavilla e la poesia ne cattura la luce."" -
Geografie erranti. Taccuini e pensieri di un viaggiatore
Dopo avere fantasticato, da bambino, su atlanti, enciclopedie geografiche, cartoline illustrate che descrivevano i luoghi più lontani, e cominciato a visitare i luoghi più disparati, l'autore non ha mai smesso di viaggiare, con lo spirito di Teseo, nei labirinti delle città mediterranee di antichissimo sedimento, oppure con quello di Alice o di un moderno ""flâneur"""" che si perde nelle metropoli del mondo scoprendo in sé un profondo sentimento per tutto ciò che sentiamo diverso e al tempo stesso vicino, come testimoniano i taccuini che seguono, contrassegnati da due elementi simbolici: la vertigine e la ruota."" -
I colori della poesia
Pittore e poeta Luca Melzi, si licet magnis componere parva, come Michelangelo, William Blake, Dante Gabriel Rossetti, per citare solo i più famosi autori che seppero coltivare le due arti. Troviamo in questa raccolta una serie di bozzetti, quasi colori di una tavolozza, che nell'insieme tracciano la fisionomia di una personalità profondamente innamorata della vita, della bellezza della natura, una personalità affascinata dallo stupore che suscita il variare delle stagioni, delle ore del giorno in una tensione, mai appagata, verso l'infinito, alla ricerca di quel senso che può conferire pienezza all'esistenza. Non dimentichiamo la galleria di tavole, mediante le quali l'autore intende ampliare il valore della parola. Si tratta di un contributo che solo pochi artisti possono donare al lettore, che nella sintesi tra le due arti avrà modo di percepire il messaggio di un artista che sa offrire il proprio mondo interiore in un modo più completo. -
La forza della vita
Suor Michela Maria Marinello in questa raccolta si pone come emblema di un tipo di rapporto con l'assoluto assai diverso dalla religiosità tradizionale, rapporto che comporta lotta, oscurità, e non appagamento o sicurezza. Come nella vicenda del Graal, la fede per la poetessa non consiste nella ricerca di un oggetto né di una verità, ma in un atteggiamento non lontano da David Maria Turoldo in ""Mie notte con Qohelet"""" e simile all'omonimo libro della Bibbia. In lei quello stesso Dio, che a tratti si nasconde, sa anche rivelarsi in momenti di ineffabile felicità: è la lotta di Giacobbe con l'angelo. Pertanto al termine del cammino anche il lettore può concludere: """"Son qui davanti a Te, Alfa e Omega della storia e della mia storia""""."" -
Il respiro delle nuvole
Se il cielo fosse sempre tutto limpido, non sapremmo la bellezza del cielo limpido e nemmeno conosceremmo la meraviglia degli infiniti giochi delle nuvole, con i loro differenti colori e le innumerevoli sfumature. ""Il respiro delle nuvole"""" è lo scenario in movimento del nostro cielo interiore, con la ricchezza di tutte le tinte e delle loro ombreggiature che impreziosiscono la vita, permettendoci di apprezzare i momenti di tersa limpidezza. Così nulla è da scartare in quel moto che sembra quello delle onde, dove il ritirarsi si avvicenda al trasbordare spumeggiante, in un avvicendarsi di dolore e di grazia che sono lievito di una crescita umana naturale e senza sforzo in cui l'agente trasformante è il fuoco interiore."" -
Andromeda
Solo a trascorrere l'indice, il lettore viene pervaso da un senso di stupore per un'impresa raramente tentata nella storia della poesia: ripercorrere il cammino della vita dal Big Bang a oggi. Si tratta di un'impresa non certo nuova, ma in ogni caso assai rara: Esiodo, Lucrezio, Dante in ottica particolare, cui si possono aggiungere i versi leopardiani del ""Canto notturno del pastore errante dell'Asia"""" e della """"Ginestra"""" per respiro cosmico, e, per arrivare più vicino a noi, la straordinaria poesia di Pier Luigi Bacchini.""