Sfoglia il Catalogo ibs043
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1281-1300 di 10000 Articoli:
-
È tempo di volare. Diario intimo di una donna adulta
Gianna ha appena chiuso un importante capitolo della sua vita. Rimasta vedova poco più che trentenne, dopo una serie di cambiamenti e di scelte anche estreme - inclusa una breve parentesi come escort - è ora pronta ad affacciarsi con grande curiosità alla sua nuova dimensione di adulta. Ha sempre sognato l'amore, lo anche vissuto, ma soltanto adesso capisce cosa sia davvero un sentimento avvolgente, appagante, totalizzante. Scopre di avere tante energie, tante risorse da impiegare per il suo nuovo compagno, per i figli tanto attesi e che pensava di non potere avere, e perfino per realizzare ciò che ha sempre desiderato, ad esempio prendere il tanto agognato brevetto di primo livello Open Water per fare delle meravigliose immersioni nei mari più belli al mondo. Attraverso le pagine del suo diario, Gianna si mette a nudo, analizza se stessa, e sente finalmente di essere diventata la persona che aveva sempre voluto essere, capace di volare ancora più in alto... -
Pagine di diario. 1 gennaio 1944-30 settembre 1945
Don Amedeo Girotti, parroco di Montasico di Marzabotto, nel primo appennino bolognese, annota con regolarità le vicende quotidiane di quel territorio alla sinistra del fiume Reno, posto di fronte all'area di Monte Sole e quindi al teatro della strage del settembre-ottobre 1944. Proprio quella regolarità è una delle ragioni dell'interesse di questo documento. Pubblichiamo qui integralmente le pagine del diario dal 1 gennaio 1944 al 30 settembre 1945, con il timore per il conflitto che si avvicina, la fede che lo sostiene ma anche la debolezza umana di fronte a un mondo che precipita, poi la guerra in casa, lo sfollamento e il difficile ritorno là dove restano quasi soltanto macerie e abbandono. La rilevanza di questa scrittura sta nell'intreccio di notizie e di riflessioni che l'anziano parroco viene annotando, sulla quotidianità, sulla guerra e sul rapporto fra quest'ultima e l'esercizio di un ministero sacerdotale che ne viene profondamente segnato. -
Alchimie Campesinas
Alchimie Campesinas è uno spaccato dell'agricoltura sudamericana che, oltre a narrare i campesinos e il loro modo di vivere, permette di seguire passo dopo passo il cammino di colture lontane, come quella bananiera, che richiedono risorse incredibili di tempo e fatica. Lo sa bene Franco De Panfilis, collaborando quotidianamente con caparbi contadini che coltivano la terra sulle vette delle Ande peruviane, tra le piantagioni di banane, nel classico habitat equatoriale o tra i deserti peruviani e colombiani o ancora nella Mesopotamia e nella Patagonia argentine. In questi suggestivi contesti, si dipanano potenti racconti, tanto vivi e reali quanto del tutto sconosciuti al consumatore europeo. Alchimie Campesinas è anche un gioco di parole tra due lingue per raccontare storie di piccoli agricoltori dell'emisfero Sud. Un viaggio all'origine di prodotti biologici coltivati in condizioni estreme che delinea anche una mappa fatta di scelte; a partire dal cibo prodotto a grandi distanze da noi, a opera di contadini che, per i metodi sostenibili e la qualità dei loro frutti, meriterebbero il titolo di produttori agricoli globali. Invece, il primo mondo chiude le sue porte a queste produzioni, negando ai campesinos i suoi mercati. È da qui che parte l'autore, a cui si devono progetti biologici con il Sudamerica tra i più interessanti del nostro Paese, per proporre una carrellata di storie che rendono tangibili e meravigliosamente concrete fatiche e aspirazioni del tutto straordinarie. Grazie a una scrittura accattivante e spesso provocatoria, a vicende capaci di appassionare anche il lettore profano, questi racconti ci trasportano in un universo a tratti surreale eppure profondamente autentico; come i volti di questi contadini che, con il loro lavoro, portano sulle nostre tavole i buonissimi frutti dell'altra parte del mondo. -
Il presidente di luna nera
Mauro Dall'Osso è un figlio delle periferie con poca voglia di studiare e lavorare, e con un'attrazione fatale per le donne. Per sfuggire al destino degli ultimi si butta in politica, in un'Italia dominata da improbabili leader e ormai governata dai social. Grazie alla sua spregiudicatezza e all'abilità nell'uso del web riesce a emergere e a diventare la stella più brillante del firmamento politico italiano, mentre il mondo, sconvolto dalla pandemia, dai cambiamenti climatici e dalla crisi, precipita verso la ""Terza guerra mondiale a pezzetti"""". Sarà questo il momento di una inaspettata svolta etica che porterà Dall'Osso a rompere i vecchi schemi per tentare di cambiare radicalmente il Paese. Una trasformazione che farà di lui il fastidioso granello di sabbia da rimuovere per non inceppare l'ingranaggio che governa il sistema. Un romanzo che analizza gli anni bui che stiamo vivendo e prospetta un futuro inquietante tutt'altro che improbabile."" -
Un'altra opportunità
Mario è un giovane e brillante calciatore, che un giorno — a soli ventitré anni — per via di un brutto infortunio vede tutti i suoi sogni infrangersi e una promettente carriera interrompersi bruscamente. Da quel momento, la sua vita sembra sfuggirgli di mano. Depressione, solitudine, frustrazione lo portano a rifugiarsi nell'alcol e lo spingono verso una rabbia e una violenza mai conosciute prima, tanto che per lui si spalancano le porte del carcere. Poi, un incontro inaspettato riesce a mettere di nuovo tutto in gioco, lasciando intravedere una luce in fondo al tunnel... -
Composizioni per coro misto e femminile
Giorgio Vacchi ha dedicato la sua attività di musicista al mondo corale e alla trascrizione e armonizzazione dei canti popolari, a partire da quelli alpini che tanto amava. Il presente volume riunisce tutte le partiture che Vacchi ha elaborato per coro misto e femminile in cinquant'anni di lavoro. Molti brani furono scritti per il coro Stelutis, vero e proprio laboratorio permanente delle idee musicali di Vacchi; altri furono elaborati per i tanti cori che, spesso dietro impulso dello stesso Vacchi, fecero ricerca nel proprio territorio. In due corposi volumi Silvia Vacchi, figlia di Giorgio, ha raccolto un totale di 204 partiture che, per l'occasione, sono state anche oggetto di revisione, grazie all'esperienza diretta acquisita alla guida del coro Stelutis. -
Una vita in versi qualche volta di poesia
Una vita in versi è il libro d'esordio, costruito in una dimensione antologica, di Giampietro M. Giacomo Corvi che non ama essere definito poeta, preferendo l'appellativo di scrivente in versi, definizione di cui egli stesso dà ampia informativa nella sua nota in premessa. Divisa in sette sezioni: Vedere l'altro, Rincorrere un sorriso, La malattia della Fede, I volti dell'Amore, Una sosta sul pensiero, Fidarsi della retina?, Pensieri in libertà, l'opera si presenta come una sorta di zibaldone di leopardiana memoria. Non sappiamo se nelle intenzioni dell'autore c'era l'idea di concentrare in un'unica raccolta tematiche così eterogenee, ma tant'è, e il risultato, alla fine tiene, ricomponendo come in un grande puzzle tutti i pensieri e i dettati che contribuiscono a formare la sua poetica, nata sotto l'egida di Mario Luzi, al quale è dedicato il testo di apertura, ricordando il mal della parola.» (dall'introduzione di Cinzia Demi) -
Severo Pozzati in arte Sepo. Ediz. illustrata
"Che Severo Pozzati (1895-1983) sia stato, fra le due guerre, il maggior autore di manifesti italiani e uno dei tre maggiori in Europa è ormai noto a tutti; che sia anche stato una personalità eminente fra i pittori postcubisti parigini forse è un fatto che appare chiaro a molti; ma che sia un grande, un grandissimo pittore, e non solamente perché autore di bozzetti di manifesti, ma anche perché maestro nella invenzione di una immagine che ha pochi eguali dentro e fuori dei nostri confini, questo veramente deve diventare consapevolezza di molti in Italia"""". Il presente volume costituisce il catalogo di un'omonima mostra a cura di Riccardo Betti tenutasi a Pieve di Cento (Bo) dal 4 settembre 2021 al 4 marzo 2022." -
Il viaggio di Gulliver. Verso una (im)possibile cultura europea (1961-1963)
Scopo di questo libro è portare alla luce un'esperienza di intercultura europea, il progetto Gulliver, promosso da Elio Vittorini e da Maurice Blanchot negli anni 1961-1963. Le élite intellettuali di sinistra di quegli anni, in particolare francese, italiana e tedesca, elaborarono il progetto di una Revue internationale nel tentativo di rifondare un'identità culturale europea, nel segno dell'Unità, con ambizioni pari a quelle che avevano costituito la politica sancita dai Trattati di Roma del 1957. Gli scambi epistolari, i testi preparatori, le discussioni non si tradussero, però, nella realizzazione di una nuova rivista internazionale, soprattutto a causa di difficoltà pratiche (logistiche ed editoriali) e di divergenze ideologiche. Parte degli articoli che avrebbero dovuto costituire il primo numero della rivista verranno pubblicati nel settimo numero del «Menabò» (1964), diretto da Vittorini. Attraverso l'analisi delle Correspondances, dei Textes préparatoires e del «Menabò 7», la presente ricerca vuole tracciare i contorni della posture collettiva della ""comunità"""" intellettuale, reale o soltanto immaginata, e riflettere sugli enjeux politici, sociali e culturali legati al """"sogno"""" di una comunità di scrittori europei alle prese con le contraddizioni dell'engagement."" -
La rivelazione
Come sarebbe vivere in una società dove non esiste il denaro né la proprietà privata? A Solon, una delle sette comunità utopiche fondate dal ricco imprenditore greco Alexis Kounellis - ciascuna con il nome di uno dei Sette Sapienti - tutto ciò è possibile. L'impegno e le capacità di ognuno sono messi liberamente al servizio degli altri e pare che a nessuno manchi nulla dal punto di vista materiale o della possibilità di fare esperienze. Ma è davvero sufficiente per essere felici? E soprattutto: lo sarà per Albert e Maria Sole? Alle vicende personali e all'incessante perdersi e ritrovarsi dei due protagonisti, si intrecciano sogni, viaggi nel tempo e le figure di artiste e musiciste veramente esistite e dimenticate dalla storia. Una continua contrapposizione tra realtà e dimensione onirica, per indagare le emozioni e i meccanismi che si celano dietro ai rapporti interpersonali. -
Da qualche parte
«Che Sandro fosse un poeta io lo sapevo già, anche prima di leggere le sue poesie. Perché la poesia non è fatta solo di rime, sonetti, terzine, endecasillabi; la poesia prima di farsi parola è inclinazione, atteggiamento, modo di essere. La possiamo cogliere nelle forme più varie, nel modo di preparare un cocktail, di parare un goal, di raccontare un film, di occuparsi degli amici. Poesia è una grazia particolare che balena nel gesto, è un modo leggero, ironico e accogliente insieme, di abitare il mondo e attraversare la vita di cui Sandro ha sempre posseduto il segreto. Lo stesso segreto lo ritroviamo in questi versi che ci parlano tutti della cosa più difficile e dolorosa: il momento dell'addio, quando qualcosa finisce e ci lascia, una storia, un amore, la memoria talvolta, la vita sempre, prima o poi. Si può fare poesia della fine? Leggendo le poesie di Sandro viene il sospetto che si possa fare poesia solo della fine, tanto è intensa la forza ma anche l'incanto di questi versi...» (Da ""Poesie dell'addio"""" di Patrizia Violi)"" -
Domenica ore 18 circa
In questo libro non ci sono racconti inventati, ma storie legate al sangue ereditato, al desiderio di ritornare alla terra, ma da vivo. Ci troviamo l'amore verso il sudore, la fatica di inventare lavori che potessero produrre un qualche cosa in più da portare in tavola, sempre imbandita di onesta povertà e cibo condito con un po' di fame. Sono modi di provarci sempre, esperienze di vita velata, volutamente nascosta, a coprire la paura, l'eccitazione e il coraggio, descrizioni di notti chiare e di notti scure, di boschi, di campi arati e di profumi dimenticati. Ricordi pieni di realtà con poche speranze, che fanno bene all'anima, come lasciti da donare in eredità. -
Il mio aikido
Dopo cinquant'anni di pratica dell'Aikido, Enrico Marri ci accompagna in un percorso attraverso gli incontri, gli aneddoti e gli eventi che hanno caratterizzato il suo appassionato rapporto con questa disciplina. Dal primo impatto con la ""nuova"""" arte marziale, durante un viaggio da tredicenne a Roma, ai tanti Maestri incontrati; dagli stage con gli amici e gli allievi con cui ha condiviso il tatami, al viaggio a Iwama, dove l'Aikido è nato: i ricordi e le fotografie si susseguono in queste pagine dove il lettore viene coinvolto dalla vita del protagonista e, seguendone la maturazione, aprirà la sua mente a nuovi e diversi modi di pensare. In questo originale """"romanzo di formazione"""" il vero protagonista è l'Aikido stesso, che Marri racconta e ci fa rivivere con rispetto, emozione e grazia."" -
Spazio bianco
Una raccolta di testi poetici dalla forte impronta autobiografica. -
Né uomo né donna né androgino né... ovvero Il signore di Casaralta
La leggendaria epigrafe cinquecentesca nota come ""Pietra di Bologna"""" offre alla meraviglia di chi legge la misteriosa figura di Aelia Laelia Crispis. Dal XVI secolo in avanti, la Pietra ha affascinato gli eruditi di tutta Europa, che l'hanno citata e indagata in una gran mole di libri. Fatto più straordinario ancora: essa è stata menzionata e assunta variamente nella letteratura europea: in quella tedesca (Clemens Brentano), britannica (Walter Scott), francese (Gérard de Nerval, André Pieyre de Mandiargues) e italiana (Giuseppe Raimondi). Frutto di una lunga consuetudine con l'argomento, il lavoro drammatico che si offre qui, pieno di invenzione e di poesia, ma fedele al quadro storico, viene ad arricchire le passate testimonianze con la sua sorprendente cura della lingua e originalità di rappresentazione."" -
I ragazzi dei giardini
Roberto Dall'Olio ha colto, attraverso un viaggio nella sua giovinezza a Medicina, un paese della provincia bolognese, alcuni fili di questa rimozione, rievocando la vicenda ancora conficcata nella sofferenza silenziosa di tante famiglie a cui la droga e l'allora misterioso e incurabile Aids strapparono figli e figlie, caduti come ""d'autunno sugli alberi le foglie"""". E ha inteso chinarsi su quelle storie, alcune delle quali sono strettamente intrecciate con la sua biografia e lo ha fatto con pudore nel rispetto di quel """"dolore racchiuso"""" e nell'intento di scalfire """"questo silenzio di marmo / d'acciaio""""."" -
Hotel AmOre
Cosa succede quando l'amore finisce, quando al posto della complicità subentrano i dubbi e le tentazioni? Arriva la routine, carica di quelle abitudini che possono diventare l'anticamera del tradimento. È in questo spazio che si intrecciano le storie clandestine dei protagonisti del romanzo. Dall'amore nato su Facebook tra i due ""subsonici"""" Francesco e Veronica, alla scoperta di nuovi lati di sé da parte di Alberto a seguito dell'incontro con Tony, sino al sentimento ritrovato tra Marco e Laura, amanti di gioventù separati dalla paura di rischiare. Il luogo di questi incontri clandestini è uno solo: l'Hotel Pianura Relax; struttura controversa la cui attività desta non pochi malumori. Un racconto dinamico e sfaccettato, capace di riflettere in maniera lucida e senza filtri sull'amore ai tempi dei social e di WhatsApp."" -
Il futurismo politico di Attilio Crepas
Questo volume ricostruisce la biografia di Attilio Crepas e presenta ai lettori un'ampia silloge delle sue composizioni futuriste. -
Azzurre parole da volo. Fiabe in versi da leggere e recitare
È sempre importante raccontare fiabe ai nostri bambini, ma lo è ancora di più quando si è immersi in un periodo difficile o lo si è appena superato. I bambini, infatti, con le loro incredibili antenne, percepiscono immediatamente tensione e paura. Dobbiamo quindi sedere accanto a loro e raccontare o leggere queste affascinanti storie, così importanti per quello che ci dicono; perché sappiamo bene che il messaggio delle fiabe è, dalla notte dei tempi, sempre lo stesso: ""Il male, il dolore, la paura esistono, ma - sempre - vengono superati e vinti dall'amore"""". Roberta Parenti Castelli vi riesce grazie all'utilizzo di una lingua articolata in modo suggestivo, attraverso il ricorso a un verso ricco di sfumature foniche e ritmi melodici che favoriscono il rafforzamento mnemonico, l'analisi delle metafore e il conseguente approfondimento di quei contenuti che coinvolgono ogni momento della nostra esistenza e che nella fiaba sono esemplarmente manifesti."" -
RID. Rivista italiana di dialettologia. Vol. 45
Rivista internazionale con referaggio anonimo pubblicata annualmente dedicata a lingue, dialetti e società, diretta dal professor Fabio Foresti.