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Caleidoscopio d'emozioni
"Fin da piccolino sono sempre stato attratto da questo oggetto strano e magico: il caleidoscopio. Un oggetto che sapeva trasformare la luce in multiformi colori, in viaggi esotici e straordinari, in emozioni ricche di profumi e di fantasie. Un oggetto che ho sempre sognato, ma... non ho potuto mai possedere poiché costava troppo comprarlo. Allora sognavo... Immaginavo... Viaggiavo in luoghi lontani e misteriosi guidato dalle ali del sentimento e della fantasia.""""" -
Perdizione
La maggior parte delle volte, quando ci troviamo in determinate situazioni, tendiamo ad affermare che siano coincidenze, a volte invece, con aria rassegnata, diciamo che sia il destino ad accanirsi contro di noi, o semplicemente che ""Non siamo nati sotto una buona stella"""". Questi pensieri o affermazioni, in un certo qual modo, influenzano quello che sarà il percorso della nostra vita."" -
La lama
Le dinamiche della storia si calano nelle profondità più intime dei vari personaggi, svelandone segreti sconvolgenti. L'attenzione del lettore è portata su tematiche molto delicate, che innescano riflessioni importanti sulla necessità di tutelare e di proteggere nostri figli ed i nostri nipoti da attenzioni maniacali. -
Un uomo al bivio
"Un uomo al bivio"""" narra le vicende imprevedibili di Alfredo, un uomo che attraversa la sua vita scommettendo su se stesso e che, nonostante si sia trovato più volte sull'orlo del baratro, è sempre riuscito con forza e ingegno a rialzarsi. Nel giudicare ed esaminare il proprio carattere contrastato riuscirà a comprendere il senso delle sue scelte, dei suoi propositi e desideri. Fa da cornice alle coinvolgenti vicende l'affresco della vita nel decennio tra il 1965 e il 1975, un'epoca che i più giovani non conoscono personalmente, ma solo attraverso le storie dei padri e dei nonni che, a loro volta, leggendo tra le righe, non potranno che emozionarsi e riconoscersi. L'amicizia, i valori e le passioni sono i veri protagonisti delle avventure di Alfredo, mentre si affaccia all'orizzonte un incontro destinato a cambiare la sua esistenza. I fenomeni sovrannaturali aiutano a sciogliere ogni matassa e rispondono a tutte le domande, prima dell'emozionante e surreale finale." -
Mi chiamo Ivo e sono tardivo. Ediz. integrale
Il protagonista di questo romanzo è un escluso, segnato da una profonda diversità. Eppure egli non si arrende di fronte ad un mondo ostile. Anche quando tutto sembra essere perduto ci consegna attraverso la narrazione un mondo. Il suo mondo ma anche il mondo di ognuno di noi quando ci sentiamo degli esclusi, non accolti. Questo mondo è comunque capace di una superiore armonia. -
Nella casa dell'anima
Ho incontrato per la prima volta Jeton Kelmendi in occasione del sesto festival mondiale della poesia Mihai Eminescu a Craiova in Romania e ho subito riconosciuto in lui un uomo gentile, dalle larghe vedute, dotato di capacità manageriale ma soprattutto geniale. Dopo solo qualche tempo, ho avuto il piacere di ritrovarlo a Taranto, in Italia, insieme al suo amico accademico Lulzim Tafa, in quanto destinatario del premio internazionale Pablo Neruda. Sono bastati pochi giorni insieme per sentirlo come un caro amico, come persona conosciuta da tempo infinito. Un uomo dotato di antichi e nobili valori. -
Un posto all'ombra
È la vita su un'isola carceraria riportata da un ergastolano che sconta lì la sua pena. Dei suoi compagni racconta rabbia, dolore, disperazione, smarrimento e anche il desiderio di ""redenzione"""" o nuovi progetti di vita. Oltre a quella dei detenuti si racconta anche la storia di alcuni operatori carcerari. Quella del medico, con i suoi fini nascosti, si evidenzierà nel finale. Il protagonista, che è il filo conduttore del romanzo, si era dato un compito importante: cercare di capire i suoi compagni di pena e aiutarli a comprendere se stessi. Il fallimento sarà quasi totale, ma lui riuscirà a non sentirsi un fallito mettendo in atto il piano B, cioè scrivendo un libro su questa esperienza."" -
Redenzione. Scontro finale
La maggior parte delle volte, quando ci troviamo in determinate situazioni, tendiamo ad affermare che siano coincidenze, a volte invece, con aria rassegnata, diciamo che sia il destino ad accanirsi contro di noi, o semplicemente che ""Non siamo nati sotto una buona stella"""". Questi pensieri o affermazioni, in un certo qual modo, influenzano quello che sarà il percorso della nostra vita."" -
Tra mito e fantasia. Ediz. integrale
Le moire, custodi del destino ineluttabile dell’universo, hanno predetto la fine degli dei ed il caos cosmico per mano di un mentalista, stregone di magia nera. Kronos, onnisciente, emette un editto con cui impone agli abitanti del regno del cielo, della terra e del mare di non avere contatti tra loro per evitare la catastrofe che incombe sui regni paralleli a causa di Tlaloc dio marino, esperto di arti oscure, ma soprattutto assetato di potere. Riusciranno gli abitanti del mare a salvare il loro regno e mantenere la pace nei tre mondi? Un racconto che intreccia mitologia e fantasia. -
Sono un Pierrot
"Sono un Pierrot"""" è una raccolta di 61 poesie fra cui quella che dà il titolo al libro, frutto di realtà vissuta, di vivace fantasia, stati d'animo che trasmette a pelle ed emergono nei suoi componimenti. Scritte nel tempo, ad 11 anni la prima, altre ad intervalli di tempo, esprime in versi tutto ciò che l'animo sprigiona. Scrive, come dice una sua poesia, perché fa bene a se stessa e perché non saprebbe farne a meno, ogni foglio bianco ha bisogno di essere imbrattato." -
Ritratti di poesia
Nulla avviene per caso... Non credo nelle famose coincidenze di incontri ed eventi, non credo nella sorte avversa e nei suoi accanimenti. Penso siano tutti pretesti per non fare cosa vogliamo veramente o meglio per non essere veramente chi siamo. Credo semmai nell'intenzione delle azioni; credo nella vita tutta, bella e brutta che sia, e nella sua poesia. Già la poesia, il motore di tutto, il mio modo preferito di essere. -
Superficie di poesie
"Chrétien lo scrisse/ ma io lo vivo./ Non è la stessa cosa/ se Platone lo masticano tutti ma/ non sanno cosa significhi l'Iperuranio/ Crétien lo negò./ E fui sola a decifrarne la storia."""" (Irene Carlevale)" -
Il corvo albino. Ediz. illustrata
Nel Regno di Duswent l'inverno durava ormai da più di otto anni, da quando i guerrieri Neri avevano sconfitto la Luce dei guerrieri Spirituali ed avevano conquistato il potere imponendo l'oscurità, la paura e il buio al popolo superstite ed atterrito. -
Neve sciolta
Pino Pesenti è un anziano commissario di polizia prossimo alla pensione, un uomo che cammina ""con le spalle curve"""" e a cui viene affidato un caso molto delicato: un delitto crudele, dai tratti enigmatici e incomprensibili, un fatto che lo scuote nel profondo. La sua indagine si svolge in una Roma popolana, tra quelle donne e quegli uomini che nacquero nella miseria del dopoguerra e trovarono la strada dell'oggi. Tuttavia gli esseri umani che incontra, pur nella loro apparente semplicità, si rivelano sovente non meno sfuggenti e obliqui dei loro più astuti nipoti generazionali. La soluzione del caso affidatogli e il segreto che gelosamente protegge, e sul quale fonda ogni sua speranza, s'intrecciano strettamente ed è proprio questo segreto, protetto dagli sguardi del mondo, che l'aiuterà, in una gelida sera nevosa, a comprendere la trama invisibile che lo lega al tutto e a sciogliere così tutti i nodi della sua vita. Ciò accade mentre, ancora una volta, ascolta il limpido suono della sua vecchia radio a valvole..."" -
Emma e il ponte di cristallo
Emma e Rebecca, due bambine, due perfette sconosciute che si troveranno ad attraversare insieme un ipotetico ponte di cristallo, bellissimo ma altrettanto fragile, proprio come può esserlo un'amicizia non curata. Verranno catapultate in un mondo fantastico fatto di avventure, percorsi articolati e indovinelli da risolvere, dal quale potranno tornare solo dimostrandosi leali e coraggiose, eroine l'una per l'altra per poter sconfiggere le loro paure e per finire un epilogo inaspettato inspiegabilmente tutto ricomincia da capo, esattamente come prima. Ma com'è possibile? -
Jean Jacques Rousseau e la nascita della società
Il destino di Rousseau, sembra essere quello di provocare in maniera intelligente i suoi lettori e i suoi interpreti; infatti questi iniziò a suscitare scalpore tra i propri contemporanei, sostenendo tesi che, pur rifacendosi al clima culturale illuministico, se ne discostavano in maniera significativa. La fortuna che ebbero i suoi scritti nei secoli successivi alla sua morte, ma che riscuotono un certo successo ancora oggi, sono da collegarsi in primis all'indubbio valore delle sue intuizioni filosofiche e alla capacità delle sue opere di prestarsi a letture differenti e talora persino opposte. Basti pensare, ad esempio, che al suo pensiero politico amano rifarsi sia alcuni teorici del totalitarismo, sia filosofi rivoluzionari e anarchici. Questa intima contraddittorietà è forse la ragione primaria del fascino perenne di Rousseau, e non può essere sciolta facilmente, perché sembra essere costitutiva del suo modo di intendere la realtà. -
Incantevole altrove
"VELEGGIARE"""" «Senza meta, lasciarsi andare. / Senza fretta, fluttuare. / Non so dove mi porterà questa brezza di / bufera, / voglio ondeggiare e librarmi aspettando / primavera.» Eleonora Nucciarelli, autrice di poesie, aforismi e racconti." -
Il venditore di parole
Enza Salpietro è una poetessa siciliana nata in provincia di Catania, una città che ama molto, dove ha conseguito la laurea in lettere moderne presso la facoltà di Lettere e filosofia dell’Università degli studi di Catania. Ha già pubblicato due libri: Poesie Furbe e L’Antico disegno per la Kubera Edizioni. Alcune delle sue poesie sono state tradotte in rumeno e pubblicate sulla rivista internazionale Contact International. Collabora come recensore e articolista con “La Voce del Recensore” e svolge attività di traduttrice (inglese e francese). -
Il picciotto delle madonie
Una storia sale e carbone, intrisa di passioni, in stile drammatico e d’azione, dove comando e lupara la fanno da padrone; la storia di Benedetto, un fanciullo destinato a diventare “un Uomo d’Onore”. Vide la sua giovinezza svanire nel tempo di un respiro, la bella vita, se così si può definire, finì per lui, e per i fratelli, quando “la malattia” si portò via la madre; infierendo pure sulle proprietà, lasciandoli praticamente con un piatto di polvere. Il padre uno per uno li consegnò al primo padrone di turno, tra questi, Benedetto si può dire che fu tra i più sfortunati. -
E il vento mi sorrise..
In un mondo ostile e distaccato qual è l’ambiente di cui si parla nel romanzo, ci troviamo di fronte a due strade, che percorse parallelamente, si incontrano in un certo momento del cammino, senza riuscire più a distinguersi. Da una parte, troviamo il contesto esterno, glaciale e oggettivo, con riflessi di luce, che a stento arrivano a Luca, il protagonista, un giovane di origini liguri, trasferitosi ancora bambino insieme alla famiglia al Sud e che la casualità ha fatto nascere negli anni in cui per un niente si finiva in manicomio. Dall’altra parte, troviamo Luca stesso, un essere umano che si trova a vivere immerso dentro i limiti dell’ignoto, imparando, nel corso del racconto, ad emergere attraverso i propri lancinanti meccanismi di difesa, imparando a gestire la frustrante solitudine che attanaglia la sua volontà di crescere circondato non da diffidenza nel prossimo, quanto da un tenero barlume di fiducia negli individui al di fuori del suo puro sguardo.