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Maestri e istruzione popolare in Italia tra Otto e Novecento. Interpretazioni, prospettive di ricerca, esperienze in Sardegna
La ricerca condotta in questo volume considera l'evoluzione dell'istruzione primaria e popolare nella penisola, dall'unificazione nazionale alla riforma Gentile. La prima sezione del testo offre un aggiornato panorama sullo stato delle ricerche e sulle principali questioni storiografiche relative alla scuola e all'istruzione primaria e popolare all'indomani dell'Unità. La seconda, dedicata ai problemi dell'istruzione elementare in Sardegna, pone l'accento sui precedenti legislativi e sulle iniziative di riforma delle scuole popolari nella fase preunitaria, sulla distribuzione territoriale degli insediamenti scolastici, sulla formazione metodologica e didattica degli insegnanti e sullo stato delle ricerche avviate in sede locale. -
Una questione di fiducia
Queste pagine di Onora O'Neill, figura di spicco nell'odierna cultura inglese, costituiscono un'occasione preziosa per riflettere su una problematica che riguarda, in maniera peculiare, anche il nostro Paese. La scarsa fiducia negli altri, la diffidenza nei confronti delle istituzioni, la logica dell'interesse particolare sono caratteristiche spiccate della mentalità italiana, pagate a caro prezzo, soprattutto in termini di coesione civile. Ma la crisi di fiducia affligge in genere le società avanzate, a causa della loro estrema, indominabile complessità. Sosteniamo di non poterci più fidare delle istituzioni pubbliche e di coloro che le guidano, dei medici, degli scienziati, dei manager, dei finanzieri, per non parlare dei politici e dei giornalisti. Le loro affermazioni sono spesso considerate con sospetto, quasi fossero lo schermo di secondi, inconfessabili fini. Come è possibile, del resto, per il cittadino comune, verificarne la credibilità, soprattutto là dove, ed è la norma, non dispone di informazioni e competenze approfondite? E tuttavia fidarsi è d'obbligo quasi in ogni frangente della vita quotidiana, anche quando si è riluttanti. Sia essa realtà o semplice sensazione, la crisi della fiducia ha effetti deleteri e corrosivi sulla società e sulla democrazia. Ma è possibile ripristinare la fiducia richiamando, attraverso vincoli sempre più stringenti, i singoli e le istituzioni alle loro responsabilità? -
La democrazia provvidenziale. Saggio sull'eguaglianza nella società contemporanea
La democrazia ha affermato l'universalità del principio di uguaglianza: la comunità dei cittadini è retta dal principio dell'uguaglianza formale tra gli individui, quali che siano le disuguaglianze sociali, culturali ed economiche. La democratizzazione, al contrario, è mossa dall'ambizione di assicurare un'uguaglianza reale, e non solamente formale. La dinamica democratica si è realizzata attraverso lo sviluppo dello Stato-provvidenza, che è intervenuto per soddisfare i bisogni economici e sociali degli individui. Basterà la sola tolleranza (che rischia di diventare indifferenza nei confronti di tutti i valori) a unire gli individui democratici? Sta qui l'impasse della democrazia provvidenziale e della coscienza europea. -
Catalogo del Fondo librario Achille Loria
La biblioteca privata di un personaggio ci parla del suo pensiero e della sua vita, dei suoi gusti, delle sue scelte di lettura e degli ambienti frequentati. Costituisce di per sé un patrimonio e un documento importante e carico di suggestioni. Nel nostro caso, il fondo librario inventariato appartenne al mantovano Achille Loria (1857-1943), uno degli economisti di maggiore spicco e più controversi dell'Otto-Novecento italiano: docente di economia a Siena, a Padova e per trent'anni a Torino, autore di oltre novecento pubblicazioni, di cui molte tradotte in inglese, tedesco, spagnolo, russo, ungherese e giapponese, studioso in grado di 'colloquiare ad alto livello' con molti colleghi europei. Loria non catalogò la sua biblioteca e non sembrò darsi preoccupazione del disordine, forse solo apparente, che vi regnava. Tuttavia essa ci appare come un'autentica ricchezza, con volumi italiani e stranieri, alcuni assai rari e di indubbio valore, opuscoli e periodici. -
In limine. Ricerche su marginalità e periferia nel mondo antico
Il margine è quel 'between space' che caratterizza le aree di confine: lungo la sua linea, fin dall'antichità, i processi di interazione economici, culturali e materiali fra ethne e poleis diversi furono vivaci e misero in continuo rapporto il centro con la periferia. Questo volume esamina alcuni aspetti di tale fenomeno osmotico, la cui incidenza è ravvisabile nelle zone più disparate del mondo euro-mediterraneo e oltre: dalla Persia alla Sicilia, dalla Magna Grecia all'India, alla Libye. -
Il frutto della gabella. La Ferma generale a Milano nel cuore del Settecento economico lombardo
Questo volume ricostruisce i complessi passaggi che, tra il 1750 ed il 1770, condussero alla nascita, al funzionamento e al successivo scioglimento della Ferma generale a Milano. Alla luce delle linee d'intervento contenute nei progetti di riforma finanziaria redatti dal governatore Gianluca Pallavicini, una società di fermieri, che ruotava intorno al bergamasco Antonio Greppi, assunse l'iniziativa economica e organizzativa di promuovere la gestione centralizzata dell'esazione delle principali imposte indirette previste nello Stato di Milano, soprattutto per quanto concerneva il sale e la mercanzia. -
Culture mobili. Ricerche sull'adozione giovanile della telefonia cellulare
Con la fine degli anni Novanta la massiccia diffusione del telefono cellulare tra i più giovani ha rappresentato un fenomeno nuovo sia per le sue implicazioni sociali sia per la ridefinizione delle pratiche comunicative. Il volume ricostruisce - attraverso i risultati di una ricerca non standard come i teenager siano stati protagonisti di un'appropriazione innovativa della telefonia mobile, trasformandola in una tecnologia personale e legata a un uso espressivo e ludico. -
Nuove ricerche sui manoscritti greci dell'Ambrosiana. Atti del Convegno (Milano, 5-6 giugno 2003)
Questo volume riunisce gli atti del convegno tenutosi il 5-6 giugno 2003 nell'ambito delle celebrazioni per il IV centenario dell'Ambrosiana. Le relazioni qui pubblicate si occupano della tradizione dei classici (l'Ilias picta, Pindaro, Dionigi d'Alicarnasso, Plutarco), dei Padri (Gregorio di Nazianzo, Evagrio il Pontico) e dell'agiografia bizantina. Altri argomenti esaminati su nuove basi documentarie sono la cultura greco-latina e la produzione libraria dell'Italia meridionale nel Medioevo, la storia del fondo greco dell'Ambrosiana e i lavori preparatori per l'edizione bollandista degli Acta Sanctorum. -
Il dilemma della cooperazione. Capitale sociale, sviluppo, frammentazione
Cooperazione come mondo di possibilità piuttosto che di necessità, in cui prescrizioni universali vengono sostituite da più modesti suggerimenti, da sottoporre a costante e attenta verifica: ""sviluppare e allenare delle aspettative di cooperazione - specie se aperte - richiede una palestra civica; in assenza di quest'ultima, anche le prime, fatalmente, si indeboliranno""""."" -
Lo spazio politico della regione. Cittadinanza, azione di governo e politiche pubbliche
In un contesto in cui aumenta la competizione internazionale e alcune funzioni statali vengono trasferite al livello sovranazionale dell'Ue, sembra profilarsi uno 'spazio politico' per l'istituzione regionale. Spazio non chiuso alle influenze esterne, ma tale da consentire all'istituzione regionale una propria capacità di governo e un ruolo di mobilitazione e aggregazione delle risorse locali. Dinanzi al processo di costituzionalizzazione dell'Ue, la prospettiva dell'""Europa delle Regioni"""" sembra destinata a rimanere una formula politica più che una realtà. Soprattutto, acquista credibilità l'ipotesi che la regione diventi uno spazio politico in cui radicare nuove forme di garanzia e promozione della cittadinanza, in grado di dar corpo all'architettura di una multilevel citizenship."" -
La liberalizzazione zoppa. Il caso della telefonia fissa
In Italia e in Europa si discute apertamente sulla ""liberalizzazione zoppa"""" della telefonia fissa, che lascia molto insoddisfatti coloro che ritengono ancora prioritario l'obiettivo della liberalizzazione fissato dall'Unione Europea, e auspicano quindi interventi capaci di ridimensionare i vantaggi derivanti dal monopolio dell'accesso. In questa prospettiva il ruolo delle Autorità di regolazione e di quelle antitrust appare assai delicato e cruciale. Le ricerche presentate in questo libro individuano alcuni aspetti nodali delle strategie competitive dell'impresa incumbent e dei suoi concorrenti e accennano alcune ipotesi di intervento, forse capaci di far uscire il processo di apertura del mercato da questa fase di stagnazione."" -
Incontri, ideali e dibattiti di una lunga vita
Questo volume riunisce i contributi prodotti dall'autore in oltre sessant'anni vissuti operando a vari livelli nell'Università Cattolica del Sacro Cuore e nella diocesi di Milano. Vi si ritrovano i personaggi incontrati, cofondatori dell'università e gli antichi maestri, i discepoli divenuti colleghi, i collaboratori, in ogni modo gli «amici» con i quali si è compiuto un «tratto di strada» condividendo l'ideale cristiano e cattolico, spesso modelli esemplari per riscoprire la genuinità del messaggio ispiratore dell'Università Cattolica e coglierne le diverse possibili traduzioni concrete. E ancora i momenti della realtà diocesana e le tematiche di vita sociale ed ecclesiastica affrontate nel corso dei decenni. -
Prendere bene tutte le cose. L'ora della speranza cristiana
In questo tempo difficile e aspro, il registro del lamento rischia di permeare il nostro stare al mondo e di farci perdere il contatto con la realtà, tenuta a distanza dai deserti e i dirupi dell'insoddisfazione. Divenuta inaccessibile quella ""terra """" piana"""" su cui i nostri passi possano fare affidamento nel cammino della vita, è facile che all'incertezza si accompagnino risentimento e critica. Rimedio a tale veleno dell'anima è """"prendere bene le cose, per il lato giusto"""", coglierne il lato buono non in nome di un ingenuo ottimismo, ma in forza di una fiducia radicale nella bontà della vita. Questa adesione alla realtà non è certo semplice, specie nei passaggi più dolorosi dell'esistenza. Possiamo però farlo alla scuola di Gesù, seguendolo nel suo affidarsi anche nell'ora decisiva. E sapendo che in tale abbandono si può far conto sul Padre, che al Figlio dona la Vita che non tramonta. Prendere bene tutte le cose consente di gustare l'avventura di vivere proprio così come essa si dà, anche in questo nostro tempo di crisi che può rivelarsi tempo benedetto di un nuovo inizio."" -
Manzù in Università Cattolica. Un contributo del '900 all'arte sacra
Questo libro restituisce e illumina una pagina importante nella storia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore attraverso le opere create dall'artista bergamasco per le cappelle dell'Ateneo e per quella dei collegi universitari. -
Etica del plurale. Giustizia, riconoscimento, responsabilità
"Per nostra fortuna, da qualche parte le forme di alleanza tra gli umani risorgono incessantemente. Non può essere diversamente, perché sono la nostra prima radice. Risorgono tutte le volte che qualcuno invita vicini e lontani a condividere la verità e il bene. Allora giustizia, riconoscimento e responsabilità diventano parole d'ordine degne della nostra attenzione. Questo libro a più mani è un piccolo invito a esercitare questa attenzione essenziale...""""." -
La regola d'oro come etica universale
La Regola d'oro (""Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te"""" o, in positivo, """"Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te"""") merita oggi un'attenzione filosofica particolare, anche se si tratta di un'intuizione sapienziale, innanzi tutto, e non di un principio teorico, più o meno raffinato nella sua formulazione. L'intuizione sapienziale ha in questo caso il grande vantaggio di esprimersi genialmente intorno al rapporto giusto tra esseri umani. Non ad """"un"""" rapporto giusto, ma proprio """"al"""" rapporto giusto. Ciò significa che la Regola d'oro contiene virtualmente in sé tutte le forme di comando per altri, poiché essa dice della """"qualità"""" della relazione tra noi indipendentemente dal gesto singolare che dovesse incarnarla."" -
Il federalismo nel mondo antico
Il presente volume tratta il tema assai attuale del federalismo analizzando come esso si manifesta nel mondo classico: dalle prime esperienze greche e italiche sino ai ""foederati"""" tardoantichi, da cui nacquero i regni romano-barbarici dell'Alto Medioevo. L'opera si configura come un manuale sintetico, rivolto non solo agli studiosi di storia antica, ma anche ai politologi, corredato da un'antologia di testi tradotti e da utili riferimenti bibliografici."" -
Scelte di confine in medicina. Sugli orientamenti dei medici rianimatori
Senza cedere a facili intenti consolatori o moralistici, questo volume propone un rigoroso percorso di comprensione di quelle zone di confine tra la vita e la morte, dove ogni scelta è tanto difficile quanto indispensabile. Sono i luoghi in cui quotidianamente si trovano a intervenire, e a decidere, i medici anestesisti rianimatori. I brevi saggi che accompagnano l'esposizione dei dati suggeriscono tre diverse prospettive di lettura - etica, clinica, sociologica - e si pongono più come un aiuto alla consapevolezza che come una valutazione morale. Chiudono il volume alcuni documenti che possono offrire un quadro più ampio del problema, ulteriori informazioni ed elementi di riflessione. -
Artisti americani tra le due guerre. Una raccolta di documenti
L'arte americana vive una stagione particolare tra la Prima e la Seconda guerra mondiale. I contatti diretti con l'avanguardia europea, favoriti dalle migrazioni negli Stati Uniti di affermati artisti europei, e la ricerca di una propria identità da parte degli autori cresciuti sul suolo americano portano all'elaborazione di una nuova definizione dell'immagine, anche in rapporto con la fotografia. L'attività espositiva e le pubblicazioni sono privilegiato luogo di confronto, prima che gli investimenti istituzionali nel campo dell'arte e della cultura producano ulteriori opportunità di crescita personale e collettiva. Attraverso le voci dei protagonisti di quella stagione propedeutica al grande successo dell'arte americana nel secondo dopoguerra, l'antologia di scritti presentata in questo volume ricostruisce il dibattito e le posizioni poetiche che hanno contraddistinto una fase vitale della cultura visiva statunitense. -
La televisione del crimine. Atti del Convegno «La rappresentazione televisiva del crimine»
I mass media esercitano un formidabile impatto sui modi di pensare anche delle persone meno propense a lasciarsi suggestionare. I fatturati del mercato pubblicitario sarebbero del resto inspiegabili se coloro che vi investono non pensassero di poter orientare le scelte di lettori e telespettatori. In campo criminale, giornali e televisioni, più che essere causa diretta di comportamenti delittuosi (cosa non facile da dimostrare), influenzano le modalità con cui il pubblico percepisce e interpreta i fatti e, indirettamente, condizionano la pressante, e spesso irrazionale, domanda di sicurezza rivolta alla politica. La monetizzazione del tempo televisivo e dello spazio giornalistico (sempre più forte da quando anche i media sono diventati attori della new economy) rimuove o contrae il tempo del pensiero e del discorso. ""L'informazione è come il caffè: è buona quando è calda e forte"""", così i 'messaggi' si appiattiscono sul dominio del senso comune, sul registro del curioso, del divertente, del sensazionale e del pruriginoso. Di qui l'interesse dei media per i crimini, in particolare i più violenti ed efferati. Nelle rare occasioni in cui si occupano anche del crimine economico, essi vanno subito alla ricerca di un 'capro espiatorio', invece di aiutare lettori e spettatori a comprendere l'accaduto. La 'torcia fiammeggiante' che giornali e televisioni brandiscono quando si occupano del crimine è spesso impugnata...""