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L' immaginazione (2020). Vol. 320
"L'immaginazione"""", rivista di letteratura diretta da Anna Grazia D'Oria, esce con cadenza bimestrale, rivolgendo particolare attenzione alle tendenze poetiche contemporanee, con la presentazione di versi inediti di poeti noti e meno noti. Per gli appassionati del genere la rivista è una miniera inesauribile di notizie, approfondimenti e curiosità sulla poesia contemporanea mondiale." -
Atlante figurato di grammatiche fossili
"Un io attraversa organicamente ogni poesia misurandosi con testi amati e assimilati, del passato e del presente, in un cammino di sicure incertezze che diventano certe nel processo di scrittura.""""" -
Un padre, un figlio
Un figlio accompagna l'anziano padre malato nell'ultimo tratto di strada. Non può esserci dialogo, c'è però un cumulo di ricordi che riescono a tenere a bada l'angoscia del presente e si trasformano in confronto continuo. Attorno ai due uomini, come in una danza tra le stanze di casa che assume sempre più l'aspetto di un ospedale, si muovono la madre affetta da demenza senile, la sorella, i due badanti, i medici. -
Il piacere della laicità condivisa. Credenti e non credenti alla ricerca dei valori comuni che migliorano il mondo
Chi è il laico oggi? Quale può essere il punto di incontro e di azione comune tra credenti e non credenti per rendere migliore la vita pubblica nella dimensione locale e in quella globale? Il testo propone un percorso sul tema della laicità condivisa, articolato in due parti. Nella prima si evidenzia la dimensione teorica della laicità, distinguendo tra laicità forte e laicità debole, e lo sviluppo storico-giuridico della laicità nella storia d'Italia. La seconda parte è dedicata alle dimensioni della laicità vissuta nel concreto della vita dei cittadini e della comunità civile, indicando vari modi di essere laici nel rapporto di condivisione, reale o possibile, tra credenti e non credenti; si affrontano le tematiche dell'etica, della politica, dell'ecologia planetaria, della scienza, della tecnologia digitale, della bioetica, del Concordato tra Stato e Chiesa, della trasformazione della famiglia. Tutti i casi mostrano la necessità di un decisivo cambio di paradigma nella via. -
Delle verità
Dalla verità più arcaica all'alétheia dei Greci, dalla veritas cristiana all'arido vero leopardiano fino alla babele di verità del pianeta globalizzato, questo libro tenta di dire come l'uomo abbia sempre prodotto visioni del mondo tra loro contrastanti e come con esse sia costretto a convivere e a modellare la propria esistenza. E questo tentativo è fatto narrando in versi le tappe del cammino storico, dagli albori dell'umanità all'epoca a noi contemporanea. Daniele Gorret però non racconta di Storia se non per riportare ogni ""verità"""" alla propria limitatissima vicenda personale. Così che gli endecasillabi del libro accostano esperienze collettive abissali a banali accadimenti di vita quotidiana."" -
L' oltraggiosa sopravvivenza
Un'ironia sottile è la cifra essenziale di un monologo che si confronta con il tempo di prima per cavare dal buio in cui erano sepolte le necessarie differenze. A interrogarsi in forme spietate è il protagonista, ma lo sono anche gli altri personaggi, e senza molti riguardi: cosa succede a un uomo di novantaquattro anni che vive con la moglie Tilda, ancora musa ispiratrice, e che senza propriamente desiderarlo è ancora vivo, scrive, racconta? Ripiegato sul particolare, analizza la quotidiana fatica del vivere aspettando una fine che sa dietro l'angolo, e imprime una perfida e temibile serietà ad ogni atto della giornata... -
Poesie d'inverno e haiku delle stagioni
Si entra in un paesaggio spoglio, solingo, invernale. La vecchiaia. Nessuna più illusione è appesa ai rami nudi degli alberi. Eppure un vento, invece, tiepido e dolce -talora sfavillante - attraversa le pagine. Il vento della memoria felice che si riverbera e riflette anche nel presente, mostra luminose immagini di rose, moscerini, uccelli che fischiano forte, rane che saltano, gatti, susini, velenosi serpenti, alberi di bronzo, fili d'erba tenaci ed erbe alte. La natura, tema sempre centrale nella poesia dell'autrice, è qui molto più che una metafora, è un elemento concreto che agisce... -
Malgrado il vento
Attilio è un venditore di bellezza, Elio un filosofo del sottosuolo, Natalia una giardiniera ""abusiva"""", Ada trasforma in nature morte l'immondizia, Giulio colleziona istanti, Lilli è sempre a caccia di prede... I protagonisti di questi tredici racconti abitano nello stesso quartiere, s'incontrano o si evitano, condividono ritrovi: il minimarket di Adelmo, il ponte sul canale, il parco, il singolare salone estetico di Fernanda. Ognuno è convinto di avere qualcosa di memorabile da raccontare. Che potrebbe meritare l'onore delle pagine. Tomas, lo scrittore, li osserva dalla giusta distanza. Ai suoi occhi sono proprio loro, in realtà, a risultare interessanti. Li ascolta. E riesce a riconoscere, in quelle vite ordinarie, microcosmi degni d'essere narrati. A percepire, in ciò che non viene espresso, un fruscio d'inconsapevole poesia."" -
Io
Il protagonista è un bambino che, nato nel 1950, vediamo crescere fino a oggi. In questa storia, però, il tempo non segue il calendario. Eccolo, così, ragazzino, ansioso di salire sulla tettoia del garage in cortile; anziano, comprare un fiocco per la nascita del nipote; di nuovo bambino, chiedere a un'amica: ""Tu sei io?"""" È la scoperta, decisiva, che """"tutti sono io"""". Anche gli altri personaggi non compaiono qui per avere una storia, ma per mostrarne un'altra: quella dell'io di tutti. Fra di essi, i tanti che durante la Primavera araba affollano piazza Tahrir al Cairo; i giovani che nel Sessantotto occupano il liceo; il bimbo che nel 2003 prende a pugni a Baghdad la testa della statua di Saddam Hussein; i partecipanti a una """"carovana per la pace"""" nella ex Jugoslavia. Un'audace biografia generale di eventi, domande e pensieri."" -
Trentarighe. La collaborazione con «L'Unità» tra il 1993 e il 1997
Giovanni Giudici (1924-2011), fra i maggiori poeti italiani del Novecento e intellettuale dalla forte vocazione politica, accanto all'attività letteraria ha sempre portato avanti quella dell'impegno giornalistico. Tra le collaborazioni più fedeli a quotidiani e riviste, come «L'Espresso», il «Corriere della Sera», «Quaderni piacentini» e l'olivettiana «Comunità», si distingue in particolare quella con «l'Unità», prima dal 1977 all'89, e poi ancora - dopo una breve interruzione in cui scrive per «Il Secolo XIX» - dal '93 al '97, quando il giornale diventa voce del neonato PDS. In questa seconda e delicata fase, negli anni in cui la sinistra è alle prese con uno dei suoi travagliati esami di coscienza, Giudici è invitato dall'amica Grazia Cherchi a riprendere la parola sulle pagine culturali del quotidiano: nasce così la fortunata rubrica «Trentarighe». Per quattro anni, con quasi ininterrotta cadenza settimanale, Giudici firma più di centocinquanta articoli nei quali, in poche ma brillanti righe, commenta le pubblicazioni di autori noti ed emergenti, ricorda amici poeti e artisti, secondo «uno spirito di ""beneficienza"""", orientato a parlare di persone e cose o libri di cui nessuno (o quasi) avrebbe presumibilmente parlato»; ma interviene anche sull'attualità e talora ricorre alla narrazione di piccoli episodi autobiografici che, come in tante sue poesie, si fanno rivelatori delle trasformazioni e aporie del presente. La fedele """"militanza"""" dei «Trentarighe» testimonia il pensiero civile di Giudici. Pensiero in cui siamo chiamati a stabilire nessi coriacei tra poesia, lingua, politica, società e religione, tutte tese ad un unico obiettivo, cioè dire l'indicibile."" -
Pietro, il partigiano sardo
La storia è quella di un giovane sardo, pastore e poi tagliapietre che è tra i primi ad arruolarsi, a diciotto anni, dopo la dichiarazione di guerra di Mussolini nel 1940. Così la piccola storia di un uomo umile e intelligente si inserisce in quella più grande dell'Italia. Le azioni militari in Albania, un breve rientro in Sardegna e un matrimonio affrettato, il ritorno in zona di guerra, la caduta del fascismo, la Resistenza, i campi di concentramento in Baviera, una giovane donna innamorata e poi infine il ritorno la Sardegna e un segreto ben custodito. -
Storie del regno
Il Regno è il Sud d'Italia che, un tempo, veniva così chiamato. Le storie, inventate ma non troppo, sono narrate con leggera ironia. Il fine dichiarato è quello di provocare nei lettori, e in primo luogo nei giovani, una riflessione sulle questioni sollevate: il passato del Mezzogiorno, l'origine dei suoi mali che riguardano l'Italia intera, i pregiudizi di cui è oggetto, quanto vi è ancora di rimosso nella annessione al Regno di Sardegna. Per un riscatto di quello che fu ""il più bel Regno del Mondo""""."" -
C'è un sacco di spazio giù in fondo
Tante storie danno vita a un mondo in miniatura, un quasi-romanzo ricreato in una boule de neige; ma invece della neve ci sono la sabbia e gli ombrelloni di una cittadina di mare, dove i vacanzieri in ferie si mescolano ai residenti, gli adulti ai ragazzi, i desideri e i sogni con la quotidianità. Dieci personaggi animano brevi vicende connotate da un'attesa che coinvolge anche il lettore e ne fa l'undicesimo personaggio, preso in un gioco col testo alla ricerca di un nuovo punto di osservazione. Poi arriva settembre, e anche quell'estate della metà degli anni Ottanta finisce. -
Il sentiero del sarago
In un'isola del Mediterraneo un armatore, Mavros, muove le pedine di violenze e misfatti che gli permettono guadagni illeciti. Attorno a lui si muovono affascinanti figure femminili, ingenui pescatori, un monaco e lo stesso protagonista, coinvolto suo malgrado in una vasta congiura in cui è difficile anche separare la realtà e la finzione. Perduti i legami sentimentali, quest'uomo senza nome tenta invano di allontanarsi dall'isola, ma imprevisti e rinunce lo trattengono, in una confusione crescente, fino all'annebbiamento di ogni certezza. -
Acque fossili
Questa raccolta poetica documenta in versi sciolti con ritmo narrativo una peregrinazione incessante nei campi della separazione. I luoghi fisici sono il lago Maggiore, Como, Bologna, i confini italo-svizzeri in una coesistenza stabile con chi vive e con chi ha già compiuto il passo finale. Fra colloqui e monologo interiore, le poesie alimentano un passato che diventa presente in un presente che è già passato. -
Futuro anteriore del verbo precipitare. Dante Alighieri
Un libro di poesia sulla poesia di Dante. Nella ricerca dei suoi ritmi nascosti, le linee chiare dell'armoniosa struttura che va dallo sprofondo dell'Inferno alla vertigine dell'Empireo, e incontra ciechi enigmi e le ombre, da cui si lascia inseguire. Un confronto aspro tra i morti e lui vivo, la richiesta testarda di risposte e il sapere dei filosofi che studiavano Dio nella sua indicibile concretezza. I versi di Dante nella musica estrema di un razionale labirinto. -
L' immaginazione (2021). Vol. 323: Maggio-giugno.
Bimestrale di letteratura, testi e critica, diretto da Anna Grazia D'Oria. -
Musica degli amanti
Gina è un'attrice di teatro, Teo un musicista. Nell'esilio domestico cui son costretti dalla pandemia i giorni scorrono lenti, il tempo sospeso suscita interrogativi, e a poco a poco la condizione di chiusura diviene occasione di riflessione intima e generale. La casa è una torre di osservazione, il punto di fuga di uno sguardo a due, sulla rarefazione delle relazioni, la solitudine, la crisi e lo smarrimento. Allora, nel microcosmo di una città qualunque, estasi e voluttà, pulsioni di morte e amore, si avvicendano in un anelito di guarigione che si scioglie in un esito inaspettato. -
L' immaginazione (2021). Vol. 324: Luglio-agosto.
Bimestrale di letteratura, critica e testi, diretto da Anna Grazia D'Oria. -
L' immaginazione (2021). Vol. 325: Settembre-ottobre.
Rivista bimestrale di letteratura, critica e testi, diretta da Anna Grazia D'Oria.