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Sul filo di Raffaello. Impresa e fortuna nell'arte dell'arazzo. Ediz. illustrata
Giorgio Vasari, nel dare alle stampe le sue Vite degli artisti, consegnò ai posteri un ritratto esemplare di Raffaello, contribuendo ad alimentare la fama del pittore che, affermatasi fin da subito, crebbe nelle epoche successive. Il mito di Raffaello e della perfezione della sua arte, frutto del successo immediato delle sue opere, si consolidò anche in virtù della loro diffusione: le sue creazioni infatti raggiunsero i contesti più disparati - in Italia e in Europa - grazie soprattutto all'opera degli incisori che con le loro stampe ne consentirono una rapida circolazione, rendendole modelli inesauribili di forme e invenzioni. Lo studio accolto in queste pagine si colloca nel solco delle ricerche riguardanti l'irradiamento dell'opera di Raffaello, e ne verifica per la prima volta la fortuna nello specifico campo dell'arazzeria. Un'indagine approfondita, che parte dalla serie di arazzi più nota - derivata dai cartoni raffaelleschi e da quelli realizzati per la ""Scola Nuova"""" dai suoi collaboratori - per contemplare tutta una serie di manufatti derivata dalle opere pittoriche, con una particolare attenzione agli affreschi realizzati a Roma nelle Stanze Vaticane. Tessuti nelle più grandi manifatture europee, questi prodotti permisero la diffusione dell'opera di Raffaello contribuendo, al pari della più nota pratica incisoria, al consolidamento e all'arricchimento della fortuna del grande artista rinascimentale."" -
Alfonso Leoni. Genio ribelle. 1941-1980. Ediz. italiana e inglese
L'ampia monografia, edita in occasione della prima antologica a lui dedicata, ripercorre l'intensa, breve, carriera artistica di Alfonso Leoni (Faenza, 1941-1980). Talento straordinario, fu protagonista di una ricerca costantemente controcorrente, proiettata a svincolare la ceramica da meri aspetti tecnici e funzionali per elevarla a materia scultorea. La sua attività - premiata da numerosi riconoscimenti nelle principali manifestazioni nazionali e internazionali dedicate alla ceramica, come il concorso di Faenza (primo premio nel 1976), Gualdo Tadino, Cervia, Gubbio, Rimini, Castellamonte, Vallauris, Nagoya-Kanazawa - fu un continuo ricercare nuovi stimoli e sperimentare linguaggi diversi: Leoni scrive, dibatte, disegna, dipinge, insegna, ricicla materiali, progetta gioielli, modella sculture, realizza installazioni e opere pubbliche, si cimenta in performance e lavora per l'industria ceramica, avviando proficue collaborazioni con le Maioliche Faentine, Villeroy & Boch e Rosenthal. Il testo ricostruisce la figura di un ""genio ribelle"""", figlio del proprio tempo, quello della contestazione e delle avanguardie degli anni sessanta-settanta. Ne esce il ritratto di un animo inquieto, sempre teso al superamento di cliché, una vera e propria meteora della storia dell'arte contemporanea."" -
Maddalena Saponara. Ediz. a colori
L’evocazione e la rielaborazione creativa contraddistinguono lo stile di Maddalena Saponara (Milano, 1969). L’artista prende spunto dai libri o dal cinema e dal mondo della comunicazione per creare opere suggestive e ricche di fascino, restituendo attraverso il suo occhio e la sua sensibilità immagini note ma investendole di una nuova luce. La tecnica utilizzata - basata su tessere di cartoncino, colla e acrilico - divide lo spazio e la materia e attraverso di essa l’artista compone la figura scomponendola, le sue opere prendono forma per mezzo sia della frammentazione che della successiva unione. Il volume, introdotto da testi critici e con una conversazione con l’artista, inaugura la collana di libri d’arte MAG, che racchiude le opere più significative degli artisti della Galleria Mediolanum: un progetto che vuole dar voce a chi utilizza un medium espressivo artistico per raccontare e raccontarsi, per tracciare una linea che definisca il nostro tempo. -
Domenica Regazzoni. Haiku. Ediz. italiana e inglese
Sono chiamate Haiku le celebri, brevissime poesie giapponesi, che in soli tre versi fissano, raccontandolo, il mondo della natura e gli stati d'animo che ne scaturiscono. Traendo spunto da questi componimenti, Domenica Regazzoni raccoglie in questo volume 24 collages polimaterici realizzati tra la fine degli anni novanta e il 2020, in cui trovano sintesi l'impalpabile senso della natura e del tempo che sono il cuore dei componimenti giapponesi. Le opere, accompagnate da altrettanti Haiku di famosi poeti nipponici, offrono una personale e raffinata interpretazione di questa forma d'arte. Il volume accoglie i testi di Silvia Evangelisti e Yagyu Fujio, ed è completato da cenni biografici. -
A distanza ravvicinata. Un altro sguardo sulla collezione. Ediz. italiana e inglese
L'opera artistica chiede, per essere vissuta, di mantenere una distanza senza la quale la fruizione verrebbe affievolita, ma che non deve essere troppo grande se vogliamo custodirne la densità: appunto una ""distanza ravvicinata"""". Così, alla riapertura al pubblico della Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea dopo le chiusure per l'emergenza sanitaria del 2020, i lavori di Afro, Robert Adams, Franco Angeli, Stefano Arienti, Luciano Bartolini, Alberto Burri, Enrico Castellani, Giuseppe Capogrossi, Ettore Colla, Pietro Consagra, Daniela De Lorenzo, Giacomo Ginotti, Luisa Lambri, Bice Lazzari, Alberto Magnelli, Fausto Melotti, Paolo Meoni, Mirko, Gastone Novelli, Pino Pascali, Achille Perilli, Corrado Sassi, Toti Scialoja, provenienti dai depositi della Galleria, vengono collocati sulle pareti e sui tavoli del Salone Centrale attivando nuovi dialoghi e connessioni con le opere dell'allestimento permanente con le quali si compongono e si intrecciano. Roma, La Galleria Nazionale, maggio-ottobre 2020."" -
Turandot e l' oriente fantastico di Puccini, Chini e Caramba. Ediz. italiana e inglese
Lo straordinario ritrovamento di un nucleo di costumi e gioielli di scena riconducibili alla prima assoluta della Turandot – ultima opera del grande compositore toscano Giacomo Puccini, andata in scena per la prima volta al Teatro alla Scala il giorno 25 aprile del 1926 e diretta da Arturo Toscanini – hanno offerto l'occasione per un pluriennale lavoro di studio condotto dal Museo del Tessuto di Prato, di cui si dà conto in questo volume. Nei costumi e nei gioielli rinvenuti, provenienti dal guardaroba del soprano pratese Iva Pacetti, sono stati riconosciuti quelli realizzati dal costumista del Teatro alla Scala Luigi Sapelli (in arte Caramba) per la prima dell'opera: sottoposti a importanti e complessi interventi di restauro, sono stati indagati nel quadro della genesi della Turandot e del sodalizio artistico che prese corpo tra Giacomo Puccini e l'artista e amico Galileo Chini, grande interprete del Liberty italiano al quale - forte di un soggiorno triennale in Oriente - venne affidata l'ideazione delle scenografie. Prato, Museo del Tessuto, maggio-novembre 2021. -
L' Ottocento e il mito di Correggio. Ediz. illustrata
Il nuovo allestimento delle sale della Rocchetta nel Palazzo della Pilotta a Parma offre l'occasione per uno studio che mira a ricostruire e a contestualizzare la presenza delle opere ivi raccolte, illustrando da un lato le ragioni della scelta curatoriale, e offrendo dall'altra uno spaccato del panorama artistico parmense dell'Ottocento. All'origine di tutto vi sono quattro capolavori del Correggio - La Madonna con la scodella, la Madonna di San Girolamo, un Compianto su Cristo morto e il Martirio dei santi Placido, Flavia, Eutichio e Vittorino - che nel 1815, con il Secondo Trattato di Parigi, vengono restituiti a Parma dal Louvre dove erano confluiti per effetto delle requisizioni napoleoniche a danno di alcune chiese cittadine. Paolo Toschi, direttore dell'allora Accademia delle Belle Arti nonché raffinato incisore e architetto, decise di destinarle al Palazzo della Pilotta - dove si trovano tuttora - a uso dei suoi allievi. Accanto alle opere del maestro rinascimentale ormai ""secolarizzate"""", il volume presenta il meglio della produzione ottocentesca del Ducato: non solo opere dello stesso Toschi e dei suoi allievi - che restituiscono il senso di una reinvenzione culturale e artistica di primaria importanza per la storiografia dell'arte italiana - ma anche i frutti del mecenatismo di Maria Luigia d'Asburgo, moglie di Napoleone e duchessa di Parma, che tanto ha influito sul panorama artistico del territorio emiliano, tra Neoclassicismo e gusto romantico."" -
Milano capitale 1797-1814. Architetture, monumenti e spazi urbani della città napoleonica. Ediz. illustrata
La Milano di età napoleonica ha goduto nel tempo di una larga fortuna storiografica, grazie al valore civile di molte delle proposte che interessarono quella breve ma intensa esperienza in cui la città lombarda rivestì il ruolo di capitale, prima della Repubblica Cisalpina, poi della Repubblica Italiana e infine del Regno d'Italia. In questi anni Milano fu infatti oggetto di un ripensamento urbanistico e architettonico che investì diversi settori della città e che questo libro ripercorre alla luce di nuove ricerche e a partire da otto luoghi principali: la cinta daziaria, piazza del Duomo, il Palazzo Reale, la sede della Commissione d'Ornato, la villa Bonaparte, il sistema a verde di Porta Orientale, il palazzo di Brera e il Foro Bonaparte. Luoghi che costituirono centri di potere, poli culturali o fulcri della vita associata, ricevendone un'impronta, nell'assetto urbano o nell'architettura civile, destinata a orientare i futuri sviluppi della città e in gran parte ancora riconoscibile nella Milano di oggi. -
Luigi Nervo. Ancora luce. Ediz. illustrata
Il volume dedicato a Luigi Nervo (Torino, 1930-2006) nasce dalla volontà di ricostruire l'attività artistica di uno scultore virtuoso del legno e di valorizzarne l'impegno profuso in campo educativo nella sua città. Dalle ""macchine-gioco"""" agli """"automi"""", fino alle installazioni per Luci d'Artista, nelle sue opere è sempre presente una componente ludico-fiabesca ed è sempre vivo il legame con la terra. Il progetto editoriale, parte del public program di Luci d'Artista, è frutto della collaborazione tra la Città di Torino, la Circoscrizione 5 e il suo Centro di Documentazione Storica (CDS5) e la GAM di Torino e ha costituito l'occasione per riportare alla luce materiali inediti, resi protagonisti di due eventi espositivi in città."" -
Viaggio controcorrente. Arte italiana 1920-1945. Ediz. illustrata
Venticinque anni di storia raccontati con 128 opere attinte dal patrimonio della GAM e della Galleria Sabauda, facendo ruotare le due raccolte pubbliche intorno a una significativa selezione di 73 capolavori dall'importante collezione privata dell'avvocato Giuseppe Iannaccone di Milano: attraverso tale dialogo si sono volute indagare, tramite opere di grande qualità artistica, la storia, le idee, i progetti e gli scontri che caratterizzarono gli anni tra le due guerre. La collezione di arte italiana di Giuseppe Iannaccone rappresenta oggi un unicum nel panorama italiano e internazionale. Nata nei primi anni novanta con la volontà manifesta di ricostruire un'alternativa alla dimensione retorica e ufficiale del tempo, essa è riuscita a rintracciare le opere di un significativo gruppo di artisti che credettero in un'arte dalle molte possibilità espressive, in un arco temporale che va dal 1920 al 1945, data de Il postribolo di Alberto Ziveri. Una sfida particolare è stata inoltre quella di presentare, accanto a quelle novecentesche, alcune mirate opere di arte antica della Galleria Sabauda, che si scalano tra il Cinquecento e il Settecento, particolarmente efficaci per evocare lontani ricordi, suggestioni e confronti, tematici o stilistici, che consciamente o inconsciamente sembrano aver influenzato e stimolato i nostri artisti di primo Novecento. -
Ottocento. Collezioni GAM dall'Unità d’Italia all'alba del nuovo secolo. Ediz. illustrata
L’idea assai originale di dare vita ad una “raccolta moderna di dipinti e sculture” ha costituito il tratto distintivo del Museo Civico torinese, istituito nel 1863: è stata infatti Torino, al tempo capitale del Regno d’Italia, la prima municipalità italiana a dotarsi di una collezione di arte contemporanea. A restituire questa ambizione sono settanta opere della collezione dell’Ottocento della GAM, da alcuni anni non più visibile; approfondimenti e nuove indagini hanno permesso di mettere meglio a fuoco il confronto tra la nobile tradizione della pittura di figura e la novità delle ricerche sul paesaggio che improntò l’avvio della raccolta. Se la pittura di paesaggio sarà destinata a diventare centrale rispetto all’identità della collezione torinese – ed è sufficiente il nome di Antonio Fontanesi – a presentare inaspettati sviluppi è la pittura di figura che trova, soprattutto nella rappresentazione della figura femminile, il riflesso delle inquietudini che attraversavano la società di fine secolo. -
Nunzio incontra Perugino. Ediz. italiana e inglese
Da un’idea del collezionista Giuseppe Cascetta, lo scultore contemporaneo Nunzio ha lavorato ispirandosi all’Annunciazione Ranieri di Perugino, riflettendo sul suo significato, sui valori formali e spirituali del capolavoro dell'artista rinascimentale. Il risultato del dialogo presentato in questo catalogo di mostra si è tradotto in due sculture in legno che, attraverso un codice contemporaneo, analizzano l’eterno rapporto che lega i maestri del passato agli autori viventi. Le due sculture di Nunzio, in liaison con Perugino, sono - secondo le parole dello scultore - ""l’una l’ideale sviluppo di una curva che avvolge le due figure del dipinto, l’altra la proiezione di uno di “spazio”, interpretato come architettura, come paesaggio, come orizzonte in un dialogo che riflette su proporzioni e volumetrie"""". Ed è proprio questa eterna sfida per gli artisti di ogni epoca che viene evocata nei testi e nel layout di questo volume in doppia lingua italiana e inglese."" -
Cesare Berlingeri. Visibile e invisibile-Visible and invisible. Ediz. illustrata
«Da cinquant’anni creo dei dipinti costituiti dall’incontro di materie diverse come ferro, cera, legno, tela, pigmenti e da piegature sovrapposte. È proprio con questa struttura, dalle combinazioni infinite, che i dipinti piegati producono immagini che si avvolgono su se stesse, fino a diventare pensiero, spazio, colore. Vivo profondamente l’idea di stare dentro il colore che, forse, è la cosa che racconta meglio i miei desideri.» (Cesare Berlingeri) -
Pompeii Commitment. Archaeological Matters. Ediz. italiana e inglese
"Pompeii Commitment. Materie archeologiche"""" è il primo programma d’arte contemporanea istituito dal Parco Archeologico di Pompei, che promuove lo studio e la valorizzazione della “materia archeologica” conservata nelle aree di scavo e nei depositi di Pompei. La prima pubblicazione cartacea di Pompeii Commitment. Materie archeologiche raccoglie la documentazione di oltre quaranta contributi artistici, apparsi originalmente sul portale online pompeiicommitment.org, accompagnati da ulteriori strumenti di ricerca e testi critici di Massimo Osanna, Gabriel Zuchtriegel, Andrea Viliani e Stella Bottai." -
Riccardo Cordero. Giochi siderali alla Reggia di Venaria. Ediz. italiana e inglese
Nove grandi sculture riassumono l’evoluzione negli ultimi vent’anni del linguaggio formale delle opere di Riccardo Cordero e ne consentono una visione mai prima così integrata ed intima, esplorando i dettagli delle strutture da differenti punti di vista. Nello stesso tempo, la loro collocazione nei Giardini della Reggia di Venaria offre ai visitatori l’opportunità di seguirne passo dopo passo le trasformazioni nel corso delle stagioni e di constatare la reale vita delle sculture in un contesto che muta giorno dopo giorno, in differenti condizioni di luce e nel costante e progressivo variare della natura: i colori autunnali con il loro foliage multicolore, il candore della neve nelle terse giornate invernali, il primaverile annuncio dato dalla fioritura dei ciliegi, seguita dal risveglio delle gemme degli alberi sino alla rinascita del verde nei prati, nelle siepi e nelle piante che animano tutta la natura, prefigurando la successiva calura estiva di questi spettacolari e regali Giardini. -
Dentro il colore. Attraverso la materia e la luce. Ediz. italiana e inglese
Il volume è l'espressione editoriale della mostra omonima allestita presso il Palazzo delle Albere a Trento: un percorso emozionale dedicato ai colori e alla loro percezione che si trasforma in un portale di accesso al suggestivo intreccio di arte e scienza.Cosa sia il colore è una domanda che ha affascinato la cultura di ogni tempo e le risposte sono sempre andate oltre le spiegazioni scientifiche che riceviamo dalla fisica, dalla matematica, dalla biologia, perché i colori suscitano e rappresentano un’emozione, uno stato d’animo, generano conoscenza, elaborano sentimenti e simbologie” - Stefano Zecchi -
Notti di sonnanbulo ad occhi aperti. Testo svedese a fronte
Se è vero, come scrive Giacomo Oreglia nella prefazione, che ""nell'opera sterminata e labirintica di Strindberg la produzione specificamente lirica appare piuttosto esigua di fronte a quella teatrale, narrativa e saggistica"""", è anche vero che sarebbe errato considerare questa parte dell'ispirazione del grande scrittore svedese come qualcosa di semplicemente occasionale e minoritario. Innanzitutto, infatti, August Strindberg è uno degli esempi più emblematici dello scrittore """"totale"""", che identifica nella maniera più assoluta se stesso e la propria opera; in secondo luogo, l'espressività estrema del linguaggio poetico non poteva non attrarre profondamente uno scrittore che di sé diceva: """"Non ho il pensiero più acuto, ma il fuoco; il mio fuoco è il più grande della Svezia"""". Così, la poesia per Strindberg diventa il necessario approdo e complemento della sua straordinaria avventura creativa; esemplare essa stessa, non meno della narrativa, del teatro e della saggistica; e forse anzi terreno meno frequentato eppur privilegiato, per perseguire, come scrive ancora Giacomo Oreglia, """"l'impietosa mise à nu e dissezione di un percepire dalla irriducibile dicotomia..., fra i contrasti insanabili e senza saldature di realtà e sogno, presente e passato, dubbio e credenza, tradizione e individualità, necessità e libertà, eticità e bellezza""""."" -
Storia di acque, di boschi, di popoli
Se universalmente nota è la poesia di Pablo Neruda, meno conosciute sono invece le sue prose, e in particolare le brevi prose qui riunite, che precedono i due grandi volumi memorialistici usciti postumi. Ma proprio queste prose sono un terreno privilegiato per avvicinarsi al cuore dell'uomo Neruda, alle ragioni e soprattutto alle fonti della sua grande poesia, perché, come scrive Giuseppe Bellini nell'introduzione, ""Neruda, legato intimamente al mondo nativo, suo interprete appassionato, divorato dalla nostalgia di un territorio d'acque e di boschi... mantiene costantemente attivo un filo del cuore con le piovose solitudini del Sud""""."" -
2000. Testo spagnolo a fronte
2000 si apre su un panorama cupo del mondo. Il poeta denuncia il tempo in cui ""tremò la speranza"""", dichiara la sua vergogna per la verità che marcì in tante fosse, sottolinea la tragicità di tanta distruzione, protesta l'inutilità dell'inaugurazione del secolo nuovo per il """"povero diavolo del povero Terzo Mondo"""", arrivato all'anno fatidico con tutto ciò che di negativo costituì la sua vita. Neruda celebra l'avvento del nuovo mattino senza sapere se sarà chiaro oppure oscuro, positivo o negativo. La sua fiducia nel futuro si manifesta nell'ostinazione con cui proclama la volontà umana di rendere il nuovo giorno """"dorato e bruciato, come i grani duri del mais..."""" Giuseppe Belmi."" -
L' abitudine degli occhi
La ricerca di un'armonia, prodotta anche da un'esigenza speculativa - tra la ragione e i sentimenti, tra Dio e l'uomo, tra l'uomo e la natura, tra la natura e i suoi elementi - e la ricerca di una riconciliazione di questi perenni contrasti determina il principale percorso poetico e riflessivo di Monica Martinelli, e il suo tentativo di affidarsi al cuore con la testa, laddove il cuore, oltre ad essere il centro del corpo, ne costituisce la forza motrice, mentre la testa, e in particolare gli occhi, ne rappresentano l'abitudine, perché non ci accorgiamo effettivamente di usarli. ""L'abitudine degli occhi"""" scandaglia, in sette sezioni relative ad alcuni rami delle scienze (fisica, chimica, geologia, ecc.), gli stati d'animo e del corpo di quell'umanità che con sincerità e passione si offre e si """"svuota"""" senza infingimenti e senza paura di rischiare. Perché la poesia è anche, forse soprattutto, un mettersi in gioco e una sfida, e rivela il tentativo di comunicare proprio laddove la comunicazione pare impossibile. Prefazione di Davide Rondoni.""