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La buona notte
L'incontro con l'incalzante Alzheimer del padre diviene, per un killer professionista, un filtro ottico ed emotivo attraverso cui scandagliare il presente ma anche il passato: quello dell'attivismo irruento di fine anni Settanta, della violenza omicida e sistematica della maturità e del disfacimento morale della società. Fra incontri pericolosi, un amore tossico e il lento deterioramento del vecchio, il mondo circostante inizia pian piano a diventare stretto per il protagonista. In lui nasce un desiderio di fuga, un bisogno di andare a Nord. -
Lo schedario di Sherlock Holmes (The case-book of Sherlock Holmes)
Tutta l'arguzia, ma anche il lato più umano di Sherlock Holmes raccontati dal fedele Watson: è infatti dagli appunti del suo immancabile ""assistente"" che emerge un lato più intimo del celebre investigatore, attratto dai misteri che pongono sfide alla logica umana, ma anche capace di prendere a cuore casi apparentemente disperati soltanto per non deludere clienti a dir poco eccentrici. In questi racconti, che si muovono sul filo dell'ironia e dell'autoironia, sempre con l'aiuto di Watson, Holmes deve risolvere strani enigmi ma anche dare una lezione ai malviventi che lo perseguitano per paura che possa smascherarli. Anche uno strano caso di vampirismo sfiderà l'intuito dei nostri eroi, poco disposti a dare credito a ""leggende"" che la mente umana non possa razionalmente spiegare... Con la prefazione dell'autore. -
Il mare dentro. Parole per chi si nasconde
Poesie che non osano definirsi tali. Una raccolta di pensieri scomodi, emozioni da nascondere alla società e parole per chi non si sente totalmente adeguato alla quotidianità di questo mondo. I testi sono accompagnati dalle illustrazioni di Roberta Andreoli, che evocano impressioni sottili e restano a lungo negli occhi. -
Smorfie gaie e smorfie tristi. Con il saggio introduttivo «L'impo...
Roberto Bracco (1861-1943) fu giornalista, novelliere e drammaturgo, autore di canzoni e soggetti cinematografici. Eletto nelle liste di Giovanni Amendola nel 1924, partecipò alla secessione dell'Aventino e fu uno dei pochi intellettuali italiani a non venire mai a patti con il regime fascista, pagando la sua coerenza ideologica con l'ostracismo nei confronti delle sue opere, e con il veto alla candidatura al premio Nobel per la letteratura proposta tra il 1922 e il 1926. Luigi Capuana giudicò le Smorfie gaie e le Smorfie tristi, pubblicate dall'editore Sandron all'inizio del Novecento e qui riunite in un unico volume, ""tra i più splendidi prodotti dell'evoluzione della novellistica odierna in Italia"". Con il saggio introduttivo «L'importanza di essere Roberto» di Marco Catucci. -
Praga. Diario di viaggio
""Ogni nostro viaggio inizia dal soggiorno, più precisamente dal divano del soggiorno"". Ecco l'incipit di questo reportage di viaggio che sa mescolare con sapienza finzione narrativa e finzione storica, descrizione e affabulazione. L'autrice con questo illuminante libro di immagini e parole ci fa immergere lentamente nel cuore pulsante della città di Praga senza mai scadere nel bozzetto oleografico o nel facile stereotipo. Indimenticabili le descrizioni di Stare Mesto, la Città Vecchia o di Mala Strana. Altrettanto suggestiva l'atmosfera che l'autrice sa evocare nel cimitero ebraico con una prosa semplice e priva di retorica: ""Non è il freddo, liscio marmo lunare dei cimiteri di guerra; non è la pietra corrosa delle croci celtiche degli incantati cimiteri irlandesi e nemmeno l'anonimo grigio lapideo dei tanti cimiteri verticali delle nostre città..."" Le parole hanno come naturale contrappunto una serie di scatti in un bianco e nero dai toni incantati. -
Mezzogiorno in Venezuela. 12 poeti contemporanei. Testo spagnolo ...
""Mezzogiorno in Venezuela"" offre la testimonianza di un mutamento epocale nella poesia venezuelana avvenuto nei decenni che vanno dagli anni Sessanta ai Novanta. Tale testimonianza (a mo' di minimo inventario) rende conto della collocazione di ogni opera e della sua risonanza nella tradizione di uno dei paesi più singolari per il contributo dato alla letteratura latinoamericana. -
Bella ciao e altre storie
Mariti, mogli, amanti, uomini soli, donne in attesa, figli delusi, raccontati nella loro vita di ogni giorno, attraverso la fatica del vivere, l'ingiustizia del caso, l'assenza, la malattia. Nessuno ha certezze, nessuno ha risposte. L'unica consolazione è il sogno, una scatola di fotografie, la bellezza delle ginestre, una bandiera tricolore al vento, l'emozione di una vecchia canzone di Don Backy. La felicità è per tutti un filo di seta. -
Impressioni romantiche
""Impressioni romantiche"" è un'ode all'amore in tutte le sue sfumature, che passano dalla gioia alla tristezza, alla consapevolezza ed infine al cambiamento. I piccoli accenti all'impressionismo vogliono creare, attraverso le parole, emozioni suggestive, come le pennellate dei pittori della corrente in questione. Il ciclo dell'amore è la vita stessa... -
Amore in terra
La silloge poetica ""Amore in Terra"" germoglia su quotidiane e invisibili lotte, nella ricerca di quell'estatica bellezza che il cuore, senza tregua, brama. Ma l'amore è ancora qui. E quando ci tocca, rimane impresso per sempre nel cuore e nella mente, come una fotografia. -
La casa di Socrate e la capanna della follia. Letture impertinent...
Una sentenza di Michel de Montaigne e un'antiporta presa in prestito dall'opus magnum del bibliofilo Thomas Frognall Dibdin fanno da viatico a questo volume di saggi, un viaggio tra la follia e la ragione nei libri di autori antichi e moderni: romanzi del Seicento e del Settecento, utopie e distopie, polemologie in versi e decameroni di architetti militari, resoconti di viaggi esotici in paesi reali o immaginari, annotazioni di anonimi glossatori e memorialisti egotisti, storie sacre di libertini e saggi stravaganti di moralisti. Si incrociano le opere e le biografie di scrittori noti od oscuri, fra i quali: Domenico di Giovanni detto Burchiello, Michel de Montaigne, Joseph Hall, Eustache Le Noble, Francesco Belli, Ferrante Pallavicino, Luigi Manzini, Giovan Francesco Loredan, Secondo Lancellotti, Camillo Massimo, Niccolò Copernico, Jean de La Fontaine, Francesco Argelati, Brandaligio Venerosi, Jean Terrasson, Zaccaria Seriman, Antonio Mattiuzzi detto Collalto, Carlo e Gasparo Gozzi, Pietro Chiari, Pietro Antonio Gratarol, Giacomo Casanova, Vincenzo Malacarne, Francesco Contarini, Filippo Pananti, Lorenzo Borsini, Renato Simoni, Giacomo Debenedetti e Leonardo Sciascia. -
Sutura
Sutura è una raccolta di liriche divisa in due sezioni. Nella prima la ""storia"" è illustrata da una pari alternanza di testi in italiano e in dialetto napoletano. Nella seconda sezione i componimenti italiani sono in numero maggiore rispetto a quelli in dialetto, e prevale una forma poetica più lunga (essa si apre e si chiude con due poemetti). Il volume termina con un catalogo di emblemi. -
Le radici del pensiero. Alla scoperta di una sorprendente intelli...
Negli alberi è custodito un patrimonio di grande saggezza: lo confermano le modalità con cui gli individui arborei si organizzano nel corso della loro esistenza. Ne ""Le radici del pensiero"", degli alberi si esaminano molteplici aspetti (struttura, strategie di accrescimento e riproduzione, gestione delle risorse, memoria biologica), che costituiscono altrettanti capitoli del libro. Il testo è impostato su base rigorosamente scientifica. Nel corso della trattazione, i ""comportamenti"" degli alberi vengono confrontati con quelli umani, per arrivare alla conclusione che, nonostante l'uomo sia dotato di un cervello (un indubbio vantaggio sotto molti punti di vista), gli alberi sono sorprendenti per la saggezza biologica che mettono in evidenza. Un tipo di saggezza che può rappresentare un riferimento anche per noi. Ascoltare la voce degli alberi - mettere in contatto le loro radici con le nostre - potrebbe aiutarci a vivere un'esistenza più essenziale, autentica e, soprattutto, logica. -
Nemesi d'aprile
Virginia e Viola non si conoscono ma si trovano a dividere un drammatico destino. Rapite e abbandonate su di un’isola deserta, stringono un forte rapporto empatico per far fronte all’aggressione. Quando apparirà sull’isola, il rapitore confermerà le tragiche ipotesi delle due donne che all’ennesimo colpo della vita opporranno una rabbia dura e ribelle. ""Nemesi d’aprile"" è la storia di un’amicizia inossidabile nata da un dramma, in cui si intrecciano anche le vicissitudini di un Lettore e di una Lettrice, pronti a seguire le due protagoniste pagina dopo pagina. -
Poësis laus
""Poësis laus"" è una raccolta di poesie scritte tra il 2019 e il 2020, suddivise in tre gruppi: poesie del tempo, del corpo e della parola, precedute da una rifl essione sul significato filosofico della poesia, e dalla individuazione di cinque codici interpretativi. Il testo è accompagnato da due note critiche di Mattia Arleo e di Antonietta Di Giacomo. Le Premesse, collocate alla fine del testo, sono schizzi e conati di poesia, che precedono geneticamente il testo. -
La biblioteca nascosta. Con il testo originale inglese «Musaeum C...
""La biblioteca nascosta"" (""Musaeum Clausum, or, Bibliotheca abscondita"") è un trattato pubblicato per la prima volta nel 1684, due anni dopo la morte dell’autore. Denso e straordinario, il sottotitolo lo descrive come un inventario di qualche libro degno di nota, antichità, dipinti e rarità di vario genere, inconsuete o mai viste da persona vivente. Iscrivendosi tra i creatori di cataloghi fantastici e biblioteche immaginarie alla Rabelais e alla Borges, Browne si mostra qui più che mai capace di sedurre la fantasia in maniera irresistibile. Roberto Calasso ne aveva colto l’essenza con precisione, descrivendolo quale ""esile catalogo di una biblioteca immaginaria, [...] biblioteca così nascosta da poter essere consultata soltanto in sogno"". Questa edizione ne pubblica per la prima volta il testo tradotto in italiano, insieme con la ""Vita di Sir Thomas Browne"" di Samuel Johnson. -
Troppo cuore. L'ultima inchiesta di Marè
Un romanzo popolare, anzi “un romanzetto”: così l’autore ama chiamare i suoi quattordici gialli. E il presente, niente meno, per l’ultima inchiesta di Marè. E naturalmente l’ultima non sarà. Ma giallo e popolare sì. Di genere? Ma sì, con tutti i crismi: trama, mistero, feuilleton, indagini, indagati, svelamento (ma non consolatorio) del mistero... Sembra però di poter dire che quest’ultima prova in prosa di emmequ segni un passo indietro – o in avanti? o di lato? – rispetto ai precedenti. La storia narrata è ancora, come sempre, vicenda privata inserita e intrecciata alla storia dell’Italia e del tempo; come sempre i caratteri si danno soprattutto attraverso il dialogo; come nei precedenti Roma non è solo teatro ma coprotagonista della storia: sì, ma in questo ""Troppo cuore"", l’azione va a esaurimento (solo un colpo di pistola, insomma), mentre lievita e cresce, col sottofondo di gran jazz e di songs belle assai, ricerca culturale sociologica e morale. C’è insomma, a dispetto del titolo, molto più di cervello che di cuore. Fino alle soglie, o ben addentro, quello che, nato nel ’900 (e se Dio vuole ancora in vita), romanzo saggio fu detto. E così la lingua: la quale, forse per codesto, si dà meno mossa e impastata, meno impasticcata, meno intruglio di italiano e dialetto, di colto e di volgare. E di seguito il Marè, come fosse davvero all’ultima balera, ci diventa tormentato insicuro e malmostoso come mai. E, ma stavolta veramente, sempre più triste solitario y final. -
Suite dei mondi
«In questa fosforescente ""Suite dei mondi"", 'romanza provenzale', 'bohème musicale' e insieme cosmico caleidoscopio la cui vera cifra è la multiforme Armonia del Bello, possiamo assaporare quel 'liquor never brewed' cui fa cenno Emily Dickinson. Qualcosa di mirabilmente inattuale, inebriante e catartico. Il mosto puro.» (Dalla Prefazione di Silvio Raffo) -
Tra la salsedine e gli altri mondi. Ventuno storie diseguali
""Tra la salsedine e gli altri mondi"" è una raccolta di racconti eterogenei che spaziano tra varie tematiche: dai fatti realmente accaduti al genere fantastico, passando per il plausibile e terminando con le tre tappe fondamentali e visionarie di un viaggio compiuto dall'autore. Modi diseguali per tentare di svelare connessioni tra uomini e situazioni - reali, assurde o illusorie - per una riflessione spesso svincolata da condizionamenti logici. -
Il ciclo africano. Le avventure del commissario Sanders e del ten...
Il cosiddetto ""ciclo africano"" di Edgar Wallace copre buona parte della carriera dello scrittore ed è composto da undici opere. Questo filone della creatività dell'autore vede chiaramente in Kipling l'influsso principale, se non altro per il fatto che si tratta di avventure di inglesi in terre coloniali e il loro rapporto coi nativi. L'esperienza di corrispondente di guerra - dal 1898 - gli permette di conoscere alcune zone africane, tra le quali il Congo, che gli offre vari spunti per le opere. In senso più generale l'interesse degli scrittori inglesi per il tema africano era decisamente alto, come dimostra un antecedente vicino, i romanzi d'avventura - ambientati nell'Africa meridionale - di sir H. Rider Haggard (1856-1925) col cacciatore e mercante Allan Quatermain protagonista di ben diciotto opere, prima tra tutte ""King Solomon's Mines"" (1885) e, contemporaneo di Wallace, Edgar Rice Burroughs (1875-1950), che dal 1912 creerà una serie di romanzi con protagonista Tarzan. Per i personaggi del commissario Sanders e del luogotenente Bones sono state avanzate ipotesi sulle figure realmente esistite che possono aver fatto da modello. Sanders per buona parte è basato sul barone inglese - nato in India - Frederick Lugard (1858-1945). Bones sarebbe invece ricalcato su un nobile maltese, Henri Testaferrata Olivier (1886-1950), che ha servito nelle colonie britanniche agli inizi del Novecento. Naturalista dilettante, aveva un carattere eccentrico e si narra fosse molto portato per gli scherzi. Bones, carattere comico, fa rivivere in parte le gesta dell'eccentrico aristocratico ricreando in questo modo il personaggio del saggio folle, figura presente da sempre in letteratura. -
Racconti veneziani. Ediz. integrale
Con il saggio introduttivo ""Henri de Régnier a Venezia"" di Marco Catucci. I Racconti veneziani, scritti sul filo del ricordo e mai, come precisa l'autore stesso nella sua introduzione, mentre era a Venezia, giocano sulle apparenze: maschere, specchi, riflessi, travestimenti. Omaggio a Venezia, travestita spesso anche nei nomi, occasioni e incontri rivissuti e ricreati nella memoria, labirinti e figure sfuggenti, i Racconti veneziani danno l'esatta misura di uno scrittore dalla prosa cristallina e seducente, fedele alle proprie ossessioni, simmetrico e allo stesso tempo vertiginoso. Traduzione integrale di Albino Crovetto dell'edizione parigina del 1927 dei Contes vénitiens, illustrata con gli acquerelli e le vignette di Charles Martin.