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Il grande piccolo libro della paura. Racconti per il giorno più s...
Hoffmann. Irving. Wilde. Lovecraft. Creature misteriose si aggirano tra le pagine di questo libro. Come il cavaliere decapitato che, nella valle incantata di Sleepy Hollow, galoppa a spron battuto alla ricerca della propria testa. Come Cthulhu, mostro marino tentacolare che si nasconde negli abissi, e la cui scoperta rischia di rivelarsi fatale. Come la principessa Aurelia, sempre più attratta dai cimiteri e sempre più simile a un pericoloso vampiro. O come sir Simon, spettro dagli occhi rossi, vividi come carboni ardenti, che trascinando pesanti catene si diverte a spaventare gli inquilini del castello di Canterville. Figlie della notte e protagoniste di storie da incubo nate dalla penna di grandi maestri del brivido, queste creature incarnano timori ancestrali – le tenebre, l'ignoto, la morte, il diverso – e danno voce ai demoni che abitano dentro di noi e talvolta ci possiedono. Perché la paura è un sentimento antico come il mondo e raccontarla è sempre stato, sin dalla notte dei tempi, il modo più efficace per esorcizzarla. -
Viva il greco. Alla scoperta della lingua madre
La Grecia antica è a un tempo inizio e punto d'arrivo. Nella sua lingua si sono elaborati i fondamenti stessi della nostra civiltà, all'insegna di altissimi ideali come la giustizia e l'amicizia. I racconti eroici di Omero hanno trasmesso un'etica dell'eccellenza; la lirica di Saffo ha rappresentato i travagli e le gioie dell'eros; quella di Pindaro ha esaltato le glorie della competizione atletica; le storie di Erodoto e Tucidide hanno indagato le differenze tra i popoli e i motivi dei conflitti; le tragedie di Eschilo, Sofocle ed Euripide hanno portato in scena il dramma della libertà individuale; le commedie di Aristofane hanno criticato le derive della democrazia e posto in primo piano la formazione dei giovani; i dialoghi di Platone hanno dato voce alle ambivalenze del reale; i discorsi di Demostene hanno insegnato a difendere la libertà dalle sopraffazioni più temibili… Dopo averci iniziato all'utile inutilità del latino, Nicola Gardini volge ora lo sguardo alla madre ideale di tutti noi e ci accompagna alla scoperta di una lingua di infinita ricchezza, fitta di contrasti e di parallelismi, costruita sul confronto e sull'antitesi, che ancora può aiutarci a interpretare la complessità dei nostri tempi, invitando a comporre i dissidi in convergenze. -
La ragazza dei colori
Il blu del cielo regala allegria, il verde dei prati conforto. Stella ci credeva davvero. Credeva davvero che i colori avessero il potere di cambiare le emozioni e la vita delle persone. Ma per lei non è più così. E si sente perduta. Fino al giorno in cui, nella casa dell'anziana prozia Letizia, trova una valigia in cui sono custoditi dei disegni. I tratti sono semplici, infantili, ma l'impatto visivo è potente. Il giallo, il rosso e il celeste sono vivi, come scintille pronte a volar via dalla carta. Stella ha quasi paura a guardarli. Perché, per la prima volta dopo tanto tempo, i colori non sono più solo sfumature di tempera, ma sensazioni, racconti, parole. Stella deve scoprire chi li ha realizzati, solo allora tutto tornerà come prima. Ma Letizia, l'unica che può darle delle risposte, si chiude in un ostinato silenzio. Continuandole sue ricerche, però, Stella scopre un episodio che affonda le sue radici nel periodo più difficile della storia nazionale, quando poveri innocenti rischiavano la vita solo a causa della loro origine. Quando la solidarietà di un intero paese riuscì ad avere la meglio sull'orrore, salvando la vita a centinaia di bambini ebrei. Quello che Stella non poteva immaginare è il senso di colpa che quei disegni hanno celato per decenni. Un senso di colpa che grava come un macigno sulle spalle di Letizia. Spetta a lei ricostruire cosa è successo davvero. Perché Stella ha imparato che il buio non dura per sempre e che il sole splende ogni giorno più forte che mai. Una nuova storia piena di speranza e fiducia nel futuro. Una storia in cui i colori invadono il mondo e ci insegnano a trovare noi stessi. Una storia che riporta alla luce un episodio dimenticato della storia italiana durante il periodo fascista e ci ricorda che i bambini sono più forti di tutto. -
Avevano spento anche la luna
Lina ha appena compiuto quindici anni quando scopre che basta una notte, una sola, per cambiare il corso di tutta una vita. Quando a ricordarle chi è, chi era, le rimangono soltanto una camicia da notte, qualche disegno e la sua innocenza. È il 14 giugno del 1941 quando la polizia sovietica irrompe con violenza in casa sua, in Lituania. Lina, figlia del rettore dell'università, è sulla lista nera, insieme a molti altri scrittori, professori, dottori e alle loro famiglie. Sono colpevoli di un solo reato, quello di esistere. Verrà deportata. Insieme alla madre e al fratellino viene ammassata con centinaia di persone su un treno e inizia un viaggio senza ritorno tra le steppe russe. Settimane di fame e di sete. Fino all'arrivo in Siberia, in un campo di lavoro dove tutto è grigio, dove regna il buio, dove il freddo uccide, sussurrando. E dove non resta niente, se non la polvere della terra che i deportati sono costretti a scavare, giorno dopo giorno. Ma c'è qualcosa che non possono togliere a Lina. La sua dignità. La sua forza. La luce nei suoi occhi. E il suo coraggio. Quando non è costretta a lavorare, Lina disegna. Documenta tutto. Deve riuscire a far giungere i disegni al campo di prigionia del padre. È l'unico modo, se c'è, per salvarsi. Per gridare che sono ancora vivi. Lina si batte per la propria vita, giurando che, se riuscirà a sopravvivere, onorerà per mezzo dell'arte e della scrittura la sua famiglia e le migliaia di famiglie sepolte in Siberia. Ispirato a una storia vera, Avevano spento anche la luna spezza il silenzio su uno dei più terribili genocidi della storia, le deportazioni dai paesi baltici nei gulag staliniani. Definito all'unanimità da librai, lettori, giornalisti e insegnanti un romanzo importante e potente, racconta una storia unica e sconvolgente, che strappa il respiro e rivela la natura miracolosa dello spirito umano, capace di sopravvivere e continuare a lottare anche quando tutto è perso. -
Ci proteggerà la neve
Joana ha vent'anni ed è fuggita dal suo paese, la Lituania. È fuggita da una colpa a cui non riesce a dare voce. Ma ora davanti a sé ha una distesa di neve e un nuovo nemico: è il 1945, e il Terzo Reich è invaso dai russi. Lei non può che scappare verso l'unica salvezza possibile: una nave pronta a salpare nel mar Baltico. Ma il porto è lontano, chilometri e chilometri fatti di sete e fame. Accanto a lei ci sono altre anime in fuga: Emilia, una ragazza polacca che a soli quindici anni aspetta un bambino, e Florian, un giovane prussiano che porta con sé un segreto inconfessabile. I due hanno bisogno di Joana. Perché lei non ha mai perso la speranza. Perché la guerra può radere al suolo intere città, ma non può annientare il coraggio e la voglia di vivere. Quando la nave finalmente è all'orizzonte, la paura vorrebbe riposare in un porto sicuro. Ma Joana sa che non si finisce mai di combattere per la propria vita. E finché guardando in alto vedrà un cielo infinito pieno di neve, saprà che quel candore le darà la forza per non arrendersi. Dopo lo straordinario successo di Avevano spento anche la luna, Ruta Sepetys torna a raccontarci un episodio realmente accaduto che dà voce a una pagina dimenticata della storia: lituani, polacchi, prussiani, per la prima volta insieme in fuga verso la salvezza. Passati e persecuzioni diversi uniti dal sogno della libertà. Un libro sul coraggio, sui segreti che danno la forza per lottare, sulla speranza che è in grado di scalfire anche il muro più alto fatto di odio e paura. -
La forza gentile degli alberi
Anche dopo un incendio o una tempesta, e malgrado le sempre più distruttive aggressioni da parte dell'uomo, gli alberi si dimostrano in grado di resistere e sopravvivere oltre ogni aspettativa: proprio là dove sono stati bruciati o abbattuti, presto tornano a ripopolare la terra. Condividendo con noi le conoscenze acquisite in oltre trent'anni di lavoro come guardaboschi, Peter Wohlleben osserva questa prodigiosa capacità di rigenerazione, ma d'altro canto ci ammonisce: i danni causati dal cambiamento climatico, la deforestazione sempre più diffusa e invasiva, il disinteresse manifestato da un'ampia parte della politica e dell'economia nei confronti di un ecosistema in pericolo rappresentano una sfida da vincere, e al più presto. Perché la sofferenza dei boschi getta un'ombra sul futuro di tutti noi: sono infatti proprio i boschi a fornire la miglior difesa contro il surriscaldamento globale, a garantire la biodiversità, a proteggerci dalla siccità. Allo stesso tempo accurato e intenso, ""La forza gentile degli alberi"" è un inno d'amore e un ardente appello a riconoscere la ricchezza del nostro pianeta e a preservarne il delicato equilibrio. -
Alla fine di una caramella al limone
Secondo una leggenda che si tramanda di generazione in generazione, esistono delle speciali caramelle al limone che possono guidarci sul sentiero giusto, mostrandoci le strade che abbiamo scelto di non percorrere. Lolly, trentatré anni, si sente persa e insoddisfatta. Per questo la saggia zia Gert le appoggia sul palmo della mano tre caramelle a forma di spicchio cosparse di zucchero, insieme a poche, semplici istruzioni: scartarle prima di andare a letto, sorbirle lentamente fino alla fine e appoggiare la testa sul cuscino. Un po' scettica ma anche curiosa, Lolly segue le indicazioni. Così, all'improvviso, si trova catapultata in un ristorante tutto suo sulla costa inglese. La notte successiva, invece, incontra la madre come se non fosse mai scomparsa, e quella dopo ancora ha una famiglia con il suo primo amore. Ogni volta fa sogni così vividi da sembrare più un'alternativa possibile che il prodotto della sua immaginazione. Ma questi scenari durano il tempo di una caramella e a tutti manca qualcosa, perché ogni scelta comporta una rinuncia. Forse, però, la zia non voleva farle vivere un sogno. Forse, il suo era un invito a osservare il presente con occhi diversi. Perché le nostre scelte passate possono sembrare un po' aspre, come le caramelle al limone, ma il retrogusto è dolce se troviamo dentro di noi la forza per cambiare il futuro. Una storia di scelte, dove il passato è lo specchio per costruire un futuro più felice. Perché i sogni possono diventare reali e durare più di una caramella. Basta essere capaci di non indugiare nei ricordi e avere il coraggio di riprendere in mano la propria vita. -
Gabriella garofano e cannella
Con il suo profumo di garofano e la pelle color cannella, Gabriella è uno dei personaggi femminili più seducenti creati da Jorge Amado. Dotata di un fascino conturbante unito a una tenerezza di bambina, conquista il cuore dell'arabo Nacib, per il quale lavora come cuoca, e di innumerevoli altri uomini, sfidando la legge che nello stato di Bahía impone che il disonore dell'adulterio femminile venga lavato nel sangue. Il suo disinvolto candore si fa così vero e proprio atto rivoluzionario, e la stessa Gabriella finisce per incarnare le trasformazioni di una società e di un'epoca - la metà degli anni Venti - in cui la lotta tra vecchi possidenti e nuovi latifondisti delle terre del cacao vede sorgere all'orizzonte l'alba di un mondo nuovo. -
Seguire il flow. Cos'è l'esperienza ottimale e come possiamo conq...
Che cos'è una vita felice? Cercando di rispondere a una delle domande più antiche del mondo, Mihály Csíkszentmihályi ci introduce al concetto di «flow»: una condizione in cui, trovandoci completamente assorbiti in ciò che stiamo facendo, perdiamo il senso del tempo e riusciamo così a dare importanza al presente. Tenendo sotto controllo emozioni negative quali stress, ansia e noia, il «flusso» è la risorsa che abbiamo a disposizione per fare della nostra esistenza un'esistenza felice. Chiave del successo di tante persone creative – musicisti, artisti e scrittori, ma anche atleti e scienziati –, è in realtà uno stato che tutti possiamo sperimentare nelle attività quotidiane: dal giardinaggio alla cucina, dall'apprendimento di una nuova lingua alla cura della casa. In un mondo frenetico in cui è sempre più difficile trovare un equilibrio, ""Seguire il flow"" è un antidoto all'assedio della tecnologia multitasking, un libro semplice e rivoluzionario grazie al quale impareremo a mettere a frutto nel modo migliore il nostro tempo, a realizzare le nostre potenzialità e a vivere appieno la nostra vita. -
Tutto nella norma
Ogni sera, Martina apre il suo quaderno a quadretti e decide se colorare una casella in base a com'è andata la giornata. Se la lascia bianca è stata una buona giornata, se è nera il suo opposto. Nessuna via di mezzo. Lei è fatta così. Per ora il bilancio è piuttosto negativo: ha trentaquattro anni e un lavoro che non la gratifica, non riesce ad avere un bambino e il suo compagno non vuole né sposarsi né acquistare una casa. Martina sa che le case non sono solo muri, ma fotografie di varie fasi della vita. C'è la casa dell'infanzia, che ci offre protezione; la casa in cui per la prima volta abbiamo vissuto da soli o in condivisione, sinonimo di libertà e di precarietà. Poi c'è la casa definitiva, quella per cui si accende un mutuo che ci accompagnerà per il resto dei nostri giorni. È un passo importante: vuol dire crescere davvero e uscire dal limbo degli «adulti a metà». Martina vorrebbe non esserlo più, e invece ci si sente ancora tanto. Quando i suoi genitori mettono in vendita la casa in cui è stata bambina e l'invito al matrimonio di una vecchia amica riapre una porta sul suo passato, Martina vede crollare tutte le certezze. All'improvviso, oltre al bianco e al nero, esplodono i mille colori dell'arcobaleno e quelli che sembravano obiettivi essenziali perdono di significato. Martina scopre che, nel diventare adulti, si procede a tentoni, si commettono errori, ci si allontana dall'orizzonte e a volte lo si cambia proprio. Per questo, è importante godersi il viaggio più che concentrarsi solo sulla meta, sentirsi a casa più che scegliere in che casa abitare. -
Gran Teatro Italia. Viaggio sentimentale nel paese del melodramma
I teatri in generale, e quelli d'opera in particolare, esistono in tutto il mondo. Eppure soltanto in Italia sono qualcosa di più di un semplice luogo di spettacolo. Se in passato tra palchi e gallerie si indugiava per farsi notare, e nei ridotti si discuteva di politica e si giocava d'azzardo, ancora oggi i teatri si confermano il fulcro della vita civile e culturale – oltre che musicale – di ogni città. Proprio per questo, suggerisce Alberto Mattioli, offrono la prospettiva migliore per osservare e cercare di comprendere l'Italia. In un ideale grand tour attraversiamo lo Stivale in tutta la sua lunghezza: dal Regio di Torino al Massimo di Palermo, dai velluti rossi della Scala di Milano alle pietre dell'Arena di Verona, dai palchi dei minuscoli teatri storici marchigiani alle ampie sale del San Carlo di Napoli, per scoprire come le storie si mescolano alle leggende per fondare miti, ma anche come cambiano i gusti e le abitudini del pubblico, che ruolo i loggioni hanno avuto in celebri debutti e in fiaschi clamorosi, quali grandi viaggiatori stranieri hanno amato i palcoscenici nostrani. Ma soprattutto, accompagnandoci lungo questo originalissimo itinerario fatto di vicende umane e sociali, di mode, vizi e virtù, Mattioli disegna il ritratto di un Paese che forse più di ogni altro ha fatto coincidere, sulla scena e fuori dalla scena, arte e vita, e che, tra mille campanili, nei riti del teatro d'opera ancora riesce a specchiarsi, a riconoscersi, a sentirsi unito. -
Il gatto che credeva nell'amore
Edgar Road non è mai del tutto tranquilla. Per il gatto Alfie è il posto migliore in cui vivere, ma anche lì, a volte, le cose cambiano. Alcuni abitanti del quartiere hanno deciso di traslocare altrove e Alfie è molto triste. Da anni è un punto di riferimento, sempre pronto ad allungare una zampa quando qualcuno dei residenti ne ha bisogno. Pur sapendo che, questa volta, le sue fusa non basteranno, non ha tempo di crogiolarsi nella nostalgia: qualcuno di nuovo è arrivato a scombussolargli la vita. Nell'abitazione rimasta vuota, vive una ragazzina sola che è scappata di casa perché la madre non riesce più a occuparsi di lei. Alfie sente che qualcosa non va. Lui ha un dono speciale: è capace di ascoltare le emozioni nascoste e, per lui, nessuno deve rimanere solo in Edgar Road. Così fa in modo che la ragazza incontri gli abitanti del quartiere che subito decidono di prendersi cura di lei. Il gatto è come sempre soddisfatto, ma deve ammettere che il pelo inizia a ingrigire e l'agilità non è più quella di una volta. È arrivato il momento di passare il testimone ai giovani gattini del quartiere. Così Alfie ha un'idea aprirà una scuola per giovani gatti felici dei portoni! I suoi allievi sono pieni di energia ma anche davvero imbranati. Ora tocca a loro mettersi in gioco, sempre con la supervisione di Alfie, Palla di Neve e George. Con la serie del gatto Alfie, Rachel Wells ha venduto oltre 250.000 copie in Italia. -
La terza dimensione delle mappe. Come la geografia dello spazio d...
Se in passato i cieli hanno ispirato i miti della creazione, influenzato le culture e stimolato il progresso scientifico, oggi la geografia dello spazio inizia ad assomigliare sempre più a un'estensione di quella terrestre. Gli esseri umani stanno trasferendo gli stati nazionali, le aziende, la storia, la politica e i conflitti molto sopra le loro teste, rivoluzionando inevitabilmente anche la vita sul nostro pianeta. Dopo ""10 mappe che spiegano il mondo"" Tim Marshall alza lo sguardo verso il cielo, vera nuova frontiera della geopolitica mondiale, e delinea le prossime, decisive tappe dello sviluppo aerospaziale: satelliti spia orbiteranno intorno alla Luna, futuro terreno di scontro per 'approvvigionamento di acqua e terre rare, mentre le grandi potenze mondiali, a partire da Stati Uniti, Russia e Cina, saranno impegnate a ridefinire le loro sfere d'influenza affrontandosi in vere e proprie guerre stellari. Tutto questo non è fantascienza: è la realtà che promette di concretizzarsi nei prossimi anni, quando l'avanzamento tecnologico e militare ci catapulterà in una nuova era, quella dell'astropolitica. -
I 12 orologi che raccontano il mondo
Sin dall'origine della civiltà, gli uomini hanno cercato di scandire il tempo, ma questo si è sempre ribellato al loro controllo. Gli orologi sono stati utilizzati nel corso della storia per conservare il potere, arricchirsi, governare cittadini o controllare sudditi, e queste pagine appassionanti rivelano come sono nati e quali meravigliose avventure ne hanno accompagnato lo sviluppo: dalle meridiane dell'antica Roma ai moderni smartwatch, dai complicati orologi ad acqua della Cina imperiale ai satelliti in orbita attorno alla Terra. David Rooney fa comprendere in profondità in che modo gli orologi hanno segnato per millenni la strada del progresso umano svolgendo un ruolo decisivo nella scoperta di nuovi continenti e nella costruzione di imperi, e ci dimostra quali sono gli effetti reali che continuano ad avere sull'economia, sulla politica e sulla nostra stessa identità. Perché la storia del tempo è la nostra storia. -
Ancora un disastro. Almost beautiful
Abby e Travis sono due guerrieri. Hanno sempre dovuto lottare contro chi non credeva nel loro amore. Sin dal loro primo incontro, anni prima, quando si sono scambiati parole poco amichevoli per nascondere la reciproca attrazione. Hanno superato incomprensioni, accuse, inganni, fino al giorno in cui si sono scambiati gli anelli, suggellando la promessa di restare sempre insieme, a ogni costo. Eppure il loro passato cerca ancora di dividerli. Qualcuno sta indagando su un incendio in cui Travis è rimasto coinvolto suo malgrado e, per di più, c'è chi vorrebbe usare a scopo di lucro le competenze che Abby ha appreso dal padre. Per proteggerla, Travis prova ad allontanarsi, ma Abby non glielo permette, convinta che solo restando insieme possano affrontare ogni difficoltà. Ad aiutarli, gli amici di sempre, Shep e America, e i fratelli di Travis con le rispettive compagne. Perché un amore così grande deve essere difeso. E nessuno è più forte della famiglia Maddox al completo. -
Elisabetta. La regina infinita
Sono passati quasi settant'anni dal giorno dell'incoronazione – la prima trasmessa in diretta televisiva – sotto le magnifiche volte dell'abbazia londinese di Westminster, e da quel 2 giugno la fama e la popolarità di Elisabetta II non hanno fatto che aumentare. Nel suo ruolo pubblico ha vissuto in prima persona cambiamenti storici epocali, attraversando guerre mondiali e tempeste politiche; come capo della famiglia Windsor ha dovuto affrontare scandali e tragedie, divorzi e rappacificazioni. La ferma compostezza con cui è rimasta al centro della scena per tutti questi anni l'ha trasformata in un mito che il giornalista Alberto Mattioli e il cultore Marco Ubezio celebrano con pura passione e divertita riverenza. Muovendosi lontano dai profili biografici fatti di gossip e di veri o presunti scoop, ma distillando con humour il senso profondo di una vita straordinaria, i due autori raccontano la favola di una regina che sembra aver sfidato le leggi del tempo e di cui tutti continuiamo a subire l'infinito fascino. -
Patrie. Una storia personale dell'Europa
Grande storico della contemporaneità, Timothy Garton Ash è figlio del sogno europeo che dal secondo dopoguerra a oggi, malgrado tutto, ancora non smette di affascinare. Di questo sogno ""Patrie"" ripercorre trionfi e tragedie muovendosi tra analisi politica, reportage e memoria intima. Attraversando luoghi ed eventi che hanno segnato il passato e ancora incidono sulle nostre vite, Garton Ash ritorna, sul filo dei ricordi paterni, al giorno dello sbarco in Normandia; racconta cosa significa essere sorvegliato dalla Stasi; rivive i numerosi incontri della sua carriera, ciascuno in grado di offrire un'idea diversa di futuro, dai guerriglieri tra le montagne del Kosovo agli adolescenti delle banlieue parigine, fino ai presidenti e primi ministri dei maggiori paesi. E nel riflettere su come l'Europa si sia lasciata alle spalle la devastazione delle armi e abbia costruito sulle macerie del muro di Berlino un futuro di democrazia, rivolge un appello urgente ai cittadini di questo antico continente affinché comprendano e difendano ciò che è stato tanto faticosamente conquistato, e continuino a lavorare per un futuro condiviso. -
La trilogia del Longjoy College
Andrea attraversa il cancello del college di corsa, mentre il panorama di Venezia si perde all'orizzonte. È in ritardo, come sempre, e ancora più maldestra del solito, con il pesante borsone sulle spalle. In tasca stringe un foglietto di carta con su scarabocchiato «scrivi, scrivi, scrivi». Tre semplici parole che la madre le ha insegnato quando era ancora bambina. Tre semplici parole che sanno infonderle fiducia e speranza giorno dopo giorno, mentre affronta gli studi al Longjoy College, la più esclusiva scuola di giornalismo del mondo. E se, nell'Apprendista geniale, Andrea scopre che in quelle aule ci sono amici, e non solo, su cui contare, nei successivi capitoli della serie –La ragazza con le parole in tasca e Tutto accade per una ragione – dovrà scoprire la verità sulla storia della propria famiglia per riuscire a superare ostacoli e avversari e coronare il proprio sogno: diventare giornalista e, forse, trovare l'amore. Con l'imperdibile trilogia del Longjoy College, per la prima volta raccolta in un unico volume, Anna Dalton ci ha regalato una protagonista indimenticabile: insieme insicura e determinata, ironica e romantica, Andrea Doyle è prima di tutto una giovane donna in cerca del proprio posto nel mondo. Un compito difficile, che potrà raggiungere solo facendo affidamento sul proprio coraggio e sull'affetto di chi le è accanto. -
Nove giorni e mezzo
Ci sono mattine da dimenticare. Proprio come accade a Elena quando viene svegliata all'alba dalla madre ottantenne che le annuncia di aver lasciato il marito per andare a vivere con due amiche coetanee e subito dopo, invece di essere promossa, viene licenziata dal giornale in cui lavora. Basterebbe molto meno a fiaccare l'entusiasmo di chiunque, sennonché arriva una notizia che per molti sarebbe drammatica, ma non per lei: in una via del centro di Milano vengono ritrovati due trolley grondanti sangue. Subito, l'intuito di Elena drizza le antenne. Potrebbe significare che non tutto è perduto. Che può ancora fare uno scoop, riconquistare il suo lavoro e non occuparsi solo di rispondere alle richieste più disparate dei suoi figli quasi fuori casa. Che può ancora provare una scarica di adrenalina, non solo sdraiarsi accanto al marito dopo un giorno uguale a quelli precedenti. Quello che Elena non può immaginare è che le sue ricerche la porteranno a indagare insieme a sua madre e alle sue amiche, convinte che il corpo nelle valigie sia quello del loro maestro di tango. E soprattutto che le azioni al limite della legalità cui sarà costretta potranno risvegliare dal letargo il suo matrimonio. Perché forse dare ascolto all'anima da detective che è dentro di lei non è sbagliato. Forse le brutte notizie non sono poi così brutte, sono solo deviazioni verso l'ignoto che non sempre deve fare paura. Un caso da risolvere cambia la quotidianità di una donna che credeva che la sua vita fosse tutta lì, tra figli, marito e genitori. Invece non è mai troppo tardi per sentirsi vivi di nuovo. Per ridere di gusto, per dire un no in più e tornare ad amare sé stessi. -
Il ritorno di Casanova
Nel suo cinquantatreesimo anno di vita, quando ormai a trascinarlo per il mondo non è più la sete di avventura della giovinezza ma l'inquietudine del tempo che passa, Casanova sente crescere dentro di sé la nostalgia di Venezia. Il viaggio che dovrebbe ricondurlo nella città natale, dalle cui prigioni è evaso molti anni prima, s'interrompe quando è in vista della meta: a Mantova l'incontro con la bella e dotta Marcolina riaccende il suo ardore libertino. Tormentato dal desiderio di possedere la giovane donna che lo rifiuta ostinatamente, il grande seduttore dovrà ricorrere all'inganno. Ma neppure questo basterà ad assicurargli il trionfo e a scacciare i fantasmi di un crepuscolo ormai imminente. Come ha scritto Claudio Magris, «Casanova che invecchia è anche l'Austria che tramonta, la sensualità che si spegne, il mondo di ieri che si avvia a una fuga nelle tenebre».