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I Ching. Una nuova lettura del libro dei Mutamenti
La storia del libro dei Mutamenti comincia in Cina, più di tremila anni fa. Dichiarato «classico confuciano» per editto imperiale nel 156 a.C, il manuale di divinazione ebbe per secoli profondo influsso sulla filosofia, l'arte, la letteratura, la politica, la scienza, la tecnica e la medicina di numerose culture dell'Asia orientale. Arrivato in Europa nel Seicento al seguito dei missionari gesuiti di ritorno dall'Oriente, 17 Ching si è via via guadagnato l'attenzione di personaggi come Leibniz, Cari Gustav Jung, Hermann Hesse, Philip Dick, Alien Ginsberg, Jorge Luis Borges, Bob Dylan, e ancora oggi resta una lettura straordinariamente affascinante. -
L' italiano contemporaneo
Il volume costituisce un profilo dell’italiano di oggi, tracciato ai vari livelli di analisi linguistica, dalla fonetica e fonologia alla morfologia flessiva e lessicale, dalla sintassi al lessico, compresa l’onomastica. Sono affrontati, fra l’altro, diversi aspetti di carattere variazionale, con capitoli dedicati al parlato, allo scritto, al trasmesso dei vecchi e nuovi media, e con approfondimenti sui dialetti, sulle varietà regionali e sulla lingua dei semicolti. Un’importante funzione di raccordo è svolta dal capitolo sulla testualità. Assai ricco il corredo degli esercizi. -
La didattica dell'italiano nel contatto interculturale
I rilevanti movimenti migratori che caratterizzano la nostra epoca portano sempre più le società a confrontarsi con le dinamiche sollecitate dal contatto linguistico e culturale. Il volume prende in esame i principali contesti in cui l’italiano è appreso in presenza di stretto contatto linguistico con altre lingue e illustra le soluzioni didattiche e organizzative adottate per lo sviluppo di una competenza linguistica multipla. La mediazione linguistica si configura così come strumento capace di sostenere il dialogo interculturale e l’evoluzione dell’incontro fra culture.rnindice del volume: Introduzione. - parte prima. l’insegnamento dell’italiano nel contatto interculturale in italia. - I. L’insegnamento dell’italiano ad adulti immigrati. - II. L’insegnamento dell’italiano a bambini e adolescenti stranieri. - parte seconda. l’insegnamento dell’italiano nel contatto interculturale fuori d’italia. - III. L’insegnamento dell’italiano in Europa. - IV. L’insegnamento dell’italiano in America del Nord. - V. L’insegnamento dell’italiano in America del Sud. - VI. L’insegnamento dell’italiano in Oceania. - Bibliografia. - Indice analitico. -
Elogio della parola
Vincitore della IV edizione (2019) del Premio Asimov per l'editoria scientifica divulgativa rnrnLa comparsa delrnlinguaggio neglirnesseri umani è legatarnalla costruzione dirnquella che chiamiamorn«civiltà».rnrnChe cosa ci rende diversi dagli altri animali,rnanche da quelli più vicini a noi come irnprimati? Pur condividendo con essi larnsocialità e la capacità di comunicare, noirnumani ci differenziamo per un linguaggiornparticolare, quello della parola. Oggi, lernstraordinarie possibilità di comunicazionernaperte dall’era digitale inducono una fugarndalla parola e dalla conversazione; questo èrnevidente sia nei giovani chiusi in una stanzarnsotto una pioggia di messaggi sia neglirnanziani emarginati dalle nuove tecnologie, chernsi trovano ad affrontare tutti una paradossalernsolitudine. È tempo di tornare all’unicitàrndell’uomo e a quella «stringa di parole che larnragione infila nella collana della storia». -
Il grande racconto dell'evoluzione umana
Tentare di comprendere l’uomo attraverso larnsua storia è una delle sfide più affascinantirndella conoscenza scientifica. È nel tempornprofondo che ritroviamo il nostro posto nellarnnatura, è da lì che possiamo disegnare larngenesi della biodiversità umana.rnUna storia prima della storia, ricompostarna partire da ossa fossili, manufatti, sitirnpreistorici e dati di biologia molecolare. Inrnquesto libro si racconta il grande viaggiornnel mondo dei primati che ci riporta a quelrngruppo di scimmie antropomorfe bipedi che,rnall’inizio del Pliocene, intrapresero in Africarnil percorso evolutivo che ha poi dato originernalla nostra specie. Incontreremo Lucy,rnassisteremo all’emergere del genere Homo,rnvedremo evolvere i Neanderthal e comparirerninfine sulla scena Homo sapiens, la specierndestinata ad affermare il proprio dominiornsull’intero pianeta. -
Malalingua. L'italiano scorretto da Dante a oggi
Questo libro rovista nella pattumiera della lingua italiana: dal Dante piùrnscorretto al Verga più anomalo; dalle storpiature dei comici come Totò aglirnstrafalcioni degli studenti, ma anche di uno scrittore come Svevo; dallernbizzarrie del linguaggio giovanile agli anglicismi e alle frasi fatte dei gerghirnaziendali e mediatici. In passato i problemi nascevano dalla distanza fra larnlingua parlata (il dialetto) e la lingua scritta (l’italiano), ma per chi è natorndopo gli anni Sessanta il rischio è quello opposto, di appiattire troppo lornscritto sul parlato. Ma ieri come oggi siamo tutti esposti al rischio dellarnfiguraccia, abbiamo tutti qualcosa da farci perdonare, una virgola, unrnaccento, un suono, una desinenza, una parola, un costrutto. La bistrattatarn«malalingua» riserva però anche piacevoli sorprese, come i sani condimentirnpopolari e regionali che insaporiscono il nostro idioma mediterraneo. -
I nomi del male e i segni dell'eredità. Pensare, nominare e curar...
Il volume indaga le radici storiche delle malattie che oggi definiamo genetiche e/o ereditarie, ponendo le premesse terminologiche e scientifiche che stanno a fondamento della riflessione moderna e contemporanea sulla malattia genetica, qui animata dal filo della continuità e della pur presente discontinuità con il pensiero antico. In tal senso, si presenta una retrospettiva storico-critica che, partendo dall'approfondita indagine lessicografica dei termini fondanti il pensiero embriogenetico moderno, interroga la validità storica ed epistemica di alcuni concetti e parole-chiave dell'era post-genomica, tra cui quello di causalità, o il rapporto tra natura e cultura, per toccare il nucleo più sensibile del pensiero biopolitico contemporaneo, ossia la questione eugenetica e i limiti dell'antropopoiesi. Attraverso una ricerca condotta in maniera interdisciplinare, nel volume si intrecciano diversi approcci alla documentazione storico-medica provenienti da differenti tipologie di fonti - bibliografiche, archeologiche, iconografiche - e contesti socioculturali. Frutto della collaborazione di autori italiani e stranieri, il volume presenta i risultati di un dialogo continuo tra il presente e il passato, contribuendo alla comprensione dell'evoluzione del pensiero medico-scientifico con tutti gli attrezzi offerti dagli studi umanistici. -
L' altra faccia dell'universo. I segreti della materia e dell'ene...
Alzando lo sguardo al cielo in una notte stellata, chi non si interroga su quanto grande sia l'universo, quale sia la sua origine, il suo destino? Oggi è possibile rispondere su basi scientifiche a molte domande antichissime, che riguardano l'evoluzione del cosmo, la sua estensione spaziale e temporale, gli elementi che lo costituiscono. Ma i segreti sono lungi dall'essere tutti svelati. La nostra conoscenza cosmologica, infatti, ha incontrato negli ultimi decenni un limite che per il momento non riusciamo a superare. Anzi due. Materia oscura ed energìa oscura sono le due sostanze enigmatiche senza le quali l'universo sarebbe irriconoscibile, forse invivibile. Devono esistere in qualche=forma, ma non ne abbiamo alcuna prova diretta. È il grande mistero scientifico dentro al quale ci portano queste pagine appassionanti. -
Per sguardi e per parole
Quel pensiero non sarebbe venuto alla sua luce, o alla sua ombra, senza essere provocato da quella immagine, che diviene essa stessa sintesi sensibile di una dimensione dell'umano. Da Mantegna a Kiefer, una sequenza di incontri ravvicinati e rischiosi con icone irrinunciabili della nostra civiltà. -
La forma delle cose. L'alfabeto della geometria
Orientarsi nello spazio, percepire un oggetto attraverso la sua forma, minimizzare gli spostamenti: sono abilità geometriche che tutti usiamo nel quotidiano. Platone faceva entrare nell’Accademia solo chi aveva dimestichezza con la geometria, una scienza che richiama questioni filosofiche ma che dà anche concreta risposta a tanti quesiti tecnologici. Dalla linea retta agli spazi che si curvano, i teoremi della geometria ci aiutano da sempre a rendere facile il difficile. Ma in che modo la mente umana esplora la forma delle cose? Un viaggio che da Euclide e dalla geometria elementare giunge a Bernhard Riemann e alle teorie contemporanee, che forniscono alla fisica gli strumenti per capire l’universo e tentare di formulare una «Teoria del Tutto». -
Imprese di comunità. Innovazione istituzionale, partecipazione e ...
Alternativa sia all’impresa capitalistica sia all’impresa pubblica e allarnpubblica amministrazione, l’impresa di comunità poggia su due pilastri: rnla partecipazione della società civile alla produzione e alla gestione di beni e servizi; il perseguimento dell’interesse generale per una determinata comunità locale. In Italia queste nuove imprese svolgono un ruolo importante, perché contribuiscono alla rivitalizzazione di aree rurali a rischio spopolamento, nonché al recupero di aree urbane degradate oppure segnate da fenomeni di marginalità sociale. Come funzionano le imprese di comunità e quali sono i loro tratti fondanti? A partire da un’analisi empirica condotta da Euricse, il volume ne illustra le principali caratteristiche – governance, forme giuridiche, aspetti finanziari, rapporti con gli enti pubblici locali – e ne esamina l’efficacia come strumento di sviluppo locale. -
Gli anni della pazienza. Bea, l'ecumenismo e il Sant'Uffizio di P...
Quando, nel giugno 1960, Giovanni XXIII nominò il cardinale Augustin Bea a capo del Segretariato per l'unità dei cristiani, molti, come il domenicano Yves Congar, restarono sbalorditi da quella che ritenevano una singolare scelta. Cosa aveva a che fare un porporato settantanovenne, esegeta conservatore tra i più fidati collaboratori di Pio XII e suo confessore personale, con la primavera ecumenica che dal Vaticano II, e proprio da quel Segretariato, ci si attendeva? Eppure il gesuita tedesco si sarebbe in breve tempo rivelato uno dei protagonisti più autorevoli del rinnovamento conciliare e tra gli interpreti più fedeli dell'eredità roncalliana. Cosa si cela dunque dietro quella che agli occhi di molti apparve come un'improvvisa conversione? Proprio tale interrogativo, che la storiografia ha indicato come ""l'enigma Bea"", è al centro dell'indagine del volume, che, sulla base della documentazione degli archivi privati (tra cui l'inedito carteggio con il vescovo di Paderborn Lorenz Jaeger pubblicato integralmente in appendice), ricostruisce l'attività del gesuita nel decennio precedente al concilio, quando, dal 1949, era consultore del Sant'Uffizio. Quello che emerge è un originale profilo del futuro cardinale, divenuto progressivamente avvocato e intercessore dell'ecumenismo cattolico, in particolare tedesco, durante l'ultimo periodo del pontificato pacelliano. Fu proprio in quegli ""anni di pazienza"" che Augustin Bea maturò gradualmente le competenze e i contatti in ambito ecumenico che nel 1960 lo avrebbero reso tra i più stimati collaboratori di Giovanni XXIII e paladino di quell'ecumenismo destinato a rivoluzionare la chiesa cattolica durante il Vaticano II. -
Andare per parchi nazionali
Luoghi che raccontano tutta la nostra storia - da quella geologica a quella geografica, politica e sociale - espressa nel rapporto tra comunità e ambiente.Scaturito da condizioni geografiche, morfologiche e climatiche molto particolari, lo straordinario patrimonio dei parchi nazionali italiani offre non soltanto bellezze naturali, ed esemplari rari di flora e fauna, ma comprende anche siti preistorici, aree archeologiche, chiese, palazzi nobiliari, borghi medievali, masserie, torri. Natura e cultura si intrecciano così in un paesaggio ricco di biodiversità e di vestigia uniche. L'itinerario fra i 24 parchi toccherà fra gli altri il Gran Paradiso, lo Stelvio, le Cinque Terre, le Foreste Casentinesi, i Monti Sibillini, il Circeo, il Vesuvio, il Pollino, l'Aspromonte, l'Asinara. -
Andare per fortezze e cittadelle
Simbolo di un potere, ma anche manifestazionernraffinatissima della nascente cultura umanisticorinascimentale.rnSono le fortezze e le cittadelle.rnCon l’uso sempre più ampio delle armi da fuoco,rnl’Italia si trovò ad essere terreno privilegiatorndi innovazioni straordinarie nelle tecniche dirnfortificazione.rnForte, fortezza, casamatta, rocca, bastione, cittadella: il paesaggio della penisola è ricco d’innumerevoli strutture difensive sopravvissute a secolari, talvolta millenarie, fasi di riadattamento e riutilizzo. In esse cogliamo il sedimento tutto italiano di architettura e storia militare, ma anche di scienza, arte, cultura e società. Dall’Orlando furioso al Deserto dei Tartari, tanti luoghi del nostro immaginario evocano queste fortificazioni. L’itinerario che ci propongono queste pagine spazia da costruzioni molto antiche (Castel Sant’Angelo) e medievali (San Leo, Castello Sforzesco) a fortezze spagnole (Castel dell’Ovo a Napoli), contro i pirati (Trapani e Ustica in Sicilia), alpine (Fenestrelle), risorgimentali (Gaeta, Peschiera), fino a quelle più recenti del Novecento. -
Diritto commerciale. Una conversazione
IL DIRITTO CHE CAMBIA propone una mappa dei concetti rne dei paradigmi delle materie fondamentali che costituiscono rnla formazione del giurista. Se banche dati e rete forniscono tutte rnle informazioni e danno conto in tempo reale delle applicazioni normative, è essenziale ricostruire una unitaria e aggiornata rnvisione d’insieme. In forma piana e dialogica, ogni volume ridefinisce i confini di ciascuna materia, illustra novità e contaminazioni, guarda all’evoluzione futura.rnrnNegli ultimi decenni il diritto commerciale ha conosciuto cambiamenti enormi in presenza delle trasformazioni del mercato unico europeo e di fenomeni quali la globalizzazione, l’evoluzione tecnologica e l’innovazione finanziaria. Renzo Costi ha attraversato questa lunga e intensa fase del diritto commerciale, grazie a una ricchissima e diversificata attività scientifica e alla partecipazione diretta, in varie vesti, ad alcuni momenti che ne hanno segnato l’evoluzione. -
Big data. Come stanno cambiando il nostro mondo
Un’invisibile nuvola ci avvolge. Sono i dati e le informazioni che scambiamo online, un flusso continuo che qualcuno raccoglie, elabora e scambia. È vero che grazie ai big data accediamo a servizi sempre più ritagliati sulle nostre necessità, ma ogni nostra mossa, ogni acquisto, ogni comunicazione, ogni nostro momento pubblico e privato è osservato. Di ciascuno di noi esiste da qualche parte nell’etere un profilo. Utile a chi vuole influenzare le nostre scelte, di consumo ma anche politico-elettorali. E magari a chi vorrà approfittare delle nostre debolezze e dei nostri segreti. -
Dopoguerra. Gli italiani fra speranze e disillusioni (1945-1947)
Diari privati e memorie,rnlettere, rapporti dei prefetti e dellarnpolizia, stampa, film e canzoni,rnconversazioni intercettate offronornun materiale ricchissimo, chernpermette agli autori di comporrernl’appassionante ritratto dal bassorndegli italiani nel momento dellarnrepubblica nascente.rnrn«ma che cosa speravano dunque tutti? Che il giorno dopornla Liberazione le cose fossero già sistemate a dovere ernprendessero il loro corso normale?» - rnpartigiana Andreina Zaninetti - Libano,rn8 maggio 1945rnrn«Amore mio qui scoppia il dopoguerra.rnSperiamo che duri poco» - rnSuso Cecchi d’Amico, 25 maggio 1946rnrnrnI tre anni che vanno dalla fine della guerra all'entrata in vigore della Costituzione repubblicana per gli italiani sono un periodo pieno di felicità e di violenza, in cui la comunità nazionale ricompone i suoi frantumi, si congeda dalla guerra civile e dal fascismo e costruisce faticosamente il suo futuro. Sono i giorni delle vendette e della resa dei conti, dei prigionieri e dei deportati che tornano a casa, delle grandi adunate politiche della rinata democrazia, ma anche di una gioiosa febbre di divertimento, di voglia di ballare, di fretta di ricostruire e costruire, con un'energia vitale che già prepara il boom degli anni a venire. Gli autori interrogano diari privati e memorie, lettere, rapporti dei prefetti e della polizia, stampa, film e canzoni, corrispondenze e conversazioni intercettate, per comporre un ricco e appassionante ritratto dal basso di come gli italiani vissero quei primi fervidi anni della repubblica. -
Francesco de Sanctis: la scienza e la vita
«Le università italiane oggi sono come tagliate fuori del movimento nazionale, senz'alcuna azione sullo Stato che si dichiara essere neutro, e con piccolissima azione sulla società di cui non osano interrogare le viscere. Divenute fabbriche di avvocati, di medici e d'architetti, se intenderanno questa missione della scienza odierna, se usando la libertà che loro è data, affronteranno problemi attuali e taglieranno sul vivo, se avranno l'energia di farsi esse capo e guida di questa restaurazione nazionale, ritorneranno, quali erano un tempo, il gran vivaio delle nuove generazioni, centri viventi e irraggianti dello spirito nuovo». -
Il capo. La grande guerra del generale Luigi Cadorna
Luigi Cadorna diresse con poteri pressoché assoluti le operazioni militari italiane nella Grande Guerra. L’enorme consenso personale e la debolezza dei governi di Roma lo misero al riparo da ogni critica: nonostante l’insuccesso dei suoi piani, le enormi perdite di vite umane, il rischio di una sconfitta sul fronte trentino nel 1916, egli rimase al suo posto fino alla disfatta di Caporetto, nell’autunno 1917. Quanto era stato incensato prima, tanto venne demonizzato poi. Nel contesto della cultura militare europea e della storia italiana dell’epoca, Cadorna appare come il rappresentante, non eccezionale, di una generazione di professionisti delle armi ossessionata dal passato inglorioso, dalle umilianti sconfitte e dai difetti di un paese che ritenevano debole e indisciplinato. -
Il grande racconto delle stelle
In principio furono le stelle. Se il primo arnvedere «astri infiniti splendere nel buio» èrnOmero, poeti e scrittori di tutte le letteraturernsono stati rapiti dall’incanto del cielo stellato.rnSu tutti, Dante, che nella Commedia si volgernalle stelle all’inizio e alla fine del poema, ernal termine di ciascuna cantica. Trapuntanorndovunque le volte delle chiese e dellernmoschee, illuminano mille capolavori dellarnpittura, da Giotto a van Gogh e a Rothko.rnIspirano musiche sublimi, da Händel arnHaydn, da Verdi a Wagner, come purernfolgoranti sperimentazioni contemporanee.rnMa il racconto delle stelle ha intessuto dirnvibrante bellezza anche civiltà lontane:rnPersia, India, Cina. Sapienti e visionarie,rnqueste pagine esplorano i pensieri e i sogni,rngli interrogativi, i fantasmi, i terrori, lernsperanze che l’umanità ha consegnato allernstelle attraverso il tempo.