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Insegnare nella scuola dell'infanzia e primaria. Un approccio psi...
Il volume, appositamente pensato per chi è in procinto di entrare nel mondo della scuola, affronta da un punto di vista psicodinamico le principali aree legate sia al ruolo di insegnante sia al suo esplicarsi nell'ambito della classe e in quello istituzionale. In particolare vengono affrontati gli aspetti psicologici implicati nella relazione educativa, con specifico riferimento a quelli comunicativi e di relazione, che possono favorire o disturbare non solo l'acquisizione dei saperi, ma anche la qualità stessa dell'esperienza scolastica da parte di bambine e bambini. Vengono inoltre analizzate le dinamiche di gruppo presenti nella scuola dell'infanzia e primaria e gli aspetti critici della «mente istituzionale» che possono determinare un disagio nelle figure educative; disagio che si ripercuote su alunni e alunne, che si trovano così ad affrontare esperienze di maltrattamento e di sofferenza psicologica. Uno strumento utile a promuovere il benessere a scuola di docenti, alunni e genitori. -
Introduzione al diritto dei contratti
Una crescente complessità caratterizza il diritto dei contratti, non più frutto dell'autonomia contrattuale intesa come libera estrinsecazione del volere: la necessità di guardare a una molteplicità di fonti, da quelle europee alle regole del ceto imprenditoriale; il tema della solidarietà e, più in generale, dei diritti fondamentali; il contratto nel contesto del mercato. Nel solco dell'itinerario tracciato nella prima edizione, il volume tratteggia le metamorfosi del fenomeno contrattuale contemporaneo, dando conto delle novità normative intervenute anche in relazione ad alcuni approdi giurisprudenziali. Il tutto nella consapevolezza di un ispessimento del tema della giustizia contrattuale. Edizione digitale su Pandora Campus. -
Manuale di diritto amministrativo
Il volume offre un quadro sistematico del diritto amministrativo, in relazione sia all’attività sia all’organizzazione delle amministrazioni pubbliche, alla luce del diritto europeo e del diritto costituzionale, nonché degli sviluppi dottrinali e giurisprudenziali. La quinta edizione si presenta aggiornata alle principali novità normative intervenute, tra le quali, in particolare, le modifiche alla legge sul procedimento amministrativo 7 agosto 1990, n. 241 operate dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, nonché le misure di semplificazione e di riforma della pubblica amministrazione approvate nella fase di emergenza da Covid-19 o collegate al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) presentato nel 2021. -
Manuale di riabilitazione neuropsicologica
Le conoscenze acquisite negli ultimi anni, sia nelle neuroscienze sia in neuropsicologia clinica, hanno prodotto non solo avanzamenti nella comprensione dei meccanismi alla base del funzionamento della mente umana, ma anche indicazioni e modelli di intervento in ambito riabilitativo dei deficit cognitivi ed emotivo-motivazionali causati da lesioni o disfunzioni cerebrali. Questo volume, frutto dell’esperienza dei più importanti studiosi in questo campo, fornisce una panoramica aggiornata, e al tempo stesso applicativa, dei nuovi modelli di interpretazione di questi deficit e delle strategie per il loro recupero. -
Introduzione alla linguistica storica
Chiariti i concetti centrali della disciplina (parentela e famiglia linguistica, i percorsi del mutamento) e analizzate le principali corrispondenze e similarità riscontrabili fra le lingue indoeuropee, l’autore illustra con molti esempi i modelli fondamentali per l’interpretazione del mutamento linguistico (neogrammaticale, geolinguistico, sociolinguistico). Gli ultimi due capitoli delineano poi un quadro integrato dei popoli indoeuropei. -
L' ultimo Neanderthal racconta. Storie prima della storia
I Neanderthal sono un buon modo per raccontare la scienza delle nostre origini e i suoi formidabili progressi. Ne abbiamo bisogno ancora di più oggi, noi esseri umani dell'Antropocene, con tutte le sfide che dobbiamo affrontare. «Sono seduto su un grande masso di fronte al mare. Alle mie spalle la grotta del Monte Circeo frequentata dai Neanderthal». Con queste parole ha inizio un sogno: un incontro immaginario tra un paleoantropologo e l'ultimo dei Neanderthal. I due condividono le competenze di oggi e le esperienze vissute nel tempo profondo. Dialogano così sull'origine, sulle caratteristiche e sui comportamenti dei Neanderthal, come pure sul loro destino. Ne deriva l'affascinante narrazione di una specie simile alla nostra, ma anche profondamente diversa da noi, con la quale ci siamo confrontati dopo centinaia di millenni di separazione evolutiva. Non solo, però: la vicinanza genetica ha reso possibili incroci che hanno lasciato tracce durature in tutti noi. I Neanderthal sono ancora qui. -
Gestire il mobbing nelle organizzazioni
Uno strumento indispensabile per affrontare quello che possiamo considerare oggigiorno una delle più importanti fonti di stress e di disagio lavorativo e al tempo stesso origine e causa di disfunzioni e problemi nella performance, nella gestione dei conflitti e nel benessere organizzativo.Autonomia economica, possibilità di esprimere le proprie conoscenze e competenze, di acquisire status, di essere parte attiva della società e di intessere relazioni sono aspetti che si possono realizzare grazie al lavoro e che contribuiscono al nostro benessere. Nel lavoro e nelle organizzazioni esistono tuttavia condizioni che producono, al contrario, esiti negativi, sia per le persone sia per le organizzazioni stesse. Tra i fattori che riguardano il deterioramento delle relazioni e del clima psicosociale troviamo il mobbing. In questo volume gli autori, oltre a descrivere questo complesso e articolato fenomeno, propongono innovativi progetti di intervento e di gestione basati sull’approccio dello sviluppo organizzativo e validati empiricamente. -
La cittadinanza digitale. Competenze, diritti e regole per vivere...
Aggiornato al dibattito europeo in corso, questo libro è una mappa per addentrarsi nell’ennesima complessa sfida ?che il progresso pone al diritto e alla politica.L’Unione europea l’ha indicata come obiettivo per il 2030, ma cosa intendiamo quando parliamo di «cittadinanza digitale?». Il concetto non tocca solamente l’esistenza di nuovi mezzi digitali, ma l’accesso dei cittadini alla tecnologia, le loro competenze per adoperarla, e dunque la titolarità di diritti e doveri, presupposto di un’effettiva partecipazione dell’individuo alla vita politica e alle scelte collettive. Quali competenze, diritti e regole ci servono per abitare quella che oggi appare come una nuova polis? La cittadinanza digitale è destinata a sostituire l’attuale status di cittadino? Cosa può e deve fare il «buon cittadino digitale»? -
Diritto delle imprese e intelligenza artificiale. Dalla Fintech a...
Qual è l'impatto dell'intelligenza artificiale sulle imprese, sulla loro attività e struttura? Quale futuro si prospetta per la loro gestione e organizzazione? Attraverso un approccio interdisciplinare il saggio traccia la parabola della trasformazione in senso digitale dell'impresa del nuovo millennio. La progressiva irradiazione dei sistemi algoritmici dalla realtà dei mercati finanziari agli assetti organizzativi e alla governance societaria schiude inediti scenari applicativi e prefigura nuove aree di responsabilità. Le conseguenze di questa evoluzione sono esaminate con particolare attenzione agli effetti duraturi che l'informatizzazione ha sulla tutela dei dati, sul governo societario e sugli obiettivi di sostenibilità. Per prevenire il rischio di una sudditanza delle imprese ai codici algoritmici e scongiurare lo scenario della «fine» dell'impresa societaria, gli autori indagano il ruolo che il diritto è chiamato a svolgere nel valorizzare le opportunità offerte dall'intelligenza artificiale in un giusto equilibrio tra fattore tecnologico e umano. -
Camillo Pellizzi. Un intellettuale nell'Europa del Novecento
Camillo Pellizzi (1896-1979), dopo la Grande Guerra e l'università, aderì al fascismo, contribuendo alla sua definizione politico-teorica nella scia di Gentile. Trasferitosi per studio e lavoro in Inghilterra, fu tra i fondatori del Fascio londinese. Nel 1924 entrò come docente allo University College of London rimanendovi fino al 1939, anno in cui, rientrato in Italia, prese servizio come professore all'Università di Firenze. Nel 1941 accettò l'incarico di presidente dell'Istituto nazionale di cultura fascista che tenne fino all'inizio del '43. Dopo il 25 luglio, non avendo aderito alla Repubblica sociale italiana, visse in clandestinità fino alla Liberazione: seguirono anni di epurazione e di isolamento fino al 1950, quando ottenne la prima cattedra (a lungo unica) di Sociologia dell'università italiana. Intellettuale di spicco del fascismo, studioso del corporativismo, Pellizzi intercettò per tempo la rilevanza della disciplina sociologica; per la sua intensa attività di studioso, traduttore, saggista, poi fondatore e direttore della «Rassegna Italiana di Sociologia», rappresenta una figura di primo piano nello sviluppo delle scienze sociali nel nostro paese. Grazie alle fonti inglesi consultate, lo studio di Mariuccia Salvati ne restituisce il profilo intellettuale entro un contesto europeo finora parzialmente inedito. -
Filosofia greca e identità dell'Occidente. Le avventure di una tr...
«Atene libera fu la madre delle scienze e dell'arti della più colta umanità e vi cominciarono i filosofi da Solone, principe de' sette sappienti di Grecia, che ordinò la libertà ateniese con le sue leggi e lasciò quel motto, pieno di tanta civile utilità: Gnothi seauton, “Nosce te ipsum”, che fu scritto sugli architravi de' templi, proposto come una vera divinità». Giambattista VicoPer caratterizzare l'identità dell'Occidente si è soliti chiamare in causa tradizioni diverse: la democrazia greca, il diritto romano, il cristianesimo, la rivoluzione scientifica e così via. A volte si evocano anche la filosofia e la scienza greca, un'idea caratteristica non soltanto di filosofi come Husserl, Heidegger o Popper, ma anche di scrittori come Jorge Luis Borges. Studioso da sempre attento al tema dell'incontro e del contatto fra culture, l'autore scruta oltre duemila anni di storia del pensiero per mettere in dubbio che la Grecia sia sempre stata considerata terra di origine della filosofia e che quest'ultima sia una sua esclusività, fatta poi propria dall'Europa e dall'Occidente come segno identitario. Si tratta piuttosto di una costruzione storica, dell'«invenzione di una tradizione». L'identità europea è infatti l'esito di una vicenda complessa, è un'identità plurima in continuo movimento, tutt'altro che monolitica e uniforme. E forse proprio questa è la sua peculiarità, forse anche il suo pregio. -
La più antica lirica italiana. «Quando eu stava in le tu cathene»...
Dalla sua prima pubblicazione per opera di Alfredo Stussi nel 1999, la canzone anonima Quando eu stava in le tu cathene è stata oggetto di numerosi studi, che hanno variamente collocato il componimento nel tempo, tra la fine del Cento e il secondo decennio del Duecento, e nello spazio. Incrociando strumenti paleografici, filologici e storico-linguistici, e adducendo anche argomenti di carattere tematico, iconografico e storico-letterario, questo libro fornisce adesso per la prima volta una ricostruzione complessiva dell'importante reperto. Secondo gli autori, i versi sono legati a una precisa circostanza storica: il soggiorno di Federico II e della sua corte a Ravenna, tra l'aprile e il maggio del 1226; e sono scritti in una varietà di volgare a base siciliana a cui i due scriventi ravennati hanno sovrapposto una patina linguistica romagnola. La puntuale datazione del testo e i suoi rapporti con la produzione galloromanza da un lato e siciliana dall'altro offrono un decisivo contributo agli studi sulla prima lirica nei volgari di sì. -
Storytelling. Perché non possiamo fare a meno delle storie
Le storie non sono solo quelle che si raccontano ai bambini, ma sono le narrazioni che ci accompagnano tutti i giorni quando parliamo con chi ci è accanto, quando ci soffermiamo a riflettere su noi stessi. Raccontarsi e raccontare storie sbagliate può portare a vivere in modo sbagliato. Questo volume mostra quanto le storie siano centrali nella nostra vita e perché siano rilevanti. L’autore ci conduce attraverso le diverse funzioni che lo storytelling assolve: dal comunicare ciò che sappiamo, all’immaginare mondi possibili, dal sognare e fare congetture, fino a conoscere noi stessi. -
Venezia e la Terraferma. 1404-1797. Gli antichi stati italiani
In un breve lasso di tempo fra tardo Medioevo e Rinascimento, Venezia aggregò un ragguardevole numero di città e di territori che andarono a costituire lo «Stado da Terra», compreso tra il Friuli, il Veneto e la Lombardia orientale: una parte d'Italia quanto mai prospera e invidiata, che la Serenissima riuscì a conservare superando crisi anche assai gravi. Sotto lo sguardo vigile dei rettori inviati dalla Laguna, queste province godettero di notevole vitalità economica; le campagne si infittirono di ville; le città conobbero una rigogliosa fioritura edilizia, che nelle piazze e nei palazzi pubblici celebrò i valori del civismo municipale e della fedeltà a san Marco. L'autore racconta tre secoli di sviluppo della Terraferma veneziana: la formazione, le rivalità locali, le istituzioni e lo stile di governo, l'ambiente culturale e le tradizioni, fino alla dissoluzione nel 1797. -
Romolo. La citta, la legge, l'inclusione
La memoria culturale romana, in un viluppo di ricordi e racconti, tramanda che Romolo dette il suo nome alla città che aveva appena fondato, diventandone il primo re. Convocati in assemblea gli avventurieri, predoni, esuli, schiavi e altri reietti che avevano deciso di seguirlo, per prima cosa fissò le regole giuridiche, convinto che solo questo vincolo avrebbe potuto unificare una simile turba in un nuovo popolo. Delle norme attribuite a Romolo questo volume ne affronta alcune fra le principali: l'obbligo di concedere asilo a chi volesse rifugiarsi in Roma, il divieto di percuotere alcuni stretti congiunti e quello generale di uccidere, la legge che imponeva di allevare tutti i figli maschi (ma delle femmine solo la primogenita), fino alla costituzione del senato. -
L' età, se esiste. Saremo tutti immortali?
Se l’età anagrafica è matematica, il concetto di invecchiamento è fluido. Fluida è la sua definizione, fluide le cause mentre la sua rilevanza individuale e collettiva è chiara a tutti. Per secoli l’umanità si è affidata a infusi e pozioni nella illusione dell’eterna giovinezza. Oggi l’elisir di lunga vita si cerca nella cellula, oltre che nello stile di vita e nell’ambiente in cui si opera. A partire da sei domande chiave – cosa significa invecchiare? Quali le cause genetiche e di contesto? Quale il ruolo delle cellule staminali? Si può agire sul DNA e portare indietro il tempo? L’invecchiamento è un fattore di fragilità? L’ambiente e lo stile di vita possono tenerci giovani? –, facciamo il punto sull’età e sulla longevità nel XXI secolo. -
Sapienza di Salomone
Composta probabilmente alle soglie dell’era cristiana da un ebreo della diaspora di Alessandria d’Egitto, la Sapienza di Salomone testimonia il dialogo interculturale e interreligioso tra il mondo giudaico e quello ellenistico. Da un lato infatti è una meditazione intellettuale che allude a pensatori e atmosfere della classicità greca; dall’altro è saldamente ancorato alla Bibbia e alla teologia giudaica, e a figure, narrazioni, simboli tipici della fede ebraica. La dottrina dell’immortalità beata dei giusti, la sapienza come dono divino che pervade i fedeli e li guida nella loro esistenza, la vicenda dell’esodo biblico di Israele dall’Egitto come simbolo dell’eterna lotta tra bene e male, sono i tre grandi temi che si snodano in questo libro sotto il patronato di Salomone, il sapiente regale per eccellenza. -
Andare per le vie italiane della seta
Quella della seta, nel nostro paese, è una storia di ideazioni e di sperimentazioni, dove si uniscono naturalità, capacità tecnica, sacrificio e gusto per la bellezza: il cuore del «made in Italy» Un lunghissimo filo di seta collega idealmente, sin dall'XI secolo, il Sud con il Centro e il Nord Italia, l'Est con l'Ovest, Bisanzio con Palermo e Catanzaro, Lucca con Genova e Venezia e poi con Bologna, Firenze, Milano. L'itinerario lungo le vie italiane della seta parte dal Meridione dove la seta arrivò da Bisanzio, a sua volta giuntavi dalla Cina. Dobbiamo ai Bizantini l'avvio della coltivazione del gelso e l'allevamento del baco in Calabria, attorno all'anno Mille, e agli Arabi la tessitura serica in Sicilia, attestata nel XII secolo. L'arte della seta approdò poco dopo a Lucca, dove nel tempo conversero abili filatori e tessitori e da cui altrettanti ne partirono, ingaggiati da altre città attratte dalla produzione di un bene tanto prezioso quanto ben remunerato. Broccati, velluti, veli ornarono corti e residenze d'Europa, facendo della produzione serica italiana un'eccellenza. -
Benedetta parola. La rivincita del tempo
La parola tende il filo ininterrotto del tempo che tiene insieme la memoria dei padri e il destino dei figli. Creatura e creatrice, la parola custodisce e rivela l'assoluto che siamo. Stupenda e tremenda, potente e fragile, gloriosa e infame, benedetta e maledetta, simbolica e diabolica, la parola è pharmakon, «medicina» e «veleno»: comunica e isola, consola e affanna, salva e uccide; edifica e distrugge le città, fa cessare e scoppiare le guerre, assolve e condanna innocenti e colpevoli. Per i classici è icona dell'anima, sede del pensiero, segno distintivo dell'uomo; per la sapienza biblica inaugura la creazione e fonda lo «scandalo» cristiano dell'incarnazione. Che ne è oggi della parola? Ridotta a chiacchiera, barattata come merce qualunque, preda dell'ignoranza e dell'ipocrisia, essa ci chiede di abbassare il volume, imboccare la strada del rigore, ricongiungersi alla cosa. Agostino direbbe che «noi blateriamo ma siamo muti». Costruttori di una quotidiana Babele e sempre più votati all'incomprensione reciproca, avvertiamo il bisogno di un'ecologia linguistica che restituisca alla parola il potere di svelare la verità. A noi il duplice compito: richiamare dall'esilio le parole dei padri e creare parole per nominare il novum del nostro tempo. -
Umano. Una storia non finita
Che cosa significa «umano» all'epoca dell'intelligenza artificiale e della rivoluzione digitale? Perché sentiamo il bisogno di dire «restiamo umani»? Dove ci porterà il nostro processo evolutivo? La straordinaria molteplicità e diversità di ciò che ci costituisce - materia organica, cervello, mente, coscienza, emozioni - rende ardua la risposta, soprattutto in termini definitivi. Questo libro attraversa le molte sfaccettature dell'umano, e il loro possibile o mancato equilibrio, seguendo alcuni assi fondamentali del nostro vivere: ragione/sentimento, altruismo/egoismo, uguaglianza/disuguaglianza, felicità/scontentezza. Un racconto ci conduce alla scoperta di un cantiere sempre aperto, poiché l'essenza dell'umano è in continuo divenire.