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In principio c'era la parola?
I cambiamenti che hanno investito il mondo, la società e le nostre conoscenze negli ultimi decenni hanno ridefinito il ruolo che le lingue svolgono nella comunicazione umana. Una volta di più ha trovato conferma l'assoluta centralità del rapporto tra lingua, società e naturalità degli esseri umani. Su tale rapporto fondamentale, e sulla complessa trama di temi che gravitano intorno ad esso, si sofferma in queste pagine il nostro maggiore linguista, Tullio De Mauro. Una riflessione che oltrepassa l'orizzonte linguistico e diventa storia culturale e politica. Ne risulta una lettura ricca di suggestioni, all'interno della quale trovano posto Aristotele e Wittgenstein, Borges e Einstein, la Costituzione e la Dichiarazione dei diritti dell'uomo. -
Il contratto di rete. Commentario
L'8 aprile 2009 è stata approvata una nuova disciplina in materia di reti di imprese che introduce il contratto di rete. Uno strumento attraverso cui imprese italiane e straniere potranno costituire nuove forme di collaborazione, dedicate a realizzare progetti comuni diretti allo sviluppo produttivo e all'innovazione. La funzione principale del contratto di rete è la definizione di regole dispositive, dunque derogabili dalle parti, attraverso cui le imprese, rimanendo indipendenti, possono realizzare progetti industriali comuni, diretti in particolare ad accrescere la capacità innovativa e la competitività. Costituisce un modello complementare a quello che realizza aggregazioni proprietarie tramite fusioni ed acquisizioni. In particolare il contratto di rete potrebbe costituire lo strumento che consente a piccole imprese prive di risorse finanziarie e di competenze sufficienti a realizzare individualmente innovazioni tecnologiche di processo e di prodotto. -
Piccole storie sul bene e sul male
II mito racconta che Zeus donò alla prima donna, la bellissima Pandora, un vaso raccomandandole di non aprirlo. Contravvenendo per curiosità al monito del dio, la giovane ne sollevò il coperchio. E fu così che da lì tutti i mali e tutti i beni del mondo si riversarono sul genere umano. Nella traccia del racconto mitologico, Harald Weinrich ripete adesso il gesto di Pandora, lasciando che dal deposito delle sue letture si diffondano nove piccole storie sul bene e sul male nella cornice della letteratura di tutti i tempi. Vi si parla di sogni che durano più della realtà, della vera storia della scritta INRI sulla santa croce, di ospiti che diventano nemici, di un diavolo ""civilizzato"""", di mali fisici morali metafisici e di molto altro ancora."" -
Il Vangelo secondo Shakespeare
Shakespeare è il celebrato autore delle maggiori tragedie e di alcune delle più divertenti commedie dell'intera storia della letteratura nonché l'inventore straordinario di trame fantastiche, fatte di avventure per mare e sui monti, tempeste, pirati, intrecci amorosi, storie di mariti e mogli, di padri e figlie, che si perdono, muoiono, rinascono, si ritrovano. Ma c'è dell'altro. Già in alcune tragedie (""Amieto"""" e """"Re Lear"""") e poi ancor di più nei drammi romanzeschi (""""Pericle"""", """"Racconto d'inverno"""", """"Cimbelino"""", """"La tempesta"""") il poeta inglese ritorna spesso alle Scritture disegnando il suo personale Vangelo: terreno e immanente, ma ombra del trascendente e del divino, fondato sulla pazienza e sul perdono, aperto all'azione di Dio, alla vita, alla gioia e alla resurrezione. Dall'amen di Amleto davanti alla caduta di un passero a Lear che vuole farsi """"spia"""" di Dio, Piero Boitani ripercorre il cammino dapprima incerto, poi sempre più sicuro, che conduce il più grande drammaturgo di tutti i tempi verso un nuovo testamento predicato e incarnato dalla donna: la musica delle sfere che Marina fa sentire a Pericle, la statua di Ermione che ritorna in vita, la divinità che traspare da Imogene, l'epifania sull'isola di Prospero e Miranda."" -
Gli alleati e la Resistenza italiana
Nel corso della seconda guerra mondiale gli angloamericani presero contatto con tutti i principali movimenti partigiani europei, per armarli, organizzarli e coordinarne le azioni contro le forze naziste. La natura sia politica sia militare della Resistenza determinò spesso duri scontri all'interno dello stesso campo alleato e accese polemiche storiografiche nel dopoguerra. Anche in Italia gli Alleati appoggiarono con decisione lo sviluppo della Resistenza italiana, contribuendo ad armare e addestrare i partigiani. Questo libro indaga i rapporti fra gli alleati e la Resistenza italiana, analizza le politiche stabilite dai vari livelli della catena decisionale alleata, per poi verificare come questa fu effettivamente applicata sul campo dagli agenti dei servizi segreti inviati dietro le linee nemiche per prendere contatto con le formazioni partigiane. Particolare attenzione è data ad alcuni aspetti controversi, quali la presunta discriminazione nei confronti delle formazioni garibaldine, la natura dei contrasti e della competizione tra americani e inglesi o le ragioni del proclama Alexander del novembre 1944. -
3 aprile 1900. L'Aventino di Zanardelli
Roma, 3 aprile 1900: alla Camera è posto all'ordine del giorno il voto sulle modificazioni al regolamento dell'Assemblea. La votazione, per alzata e seduta e senza discussione, avviene in aperta offesa alle vigenti disposizioni regolamentari. L'onorevole Zanardelli, anziano e prestigioso rappresentante della Sinistra liberale, dopo una esplicita dichiarazione di dissenso in cui denuncia il sopruso della maggioranza abbandona l'aula, per non legittimare, nemmeno con la complicità della propria presenza, la violazione alle guarentigie statutarie che l'approvazione di tali modifiche comporterebbe. Un gesto, il suo, che segna idealmente lo spartiacque fra due epoche della storia d'Italia: il tramonto del governo Pelloux e di un modello autoritario fondato sulla accentuazione dei poteri dell'esecutivo e della pubblica amministrazione; e l'avvio, con il nuovo governo Zanardelli-Giolitti, di un modello parlamentare e democratico fondato su un sistema di mediazione degli interessi organizzati e sulla gestione dei provvedimenti di legislazione sociale. In una parola, il passaggio dal liberalismo risorgimentale a quello democratico. -
Andreatta economista
Un gruppo di eminenti economisti, che a vario titolo hanno avuto l'opportunità di collaborare con Beniamino Andreatta, in questo libro ne ricostruiscono l'attività scientifica e di ricerca nonché l'eredità intellettuale. Emerge l'immagine di una personalità prestigiosa che vedeva nell'economia uno strumento indispensabile per l'azione civile. Indice del volume: Presentazione, di A. Gigliobianco e S. Bossi. - Introduzione. Ritratto di un economista eclettico, di M. Draghi. - I. Distribuzione, accumulazione, crescita, di A. Quadrio Curzio e P.C. Nicola. - II. Quali tecnologie, quali politiche per la crescita?, di A. Gigliobianco e S. Pastorelli. - III. Il governo della liquidità, di I. Angeloni. - IV. Verso un quadro dell'economia italiana, di C. D'Adda. - V. L'adesione dell'Italia allo SME, di A. Giovannini. - VI. La cooperazione monetaria internazionale come fattore di stabilità, di E Saccomanni. - VII. L'indipendenza della Banca centrale e il ""divorzio"""", di M.T. Salvemini. - Vili. Preludio a un nuovo sistema finanziario, di M. Monti. - Il lascito di Andreatta: una discussione, Interventi di P. Onofri, L. Spaventa, A. Stagni, I. Visco. - Riferimenti bibliografici."" -
Il governo delle democrazie
Anche le forme di governo hanno una loro storia, un albero genealogico attraverso cui riconoscere le diverse famiglie e la loro discendenza. Tutto cominciò in Inghilterra, dove tra '600 e '700 prese forma il sistema parlamentare, il modello di tutti i successivi modelli. Poi gli ""inglesi"""" d'America, volendo imitare la loro madrepatria, finirono per inventare un modello alternativo, la forma di governo presidenziale. Molti anni dopo, in Francia, nel corso di una difficile transizione, si affermò un terzo modello, quello semipresidenziale. E in Italia, dallo Statuto albertino in poi, come sono andate le cose? Questo volume ricostruisce la storia e illustra la tipologia delle principali forme di governo democratiche. Un agile strumento per chi vuole orientarsi nel dibattito politico e istituzionale."" -
Televisioni
Le televisioni oggi sono tante e molto diverse tra loro: nessun mezzo di comunicazione ha raggiunto nella storia una diffusione e un'influenza così grandi. Anche in Italia sono ormai lontani i tempi del duopolio Rai-Mediaset, poiché nuovi competitori, come Sky, controllano quasi un terzo delle risorse del sistema televisivo. Questo libro traccia l'evoluzione della Tv in Europa e nel mondo, e dà conto del suo forte impatto sui consumi culturali e sui comportamenti sociali, pubblici e privati. In particolare questa nuova edizione fa il punto sulle caratteristiche tecnologiche e culturali che la televisione ha assunto con il digitale: aumento e diversificazione dei canali, circolazione transnazionale dei contenuti su diverse piattaforme e reti di diffusione, fitto scambio col pubblico più giovane attraverso i cellulari, YouTube e gli altri social network di Internet. -
Le imprese biotech italiane. Strategie e performance
L'industria delle biotecnologie viene spesso indicata come strategica per lo sviluppo della competitività dei sistemi economici nazionali ed internazionali. In Italia il comparto biotech è giovane, ma in rapida espansione, come testimonia il notevole aumento del numero di imprese a cui si è assistito negli ultimi anni. Dopo aver posizionato l'industria biotecnologica italiana rispetto ad altri contesti più sviluppati, il volume analizza le strategie, le performance e le capacità di crescita delle imprese biotech del nostro paese. Ruotando intorno ai risultati di un'indagine empirica su un campione rappresentativo dell'universo delle Dedicateci Biotech Firms italiane fortemente orientate alla ricerca, il libro approfondisce i modelli di comportamento e gli orientamenti strategici di queste imprese. In particolare, l'attenzione viene concentrata sui principali driver della crescita delle aziende biotech: il capitale umano, le partnership e le collaborazioni di ricerca, le strategie di brevettazione, le scelte di localizzazione, le modalità di finanziamento. La ricognizione sulle aziende biotecnologiche italiane viene integrata con un'analisi di tredici «storie di impresa» riferite ad un nucleo rappresentativo di aziende biotech operanti in ambito farmaceutico. -
Verso Bad Godesberg. La socialdemocrazia e le scienze sociali di fronte alla nuova società tedesca (1945-1963)
In questo volume Francesca Traldi ricostruisce il ruolo svolto dalle scienze sociali all'interno della socialdemocrazia tedesca, dalla fine della Seconda guerra mondiale agli inizi degli anni Sessanta. Questo arco di tempo si inaugura con la rinascita del partito della SPD, per concludersi quasi venti anni più tardi con l'affermazione di una nuova classe dirigente e di un nuovo assetto politico istituzionale. In questo contesto si considera in particolare l'influsso che di volta in volta le nuove scienze sociali hanno esercitato all'interno del partito. Tale obiettivo è perseguito, pur senza pretesa di esaustività, attraverso due momenti: in primo luogo, ripercorrendo la ricostruzione del partito, la rinascita delle scuole di partito e il dibattito politico che coinvolse la direzione centrale. In secondo luogo, soffermandosi sul dibattito interno alle varie correnti del partilo stesso, e specificamente sulla figura di alcuni scienziati sociali di riferimento che grande parte ebbero nel processo di trasformazione della SPD da partito di classe a partito di massa, abbracciando il riformismo. -
La gestione della proprietà intellettuale nella ricerca universitaria. Invenzioni accademiche e trasferimento tecnologico
Da luoghi di generazione e trasmissione della conoscenza, le università e gli enti pubblici di ricerca stanno affermando il proprio ruolo nella produzione di tecnologia e nel trasferimento tecnologico. Si tratta di una funzione nuova e dai complessi risvolti etici, economici e sociali per le implicazioni anche a livello di mercato e per la derivazione prevalentemente pubblica dei finanziamenti che consentono la ricerca. Altri Paesi hanno compreso da tempo come le politiche di trasferimento tecnologico siano parte integrante delle strategie di crescita tecnologica ed economica di una nazione, in quanto fonte del vantaggio competitivo per chi, come le imprese, ha bisogno di innovare come condizione di sopravvivenza. La lezione proveniente da altre esperienze richiede di essere metabolizzata e adattata a una realtà, quale quella italiana, dai tratti affatto particolari. Il libro ripercorre presupposti, finalità, soggetti e strumenti del trasferimento tecnologico dal mondo della ricerca pubblica al mercato, a partire dalla titolarità delle invenzioni accademiche, e si interroga sulla posizione e sul ruolo del diritto nella gestione di processi nei quali l'economia e la tecnologia appaiono come i riferimenti dominanti della materia. -
Il romanzo francese dell'Ottocento. Lingue forme genealogia
L'Ottocento è la stagione di maggior fulgore del romanzo francese e con ciò verrebbe da dire - del ""romanzo"""" in assoluto. Ma quali sono le caratteristiche di forma, di lingua e di stile della """"forma romanzo""""? Qual è la linea genealogica che la collega alle esperienze letterarie del passato o, soprattutto, alle grandi narrazioni novecentesche? Dopo una lunga carriera come appassionato e raffinato studioso di letteratura, Stefano Agosti torna a confrontarsi con le grandi letture di una vita per sottoporre a nuova indagine ravvicinata gli autori massimi dell'Ottocento francese: Chateaubriand, Hugo, Stendhal, Balzac, Flaubert e Zola, tra gli altri. Articolandosi intorno a figure maggiori distribuite per raggruppamenti tematici forti (le istanze dell'Io, l'invenzione del tempo, il monologo interiore), il libro intende fornire al lettore non un manuale di storiografia letteraria, ma una semiologia del romanzo dagli inizi alla fine del secolo."" -
La Sindone di Gesù Nazareno
Un nuovo capitolo della storia complessa e affascinante della più famosa tra le reliquie. Dopo aver illustrato in un libro precedente l'ipotesi che la sindone sia stata portata in Europa e conservata segretamente dal potente ordine dei Templari, Barbara Frale esamina alcune tracce di scrittura in greco, latino ed aramaico solo da poco identificate sul lino della sindone. Confrontate con molte fonti greco-romane, giudaiche e del primo cristianesimo, queste scritte riconducono nella Gerusalemme del tempo di Tiberio (14-37 d.C.) e inquadrano la sepoltura di un personaggio chiamato Yeshua Nazarani. -
La stagione della programmazione. Grandi imprese e Stato dal dopoguerra agli anni Settanta
Nella stagione del riformismo italiano che va dal dopoguerra agli anni Sessanta si giunse, dopo un lungo e travagliato percorso, alla costituzione di un sistema di programmazione economica nazionale. Nell'elaborazione del progetto fondamentale fu il ruolo degli uffici studi economici di alcune grandi imprese, pubbliche e private, che svolsero un lungo e prezioso lavoro di elaborazione teorica e pratica. Ma nonostante il coinvolgimento diretto dei quadri dirigenti di tali istituzioni nel sistema di programmazione nazionale, le difficoltà politiche, la particolare configurazione istituzionale data al sistema e il suo uso distorto ne decretarono di fatto il fallimento. Il volume di Fabio Lavista ripercorre passo per passo la storia di questo importante progetto e del suo insuccesso, che, rendendo impossibile la definizione di politiche industriali chiare e condivise, ebbe conseguenze negative di lungo periodo non soltanto sulla performance delle imprese, specie di quelle pubbliche, ma sull'intero sistema economico nazionale. -
Politiche attive del lavoro, servizi per l'impiego e valutazione. Esperienze e percorsi in Italia e in Europa
Negli ultimi dieci anni il ricorso ai programmi di politica del lavoro è divenuto una delle linee di policy più importanti dei sistemi nazionali di welfare state. Le politiche attive per il lavoro e le modalità di una loro integrazione con quelle passive (di più vecchia data) sono uno strumento chiave della strategia europea per l'occupazione: le politiche attive svolgono infatti un ruolo centrale nell'accrescimento dell'entità e dell'elasticità dell'offerta di lavoro. Questo volume offre una panoramica completa dei percorsi di implementazione nazionali e regionali, esaminando aspetti distintivi quali i contesti di riferimento, le istituzioni coinvolte (in particolare il ruolo dei servizi pubblici per l'impiego), i gruppi target delle politiche, il nesso tra politiche attive e dinamiche macroeconomiche, le strumentazioni e le problematiche di attuazione concreta delle misure adottate, nonché il monitoraggio e la valutazione di efficacia di queste ultime. -
Una splendida cinquantenne: la quinta Repubblica francese
In Italia, la Quinta Repubblica francese è stata sino ad ora più criticata che studiata. Il suo fondatore, il Generale De Gaulle, pure grande leader carismatico, ha suscitato accuse di autoritarismo. Le sue istituzioni semi-presidenziali sono state guardate con sospetto. Il sistema elettorale a doppio turno è stato oggetto di oscuri desideri e di immotivate ripulse. Soltanto in tempi recenti, nel dibattito che continua sulle riforme costituzionali, il sistema politico della Quinta Repubblica è stato preso in seria considerazione. Questo volume, al quale hanno collaborato autorevoli studiosi francesi e italiani, offre, in occasione del cinquantesimo anniversario della Quinta Repubblica, un aggiornato quadro d'insieme di un sistema politico assolutamente democratico, che ha reso la Francia più moderna e ne ha mantenuto quella grandeur che, secondo De Gaulle, deve essere il suo tratto dominante. La Quinta Repubblica è, nel complesso, sicuramente un regime che ha avuto successo. E che da De Gaulle a Mitterrand a Sarkozy merita di essere studiato e apprezzato anche dai molti nostri connazionali che ritengono possibile e auspicabile migliorare la Repubblica italiana. -
L' Africa e gli africani nella formazione del mondo atlantico. 1400-1800
Uscito qualche anno fa negli Stati Uniti, questo studio è considerato una pietra miliare sulla via di una nuova valutazione del ruolo giocato dall'Africa nello sviluppo del ""mondo atlantico"""", cioè della rete di rapporti fra Europa, America e Africa che andò formandosi nel corso dell'età moderna, e che nella tratta degli schiavi ebbe una delle sue componenti più importanti. Due sono gli aspetti messi in luce da Thornton: da un lato il ruolo pienamente attivo giocato dagli stati africani nei rapporti con l'Europa e nella stessa tratta degli schiavi, dall'altro la diffusa e forte influenza che nel Nuovo Mondo gli africani ebbero dal punto di vista sociale e culturale. La lettura di Thornton contesta dunque la visione tradizionale di un'Africa puramente passiva, vittima dell'iniziativa europea."" -
Il Piano Marshall e l'Italia
Lanciato dagli Stati Uniti nel 1947 e durato quattro anni, l'European Recovery Program (ERP), noto come Piano Marshall, consistette in un gigantesco programma di aiuti economico-finanziari ai paesi europei dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale. Questo studio basato su una ricerca originale descrive la realizzazione del Piano e per la prima volta concretamente misura gli effetti che esso ebbe sull'industria italiana. Dopo un inquadramento generale sulla genesi del Piano e la sua suddivisione all'interno dei paesi europei, l'autrice esamina la situazione dell'industria italiana all'indomani del conflitto, gli aiuti americani precedenti il Piano, il funzionamento e gli obiettivi dell'ERP e i suoi effetti sull'industria. Il Piano Marshall costituì di fatto la precondizione del miracolo economico: fu uno strumento di modernizzazione strutturale dell'industria, favorì grandemente lo sviluppo della siderurgia, dell'energia e della meccanica ma ebbe anche un ruolo di rilievo nel diffondere una più moderna mentalità imprenditoriale e nell'incentivare l'integrazione europea. -
La governance tra politica e diritto
La governance indica un metodo di governo aperto ad un numero e tipologia di attori molto più estesi di quelli della democrazia rappresentativa: non solo stati e pubblici poteri, ma anche organizzazioni internazionali, corti, gruppi di esperti, associazioni professionali, parti sociali, società civile, imprese, Ong. È la risposta nei fatti alla crisi del modello taylor-fordista delle imprese capitalistiche e del modello burocratico delle amministrazioni pubbliche,che ha rivelato quanto la risoluzione dei problemi collettivi attraverso strutture verticali di autorità fosse ormai un meccanismo inefficace e inefficiente. Il nuovo modello di governo rischia ora di soppiantare completamente tutto l'armamentario teorico-concettuale che fa capo alla democrazia rappresentativa: la legge della maggioranza, la divisione dei poteri, la preminenza del legislativo sul giudiziario, il rigore delle procedure, la certezza del diritto. Politica e diritto si trovano a vivere una nuova stagione, fatta di ridefinizioni, di logiche della deroga e di obiettivi da raggiungere, di soluzioni pattizie, approdando verso norme e regole che implicano obblighi o impegni ma non li accompagnano con sanzioni e mirano al raggiungimento di effetti pratici.