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La polis greca
La storia della Grecia antica è caratterizzata dalla centralità dell'esperienza politica vissuta nell'ambito della comunità cittadina, la polis. Essa costituisce, per i Greci, la principale forma di stato. Questo agile volume ricapitola con chiarezza la storia e le caratteristiche della polis. Dopo averne ripercorso la definizione negli autori antichi e nella storiografia moderna, l'autrice traccia l'evoluzione storica della polis, espone le diverse forme della sua costituzione, il rapporto della polis con il territorio, la condizione delle diverse categorie di abitanti: i cittadini, le donne, gli stranieri, gli schiavi. Infine riassume la fine dell'esperienza della polis nei regni ellenistici. -
Sociologia del territorio
Alle vecchie prospettive della sociologia urbana e rurale si va oggi sostituendo una visione integrata del territorio, nella quale gli insediamenti metropolitani occupano certamente uno spazio importante ma non esclusivo. A ciò è ormai indispensabile affiancare la problematica migratoria, nel contesto di una concezione sempre più elastica della residenza individuale e familiare. Adottando questo nuovo approccio, il manuale è organizzato per macro-argomenti: economia, politica e cultura sono i temi dei capitoli centrali, preceduti da un capitolo introduttivo sulle prospettive di analisi e da due capitoli su argomenti trasversali quali la mobilità e la creazione di confini; chiude un capitolo sulla terra, per sancire il bisogno di ripartire dalle nostre basi fisiche e ambientali. -
Leggere Rawls
John Rawls (1922-2002) è considerato da più parti il maggiore filosofo politico del Novecento. La sua ""Teoria della giustizia"""" (1971) ha segnato una vera e propria rinascita della filosofia politica normativa e dell'interesse dei filosofi per le questioni di etica pubblica e di giustizia sociale. L'antologia qui presentata rende accessibili al lettore non specialista i tratti essenziali del suo pensiero. Dopo l'ampia introduzione iniziale, il percorso di lettura delineato si articola in quattro parti. Nella prima vengono affrontate le questioni di metodo e di giustificazione, che aiutano a capire come e in che senso l'opera di Rawls ha reimpostato la filosofia politica in senso profondamente democratico. La seconda raccoglie alcuni passi classici che presentano la sua concezione della giustizia politica, considerata da molti un vero e proprio manifesto del welfare state liberale. I testi della terza parte affrontano il problema del conflitto di valori e il rapporto fra istituzioni liberali e fedi religiose. L'ultima parte è infine dedicata a due temi assai controversi: il ruolo del dissenso all'interno delle società democratiche e la politica internazionale degli stati liberali, con particolare attenzione alla guerra e alla giustizia economica internazionale."" -
L' umanista digitale
II manuale mostra come l'informatica, fin dalla sua nascita, si sia nutrita di un ricco contributo interdisciplinare proveniente da filosofi, linguisti, filologi, antropologi, psicologi e sociologi, e fornisce gli strumenti teorici e le competenze pratiche per affrontare le sfide che le tecnologie pongono al laureato e al ricercatore in discipline umanistiche. Il problema della trasformazione digitale della cultura è affrontato in tre diverse prospettive: elaborazione e ricerca, scrittura, conservazione dei saperi. Ciascuno di questi ambiti è affrontato da uno specialista del tema in un linguaggio semplice e rigoroso. Ne risulta una mappa dei cambiamenti e dei processi di riorganizzazione della produzione della conoscenza umanistica, che illustra le ragioni che dovrebbero indurre gli studiosi ad acquisire l'esperienza e le competenze necessarie a dialogare con la tecnologia digitale. Arricchisce il volume la presenza di un sito web, nel quale docenti e studenti troveranno materiali utili per integrare lo studio e la didattica. -
Neuropsicologia della memoria
II volume presenta una trattazione dettagliata dei deficit di memoria associati a lesioni o disfunzioni cerebrali nel paziente adulto, con particolare riferimento agli argomenti che sono stati oggetto di più intenso dibattito negli anni recenti, come il ruolo dell'ippocampo nella memoria dichiarativa, le dissociazioni fra categorie semantiche e l'amnesia retrograda focale o isolata. Vengono inoltre affrontati deficit di memoria implicita, la dislessia evolutiva, e alcune manifestazioni psichiatriche e su aspetti di interesse legale relativi all'amnesia. Infine, vengono fornite le basi indispensabili per lo studio della memoria: elementi di neuroanatomia e di neurologia, modificazioni della memoria durante l'invecchiamento e i metodi di valutazione della metamemoria. Un testo rivolto sia agli studenti dei corsi di laurea di psicologia di secondo livello, sia a quelli dei corsi di laurea in scienze motorie nonché ai medici specializzandi in neurologia, neurochirurgia, geriatria e psicologia clinica. -
Diritti e interpretazione. Il ragionamento giuridico nello Stato costituzionale
Il libro illustra con chiarezza gli effetti che la centralità del discorso dei diritti produce sull'argomentazione giuridica. Negli ordinamenti giuridici costituzionalizzati il giurista sembra aver definitivamente dismesso l'abito del mero esegeta dei testi di legge (ereditato dalla tradizione culturale del positivismo legalista ottocentesco), per assumere un ruolo attivo di promozione e attuazione dei diritti fondamentali e dei valori costituzionali. La centralità dei diritti fondamentali contribuisce a rimodulare i rapporti fra potere legislativo e potere giudiziario, talora anche in termini di concorrenza reciproca, e nelle corti trovano posto nuove tecniche argomentative che sembrano avvicinare il ragionamento giuridico al ragionamento morale, o alla decisione politica. -
Il rapporto previdenziale
Infortunio, malattia, invalidità, vecchiaia, disoccupazione, morte: lo sviluppo di un insieme organico di istituzioni e situazioni giuridiche destinato a soddisfare l'esigenza di protezione sociale di chi vive prestando il proprio lavoro è strettamente legato alla trasformazione in senso sociale dell'organizzazione costituzionale dello Stato moderno di matrice liberale. Avvalendosi di quei particolari istituti giuridici che sono le assicurazioni sociali, e dell'opera di appositi organismi come gli enti previdenziali, lo Stato provvede ad allestire forme e strumenti di tutela degli interessi dei lavoratori e delle relative famiglie. Il presente volume, attraverso l'inquadramento e l'attenta disamina della complessa disciplina del rapporto previdenziale, offre una esaustiva rappresentazione del cosiddetto ""primo settore"""" dell'attuale sistema di welfare e, nel contempo, di parte inscindibile e fondamentale del diritto del lavoro."" -
Le istituzioni politiche del mondo romano
Roma non ebbe una costituzione scritta, la sua forma istituzionale venne elaborata nel tempo, attraverso norme consuetudinarie che contenevano indicazioni sui comportamenti sociali e sul funzionamento delle strutture, e attraverso provvedimenti legislativi, assunti a mano a mano che vicende di lunghissimo periodo trasformarono quel piccolo villaggio che era la Roma delle origini in centro di un immenso impero, imponendo adeguamenti e innovazioni. Questo manuale introduce alle istituzioni politiche romane e al loro sviluppo nel tempo, dalle origini al tardoantico. In questa seconda edizione il volume è stato arricchito, in particolare dando rilievo autonomo a temi quali il rapporto fra istituzioni politiche e istituzioni religiose, lo sviluppo dell'ordinamento giudiziario, le promagistrature e i comandi straordinari. -
Genealogia della politica. Carl Schmitt e la crisi del pensiero politico moderno
Galli offre una interpretazione complessiva dell'opera di Schmitt e del contributo che essa ha recato alla moderna filosofia politica. Egli analizza i testi schmittiani soffermandosi sui concetti chiave di sovranità, decisione, eccezione, rappresentanza e definisce la posizione di Schmitt all'interno del dibattito novecentesco su liberalismo e democrazia, politica e tecnica, politica e guerra, secolarizzazione. Galli poi individua nelle diverse fasi dell'opera schmittiana un tratto unificante costituito dalla riflessione sull'origine contraddittoria della politica moderna, nel momento della sua crisi più profonda: una riflessione provocatoria dove coesistono grandezza e miseria, forza conoscitiva e tentazione autoritaria. -
Il patto che ci lega. Per una coscienza repubblicana
Questo volume, raccogliendo alcuni dei principali discorsi tenuti da Giorgio Napolitano nel corso della prima metà del suo mandato al Quirinale, rende evidente al lettore l'itinerario straordinariamente coerente seguito dal Capo dello Stato, il senso profondo della sua azione. In una stagione così difficile, contrassegnata da forti tensioni nella politica e nelle istituzioni italiane, oltreché da mutamenti e crisi nel quadro internazionale, Napolitano si adopera senza interruzione per richiamare, al di sopra delle divisioni, i principi di coesione e identità del paese, la fedeltà alle istituzioni dello Stato e soprattutto alla sua Costituzione: quel ""patto che ci lega"""" che sta alla base dell'Italia repubblicana."" -
Il tragico
La moderna riflessione filosofica sul tragico presuppone una presa di distanza dal suo oggetto specifico: la tragedia. Si può anzi dire che la cultura moderna ha elaborato il ""tragico"""" come idea filosofica, mentre all'epoca antica e premoderna si deve l'elaborazione della """"tragedia"""" come forma letteraria, canonizzatasi ben presto in un genere. Sulla base di questa distinzione fondamentale, gli autori propongono una ricostruzione storico-concettuale che, muovendo dal decisivo contributo nietzschiano, rilegge sia il tragico premoderno sia la vicenda della """"filosofia del tragico"""" vera e propria, dai suoi esordi in età idealistica fino ai più recenti sviluppi novecenteschi."" -
La rinascita dello Stato. Dal conflitto magistratura-politica alla civilizzazione istituzionale europea
Frutto di vent'anni di ricerche condotte su fonti d'archivio francesi manoscritte e inedite, questo volume ha quale tema centrale la ricostruzione delle origini del conflitto tra magistratura e potere politico, sviluppato dal duplice punto di vista dell'analisi teorico-dottrinale e della pratica politico-istituzionale. Tema di grande attualità, che finora non era stato mai studiato in una prospettiva storica e con strumenti d'indagine rigorosi. L'idea di fondo proposta è che il conflitto si può superare solo in una prospettiva di civilizzazione istituzionale, che implica una concezione dello Stato e soprattutto della statualità che ha messo radici in Europa, mentre è ancora largamente sconosciuta nell'Italia dilaniata dallo spirito ""feudale"""" della fazione."" -
Hölderlin in Italia. La ricezione letteraria (1841-2001)
Questo studio si addentra nella fitta trama di rapporti che legano alcune grandi tradizioni letterarie d'Europa, l'italiana, la tedesca e anche la francese, per ricostruire le sorti ricettive di un autore destinato a imporsi nella memoria poetica novecentesca, dopo un passato di marginalità, come un riferimento precipuo e irrinunciabile, ergendosi a inquieto e centrale precursore. L'indagine prende le mosse dalla prima metà dell'Ottocento, quando il nome di Hölderlin inizia a diffondersi nella penisola tramite mediazione francese, per concentrarsi in seguito su Giosuè Carducci, che ha ascritto precocemente il lirico tedesco tra le sue predilezioni letterarie e ne ha approntato le prime versioni italiane. Si passa poi al Novecento, per considerare l'incidenza di questo modello in tutta la sua varia articolazione: i primi riflessi in Italia della coeva riscoperta europea di Hölderlin, filtrata dai periodici letterari d'inizio secolo; la cruciale congiuntura degli anni Trenta e Quaranta, quando si registra, con l'apporto determinante di protagonisti della scena letteraria, un sensibile incremento delle letture critiche e delle traduzioni, consentendo il definitivo ingresso di Hölderlin nel nostro orizzonte culturale; il fertile dialogo con l'opera hölderliniana di poeti quali Ungaretti, Montale, Luzi, Vigolo e Zanzotto. -
Diritti umani e cooperazione internazionale allo sviluppo. Ideologie, illusioni e resistenze
In occasione del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, intento del volume è proporre una valutazione critica, condotta con un approccio interdisciplinare, dei suoi contenuti, delle sue matrici ideologiche e del suo fondante approccio universalistico, alla luce dei mutamenti storico-politici, ideologici, culturali e socio-economici intercorsi dal dopoguerra a oggi. Queste pagine offrono una ricostruzione completa del ben più ampio e complesso contesto nel quale il concetto e la forma contemporanea dei diritti umani si trovano oggi a riproporre significati, ideali e principi di riferimento per la riflessione e l'azione politica. Nonostante l'innegabile carattere innovativo della Dichiarazione del 1948, le analisi qui presentate compongono un quadro generale costellato di promesse mancate e di drammatici fallimenti, fra i quali si possono annoverare episodi di violazione dei diritti e dei bisogni dei minori e una sostanziale incapacità di promuovere una reale politica per l'infanzia. Mentre, d'altra parte, il presunto universalismo dei diritti umani viene evocato allo scopo di imporre l'egemonia occidentale ad altri popoli e ad altre culture. -
In bicicletta. Memorie sull'Italia a due ruote
Sogni e spavalderie di chi si inerpica nella vita pedalando col vento in faccia, paura e senso del dovere della staffetta partigiana che pedala per la libertà d'Italia. I brani di diari raccolti in questo volume ci parlano di un mezzo di locomozione che ha rivoluzionato i costumi del paese. Bicicletta sovversiva, giudicata inadatta a donne e sacerdoti in quanto ""macchina infernale"""", pericolosa incarnazione della modernità. Bicicletta dapprima aristocratica, mezzo costoso e inadatto alle disponibilità economiche dei più. Poi, col Novecento, bicicletta democratica, mezzo di trasporto di impiegati e di operai, uomini della strada che non faticano a identificarsi negli eroi di quel Giro d'Italia che inizia a entusiasmare gli animi. Parlare della bicicletta, dice Marc Augé - e ce lo rammenta Stefano Pivato nell'Introduzione a questa raccolta - non significa rievocare soltanto ricordi personali, ma ripercorrere una storia condivisa da milioni di altre persone. Così la dimensione autobiografica delle pagine qui pubblicate si apre, prende respiro e ci regala un quadro inedito della nostra storia recente. Tracciato da un punto di vista particolare e privilegiato: il sellino della bicicletta."" -
Rievocare il privato. Un fidanzamento ritrovato (1905-1920)
Pasquale Villani rievoca - attraverso le ritrovate lettere del padre - la storia di un lungo fidanzamento iniziato nel primo ventennio del Novecento: l'esordio dell'amore adolescenziale, i primi fanciulleschi incontri e impegni, la solitudine del figlio di genitori e fratelli emigrati che nella fidanzata e nella famiglia di lei - non senza rimorsi - trova o crede di aver trovato un ancoraggio salvifico. E ancora l'ingenuo orgoglio intellettuale del giovane provinciale, l'educazione sentimentale, i mutevoli stati d'animo, la passione, le delusioni, l'odio irrevocabile per il rivale, la crisi, la rottura. Fino alla riconciliazione nel pieno della prima guerra mondiale, la diretta partecipazione alla quale, accettata con coraggio e tacita profonda ""pietas"""". È una crudele lezione di vita, di morte e di umana solidarietà, che ridimensiona e compone le inquietudini, le contraddizioni, l'esperienza dell'adolescenza e della giovinezza nella raggiunta maturità. Una vicenda privata, ma strettamente intrecciata a un ventennio della nostra storia, ricostruita da uno storico fra i più grandi in Italia."" -
Trent'anni di Servizio sanitario nazionale. Un confronto interdisciplinare
Questo volume costituisce la prima ricerca realmente interdisciplinare sul Servizio sanitario nazionale, la sua genesi, le sue metamorfosi, le sue prospettive. Giuristi, economisti, sociologi e specialisti di sanità pubblica si confrontano per spiegare le ragioni del ritardo nell'attuazione dell'art. 32 della Costituzione, le tappe della sua progressiva attuazione attraverso l'istituzione del Servizio sanitario nazionale e la complessa evoluzione delle sue caratteristiche organizzative, per arrivare alla discussione delle attuali criticità presenti e delle prospettive del sistema sanitario, incentrate sul difficile, ma non impossibile legame, tra sostenibilità economica e tenuta unitaria del Ssn. Nel momento in cui, dagli Stati Uniti d'America ai paesi della ""vecchia Europa"""" la discussione sull'assetto della sanità torna a farsi incandescente, il volume costituisce uno strumento a disposizione di studiosi, manager del settore, professionisti e cittadini attivi per andare oltre i luoghi comuni e le visioni unilaterali o monodisciplinari della complessa materia sanitaria."" -
Distretti tecnologici e sistemi regionali di innovazione. Il caso italiano
L'innovazione, concetto chiave imprescindibile per il successo delle imprese, richiede anche il contributo dei territori e delle competenze locali in essi racchiuse. Le politiche che promuovono l'innovazione tendono ad articolarsi sempre più a livelli diversi: continentale, nazionale, regionale. I distretti tecnologici (DT), promossi nei primi anni 2000 dal Ministero per l'Istruzione. l'Università e la Ricerca (MIUR), rappresentano uno degli ambiti di collaborazione tra governo nazionale e governi regionali. La rinnovata attenzione verso i DT da parte del MIUR costituisce l'opportunità per un loro ripensamento alla luce di un analisi nuova e sistematica. È ciò che questo libro intende fare rispondendo ad una serie di quesiti: come e perché sono nati i DT italiani? Ha senso chiamarli distretti o, altrimenti, a quale altra categoria ricondurli? I 29 distretti esistenti stanno avendo successo e in quale misura? Questo volume intende stimolare la riflessione del legislatore nazionale sulla necessità di un monitoraggio a livello nazionale sia di tipo ex-ante, come quello qui proposto, che intermedio ed ex-post al fine di garantire omogeneità di criteri e comparabilità dei risultati e di individuare le iniziative meritevoli di supporto. In un epoca in cui le risorse pubbliche diventano molto scarse, non c'è più spazio per politiche inefficaci né per l'attribuzione dei fondi a pioggia. Occorre concentrare le risorse laddove queste possano essere più produttive. -
Il giro del mondo in duecentocinquanta pagine. Itinerari di diritto ecclesiastico comparato
Negli ultimi decenni nel diritto ecclesiastico italiano è andato definitivamente affermandosi il metodo di studio comparatistico, che, per sua natura, la disciplina ha sempre privilegiato anche allo scopo di mettere in relazione l'ordinamento dello Stato con quello della Chiesa. L'approccio ai modelli che i diversi ordinamenti prospettano per la regolamentazione dei fenomeni religiosi presenta oggi un interesse crescente per i problemi posti dal multiculturalismo e contribuisce in modo decisivo alla formazione del giurista. Questo volume, che raccoglie dieci studi dedicati ad altrettanti ordinamenti, traccia il bilancio di una lunga e originale riflessione culturale, originata dalla passione per la ricerca e dalla curiosità scientifica per l'esperienza straniera. -
L' Europa sociale e la Confederazione europea dei sindacati
Fino ad oggi gli studi sul processo d'integrazione europea si sono concentrati quasi esclusivamente sugli aspetti politico-istituzionali o su quelli economici, lasciando nell'ombra gli attori sociali che hanno invece contribuito a costituire quella Europa sociale che costituisce parte essenziale della capacità attrattiva dell'attuale Unione europea nella società internazionale. Questo libro si propone di colmare tale lacuna e di contribuire ad arricchire il dibattito sulle prospettive dell'integrazione europea, ricostruendo l'evoluzione storica dal punto di vista delle parti sociali e più particolarmente del movimento sindacale europeo, cogliendo i processi d'interdipendenza tra l'apporto dei sindacati nazionali allo sviluppo dell'unione europea e l'influsso del processo comunitario nella formazione di una identità europea degli attori sociali. Prefazione di Jacques Delors.