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Estetica del cinema
Considerato a buon diritto l'arte emblematica della modernità, fino alla metà del Novecento il cinema ha avuto tra le diverse forme di spettacolo di massa un chiaro ruolo egemone. La sua storia è divisa fra gli stereotipi del puro intrattenimento, che stimola l'identificazione e lo stupore passivo dello spettatore, e le forme critico-espressive, che vorrebbero indurlo ad approfondire ed elaborare consapevolmente il fluire delle immagini. Nel delineare un'estetica del cinema, il volume da un lato analizza i diversi linguaggi cinematografici sperimentati nel corso del tempo, dall'altro identifica i tratti costitutivi dell'arte cinematografica: la mimesi della realtà, la narrazione, l'immagine, il montaggio. Questa nuova edizione contiene, oltre ad importanti aggiornamenti sullo stato degli studi sul cinema, una utile filmografia. -
L' evasione fiscale. Quanto, come e perché
Un'economia sommersa che secondo le stime Istat assorbe circa 250 miliardi di euro, ovvero il 17% della ricchezza nazionale, un fenomeno di massa legato anche alle disfunzioni dell'amministrazione pubblica e alla struttura del nostro sistema produttivo, nonché alla cultura e alla storia del nostro paese. Il volume espone tutto quello che si sa su un secolo di evasione fiscale in Italia: chi, come, quanto, perché, e indica i possibili rimedi a questo grave problema economico e sociale. -
Donne e uomini. Si nasce o si diventa?
Fin da piccoli femmine e maschi preferiscono giocattoli e giochi diversi. Crescendo queste differenze tra i sessi si riflettono sulle scelte scolastiche o lavorative. Ma siamo davvero così diversi? E se lo siamo, perché? E la natura o la cultura a determinare queste differenze? Il processo di differenziazione sessuale, che trasforma l'embrione in femmina o maschio, inizia grazie a fattori innati ma è portato a termine dagli ormoni. Non si hanno le idee altrettanto chiare sulle cause che determinano altre differenze, come quelle cognitive, ma le ricerche più recenti mostrano che si sono ridotte notevolmente negli ultimi decenni, soprattutto nei paesi con una maggiore equità tra i sessi. Allora, non solo natura? -
Osservare l'universo... oltre le stelle, sino al Big Bang
Quanto è grande l'universo? C'è stato un inizio e ci sarà una fine? Come si è fatta strada l'ipotesi del Big Bang? Come si fa a scoprire il passato dell'universo e a prevederne l'evoluzione futura? Domande antiche e in parte ancora irrisolte. Nel volume i passi più importanti del lungo cammino scientifico dall'età moderna fino alle scoperte più recenti, riguardanti la gerarchia di strutture cosmiche, l'espansione dell'universo, lo stato iniziale ultracaldo e ultradenso, che oggi i cosmologi possono osservare direttamente grazie a sofisticati telescopi e strumenti spaziali. -
L' energia solare
Come limitare l'impatto dei consumi di energia sull'uomo e sull'ambiente, senza compromettere lo sviluppo economico? Un impiego delle fonti rinnovabili, e in particolare dell'energia solare, è ormai ritenuto necessario e possibile, anche in ampie proporzioni. Nel volume si discutono gli aspetti tecnologici ed economici dello sfruttamento dell'energia solare e si offre un quadro delle politiche nazionali e dell'Unione europea nel settore. Infine, si passano in rassegna alcuni scenari di sviluppo di questa fonte di energia che crescerà molto prima e sarà più a buon mercato di quanto oggi si creda. -
L'energia nucleare. Costi e benefici di una tecnologia controversa
Nata sotto la cattiva stella dell'arma che può distruggere il mondo, l'energia nucleare ha sempre attirato grandi consensi e grandi rifiuti. Da qualche anno si parla di ""rinascimento nucleare"""" poiché questa fonte sembra rispondere non solo alla crescente domanda di energia mondiale, ma anche all'esigenza di produrre elettricità senza emettere gas serra. Ma è vero che il nucleare conviene e può contribuire allo sviluppo sostenibile? Oppure il rischio di emissioni radioattive e il problema delle scorie da smaltire ce ne devono tenere lontani? Le risposte a queste domande sono fondamentali anche per decidere se convenga al nostro paese riprendere la strada interrotta più di venti anni fa, dopo i tre referendum del 1987."" -
Abitare sostenibile. Come affrontare l'emergenza energetica e ambientale
Bioclimatiche, ecologiche, a basso consumo energetico: le case sostenibili ottengono il massimo dell'efficienza con il minimo impatto ambientale. Un tema che coinvolge ormai l'intera filiera del settore edilizio, ma anche la politica impegnata a ripensare strategie e incentivi per un'edilizia a impatto zero. Dalle diverse tipologie di edifici ""ecologici"""" al problema della misurazione della sostenibilità energetica e ambientale, fino agli interventi sull'edilizia esistente, uno sguardo globale sul futuro energetico del mondo edilizio."" -
L' università per tutti. Riforme e crisi del sistema universitario italiano
Le università italiane sono assenti dai posti alti nelle graduatorie internazionali, sono carrozzoni giganteschi, spesso sull'orlo del fallimento, culturalmente provinciali ed emarginate. Come si è precipitati in questa situazione e che cosa si può fare per uscirne? La lucida e stringente analisi di Graziosi ripercorre cinquant'anni di riforme e mutamenti che hanno trasformato la vecchia università di élite in una grande e indistinta università di massa, che era indubbiamente necessaria alla moderna società italiana, ma che si è gettata alle spalle ogni esigenza di eccellenza e di ricerca. Interessi corporativi e buone intenzioni si sono spesso saldati nel risultato perverso di produrre un degrado progressivo della formazione universitaria. A questa situazione, sostiene l'autore, è urgente porre rimedio con una serie di cambiamenti che mirino a separare fortemente le funzioni dello studio universitario, distaccandone l'istruzione professionale, differenziando gli atenei, e incentivando e sostenendo le eccellenze. -
Le parole della politica
La ""transizione"""" italiana non è affatto finita: i partiti continuano a trasformarsi, la dinamica della loro competizione muta e diventa più aspra, le istituzioni e la legge elettorale sono sempre al centro di un confronto teso, astioso quanto sterile. Possiamo dunque facilmente concordare con l'autore di questa """"sintetica enciclopedia"""" quando, a proposito dei motivi che l'hanno ispirata, dichiara: """"Sono convinto che sia sempre molto importante individuare alcuni termini essenziali della politica, quelli, in un certo senso, più controversi e più discutibili, quelli peggio trattati, quelli più spesso travisati, e proporne una chiarificazione e molte precisazioni. In questo libro tento di farlo in maniera nient'affatto compassata e paludata""""."" -
Slow Food. Una storia tra politica e piacere
Nato nelle Langhe, in un triangolo che tocca Bra, Alba e Barolo, quelle stesse Langhe dove nel 1986 morirono 19 persone per aver bevuto vino al metanolo, Slow Food conta oggi oltre 100.000 sostenitori in 132 paesi, con sedi sulle colline del Wisconsin o nel centro di Cleveland. Come ha fatto questo movimento sorto ai margini della sinistra italiana, tra l'Arci e «il Manifesto», allorché Carlo Petrini introduceva Valentino Parlato e Massimo Cacciari al culto dei vini piemontesi, mentre imperversavano «Milano da bere» e Reaganomics, a mettere radici in paesi con tradizioni e culture tante diverse come gli Stati Uniti, la Germania, la Romania post-comunista, il Messico? Come ha saputo suscitare l'interesse di ristoratori e intellettuali metropolitani, contadini e no-global, gastronomi autodidatti e chef professionisti, attirando contemporaneamente i consumatori edonisti del primo mondo e gli agricoltori diseredati del terzo? Le risposte stanno forse nella capacità di offrire - con il richiamo alla genuinità, ma anche al piacere del cibo - un'alternativa credibile alla globalizzazione della «fast life». -
Scientisti e antiscientisti. Perché scienza e società non si capiscono
Che si parli di cellule staminali, di situazioni di fine vita o di Ogm, il dibattito pubblico è prigioniero di uno schema consolidato che vede contrapporsi i fautori di uno sviluppo illimitato della tecnoscienza e coloro che invocano degli argini all'invasione di campo della ricerca in ambiti tradizionalmente appannaggio di scelte e pratiche sociali, politiche o religiose. Paradossalmente i due fronti condividono una retorica della scienza, intesa come un blocco monolitico impermeabile a qualsiasi discorso che non sia quello della razionalità scientifica, quando in realtà i rapporti tra scienza e società sono molto più compromissori e frastagliati. Il cortocircuito tra dibattito specialistico e opinione pubblica, tra interessi economici, sensibilità sociali e priorità della ricerca erode i confini mentre entrambi i fronti sono attraversati da posizioni ""contraddittorie"""": si può essere contro gli Ogm e a favore della ricerca sulle cellule staminali, negare il cambiamento climatico e sostenere l'energia nucleare o viceversa. È questo intreccio che alimenta l'antagonismo tra gli opposti scientismi in un illusorio gioco delle parti che impedisce di cogliere la vera natura delle sfide che si pongono oggi alla tecnoscienza e di valorizzarne il ruolo insostituibile."" -
Tre giorni nella storia d'Italia
Tre giorni, tre punti di svolta in cui simbolicamente si compendia la storia politica italiana del Novecento: il 28 ottobre 1922 con la marcia su Roma, il 18 aprile 1948 con la vittoria della Democrazia cristiana sul Fronte delle sinistre; il 27 marzo 1994 con la sorprendente vittoria elettorale di Silvio Berlusconi e della sua inedita alleanza col Msi e la Lega. Con l'intelligenza tagliente che gli è propria, Galli della Loggia rilegge questi tre momenti individuando il perché di quelle svolte, e redistribuendo volta per volta in maniera non scontata meriti e responsabilità. Così per l'avvento del fascismo, in cui Galli riconosce anche il peso determinante della politica miope e fallimentare della sinistra; così per la vittoria del 1948, che segna la fine della transizione postbellica alla democrazia, con l'emersione maggioritaria di una parte di paese stanco di troppa storia e troppa politica; così infine per la vittoria di Berlusconi, che nell'agonia della Prima Repubblica trae profitto dalle aporie di una transizione affidata alla via giudiziaria di Mani pulite per diventare, pur con tutte le anomalie della sua personale posizione e anzi grazie a quelle, colui che sblocca il sistema politico italiano realizzando il bipolarismo. -
Eclisse della socialdemocrazia
A un passo dalle regionali italiane di marzo, banco di prova del nuovo partito democratico, e in vista dell'altro esame cruciale per la sinistra europea che saranno le elezioni inglesi di giugno, l'analisi severa e stringente di Berta è riproposta in una nuova edizione integrata e aggiornata. Nel corso del ventesimo secolo la socialdemocrazia ha rappresentato il grande progetto di correggere ed equilibrare l'evoluzione capitalistica con una forte spinta alla giustizia sociale. Con il welfare e l'economia mista la socialdemocrazia ha segnato una lunga e positiva stagione di ""democrazia ugualitaria"""" nella politica europea e anche americana. Ma nell'Europa contemporanea essa ha finito per smarrire quell'istanza di equità che l'aveva caratterizzata, finendo per candidarsi niente più che a una gestione modernizzatrice dell'economia, come ha fatto in particolare il New Labour di Blair. È parso insomma che non vi fosse altra prospettiva che amministrare il capitalismo, assecondare l'evoluzione economica. Ora che la crisi globale ha infranto l'illusione che la macchina dell'economia generi da sé maggior benessere per tutti, la socialdemocrazia è muta."" -
Sentenze imperfette. Gli errori cognitivi nei giudizi civili
Legislatori e giuristi elaborano continuamente istituti per far fronte agli errori giudiziari e gran parte degli interventi riguardano il piano sanzionatorio e compensativo, ci si chiede cioè cosa fare quando l'errore sia stato commesso, come ripristinare l'ordine giuridico violato, come compensare gli eventuali danni, come sanzionare il giudice. Raramente ci si chiede invece se gli errori possano essere previsti e per ciò stesso evitati. Il volume intende quindi rispondere a tre domande fondamentali: si può costruire una tassonomia degli errori tipici in cui cadono i giudici in modo da poterli prevenire? E se sì, perché si verificano? È possibile prevenirli? Sperimentalmente e con l'ausilio della psicologia cognitiva, limitatamente ai giudizi civili, viene mostrato come ricorrano errori nell'applicazione di molte regole della logica deduttiva, nella valutazione delle testimonianze, nella conduzione di molti ragionamenti induttivi (come quelli causali) e vengono individuate delle tecniche in grado di prevenire almeno alcune fallacie. -
La prospettiva psicosomatica
La psicosomatica nel suo sviluppo si è occupata non solo di malattie organiche, ma, in senso più ampio, dei problemi umani, mettendone in luce gli aspetti più diversi e delineando così un quadro estremamente articolato e sfaccettato della natura dell'uomo e della sua condizione di benessere fisico e psichico. La psicosomatica contemporanea è pertanto divenuta una vera propria prospettiva che va oltre la diagnosi di specifici disturbi organici di origine psicologica e si propone come un approccio scientifico utile alla comprensione di qualsiasi problema umano. Questo volume fornisce gli strumenti teorici e pratici per la formazione di un vero e proprio ""pensiero psicosomatico"""", grazie al quale affrontare in modo complesso e al tempo stesso efficace il disagio psichico, ben oltre il dualismo mente-corpo. Uno strumento utile a psicologi, psicoterapeuti, medici e professionisti della relazione di aiuto."" -
Gli insegnanti italiani: come cambia il modo di fare scuola. Terza indagine dell'istituto IARD sulle condizioni di vita e di lavoro nella scuola italiana
L'Istituto IARD ha già realizzato nel 1990 e nel 1999 due ampie indagini di livello nazionale sugli insegnanti. Indagini che hanno consentito di rilevare in modo diacronico l'evoluzione nel tempo delle condizioni di lavoro, degli atteggiamenti e delle pratiche educative dei docenti. Gli anni trascorsi dall'ultima rilevazione sono stati densi di cambiamenti nel mondo scolastico, anche in ragione delle nuove questioni che la società pone alle istituzioni formative. Questa terza indagine, svolta nel 2008, si è pertanto proposta di esaminare l'impatto di tali cambiamenti sulle politiche scolastiche, le strategie educative e le pratiche didattiche, a partire dalle opinioni e dalle esperienze dei docenti. Lo studio, che si basa sull'analisi di un ampio campione di interviste (oltre 3.000) condotte sul campo, consente di disporre di dati comparativi relativi al 1990, 1999 e 2008 sulle caratteristiche socio-demografiche degli insegnanti, la formazione iniziale e l'aggiornamento; l'immagine della professione, relativamente al prestigio, al riconoscimento sociale e alla soddisfazione per i diversi gradi dell'insegnamento; la pratica didattica e la valutazione dell' apprendimento; il rapporto tra scuola e società, le relazioni con le famiglie, gli studenti e il dirigente scolastico. -
Il modernismo in Italia e in Germania nel contesto europeo
L'8 settembre 1907 Pio X con l'enciclica ""Pascendi Dominici gregis"""" condannava come eresia qualsiasi tentativo di conciliare annuncio cristiano e mondo moderno. L'enciclica papale e il decreto """"Lamentabili sane exitu"""" davano a questa """"eresia"""" il nome di """"modernismo"""" individuandone la caratteristica comune nell'intento di trasformare il cattolicesimo in una sorta di cristianesimo non dogmatico e di protestantismo liberale. La temperie culturale della società europea in cui la """"crisi modernista"""" vedeva la luce era quella di un progressivo processo di democratizzazione e di accoglimento di istanze liberali: l'appello per la libertà di pensiero, per la critica a ogni forma di autoritarismo, per l'adozione del metodo scientifico, per il rispetto del pluralismo, per i diritti delle donne, sollecitava le coscienze più avvertite del mondo cattolico a proporre tentativi di modernizzazione sociale del cattolicesimo. Tra queste coscienze più avvertite si potevano annoverare i nomi di Lucien Laberthonnière e Alfred Loisy in Francia, di George Tyrrell e di Friedrich von Hügel in Gran Bretagna, di Joseph Schnitzer e Hugo Koch (ma soprattutto, dal versante protestante, di Ernst Troeltsch e Adolf von Harnack) in Germania, di Antonio Fogazzaro, Ernesto Buonaiuti, Romolo Murri, Alessandro Casati, Stefano Jacini Jr in Italia. Il presente volume intende fare luce sul ruolo storico svolto dal modernismo cattolico."" -
L' industria chimica italiana e l'IMI. 1951-1983
In questo volume si affronta un importante snodo della storia economica dell'Italia postbellica: quello che vede il paese impegnato ad accogliere la rivoluzione americana della grande dimensione d'impresa. L'IMI partecipa in prima linea a tale avventura, finanziando l'ingrandimento di imprese pubbliche e private e la creazione di grandi impianti. Nel settore petrolchimico si fanno però sentire più che altrove i gravi limiti della nostra cultura imprenditoriale e di governo. Così, dopo un breve periodo di forte espansione, dalla fine degli anni sessanta i risultati diventano negativi, per farsi addirittura drammatici nel decennio successivo, in coincidenza con le due crisi petrolifere internazionali. Basandosi su uno spoglio sistematico della produzione giornalistica dell'epoca, oltre che sulle testimonianze di protagonisti interni all'IMI, Vera Zamagni ripercorre una delle pagine meno esaltanti della storia dell'Istituto Mobiliare Italiano; dalla quale però si possono trarre spunti di riflessione sull'evoluzione delle caratteristiche dell'economia, della società e della politica italiane nei decenni sessanta e settanta, oltre che sull'eredità che gli eventi di tali decenni hanno lasciato. Fortunatamente né il processo di sviluppo dell'Italia, né quello dell'IMI vennero bloccati dai ""rovesci"""" della petrolchimica. Anzi, l'insuccesso fu foriero di cambiamenti importanti per l'economia italiana, che si ridirezionò verso i distretti industriali di piccole e medie imprese."" -
Marcello II Cervini (1501-1555). Riforma della Chiesa, Concilio, Inquisizione
Fondata su un'ampia indagine documentaria, questa biografia ricostruisce il percorso umano e religioso di Marcello Cervini, papa Marcello II nel 1555, nei decenni che fecero da sfondo al dilagare in tutta Europa della Riforma protestante e alla drammatica crisi allora vissuta dalla Chiesa di Roma. Alla corte di Paolo III, di cui fu segretario e consigliere, il Cervini affinò i suoi talenti sul terreno diplomatico, fino a diventare una figura chiave della politica curiale. Destinato a incarichi di altissima responsabilità, egli fu chiamato a presiedere le prime sessioni del concilio di Trento che, proprio grazie alla sua energica azione, avrebbero sancito la definitiva condanna delle dottrine d'oltralpe. Il cruciale ruolo politico e religioso che egli ebbe nel guidare i lavori dell'assemblea consente di cogliere i drammatici conflitti che percorsero l'assemblea conciliare e ne influenzarono gli esiti, anche alla luce del suo ruolo di fiduciario dei Farnese e di autorevole esponente della congregazione del Sant'Ufficio istituita nel 1542. Questa ricerca rivela la molteplicità di strategie elaborate in quei decenni cruciali da un personaggio la cui elezione papale parve segnare una svolta nella storia della Chiesa di Roma, per confluire poi nel tenace mito agiografico dell'austero riformatore sottratto da una morte subitanea al compito di realizzare l'incisivo rinnovamento delle istituzioni ecclesiastiche lungamente auspicato. -
La costituzione economica: Italia, Europa
A sessant'anni dalla Costituente, la riflessione sulla costituzione economica e sulla sua evoluzione nel tempo è più che mai aperta e viva. Un gruppo di studio di Astrid ha a lungo riflettuto sui principali problemi della ""costituzione economica"""", ed è ora in grado - in questo volume frutto di un confronto interdisciplinare approfondito - di offrire alcune chiavi di lettura equilibrate, egualmente lontane dalle interpretazioni esasperate di chi considera la nostra Carta una costituzione di stampo sovietico, come pure di chi continua a liquidare i trattati europei come veicolo di un liberismo indifferente alla tutela dei diritti sociali. Vengono in luce così gli accostamenti e le connessioni crescenti fra ordinamento nazionale ed europeo, tanto sul tema del rapporto fra pubblici poteri e mercati quanto su quelli del lavoro e delle politiche di protezione sociale. Attraverso una ricerca degli intrecci fra i due ordinamenti che investe giurisprudenza, legislazione e proposte di riforma, il volume mette a fuoco gli assetti della nostra costituzione economica, su alcuni punti critici di attualità: la funzione della proprietà privata e dell'impresa; il ruolo dell'impresa pubblica; il sistema finanziario; la tutela e la valorizzazione del lavoro; lo statuto delle professioni; la disciplina degli aiuti di Stato; il modello sociale e il rapporto con il mercato unico europeo.""