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La teoria della mente nell'arco di vita
Il volume presenta i più importanti contributi scientifici che hanno per oggetto la teoria della mente in una prospettiva di ciclo di vita. Ogni capitolo è dedicato all'analisi di una specifica fase evolutiva e per ciascuna di esse viene fornita una trattazione teorica sulla natura della teoria della mente e sui suoi correlati cognitivi e sociali. Vengono infine presentati i principali strumenti di misura (talvolta originali e curiosi) e le nuove prospettive di ricerca. -
Psicologia dell'identità
Ponte di collegamento tra il mondo psichico interno e il mondo sociale esterno, il concetto di sé e l'identità sono da sempre oggetto di studio privilegiato della psicologia sociale. Questo volume ricostruisce i percorsi teorici e di ricerca relativi a tali concetti, delineandone i principali elementi e processi costitutivi. Mettendo a confronto la letteratura tradizionale con le prospettive post-costruzioniste, vengono analizzati i problemi dell'identità in una società sempre più complessa e basata sull'esperienza dell'incertezza. -
I percorsi di vita. Dall'adolescenza alla vecchiaia
Questo manuale propone un'introduzione all'analisi dei percorsi di vita individuali in una prospettiva interdisciplinare che integra sociologia, demografia, psicologia sociale e dello sviluppo. Quali sono le più importanti trasformazioni dell'identità che caratterizzano il percorso di vita e quali strategie di regolazione del Sé sono utilizzate dagli individui per superare gli eventi critici dell'esistenza? In che modo il contesto storico e sociale influisce sulle traiettorie individuali? Nel rispondere a tali interrogativi gli autori illustrano, sintetizzando i principali contributi della ricerca, l'evoluzione delle traiettorie familiari e relazionali, professionali e di partecipazione sociale, oltre a quelle collegate alla salute fisica e psichica, dall'adolescenza alla vecchiaia. -
Economia monetaria
Questo volume offre una trattazione chiara ed esaustiva delle tematiche connesse all'economia e alla politica monetaria. La nuova edizione è stata completamente ripensata nei contenuti e nella struttura espositiva anche per consentire una migliore interpretazione del ruolo della politica monetaria dopo la crisi finanziaria iniziata nel 2007. Tra gli argomenti approfonditi: il collegamento tra politica monetaria e tassi di cambio e le modifiche intervenute nell'operatività delle banche centrali e dei regolatori, quando all'obiettivo della stabilità monetaria si affianca quello della stabilità finanziaria. -
Go to market
La liberalizzazione della distribuzione, la concorrenza globale, così come i mutamenti sociali e demografici hanno importanti ripercussioni sulla gestione dei canali distributivi. Per conoscerli e gestirli efficacemente si impone perciò un'analisi integrata, che copra tutti i temi: l'analisi dei canali e la gestione degli stessi, il trade marketing, il category management e le partnership distributive. Un'area di studio etichettata come ""Go to market"""". Il volume, di taglio prevalentemente didattico, fa largo uso di box e appendici che illustrano esempi pratici e casi aziendali, molti dei quali redatti direttamente da manager ed esperti del settore, così da creare un collegamento più diretto fra studenti e imprese."" -
Marketing e management interculturale
Nel momento in cui sperimentiamo un forte intreccio tra globalizzazione e localismi le tematiche interculturali assumono un rilievo crescente anche nell'economia dell'impresa. La distanza tra culture diventa importante quanto la distanza fisica e le imprese si trovano a gestire quotidianamente problemi legati alla presenza di fornitori, clienti e concorrenti di paesi diversi e culturalmente distanti. Nel contesto italiano il rilievo del tema si è tradotto in un maggior spazio riservato a questi temi all'interno dei corsi di management e marketing internazionale. Esiste quindi lo spazio per un testo che fornisca la mappatura della letteratura, l'individuazione degli aspetti metodologicamente rilevanti e la presentazione di alcune esperienze documentate con l'analisi empirica. -
L' economia istituzionalista
Il testo è pensato come introduzione a diverse teorie nell'ambito dell'economia istituzionalista, un invito alla lettura degli autori e delle correnti che formano questa famiglia assai composita tra le teorie economiche. Vengono presentati l'istituzionalismo originario, e in questo ambito la scuola storica di Schmoller e il costituzionalismo americano con Veblen, Hamilton, Commons e Polanyi; la più famosa scuola austriaca con Menger e Hayek; per arrivare alla new institutional economics di Williamson e North e alle correnti europee contemporanee. È utile per lo studente lo spazio riservato alla discussione sulle diversità e le analogie tra le diverse dottrine, per orientarsi in un ambito teorico piuttosto complesso. -
Lo sviluppo locale. Capacità e risorse di città e territori
Lo sviluppo di un paese può passare attraverso risorse che risiedono nei territori a livello locale? E con quali politiche e quali risorse finanziarie? Quali meccanismi possono garantire che le azioni locali siano coordinate tra loro a livello regionale e nazionale? Spesso in Italia lo sviluppo locale è assimilato ai distretti industriali, ma oggi la sfida va oltre questi confini e riguarda anche le capacità collettive dei territori, in termini di istituzioni, imprese e cittadini, di rispondere alle pressioni economiche, sociali ed ambientali della globalizzazione e del mondo post-crisi globale. Nel volume si illustrano, anche attraverso casi di successo, i principali elementi che accompagnano i processi di sviluppo locale e si spiega perché ha senso parlarne anche nel mondo globalizzato. -
Avvocati, banche e imprese 1890-1940
Gli avvocati che condividono potere e ideologia con il capitalismo italiano sono un fenomeno dell'Italia di oggi? Frutto di una ricerca ""sul campo"""" nella quale predominanti sono le fonti storiche, il volume indaga sul complesso rapporto che intercorre fra il processo di industrializzazione del nostro paese e le trasformazioni che la professione legale ha conosciuto tra la fine dell'Ottocento e gli anni Quaranta del secolo successivo. Ne emerge la precoce affermazione in Italia di un avvocato che, lungi dal mostrare pregiudizi nei confronti del mondo degli affari, proprio dal suo rapporto con le imprese trae legittimazione e potere, sociale ed economico. Dall'incontro fra industrializzazione e professione forense nasce infatti già in quegli anni una super-élite di avvocati d'affari che, compatta e distinta, costruisce legami solidi con altri gruppi di élite egemoni, quella finanziaria e quella politica, e con esse partecipa al governo dell'economia del paese. Accanto alla figura dell'avvocato d'affari nascerà presto un'altra figura professionale, all'insegna della specializzazione, il giurista d'impresa. Il volume ripercorre la definizione dello status-ruolo dell'avvocato stipendiato all'interno delle imprese - da semplice """"passa-carte"""" a manager giuridico mettendo in luce anche sotto questo profilo come le trasformazioni economiche abbiano agito da elemento forte di trasformazione della professione giuridica."" -
Veleno. Credenze, crimini, saperi nell'Italia moderna
Secondo il giudizio comune l'Italia del Rinascimento è un paese di intrighi, complotti e violenze; le sue piccole corti turbolente dove fioriscono le arti, scrisse nell'Ottocento il grande storico Burckhardt, sono abitate da uomini ""nei quali la scelleratezza è portata al colmo, e che commettono il delitto per il delitto"""". L'Italia del Rinascimento è l'Italia dei Borgia """"spietati e scellerati"""", il paese del pugnale e del veleno. Del veleno, soprattutto. Esperto ad un tempo di storia della giustizia e storia della medicina, Pastore nel suo nuovo libro pone dunque sotto la lente questo tema molto italiano, studiandolo nei più diversi aspetti. In primo luogo mette in luce come si sia venuta creando nel corso del tempo questa immagine dell'Italia come terra di avvelenatori poi, uscendo dal mondo delle corti e degli intrighi politici, studia come il delitto di veneficio sia trattato dai giuristi, ne riscontra casi concreti nelle carte dei tribunali, illustra le posizioni e le ricerche della medicina sia sull'identificazione dei veleni sia sulla preparazione degli antidoti."" -
Le origini culturali delle nazioni
In aperto contrasto con l'ortodossia corrente, in questo nuovo originale lavoro Anthony Smith mette in discussione l'idea di nazione come prodotto della modernità. A suo giudizio i caratteri nazionali poggiano su modelli di identità risalenti al passato premoderno e riconducibili sostanzialmente a tre: il modello gerarchico, che vede nella comunità l'incarnazione di un ordine ultraterreno e che ha le sue prime espressioni in Egitto e in Mesopotamia; il modello dell'alleanza, che introduce un'idea più egualitaria di comunione tra i membri della società, sancita tipicamente nel patto tra dio e il suo popolo sul monte Sinai; il modello repubblicano, che prima in Grecia e poi a Roma si articola nella costruzione di una comunità autogovernata. Le tradizioni nazionali, dunque, non sono effimere e artificiali, magari anche manipolabili alla bisogna, ma hanno radici antiche e profonde nella cultura dei popoli. In tempi di arrembanti localismi, un'indispensabile riflessione su una componente fondamentale della nostra identità. -
Il diritto della paura. Oltre il principio di precauzione
A fronte del crescente clima di paura e delle sempre più frequenti domande sociali di protezione, i governi dei paesi occidentali e la legislazione comunitaria fanno ricorso nelle loro normazioni al cosiddetto principio di precauzione, inteso come un insieme di misure cautelative verso pericoli e rischi potenziali. Se, inizialmente, il principio era la corretta espressione dello stato di protezione delle democrazie avanzate, in tempi recenti tende ad essere invocato anche in assenza di evidenze empiriche di pericolosità, o nell'indifferenza degli effetti secondari magari più perniciosi, o delle violazioni ai principi democratici per perseguire scopi politici altri. I governi tendono infatti ad ingigantire smodatamente certuni rischi per assecondare determinate lobbies (come nel caso della Sars) o peggio ancora creano allarme sociale per incassare consenso su politiche altrimenti non condivise (come la guerra in Iraq). -
Stato e mercato nella Seconda Repubblica. Dalle privatizzazioni alla crisi finanziaria
L'Italia ha portato avanti, negli anni Novanta, un piano di privatizzazioni secondo solo all'Inghilterra ed ha affidato la regolazione di molti settori ad autorità indipendenti dalla politica. Un cambiamento radicale del ruolo dello Stato nell'economia, enfatizzato facendo riferimento a una nuova costituzione economica. A distanza di quindici anni non è facile fare il punto della situazione perché il settore pubblico continua a offrire ai consumatori carburante ed elettricità, oltre che servizi postali e di trasporto; lo Stato continua a occuparsi di infrastrutture, di incentivi all'innovazione e alle energie rinnovabili. Dunque l'attuale sistema di governo si è assestato su un equilibrio che è ben lontano da quello a cui si ambiva: l'assetto regolatorio è incompleto, alcune società pubbliche sono gestite secondo una logica meramente privatistica, altre sono abbandonate alle loro inefficienze e persistono rendite significative. Un quadro in larga misura sconfortante che stride con l'idea che il nuovo assetto di governo dell'economia avrebbe permesso di liberare l'Italia da lacci e lacciuoli sprigionando energie positive per la crescita del paese. -
Repubbliche e principi. Istituzioni e pratiche di potere nella Toscana granducale del 500-600
Studiosa eminente della storia degli stati italiani nella prima età moderna, Elena Fasano Guarini propone in questo volume un originale percorso all'interno della riflessione politica che in Italia ha accompagnato la trasformazione del mondo cittadino e comunale dell'epoca medievale negli stati territoriali principeschi che caratterizzano lo sviluppo dello stato moderno nel corso del Cinquecento. Al centro della ricerca sta il caso fiorentino. Dopo aver studiato il declino delle repubbliche e delle idee repubblicane nell'Italia del sedicesimo secolo, l'autrice indaga sulla storiografia fiorentina vedendovi rispecchiati, nella polarità tra città e stato territoriale, appunto l'evoluzione e l'adattamento degli antichi ideali repubblicani, che ritrova poi nell'opera capitale di Machiavelli, nell'operato di Francesco Guicciardini e per finire negli storici Benedetto Varchi e Giovan Battista Adriani. -
Lo spirito in figura. Il tema dell'estetico nella «Fenomenologia dello spirito» di Hegel
Intesa da Hegel come forma di pensiero non scientifico e contrapposta in quanto tale al concetto, la rappresentazione è destinata a oscillare, senza posa, tra l'elemento sensibile e quello universale. Il libro indaga le diverse funzioni della nozione di rappresentazione nella «Fenomenologia dello spirito» di Hegel. Nonostante le sue ambiguità, e anzi proprio in forza di queste, il capolavoro hegeliano costituisce un'opera unica nella filosofia moderna, anzitutto in quanto straordinario repertorio di figure: vale a dire, appunto, di rappresentazioni che esigono di essere levate dall'universalità del pensare, ma insieme si rivelano necessarie al cammino ascensionale del concetto, e resistono così in vario modo alla pretesa di un'assoluta negazione del sensibile. Al residuo estetico spetta così, nella prospettiva hegeliana del 1807, un ruolo indispensabile: nella sua dimensione intermedia fra il singolare e l'universale, esso infatti tiene aperto lo spazio della comunicazione intersoggettiva, che è insieme condizione di possibilità e scopo della dialettica. -
Oltre il dialogo tra le Corti. Giudici, diritto straniero, comparazione
Costituzioni e trattati hanno agevolato la creazione di uno spazio culturale comune in cui le esigenze condivise dalle popolazioni specialmente nel settore della tutela dei diritti umani tendono ad ottenere risposte simili da parte dei legislatori e dei giudici. In particolare si è diffusa la convinzione che le corti costituzionali e quelle internazionali dialoghino fra loro al fine di sperimentare soluzioni comuni agli stessi problemi. Il libro vuole dimostrare che, mentre esiste un dialogo fra corti statali e corti di Lussemburgo, Strasburgo e la Corte interamericana dei diritti umani, altrettanto non si può dire per i rapporti fra corti statali. Non solo. Intende anche dimostrare come sia infondata la convinzione che il dialogo sia dovunque accompagnato dal ricorso alla comparazione. In realtà il cosiddetto dialogo e il ricorso al diritto comparato sono due miti, come dimostra la ricerca svolta in questo volume che evidenzia l'approssimazione e l'infondatezza di alcune fra le tesi più diffuse dalla letteratura giuridica contemporanea. -
Storia sociale dei media. Da Gutenberg a Internet
Questo volume dà una profondità storica ai media, collegandoli in una complessiva storia della comunicazione, a partire dall'invenzione della stampa nel Quattrocento. Burke passa in rassegna i diversi ""mezzi di comunicazione"""" dell'età moderna (la stampa ma anche la posta, la predicazione, la canzone, le chiacchiere, il caffè, l'immagine, il teatro) mostrando come essi abbiano determinato la formazione di una sfera pubblica. Briggs poi racconta la grande crescita otto-novecentesca dei mezzi di comunicazione, secondo una visione allargata che include l'invenzione del motore a vapore, lo sviluppo delle ferrovie, della navigazione, del telegrafo, della posta, fino all'odierno sistema dei mass media."" -
Augusto e il suo tempo
La figura e la storia di Augusto (63 a.C.-14 d.C.) sono indissolubilmente legate all'epoca di massimo splendore del mondo romano antico. Sotto la sua guida, l'egemonia di Roma si estese in ogni direzione e l'impero raggiunse una forza, una stabilità e un prestigio mai conosciuti. Nessuno prima di lui aveva mai assunto una posizione paragonabile nella società romana, né aveva ottenuto uguali successi o onori. Apparso improvvisamente sulla scena politica dopo la morte di Cesare, nel 44 a.C., ne divenne protagonista assoluto, collezionando tredici consolati e ventuno acclamazioni imperatorie. Alla sua morte, si disse che era stato accolto tra gli dei. Ma chi era quest'uomo assunto tra le divinità? Un sovrano dispotico? Un principe di pace? Un riorganizzatore dello stato, dell'esercito, della società e del culto, insomma il riformatore del mondo romano? A questi e a molti altri interrogativi sulla politica egemonica di Augusto dà risposta questo volume, accompagnando l'avvincente ricostruzione storica con il riferimento costante e rigoroso alle fonti, prima fra tutte l'autoritratto lasciatoci dallo stesso Augusto nelle sue ""Res gestae""""."" -
Il paese più stupido del mondo
Se parlate con un europeo che ha vissuto per vent'anni in Giappone vi dirà: ""Vent'anni non sono sufficienti. Avevo le idee più chiare quando sono arrivato qua"""". Per capire un'altra cultura, un altro popolo, servono decenni, e non è detto che bastino. Ma quanti sono quelli che vivono per vent'anni in Giappone, o a Londra, o a New York, o a Sharm-el-Sheikh? Pochi. Molti di più sono quelli a cui capita di passarci una settimana, o un mese, o un semestre, o un anno: per una vacanza, o per studio o lavoro, o perché una moglie o un marito sono nati lì. Questa temporanea estraneità al luogo in cui ci troviamo, questo """"passare per"""" un paese o una città che lasceremo presto, e che presto dimenticheremo, è uno dei tratti peculiari dell'esperienza moderna. Ecco perché la descrizione di questo genere di esperienza è interessante: perché questo spaesamento prima o poi riguarda tutti. """"Il paese più stupido del mondo"""" è un saggio sul Giappone nel quale non si dice niente di profondo o di originale sul Giappone. Non è un saggio su un luogo ma sull'esperienza di un luogo. Il fatto che il luogo non sia Londra o New York o Sharm-el-Sheikh ma il Giappone (che naturalmente non è il paese più stupido del mondo) rende tutto più difficile, interessante e, inevitabilmente, superficiale. Ma la superficie conta."" -
Gadda. Profili di storia letteraria
Pensata come complemento della ""Storia della letteratura italiana"""" (6 voll., 2005), questa serie di """"Profili"""" ne ripropone la formula introduttiva. Collocandolo nel quadro storico e sociale della sua epoca, ogni volume presenta uno dei grandi autori della tradizione letteraria italiana, ne discute criticamente le opere e ne illustra la poetica.""