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Votare in Italia: 1968-2008. Dall'appartenenza alla scelta
Prima Repubblica, Seconda Repubblica, crisi del bipolarismo: il sistema politico italiano sembra alla continua ricerca di una stabilità inafferrabile quanto un miraggio. Ma come reagiscono i cittadini alle trasformazioni della politica? Continuano a essere guidati da identità religiose o di classe? Giudicano l'operato dei partiti o sono sedotti dall'immagine dei leader? Domande a cui questo libro di Itanes (Italian National Election Studies) risponde studiando il mutamento delle scelte elettorali dallo spartiacque del '68 ai nostri giorni. Le decisioni di voto nelle elezioni più recenti, 2006 e 2008, vengono confrontate con quelle precedenti, in modo da far emergere i fattori che sono venuti meno e quelli che oggi contano di più. Un esame sistematico che consente di ampliare e approfondire, ma anche rettificare, le rappresentazioni del rapporto tra gli italiani e la politica che circolano nel dibattito pubblico. -
Cavour e Bismarck. Due leader fra liberalismo e cesarismo
Camillo Cavour e Otto Bismarck sono i costruttori degli Stati nazionali italiano e tedesco, e due grandi modelli di leadership politica. Esercitando una guida politica secondo la logica parlamentare liberale, in una dinamica politica carica di contrasti, dura e vivace, Cavour è leader risoluto nel parlamento e in forza del parlamento. Si crea così il ""modello Cavour"""" che diventa attraente per i liberali tedeschi. Ma l'unità tedesca segue altre strade grazie a Bismarck che incarna il principio d'autorità monarchica, pur utilizzando in modo spregiudicato strumenti democratici. In costante tensione e conflitto con il parlamento, dispone del formidabile strumento militare dell'esercito prussiano. Sullo sfondo degli avvenimenti italiani del 1859-61 e di quelli tedeschi del 1866-67, il volume ripercorre i processi di decisione politica di Cavour e di Bismarck, i loro stili di governo tra liberalismo e cesarismo in una dialettica tuttora presente nella vita politica contemporanea."" -
Dieci pensieri sulla politica
Politica, democrazia, responsabilità, sovranità, mito, opera, parola, male, occidente sono le voci attraverso le quali Esposito rilegge i problemi cruciali del nostro tempo alla luce di interrogativi posti, e mai definitivamente risolti, da un storia millenaria. Heidegger, Bataille, Canetti e Blanchot, Weber e Arendt, Barth e Bonhoeffer sono alcuni dei protagonisti con i quali l'autore intesse il suo dialogo alla ricerca di una ridefinizione dell'apparato categoriale della modernità che procede, controcorrente, dal semplice al complesso. -
La rivoluzione industriale inglese. Una prospettiva globale
Perché la rivoluzione industriale è avvenuta proprio in Inghilterra e non altrove, in Europa o in Asia? A questo interrogativo, che è forse in assoluto il principale e più dibattuto nella storia economica, la sintesi di Allen fornisce una nuova e convincente spiegazione collocando la rivoluzione industriale in una prospettiva globale. Nel contesto generale dell'economia del Sei-Settecento, l'Inghilterra aveva infatti, in rapporto agli altri paesi, salari più alti e costi più bassi per l'energia. Ne consegue che solo in Inghilterra potè esservi la spinta a creare e utilizzare le innovazioni basilari della rivoluzione industriale, cioè la macchina a vapore, la filatura meccanica, l'uso del carbone invece che del legno nell'industria metallurgica. Quando poi nel corso dell'Ottocento quelle nuove tecnologie saranno rese meno costose la rivoluzione industriale si diffonderà dall'Inghilterra al resto del mondo. -
Storia del turismo in Italia
Che cosa porta la società occidentale fra Otto e Novecento a elaborare la categoria culturale del turismo? Che cosa legittima quella condizione leggera, quasi beata, propria dei turisti, nella quale è consentito allontanarsi dal quotidiano e, talora, persino spogliarsi della propria identità? Questo libro racconta la storia del turismo in Italia attraverso la descrizione dell'immaginario e delle pratiche di viaggio e di soggiorno, e ricostruisce la contemporanea evoluzione del sistema dei servizi, delle istituzioni e delle politiche turistiche dall'inizio dell'Ottocento a oggi. Nelle infinite località turistiche italiane - città d'arte o termali, in montagna, al mare o ai laghi - processi culturali, mode, organizzazioni e consumi si trasformano a ritmo incalzante, fino all'impetuosa diffusione del turismo di massa, che rende oggi questo settore una delle realtà economiche cruciali del nostro paese. -
Gli Stati italiani prima dell'unità. Una storia istituzionale
Il volume spazia tra la fine del Settecento e l'Unità - l'epoca convenzionalmente definita Risorgimento - e delinea una ricostruzione del periodo a partire dall'angolo visuale delle istituzioni politiche operative nei vari stati della penisola prima nell'età delle riforme, poi in quella rivoluzionario-napoleonica, infine in quella della restaurazione e nel cosiddetto ""decennio di preparazione"""". L'attenzione al mutamento delle forme istituzionali (apparati statali, amministrazioni locali, rappresentanze di corpo o territoriali) offre la possibilità di indagare sulle peculiarità della transizione italiana dall'antico regime allo stato di diritto ottocentesco."" -
Coscienza
La coscienza è la parte più evanescente dell'essere umano e il cuore della vita interiore di ciascuno. Nel tempo, la filosofia e la religione cristiana hanno creato un deposito di idee sulla coscienza che ha finito col formare il senso comune occidentale sui tratti più caratteristici della nostra specie. Oggi la scienza della mente promette di rendere conto di tale fenomeno alla luce delle nuove conoscenze, in un quadro sperimentale e coerente con le scienze naturali. Interpellando insieme la riflessione filosofica e la scienza contemporanea l'autore ci mostra che la coscienza è un fenomeno genuino, introspettivamente saldo e fondato nella costituzione del nostro corpo. La coscienza non è un mistero, né qualcosa di sacro, ma una facoltà naturale, che condividiamo con altre specie animali e che forse in futuro osserveremo nei robot. -
Disobbedienza
Dai moti di piazza Tien an Men al crollo del muro di Berlino e alle proteste contro il G8 e il WTO, l'età globale è contrassegnata dalla disobbedienza, tornata sulla ribalta della storia dopo lunghi anni di silenzio. Il volume ricostruisce in modo sistematico il modo con cui la disobbedienza è stata pensata, sostenuta e criticata nella storia del pensiero politico occidentale. In un percorso che va da Antigone agli hacker contemporanei sono ricostruite la sua comparsa nel lessico politico e le sue diverse manifestazioni, nell'intento di mostrare una ricchezza semantica ben più ampia della lettura ""liberale"""" con cui essa è stata identificata, soprattutto negli anni Sessanta e Settanta del Novecento. Non un'alternativa moderata della rivoluzione e della ribellione, ma un diverso modo di intendere la politica radicale, fondato sulla sottrazione e la defezione dall'ordine costituito."" -
Il disturbo borderline di personalità
Fra i più articolati e ricchi quadri clinici, i pazienti con disturbo borderline di personalità rappresentano una straordinaria sfida per psicologi clinici, psicoterapeuti, psichiatri e operatori della salute mentale. Negli ultimi anni le conoscenze scientifiche relative a questo disturbo si sono fatte via via più forti con ricadute nelle tecniche di intervento e nel trattamento. Questo volume rappresenta lo stato dell'arte e fornisce chiavi di lettura clinica e di intervento terapeutico utili nel trattamento della personalità borderline. Piuttosto che scegliere un particolare approccio, Joel Paris passa in rassegna le terapie psicologiche, psicosociali e farmacologiche disponibili e individua gli ingredienti fondamentali per un intervento ""evidence-based"""". Un testo pratico e al tempo stesso scientificamente e teoricamente fondato, dove emerge tutta l'esperienza dell'autore in questo campo."" -
Economia e finanza a Roma
Questo volume offre un'introduzione aggiornata all'economia, alla finanza, alla fiscalità di Roma antica, facendo costante riferimento al dibattito scientifico in corso. I vari argomenti sono trattati in modo chiaro e sistematico e spaziano dall'agricoltura al commercio, dal ruolo dello Stato al livello della tassazione, dalle funzioni della moneta alla produzione schiavistica. -
Pascoli. Profili di storia letteraria
Pensata come complemento della ""Storia della letteratura italiana"""" (6 voll., 2005), questa serie di """"Profili"""" ne ripropone la formula introduttiva. Collocandolo nel quadro storico e sociale della sua epoca, ogni volume presenta uno dei grandi autori della tradizione letteraria italiana, ne discute criticamente le opere e ne illustra la poetica. Questo volume è dedicato a Giovanni Pascoli e alla sua poetica."" -
Psicologia politica
La psicologia politica ha assunto in questi anni un ruolo centrale nell'ambito della psicologia sociale applicata, affrontando una serie di questioni rilevanti per gli studiosi come per i cittadini. Quali sono le informazioni politiche che ci colpiscono di più? Su cosa si basa la nostra scelta di voto, sulla fedeltà a un partito, sulle caratteristiche dei candidati o sull'operato di un governo? Si può parlare di fondamenti psicologici delle ideologie? Come utilizzano i politici il linguaggio per raggiungere i loro scopi? Il volume risponde a questi e altri interrogativi offrendo un compendio della disciplina aggiornato agli sviluppi più recenti. -
Giuristi e filosofi. Una storia della filosofia del diritto
Rispetto alla ""Breve storia della filosofia del diritto"""" uscita nel 2004, questo libro è non solo completamente riscritto, ma anche arricchito e aggiornato. Senza gli eccessi di sintesi cui condannava il vecchio 3+2, sono state rispiegate le questioni più contorte e messi in luce i passaggi più rilevanti, mantenendo l'impianto e lo scopo iniziale: fornire quella conoscenza di sfondo indispensabile per intendere il diritto non solo come materia tecnica, ma anche umanistica. Il diritto infatti, nelle diverse tradizioni di pensiero (giusnaturalismo, giuspositivismo, realismo giuridico), è sempre stato al centro delle discussioni di filosofi politici e scienziati sociali, oltre che degli stessi giuristi. Questo manuale, destinato agli studenti di giurisprudenza, di scienze politiche e di filosofia, traccia la storia della filosofia del diritto nei suoi passaggi essenziali, concentrandosi sui protagonisti (da Aristotele a Kant, da Kelsen a Dworkin) e sui problemi più dibattuti (giustizia, definizione del diritto, interpretazione)."" -
Il governo dell'Europa
II Trattato di Lisbona, in vigore dal 1° dicembre 2009, rappresenta, di fatto, la nuova Costituzione dell'Europa nonché lo strumento per governare un'Unione allargata a 27 Stati. Oggi un punto fermo, nonostante i No subiti ai referendum (in Francia, Olanda, Irlanda), è stato ratificato dai 25 paesi e con esso avranno a che fare, per molti anni, i cittadini, le imprese, le istituzioni europee e nazionali. Quale nuova architettura istituzionale prevede per l'Unione? Come ne accrescerà la legittimità democratica e la trasparenza? Che effetti produrrà l'attribuzione di forza giuridica alla Carta dei diritti? Il volume aiuta a capire dall'interno una situazione complessa e in divenire: che cos'è l'Unione europea, come sono ripartite le funzioni esecutive e legislative nel sistema comunitario e come interagiscono le istituzioni europee. -
L' istruzione in Sardegna. 1720-1848
II primo censimento della popolazione italiana, nel 1861, registrava, fra le molte differenze che marcavano i caratteri del nord e sud della penisola, la vistosa discrepanza tra le diverse regioni in ordine al grado di alfabetizzazione. La Sardegna non è stata oggetto di ricerche approfondite in merito a questo aspetto della sua storia. È prevalsa la semplificazione, comune peraltro a tutto il centro e sud Italia, che risolveva la questione entro le dicotomie istruzione/analfabetismo, scrittura/oralità. Tali dualità finivano per tradursi, poi, in connotati morali descritti dal binomio civile/barbaro. Questa ricerca, grazie a sondaggi condotti negli archivi comunali, diocesani e di Stato, mira a mettere in luce la complessità del contesto entro cui svilupparono le intelligenze, si articolarono i gruppi, si educarono i ceti popolari e si riprodussero le leadership in Sardegna dal 1720 al 1848. I mutamenti e le permanenze culturali, documentati da molteplici fonti (archivistiche, epistolari, legislative) edite e, soprattutto, inedite, manifestano la stretta attinenza del processo di scolarizzazione alle vicende politiche e sociali, nella convinzione che molti dei problemi ancora irrisolti nell'isola abbiano origine dalla storia delle sue istituzioni educative. -
I sindaci del re. 1859-1889
Sino al 1889 - allorché fu introdotta l'elezione del sindaco da parte del consiglio comunale - a capo dei municipi sedevano ""sindaci del re"""", nominati cioè dal governo centrale e non eletti localmente. Essi guidavano, entro un ordinamento uniforme, comuni dissimili per rango territoriale, dimensione demografica, tessuto socio-economico. Questo volume delinea le caratteristiche di quel sindaco di nomina regia, figura nodale nel sistema politico-amministrativo italiano dell'Ottocento. Utilizzando diversi approcci disciplinari e suggestioni comparative, il libro lumeggia le molte dimensioni di un ufficio in equilibrio fra radicamento nelle comunità locali e rapporti con il centro in una stagione in cui declinava il regime dei notabili. Le riflessioni generali sulla figura del sindaco, la ricchezza dei casi di studio fanno del libro un contributo utile per gli storici non meno che per gli studiosi della politica e delle istituzioni. I primi vi ritroveranno scenari e informazioni importanti per la ricostruzione dell'Italia postunitaria; i secondi, spunti di analisi in merito a temi quali la rappresentanza, le relazioni centro-periferia, le dinamiche comunitarie. Tutti potranno misurare ciò che è cambiato e ciò che non lo è nel mestiere di """"primo cittadino"""" nell'Italia delle cento città."" -
Un percorso attraverso la traduzione. Autori e traduttori della Romagna dal XVI al XIX secolo
Due sono gli aspetti analizzati in questo volume: da un lato l'""esportazione"""" di cultura dalla Romagna, cioè le traduzioni di opere di autori locali; dall'altro, l'""""importazione"""" avvenuta attraverso i traduttori attivi nel territorio, fra i quali non può non ricordarsi, in apertura, Fausto da Longiano, autore del """"Dialogo del modo de lo tradurre"""", il primo trattato italiano interamente dedicato alla traduzione, del 1556. Ancora, si segnala lo studio sul faentino Dionigi Strocchi (1762-1850), splendido traduttore di testi classici, appartenente alla """"scuola classica romagnola"""" che ebbe a capofila Vincenzo Monti. Trovano poi ampio spazio nel testo uno studio sulle traduzioni spagnole del romagnolo Tommaso Garzoni - autore, nel XVI secolo, di fantasmagoriche opere di taglio bizzarramente enciclopedico, e di grande successo -, un'indagine sulle traduzioni italiane di Byron, un contributo su alcuni autografi di Heinrich Heine. Il tema della traduzione è affrontato nel volume sotto diversi profili: storico, critico, con riguardo al ruolo nell'importazione del lessico e nello sviluppo del linguaggio specialistico e scientifico. La maggior parte delle opere di cui nel libro si tratta è conservata presso il Fondo Piancastelli della Biblioteca Comunale Saffi di Forlì, fondo della cui ricchezza questo volume offre dunque nuova testimonianza."" -
Gli acquisti delle amministrazioni pubbliche nella repubblica federale
La crisi economico-finanziaria lascia all'Italia, come a molti altri paesi dell'Unione europea, una pesante eredità in termini di risanamento delle finanze pubbliche. Si apre un ciclo dominato da una rinnovata situazione di stress fiscale, che obbligherà a ulteriori sforzi di riduzione e razionalizzazione della spesa delle pubbliche amministrazioni. La spesa per acquisti di beni e servizi, insieme alle spese per il personale, è chiamata a dare il suo contributo. Nel frattempo il nostro paese sta per avviare l'attuazione di un'importante riforma, il federalismo fiscale, che imporrà importanti cambiamenti di cultura istituzionale, di processi amministrativi e gestionali, di modelli organizzativi. L'attività di procurement, il sistema pubblico degli acquisti di beni e servizi, ne è coinvolto non marginalmente: non più un'unica centrale degli acquisti, ma un moderno sistema articolato e coordinato tra i diversi livelli di governo, caratterizzato dalla presenza di una pluralità di soggetti decentrati, la cui unitarietà è garantita da un assetto reticolare. Il gruppo di esperti e studiosi riunito da Astrid ha lungamente discusso e analizzato, anche in chiave comparata, i punti di forza e le criticità dell'attuale assetto del procurement nazionale, i rapporti con le autorità preposte alla tutela della concorrenza e alla vigilanza sugli appalti pubblici, e le principali tendenze della spesa per acquisti di beni e servizi degli ultimi anni. -
Lo stato moderno. Lessico e percorsi
Diviso in tre parti, il volume nella prima parte accoglie la definizione di sei concetti chiave: stato, sovranità, contrattualismo, costituzionalismo, opinione pubblica, corporativismo; la seconda adotta un'angolatura diversa, mettendo a confronto passato e presente su alcuni concetti: eguaglianza, contrattualismo, società civile e stato. La terza raccoglie i due nuovi capitoli sulla politica e il pluralismo. Cercando di raccordare storia dei concetti e storia delle istituzioni Matteucci rende conto in maniera originale del processo di formazione storico-filosofica dello stato moderno e offre con questo libro una chiara introduzione ai fondamenti della politica moderna. -
Oltre la destra e la sinistra
Con una nuova introduzione di Michele Salvati, si ripropone qui uno dei testi che hanno segnato il dibattito sul ripensamento della politica nel mondo globalizzato. Giddens si interroga sui caratteri e sul ruolo che deve avere oggi una politica radicale, dopo il declino della prospettiva socialista e il progressivo svanire dei profili tradizionali della destra e della sinistra. Alla crisi di un mondo che ha sfidato i limiti dell'ordine naturale e sociale è possibile rispondere soltanto con una politica che vada oltre contrapposizioni ormai fuori corso, e che, attingendo dal conservatorismo filosofico alcuni principi di base (protezione, conservazione, solidarietà), li metta al servizio di obiettivi appartenenti al patrimonio tradizionale della sinistra: la liberazione, l'emancipazione, l'uguaglianza.