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L' «impresa» di diventare digitale. Come la rivoluzione tecnologica sta influenzando la gestione d'impresa
Il nuovo contesto digitale avrà effetti su tutta la catena del valore. Verranno modificati i profili della domanda e, di conseguenza, quelli dell'offerta. Gli impatti sui modelli di business saranno perciò ampi e significativi, e se si getta lo sguardo anche agli effetti macroeconomici di tale disruption, il contesto diventa ancor più articolato. Obiettivo del volume è di cercare di individuare i punti salienti di questa rivoluzione, gli aspetti critici di questo impatto, gli scenari che esso apre e quelli che esso chiude. Il tutto con un occhio fermo sul cardine intorno al quale tutto gira: l'azienda. Si sono perciò passati in rassegna i possibili nuovi modelli di business, le competenze che essi richiederanno, i mercati che così si apriranno e le nuove modalità con le quali a tali mercati ci si dovrà approcciare. Una attenzione non marginale, infine, è stata dedicata al tema della sicurezza, possibile, vero tallone di Achille dell'intero contesto. -
Parole sovrane. Comunicazione politica e storia contemporanea in Italia e in Germania
La politica contemporanea nella società globalizzata è dominata dalla comunicazione e non può fare a meno dei vecchi e nuovi media, ma le origini di questi fenomeni non sono recenti e coincidono con l'avvento della società di massa. La comprensione della politica presuppone dunque un'analisi storica della comunicazione e del suo impatto sulla sfera politica. Prendendo Italia e Germania come case study, il volume ne ripercorre l'evoluzione a partire dalla nascita del giornalismo in Europa, passando per la contaminazione tra pubblicità e politica nel nazionalsocialismo, per arrivare alle campagne elettorali online degli ultimi anni. Ne risulta confermato il ruolo preponderante assunto dalla comunicazione nella politica moderna e la sua crescente rilevanza negli studi storici. -
Antroposcenari. Storie, paesaggi, ecologie
«Antroposcenari. Storie, paesaggi, ecologie» è il risultato del confronto e del dibattito aperto di vari studiosi di scienze umane ambientali (o «environmental humanities») su aspetti cruciali dell'Antropocene, l'era geologica in cui all'attività di un'unica specie - quella umana, appunto - si è attribuita la causa principale delle alterazioni sulla Terra. I saggi qui raccolti riflettono un ampio ventaglio di discorsi articolati con un preciso approccio critico interdisciplinare - dalla filosofia alla meteorologia, dalla letteratura alla sociologia, dalla linguistica alla cinematografia. L'obiettivo è far luce sull'antropizzazione che si ripercuote su clima, territori, paesaggi, sul sistema delle acque, su cibi e migrazioni, offrendo una visione panoramica - locale e globale - dei problemi ambientali in tutte le loro sfaccettature. Lungi dal voler offrire soluzioni consolatorie, il volume intende rinnovare la nostra episteme, erroneamente radicata nella profonda e netta frattura tra natura e cultura e nella neoilluminista atomizzazione disciplinare. La porosità tra discipline e l'interconnessione osmotica di saperi pongono infatti una sfida, anche didattica, che questo volume fa propria. -
Europa in movimento. Mobilità e migrazioni tra integrazione europea e decolonizzazione, 1945-1992
Dopo la seconda guerra mondiale l'Europa occidentale ha affrontato due processi che ne hanno cambiato volto e natura: la decolonizzazione e la creazione dello spazio comunitario. Nei tre decenni successivi al 1945, tutti gli stati europei che erano giunti al conflitto come potenze coloniali dovettero affrontare la scomparsa degli imperi e ripensare il proprio ruolo nel contesto mondiale. Nello stesso periodo, alcuni di questi stati furono tra i promotori di un processo che spingeva a superare l'idea della sovranità nazionale, per dare vita a un nuovo soggetto sovranazionale. Entrambi i percorsi furono accomunati e caratterizzati dal fenomeno delle migrazioni: la decolonizzazione sollecitò consistenti spostamenti dai contesti extracontinentali verso l'Europa, mentre il processo di unificazione e integrazione europea vide nella libertà di circolazione dei cittadini all'interno del continente uno degli obiettivi e simboli dell'unificazione stessa. Questo volume indaga come la questione migratoria contribuì a definire la storia, le pratiche e le identità nella nuova Europa postbellica, ricostruendo in che modo la questione della mobilità interna sia entrata nelle politiche dei partiti e delle istituzioni europee e affrontando in chiave comparativa la gestione delle «migrazioni di rientro» dalle ex colonie. -
La partecipazione dei lavoratori alle imprese. Realtà e prospettive, verso nuove sperimentazioni
Questo volume analizza le diverse modalità con le quali, nella realtà italiana, si realizza la partecipazione dei lavoratori dipendenti nella vita e nella gestione delle imprese: dall'informazione alla consultazione, dal coinvolgimento nella definizione delle strategie aziendali a quello nell'organizzazione del lavoro, fino alla partecipazione economica e finanziaria. Accanto a una ricognizione sui modelli di carattere teorico, sulle normative, in essere e in divenire, e sulla contrattualistica di categoria, il volume presenta un'estesa ricerca «sul campo», che esamina una pluralità di esperienze aziendali, tanto nel settore privato che in quello cooperativo, oltre che delle multiutility a partecipazione anche pubblica. Il riordino della normativa, la disamina della contrattazione collettiva, la raccolta e la codificazione dei casi aziendali, costituiscono un'ampia base di riflessione, sia per lo sviluppo di ulteriori esperienze e sperimentazioni, sia per la costruzione di modelli sostenibili di partecipazione. Il lavoro di ricerca è arricchito dai contributi di alcuni dei maggiori esperti di partecipazione, oltre che di protagonisti attivi nel mondo sindacale e dell'imprenditoria, privata e cooperativa. Ne emerge un quadro articolato, dinamico e per molti aspetti originale, che mette a disposizione dei lettori, siano essi operatori sindacali e d'impresa oppure studiosi, ma non necessariamente specialisti, una documentazione utile alla conoscenza di una problematica che, anche alla luce delle profonde trasformazioni in atto nel sistema produttivo, si impone come questione di straordinaria rilevanza e attualità. E che rende stringente la necessità di un'evoluzione nelle relazioni tra capitale e lavoro, tra impresa e lavoratori. Introduzione di Francesco Vella, postfazione di Fabrizio Barca, con una ricerca a cura di Nadia Girelli. -
Oro
Da sempre simbolo di ricchezza, bellezza, divinità, potere. Ma anche di risparmio e di scambio. Chi lo possiede lo conserva al sicuro in scrigni, casseforti, forzieri e caveaux. Perché? L'oro è un mistero che resiste da seimila anni. Oggi, nell'era del denaro di carta e del denaro virtuale, l'oro dovrebbe apparirci anacronistico. Eppure non è dimenticato affatto da chi cerca un porto sicuro per i propri risparmi. A cominciare dagli Stati e dalle banche centrali, l'oro resta il bene-rifugio per eccellenza, perno delle economie e dei sistemi monetari. -
Alla fine della vita. Morire in Italia
È vero che la morte è diventata tabù, che la società moderna la nega e la nasconde più di quelle premoderne, condannando all'isolamento chi sta per lasciare questo mondo? Ed è forse per questo che i medici mentono al malato, e gli nascondono le cattive notizie sulla sua salute? È vero che la medicina moderna è rivolta solo al prolungamento della vita e all'ostinazione terapeutica, mentre trascura le esigenze e le sofferenze dei malati terminali? Che cosa è stato fatto per contrastare questa tendenza? Perché sono nate e a cosa servono le cure palliative? Come, dove e con chi si passa oggi l'ultima fase della vita? Nel decifrare la complessa mappa del fine vita il libro mette a confronto i cambiamenti avvenuti in Italia con quelli degli altri paesi occidentali. -
Non resta che l'amore. Paesaggi sentimentali italiani
Osservato da vicino, il paesaggio amoroso italiano sprigiona un eccesso di calore, una miscela di emozioni, tra frustrazione, gelosia, risentimento, desiderio di fusionalità e di possesso, che spesso esplode in un impeto rabbioso. Tutto oggi si chiede all'amore, che viene investito di troppe e contraddittorie aspettative: riscatto sociale, gratificazione emotiva, dominio e affidamento. L'imperativo della performance, una precarietà ormai stabilizzata, un immaginario sentimentale in cui la relazione amorosa deve essere passionale e travolgente fanno sì che donne e uomini italiani oggi più che mai aspirino all'incanto dell'amore, l'unica esperienza ancora accessibile a tutti, forse l'ultimo bene democratico. -
Simboli della montagna
Questo è un viaggio attraverso l'immaginario della montagna. Per la prima volta il mondo delle vette viene raccontato attraverso i suoi simboli. Sono le rappresentazioni, le icone, le figure, gli emblemi con cui nel corso dei secoli la montagna è venuta rivelando le sue infinite sfaccettature. Si parte dagli animali: l'aquila, lo stambecco e il camoscio, il cervo, espressioni della wilderness. Si prosegue con il Cervino, che esalta la vetta come altezza, slancio, perfezione. E poi lo chalet svizzero, l'Edelweiss, Heidi, fino a giungere all'attrezzo-simbolo della piccozza, emblema di sfida e di ardimento. Dalla letteratura alla pubblicità, dagli stemmi dei club alpini ai canti di montagna, dalla storia alle cronache, uno sguardo esemplare sulla civiltà del verticale. -
Matematica come narrazione
L'umanità ha sempre narrato il proprio destino, fin dai primi miti cosmologici. È il racconto che dà un senso agli eventi, che sarebbero, senza di esso, solo materiali inerti. Lo stesso vale per la matematica, che può parlare solo se il suo senso è narrato in una storia. Nei «programmi» di grandi matematici - Hilbert, Klein o Langtands - i concetti sono i protagonisti di una fiaba che combina nuove idee in moduli ricorrenti, quelle tecniche del ragionamento che sono nate dalla retorica e dalla poesia greca. Ogni dimostrazione diviene allora la storia di un viaggio in un paese sconosciuto, alla ricerca di nuove strade di collegamento: brevi, lunghe o accidentate che siano, i matematici preferiscono sempre quelle che salgono sulle vette e mostrano ampi paesaggi. -
Geometrie senza limiti. I mondi non euclidei
Per secoli la geometria euclidea, pietrificata nella inesorabile logica dei suoi cinque postulati, è rimasta il sistema matematico per eccellenza. Violando i postulati, soprattutto il più enigmatico, ovvero il quinto, si scoprì che la magnifica costruzione non era sola: erano possibili altri modi di scalare l’infinito, altre geometrie non euclidee, altrettanto belle e coerenti, attraverso le quali si poteva anche considerare uno spazio a molte dimensioni. Lo sguardo da allora si spostò ancora più lontano fino a scorgere un’intera città fatta di molte costruzioni geometriche, dalle forme più strane e meravigliose, alcune delle quali utilizzate dai fisici, a cominciare da Einstein, per misurare lo spazio astronomico. Da Saccheri a Eulerio, da Beltrami a Gauss a Riemann, una storia affascinante di idee, tentativi e conquiste.rnrnrnCome può accadere che l’assurdo, frutto della logica, diventi a un livello più alto, esso stesso, logica? È la storia di una crepa in una cattedrale perfetta e di come un’avventura intellettuale lunga secoli sia riuscita infine a costruire una nuova matematica che modifica il nostro modo di concepire lo spazio. -
Che cosa resta del '68
Il sistema scolastico, il lavoro, la cultura capitalista, la Chiesa, il ruolo della donna, la politica: come movimento di massa il Sessantotto intercettò i problemi innescati da un mondo che stava cambiando, e con la sua forte carica contestataria mise in discussione ogni singolo ambito della vita sociale. Se le risposte che diede furono spesso velleitarie o sbagliate, esso tuttavia registrò e accompagnò quella transizione di civiltà di dimensioni epocali che si sarebbe manifestata appieno più tardi e che oggi ci sfida prepotentemente. -
Perché gestiamo male i nostri risparmi
Quali sono i meccanismi psicologici che ci guidano nell'investimento dei nostri risparmi? Emozioni, paure, illusioni, orizzonti temporali troppo corti spesso ci ingannano, facendoci temere perdite improbabili, o dare per certi guadagni altrettanto improbabili. Nessuno è immune da rischi ma è possibile adottare alcune strategie per rendere noi e il nostro patrimonio meno vulnerabili. Un manuale di autodifesa, che affronta anche il tema cruciale del passaggio dei beni alle nuove generazioni: in un'epoca in cui sarà sempre più difficile risparmiare, occorre attrezzarsi perché la ricchezza del passato possa trasmettersi crescendo di valore. -
1948. Gli italiani nell'anno della svolta
Vincitore del Premio Fiuggi Storia 2018 per la saggisticarnrn«Un tumulto, un’agitazione, un ondeggiare di folle sempre maggiore, da una piazza all’altra, da un comizio all’altro, e blaterare di altoparlanti, e sbocciare di manifesti l’uno sull’altro, e gualdane di attacchini arditi e petulanti come guerrieri d’assalto…» - Paolo MonellirnrnPer l'Italia repubblicana le vicende del 1948 hanno sancito la fine della travagliata transizione dal fascismo alla democrazia e l'inizio di una fase politica nuova. Il voto del 18 aprile rappresentò anche una netta scelta di campo nel bipolarismo della guerra fredda, scelta che non fu messa in discussione neppure dalla grave crisi dell'attentato a Togliatti, che in quello stesso anno portò il paese sull'orlo di un'insurrezione e ai una nuova guerra civile. Come vissero gli italiani quel passaggio tumultuoso? Quali ideali li animarono? Quali stati d'animo, passioni e condizionamenti ne indirizzarono l'orientamento politico? Diari, lettere, interviste, relazioni delle autorità e di pubblica sicurezza, carte di partito, documenti internazionali, giornali, volantini permettono di ricostruire il quadro complesso dell'Italia dell'epoca, illuminando anche molte questioni che hanno caratterizzato i decenni successivi, fino ai nostri giorni. -
Gli animali nel mondo antico
Che posto occupavano gli animali nell'antichità? Come noi oggi, anche i Greci e i Romani avevano a che fare con cani, cavalli, galline; avevano allevamenti, vivari, acquari, e adottavano pratiche zootecniche. Amavano i loro animali da affezione, mentre ne uccidevano altri e li mangiavano (magari dopo averli sacrificati in onore di una divinità). Conoscevano e usavano animali selvatici o feroci, o esotici come elefanti e pappagalli. Non mancavano, nel loro immaginario, creature aliene che si credeva popolassero paesi lontani, come l'India e l'Etiopia, patrie dei manticora, dei cinocefali e dei grifoni. Quello che per noi sono i dinosauri per loro erano i ciclopi, i pegasi, le chimere, gli uomini-toro. Un affresco suggestivo che restituisce per intero l'esotismo di un mondo scomparso. -
Le competenze. Una mappa per orientarsi
Competenza: un concetto ricorrente nel linguaggio comune così come nei dibattiti scientifici, politici, professionali ma finora privo di una codificazione semantica precisa. La Fondazione Agnelli ha impegnato un gruppo multidisciplinare di ricercatori su questo progetto ambizioso: far chiarezza su che cosa si intenda con competenza/competenze, esplorando gli usi e i significati del termine in diversi settori disciplinari, nei sistemi scolastici, in campo manageriale e di gestione delle risorse umane. Uno strumento utile per orientarsi nelle diverse classificazioni e pratiche, e per comprendere meglio tutte le profonde implicazioni di un concetto centrale tanto per il mondo del lavoro quanto per quello dell'istruzione-formazione. -
Estetica della musica
Questo sintetico profilo definisce dapprima ambiti e oggetti di indagine dell'estetica musicale; poi presenta una breve storia del pensiero musicale dall'antichità ai giorni nostri. Questa edizione aggiornata offre preziosi spunti per ulteriori approfondimenti, in particolare sui rapporti tra natura e cultura nella musica e sulla fruizione dei nuovi linguaggi del nostro tempo. -
Per l'italiano di ieri e di oggi
Linguista illustre, Luca Serianni ha sempre coniugato la più alta ricerca sulla storia dell'italiano alla passione per la didattica in tutte le sue forme. I suoi libri hanno formato generazioni di studiosi e alimentato il dibattito pubblico sul corretto uso della lingua e sul suo insegnamento nella scuola. In occasione del settantesimo compleanno, gli allievi ne hanno raccolto alcuni tra gli studi più significativi prodotti negli ultimi vent'anni. Ventotto saggi che attraversano otto secoli di storia linguistica italiana: dalla Commedia di Dante sino alla lingua dei giornali, passando per la poesia barocca, la librettistica verdiana, la didattica dell'italiano nei licei. Il risultato non è solo la summa di una lunga esperienza di ricerca ma anche un'esemplare lezione di metodo: su come guardare oggetti di studio lontani e vicini in modo da cogliere, attraverso la lingua, il riflesso della cultura di un intero paese. -
Romanzo di uno scandalo. La Banca Romana tra finzione e realtà
Scoppiato alla fine del 1892, il caso politico-finanziario della Banca Romana resta uno dei più memorabili scandali istituzionali di tutti i tempi. Portò a galla le magagne di un'intera classe dirigente, minacciò di travolgere personaggi del calibro di Crispi e Giolitti, culminò in un processo oscillante tra il melodramma e la farsa, concluso da un verdetto surreale. D'altra parte, fu denunciato da una minoranza parlamentare agguerrita, mobilitò l'opinione pubblica, mise in luce non solo le debolezze ma anche le risorse della democrazia rappresentativa. Zeppo di figure pittoresche, coincidenze spiazzanti e misteri irrisolti, attirò l'interesse sia di autori come Zola e Pirandello sia di scrittori e giornalisti ormai dimenticati, alimentando una consistente ed eterogenea produzione narrativa. Questo libro inquadra il contesto europeo in cui la vicenda si situa, ne ricostruisce il corso attingendo a fonti d'epoca, e propone un'analisi delle principali opere a essa ispirate, da quelle contigue ai fatti fino ad alcune rievocazioni dei giorni nostri. -
Legalità e legittimità
Pubblicato nell'estate del 1932, nell'agonia della Repubblica di Weimar, il libro offre sia una rigorosa e originale interpretazione dello Stato moderno, sia una lettura della Costituzione tedesca, che nelle intenzioni del grande giurista avrebbe dovuto salvare la Germania dalla paralisi parlamentare e dall'assalto deUe forze estremistiche antisistema. Al di là della contingenza storica in cui fu scritta, e delle soluzioni prospettate da Carl Schmitt, questa drammatica testimonianza intellettuale e politica vale come riflessione classica quanto controversa sulla crisi della democrazia. Introduzione di Carlo Galli.