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It's the economy, stupid. Votare in tempo di crisi
La crisi economica ha messo a dura prova la sopravvivenza dei governi nella maggior parte delle democrazie avanzate. Essa ha inoltre contribuito all'allontanamento dei cittadini dai processi di rappresentanza, alimentando la delegittimazione dei partiti tradizionali e favorendo la radicalizzazione della competizione politica così come il successo di nuove formazioni prive di un vero progetto politico. Le teorie del voto economico hanno da tempo documentato come i comportamenti elettorali siano influenzati dall'andamento dell'economia. Tuttavia, diversamente dagli effetti prodotti dai normali alti e bassi dei mercati, la Grande Recessione rischia di lasciare una pesante eredità ai regimi democratici, erodendo il funzionamento e la fiducia nel principale meccanismo della rappresentanza politica in modi che l'attuale ripresa fatica a mitigare. -
Violenza alle donne. Una prospettiva medievale
Le forme di violenza esercitate nel Medioevo contro le donne compongono un catalogo impressionante: percosse in nome del diritto del marito a «correggere» la moglie, del padre a costringere e punire la figlia, del padrone a battere la serva; ingiurie connesse al comportamento femminile; stupri, segregazioni, omicidi in nome dell'onore tradito; spoliazione di beni, a partire dalle eredità e dalle doti; matrimoni e monacazioni forzate; manipolazione delle coscienze e violenze inquisitoriali; maltrattamenti, prevaricazione e discriminazione nel mondo del lavoro. Concentrandosi soprattutto sul basso Medioevo italiano, il volume racconta come si vennero codificando i comportamenti violenti contro le donne, senza peraltro tralasciare i casi di violenza di donne contro altre donne o la loro risposta violenta nei confronti di chi le minacciava e aggrediva. -
Introduzione a Platone
Nel ricostruire i principali snodi teorici del pensiero platonico, il libro parte dal significato della scelta della forma dialogica. Sono poi approfonditi temi relativi alla riflessione etica, alla filosofia politica, all'epistemologia, all'ontologia e all'antropologia di Platone, senza tralasciare l'estetica, la mitologia e la sua celebre concezione dell'eros. -
La Grande Guerra e le ferrovie in Italia
In che misura la guerra apre la strada alla modernizzazione, incidendo sullo sviluppo di un paese? Questo volume affronta il tema, mai approfondito in maniera sistematica, delle Ferrovie dello Stato nel primo conflitto mondiale e della loro funzione nell'Italia del primo Novecento. Dall'indagine emergono non solo aspetti cruciali della vita politica, economica e sociale italiana nei terribili anni della Grande Guerra, ma anche interessanti informazioni sull'apparato burocratico-amministrativo e sulla capacità organizzativa di un'azienda statale ancora giovane, sulle conoscenze e sui mezzi tecnici a disposizione, sul ruolo dell'infrastruttura ferroviaria, su strozzature e difficoltà economiche della rete e del servizio. Uno spazio particolare è dedicato alla guerra sul fronte orientale e al ruolo dei ferrovieri e dei telegrafisti, per concludere con un'analisi dell'economia e della tecnologia delle ferrovie italiane nel periodo post-bellico. Presentazione di Mauro Moretti e prefazione di Luigi Cantamessa. -
Togliatti e Stalin. Il PCI e la politica estera staliniana negli archivi di Mosca
Tema fra i più spinosi e discussi nella storia dell'Ilalia repubblicana, il rapporto tra il Pci e l'Unione Sovietica negli anni della guerra e del primo dopoguerra è affrontato qui a partire da un'ampia documentazione di parte sovietica: soprattutto dai resoconti degli incontri di Togliatti e degli altri dirigenti del Pci con l'ambasciatore sovietico emerge un quadro stupefacente dell'allineamento del partito italiano agli obiettivi della politica estera sovietica. Gli autori mostrano come le scelte politiche del Pci - dalla svolta di Salerno alla questione di Trieste, alla «rivoluzione mancata», all'atteggiamento sul rimpatrio dalla Russia dei prigionieri, all'opposizione al Piano Marshall - fossero largamente determinate dalle esigenze della politica estera di Stalin. La «doppiezza» comunista non risiedeva tanto nella compresenza di un'anima legalitaria e di un'anima rivoluzionaria, quanto nella doppia identità di partito nazionale e frazione di un movimento comunista internazionale guidato dall'Unione Sovietica. -
Lo sbarco in Normandia
Per le difficoltà superate e la complessità e la dimensione dello sforzo ""Operazione Overlord"""", cioè lo sbarco in Normandia, è obiettivamente la più colossale delle imprese condotte nella seconda guerra mondiale. Ed è entrata rapidamente nel mito popolare della guerra, anche grazie al cinema, da """"Il giorno più lungo"""" a """"Salvate il soldato Ryan"""". Ora in questo libro, Wieviorka racconta il D-Day depurandolo dell'alone leggendario che l'ha trasformato in scontro fra bene e male, per recuperare la storia concreta di un'operazione militare, con tutte le differenze di vedute fra i comandi alleati, la penuria di materiali, gli errori tattici, le difficoltà psicologiche dei combattenti, le violenze ai civili, ma anche i dissensi politici di cui si compose. """"Overlord"""" fu un successo che aprì la strada alla liberazione della Francia e alla vittoria finale della guerra in Europa, ma l'esito non era scontato."" -
Venezia
Studioso dello spazio mediterraneo e dell'evoluzione capitalistica nell'età moderna, Fernand Braudel non poteva non avere un rapporto speciale con Venezia: come oggetto di studio ma anche come luogo privilegiato dei suoi pellegrinaggi di ricerca. E quasi a conclusione della vita volle rendere omaggio a questa città inverosimile e fascinosa con un ultimo scritto, pubblicato in un volume fotografico di Folco Quilici. Quel testo trova ora qui, per la prima volta, una pubblicazione autonoma. Ad un tempo guida sentimentale alla città, cavalcata nella sua storia (""un passato troppo denso di secoli, troppo ricco di gloria"""") e riflessione sul suo destino, unendo divagazione letteraria e memoria, sguardo storico e curiosità di viaggiatore, il libro di Braudel si offre come introduzione d'autore a Venezia."" -
La nascita del cristianesimo
Nella Galilea e Giudea del tempo dell'imperatore Tiberio, Gesù di Nazaret suscitò un movimento di «risveglio» rivolto a Israele e fondato sull'annuncio dell'apertura del regno di Dio. Lungi dal mettere fine a quel movimento, la sua morte valse a rilanciarne il messaggio anche oltre le frontiere d'Israele. In che modo dunque si costituì, nel secondo secolo, un sistema di poteri e dottrine capace d'imporsi all'impero romano? Il libro ripercorre i modelli di fede in Gesù adottati dai vari gruppi di credenti, illustrando concezione del mondo e pratica di vita, e le ragioni per le quali alcuni di tali modelli risultarono vincenti. -
Le origini culturali della cognizione umana
In un arco relativamente breve l'essere umano ha potuto sviluppare le competenze cognitive necessarie a creare strumenti, tecnologie, linguaggi e altri sistemi simbolici complessi, oltre che strutture culturali come ad esempio i governi e le religioni. Il libro affronta il tema della cognizione umana tracciando un confronto fra le capacità sviluppate da specie diverse dall'uomo e le capacità sviluppate dai bambini. Analizzando gli aspetti relativi al linguaggio, alla rappresentazione simbolica e allo sviluppo cognitivo, Tomasello dimostra come la peculiarità della cognizione umana risieda nella «irreversibilità» delle acquisizioni. -
Annuario scienza tecnologia e società (2018)
L'Annuario Scienza Tecnologia e Società rappresenta un punto di riferimento per lettori e addetti ai lavori proponendo, in forma sintetica e accessibile, una raccolta aggiornata dei dati e delle informazioni più recenti provenienti dalle più accreditate fonti nazionali e internazionali. L'insieme di questi dati permette di comprendere le principali trasformazioni della ricerca e dell'innovazione della nostra società. L'edizione 2018 si caratterizza per l'attenzione ai temi della salute e dell'informazione, presentando in maniera organica gli elementi che animano il dibattito pubblico grazie ai dati raccolti attraverso l'Osservatorio Scienza Tecnologia e Società. Con un approfondimento sui temi della salute e dell'informazione. -
Sodalitio advocatorum. La Congregazione di sant'Ivone e la difesa dei poveri. Le origini francesi e la sua attività a Napoli (1607-1860)
La storia della Congregazione di sant'Ivone affonda le sue origini in Francia, dove rapidamente si diffuse il culto del santo bretone Yves Hélory de Kermartin, l'avvocato dei poveri canonizzato da papa Clemente VII il 19 maggio del 1347, e dove sorsero le prime congregazioni intitolate al santo, formate da avvocati e magistrati. Il culto si diffuse in tutta Europa e a esso si collegò la formazione di congregazioni di avvocati, che ebbero statuti diversi ma furono accomunate dall'esercizio della difesa gratuita dei poveri, una categoria sociale in forte espansione nel passaggio dal medioevo all'età moderna e sprovvista di tutele. In Italia la Congregazione si diffuse dopo il Concilio di Trento, allorché la Chiesa diede impulso all'associazionismo laicale. Il volume tratta della storia della Congregazione di sant'Ivone soffermandosi sulla sua diffusione a Napoli, in quella «Respublica dei togati» dove fu introdotta dai padri Barnabiti nel 1607 e dove ebbe la sua massima espansione ed influenza, sociale, politica e culturale, tra Seicento e Settecento. Retta dal presidente del Sacro Regio Consiglio e formata dai più illustri esponenti della cultura giuridica napoletana, la Congregazione svolse, accanto all'attività istituzionale di supplenza dello Stato nella difesa dei poveri nelle cause civili, anche altre funzioni di tipo corporativo: fu a lungo organo di disciplina degli avvocati, fu luogo di formazione per giovani avvocati e si caricò di funzioni assistenziali per avvocati in difficoltà economiche a causa di anzianità o malattia. Presentazione di Francesco Marullo di Condojanni. -
L' avvocatura dei poveri nella storia. Vicende del modello pubblico dal Piemonte all'Italia
Il volume ripercorre lo sviluppo di una particolare istituzione volta alla difesa processuale degli indigenti, organizzata dal potere pubblico e da questo stipendiata, che potrebbe genericamente essere definita «avvocatura dei poveri». Sebbene le radici lontane di quest'istituto affondino nel diritto canonico e statutario del basso medioevo, finendo per essere recepite dall'imperatore e re di Sicilia Federico II nel «Liber Augustalis» del 1231, la sua continuità nel tempo venne assicurata quasi esclusivamente dai domini sabaudi, nei quali vennero creati, presso ogni tribunale superiore (o Senato), un avvocato e un procuratore dei poveri, più avanti coadiuvati da sostituti, per assicurare la difesa in campo penale, civile e commerciale a chi non fosse stato in grado di pagarsi un avvocato. Tale ufficio, regolamentato con precisione soprattutto dalle «Costituzioni di Sua Maestà» a partire dall'edizione del 1723, sopravvisse fino all'unificazione nazionale, quando, sia per ragioni di praticità e di bilancio, sia per l'opposizione del ceto forense, che ne metteva in dubbio l'imparzialità, soprattutto in campo penale, venne abrogato a favore del patrocinio gratuito, affidato alla buona volontà dei singoli professionisti. Presentazione di Francesco Marullo di Condojanni. -
Europa: diritto della crisi e crisi del diritto. Austerità, diritti, cittadinanza
La cittadinanza dell’Unione Europea, i diritti fondamentali a essarnconnessi e lo stesso diritto europeo sono in crisi? L’impatto dellernmisure di austerità sui diritti dei cittadini, la distorsione della divisionerndei poteri nell’UE, il mutamento della sua struttura costituzionale, larncrisi del rule of law, l’oscura legalità degli strumenti giuridici utilizzatirnper far fronte alla crisi del debito sovrano, le trasformazioni dellarncittadinanza europea, sono i temi al centro di questo volume, che sirnavvale del contributo di numerosi studiosi provenienti da vari paesirnd’Europa. Lo scopo è offrire una lettura della crisi europea dal punto dirnvista costituzionale, inteso in senso lato, valutando anche se si tratti dirnuna chance o di un pericolo per il destino del vecchio continente.rnDestino che potrebbe essere condizionato dai limiti strutturali originarirndell’Unione. -
Tra amore e Resistenza. La drammaturgia di Beppe Fenoglio
Il volume pone in risalto un aspetto inedito della produzione fenogliana, per restituire al grande narratore della lotta partigiana il posto che gli spetta nel quadro della drammaturgia italiana novecentesca. Rimasto nell'ombra della più acclamata produzione narrativa, o da questa illuminato di luce riflessa, il teatro di Beppe Fenoglio supera il carattere di esperimento in cui è stato confinato a lungo dalla critica, esplicitando elementi di notevole interesse, non solo a livello tematico, ma anche per l'utilizzo di determinati espedienti legati alla scrittura scenica. Emanuele Braccio rilegge in prospettiva comparatistica la genesi delle cinque pièces dell'autore piemontese e la relazione che intrattengono con i rispettivi modelli angloamericani e con i suoi stessi romanzi, mettendone in luce affinità e differenze. Individuando come nuclei tematici della messa in scena il sentimento amoroso e l'esperienza della Resistenza, l'indagine lascia emergere i segni caratteristici di quello che fu dichiaratamente il genere prediletto di Fenoglio. Sia le opere giovanili che quelle dell'età più matura aiutano a precisare la poetica dello scrittore dagli esordi alla morte, nel segno di una passione che non venne mai meno e marca l'inizio e la fine della sua stagione creativa. -
Sull'attualità di Tullio De Mauro
Chi era Tullio De Mauro? Un linguista di respiro internazionale, traduttore e interprete di Saussure? Oppure il promotore di una svolta epocale in campo pedagogico-didattico? O ancora il politico innovatore che ha promosso temi civili come la lotta all'analfabetismo e l'emancipazione delle masse? De Mauro è stato tutto questo e molto altro ancora. Chi lo ha conosciuto ne ha sempre sottolineato la statura intellettuale, la generosità e l'instancabile operosità. La sua attività è stata ed è tuttora un cantiere aperto, i suoi lasciti sono molteplici e sarebbe ingiusto dimenticarli. Ma perché è ancora ""segno di contraddizione""""? In questo volume, pubblicato a un anno di distanza dalla sua morte, viene proposto un primo bilancio dell'immenso patrimonio culturale che ci ha lasciato."" -
Con gli occhi dei bambini. Come l'infanzia affronta la malattia
Il volume si colloca nell'ambito della riflessione sui diritti dei minori, in particolare sul diritto alla salute. Frutto di una visione scientifica che considera i bambini soggetti attivi e competenti, esso esplora il loro rapporto con la malattia e le importanti competenze che imparano a sviluppare e utilizzare per fronteggiare l'esperienza dell'essere malati. Grazie ai risultati di una ricerca sul campo, le autrici fanno dialogare fra loro tre differenti punti di vista: quello dei bambini che hanno sofferto esclusivamente di malattie sporadiche ed episodiche, quello dei bambini affetti da malattie croniche e quello degli adulti che di essi si prendono cura, perché il rapporto con la malattia e l'acquisizione delle competenze infantili si strutturano anche attraverso la relazione con gli adulti. Imparare a conoscere queste competenze e la loro natura sfaccettata e dinamica è un passo importante verso un riconoscimento più ampio dell'agency infantile nelle relazioni terapeutiche, e verso il riconoscimento a tutti, anche ai più piccoli, del diritto all'ascolto e alla partecipazione ai percorsi di cura in qualità di soggetti attivi e consapevoli. -
Ingegneria e beni culturali
La conservazione del patrimonio costruito storico rappresenta un tema nevralgico per l'Italia, e l'ingegneria, ormai da decenni, svolge in ambito conservativo un ruolo chiave che coinvolge numerose discipline: dallo studio dei materiali all'analisi delle strutture, dalla fisica ambientale all'impiantistica, cui vanno ad aggiungersi specifici settori della protezione civile e del rischio sismico. Il binomio conservazione-sicurezza è diventato centrale nel dibattito sulla conservazione del patrimonio monumentale e archeologico, segnando le scelte delle ricostruzioni post sismiche. Purtroppo, la pratica del cosiddetto «consolidamento» ha interessato pesantemente quasi tutti i monumenti, con grave danno sia della concezione costruttiva antica, sia della storia materiale, animando negli ultimi decenni un complesso dibattito con risvolti culturali, tecnici e giuridici. Questo volume, che costituisce un'ampia esemplificazione della cultura interdisciplinare che lega l'ingegneria ai beni culturali, presenta contributi su tutti gli ambiti nei quali le due discipline interagiscono (con l'unica eccezione dell'informatica). A completamento, una ricca appendice riassume la storia del costruire dall'antichità alle soglie della rivoluzione costruttiva del XX secolo. -
Latte soldi e politica. Vent'anni di battaglie della Granarolo tra gli scandali della prima Repubblica e i crac di Cragnotti e Parmalat
Cosa c'è di più pulito, di più puro del latte? Eppure, nel raccontare come la Granarolo è diventata l'impresa numero uno del settore lattiero-caseario italiano, Luciano Sita ci svela un mondo tutt'altro che immacolato. Intervistato da Luciano Nigro, l'uomo che ha guidato la Granarolo dal 1991 al 2009 apre l'album dei suoi ricordi e ricostruisce la storia a lieto fine di una cooperativa a un passo dal fallimento, che in dieci anni è riuscita a diventare la regina italiana del latte grazie al lavoro di migliaia di allevatori, agli investimenti in nuove tecnologie e all'accortezza della sua dirigenza. Ma senza fare sconti a nessuno, Sita racconta anche come questa bella storia abbia incrociato affari molto sporchi... -
Le case Olivetti a Ivrea. L'Ufficio Consulenza Case Dipendenti ed Emilio A. Tarpino
Questo volume, attraverso ricerche condotte presso l’Associazione Archivio Storico Olivetti e presso altri archivi privati e pubblici, propone una prima ricognizione sui programmi di case per dipendenti a Ivrea, con una particolare attenzione al ruolo affidato all’Ufficio Consulenza Case Dipendenti Olivetti diretto dall’architetto Emilio A. Tarpino. Oggetto di studio e analisi sono i modelli progettuali e le scelte politiche operate dalla Società Olivetti in un periodo importante della sua storia. Scelte che testimoniano la pluralità di soggetti e di culture – anche tecniche – che contribuirono a dare forma al paesaggio residenziale di Ivrea, investito da un singolare processo di modernizzazione che vide l’attività dei servizi sociali come fulcro della gestione della vita della fabbrica e catalizzatore dell’attenzione anche internazionale sul «caso Olivetti». Il volume è corredato da inserti documentali e dal prezioso contributo fotografico di Paolo Mazzo. -
Le ferrovie. Nuova ediz.
Poche cose come il treno hanno contribuito a definire la realtà e l'immaginario degli italiani. Nell'Ottocento la strada ferrata divenne simbolo dell'unità nazionale: non solo si scambiavano merci e idee, ma soprattutto le diverse genti della penisola entravano in contatto, si conoscevano, si mescolavano. Il treno insomma ha cucito insieme l'Italia: con le tradotte dei fanti della prima guerra mondiale, con i ""treni popolari"""" dell'epoca fascista, con i tanti """"treni del sole"""" che nel dopoguerra rovesciarono, a centinaia di migliaia, le genti del sud nelle periferie industriali di Torino e di Milano. Il libro racconta la storia delle ferrovie italiane dalle origini all'evoluzione più recente, che comprende i nuovi treni ad alta velocità e l'ingresso di imprese private a seguito della liberalizzazione del settore.""