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Crepe nel sistema. La frantumazione dell'economia globale
L'eredità della crisi che ha sconvolto l'economia globale a partire dal 2008 è stata pesante: crescita inadeguata, disoccupazione, disuguaglianze nella distribuzione dei redditi, crollo degli investimenti pubblici. Le contromisure adottate dai governi sono state nel complesso inefficaci. Si è evitata l'implosione del sistema finanziario, ma si sono sottovalutate sia la natura strutturale della crisi, sia le gravi conseguenze sociali e politiche che essa avrebbe provocato. Si sono date risposte tardive, parziali, non coordinate a livello internazionale, mentre si è aperta la strada al protezionismo commerciale e finanziario, svilendo il ruolo e le funzioni delle istituzioni della cooperazione multilaterale. Con le incertezze generate dalle politiche nazionalistiche della nuova amministrazione americana, dall'attivismo internazionale della Cina, dalle divergenze in seno all'Unione Europea, il rischio di frammentazione del sistema economico globale non è stato mai così elevato. -
Burocrazia e riforme. L'innovazione nella pubblica amministrazione
Il sistema amministrativo italiano si evolve continuamente ma è intensamente disciplinato da leggi che spesso si concentrano sui dettagli e non governano le linee fondamentali di evoluzione. Nell'affrontare le riforme amministrative in atto, il volume spiega sia le tendenze di lungo periodo, sia le numerose riforme avviate o realizzate negli ultimi anni. Dopo avere delineato il quadro costituzionale, al quale si riconducono alcune delle ragioni della complicazione burocratica, descrive i motivi ispiratori delle riforme, i loro principali contenuti, gli attori e i processi, evidenziando le resistenze e i problemi attuativi. -
Energia e clima. L'altra faccia della medaglia
Sottoscritto a fine 2015 da 196 Stati, l'Accordo di Parigi costituisce un grande risultato politico-diplomatico per un'azione congiunta nella lotta al surriscaldamento globale. Le cose non stanno andando tuttavia come promesso. Quello che gli Stati stanno concretamente facendo è niente rispetto a quel che sarebbe necessario fare, col rischio che Parigi non rappresenti una svolta storica ma solo parole al vento. Nel libro si analizzano i passati cicli di sostituzione delle fonti energetiche, le difficoltà da superare, i costi da sostenere, i lunghi tempi per pervenire all'utopica società zero-carbon. Nella consapevolezza che a toglierci dai guai sarà la tecnologia ma che sarà necessario anche un profondo cambiamento del nostro sistema di valori. -
Raccontare il ritorno. Temi e trame nella letteratura
Ulisse, Abramo, Mosè, il Figliol prodigo: sono tutti eroi del ritorno, per i quali il viaggio, iniziato come erranza, si sviluppa come esperienza di ricerca e conoscenza di sé. Le loro storie, con le innumerevoli riscritture succedutesi dall’antichità ai nostri giorni, stanno a dimostrare che il nostos è parte del patrimonio genetico della letteratura, da Omero a Rilke, da Joyce a Primo Levi. Se nell’Odissea le «imprese meravigliose» occorse durante il ritorno a casa di Ulisse incantano perché suonano nuove ai suoi ascoltatori, nella tradizione giudaico-cristiana le storie primigenie che accompagnano l’uomo nel mondo sono basate sui miti della creazione. -
Interventi clinici con la coppia in separazione
Lo scenario della separazione, spesso contraddistinto da una conflittualità molto intensa e pervasiva, presenta per lo psicologo che opera in questo tipo di contesti sfide diverse da quelle consuete. Attraverso esemplificazioni cliniche, il volume illustra le modalità di intervento (procedura, tecniche, strumenti) più idonee alla consultazione con coppie in separazione. L'obiettivo è costruire condizioni tali da rendere affrontabile il conflitto, sbloccando il processo separativo, accompagnando i genitori verso la riappropriazione delle proprie capacità e responsabilità, e facilitando una riorganizzazione funzionale delle relazioni familiari. -
L'intervento psicologico con i migranti. Una prospettiva sistemico-dialogica
Oltre ad aspetti di natura politica, sociale e istituzionale, il fenomeno della migrazione presenta importanti dimensioni psicologiche. Non si tratta soltanto di gestire conseguenze psicologiche traumatiche derivanti dalle guerre da cui si fugge e dalle dolorose peripezie attraversate nel migrare. Molte difficoltà sono legate alle culture di provenienza e ai diversi modi di interpretare la realtà. Un utile strumento operativo per affrontare, attraverso un approccio sistemico-dialogico, alcune delle sfide che l'intervento psicologico con i migranti pone ai nostri attuali sistemi di cura. Presentazione di Laura Fruggeri. -
Prevenire e contrastare il bullismo e il cyberbullismo
Sempre più frequenti in ambito scolastico, non solo fra gli adolescenti, ma anche in fasce di età più precoci, bullismo e cyberbullismo possono causare disturbi a livello affettivo, di identità, di autostima e di relazione tanto gravi quanto pervasivi. La prevenzione e il contrasto risultano pertanto essenziali per la protezione delle vittime, da un lato, e per l'educazione alla socialità, dall'altro. Il libro offre strumenti teorici e applicativi avanzati per affrontare il fenomeno, facendo proprio il modello innovativo della piramide della prevenzione universale, selettiva e indicata. -
Il problem solving nelle professioni legali
Il giurista è un problem solver: quando predispone per i legislatori/regolatori testi normativi utili ad affrontare i problemi della collettività; quando costruisce strategie difensive per soddisfare gli interessi dei clienti partendo dalle loro narrazioni; quando redige contratti per fornire una cornice giuridica a rapporti economici vecchi e nuovi. Andando oltre gli aspetti tecnico-formali (come si scrive una legge, un contratto o un atto di causa), questo libro illustra le attività cognitive che permettono di concepire le soluzioni giuridiche più efficaci per i problemi di volta in volta affrontati. -
L' attimo fuggente. Giovani e voto in Italia, tra continuità e cambiamento
Quali sono le dinamiche e i fattori che influenzano le scelte di voto dei giovani, come sono cambiati il loro orientamento ideologico e le loro preferenze partitiche nel corso del tempo e in relazione alle altre classi d'età? Le trasformazioni del contesto politico e l'emergere di nuove formazioni che si candidano a intercettare i neo-elettori hanno evidenziato l'urgenza di un approfondimento teorico e di ricerca sugli effetti politici del ricambio generazionale. Questo documentato studio vuole rispondere a tali interrogativi e offrire un quadro storico-comparativo del comportamento elettorale mettendolo in relazione con il grande tema della partecipazione dei giovani. -
La Francia di Macron
Un vero e proprio tsunami politico si è abbattuto sulla Francia nel 2017. La vittoria di Macron alle presidenziali e quella del suo movimento, La République en marche, alle legislative, rappresentano due imprese elettorali tra le più sorprendenti nella storia della V Repubblica. Il volume le analizza sottolineando come il significato profondo dell'elezione del nuovo presidente sia stato anzitutto uno «shock di ottimismo» in un paese attanagliato da decenni da una profonda sindrome da declino. Macron ha scommesso sul superamento della frattura tra destra e sinistra, sull'esaurimento dei partiti tradizionali e sulla voglia di cambiamento dei francesi, riuscendo a conquistare l'Eliseo a soli 39 anni. Il libro è articolato in tre sezioni. Nella prima si traccia un bilancio della presidenza Hollande e si esaminano la campagna e il voto presidenziale e legislativo. La seconda sezione è dedicata ai partiti e al rinnovato scenario politico emerso dall'esito delle consultazioni. Nell'ultima parte si analizzano le sfide che attendono Macron e il governo tanto sul fronte interno (dall'economia alla minaccia terroristica), quanto su quello europeo e internazionale. -
23 aprile 1616: Cervantes e Shakespeare diventano
Circa quattrocento anni fa morivano quasi simultaneamente i due maggiori scrittori della prima modernità, Miguel de Cervantes e William Shakespeare. Ma la fine può anche segnare un principio: in questo caso, l'avvio della loro impareggiabile ascesa nel dominio delle lettere e delle scene mondiali, dove ancora oggi sono dei punti di riferimento. Se l'accostamento fra i due autori può apparire inconsueto e quasi fortuito, può però anche rivelare sorprendenti convergenze, sia sul piano del patrimonio letterario e culturale sia su quello degli accorgimenti compositivi adottati in due opere separate dalla storia, dalla geografia e da tradizioni diverse, ma unite dalla volontà e dalla capacità di rappresentare l'essenza profonda dell'animo umano. Il volume raccoglie le riflessioni di alcuni fra i maggiori esperti italiani sui due scrittori e di giovani studiosi, che si sono proposti di trattare quattro problematiche critiche: il rapporto con la tradizione, il maturare del pensiero e degli stili, l'elemento comico e grottesco e il metadiscorso, cioè la riflessione che ogni autore fa sul proprio mestiere, e che consciamente o inconsciamente introduce nel proprio testo. Così accostati, gli esempi tratti dall'uno e dall'altro autore tracciano la strada per un proficuo dialogo. -
Esercizi di lettura per Marco Santagata
Come si legge un testo? Che cosa si può dire (e che cosa non serve dire) su una poesia, su un racconto, su un brano di romanzo? La teoria non serve a molto, servono semmai dei buoni esempi. Questo libro ne offre trenta: trenta esercizi di lettura dai trovatori ai poeti contemporanei, da Boccaccio a Leopardi, dalle lettere mercantili alle canzoni pop. A scriverli sono trenta studiosi che hanno cercato di esprimersi con chiarezza, senza gergo e senza fronzoli, con poche note, immaginando di parlare a un pubblico interessato e colto, ma non necessariamente «del ramo» (anche perché la letteratura italiana è una pianta frondosa, e i rami sono molti). In questo senso, hanno cercato di imitare l'approccio ai libri di quello straordinario lettore che è Marco Santagata: il volume è infatti dedicato a lui, per i suoi settant'anni. -
Valutare la valutazione. Adempimenti, ambiguità e apprendimenti nella PA italiana
Nelle democrazie liberali occidentali, la valutazione dei programmi e delle performance organizzative permette di avanzare critiche costruttive sull'operato delle istituzioni, sia nell'esecutivo che nel legislativo. Pur con ritardo rispetto ai paesi democratici più avanzati, in Italia la valutazione è stata istituzionalizzata nella pubblica amministrazione, ma non ancora in parlamento. Nel dibattito odierno si condanna, però, l'eccesso di valutazione, si punta il dito contro obblighi e adempimenti meramente formali, algoritmi subdolamente orientati a consolidare bilanci e risorse, indicatori tecnicamente incapaci di misurare effetti incommensurabili e cambiamenti ""emergenti"""" per amministratori, dirigenti e cittadini. Questo volume fornisce un quadro sulla cultura e la politica della valutazione nel sistema amministrativo italiano, evidenziandone le ambiguità, ma anche i possibili percorsi di apprendimento, a partire dall'analisi dell'esperienza di gestione delle politiche pubbliche nell'esercizio democratico della responsabilità amministrativa."" -
Calcolabilità giuridica
Che ha da vedere il diritto con il calcolo del futuro, con la possibilità che un fatto accada o non accada? Ecco l'interrogativo che si sono posti gli studiosi che hanno contribuito a questo volume: filosofi, giuristi e matematici finanziari riuniti insieme, che qui dialogano e riflettono sulla disgiunzione tra il «sapere tecnico-economico» e il «sapere giuridico», oltre che sui problemi connessi al valutare, al prevedere, al giudicare. Le loro riflessioni ruotano attorno al tema della calcolabilità giuridica, che Max Weber individua come un fattore costitutivo del capitalismo occidentale, cui si contrappone il rischio di un «diritto incalcolabile». Con scritti di Guido Alpa, Giovanni Canzio, Alessandra Carleo, Massimo De Felice, Giorgio De Nova, Andrea Di Porto, Natalino Irti, Giovanni Legnini, Franco Moriconi, Carlo Mottura, Mario Nuzzo, Valerio Onida, Filippo Patroni Griffi, Alberto Quadrio Curzio, Pietro Rossi. -
L' età costituente. Italia 1945-1948
Il volume indaga i tempi, le forme e gli sviluppi della transizione storica che l'Italia ha affrontato nei primi anni del secondo dopoguerra. Quella compresa tra il 1945 e il 1948 fu un'età costituente che rimodellò in profondità la vita politica, sociale, economica e culturale di un Paese sospeso tra l'elaborazione di un passato da superare e la costruzione di un futuro ancora tutto da immaginare. Le ricerche qui presentate ruotano attorno a quattro nodi tematici: «i conti con il passato», «la gestione del presente», «la continuità nella rottura», «la costruzione del futuro». Si tratta di quattro livelli di analisi che consentono di mettere a fuoco alcuni dei fenomeni intorno a cui storicamente si sviluppa -attraverso cui può essere reinterpretata - la transizione da un sistema politico a un altro. È una lettura che scompone per temi e problemi il frastagliato paesaggio istituzionale, politico e sociale dell'Italia che si appresta a farsi Repubblica. Emerge il quadro di un'epoca caratterizzata da forti tensioni, in cui il governo del presente implica al tempo stesso una presa di posizione sul passato e uno sguardo sul futuro. -
Tra capitalismo e amministrazione. Il liberalismo atlantico di Nitti
Nel 1889, a un secolo esatto dalla presa della Bastiglia, Antonio Labriola dichiara chiusa l'età dell'individualismo, per annunciare l'avvento dell'età della socialità. E questo il presupposto storico e concettuale su cui poggia la ""rivoluzione liberale"""" di Francesco Saverio Nitti. Economista e sociologo, prima di diventare deputato, ministro e presidente del Consiglio, Nitti avvia un processo di rinnovamento del liberalismo, aprendolo all'influenza del socialismo e delle scienze sociali. Contro gli arroccamenti del liberalismo italiano alle prese con le rivendicazioni delle masse popolari e lavoratrici, egli individua nel conflitto sociale tra interessi organizzati la porta d'accesso alla modernità e alla democrazia. In questo senso, Nitti rappresenta la voce italiana di un liberalismo atlantico che riforma se stesso per assorbire e governare le trasformazioni che a cavallo del Novecento accompagnano la diffusione """"transoceanica"""" del capitalismo industriale, della società di massa e dello Stato amministrativo. Il suo pensiero politico non è però destinato a rimanere sulla carta, perché tra età giolittiana e prima guerra mondiale si tramuta in quella che Antonio Gramsci ha definito una """"filosofia dell'azione"""". E in questo passaggio, però, che lo slancio democratico va via via scemando, per lasciare il posto a un'idea di democrazia industriale in cui gli imperativi dell'organizzazione razionale del capitalismo prendono il sopravvento sulle promesse di emancipazione e liberazione della totalità degli individui. In questa fase, cioè, la rivoluzione liberale viene sempre più affidata a un'amministrazione di tipo nuovo, che sfonda il confine tra pubblico e privato, per meglio adattarsi alle esigenze di una società che, dopo la mobilitazione totale della guerra, entra in una crisi di governabilità. Esplodono così le contraddizioni interne a un liberalismo che non è più in grado di coniugare sul piano discorsivo e pratico la promessa di liberazione universale degli individui con le esigenze della disciplina sociale della produzione. In queste contraddizioni si insinuerà il fascismo, che si innesta sul flusso modernizzatore messo in moto da un liberalismo riformato, annichilendo però la pretesa di libertà con cui si era aperta l'età della socialità."" -
Il demone della politica. Antologia di scritti (1958-2015)
Questa raccolta di scritti di Mario Tronti, la prima a coprire l'intero periodo della sua produzione teorica, nasce dalla constatazione di un consolidato ritorno di interesse nei confronti del suo pensiero, oltre che dalla sostanziale irreperibilità di molte sue opere. Corredata da un'introduzione che ne storicizza il percorso politico e teorico, l'antologia offre una ricostruzione unitaria del pensiero di un intellettuale novecentesco tra i più conosciuti e internazionalmente citati, evidenziandone tanto le continuità quanto le fratture teoriche. Gli scritti selezionati sono raggruppati in quattro sezioni cronologiche, che individuano diversi periodi nel corso dell'evoluzione del pensiero di Tronti: ""Il punto di vista"""" (1958-1967); """"Il politico e il movimento operaio"""" (1968-1984); """"Realismo e trascendenza"""" (1985-1998); """"Pensare il Novecento"""" (1999-2015). In ciascuno di questi periodi l'autore sottopone a critica e in parte ripensa le proprie categorie, aprendo di volta in volta nuovi campi di ricerca e nuove prospettive per l'azione politica. Riproponendo i frutti più significativi del lavoro di Tronti, il volume risponde non solo a un'esigenza ricostruttiva e periodizzante, ma esprime una specifica natura interpretativa, caratterizzandosi come un utile strumento per la ricezione critica dell'intera opera trontiana."" -
Benedetto XV. Papa Giacomo Della Chiesa nel mondo dell'«inutile strage»
"È necessario un grande sforzo di ricerca per capire i molti risvolti della personalità e dell'azione di papa Benedetto XV Spesso la sua figura ha rischiato di venire quasi compressa e quasi trasformata in una semplice premessa a quella frase memorabile, lapidaria al pari di un giudizio profetico, della Prima guerra mondiale come «inutile strage», riducendo la sua azione a un puro contorno a quell'atto. Mi guardo bene dal sottovalutarlo, ma credo che esso trovi il suo senso profondo in una disamina più ampia della sua vicenda."""" (Dall'Introduzione di Alberto Melloni)" -
L'Europa dopo Roma. Una nuova storia culturale (500-1000)
«L’alto Medioevo visto come civiltà a sé... cinquecento anni di storia europea nella loro trama vivente» - Peter BrownrnrnIl mezzo millennio che sta tra la fine dell’impero romano e la rinascita cristiana è visto spesso come un’età di decadenza, i famosi «secoli bui». Secondo l’autrice si tratta di un periodo in realtà caratterizzato da grandi e importanti trasformazioni, oltreché da marcate differenziazioni locali. La sua indagine si appunta non tanto sulle vicende politico-istituzionali o economiche quanto su comportamenti e valori. La condizione dell’umanità, le dinamiche demografiche, le risposte alle calamità, ma anche le relazioni interpersonali come amicizia, parentela, rapporti fra i sessi, le gerarchie sociali, le concezioni del potere: il convincente ritratto di un’epoca multiforme per molti versi all’origine delle specificità culturali dell’Europa. -
La guerra sul mare. 1500-1650
Il grande mutamento che ebbe luogo fra Cinque e Seicento nel mondo della navigazione in generale e nel modo di combattere le guerre sul mare disegnò il volto politico ed economico dell’Europa moderna, ponendo le basi del suo predominio sul globo. Il libro racconta nel dettaglio come avvenne tale mutamento - gli sviluppi tecnici e organizzativi, le nuove tattiche e strategie, la formazione di marine statali permanenti - e ne illustra gli effetti nelle diverse aree europee. La lotta per il controllo delle rotte commerciali transoceaniche spostò gli equilibri dall’area mediterranea all’Europa atlantica. Il mare e non la terraferma era diventato il campo di battaglia decisivo per gli assetti di potere europei.