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Teorie e tecniche del lobbying. Regole, casi, procedure
L’attività di lobbying caratterizza tutti gli attuali processi decisionali: per la sempre maggiore presenza dello Stato nella società e nell’economia, che induce gli interessi ad organizzarsi e a «premere» per soddisfare le proprie richieste; per il venir meno del ruolo di cerniera tra società e istituzioni svolto dai partiti politici; per il riconoscimento di diritti e libertà fondamentali connessi all’associazionismo. Il libro offre un’ampia analisi, aggiornata e organica, degli strumenti e delle strategie di lobbying ricorrendo a casi concreti, procedure ed esempi pratici; esamina e sistematizza inoltre le numerose normative presenti a livello mondiale, fornendo allo studioso e all’operatore un utile manuale di riferimento.rnIndice del volumern Premessa. – I. I contesti. – II. Le regole. – III. Le tecniche e gli strumenti. – Riferimenti bibliografici. -
Rapporto sulle economie del Mediterraneo 2018
L'edizione 2018 del Rapporto sulle economie del Mediterraneo analizza in particolare l'impatto delle disuguaglianze economico-sociali, degli squilibri territoriali e dei cambiamenti strutturali nei mercati del lavoro sulle migrazioni mediterranee. La profondità e l'estensione della crisi politica che ha investito l'intera area hanno infatti cambiato radicalmente lo scenario in base al quale la politica d'integrazione euromediterranea è stata concepita e attuata. Preso atto di ciò, il Rapporto getta le basi per lo sviluppo di nuovi modelli di analisi e di orientamenti politici in grado di rispondere alle drammatiche sfide che le regioni mediterranee stanno affrontando. In un ambiente fragile e conflittuale, in cui le variabili economiche e politiche sono strettamente correlate e si rafforzano a vicenda, è necessario un approccio multidisciplinare per rappresentare in un quadro generale le determinanti strutturali della migrazione: squilibri, cambiamenti climatici, disoccupazione, debolezza delle istituzioni, carenza di governance, mancanza di efficaci politiche redistributive. Per porre rimedio a questa situazione occorre rafforzare la coesione territoriale, ridurre i divari di reddito e migliorare l'accesso delle aree marginali alle infrastrutture di base: tutti obiettivi a lungo termine, per i quali è necessario costruire un modello di sviluppo inclusivo, in grado di garantire le stesse opportunità di istruzione e lavoro ai giovani e alle donne. -
Cura ed emozioni. Un'alleanza complessa
Fin dalle sue origini, negli anni ottanta, l'etica della cura parte dal presupposto che vi siano evidenti connessioni tra cura ed emozioni. Eppure sono molto pochi gli studi dedicati all'approfondimento di questo tema. L'obiettivo di questo volume è di esplorare tali connessioni, muovendo da una riflessione filosofica attenta alla prospettiva multidisciplinare, e considerando la cura sia come attività pratica sia come disposizione morale. I contributi qui raccolti analizzano il modo in cui le emozioni - come attenzione, empatia, pietà, amore - possono alimentare o contrastare le motivazioni alla cura e le sue pratiche, sia nella sfera privata che nella dimensione sociale e globale. Nel porre attenzione a temi cruciali come il nesso tra cura di sé e cura dell'altro, o il ruolo della sfera affettiva nel favorire una «buona cura», il volume non manca di evocare anche le emozioni più oscure - risentimento, rabbia, orgoglio - per lo più trascurate dalla riflessione teorica, che possono manifestarsi nella relazione di cura. Ne emerge un mosaico suggestivo che, riflettendo sulle complesse interazioni tra cura ed emozioni, riesce anche a illuminare la particolare complessità di entrambe. -
I nomi del male e i segni dell'eredità. Pensare, nominare e curare la malattia «genetica» dai greci a noi
Il volume indaga le radici storiche delle malattie che oggi definiamo genetiche e/o ereditarie, ponendo le premesse terminologiche e scientifiche che stanno a fondamento della riflessione moderna e contemporanea sulla malattia genetica, qui animata dal filo della continuità e della pur presente discontinuità con il pensiero antico. In tal senso, si presenta una retrospettiva storico-critica che, partendo dall'approfondita indagine lessicografica dei termini fondanti il pensiero embriogenetico moderno, interroga la validità storica ed epistemica di alcuni concetti e parole-chiave dell'era post-genomica, tra cui quello di causalità, o il rapporto tra natura e cultura, per toccare il nucleo più sensibile del pensiero biopolitico contemporaneo, ossia la questione eugenetica e i limiti dell'antropopoiesi. Attraverso una ricerca condotta in maniera interdisciplinare, nel volume si intrecciano diversi approcci alla documentazione storico-medica provenienti da differenti tipologie di fonti - bibliografiche, archeologiche, iconografiche - e contesti socioculturali. Frutto della collaborazione di autori italiani e stranieri, il volume presenta i risultati di un dialogo continuo tra il presente e il passato, contribuendo alla comprensione dell'evoluzione del pensiero medico-scientifico con tutti gli attrezzi offerti dagli studi umanistici. -
Fra genitori e figli. immigrazione, rapporti intergenerazionali e famiglie nell'Europa contemporanea
La migrazione è un evento critico, che si ripercuote sulle reti dirnparentela e in particolare sulle relazioni tra familiari di generazionirndiverse. Nelle famiglie migranti i rapporti intergenerazionali assumonornaspetti distintivi: i progetti migratori si prefiggono di cambiare lerncondizioni socio-economiche delle famiglie; la migrazione può portarernalla creazione di famiglie transnazionali, con genitori o figli chernrimangono nel paese di provenienza; i valori e le abitudini del luogo dirnorigine possono scontrarsi con quelli del paese di arrivo. In questornvolume, studiosi europei di riferimento indagano il tema della solidarietàrnfamiliare (chi aiuta chi, chi interagisce con chi, con quale modalità?) erncolmano alcune lacune della letteratura internazionale. Nel libro sirndescrivono i processi sottesi agli scambi di aiuto nelle famigliernmigranti; si integrano approcci teorici tipici degli studi delle relazionirnintergenerazionali con altri propri delle ricerche sull’immigrazione; sirnapplica una prospettiva multidimensionale – sul piano sostanziale,rnmetodologico e disciplinare – a un ventaglio di gruppi di immigrati,rncontesti e tipi di scambio. -
Università e innovazione. Il contributo degli atenei italiani allo sviluppo regionale
Negli ultimi decenni sono cresciute anche nel nostro Paese le aspettative di un coinvolgimento più sistematico e diretto delle università nei processi di innovazione economica e sociale. Al tema è stata dedicata un’ampia ricerca i cui risultati sono presentati in due volumi. Nel primo – «La terza missione degli accademici italiani» – è approfondito il ruolo degli accademici per mezzo di un’estesa survey. Questo secondo volume mette invece a fuoco il contributo degli atenei come organizzazioni allo sviluppo dei territori in cui operano. Al centro dell’indagine vi è la «terza missione» dell’università, che va ad aggiungersi alla didattica e alla ricerca scientifica. In particolare vengono analizzate le attività volte alla valorizzazione commerciale diretta della conoscenza scientifica attraverso i brevetti o la creazione di imprese da parte degli accademici (spin-off), ma anche la ricerca condotta in comune con le aziende o per conto di queste. Vi è un largo consenso sulla necessità di un impegno maggiore delle università su questo terreno. Ma quali sono i risultati finora raggiunti? Vi sono differenze tra piccoli e grandi atenei, o tra regioni del Sud e del Centro-Nord? Quali fattori spiegano il maggiore o minore successo della terza missione? A queste domande cerca di dare una risposta questo lavoro. Ne emerge un quadro in parte inatteso. Certo pesano la domanda del tessuto produttivo e l’impegno dei governi locali. Tuttavia, ciò che conta di più per contribuire all’innovazione e allo sviluppo dei territori non è la dimensione o la localizzazione territoriale, ma la capacità degli atenei di darsi una strategia solida e di stabilire un buon livello di coordinamento con le imprese e i governi locali. -
Capitali regionali. Le elezioni politiche nei capoluoghi di regione 1946-2018
I capoluoghi di regione sono le «piccole capitali» italiane: spesso hannornun comportamento elettorale e una struttura socioeconomica moltorndiversa rispetto agli altri comuni. Il volume ripercorre le vicendernelettorali dal referendum istituzionale del 2 giugno 1946 fino al piùrnrecente rinnovo del Parlamento (4 marzo 2018) per cercare di capirernse esistano davvero due Italie separate dalle scelte di voto, o se invecern– ferme restando le culture politiche territoriali – non si sia di fronte alrnpercorso parallelo di due elettorati spinti da motivazioni in parterncomuni (sui grandi temi nazionali), in parte caratteristiche dellarndivisione centro/periferia. Passando in rassegna i risultati di 21 cittàrn(i capoluoghi regionali più Trento e Bolzano) nelle 19 elezioni politicherndal 1946 a oggi, il volume delinea le tendenze dei partiti e dellern«famiglie politiche» nelle città, nelle macroaree geografiche e negli altrirncentri. È un modo per ripercorrere la storia del Paese osservandola darnun’angolazione diversa e per avere un quadro il più possibile esaustivorndel rapporto fra «centro» e «periferia». -
Donare allo Stato. Mecenatismo privato e raccolte pubbliche dall'Unità d'Italia al XXI secolo
La donazione di opere d'arte private allo Stato include numerosi e diversi aspetti, dalla gestione delle collezioni alla catalogazione dei beni, sino ai profili finanziari e fiscali. Qual è la storia delle donazioni in Italia e in altri Paesi europei e quale impatto questa ha avuto sulle collezioni pubbliche? Chi decide davvero se accettare o meno un dono di un privato? Con quali condizioni e vantaggi per le parti coinvolte? Per rispondere a queste e altre domande, il volume, primo tentativo di trattare in modo organico e multidisciplinare i temi del dono di opere d'arte dal privato al pubblico, raccoglie contributi di professionisti del settore museale, accademici e amministratori del patrimonio culturale. Dapprima, sono presi in esame i vari aspetti - storici, sociologici, economici, giuridici e non solo - che caratterizzano le donazioni di opere d'arte al «pubblico». Successivamente, sono analizzati alcuni casi concreti, che confermano la multiforme vita del dono. Il libro offre dunque a studiosi e operatori un interessante strumento per comprendere un fenomeno antico, ma di grande rilevanza e attualità per l'arte: il mecenatismo. -
La trasformazione dei modelli di business nell'era digitale
Il volume analizza i molteplici aspetti legati al business model, mettendornquest’ultimo in relazione con altri due elementi fondamentalirndella vita aziendale: l’individuazione della strategia e la definizionerndegli obiettivi economico-finanziari. Nella prima parte, l’autore definiscernil concetto di strategia aziendale e descrive come stiano evolvendornl’approccio, le modalità e le tempistiche con i quali le azienderndefiniscono le proprie scelte strategiche, mettendo in rilievo il ruolorndel business model quale elemento di congiunzione fra la strategiarnaziendale e la realizzazione della stessa. Tale parte si conclude quindirncon la presentazione di un nuovo e originale approccio all’analisi delrnbusiness model. Successivamente l’autore esamina i motivi alla baserndelle esigenze di cambiamento del business model, i possibili approccirne le metodologie a supporto e presenta una chiave di lettura del ruolorndella tecnologia nella trasformazione del business model, con un approfondimentorndelle possibili implicazioni della digital dis ruption sulrnmondo del lavoro. Chiude la seconda parte del testo una disamina di alcunirncasi di successo. Infine l’autore si concentra sull’importanza dellarndefinizione e della misurazione degli obiettivi aziendali in linea con larnstrategia e il business model. In quest’ottica l’elemento cardine di questirnprocessi è il business plan, che, all’interno del ciclo di pianificazionerne controllo, rappresenta lo strumento essenziale per una metodicarne continua definizione e verifica degli obiettivi aziendali e per unarnloro traduzione in valori economici, patrimoniali e finanziari. -
Andalusia. Viaggio nella terra della luce
L'Andalusia è uno spazio geografico, storico e mitico, ma anche uno spazio intimo. È un «finis terrae» europeo, cuore di molte culture - barbara ed eurasiatica, berbera e araba, sefardita ed ebraica - eppure, rispetto a tutte, appartato e remoto. In questo orizzonte quasi senza tempo, lungo sentieri roventi come la piana del Guadalquivir d'estate o gelidi come i picchi della Sierra Nevada d'inverno, incroceremo molti viandanti: da Averroè a Maimonide, da Cervantes a García Lorca, a Primo de Rivera, a Manuel de Falla, ciascuno di essi ha la sua Andalusia da narrare, da amare. Questo libro è un invito al viaggio: incamminiamoci allora, perché, pur inafferrabile e misteriosa, alla fine incontreremo la Terra della Luce. -
Napoli. Nostalgia di domani
Napoli è uno di quei luoghi che ciascuno crede di conoscere anche se non li ha mai visti. Un immaginario spesso ideologico, fatto di stereotipi, di racconti ossificati, di un’infinita aneddotica. La città si giudica continuamente e viene continuamente giudicata. Sconta il pessimismo indulgente che non di rado gli stessi «nativi» si cuciono addosso e sconta la lontananza culturale, arcigna o paternalistica, di chi la osserva dall’esterno. Di Napoli, Paolo Macry tocca le nervature profonde, ripercorre i segni di un tessuto urbano bimillenario, i comportamenti di lungo periodo della popolazione. Insegue le fratture drammatiche della sua storia, le esperienze politiche che l’hanno segnata, fino alle vicende di tre sindaci-sovrani, Lauro, Bassolino e de Magistris. Ci trasmette la suggestione di una città difficile e mai rassegnata. Napoli, per chi voglia conoscerla, capirla, ritrovarla, continua a essere un mondo. Un mondo da pensare. O forse un modo di pensare.rnrnNapoli è una sorpresa che deve essere cercata senza pigrizie nella carne viva del suo corpo affollato, accettando le tensioni di un viaggio in territori ignoti. rnrnÈ un catalogo di possibilità che la storia ha reso talvolta drammatico. Uno specchio di intelligenze, passioni, ferite, in cui a ciascuno è dato ritrovare qualcosa di se stesso. -
L' altra faccia dell'universo. I segreti della materia e dell'energia oscura
...a volte nello studio del cosmo occorre distogliersi dai mille infiniti dettagli e contemplare il tutto. È il nostro universo, è bello, e fa parte di noi.rnrnAlzando lo sguardo al cielo in una notte stellata, chi non si interroga su quanto grande sia l’universo, quale sia la sua origine, il suo destino? Oggi è possibile rispondere su basi scientifiche a molte domande antichissime, che riguardano l’evoluzione del cosmo, la sua estensione spaziale e temporale, gli elementi che lo costituiscono. Ma i segreti sono lungi dall’essere tutti svelati. La nostra conoscenza cosmologica, infatti, ha incontrato negli ultimi decenni un limite che per il momento non riusciamo a superare. Anzi due. Materia oscura ed energia oscura sono le due sostanze enigmatiche senza le quali l’universo sarebbe irriconoscibile, forse invivibile. Devono esistere in qualche forma, ma non ne abbiamo alcuna prova diretta. È il grande mistero scientifico dentro al quale ci portano queste pagine appassionanti. -
Molti inconsci per un cervello. Perché crediamo di sapere quello che non sappiamo
La vita mentale inconscia prevale su quella conscia. Quale rapporto c’è tra la parte emersa dell’iceberg e quella sommersa? Quanti sono gli inconsci? Possiamo rimediare agli errori sistematici del giudizio e della decisione di cui non ci rendiamo conto?rnrnPer secoli, la mente umana è sembrata trasparente. Si sapeva che qualcosa sfuggiva al controllo della coscienza, ma si trattava di messaggi inviati dagli dèi. Poi, tutto cambia. Con Freud è l’inconscio che spiega l’origine e il significato dei sogni, ma anche le sviste e i lapsus della vita quotidiana. Un inconscio che tutti noi conosciamo, ma che non è l’unico. Incontreremo qui altri inconsci; quello, pervasivo, che chiamiamo cognitivo e che è l’esito dell’evoluzione naturale del cervello. E ancora: la mole enorme di informazioni che ci sommerge attraverso gli schermi dei nostri computer ha creato una sorta d’inconscio artificiale, fonte di trappole insidiose per il nostro giudizio. Conoscere i molteplici inconsci e capire come interagiscono significa smascherare i meccanismi che ci possono ingannare, e che ci illudono di essere più consapevoli di quanto in realtà siamo. -
Per sguardi e per parole
Nella Cena in Emmaus di Caravaggio, esposta alla Pinacoteca di Brera, tutti guardano Gesù e Gesù ha gli occhi chini. È da questo non sguardo che comincia una riflessione prima sui poteri dello sguardo, e poi sui due sguardi, quello della ragione e quello del sentimento, che corrispondono alle due strategie, spesso in guerra fra loro, che la mente umana adotta per conoscere il mondo. Ma nella creazione artistica - sia essa un dipinto, una poesia, un romanzo – questi due sguardi trovano un miracoloso equilibrio. Un testo raffinato in cui poeti, scrittori, pensatori di ogni tempo sono convocati a portare la propria testimonianza. -
Follia e salvezza
«Siamo tutti imbarcati», dirà Pascal. Dove? Sulla Nave dei folli, risponde HieronymusrnBosch. A inseguire vanità delle vanità, dominati dalla «maledetta lupa» dell’invidia e dell’avarizia. Ci salveremo dalla perdizione e dal naufragio? Sarà la misura dell’ironia e la ragionevole fede dell’umanista Erasmo a offrirci una speranza? O soltanto la follia della fede nel Cristo deriso e crocefisso potrà riscattarci? Ma negli inverni e nei sinistri carnevali di Bruegel il Vecchio regnano unicamente la violenza e la lotta per sopravvivere, in un gioco tremendo e crudele che nessuno ormai ha la forza di trascendere. -
Guerre ed eserciti nell'età moderna
Con l'avvento delle armi da fuoco, l'organizzazione degli eserciti permanenti, il ricorso a condottieri, mercenari e militari che fanno della guerra una professione, la costruzione degli stati si accompagna a un periodo di bellicosità nuovo. Le forze armate costano sempre di più, condizionano l'economia, la società e la cultura, lasciando tracce di devastazione, ma creando anche notevoli trasformazioni nei ruoli e nel coinvolgimento delle popolazioni. Nell'Italia moderna c'era tutto questo e altro: italiani in armi che si affrontavano non solo nei vari stati regionali o al servizio di eserciti stranieri, ma erano impiegati in pace nel controllo dell'ordine pubblico, o nel presidio di cittadelle e fortezze. L'accumulazione e dilapidazione di risorse per alimentare gli eserciti non era che uno degli aspetti legati alla complessità del «militare», come è possibile verificare anche attraverso i dibattiti sul concetto di guerra giusta o legittima. -
È la guerra. Diario maggio-agosto 1915
Nel maggio 1915 l'Italia si prepara a entrare in guerra. Angelo Gatti, ufficiale di Stato maggiore, comincia a scrivere un diario che si rivelerà molto utile per ricostruire le vicende dell'esercito italiano. Questo volume raccoglie le riflessioni e le annotazioni che egli affidò alla carta dal 17 maggio al 5 agosto del 1915. Uomo dalla personalità ricca e dalla vasta cultura, dotato di autonomia di giudizio, capacità critica e lucidità di analisi Gatti scrive le sue impressioni sull'andamento del conflitto e sui capi politici e dell'esercito, senza risparmiare critiche e spunti polemici nei confronti di politici, di ufficiali, delle strategie militari messe in atto. Su tutto aleggia la consapevolezza che questa guerra, la Grande guerra, sarà completamente diversa dalle altre, nuova e imprevedibile nei suoi sviluppi futuri. -
Storia dei giardini. Dalla Bibbia al giardino all'italiana
Luogo di ricreazione e di svago, di ozio, di gioco, di piacere estetico, e inoltre: regno degli dèi, tempio a cielo aperto, angolo di paradiso, microcosmo simbolico, scuola di filosofi, scenografia del potere, teatro di rappresentazioni drammatiche e di concerti, attrazione turistica, sede d’istallazioni idrauliche, di sperimentazioni botaniche, di piante esotiche, di perfezionamento colturale, d’attività didattiche e sportive. Il giardino è tutto questo, e molte altre cose ancora. Il volume ne ripercorre la storia dalle origini fino al Quattrocento, esaminando i momenti cruciali di formazione e di sviluppo degli spazi verdi, e illustrandone gli aspetti sociali, religiosi, politici, architettonici, artistici e letterari. -
I bizantini in Italia
Cinque secoli di una storia che inizia nel 535, con lo sbarco in Sicilia delle truppe di Costantinopoli e l'avvio di ima guerra che condusse alla conquista bizantina dell'intera penisola. Ma già con l'invasione dei Longobardi nel 568 quella presenza comincia a ridursi, prima al nord e, più lentamente, al sud, dove nel IX secolo gli Arabi conquistano la Sicilia e nell'XI i Normanni finiscono con l'assestare il colpo decisivo all'impero: nel 1071 la conquista di Bari a opera di Roberto il Guiscardo pone termine al dominio bizantino in Italia. -
Vedere e agire. Come occhio e cervello costruiscono il mondo
Può sembrare per lo più ovvio che saper afferrare un oggetto dipenda dal vederlo e non viceversa. Tuttavia, oggi le scienze cognitive e la filosofia della percezione suggeriscono che le cose non stanno così. Alla luce delle scoperte più avanzate nel campo della filosofia della percezione e delle scienze cognitive, gli autori illustrano la relazione tra occhio, cervello e comportamento, mostrando come visione e azione non siano due facoltà distinte ma due parti costitutive di un unico mondo visuo-motorio, due aspetti inscindibili del nostro modo di costruire la realtà.