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915. La battaglia del Garigliano. Cristiani e musulmani nell'Italia medievale
Della tentata conquista islamica dell’Italia, che interessò tutto il corso del IX secolo, sappiamo davvero poco. Per far luce su quelle vicende, il libro prende le mosse dal racconto della grande battaglia avvenuta nel 915 non lontano dal fiume Garigliano, fra il Lazio e la Campania. Le truppe di una lega cristiana di Bizantini, Napoletani, Gaetani, Capuani e Amalfitani si scontrarono – sconfiggendoli – con i guerriglieri musulmani che trent’anni prima avevano fondato, su una collina prospiciente il fiume, un importante insediamento militare. Sono poi ricostruite le tappe principali dell’espansione musulmana nell’Italia continentale, con un occhio attento ai profili biografici e alle rappresentazioni ideologiche dei suoi protagonisti, ai luoghi, ai complessi e inaspettati rapporti politico-diplomatici intercorsi fra occupanti ed élites locali. -
La società della pseudoscienza. Orientarsi tra buone e cattive spiegazioni
Quali meccanismi sociali presiedono alla formazione di reazioni allarmate verso gli inceneritori, il Tav in Val di Susa rno il Tap in Salento? Come vengono promossi comportamenti antiadattivi, che portano molti a rifiutare i vaccini rno la chemioterapia e, al contempo, a dare credito a cure alternative prive di supporto scientifico? rn«Più di recente è emerso un altro fenomeno,frutto delle paure moderne: è il Nimbo, di cui parla Giuseppe Tipaldo. Il Nimbo, reso dirompente dai social media, è la nuova sindrome di chi si oppone, soprattutto con gruppi online, ad assumere nel proprio corpo sostanze che ritene pericolose, anche se leggittimate dalla scienza ufficiale, come i vaccini» - Il VenerdìDal caso Bonifacio rn– il veterinario che negli anni Sessanta ideò un siero anticancro basato su escrementi di capra – al metodo Di Bella o a quello Stamina, una parte dell’opinione pubblica italiana, istigata da alcuni media e opinion leader a interagire con tutti su qualunque argomento e alla pari, non cessa di subire rnil fascino delle spiegazioni pseudoscientifiche. Uno sguardo lucido sui motivi che alimentano tali cortocircuiti e insieme una ottima guida per discernere tra buone e cattive spiegazioni. -
L' educazione degli italiani. Laicità, progresso e nazione nel primo Novecento
Laicità, progresso e nazione nel primo NovecentornrnA distanza di mezzo secolo dall’Unità l’Italia non sembra ancora «una». L’immagine di «due Italie» ricorre frequentemente nel dibattito tra intellettuali, politici, uomini di scuola. Una contrapposizione particolarmente vivace sul terreno scolastico. In questo scenario si stagliano come protagonisti Luigi Credaro e Giovanni Gentile, alfieri di due differenti Italie pedagogiche e scolastiche. Entrambi cultori di interessi educativi e ministri dell’Istruzione, furono promotori di importanti riforme, anche se con destini opposti, interpretando ciascuno un’idea e un progetto di nazione. Nel ricostruire le visioni contrastanti che li animarono, il libro illustra le origini della pedagogia moderna e il ruolo delle istituzioni scolastiche nella formazione dell’identità italiana. -
Rapporto sulla popolazione. L'istruzione in Italia
Il libro affronta il complesso tema dell’istruzione sotto vari profili: come è organizzata in Italia, come è cambiata nel recente passato e come cambierà in futuro. Si analizzano in particolare gli aspetti problematici relativi alle risorse (come vengono investite e da parte di chi, nel settore pubblico e in quello privato), la valutazione dei risultati, la presenza degli stranieri, il trattamento di aspetti differenziali, la capacità della scuola di favorire la mobilità sociale e la sua utilità come investimento economico per le famiglie e gli individui. rnrnIl volume, promosso dal Consiglio Scientifico dell’Associazione Italiana per gli Studi di popolazione della Società Italiana di Statistica, è curato da Gustavo De Santis e Elena Pirani, entrambi professori di Demografia dell’Università di Firenze, e da Mariano Porcu, professore di Statistica sociale dell’Università di Cagliari. -
Partito e democrazia. L'incerto percorso della legittimazione dei partiti
È sotto gli occhi di tutti come i partiti siano ormai poco apprezzati dall’opinione pubblica in quasi tutte le democrazie consolidate. Integrando analisi filosofiche, storiche e politologiche, il libro risale alle radici profonde della debole legittimazione dei partiti nella nostra società e individua i passaggi cruciali dell’accettazione del partito dal punto di vista sia teorico che empirico. I partiti non sono stati in grado di reagire al cambiamento sociale e si sono indirizzati verso lo Stato per recuperare risorse che non erano più in grado di trarre dalla società. Divenuti più forti, e anche più ricchi, hanno «pagato» la loro presenza pervasiva con un calo di legittimità. Il partito oggi è una sorta di Leviatano con i piedi di argilla: molto potente grazie alle risorse che ottiene dallo Stato e all’estensione di pratiche clientelari; molto debole in termini di stima e fiducia agli occhi dei cittadini. -
Il futuro contro. Democrazia, libertà, mondo giusto
«Rifondare l’identità italiana ed europea dandole un carattere basato su libertà, intelligenza, apertura al mondo e al futuro.»rnrnTrump, la Brexit, i risultati delle elezioni in molti paesi europei, la Turchia di Erdogan, l’India di Modi...: prendono forza a livello globale tendenze che paiono sancire il divorzio fra la democrazia e i principi liberali che l’hanno innervata, soprattutto in Occidente. Eppure viviamo in un mondo che non vede affatto, come si crede, un peggioramento socio-economico o un aumento delle diseguaglianze. Il libro ragiona su questa crisi, mettendone in luce in primo luogo le diverse cause, dalle trasformazioni demografiche all’invecchiamento della popolazione, alla perdita di rango globale dell’Occidente, per poi interrogarsi sulle debolezze della democrazia liberale che, forte in fasi di crescita, si dimostra inadeguata in fasi di ristagno e risorse calanti. Particolare attenzione è riservata al caso italiano, che ha anticipato questa crisi mondiale della democrazia liberale, e a ciò che sarebbe ragionevole fare per costruire un futuro migliore. -
La politica nell'Islam. Una interpretazione
Immergersi nell’universo mentale musulmano per rintracciare i percorsi attraverso i quali la consapevolezza politica dell’Islam è maturata fornisce di quella civiltà un’immagine polivalente, assai sfaccettata e di certo lontana dagli stereotipi. È quanto fa il libro, che illustra «dall’interno» le implicazioni della politica nell’ambito della dottrina dello stato e del potere, della teologia e della storia islamica, in riferimento ai paradigmi della teologia politica e dell’utopia retrospettiva. Sono messe a fuoco la figura politica di Muhammad, le teorie dell’imamato e del califfato nello sciismo e nel sunnismo, le contraddizioni del modernismo, le sfide del radicalismo attuale ma soprattutto le proposte dell’alternativa riformista. -
I leader e le loro storie. Narrazione, comunicazione politica e crisi della democrazia
Reagan, Thatcher, Mitterrand, Kohl, Clinton, Blair, Schröder, Berlusconi, Obama, Cameron, Sarkozy, Merkel, Renzi: rnnelle parabole di questi leader, accomunati dalla pretesa rndi rappresentare il nuovo e il cambiamento, si può cogliere il ruolo cruciale che gioca la narrazione nei sistemi politici. Attingendo alle scienze sociali, alla psicologia e alle neuroscienze, il libro illustra i meccanismi che rendono efficace lo storytelling per creare emozioni, identificazione e coinvolgimento con rnil leader narratore. Uno storytelling che è collocato all’interno dell’impetuoso sviluppo della comunicazione e del marketing politici degli ultimi decenni. Quei tredici casi ci aiutano a decifrare l’attualità: i profili e le narrazioni di Trump, Salvini e Macron appaiono come lo stadio avanzato dell’impoverimento del discorso politico, della spettacolarizzazione e della logica mediatica;rnnella Brexit vediamo l’impasse a cui tutto ciò può portare; rnnel cancellierato di Merkel il suggerimento di una via alternativa. -
Innovatori sociali. La sindrome di Prometeo nell'Italia che cambia
Economia collaborativa e digitale, economia green, impresa sociale, cooperative di comunità, nuove manifatture: queste le nuove forme di riarticolazione del tessuto sociale e produttivo emerse dalla crisi del 2008. Agenti del cambiamento sono giovani-adulti ormai esperti nell’uso delle tecnologie informatiche e comunicative, per i quali i valori civici, la fiducia e il capitale culturale rappresentano dimensioni qualificanti. Il libro tratteggia un accurato panorama degli «innovatori sociali» in Italia: presenti in tutte le regioni, con esperienze professionali trasversali al settore profit e non profit, ambiscono a coniugare l’impatto economico con la sostenibilità ambientale e la responsabilità verso il territorio e la società, interrogando in modo non convenzionale la politica e l’azione pubblica. -
L'apocalisse della democrazia italiana. Alle origini di due terremoti elettorali
Per spiegare il carattere non comune delle elezioni del 2013 e del 2018 si è invocata la reazione degli elettori alle trasformazioni epocali dei nostri tempi: su di esse avrebbero gravato gli effetti della Grande Recessione, della globalizzazione o della crisi migratoria. La tesi avanzata nel libro è invece che la motivazione decisiva della scelta di tantissimi di cambiare voto sia da ricercare nella caduta verticale di reputazione dell'intero ceto politico tradizionale. Una crisi di autorità, dunque, serpeggiante da ben prima della Grande Recessione e alimentata dalla diffusa convinzione che entrambi i partiti-cardine del sistema politico della Seconda Repubblica fossero incapaci di attrezzare il paese alle sfide epoca!i da fronteggiare. Formazioni come il M5s e la nuova Lega di Salmi hanno poi permesso a questi risentimenti di esprimersi sul piano elettorale. Alzare il velo su tale giudizio negativo, e capire le sue ricadute sulla vita democratica italiana, è l'obiettivo di questo lavoro. -
Imprese di comunità. Innovazione istituzionale, partecipazione e sviluppo locale
Alternativa sia all’impresa capitalistica sia all’impresa pubblica e allarnpubblica amministrazione, l’impresa di comunità poggia su due pilastri: rnla partecipazione della società civile alla produzione e alla gestione di beni e servizi; il perseguimento dell’interesse generale per una determinata comunità locale. In Italia queste nuove imprese svolgono un ruolo importante, perché contribuiscono alla rivitalizzazione di aree rurali a rischio spopolamento, nonché al recupero di aree urbane degradate oppure segnate da fenomeni di marginalità sociale. Come funzionano le imprese di comunità e quali sono i loro tratti fondanti? A partire da un’analisi empirica condotta da Euricse, il volume ne illustra le principali caratteristiche – governance, forme giuridiche, aspetti finanziari, rapporti con gli enti pubblici locali – e ne esamina l’efficacia come strumento di sviluppo locale. -
Questione d'autorità. Un'antropologia della «leadership» nella cultura greca
Che cos'è l'autorità nella Grecia antica? A lungo è stata negata la stessa esistenza di un termine greco che la definisca, e ci si è limitati a ricercare in quella cultura i sistemi di relazione sottesi al concetto romano di auctoritas. Prendendo le distanze da tale impostazione romano-centrica, l'autore individua le metafore culturali di cui i Greci si servono per elaborare la loro particolare nozione di auto rità, che non si presenta come qualità intrinseca dell'auctor, ma come «facoltà» concessa a qualcuno da una fonte esterna. L'analisi' delle diverse forme di autorità (della persona, della parola, degli artefatti) si intreccia con lo studio dei luoghi fisici e delle pratiche sociali e rituali che hanno lo scopo di sostenere e dare forma visibile e comprensibile alla rete dei rapporti di forza. -
Amministrazioni pubbliche e nuovi mondi
Dagli anni '70 del secolo scorso l'amministrazione pubblica italiana e il suo diritto sono profondamente cambiati: attuando la Costituzione sono state istituite le Regioni, riformate le relazioni tra centro e periferia, è stato ridato un senso alle autonomie, non solo locali, e ripensato il rapporto tra amministrazioni e cittadini. Un attento osservatore di tali processi è stato Marco Cammelli, che con i suoi scritti ha seguito passo dopo passo l'evoluzione delle nostre istituzioni pubbliche. Le sue analisi, oltre che concentrarsi sui fattori costituzionali e amministrativi, illustrano anche le loro principali ricadute, in riferimento all'ambito europeo e all'interazione tra pubblici poteri ed economia. Uno sguardo avvertito e lucido, pronto a cogliere le innovazioni e a segnalare i rischi insiti nelle scelte legislative o amministrative, attento alla società e ai suoi bisogni. La scelta di scritti qui proposta copre un arco temporale che va dal 1976 a oggi e ricostruisce i momenti più rilevanti dell'itinerario scientifico di uno dei più importanti conoscitori della macchina amministrativa e del suo diritto. -
Dalla testimonianza alla sentenza. Il giudizio tra mente e cervello
L’analisi dell’architettura del cervello consente di identificare svariate scorciatoie o trappole mentali che svolgono un ruolo determinante nei processi di tipo valutativo. Tali scorciatoie, innestandosi nelle stime giudiziarie, soprattutto quando svolte in condizioni d’incertezza o incompletezza delle informazioni o di scarsità di tempi e risorse disponibili, sono alla base di diffusi e documentati biases cognitivi e decisionali. Il libro, alla luce di un dialogo fruttuoso tra diritto, scienze cognitive e neuroscienze, illustra con ricchezza di esempi i processi cognitivi rne le reazioni emotive coinvolti nel giudizio, dalle fasi iniziali alla sentenza, rnnonché le distorsioni sistematiche alle quali sono esposti gli operatori di giustizia. -
Giuristi si diventa. Come riconoscere e apprendere le abilità proprie delle professioni legali
Interpretare la legge, risolvere problemi giuridici, applicare le norme al caso concreto, costruire strategie processuali, scrivere di diritto (per esempio contratti, atti processuali o provvedimenti amministrativi), condurre negoziazioni, interrogare testimoni: il libro – qui presentato in una nuova edizione arricchita da esempi ed esercizi inediti – si propone di insegnare rnai giuristi in formazione, e a chi già opera nel mondo del diritto, quali sono rne come si acquisiscono le specifiche abilità delle professioni legali. -
Diritto pubblico comparato. Le democrazie stabilizzate
Nella convinzione che il diritto pubblico comparato nasca e si sviluppi come disciplina sempre protesa alla ricerca della libertà, il manuale mira a promuovere la conoscenza di istituti, organi, normativa e prassi costituzionale delle cosiddette «democrazie stabilizzate». Si tratta di quei paesi (gli Usa e molti di quelli appartenenti alla Ue) che si fondano sulle ragioni del costituzionalismo, che dimostrano una convinta difesa dei diritti di libertà e delle garanzie costituzionali, e il cui sistema di governo privilegia il criterio della separazione dei poteri quale baluardo dell’effettività della democrazia liberale.rnrnINDICE DEL VOLUME: Presentazione. - I. Il metodo, di T.E. Frosini. - II. Teoria e storia del costituzionalismo, di C. Martinelli. - III. Le famiglie giuridiche e le fonti del diritto, di C. Bassu. - IV. Le forme di Stato, di L. Cuocolo. - V. Le forme di governo e i sistemi elettorali, di T.E. Frosini. - VI. I Parlamenti, di P.L. Petrillo. - VII. Il capo dello Stato, di F. Clementi. - VIII. Diritti e libertà fondamentali, di F. Vecchio. - IX. Il potere giudiziario, di L. Scaffardi. - X. La giustizia costituzionale, di A. Pin. - XI. L’Unione Europea, di E.C. Raffiotta. - Gli Autori. -
Diritto amministrativo comparato. Mutamenti dei sistemi nazionali e contesto globale
Il volume contiene un’analisi comparata di diversi sistemi amministrativi nazionali e dei loro mutamenti nel tempo, anche nel contesto sovranazionale. Ne emerge un avvicinamento progressivo tra i vari sistemi, favorito da un contatto e da un dialogo crescente fra giudici e studiosi dei differenti Paesi. Grazie all’influenza dell’ordinamento dell’Unione europea e del diritto globale, l’avvicinamento si è accentuato. È una metamorfosi radicale del diritto amministrativo: da diritto domestico molto diverso nei vari Stati agli inizi dell’Ottocento, è divenuto diritto con forte dimensione ultranazionale e consistente convergenza tra i vari ordinamenti statali. rnrnINDICE DEL VOLUME: Premessa. - I. Diritti amministrativi nazionali nel contesto europeo e globale. - II. La Francia. - III. La Gran Bretagna. - IV. Gli Stati Uniti d’America. - V. L’Italia. - VI. Conclusioni. Come è cambiato il diritto amministrativo. - Indice analitico. -
Psicologia dei legami familiari
Il libro prende avvio da due interrogativi che hanno segnato il percorso storico-teorico della riflessione delle scienze psicosociali sulla famiglia: qual è l'identità della famiglia? come leggere le trasformazioni cui essa va incontro? La storia familiare è il prodotto del tipo di legame che si instaura tra generazioni familiari che sono anche generazioni sociali: in essa si gioca un interscambio tra famiglia e società. È fondamentale dunque mettere al centro dell'indagine i legami familiari nelle loro connessioni plurigenerazionali e nelle loro transizioni cruciali che ci consentono di leggere «dall'interno» e «nel vivo» le trasformazioni e i mutamenti sociali e culturali odierni. -
Storia della psicologia
Presentato in una nuova edizione riveduta e aggiornata, il volume fornisce un inquadramento storico delle origini e degli sviluppi teorici ed empirici della psicologia fino ai più recenti contributi delle neuroscienze. Gli autori danno conto delle principali teorie, procedure e pratiche che hanno segnato l’evoluzione della disciplina. Un faticoso processo di maturazione sul quale per lungo tempo hanno pesato vincoli e pregiudizi, che hanno messo in forse la possibilità stessa di studiare – con metodo scientificamente corretto – le sensazioni, le idee, le emozioni dell’uomo. rnINDICE DEL VOLUME: Introduzione, di P. Legrenzi. - I. Le origini della psicologia, di R. Luccio. - II. Lo strutturalismo e il funzionalismo, di S. Marhaba. - III. La riflessologia e la scuola storico-culturale, di P. Legrenzi. - IV. La psicologia della Gestalt, di M. Sambin. - V. Il comportamentismo, di C. Cornoldi. - VI. Freud e la psicoanalisi, di E. Funari e P. Legrenzi. - VII. Piaget e la Scuola di Ginevra, di P. Legrenzi. - VIII. Il movimento cognitivista, di R. Luccio. - IX. La psicologia fra scienza cognitiva e biologia, di P. Legrenzi. - X. La seconda decade del secolo e il sistema computer-rete, di P. Legrenzi. - Letture consigliate. - Riferimenti bibliografici. - Indice dei nomi. -
Aldo Moro nella storia della Repubblica
Lo scopo di questo volume è di ampliare le conoscenze sull'attività di governo svolta da Aldo Moro e di rinnovare l'immagine pubblica che di lui si è, spesso in modo incompleto, costruita. In queste pagine vengono quindi ricomposti i molteplici impegni politici della sua vita, tragicamente spezzata dalla follia terrorista, rivolgendo la giusta attenzione anche alla sua ricca spiritualità. Moro è stato 1'«uomo della possibilità», colui che ha esplorato con intelligenza la direzione delle correnti profonde della società, non solo italiana, e, per quanto possibile, ha cercato di canalizzarle all'interno dell'evoluzione democratica del Paese. Il complesso dei saggi qui proposti rappresenta quindi uno strumento prezioso, con la consapevolezza che non è affatto facile, per la densità della sua riflessione culturale e politica e per le diverse esperienze che ne costituiscono la vita, esaminare l'opera di un politico dei calibro di Aldo Moro, la cui identità, tra l'altro, è difficilmente omologabile a quella del ceto dirigente della sua epoca.