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Come la crisi economica cambia la democrazia. Tra insoddisfazione e protesta
Quali sono le conseguenze politiche della Grande Recessione del 2008-14? Come la crisi economica ha influenzato le nostre democrazie che si sono radicalizzate? I casi più significativi, rnperché maggiormente toccati dalla crisi, sono il Portogallo, rnla Spagna, l’Italia e la Grecia. Per essi risulta particolarmente efficace l’analisi della partecipazione e della competizione rispetto rnai tre canali principali che caratterizzano il rapporto tra cittadini rne istituzioni: partiti, movimenti sociali e interessi. Inevitabilmente, quindi, l’attenzione si concentra sui partiti di protesta (Syriza e Alba Dorata in Grecia, Movimento Cinque Stelle e Lega in Italia, Podemos e Ciudadanos in Spagna, Livre e Partido da Terra / Partido Democrático Republicano in Portogallo). Il meccanismo centrale che spiega i diversi percorsi è l’impatto catalizzatore della crisi rnche trasforma alcune condizioni di fondo già esistenti, mentre rnla radicalizzazione porta paradossalmente a un più forte ruolo rndei leader partitici che hanno la responsabilità di governare. -
Il diritto in una società che cambia. A colloquio con Orlando Roselli
"Quando nel febbraio del 2009 il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nominò lo storico del diritto Paolo Grossi giudice della Corte costituzionale, l'Accademico dei Lincei era un giurista italiano assai conosciuto anche al di là dei confini dell'Italia, con Lauree Honoris Causa da Università non solo italiane ma delle più varie parti del mondo: dal Brasile alla Svezia, dal Messico alla Germania, dal Perù alla Spagna; autore di centinaia di pubblicazioni diffuse in tutto il mondo; il volume I.: """"Europa del diritto"""" pubblicato contemporaneamente in italiano, francese, inglese, spagnolo e tedesco. Giungeva alla Corte uno studioso che aveva innovato profondamente gli studi giuridici. Alla notizia della nomina mi venne in mente la figura del grande storico del diritto spagnolo, Francisco Tomas y Valiente, divenuto giudice e Presidente del Tribunal Constitucional, a cui Grossi aveva dedicato, in occasione della tragica scomparsa, meditate riflessioni sul contributo dato allo sviluppo del diritto costituzionale proprio grazie all'essere stato al contempo storico del diritto e giudice e Presidente dell'organo di giustizia costituzionale.""""" -
EXPOst. Le conseguenze di un grande evento
Come si possono valutare i grandi eventi? Di certo non trattandoli alla stessa stregua di una qualsiasi opera pubblica. Se ci si ostina soltanto a stimare il PIL aggiuntivo, l'occupazione creata o il numero di turisti in arrivo, è inevitabile che vi sarà sempre un'irriducibile opposizione: tra chi, ammantato di autorità e consenso, sosterrà l'assoluta necessità dei grandi eventi e chi, sulla base di argomenti «scientifici», dirà solo che non bisogna mai farli. Con la loro analisi gli autori mostrano come EXPO Milano 2015 sia intervenuto sulla dinamica di sviluppo del territorio, aprendo una finestra di opportunità che ha permesso a soggetti pubblici e privati di fare innovazione, realizzare i propri obiettivi e creare al tempo stesso «valore pubblico». E mostrano che i meccanismi che sono alla base di queste innovazioni possono essere individuati e replicati in altre situazioni. -
Il grande racconto delle religioni. Ediz. a colori
Nella straordinaria varietà di miti,rnsimboli, forme, riti e valori in cuirnnelle diverse culture storiche trovarnespressione il sentimento religioso, ilrnnucleo fondamentale è sempre lo stesso:rnil rapporto dell’uomo con il cosmo erncon le sue forze potenti, misteriose erningovernabili.rnrn«Tutte le cose sono opera del Grande Spirito,rnEgli è presente in ognuna: gli alberi,rnle graminacee, i fiumi, le montagne,rni quadrupedi e gli uccelli...» - Alce Nerorn«È la figura che non ha figura, l’immagine chernnon ha materia: è l’indistinto e l’indeterminato.rnAd andargli incontro non ne vedi l’inizio,rnad andargli appresso non ne vedi la fine» - Libro del Dao e della virtùrnrnNella straordinaria varietà di miti,rnsimboli, forme, riti e valori in cuirnnelle diverse culture storiche trovarnespressione il sentimento religioso, ilrnnucleo fondamentale è sempre lo stesso:rnil rapporto dell’uomo con il cosmo erncon le sue forze potenti, misteriose erningovernabili. Che si tratti di aborigeni,rndi nativi americani, di sumeri, cinesi,rndi cultura hindu, o di antichi greci, delrncredo mazdeo, di ebraismo, cristianesimorno islam, la visione religiosa del mondorngarantisce ai credenti un punto di vistarnunitario sulla realtà, una bussola perrnorientarsi tra il bene e il male. Mentrernalcune visioni hanno al loro centro ilrnproblema del rapporto con una naturarnselvaggia e minacciosa, altre insegnanornall’uomo a vivere in armonia con il cosmornche lo circonda, lo ha creato e lo nutre. Inrnaltre ancora, ordinatrice del cosmo è unarnfigura di sovrano divinamente ispirato.rnTra VIII e VII secolo a.C. si fa strada unarnvisione religiosa nuova: il monoteismo.rnIl divino non si manifesta più nellarnnatura, non ha tratti antropomorfi, marntrascende radicalmente l’uomo. Conrnil Cristianesimo la concezione del Diornincarnato opera una svolta antropologicarndestinata a segnare la storia del pensierornoccidentale. È di tutto questo che parlarnil libro: dell’eterno, inesausto bisognornumano di realizzare la pienezza dell’esserernattraverso il sacro. -
Alunni speciali, bisogni speciali. Interventi psicologici per i BES
La normativa sui Bisogni Educativi Speciali (BES) risponde a esigenze di trattamento personalizzato per tutti gli alunni, cosa che la legge da tempo prescrive. Questo volume propone uno specifico approccio ai BES basato sulle funzioni mentali, e cioè sui meccanismi cognitivi, emotivi e relazionali che presiedono agli apprendimenti; funzioni che consentono lo sviluppo tipico della persona, se armonicamente stimolate all'interno del processo di educazione e istruzione. L'intento è quello di andare oltre le classificazioni, vecchie o nuove, individuare i problemi concreti e trovare risposte efficaci - in termini di metodi e materiali - per gli alunni con esigenze speciali. -
Fare squadra. Psicologia dei gruppi di lavoro
Grazie all'introduzione delle nuove tecnologie e di nuove modalità produttive, nei luoghi di lavoro si assiste oggi a una riduzione dei livelli gerarchici e a una crescente necessità di lavorare in gruppo. Sono così diventate sempre più preziose competenze trasversali, non tecniche, che riguardano la capacità di stare in gruppo, la leadership, la comunicazione, la gestione dei conflitti. Il volume, qui presentato in una nuova edizione aggiornata, fornisce un'analisi dei processi che portano alla formazione dei gruppi di lavoro. Servendosi anche di casi organizzativi, sono illustrate le principali linee di intervento attraverso le quali si definiscono i team, si sviluppa una leadership, si gestiscono conflitti e si chiariscono i fattori che possono portare al successo o insuccesso di un gruppo di lavoro. -
Anima civitatis. Capitale umano e sviluppo economico in Romagna dall'Ottocento al Duemila
Qual è il ruolo dell'istruzione nei processi di sviluppo economico? In che modo alfabetizzazione e diffusione dell'istruzione tecnica hanno contribuito alla modernizzazione e alla crescita della società civile? Che rapporto esiste tra formazione del capitale umano e consolidamento del capitale sociale? A questi interrogativi, economisti e storici hanno da tempo cercato di dare risposte convincenti in termini teorici e con verifiche puntuali attraverso il ricorso alle fonti documentarie, nella consapevolezza che l'istruzione sia un prerequisito fondamentale per attivare percorsi virtuosi di crescita. Il presente volume affronta questi temi per un'area della Romagna - l'attuale provincia di Forlì-Cesena - ripercorrendo la storia della diffusione dell'istruzione lungo un arco temporale che va dall'età napoleonica alle soglie del XXI secolo. Avvalendosi di un'ampia documentazione, gli autori ricostruiscono il faticoso e controverso consolidamento del sistema formativo locale, che fu influenzato tanto dal complesso di norme emanate dalle istituzioni centrali quanto dal contesto economico e sociale prevalente e dagli orientamenti assunti nel corso del tempo dalle élites locali nei riguardi dell'istruzione. -
Creazione di lavoro nella stagione della quarta rivoluzione industriale. Il caso dell'Emilia Romagna
Ancora non sappiamo come le nuove tecnologie e la cultura che le governa cambieranno il futuro prossimo del capitalismo. Sappiamo però che è in atto una nuova grande trasformazione, che muterà non soltanto i tempi e l'organizzazione del lavoro, ma l'idea stessa di lavoro, le relazioni interpersonali, i modelli culturali, il rapporto uomo-natura. È una transizione che va governata con saggezza, e non soltanto con razionalità, evitando sia l'esaltazione acritica del progresso, sia il timore dei suoi effetti distruttivi sull'occupazione. Parte da questi presupposti la ricerca qui presentata, che focalizza l'attenzione su quanto è avvenuto negli ultimi vent'anni in Emilia-Romagna a livello di impatto della rivoluzione digitale sui livelli occupazionali e sulla trasformazione delle skills lavorative richieste dai nuovi modi di produzione. Dalle esperienze di quel grande «incubatore» della trasformazione manifatturiera che è la via Emilia si evince che nonostante lo spiazzamento causato dall'automazione e dall'intelligenza artificiale è possibile, tramite queste ultime, attivare forze che aumentano la domanda di lavoro. Lo sviluppo della meccatronica, del biomedicale, dell'ICT e il trattamento dei big data ne sono un esempio. -
Buona ventura. Lezioni italiane di storia economica per imprenditori del futuro
Abbiamo bisogno di nuove mitografie per abitare il tempo e governare la complessità. «Buona ventura. Lezioni italiane di storia economica per imprenditori del futuro» non è solo un libro che vuole scomodare le humanities per uno storytelling valoriale rivolto a imprenditori e manager del nostro tempo. Vuole piuttosto dare voce a un mercante e a un uomo che, a cavallo fra il 1300 e il 1400, ha sognato, progettato e creato cose nuove, in una tensione morale e umana che lo stava affrancando dal modello medievale per consegnarlo definitivamente al Rinascimento. Il suo nome era Francesco di Marco Datini. Molti dei suoi vantaggi competitivi: formazione, investimenti, propensione al rischio e all'innovazione, capitale relazionale e reputazionale, collaborazioni basate sul merito e le competenze, visione strategica, mecenatismo, sono ancora indiscutibilmente attuali. Recuperare questo tratto eccezionalmente italiano del fare impresa, rileggendo la sua storia, significa ridare centralità a una visione umanistica dell'azienda e dell'imprenditore, quali motori di sviluppo e acceleratori di crescita, non solo economica. -
La sicurezza degli arteffatti robotici in prospettiva comparatistica. Dal cambiamento tecnologico all'adattamento giuridico
Muovendo dall'osservazione delle peculiarità strutturali e funzionali degli artefatti robotici, il volume propone una riflessione comparatistica sul poliedrico tema della sicurezza di tali prodotti. Le diverse prospettive di governance, regolamentazione europea e responsabilità civile entro le quali si svolge la ricerca delineano quali sono gli adattamenti giuridici necessari ad accogliere il cambiamento tecnologico che si va profilando. Con l'intento di avviare un'ampia discussione sul tema, lo studio si avvale di molteplici spunti di analisi offerti da altrettanti saperi: tanti elementi plasmano le regole giuridiche sulla sicurezza dei prodotti in un campo per sua natura interdisciplinare e caratterizzato dalla sempre più stretta interazione uomo-robot. -
L'università che crea valore. Modelli di strategia, governance, organizzazione e finanza per gli atenei italiani
Le università sono chiamate a preparare il futuro, formando i giovani, plasmando la futura classe dirigente, seminando innovazione. Una missione fondamentale, in un mondo nel quale la conoscenza è divenuta risorsa-chiave per lo sviluppo civile ed economico. Al riguardo, quali sono le prospettive del sistema universitario italiano? Di fronte alle sfide che incombono e che spingono inevitabilmente a una progressiva differenziazione, quali tipi di strategia gli atenei possono perseguire? La forma di governance prevista dalla riforma dell'università italiana è adeguata o merita qualche revisione? Come dovrebbero evolversi l'autonomia universitaria e il dialogo tra il ministero e gli atenei? Quali modelli di organizzazione interna possono rendere più efficace ed efficiente l'azione degli atenei? Quali luci ed ombre caratterizzano l'attuale sistema di finanziamento statale dell'università? Quali caratteristiche presentano gli atenei statali sotto il profilo economico e finanziario, e quali leve possono favorirne una gestione equilibrata? Per contribuire a rispondere a queste e ad altre domande critiche, il volume propone linee guida finalizzate a migliorare la capacità degli atenei di creare valore pubblico, nel pieno rispetto dei valori e delle motivazioni che sono alla base della loro stessa esistenza. Prefazione di Cesare Emanuel. -
Verso la difesa europea. L'Europa e il nuovo ordine mondiale
«Nos convictions les plus fermes sont remises en cause par l'apparition d'un nouvel ordre mondial qui nous est encore inconnu». Un nuovo ordine mondiale che ancora non conosciamo: questa è la sfida cruciale che ci attende e di cui ha parlato Emmanuel Macron davanti al Congresso degli Stati Uniti. Il volume analizza le prospettive per l'approfondimento del processo di unificazione dell'Europa a seguito delle decisioni che, in un quadro mondiale sempre più instabile, sono state recentemente adottate per la difesa europea: Fondo europeo per la difesa, capacità militare di pianificazione e condotta di missioni e cooperazione strutturata permanente nella difesa. Si tratta delle misure più importanti adottate dall'UE dopo il fallimento della Comunità Europea di Difesa (CED). Jean Monnet, riflettendo sui passi da fare verso l'unificazione europea, era giunto alla conclusione che non è possibile agire su linee generali, ma che tutto diventa possibile concentrandosi su un punto preciso, che determina poi tutto il resto. Allora si trattava di dar vita alla CECA, oggi il «punto preciso» è quello di una difesa federale europea: poiché l'Unione è costituita da 27 Stati nazionali storicamente consolidati è difficile pensare di costituire un'unica forza armata europea. Una possibile soluzione è di trarre ispirazione dall'esperienza americana della ""dual army"""". Oggi, in presenza di un'amministrazione degli Stati Uniti che mette in discussione le istituzioni multilaterali, una più ampia capacità di iniziativa dell'Europa anche nella difesa le consentirà di sostenerle, mantenendo così aperta la strada verso una maggiore unificazione mondiale su basi federali."" -
La medialità della storia. Nuovi studi sulla rappresentazione della politica e della società
La storia dei mass media dell'epoca moderna e contemporanea è ormai da tempo in forte evoluzione. A ciò contribuiscono diversi fattori, tra cui i molteplici impulsi provenienti dalle esperienze odierne. Se sul fronte dell'offerta nuove piattaforme di comunicazione soddisfano i bisogni di informazione e di intrattenimento di ampi gruppi sociali, su quello della domanda si registra invece una continua decomposizione delle categorie tradizionali del pubblico. In un'ottica storica di lungo periodo, i mutamenti dell'ensemble mediale non costituiscono in realtà una novità assoluta; tuttavia i mass media che si sono affermati nelle epoche precedenti - ossia giornali, radio, film e televisione - possono ormai essere considerati come media storici. Anche dal punto di vista teorico il campo della storia dei media si è ampliato: la ricerca si basa oggi sulla convinzione che i mass media non siano una semplice «rappresentazione» o uno «specchio» di una realtà extramediale, ma che in virtù delle loro strutture specifiche riescano a produrre interpretazioni suscettibili di condizionare l'azione dei fruitori. Si tratta dunque di un sostanziale cambiamento di prospettiva, da una storia dei media verso uno studio della medialità della storia, che questo volume nel suo insieme intende affrontare. -
Discorsi parlamentari
Leopoldo Elia fu senatore della Repubblica dal 1987 al 1992, deputato dal 1994 al 1996 e ancora senatore dal 1996 al 2001. Questo volume raccoglie i principali discorsi che tenne nelle due Camere e richiama, in un'appendice tematica, tutti gli interventi che vi fece su molteplici aspetti della politica e delle istituzioni. Da questi atti emerge un impegno parlamentare a tutto campo e un nitido esercizio di «politica della Costituzione». Essi testimoniano infatti come la lezione di un innovatore della scienza costituzionalistica italiana si traducesse coerentemente nella pratica quotidiana del «vissuto» del Parlamento e, in modo esemplare, si verificasse e si completasse in esso. -
Il registro. La cacciata degli ebrei dallo Stato italiano nei protocolli della Corte dei Conti (1938-1943)
I circa 700 ebrei italiani che le leggi razziali cacciarono dallo Stato dopo il 1938 erano direttori generali, professori di scuola media, ingegneri e chimici, operai della Zecca, postini e maestre elementari, oltre che, è più noto, professori universitari di fama. «Il registro» ne ricostruisce per la prima volta i nomi, il ruolo professionale e, in diversi casi, i dati biografici. Le fonti sono incontrovertibili: i protocolli e i decreti della Corte dei Conti, che registrarono tutte le decisioni dello Stato italiano al riguardo. Nell'ottantesimo anniversario delle leggi razziste emergono anche le ricadute economiche individuali di quelle espulsioni. In molti casi i perseguitati furono letteralmente ridotti in povertà, ovvero vennero loro corrisposte delle indennità irrisorie, talvolta neppure quelle. Utilizzando lo strumento inedito dei registri dei decreti e incrociandolo con i decreti stessi e con altre fonti, il volume ripercorre capillarmente le procedure che riguardarono ciascun perseguitato. Per la prima volta è possibile capire quale fu all'epoca, a parte la spoliazione dei beni, il generale impoverimento personale degli ebrei italiani dipendenti dallo Stato. Sono stati anche identificati i più di cinquanta che furono deportati e uccisi ad Auschwitz. Prefazione di Michele Sarfatti. Con un saggio di Adriano Prosperi. -
Le università e la riforma protestante. Studi e ricerche nel quinto centenario delle tesi luterane
Nel quinto centenario delle tesi luterane, il Centro interuniversitario per la storia delle università italiane - CISUI ha promosso un'aggiornata riflessione sul rapporto tra Riforma e università, approfondendo, attraverso alcuni esempi indicativi, il significato e le ricadute che i movimenti riformatori ebbero sul sistema d'insegnamento superiore tra medioevo ed età moderna. Come la proposta religiosa di Lutero s'innestò in un clima umanistico-rinascimentale già attraversato da fermenti di rinnovamento, così le riforme provocarono e/o accelerarono un processo di trasformazione dei luoghi d'insegnamento e dei metodi educativi, in parte già in atto. «Universitas semper reformanda»: se fin dalle sue origini, l'istituzione accademica aveva accolto e accompagnato i cambiamenti storici, dal XVI secolo le nuove proposte universitarie s'inserirono nel solco delle riforme religiose e in un contesto culturale, politico, sociale ed economico ormai confessionale. Eredità della Riforma fu la gemmazione, intorno a università «stricto sensu», di istituzioni più o meno deputate a erogare i gradi accademici, ma provviste di insegnamenti «superiori», con finalità esclusivamente professionali non soddisfatte in pieno dagli atenei: le accademie calviniste svizzere e francesi per la formazione dei pastori, i seminari cattolici post-tridentini per la preparazione dei sacerdoti, fino ai «seminaria nobilium» o alle scuole d'ingegneria civile o militare. La Riforma protestante, avviata con Lutero, Zwingli e Calvino, provocò un'autentica rivoluzione dell'ambito educativo che scosse le fondamenta delle comunità accademiche e l'epistemologia di alcune discipline, come l'astronomia o la medicina. -
Parole chiave per l'impresa cooperativa del futuro
Questo libro si rivolge sia agli esperti di cooperazione, sia ai neofiti. Agli uni propone spunti di riflessione affiancando parole chiave inusuali ai tradizionali temi del settore, agli altri offre uno strumento snello per avvicinarsi al variegato e vasto mondo delle imprese cooperative. Gli uni e gli altri, leggendo questa raccolta di brevi saggi organizzati dalla A alla Z, potranno riflettere sulle sfide che attendono questa istituzione e sulle parole chiave dell’impresa cooperativa del futuro. Le cooperative hanno una storia molto lunga alle spalle, eppure sono sempre presenti in quasi tutti i settori economici, in quasi tutti i paesi del mondo, avanzati e in via di sviluppo. Pur seguendo dei principi di funzionamento tanto semplici quanto rivoluzionari, competono con concorrenti statali o capitalisti nelle nostre economie di mercato. Seguendo i loro valori ispiratori, ma restando competitive, forniscono credito, lavoro, beni e servizi a centinaia di milioni di soci in ogni angolo del pianeta. Con i suoi 23 capitoli, il volume è anche un sussidio per aspiranti imprenditori che stanno cercando un modo alternativo per produrre beni e servizi per la propria comunità, che sognano un mercato diverso, un’impresa diversa, un modo diverso di lavorare insieme: una rivoluzione di idee, di governance e di regole che dovrebbe essere abbracciata da tutti coloro che aspirano a costruire un nuovo paradigma di sviluppo. -
1938, l'Italia razzista. I documenti della persecuzione contro gli ebrei
La tragedia della Shoah rischia spesso di lasciare sullo sfondo le altre gravissime persecuzioni che hanno colpito gli ebrei italiani dal 1938 al 1945. Le leggi razziali, precedute da un subdolo censimento che era in realtà una vera e propria schedatura e anticipate da una violenta campagna antisemita, esclusero gli ebrei dalla scuola, dal mondo del lavoro, dalla vita civile. Dal 1938, oltre 400 provvedimenti di crescente gravità: alla fine, gli israeliti non potevano possedere mia casa, un'impresa, un lavoro, neppure degli oggetti. Una spoliazione sistematica e minuta, confische equivalenti a oltre 150 milioni di euro odierni. Gli archivi restituiscono le vicende di questa Grande razzia, e storie, spesso ignote, di vita e, purtroppo, anche di morte. Il nostro Paese le ha indagate soltanto dal 1998, costituendo una Commissione presieduta da Tina Anselmi. Ma troppo resta ancora sconosciuto. Le stesse restituzioni agli originari proprietari sono state tardive e soltanto assai parziali. Come gli indennizzi, e i riconoscimenti a chi è stato perseguitato. Con una capillare ricerca tra i dati e gli allegati al Rapporto Anselmi e in numerosi archivi, negli ottant'anni dalla più importante tra le leggi razziali che furono l'anticamera della Shoah, Fabio Isman racconta vicende spesso ancora ignorate o troppo poco esplorate, che ci restituiscono lo spaccato di un'Italia non sempre composta da «brava gente». Prefazione di Liliana Segre. -
Il peso delle armi. Rapporto di ricerca sui conflitti dimenticati
La sesta edizione del Rapporto di Caritas Italiana sui conflitti dimenticati nel mondo esce in occasione del settantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ed è pubblicata con la collaborazione di «Famiglia Cristiana», «Avvenire» e Miur-Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Il Rapporto approfondisce la presenza delle guerre nel mondo, con particolare attenzione ai conflitti dimenticati, lontani dai riflettori dell'arena mediatica internazionale. Il tema dell'edizione 2018 è quello delle armi e degli armamenti, affrontato da diversi punti di vista: la produzione e il commercio delle armi; il loro peso nel determinare i conflitti; il valore e il significato culturale delle armi nella cultura contemporanea, con particolare riguardo al mondo della comunicazione e della stampa; il grado di consapevolezza dei giovani e degli adulti. Su questi argomenti il volume riporta i risultati di un sondaggio demoscopico SWG condotto sulla popolazione italiana e gli esiti di due rilevazioni statistiche effettuate con la collaborazione del Miur, su un campione di studenti delle scuole medie inferiori, e dell'Agesci, su un campione di esploratori e guide scout. Alla stesura del testo hanno contribuito ricercatori di origine accademica ed esperti del mondo del volontariato, della Chiesa e del privato sociale internazionale. Rispetto ad altre opere sullo stesso tema, il Rapporto presenta il valore aggiunto dell'esperienza Caritas in tutte le aree del mondo con situazioni di emergenza e conflittualità. Questa edizione, in particolare, riporta i risultati di una ricerca condotta da Caritas Italiana sull'impatto umano e sociale delle mine in Bosnia e Kosovo. La Caritas Italiana è l'organismo pastorale della Chiesa italiana che opera dal 1971 per promuovere la testimonianza della carità e l'amore preferenziale per gli ultimi. Ciò si traduce in iniziative di educazione alla solidarietà, alla mondialità, all'interculturalità e alla pace; azioni di ricerca, sensibilizzazione e stimolo delle istituzioni e, se necessario, denuncia delle ingiustizie; interventi concreti di solidarietà locale o internazionale in situazioni di emergenza o sottosviluppo. -
Conflitti di interesse e salute. Come industrie e istituzioni condizionano le scelte del medico
Nel settore della sanità sono in gioco forti interessi economici. Per questo, imparare a riconoscere le condizioni di conflitto di interesse è la base per avviare una seria politica di prevenzione, o di identificazione precoce, delle situazioni di rischio che possono arrecare danno alla salute delle persone o compromettere la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Sulla base di un'attenta analisi della letteratura scientifica, il libro spiega le strategie messe in atto dall'industria (del farmaco, alimentare e dei dispositivi sanitari) per influenzare le scelte dei professionisti della salute e dei cittadini, sottolineando la necessità di elaborare strategie per minimizzare i rischi. L'intento degli autori è costruire consapevolezza, favorendo la capacità di riconoscere l'esistenza e la portata delle situazioni di rischio. Occorre far leva sulle esperienze positive di sostegno all'integrità, ormai numerose in Italia e in molti altri Paesi, ma spesso ancora poco conosciute.