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I meccanismi dell'editoria. Il mondo dei libri dall'autore al lettore
Uno dei maggiori esperti del settore racconta l'innovazione e la tradizione nelle fasi di progettazione, produzione e promozione del libro, sia cartaceo che e-book. Un'introduzione aggiornata all'universo librario attuale, alle professioni culturali dentro e fuori le case editrici e alle modalità nuove di lettura, in presenza e in digitale, con l'analisi di numerosi casi esemplari, dai Gialli Mondadori a Harry Potter, da Calvino a Eco, da Gomorra a Elena Ferrante, dal self publishing alle piattaforme social. Un viaggio dentro la mediazione editoriale per capire l'attuale società attraverso questo prodotto culturale che, pur in continua mutazione, resta in equilibrio tra materialità e immaterialità, artigianato e industria. -
La Costituzione italiana. Commento articolo per articolo. Vol. 1: Principi fondamentali e parte I: Diritti e doveri dei cittadini (Artt. 1-54)
Nel volume: Introduzione. Principi fondamentali. Commenti di A. Morrone, D. Tega, M. D'Amico, M. Cavino, G. Rivosecchi, F. Palermo, A. Pin, F. Alicino, G. Repetto, P. Bonetti, A. Guazzarotti, T. Groppi. Parte prima. Diritti e doveri dei cittadini. Titolo I. Rapporti civili. Commenti di C. Martinelli, M. Cecchetti, M. Orofino, L. Castelli, F. Rosa, F. Clementi, I. Ruggiu, P. Tanzarella, G.E. Vigevani, F.G. Pizzetti, D. Morana, F. Dal Canto, N. Pignatelli, G. Martinico, R. Calvano, A. Cardone. Titolo II. Rapporti etico-sociali. Commenti di F. Biondi, G. Matucci, A. Sperti, G. Scaccia, A. Iannuzzi, M. Benvenuti. Titolo III. Rapporti economici. Commenti di E. Ferioli, M. Della Morte, C. Tripodina, G. Arconzo, A. Celotto, L. Lorello, L. Cassetti, Q. Camerlengo, F. Furlan, E. Mostacci, F. Pizzolato e Francesca Mattassoglio, G. Pistorio, R. Manfrellotti. Titolo IV. Rapporti politici. Commenti di M. Rubechi, S. Curreri, L. Trucco, G. Tarli Barbieri, T. E. Giupponi, S. Sileoni, A. Morelli. Riferimenti bibliografici. Abbreviazioni. Gli Autori. Testo integrale della Costituzione italiana. -
La Costituzione italiana. Commento articolo per articolo. Vol. 2: Ordinamento della Repubblica (Artt. 55-139) e Disposizioni transitorie e finali.
Nel volume: Introduzione. Parte seconda. Ordinamento della Repubblica. Titolo I. Il Parlamento. Commenti di N. Lupo, E. Cavasino, E. Gianfrancesco, S. Leone, L. Scaffardi, S. Sileoni, E. Mostacci, G. Romeo, A. Mastromarino, F. Biondi, I. Ciolli, M. Cosulich, C. Martinelli, M. Cuniberti, P.L. Petrillo, G. Piccirilli, M. Plutino, P. Passaglia, F. Dal Canto, I. Pellizzone, F. Rosa, F. Ghera, G. Tarli Barbieri, A. Vedaschi, E. Longo, O. Pollicino, T.F. Giupponi, G.G. Carboni. Titolo II. Il Presidente della Repubblica. Commenti di F. Clementi, F. Furlan, G. Grasso, M. Cavino, M. Olivetti, F. Pastore, M. Oliviero e M.C. Locchi. Titolo III. Il Governo. Commenti di C. Bassu, J.O. Frosini, C. Bologna, P. Milazzo, P. Veronesi, A. Valastro e N. Pettinari, M. Di Folco, P. Bonetti. Titolo IV. La Magistratura. Commenti di E. Bindi, F.G. Pizzetti, G. Arconzo, G. Ferri, A. Deffenu, P. Martino, A. Apostoli, A. Pin, S. Catalano, A. Baraggia, G. Sorrenti, S. Pajno. Titolo V. Le Regioni, le Province, i Comuni. Commenti di F. Fabrizzi, A. Morelli, S. Ninatti e G. Tiberi, L. Cuocolo, D. Morana, M. Massa, M. Caielli, E.C. Raffiotta, G. Rivosecchi, M. Cecchetti, G. Fontana, D. Coduti, M. Belletti, G. D'Alessandro, S. Pajno, A. Sterpa, S. Calzolaio, A. Patroni Griffi. Titolo VI. Garanzie costituzionali. Commenti di G. D'Amico, D. Tega, E. Lamarque, V. Marcenò, Q. Camerlengo, A. Buratti. Disposizioni transitorie e finali. Commento di P. Scarlatti. Riferimenti bibliografici. Abbreviazioni. Gli Autori. Testo integrale della Costituzione italiana. -
Se verrà la guerra chi ci salverà? Lo sguardo dei bambini sulla guerra totale
I disegni sulla mobilitazione dell'infanzia sostenuti dal regime fascista sono ben definiti e la macchina di propaganda ha da tempo superato la sua fase di rodaggio quando, il 10 giugno del 1940, l'Italia entra in guerra. Se in un primo tempo l'apparato retorico del regime colpisce l'immaginario dei minori, rendendoli soggetti attivi nella propaganda, in seguito la guerra totale si insinua nelle loro vite, per poi irrompere brutalmente, scardinando la quotidianità, azzerando abitudini consolidate, producendo lutti e separazioni. Con uno stile narrativo e partecipato, Patrizia Gabrielli restituisce in queste pagine tasselli significativi dell'esperienza di guerra dei minori, attingendo a fonti differenziate fra le quali spiccano le scritture bambine custodite dall'Archivio Diaristico Nazionale. I diari e le memorie, letti e interpretati sulla base di un ampio corredo metodologico, arricchiscono il quadro storiografico e problematizzano un tema quanto mai attuale: il rapporto tra infanzia e guerra. La paura e l'insicurezza procurate dai bombardamenti, dalla distruzione e dalla costante presenza della morte; la fame, il freddo, le gravi condizioni igieniche sono i temi ricorrenti nei racconti di guerra insieme alla seduzione delle armi, all'alterazione delle festività, all'elemento fantastico. Bambini, bambine e adolescenti protagonisti di queste pagine non sono però impotenti spettatori del conflitto, ma soggetti capaci di attivare strategie di resistenza e di fare delle scelte. Dopo l'8 settembre 1943, la generazione formatasi nel rispetto dell'obbedienza e della fedeltà a Mussolini non resta sempre o solo semplicemente a guardare, ma è pienamente coinvolta nella tragedia della guerra civile. -
Giacomo Lercaro. Vescovo dei poveri, uomo di pace
I sedici anni dell'episcopato bolognese di Giacomo Lercaro, dal 1952 al 1968, lo ascrivono a pieno titolo fra i protagonisti della storia del cattolicesimo del Novecento, oltre che per la sua attività pastorale, per il posto che ricoprì durante il concilio Vaticano II. Sotto tale profilo, la vita e gli scritti del cardinale offrono allo studioso un interessante oggetto di indagine. Questa singolare chiave di volta di un periodo storico complesso, in equilibrio tra movimento liturgico ed ecclesiologia eucaristica, tra istanze di conservazione e di riforma, rivela di aver giocato un ruolo che è ancora, per molti tratti, da esplorare, soprattutto nello snodo cruciale del passaggio dal pontificato di Pio XII a quello di Giovanni XXIII, che lo consacra davvero, per parafrasare Bernardo di Chiaravalle, come figura ""ante e retro oculata"""" della vita della chiesa. Il volume raccoglie i contributi alla giornata di studi sulla persona e sulla memoria di Lercaro promosso in occasione del 40° anniversario della sua morte, su invito del cardinale Matteo Zuppi e con la Fondazione per le scienze religiose di Bologna e la Facoltà Teologica dell'Emilia-Romagna."" -
Italia e Balcani. Storia di una prossimità
Sono le regioni storiche d'Europa a fare la vera storia d'Europa. Eppure, quasi di regola, nelle grandi sintesi come nella manualistica si propone un'idea astratta del passato europeo, fatta di luoghi, avvenimenti e personaggi scontati, in una narrazione lontana dalle realtà territoriali. Questo volume parte dal presupposto che Italia e Balcani sono due riconoscibili regioni storiche europee. La seconda è ormai codificata come tale; la prima, l'Italia, è concepita ancora secondo un canone storico nazionale, meno come territorialità a sé in Europa, e ancor meno come centro del Mediterraneo. La vicinanza geografica tra Italia e Balcani sta alla base di una prossimità storica che non è stata ancora considerata dalla storiografia e che qui si propone sia come oggetto di studio sia come modo alternativo di leggere la storia d'Europa. -
La condizione giovanile in Italia. Rapporto Giovani 2021
Nel 2020 il mondo è stato scosso da una pandemia che ha trovato tutti impreparati. In termini di letalità, la componente anziana della popolazione è stata la più colpita, ma l'impatto sociale ed economico ha investito in particolare quella più giovane. Le conseguenze rischiano di essere particolarmente gravi nel nostro paese. Come documentato nelle edizioni precedenti del Rapporto Giovani, l'Italia presentava già preoccupanti fragilità e diseguaglianze nei percorsi formativi, professionali e di vita delle nuove generazioni. Ma ricadute rilevanti si hanno anche sulla dimensione del disagio sociale, della salute mentale, dell'insicurezza nei confronti del futuro. Le nuove generazioni mostrano tuttavia una grande capacità di resilienza, che trova riscontro nell'atteggiamento personale e nella partecipazione sociale, ma anche in un possibile protagonismo favorito da Next Generation Eu. Come hanno vissuto il 2020 i giovani italiani? Com'è cambiata la frequenza in classe e nei corsi universitari? Quale impatto sulle scelte formative? Quali conseguenze sulle prospettive occupazionali e sulle modalità di lavoro? Cosa ne è stato e ne sarà dei loro progetti di vita? Come hanno reimpostato il loro modo di leggere la realtà e quali spazi di reazione e azione positiva individuale e collettiva intravedono? Quali diseguaglianze rischiano di inasprirsi? Obiettivo del volume è contribuire a capire come cambiano condizioni oggettive e attese di fronte a un evento inatteso e di grande portata che proietta tutti in un mondo diverso. Nella consapevolezza che proprio le nuove generazioni hanno maggiormente da perdere, ma anche da guadagnare nel nuovo scenario, tutto ancora da costruire, del post pandemia. -
Costituzioni allo specchio. La rinascita democratica in Francia e in Italia dopo la liberazione
All'indomani della liberazione, Francia e Italia sperimentarono una transizione costituzionale dai numerosi tratti comuni. In entrambe le nazioni, i protagonisti del processo costituente si proposero non solo di operare una radicale rottura con i regimi dittatoriali da poco crollati, ma anche di realizzare un profondo rinnovamento, nel solco dei valori della Resistenza, rispetto alle forme istituzionali che li avevano preceduti. Ampliamento delle libertà, principi di eguaglianza, diritti sociali furono le parole d'ordine che si imposero tanto nella genesi della Costituzione francese del 1946 quanto di quella italiana del 1948. Tra le due vicende nazionali si registrarono, tuttavia, anche importanti differenziazioni: i costituenti italiani, guardando all'infuocato dibattito francese, capirono che sarebbe stato molto rischioso per il nostro paese riprodurne i conflitti, e si impegnarono a scrivere una Costituzione che potesse diventare - contrariamente a quel che avvenne per quella d'Oltralpe - un vero patrimonio comune. Il volume prende in esame i principali aspetti del processo costituente francese e la loro influenza sul contesto italiano, fornendo una lettura incrociata delle due esperienze di rifondazione democratica. -
Ricomporre i divari. Politiche e progetti territoriali contro le disuguaglianze e per la transizione ecologica
Come si manifestano nel territorio italiano le disuguaglianze sociali e spaziali? Quali intrecci con le crisi e i rischi ambientali producono queste geografie? Quali azioni sono necessarie per affrontare tali fenomeni in modo strutturale e coordinato? Il volume - frutto di un percorso di riflessione che ha coinvolto studiosi, amministratori, esperti e attivisti - si propone di rispondere a questi interrogativi formulando idee progettuali che si articolano su scale e ambiti d'intervento diversi, con un'attenzione particolare al ruolo degli specifici assetti materiali e fisici del nostro paese. Le proposte qui raccolte riguardano strategie territoriali nazionali e temi quali l'abitare, le infrastrutture della vita quotidiana e la mobilità. Tali proposte interpretano il contrasto alle disuguaglianze e il sostegno alla transizione ecologica delle economie e dei territori come due facce di una stessa medaglia, e guardano all'orizzonte degli investimenti che l'Italia si accinge a predisporre anche nel quadro d'azione del programma Next Generation EU. -
Pluralismo etico e conflitti di coscienza nell'attività ospedaliera. Vol. 1: Scelte riproduttive e dibattiti sulla genitorialità.
Nei reparti ospedalieri i professionisti si confrontano con scelte che sollevano dilemmi etici su cui si discute sia nel loro contesto di lavoro sia nel dibattito pubblico. Quali conflitti possono generare negli ospedali pubblici le diverse posizioni su queste tematiche? Quale spazio esiste per forme di pluralismo etico, culturale e religioso? Quali ricadute organizzative derivano dai processi di reasonable accommodation necessari per trovare un equilibrio tra le diverse esigenze? Da queste domande è scaturita una ricerca interdisciplinare articolata in due volumi che, concentrandosi su temi attualmente al centro del dibattito pubblico, prende in esame istanze generate dall'obiezione di coscienza, dai conflitti etico-deontologici e dal pluralismo di carattere culturale e religioso. Questo primo volume si concentra su argomenti che hanno a che vedere con le scelte riproduttive e genitoriali, focalizzandosi sull'obiezione di coscienza nell'ambito dell'aborto, sulle posizioni etico-deontologiche di fronte alle nuove tecniche riproduttive e su scelte legate all'età pediatrica dei figli, come la sempre maggiore necessità di eseguire le circoncisioni rituali nell'ambito ospedaliero. -
Pluralismo etico e conflitti di coscienza nell'attività ospedaliera. Vol. 2: scelte di fine vita, Le.
Nei reparti ospedalieri i professionisti si confrontano con scelte che sollevano dilemmi etici su cui si discute sia nel loro contesto di lavoro sia nel dibattito pubblico. Quali conflitti possono generare negli ospedali pubblici le diverse posizioni su queste tematiche? Quali ricadute organizzative derivano dai processi di reasonable accommodation necessari per trovare un equilibrio tra le diverse esigenze? Da queste domande è scaturita una ricerca interdisciplinare articolata in due volumi che, concentrandosi su temi attualmente al centro del dibattito pubblico, prende in esame istanze generate dall'obiezione di coscienza, dai conflitti etico-deontologici e dal pluralismo di carattere culturale e religioso. Questo secondo volume si concentra sul bilanciamento tra autodeterminazione della persona e autonomia e responsabilità dei professionisti sanitari nelle scelte di fine vita, con particolare riferimento alla desistenza terapeutica, alla richiesta di interruzione dei trattamenti di sostegno vitale da parte dei pazienti, alle cure palliative, ai dibattiti intorno al tema del suicidio assistito e al rispetto della diversità religiosa nell'accompagnamento al morire. -
«L' ordinamento giuridico» nel centenario
Un secolo è trascorso dalla pubblicazione de ""L'ordinamento giuridico"""" (1918), ma le linee argomentative della teoria istituzionale, oltre ad aver adempiuto a un ruolo fondamentale per l'evoluzione politico-giuridica del Novecento, restano tuttora di significativo rilievo per la comprensione della realtà pluri-ordinamentale contemporanea. Il volume raccoglie i saggi di Lucio D'Alessandro, Natalino Irti, Mauro Orlandi, Alessandro Pajno, Aldo Sandulli, Franco Gaetano Scoca e Fulvio Tessitore, elaborati in occasione della celebrazione, a Napoli, presso l'Istituto italiano per gli studi storici (23 marzo 2018), del centenario dell'opera romaniana, probabilmente il testo giuridico più celebre nella storia del diritto dello Stato unitario. La ricorrenza dei cento anni è stata l'occasione per una rigorosa rilettura della celebre teoria romaniana, ma anche per ripercorrere l'itinerario scientifico e istituzionale del grande giurista palermitano, dalle opere della giovinezza della fine dell'Ottocento ai Frammenti di un dizionario giuridico dell'immediato secondo dopoguerra, dalla Presidenza del Consiglio di Stato nel ventennio fascista alla procedura di epurazione a cavallo della metà del secolo breve."" -
Storie interrotte. I docenti dell'università di Bari e le leggi antiebraiche
Il volume si propone di illustrare l'impatto delle leggi antiebraiche sul corpo docente dell'Università di Bari. I singoli contributi ricostruiscono, con ricchezza di dettagli e sulla base di fonti edite e inedite, l'applicazione della legislazione razziale fascista nell'ateneo pugliese. Ne emerge con nettezza un quadro accademico complesso e vivace in cui i conformismi e le supine adesioni sono compensati dalla più o meno esplicita resilienza alle politiche imposte dal regime. Attraverso le storie interrotte dei docenti ebrei Ladislao Brüll, Bruno Foà, Renzo Fubini e Giorgio Tesoro - a cui il Magnifico Rettore Antonio Felice Uricchio ha ufficialmente intitolato nel 2019 aule dell'ateneo - è possibile leggere un'intera stagione della giovane università barese, pomposamente intitolata nel 1925 a Benito Mussolini. -
Le arti e la peste a Bologna. Il Baldacchino votivo del 1634. Riflessioni ai tempi del Coronavirus
Per ringraziare il cielo della fine della grande pestilenza, nel 1634 i rappresentanti delle corporazioni delle Arti di Bologna decisero di offrire un baldacchino votivo alla Vergine del Rosario. Il recente restauro di questo prezioso manufatto ha indotto Franco Faranda, lo storico dell'arte che ha diretto i lavori, a confrontare l'epidemia che sconvolse l'Italia nel 1630 con l'attuale emergenza sanitaria. Scopriamo così che Bernardino Spada, Legato pontificio di Bologna e un gruppo di suoi stretti collaboratori, addetti alla sanità, imposero ai bolognesi di allora pratiche assai simili quelle che ci vengono raccomandate oggi per combattere il coronavirus: l'uso di guanti per toccare gli ammalati, l'utilizzo di camici da cambiare dopo ogni assistenza, la necessità di osservare la quarantena ed evitare assembramenti, la chiusura delle attività commerciali e dei luoghi ricreativi. Assieme all'incredibile bellezza del baldacchino restaurato, il libro ci offre la ricostruzione di un'organizzazione sanitaria insospettabilmente moderna, dove i lazzaretti non erano considerati luoghi di morte, ma bensì strutture per la cura, dove non c'era spazio per la rassegnazione davanti al castigo divino. Anche allora l'epidemia fu affrontata con uno straordinario sforzo collettivo e grazie alla generosa disponibilità dei singoli individui. -
Dal cattolicesimo democratico al nuovo popolarismo. Sui sentieri di Francesco
"Con un approccio originale al tema del popolarismo, Lino Prenna risale alle radici filosofiche e teologiche che ne hanno segnato il percorso, quale declinazione storica del cattolicesimo democratico. Ma in questo bel libro c'è anche il tentativo, altrettanto ambizioso, di indicare una ipotesi di attualizzazione (il «nuovo popolarismo», appunto) su cui è prevedibile che si apra una qualche discussione. Il professor Prenna ci offre poi un'ulteriore suggestione, quella di intrecciare il discorso con il pensiero di papa Francesco, un Papa apparentemente non politico, perché non mostra alcun interesse ai partiti, mentre lo è profondamente nella sostanza del suo insegnamento, perché aiuta la politica e i politici a vedere ciò che da soli non riescono a fare. I cattolici democratici, popolari o neopopolari, sono sollecitati da queste pagine a trasformare in progetto politico il suo magistero sociale: un magistero declinato in modo comprensibile e convincente anche per i non credenti e, soprattutto, per chi fa politica, spesso vivendo il proprio tempo nel più assoluto smarrimento culturale."""" (dalla Prefazione di Pierluigi Castagnetti)" -
Anziani. Diritti, bisogni, prospettive. Un'indagine sociologica e giuridica
L'invecchiamento demografico ha creato la necessità di esplorare i modi per invecchiare bene e immaginare politiche sociali per favorire la sicurezza, la partecipazione e la salute dei più anziani. In questo scenario ha preso forma il paradigma dell'invecchiamento attivo e di successo, possibile a patto che le persone adottino stili di vita salubri e siano responsabilizzate rispetto alle scelte che contribuiscono al loro benessere. Ma le condizioni dell'anzianità sono l'esito di corsi di vita eterogenei. A quali anziani si rivolge dunque questa retorica? Il volume, nell'esplorare i servizi offerti alla popolazione anziana autosufficiente di una città metropolitana e le condizioni delle persone di età avanzata che la abitano, si interroga sulle criticità che possono prospettarsi a chi non declina, o non può declinare, la propria vecchiaia in modo conforme al modello proposto. Emergono così rischi di esclusione sociale, di amplificazione delle diseguaglianze e di discriminazione. In questo quadro, che ruolo può avere il diritto? Quali norme più adatte di altre per seguire un nuovo soggetto di diritto, quello dell'anziano autosufficiente? Gli studi dedicati a questa categoria di persone elaborati negli Stati Uniti, in Svezia e Israele - tra i primi ordinamenti giuridici ad affrontare queste tematiche - aiutano nell'analisi della capacità giuridica della persona anziana e nella formulazione di alcune proposte di riforma. -
Che ne sarà dei corpi? Spinoza e i misteri della cognizione incarnata
Nella società e nella medicina «dei consumi» i corpi sono ormai oggetti da ammirare o mortificare, curare o castigare, e tuttavia essi custodiscono il segreto della cognizione incarnata. Parlare del corpo per spiegare la mente: è ciò che fa questo libro, nell'intento di dimostrare che è il corpo a determinare le diverse qualità dell'intelligenza delle specie. Le scienze cognitive mostrano che ogni comportamento intelligente degli animali umani e non umani nasce da capacità specifiche dei loro corpi, e che la conoscenza di questi ultimi e delle loro interazioni può spiegare qualunque presunto mistero, come quelli della coscienza, dei pensieri, dei sentimenti e del ruolo delle emozioni. Il primo riferimento scelto dall'autore è il pensiero naturalistico di Baruch Spinoza, le cui sorprendenti idee vengono poste a confronto con quelle attuali dell'Embodied Cognition, e messe alla prova nell'affascinante campo delle patologie del sé corporeo. -
Manuale di sopravvivenza. Messaggi in bottiglia d'inizio millennio
Un diario di bordo per addentrarsi nella giungla della nostra epoca.«Evoluzioni, emozioni, umori. Un sismografo sensibilissimo di nuovi modo di vita e nuove culture che hanno toccato le fondamenta del nostro vivere» – dalla Prefazione di Sabino CasseseMassini raccoglie e amplia i pensieri di due anni – raccolti nell'omonima rubrica del supplemento culturale «Robinson» di «Repubblica» – prima ispirati alle contraddizioni del nostro vivere, successivamente sollecitati dal dramma del virus di Wuhan, destinato a mutare non solo la percezione del presente ma il valore stesso del verbo sopravvivere. Parole come quarantena o coprifuoco diventano d'un tratto limiti reali del quotidiano di ognuno, entrando a far parte di un nuovo dizionario emotivo, tanto imprevisto quanto difficile da declinare. Massini tenta la sfida, stilando un sismografo del comune sentire: squarci esistenziali e letterari svolgono così il ruolo di periscopio sugli umori e le paure di un paese prima sconvolto, poi sempre più provato dal lungo tunnel della pandemia. -
Sofocle, la solitudine di Filottete
Un gramo destino, quello di Filottete. Scacciato dai compagni che assediano Troia perché disgustati dalla sua piaga immonda e inguaribile, è abbandonato su un'isola deserta, dove trascina una vita di stenti per nove anni. Quando una profezia annuncia che solo con lui e con il suo arco infallibile – dono di Eracle – si otterrà la vittoria, Ulisse e Neottolemo, figlio di Achille, arrivano sull'isola per condurlo, con le buone o con le cattive, a Troia. Da qui un dramma teso allo spasimo, che mette in scena questioni che toccano la coscienza di ognuno: l'esclusione del malato e la sua solitudine senza rimedio, il conflitto tra presunti interessi superiori e la pietà, lo scandalo assurdo della sofferenza, l'enigma della condizione umana sotto un cielo muto e imperscrutabile.Irti scogli, anfratti sul mare, animali dei montiallora siete voi la mia sola famiglia,e le pietraie scoscese le solea cui possa rivolger la parola.E a voi – mia sola compagnia –dedico il mio piantosu quanto m'ha fatto il figlio di Achille. -
Andare per l'Italia di Napoleone
Dopo di lui la penisola non fu più la stessa.L'itinerario ripercorre le tappe dell'Italia napoleonica lasciando in sottofondo i campi di battaglia e restituendo, piuttosto, la fitta rete dei luoghi della memoria: monumenti, edifici, ma anche tracce di civiltà materiale. Accanto all'Italia di Napoleone vi fu, però, anche un'Italia dei Bonaparte (i Napoleonidi, come furono chiamati), che popolarono l'Italia della Restaurazione assai più della Francia. Molte città furono luogo d'azione dei fratelli di Napoleone e dei loro figli, così come delle sorelle Elisa, Carolina e Paolina. Non solo Roma e Firenze, ma anche Trieste, Bologna, Macerata, Viareggio, Senigallia e altre città ancora videro nascere e morire ville e palazzi dei Bonaparte. Una presenza giunta sino agli anni Venti del Novecento e che rese l'Italia - dopo la Francia - il paese più napoleonico d'Europa.