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L'era dell'interlegalità
L’interlegalità è la nuova frontiera del diritto nello spazio globalizzato. Questo libro ne offre le basi teoriche e ne segue alcuni cruciali sviluppi. Nessuno Stato, nessun regime giuridico, nazionale, regionale, soprastatale sfugge a inestricabili relazioni di sovrapposizione, di concorrenza, se non anche di conflitto, ponendo le corti, i tribunali, i legislatori innanzi a un diverso universo che richiede nuovi atteggiamenti e nuove prospettive giuridiche. Lo stato delle cose sembra imporre che ciascun ordinamento riconosca la rilevanza di un diritto «composito» che risulta dall’interconnessione fra le diverse legalità nel caso concreto. Il volume esplora questa realtà utilizzando, tanto come strumento analitico quanto come criterio prescrittivo, un’innovativa nozione di «interlegalità», e ne esamina la dinamica in due diverse situazioni, quelle della decisione e della regolazione. L’obiettivo è fornire ai giuristi nuove chiavi di lettura e strumenti per riconoscere e governare le situazioni di interlegalità. -
Percorsi di storia e antropologia dello sport
Qual è il ruolo dello sport nell’evoluzione della società umana? Come è stato rappresentato nel discorso pubblico? Quanto ha influito sulle trasformazioni sociali, culturali, politiche ed economiche dall’età antica fino ai giorni nostri? Sono alcuni degli interrogativi ai quali la ricerca storica e antropologica negli ultimi decenni ha riservato interesse e attenzione crescenti e a partire dai quali, attraverso un approccio interdisciplinare, i contributi raccolti in questo libro intendono riflettere e fornire la propria analisi. Nel racconto a più voci declinato all’interno del volume, lo sport emerge come un fenomeno complesso e pervasivo che ha caratterizzato, secondo forme e modalità differenti, l’intera storia dell’umanità, rappresentando una chiave di lettura fondamentale per comprenderne gli aspetti più profondi. -
I missionari dell'ordine. Pensiero e amministrazione nell'Impero britannico (secoli XVIII-XIX)
Il volume ricostruisce il pensiero politico di alcuni amministratori di spicco dell’Impero britannico tra la metà del Settecento e la fine dell’Ottocento, articolandosi attorno a tre maggiori momenti di crisi imperiale: la Rivoluzione americana, l’abolizione della schiavitù nelle Indie occidentali e l’ammutinamento dei reparti indigeni dell’esercito della East India Company. Indagando questi processi in prospettiva globale, l’autrice evidenzia il contributo degli amministratori ai dibattiti attorno ad alcune nozioni fondamentali dell’apparato concettuale moderno (impero, emancipazione, cittadinanza, sovranità, civilizzazione), rapportando l’indipendenza degli Stati Uniti alle Rivoluzioni francese e haitiana, l’emancipazione degli schiavi caraibici al disciplinamento dei lavoratori britannici e gli sviluppi costituzionali nelle colonie alle riforme elettorali che estesero il suffragio in Gran Bretagna. A metà tra teoria e prassi, al punto di congiunzione tra Stato e società e in viaggio dalla metropoli alla colonia, gli amministratori dell’Impero combinarono la speculazione sui principi della società, della politica e del diritto all’implementazione concreta di tecniche amministrative in grado di fronteggiare le sfide all’ordine sociale e alla subordinazione coloniale su scala imperiale. -
Settimo rapporto sulle città. Chi possiede la città? Proprietà, poteri, politiche
Tre prospettive di ricerca che evidenziano, anche mediante approfondimenti trasversali alle diverse realtà urbane, come si siano andate evolvendo la configurazione dei poteri locali, le modalità di governance cui essi danno vita, le relazioni con soggetti e dinamiche internazionali di mercato, le forme, gli attori e le risorse della negoziazione e della regolazione sociale.Nella messa in opera del Piano nazionale di ripresa e resilienza una parte essenziale delle innovazioni che esso vuole «mettere a terra» chiama in causa le città e le loro capacità di mobilitare, aggregare, decidere, realizzare progetti di profondo, rapido e tangibile miglioramento della vita individuale e collettiva. È un impegno colossale data la trasformazione della cultura amministrativa e organizzativa che richiede anche e proprio alle istituzioni e alle comunità locali. E dato anche il bisogno che le une e le altre sappiano creare un ambiente favorevole all'effettività di un cambiamento sostanziale nelle proprie agende di lungo andare e negli obiettivi sino a oggi prediletti. Il Settimo rapporto sulle città di Urban@it affronta le condizioni di contesto che quel cambiamento dovrebbero ospitare. Lo fa mettendo sotto osservazione alcune delle principali città italiane secondo tre profili essenziali: lo stato e l'evoluzione degli assetti e dei mercati immobiliari; l'impatto e le dinamiche dei processi di digitalizzazione nelle reti in cui questi si articolano; il formarsi e il consolidarsi di pratiche di condivisione civica e sociale della gestione di beni, spazi e funzioni di rilevanza comunitaria. Ne emerge un ritratto a mosaico che - scontando l'impatto della pandemia e le misure conseguenti - ci dice come cambi il «possesso» delle città in Italia, come esso si vada articolando e redistribuendo. E quanto possa influenzare, o condizionare o vincolare - secondo il divenire dei singoli contesti - l'innovazione urbana e il suo contributo a quella del Paese. -
Uso strategico del diritto e azione sindacale
Quale ruolo può avere l’azione in giudizio nell’ambito di un progetto di rivitalizzazione sindacale? Il volume rilegge, alla luce di un quadro teorico interdisciplinare, le esperienze passate di uso strategico del diritto da parte del sindacato con l’obiettivo di indagare, nel contesto attuale, le potenzialità e i rischi associati al ricorso a strategie legali e riflettere sulle questioni di natura giuridica che queste sollevano, in particolare con riferimento alla relazione tra rappresentanti e rappresentati. -
La ricerca che aiuta le persone
La pandemia da Covid-19 ha messo in luce l'importanza di una ricerca scientifica capace di portare risultati concreti in tempo reale. A Trento, la Fondazione VRT (Valorizzazione Ricerca Trentina) si è ritrovata a dover agire proprio nel pieno dell'emergenza, finanziando in tempi brevissimi progetti che potessero produrre immediatamente benefici nei settori maggiormente sotto pressione: scenari epidemiologici, teleriabilitazione, diagnostica. Questo volume illustra attori e numeri della ricerca scientifica a livello nazionale (con un'intervista al ministro Maria Cristina Messa) e in Trentino, delinea l'attività di VRT (ente strumentale della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto) e il suo ruolo di collegamento con il mondo dell'imprenditoria, racconta infine tutti i 52 progetti finanziati, facendo emergere un nuovo modello di sostegno della ricerca scientifica, basato su un criterio sostanziale: mettere al centro la persona. -
Anziani, salute e società. Politiche di welfare, discorso pubblico e cura quotidiana
Un libro basato su indagini empiriche innovative, che si pone all'incrocio tra la sociologia della salute, gli studi sociali sulla scienza e la tecnologia e l'analisi delle politiche pubbliche.Il volume mette in luce intrecci e dissonanze tra le rappresentazioni mediatiche dell'invecchiamento, le politiche di welfare finalizzate a regolare l'accesso ai servizi da parte degli anziani e le pratiche di cura volte a supportarli in caso di insorgenza di problemi di salute. Lo scopo è quello di fornire una visione complessiva dell'invecchiamento, al di fuori di ogni stereotipo, sottolineando come i significati dati a questo fenomeno e gli assetti di cura siano legati da relazioni di co-costituzione reciproca, cambiando e cambiandosi a vicenda nel corso del tempo. -
Polonia restituita. Nazionalismo e riconquista della sovranità polacca
In questo volume Daniele Stasi offre un'analisi storica del nazionalismo polacco, in particolare nel periodo che va dagli inizi del Novecento al colpo di Stato del 1926, in ordine a due questioni fondamentali: l'incompatibilità del nazionalismo con il pluralismo parlamentare e lo sbocco sciovinista sul piano della politica interna e internazionale. Nel movimento nazionalista polacco si confrontano due correnti principali, con posizioni ideologiche differenti su temi quali l'eredità politica dell'Ottocento (in particolare del romanticismo e della tradizione irredentista), il coinvolgimento delle masse (e delle minoranze etniche) nella ricostruzione dell'identità nazionale, il confronto col socialismo e l'assetto istituzionale del nuovo Stato. Józef Pilsudski, rappresentante del nazionalismo civico, svolgerà un ruolo politico di primaria importanza durante la Seconda Repubblica, mentre Roman Dmowski, figura di primo piano del nazionalismo etnico, autore di opere dal forte accento antisemita, sarà chiamato a ricoprire importanti incarichi diplomatici alla fine della Prima guerra mondiale e assumerà, per un lungo periodo, la guida del partito contrapposto a Pilsudski. -
Giuseppe Baretti scrittore europeo
La notorietà di Giuseppe Baretti (Torino, 1719 - Londra, 1789) è ancora legata alla «Frusta letteraria», la rivista nella quale – grazie all’invenzione di quel mirabile personaggio che è Aristarco Scannabue – riuscì a unire il modello addisoniano dello «Spectator» a giudizi e polemiche sulla letteratura italiana che fecero scandalo. Ma Baretti fu molto di più: scrittore trilingue, si occupò di letteratura spagnola, francese, inglese. La sua lunga residenza in Inghilterra lo portò a entrare in contatto con Samuel Johnson e il suo gruppo e a produrre alcuni influenti dizionari inglese-italiano e spagnolo-inglese, oltre che a produrre antologie di testi per i lettori colti inglesi che volevano apprendere l’italiano. La sua vena polemica gli fece intraprendere operazioni editoriali contro Voltaire, contro l’editore del Don Quijote e numerosi altri autori. Una delle sue opere di maggior impegno fu «An Account of the Manners and Customs of Italy» nel quale – ancora a partire da una polemica verso i viaggiatori inglesi in Italia – cercava di sfruttare la lontananza e il suo «sguardo estraneo» per definire caratteri e specificità della cultura italiana (e anche in questo caso non risparmiò le critiche, soprattutto al Piemonte, definizione geografica e culturale che non sentiva propria e dalla quale aveva preso le distanze). La sua versatilità culturale si espresse nei generi più in voga nel Settecento: il giornale, la relazione di viaggio, i libretti per musica, l’epistolografia, il saggio. Generi che spesso richiedevano una sintassi più agile e moderna, che tuttavia Baretti sostanziava di una ricerca lessicale di stampo classicista. E proprio questa ricerca linguistica, unita all’inventiva vena polemica, ne fanno ancora uno dei più estrosi prosatori italiani. -
Connessioni virtuose. Come nasce (e cresce) un ecosistema dell'innovazione
Il termine ecosistema è ormai entrato nell'uso corrente per caratterizzare processi di innovazione localizzati, frutto di relazioni di collaborazione tra università e imprese. Ma cosa significa creare un ecosistema per la trasformazione digitale e quali investimenti generano effetti virtuosi in termini di complementarietà, scalabilità e sostenibilità nel tempo? Il volume esplora, nella prospettiva delle politiche pubbliche, la funzione dell'università, che, al di là dei compiti tradizionali di insegnamento e ricerca, si fa carico di una missione imprenditoriale e di sviluppo economico-sociale. Il volume ricostruisce le partnership avviate dall'Università Federico II di Napoli con i colossi globali dell'hi-tech, che, contribuendo a formare le competenze necessarie per produzioni ad alta intensità di conoscenza, svolgono un ruolo educativo inedito. L'esperienza di collaborazione tra accademia e industria propone anche una riflessione critica sui disegni e sulle metriche per la valutazione dell'impatto sociale dell'università. -
Ipotesi per il futuro degli anziani. Tecnologie per l'autonomia, la salute e le connessioni sociali
La pandemia da Covid-19 ha favorito il ricorso agli strumenti tecnologici e accelerato il processo di adeguamento al digitale, ma ha anche evidenziato criticità e sfide alle quali oggi dobbiamo prepararci a rispondere. Sembra necessario, allora, pensare agli anziani che, nel nostro Paese, risultano ancora i più colpiti dal digital divide. Quali sono le opportunità che il progresso tecnologico mette a disposizione della popolazione anziana? E come è possibile colmare le lacune formative che ancora oggi persistono, aiutando gli anziani a familiarizzare con l'universo digitale? Il volume fa il punto sull'impatto che le tecnologie avranno, nel prossimo futuro, in termini di inclusione e interazione sociale, mantenimento dell'autonomia e promozione della salute della popolazione senior. L'Associazione 50&Più dal 1974 opera per la rappresentanza e la tutela dei propri soci e per il riconoscimento degli over 50 come risorsa della società. La Fondazione Leonardo dal 1998 promuove il diffondersi di una cultura che valorizzi l'età anziana come ricchezza della persona e la persona anziana come risorsa della società. -
Uno. Il battito invisibile
L’Uno ci avvolge, pulsa in noi. Troviamolo.L’Uno è stupore, incompletezza, mistero. A tratti, in una grande sventura o in una gioia profonda, per caso o dopo avere cercato a lungo, ci rendiamo conto d’essere parte di un tutto che ci sovrasta, ci avvolge e allo stesso tempo si sottrae alla nostra comprensione. Lo sentiamo, il tutto, senza poterlo distinguere con esattezza. Sebbene non ci sia consentito misurarlo con la ragione, ci pare quasi di toccarlo, tanto è vicino, intimo. Vecchie storie bibliche, sogni di mistici, saggezza indiana, inquietudini dei filosofi greci, poesia del Novecento. Sono i bracci di un fiume immenso e segreto, che questo libro risale passo dopo passo in cerca dell’Uno, del suo fulgore, del suo battito lieve, profondo, invisibile. L’Uno, il più sfuggente e misterioso tra i numeri. -
Cento. Un grattacielo di racconti
100 non è un numero che concede confidenza. Anzi, con quella sua aria di completezza, sembra indicare una sfera dentro la quale è impossibile vedere. Ma 100 è stampato nella nostra mente come il numero che tiene insieme grandi opere come la Commedia e il Decameron, e che ci riporta a molte raccolte e a una sorta di enciclopedia di combinazioni. Immaginiamo allora un condominio di parole, e un lettore libero di scendere e salire alla ricerca di autori e racconti. Su e giù per le scale incontrerà non solo Dante e Boccaccio, ma anche Georges Perec, con il suo «La vita, istruzioni per l’uso», un romanzo ambientato proprio in un condominio di 10 piani. E poi Calvino, e poi Manganelli con la sua «Centuria» di cento microromanzi di una pagina. Il cento è il perimetro di uno spazio immaginario. È il numero con cui la mente ha l’illusione di entrare in rapporto con la perfezione. -
La conquista dei diritti. Un'idea della storia
Possiamo realizzare una storia migliore e tracciare la rotta di una nuova ragione politica.È possibile trovare un senso nella storia umana? Secondo Emanuele Felice il significato della storia è rintracciabile nella progressiva estensione dei diritti dell’uomo. A partire dal Settecento, gradualmente, questi si sono ampliati dalle tradizionali libertà civili e politiche ai diritti sociali e ai nuovi diritti ambientali. E del pari si sono ampliati i doveri. Non è stato un percorso lineare, ma un processo reso possibile dall’incontro – nel corso del Novecento – di liberalismo e socialismo nella cornice dello Stato democratico; in modo analogo oggi, nel mondo globalizzato, entrambi devono incontrarsi con l’ambientalismo. L’esito non è scontato, ma rileggendo la storia umana da questa prospettiva appare chiaro che liberalismo, socialismo e ambientalismo, per affrontare le sfide che abbiamo davanti, possono e devono completarsi a vicenda. -
Brevettare la salute? Una medicina senza mercato
La salute è un diritto di tutti: un accesso universale alle cure è necessario e possibile.L’epidemia da Covid-19 e la discussione che si è sviluppata attorno alle licenze sui vaccini, ci hanno drammaticamente mostrato che il nostro sistema economico, e in particolare l’istituto del brevetto e della proprietà intellettuale in campo medico, richiedono un prezzo alto da pagare in termini di monopoli e di disuguaglianze. È possibile immaginare un futuro in cui tutti possano godere dei frutti della scienza e della tecnologia eludendo il salato pedaggio che il mercato ci chiede? È possibile ripensare la brevettabilità di ciò che è necessario alla salute? Tra ricette immediatamente attuabili – purché la politica lo consenta – e soluzioni visionarie quasi ai limiti dell’utopia, la riflessione di un grande farmacologo su uno dei temi più urgenti del nostro tempo. -
Unlocked. Genitori ed educatori durante e dopo la pandemia
Da tempo si nota come adulti e genitori abbiano atteggiamenti e comportamenti sempre più lontani dalla loro età e sempre più vicini, per non dire sovrapposti, a quelli dei propri figli adolescenti e preadolescenti. L’emergenza sanitaria e i lockdown hanno reso questi comportamenti ancora più contraddittori e irrazionali. Crescono i conflitti nella relazione genitori‐figli, i disagi da eccesso di prossimità, e aumentano anche indifferenza, incapacità o non volontà nell’osservanza delle regole, sempre più vincolanti a seguito degli interventi del governo. In questo volume, l’autrice ci accompagna nel mondo della relazione educativa al tempo del Covid e mostra a noi adulti e genitori come è cambiata, quali aspetti la pandemia ha esasperato, quali ricadute permangono tuttora e come possiamo affrontarle. -
Scritto nel ghiaccio. Viaggio nel clima che cambia
A bordo di una formidabile macchina del tempo. Un viaggio straordinario nella memoria del nostro pianeta e del suo clima.Destinazione Antartide, a più di 3.000 metri di altitudine, a una distanza di oltre 1.200 chilometri dalla costa, dove le condizioni di sopravvivenza sono al limite della sopportazione e le temperature possono toccare i -60 °C. Nel nostro bagaglio, oltre a molto materiale logistico, ci saranno strumenti per estrarre dal suolo carote di ghiaccio e contenitori per i campioni. Ma tutto questo per fare che cosa? Per ritrovare la memoria del clima del passato attraverso le informazioni intrappolate negli strati di ghiaccio accumulati nel tempo. Scavare nella calotta polare significa infatti scoprire non solo un archivio eccezionale dei fattori che hanno influenzato il clima del nostro pianeta – gas serra, cenere vulcanica, polveri sottili – ma anche trovare una guida preziosa per interpretare i fenomeni in atto e prepararci a quelli del futuro. -
Venere seduttrice. Incanti e turbamenti del viaggiatore
Combinando cronache, testimonianze, opere, Attilio Brilli ci accompagna in un coinvolgente viaggio sulle tracce della bellezza perduta e ritrovata.«Dee formose, Venere, Giunone, curve che il mondo ammira.» – James JoyceEterno mito della bellezza e della seduzione, Venere ha sempre avvinto artisti, scrittori e viaggiatori di talento sin da quando, in epoca umanistica, hanno riscoperto, e poi a loro modo riproposto, le antiche effigi della dea. Tuttavia non è stata tanto la percezione della bellezza ideale, unita alla suggestione dell’antico, a incantare il viaggiatore, quanto una sorta di sindrome di Pigmalione, ovverosia il desiderio istintivo di suscitare una qualche animazione in quelle forme marmoree. Poi, con il tramonto dei canoni della classicità, allorché il nudo venne avvolto nelle spire del pudore, la dea dell’amore fu costretta a una dolente, malevola, metamorfosi. All’esemplare icona della seduzione non restò che trasmigrare nelle forme impalpabili e inquiete della scrittura. -
Per terre e per mari. Quindici migrazioni dall'antichità ai nostri giorni
Muoversi e cambiare dimora, terra, patria è una prerogativa umana, che le circostanze storiche non possono sopprimere.«Dalle ultime lettere che ho ricevuto dal Canada, sono stato avvertito che le ragazze che vi sono state trasportate l’anno passato, essendo state tratte dall’Ospedale Generale, non sono risultate abbastanza robuste per resistere al clima e alla coltivazione della terra, e che sarebbe più vantaggioso inviarvi delle giovani campagnole che fossero in condizione di sopportare le fatiche che occorre affrontare in quel paese.» – Jean-Baptiste Colbert al vescovo di Rouen, 1670La storia dell’umanità è scandita da movimenti continui di genti e popoli, sospinti da una pluralità di motivazioni e circostanze, e con esiti che vanno dal pieno successo al totale disastro. L’autore racconta quindici vicende di migrazione che riguardano il mondo occidentale, Europa e America. Le storie si succedono secondo il diverso grado di libertà individuale che ha determinato la migrazione: dalla sua assoluta mancanza, propria degli spostamenti forzati – come nell’Unione Sovietica della Seconda guerra mondiale – al caso opposto degli spostamenti liberi, dovuti a decisioni individuali o familiari, come avvenne per la grande migrazione che fra Otto e Novecento portò milioni di persone oltre l’Atlantico verso le Americhe. -
Le conseguenze economiche delle leggi razziali
Un silenzio vischioso, legato ad atteggiamenti di omertà e collusione, cominciò velocemente ad avvolgere la vicenda dei beni sottratti agli ebrei.La persecuzione degli ebrei in Italia è seconda per durata nell'Europa occidentale solo a quella tedesca: anche questo spiega la gravità delle sue conseguenze. Lo Stato fascista applicò con zelo leggi razziali che prevedevano l'esproprio di case, imprese e terreni, la perdita dell'impiego, l'esclusione dalle professioni; poi nei due anni della guerra civile, nazisti e fascisti della Repubblica sociale italiana arrivarono alla confisca e al saccheggio. Ma questa è solo una metà della storia affrontata in queste pagine da Ilaria Pavan; l'altra metà è quella non meno grave di uno Stato repubblicano che ignora o non favorisce il legittimo tentativo degli ebrei sopravvissuti di tornare in possesso di quanto era stato loro sottratto. Una vicenda non ancora del tutto conclusa a quasi ottant'anni dalla fine della guerra.