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Fondamenti di organizzazione
Il volume introduce allo studio delle organizzazioni attraverso la definizione e l'analisi dei concetti fondamentali e dei principali temi organizzativi. I contenuti teorici sono illustrati da numerosi casi studio ed esercizi che invitano il lettore a misurarsi e a familiarizzare con le teorie esposte. Il fenomeno organizzativo è inquadrato nella prospettiva della sociologia e delle scienze sociali, con continui rimandi teorici alle discipline correlate: l'economia, la psicologia, l'organizzazione aziendale e la scienza della politica. Il manuale è articolato intorno ai temi più rilevanti nella materia, fra i quali la struttura, la relazione con l'ambiente, il potere e il controllo, il decision-making e il sensemaking, l'innovazione, le conseguenze inattese dell'agire organizzativo. Altre questioni di rilievo, come l'avvento e il ruolo delle nuove tecnologie informatiche nei processi organizzativi, sono trattate trasversalmente all'interno del libro. -
Principi di biodiritto penale. Nuova ediz.
I dilemmi posti dalle condotte eutanasiche e dal suicidio medicalmente assistito continuano a coinvolgere l'opinione pubblica. Aggiornato agli ultimi sviluppi del biodiritto penale, questo libro si fonda su un patrimonio quanto più possibile condiviso, funzionale a un dibattito ampio ed aperto, e sulla distinzione fondamentale tra bioetica e biodiritto: poiché non tutto quello che appare eticamente censurabile costituisce reato e non tutto ciò che ricade nell'area del lecito fonda necessariamente un diritto. Il biodiritto penale tocca questioni cruciali connesse ai temi di inizio e fine vita e, dall'analisi dei suoi contesti, emergono alcune costanti: la proposta dell'autore è di edificare questi punti di riferimento in forma di principi. -
Corso di diritto internazionale
Il volume presenta il Diritto internazionale partendo dall'idea che tutte le parti di quest'ultimo (dai soggetti ai modi di produzione giuridica, dagli strumenti di controllo alle conseguenze del fatto illecito), per quanto presentino alcuni tratti fissi e unitari, tendono per lo più a differenziarsi a seconda dei vari contesti materiali ed istituzionali che si prendono in considerazione. Oltre a valorizzare la recente, spiccata tendenza dell'ordinamento ad articolarsi in più settori e ad istituzionalizzarsi, il testo mira ad agevolare una comprensione critica dei fenomeni giuridici internazionali alla luce della loro dimensione storica. -
Lo Stato digitale. Una introduzione
Il volume analizza i principali problemi che lo sviluppo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione pone al diritto pubblico: la nascita dello Stato digitale, il rapporto fra tecnologie e democrazia, la regolazione europea dell'intelligenza artificiale, il ricorso alle tecnologie nei processi decisionali e nelle amministrazioni, la giustizia digitale. Per ciascun tema sono ricostruiti non soltanto gli sviluppi della disciplina, ma anche i problemi giuridici e istituzionali connessi, il dibattito scientifico, gli orientamenti giurisprudenziali, con ampi riferimenti anche ad esperienze di altri paesi. Indice del volume: -
L'anticorruzione. Politiche, regole, modelli
Il volume fornisce una descrizione sistematica, completa e sintetica del sistema di prevenzione della corruzione in Italia. Le politiche attuate nell'arco dell'ultimo decennio nel nostro paese hanno imposto alle pubbliche amministrazioni l'adozione di regole per il contenimento dei conflitti di interesse, l'introduzione di misure per il rafforzamento dell'integrità del personale, la previsione di obblighi di informazione e trasparenza. Partendo dall'analisi della legge anticorruzione (l. 190 del 2012), il libro non si sofferma solo sul dato normativo, ma anche sugli obiettivi e i problemi delle politiche anticorruzione, sull'effettiva attuazione del sistema e sul carattere intimamente «politico» dell'anticorruzione anche nella sua versione preventiva. -
La sfida delle disuguaglianze. Contro il declino della sinistra
Perché le classi deboli si stanno allontanando dai partiti di sinistra? La sinistra di oggi saprà contrastare le disuguaglianze e difendere la democrazia? Le disuguaglianze sono molto cresciute nelle democrazie avanzate. Le conseguenze della pandemia e l'invasione dell'Ucraina contribuiscono ad aggravare il quadro. La sinistra europea e quella italiana si trovano così ad affrontare una nuova sfida, decisiva non solo per il loro futuro, ma anche per quello del capitalismo democratico. L'elettorato popolare, che ne costituiva il fulcro, alimenta infatti l'esodo verso l'astensionismo e verso la nuova destra radicale, attratto dalla protesta e dal populismo. A fronte del peggioramento delle condizioni di lavoro e di vita, vecchi e nuovi gruppi più a disagio non si sentono oggi rappresentati. Questo volume, valendosi di un ampio materiale di ricerca, indaga sulle difficoltà della sinistra europea - con l'eccezione interessante dei paesi nordici - nel contrastare le nuove disuguaglianze come aveva fatto negli anni del grande sviluppo post-bellico. Ma mette anche in luce come la sfida non sia persa. C'è ancora un futuro per il capitalismo democratico: passa da un riorientamento dell'offerta politica della sinistra di cui vengono qui discusse condizioni e possibilità. -
L' algoritmo del mondo. L'irragionevole armonia dell'universo
«C'è un arco che si tende dalla prima all'ultima pagina di questo libro, ed è la domanda che mi pongo da sempre: perché la fisica funziona? E se ci fosse uno strappo nella trama del mondo?» La scienza sembra ormai disporre delle leggi fondamentali dell'universo, fondate sulla gravitazione di Einstein e sulle teorie quantistiche, e nessun fenomeno appare in evidente contraddizione con esse. Con la scoperta delle onde gravitazionali il quadro teorico appare completo: abbiamo svelato l'algoritmo del mondo. Restano però le domande essenziali: perché il nostro universo segue delle leggi matematiche, invece di precipitare in un caos senza fine, e perché proprio queste e non altre? Possiamo ancora accrescere la nostra conoscenza costruendo telescopi e acceleratori sempre più potenti, o abbiamo ormai raggiunto i limiti delle nostre risorse? Viviamo nell'unico universo possibile, o siamo solo un esperimento della natura tra i tanti? -
I presocratici. Ritorno alle origini
Pensatori dell’inizio, i presocratici riflettono sul «principio» e al tempo stesso inaugurano un nuovo modo di pensare, la filosofia. Ma i presocratici appaiono anche come pensatori della fine, intesa come questione filosofica ma anche come disgregarsi della religiosità arcaica. Ultimi eredi di una cultura in cui logos e mito erano strettamente intrecciati, essi non esiteranno a sciogliere quel legame, pur continuando ad appartenere a quel mondo. Questo libro è un viaggio alle origini, dove la riflessione sul vivente e la meditazione sull’uomo s’incontrano. Due momenti originariamente uniti, ma destinati a separarsi, nella cosmologia e poi nelle scienze della natura da un lato, e nell’etica e poi nelle scienze umane dall’altro. Un pensiero dell’identità e della differenza, dell’essere e del nulla, della realtà dispiegata non meno che inquietante e sfuggente; come immaginare un’avventura più attraente di questa? -
Lucano. Nostalgie di libertà
Incombe la furia delle armi, il potere del ferro sconvolgerà il diritto, l'empio crimine avrà il nome di virtù, e un tale furore si scatenerà per lunghi anni. Che giova chiederne la fine agli dèi? La pace viene con un padrone. Attraverso la poesia epica, il mondo antico celebra le proprie origini e la propria grandezza. Ma nella «Pharsalia» di Lucano, giovane e irrisolto nipote di Seneca, non è la voce degli dèi, né quella delle muse a farsi poesia, ma quella di un uomo che racconta una storia vicina e tragica, la guerra civile, che al popolo romano ha tolto la libertà. Un poema dunque tutto umano, un canto dell'inquietudine che tenta di risalire alle cause del male, indagando gli animi di coloro che il male lo hanno voluto, come Cesare, abbagliante e inarrestabile, e Pompeo, antica quercia priva di linfa. E che rintraccia un unico disperato barlume di speranza in colui che non si è piegato alle ragioni del potere, Catone, modello di virtù magnanimo e dolente. I versi di Lucano riecheggiano così l'età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all'esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando Res publica romana significava libertà. -
Senza pensarci due volte
Intelligente, vera, rivendicativa, a momenti antipatica, è Tina Pizzardo, il più seducente e misterioso fantasma della mitologia amorosa di Cesare Pavese. Non sono però le pagine dedicate a Pavese il centro d’interesse di questo libro di memorie quanto il complessivo autoritratto che ne emerge. L’immagine, anch’essa a suo modo letteraria, di una ragazza che sembra ubbidire soltanto alla sua libertà intellettuale e al suo impulso vitalistico. Un vero personaggio degno della leggenda che tanto la infastidiva. -
Oltre il gender. I nuovi paradossi dell'identità
Le nostre società continuano a basarsi sul dualismo uomo-donna. Una struttura che costituisce una barriera sociale per coloro che (transgender, transessuali, di genere non-binario...) desiderano cambiare, mescolare o identificarsi in più espressioni di genere. Nonostante i generi multipli, i pronomi e i bagni neutri, le denominazioni X e altre manifestazioni di degendering stiano diventando comuni, le categorie giuridiche e sociali dell’emancipazione sono ancora modellate sulla struttura binaria. Viviamo perciò una situazione paradossale: per identificare e combattere concretamente la disuguaglianza di genere, qualunque essa sia, abbiamo a disposizione solo quelle categorie – frutto anche delle lotte femministe per la parità all’interno di una struttura patriarcale di fatto non modificata – che oggi risultano però troppo riduttive per riconoscere le molte maschilità e femminilità possibili. I nuovi paradossi dell’identità: e se il genere non fosse più il modo efficace per rendere inclusiva la società? Se aspiriamo all’uguaglianza, dobbiamo desiderare un mondo dove si possa andare verso l’unicità. -
Guerre ed eserciti nell'età contemporanea
Il rapporto millenario degli italiani con la guerra: le battaglie e le armi, la politica e la strategia, l'economia e la logistica, le fortificazioni, le opere d'arte che ritraggono o cantano guerre e soldati, la guerra di terra e quella di mare, poi quella dell'aria, la guerra delle informazioni, il mantenimento dell'ordine. ""Guerre ed eserciti nell'età contemporanea"""": Le guerre totali dell'età contemporanea sono state contraddistinte da armi sempre più sofisticate e distruttive, da forze armate non solo di leva ma più spesso di volontari professionisti, da un crescente coinvolgimento dei civili, da un accresciuto ruolo della propaganda e dalle retoriche nazionaliste. Nell'Italia contemporanea c'è tutto questo e anche altro: il Risorgimento in armi e le guerre di unificazione nazionale, ma anche la guerra al brigantaggio e le prime campagne militari coloniali; la partecipazione alla Prima guerra mondiale e poi il Ventennio fascista, con il suo peculiare rapporto tra forze armate, società e politica; la lunga stagione repubblicana fino a un presente militare fatto di professionalizzazione e di partecipazione alle operazioni militari all'estero, che talora hanno profondamente diviso l'opinione pubblica. Questo volume conclude la serie """"Guerre ed eserciti nella storia""""."" -
Storia della Crimea. Dall'antichità a oggi
La posizione geografica e la conformazione naturale hanno fatto della Crimea un luogo cruciale d'incontro tra i popoli dell'Eurasia e quelli del Mediterraneo. Nella sua lunga storia è stata abitata da Tauri, Cimmeri, Sciti, Greci, Goti, Bizantini, Ebrei, Armeni, Genovesi, Tatari, Russi; nessuno di questi popoli ha legato in maniera definitiva il suo nome alla regione, ma ognuno vi ha lasciato importanti tracce storiche e culturali. In epoca moderna e contemporanea due popoli hanno avuto al suo interno un ruolo fondamentale e in sostanza egemonico: dapprima i Tatari (dal 1441 al 1783), quindi i Russi (dal 1783 ad oggi con una interruzione tra il 1991 e il 2014). L'autore ci guida alla scoperta di questa regione tracciandone la storia dall'antichità, evidenziandone la dimensione multietnica e multiculturale, e giungendo al presente, all'annessione alla Russia nel 2014 e alla guerra russo-ucraina. -
Diritto regionale. una conversazione
"Il diritto che cambia"""" propone una mappa dei concetti e dei paradigmi delle materie fondamentali che costituiscono la formazione del giurista. Se banche dati e rete forniscono tutte le informazioni e danno conto in tempo reale delle applicazioni normative, è essenziale ricostruire una unitaria e aggiornata visione d'insieme. In forma piana e dialogica, ogni volume ridefinisce i confini di ciascuna materia, illustra novità e contaminazioni, guarda all'evoluzione futura. La disciplina giuridica legata allo studio delle autonomie territoriali regionali è molto recente, legata all'attuazione della Costituzione che prevedeva, a fianco di quelle a statuto speciale, le Regioni, intese come enti autonomi con proprie funzioni e poteri legislativi: una delle novità più significative nell'organizzazione dei pubblici poteri. Terreno di incontro tra il diritto pubblico, il diritto costituzionale (soprattutto sul sistema delle fonti e sulla cd forma di governo regionale) e il diritto amministrativo - essendo la PA regionale ormai una gran parte della PA nazionale - il diritto regionale si sostanzia anche di un'intensa attività giurisprudenziale, soprattutto dopo la riforma del Titolo V del 2001. Diritto frammentato e poco dogmatico, in continua espansione, animato anche da un intenso dibattito pubblico attorno ai temi dell'autonomia e del federalismo, trova in questo libro una sua ricostruzione giuridica, storica e politica." -
Elezioni e partiti nell'Italia repubblicana
Il tempo lungo della politica italiana che si estende nei settant’anni e più che intercorrono dal ritorno alla democrazia al secondo decennio del nuovo millennio ha visto partiti nascere, affermarsi e sparire. Partiti che sembravano inamovibili sciogliersi come neve al sole, altri resistere per decenni, altri ancora irrompere tumultuosi per poi assestarsi o scomparire. Gli elettori rimasti fedeli nel tempo hanno incominciato a «muoversi» lentamente e per piccoli gradi, spinti dai mutamenti socioeconomici e culturali degli anni Settanta; poi, negli anni Novanta, hanno abbracciato nuove offerte politiche, per arrivare infine al terremoto provocato dall’irruzione del Movimento 5 stelle. Questo movimento, a tratti tellurico, nasconde però anche elementi di continuità. Le mappe particolareggiate, fino al livello comunale, del voto degli italiani presentate in questo volume offrono una panoramica di quanto permane e di quanto invece è mutato. Questo lungo excursus che parte dall’immediato dopoguerra fino alla vigilia delle elezioni del 2022 mostra anche quanto i partiti abbiano cercato, con crescente difficoltà, di adattarsi a una società che cambiava rapidamente. Eppure resistono ancora, rimangono l’alfa e l’omega della politica, perché sono inevitabilmente e necessariamente avvinti agli elettori nell’incessante walzer della democrazia. -
Capitalismo meridiano. Alle radici dello spirito mercantile tra religione e profitto
L'ultimo Medioevo ha generato il grande codice dell'economia di mercato, che con la Riforma protestante si biforcherà in un capitalismo nordico, erede di Lutero e Calvino, e in uno meridiano, figlio dei mercatores toscani e di san Francesco. Un capitalismo dunque che in qualcosa ha continuato l'Umanesimo civile dei secoli precedenti e in altro di importante se ne è invece allontanato. Questo libro ne racconta la genesi evidenziandone gli aspetti comunitari, meticci e relazionali, maschili ma con inaspettate presenze femminili; con uno sguardo speciale all'intreccio tra lo spirito dei mercanti e quello dei frati mendicanti. Un viaggio attraverso il primo capitalismo europeo animato e ispirato da qualcosa di molto più grande, vasto e potente del puro interesse economico delle merci. -
Migrazioni e diritto cosmopolitico. Sull'attualità della filosofia politica di Kant
Negli ultimi decenni il tema della migrazione non si è soltanto imposto al centro dell'attenzione della politica, dei media e dell'opinione pubblica, ma è anche divenuto oggetto di interesse e confronto in ambito filosofico. Muovendo dall'idea che le riflessioni di Kant sul diritto cosmopolitico siano in «disarmonia produttiva» rispetto ai tre orientamenti oggi dominanti su giustizia e migrazioni (comunitarismo, cosmopolitismo egualitario e nazionalismo liberale), il libro svolge un'analisi del diritto cosmopolitico di Kant che consente di cogliere i punti di divergenza della posizione kantiana rispetto a quelle correnti. Nell'ultima parte vengono messe in risalto la rilevanza e la fecondità del pensiero kantiano, applicandone le tesi ai problemi etici e filosofico-politici legati all'immigrazione: lo statuto di rifugiato, le ragioni di respingimento, l'apolidìa, la naturalizzazione, il diritto di emigrazione, i doveri individuali di aiuto e la «disposizione cosmopolitica». -
Morire all'italiana. Pratiche, riti, credenza
Nel drammatico contesto creatosi durante la lunga stagione della pandemia, l'esperienza della morte è ascesa agli onori delle cronache quotidiane. Ma che cosa sappiamo davvero del rapporto di noi italiani con la morte? La temiamo o ne esorcizziamo la presenza incombente? Con quali sentimenti e con quali forme ci prepariamo ad affrontare la fine della vita, nostra e dei nostri cari? Quali sono i gesti e le pratiche che ci accompagnano al trapasso, al commiato, al lutto, alla sepoltura? Grazie ai risultati emersi da un'indagine ad ampio spettro su un campione rappresentativo della popolazione e da una serie di interviste sulle esperienze dirette di italiane e italiani, il volume colma una lacuna negli studi sulla società italiana contemporanea, offrendo al lettore un affresco inedito e a tratti sorprendente della cultura del morire nel nostro paese. -
L' intervento psicologico. Teoria e metodo
La professione di psicologo può essere intesa come uno scambio umano in cui una persona, il professionista, mette a disposizione la propria conoscenza scientificamente fondata per risolvere un problema, per sostenere un processo decisionale; più in generale, per promuovere un cambiamento, il raggiungimento di un certo obiettivo da parte di chi allo psicologo si rivolge. Questo volume propone una visione unitaria e al tempo stesso trasversale dell'intervento psicologico. In un contesto oggi caratterizzato da molte tecnicalità e da una conseguente frammentazione della professione (psicologia dello sport, psicologia clinica, psicologia giuridica, psicoterapia, ecc.), gli autori forniscono concetti e strumenti volti a superare i confini delle diverse psicologie, grazie alla definizione di una teoria dell'intervento e di una metodologia applicabile a tutti i livelli: da quello individuale fino a quello sociale. -
Il cardinale Gabriele Paleotti (1522-1597)
Uscita originariamente in due volumi quest'opera di Paolo Prodi ricostruisce la vicenda di Gabriele Paleotti - dagli anni di formazione fino alla promozione a vescovo di Bologna annunciata da Pio V nel concistoro del 30 gennaio 1566 - e analizza la complessità della vita della chiesa nella seconda metà del Cinquecento. Facendo perno proprio sulla figura del cardinale bolognese, che aveva preso parte all'ultima fase del concilio di Trento e che, in parallelo con Carlo Borromeo a Milano, intendeva applicare i decreti tridentini, vengono messi in luce le difficoltà e gli impedimenti che la struttura sempre più accentrata della chiesa romana poneva alla realizzazione della riforma nelle chiese locali. Non mancano aspetti meno noti come la vicinanza del cardinale a esponenti dell'ambiente accademico bolognese e del mondo intellettuale e artistico che saranno basilari per l'elaborazione di una riflessione sulla natura, sulla storia sacra e sulle arti figurative. Perché ripubblicare a distanza di tanti anni una biografia dedicata a Paleotti che è stata pensata prima del concilio Vaticano II, e prima della cosiddetta globalizzazione? Ebbene, questa nuova edizione vuole significare non un mero omaggio a un grande storico scomparso di recente, ma l'occasione per la riscoperta di un vero classico della storiografia italiana. Perché, sebbene le traiettorie religiose, politiche e culturali della Penisola e i percorsi della ricerca internazionale siano sensibilmente mutati rispetto agli anni cinquanta e sessanta del secolo scorso (ma potrebbe essere diversamente?), le pagine del Paleotti non appaiono affatto invecchiate e possono ancora stimolare numerose domande sul cammino moderno della Chiesa latina. (dall'Introduzione di Vincenzo Lavenia)