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La giara e altre novelle
"Non avere più coscienza d'essere, come una pietra, come una pianta: non ricordarsi più neanche del proprio nome...: vivere per vivere, senza saper di vivere..."""" (Luigi Pirandello)." -
Lettera sulla felicità
Un giardino aperto alle donne e agli schiavi, dove domina il vincolo dell'amicizia e la filosofia ha il compito di alleviare le sofferenze umane: questa la scuola retta da Epicuro per trentacinque anni e vissuta nella venerazione del maestro fino al IV secolo d.C. L'etica epicurea, il tetrafarmaco che libera l'uomo dalle paure e dai pregiudizi, ha affascinato i discepoli del maestro e ancora oggi è in grado di consolare e di indicare la via della saggezza: il saggio, come Epicuro, non teme la morte, non è afflitto dalle incertezze e vive ""come un dio fra gli uomini""""."" -
Mondo candido 1953-1958
Quella passione di tutti che ebbe nome ""Trieste italiana"""", con le sofferenze, le ansie, le speranze culminate nel 1954 con la riunione della città all'Italia; le vicende polemiche del primo governo monocolore democristiano; la rivolta ungherese del 1956 schiacciata nel sangue... questo e altro ancora ci raccontano le pagine del """"Mondo Candido 1953-1958"""". Sono pagine che ci riportano a una fase dell'Italia repubblicana coincidente con il boom economico, ma anche con le prime manifestazioni di una partitocrazia, di una statalismo e di un dirigismo che invano un uomo eccezionale come don Luigi Sturzo cercò di contrastare, peraltro sostenuto dalle pagine del """"Candido"""". Una linea di continuità con i tre volumi precedenti all'insegna del Mondo Candido è rappresentata dalla costante guareschiana sulla libertà dell'individuo, contro qualsiasi forma di statolatria, di dirigismo, all'insegna del senso dello stato, ma non dello statalismo. Tanti momenti della vita politica italiana e internazionale appaiono in questo """"Mondo Candido"""", ma ci sono anche non pochi capitoli di narrativa godibile, fra un'ironia che fa sorridere e un sentimento che commuove. Questo (e altro, ovviamente) era del resto Giovannino Guareschi: l'uomo delle scelte scomode, dell'amore sconfinato per la libertà dell'individuo, della fede animatrice della speranza e, da ultimo (""""ma non ultimo""""), del senso di umanità che prevale sempre sull'ideologia."" -
Pagine scelte di Luigi Pirandello
«Ho visto, a dieci anni, arrivare a casa mia, all'improvviso, Luigi Pirandello. Nel 1935, l'anno prima che morisse. Indossava la divisa di Accademico d'Italia, e io lo credetti un ammiraglio in alta uniforme. ""Cu si tu?"""" mi domandò in dialetto. """"Nenè Camilleri sugnu"""" risposi. """"Ah"""" fece, passandomi per un attimo la mano sulla testa. E poi: """"C'è tò nonna Carulina?"""". """"Sissì."""" """"Chiamamilla. Dicci ca c'è Luicinu Pirannellu."""" Andai nella stanza dove mia nonna dormiva (erano le tre di un pomeriggio afoso) e la svegliai: """"Nonna, c'è un ammiragliu ca si chiama Luicinu Pirannellu e ti voli parlari"""". Mia nonna emise una specie di gemito e saltò giù dal letto. Andai nella camera dei miei genitori. """"E vinuto un ammiragliu ca si chiama Luicinu Pirannellu.""""» (Andrea Camilleri)."" -
Principia. La caduta delle certezze
I principi che da secoli erano un punto di riferimento indiscusso non sembrano più guidare il nostro agire, mentre le scienze positive pongono più interrogativi che certezze. E in questo clima di disgregazione si è imposto uno stile di vita che mira soltanto ad arraffare, ""qui e subito"""" e senza alcuno scrupolo, gli idoli di oggi: ricchezza, potere, sesso... Tutto è entrato in crisi: la politica, l'etica, i rapporti umani, il rispetto della vita e della morte, centrifugati in un teatro dell'assurdo dove si vive soltanto nell'""""attimo presente"""" senza curarsi minimamente del futuro. In questo libro Vittorino Andreoli, da sempre attento ai problemi dell'uomo, ci guida in un viaggio, affascinante e doloroso, alla scoperta di quei principi che per secoli hanno guidato il nostro comportamento e delle cause della loro caduta. Un viaggio nel quale si racconta il declino di una civiltà che riuscirà a sopravvivere solo se troverà il coraggio di scoprire nuove basi su cui rifondare la propria identità."" -
Il mulino di Ofelia. Uomini e Dei
Ho voluto spiegare le religioni con estrema semplicità e assoluto rigore nel livello dei concetti, partendo dalla constatazione che, a prescindere dalle differenze fra l'una e l'altra, esse sono una creazione del pensiero umano e rispondono a due bisogni fondamentali strettamente connessi. Il primo: fornire una spiegazione della morte; il secondo: mettere in atto un potere che la domini. Il bisogno del potere è diventato subito primario in tutte le società, dalle più antiche alle contemporanee. E i detentori del potere si sono serviti del timore della morte e del controllo-dominio sulla morte per organizzare la vita del gruppo. Nelle religioni si nasconde la storia che sta sotto alla storia dell'uomo; i passi incerti, pieni di angoscia e di speranza che gli uomini hanno via via compiuto per poter vivere malgrado la morte; per venire a patti con le forze soverchianti da cui erano e sono circondati. Raccontarle significa raccontare la solitudine, accompagnare gli uomini di ogni epoca nei loro innumerevoli tentativi. -
Lettera a un insegnante
Gli insegnanti sono spesso al centro di pretese impossibili da soddisfare: devono sopperire alle carenze delle famiglie, proporre modelli opposti a quelli considerati vincenti dalla società, fornire nozioni e insieme occuparsi delle esigenze emotive dei ragazzi, fino a essere considerati responsabili dei loro disagi psicologici che talvolta sfociano in tragedie. In questo libro Andreoli discute con loro, propone metodi e strategie utili per ascoltare e parlare con i giovani, ma soprattutto li aiuta a guardare dentro di sé e a trarre dal serbatoio delle proprie risorse le energie e gli stimoli indispensabili per mettersi in gioco. -
Le regole. I 35 comandamenti per trovare lui. Per non perderlo più per perdelo quando vi pare
I 35 comandamenti per trovare lui, per non perderlo più o per perderlo quando vi pare. Per esempio: non telefonategli e richiamatelo solo di rado; concludete sempre per prime un appuntamento; non precipitatevi a letto con lui; non svelatevi troppo in fretta. -
Niente resterà pulito. Il racconto della nostra storia in quarant'anni di scritte e manifesti politici
Dal 1968 a oggi, Alberto Negrin ha girato per le città italiane fotografando tutto quello che trovava scritto, graffiato, dipinto, incollato sui muri, sulle saracinesche, sui lampioni e sulle pensiline, sul legno dei portoni e sulla lamiera ondulata dei cantieri. Manifesti più o meno ufficiali, scritte, adesivi, murales, che urlano la rabbia e il discontento, che impartiscono ordini e chiedono voti, che condannano a morte e piangono i morti, che propongono verità, che incitano alla lotta, che esaltano ed esultano, liquidano e scherniscono, a volte spaventano, altre sorridono e fanno sorridere. È un incredibile safari attraverso i larghi crateri dei rivolgimenti sociali e le microlesioni del quotidiano, dai tazebao del 1968 al referendum sull'aborto, da Lama a Mao, dalla P2 alla Lega Nord, dalle stragi di Stato alla ""discesa in campo"""" del Cavaliere passando per le mille schegge mescolate di un passato imploso e frantumato. Una rapsodica macchina del tempo che, anche grazie al """"romanzo corale"""" in cui si intrecciano i racconti di Marcello Fois, Raul Montanari, Christian Raimo, Luca Rastello e Piero Sorrentino, disegna la mappa emotiva dell'Italia contemporanea, descrivendo per immagini un viaggio sregolato che intercetta i nuclei profondi e ancora incandescenti della nostra storia più recente. Storia che, nonostante sia stata spesso cancellata e ripulita, è la nostra storia."" -
Garibaldi
Giuseppe Garibaldi, figura storica del Risorgimento italiano, incarna l'orgoglio di appartenere a una patria e la convinzione di essere allo stesso tempo ""cittadino del mondo"""". Paladino della libertà, da difendere con tutte le forze, acerrimo nemico delle manovre sotterranee e dei giochi dei politici di professione, l'eroe dei due mondi è diventato nel tempo oggetto di un culto che unisce la storicità del personaggio alla sacralità del mito. In questa biografia si ripercorrono la vita e le imprese del condottiero dei mille, ma soprattutto se ne dà un ritratto che esula dall'oleografia ufficiale e per questo suscitò aspre polemiche."" -
La notte di Peter Pan
Una villa sul mare, completamente isolata, in un angolo di Liguria ancora selvaggio. Unico accesso, una galleria ferroviaria abbandonata. Leonardo ha dieci anni e vive solo con il padre. Soffre di una leggera forma di dislessia, ètimido, insicuro, avviluppato nelle proprie fantasie, tra eroi, pirati e isole inesistenti. Una sera, uscito dalla vasca, trova il padre legato, in balia di uno sconosciuto - un cattivo, un orco - che lo minaccia con un coltello. Leonardo deve affrontarlo da solo. Il bambino e l'adulto si osservano, si studiano e tra i due sembra nascere una strana complicità. Ma chi è e che cosa vuole quell'uomo, che conosce il suo nome e suona il piano meravigliosamente? In una partita tesissima, sempre sul filo della violenza fisica e psicologica, il piccolo, sperduto Leonardo, tira fuori tutto il coraggio e l'astuzia che non sapeva di avere. Nell'arco di una sola notte si scontrerà con le sue paure più segrete e le sue ossessioni più angosciose, e quando il nuovo giorno sorgerà sulla villa la sua vita non sarà più la stessa. -
La vita digitale
Ormai abbiamo in tasca il mondo intero. In pochi centimetri di plastica e microchip sono racchiuse infinite possibilità di comunicare, informarsi, divertirsi, concludere un affare, e addirittura innamorarsi. È il telefonino: simbolo dell'era digitale, strumento che incarna e riassume il bisogno tutto umano di parlare, ascoltare, capire. C'è chi sfoggia il modello di ""quarta generazione"""" e chi eredita quelli dei fratelli maggiori. Chi ci urla dentro gesticolando e chi lo contempla come in un raptus. A tutti, questo piccolo oggetto ha rivoluzionato la vita. In meglio o in peggio? Stiamo rischiando di chiuderci in un """"autismo digitale""""? Di volta in volta idolatrato come l'incarnazione stessa del progresso o al contrario additato come allegoria di una generazione incapace di relazionarsi con sé e con il prossimo, il telefonino è lo specchio di un'epoca, dà corpo alle contraddizioni di tutta la società. Vittorino Andreoli prende le mosse dall'uso e abuso del cellulare per interrogarsi sugli uomini, le donne e soprattutto i ragazzi e le ragazze di oggi, sui loro stili di vita, sui loro atteggiamenti verso gli altri, verso la vita stessa. Celebra le conquiste dell'informatica e le opportunità illimitate di un mondo in cui le distanze non esistono più, ma al contempo ci invita a non perdere di vista la dimensione umana, a non sacrificare la nostra intelligenza a un idolo tecnologico. E a non affidare alle macchine il nostro potere di pensare e decidere."" -
L'altra parte del mondo
Nel 2000, tutti i Paesi del mondo, riuniti nell'Assemblea generale dell'Onu, hanno sottoscritto un patto fissando otto ""obiettivi di sviluppo del Millennio"""", da raggiungere entro il 2015: sradicare la povertà estrema, garantire l'istruzione primaria, promuovere la parità dei sessi, ridurre la mortalità infantile e migliorare la salute materna, debellare l'Aids e le altre malattie, sviluppare un parternariato mondiale. In tutti è fondamentale il ruolo della donna. Rita Levi-Montalcini, che si è sempre impegnata per aprire nuovi orizzonti alle donne e ai giovani, descrive in queste pagine un percorso organico per realizzare le potenzialità dell'altra parte del mondo, la carta vincente del futuro, affrontando il problema della disuguaglianza di genere spesso determinata da ragioni che possono essere culturali e religiose. È una prospettiva affascinante che, partendo dagli studi scientifici sulla plasticità neuronale e sulla peculiarità tipicamente femminile di essere duttile, pone finalmente la donna al vertice della piramide della realizzazione umana. Perché """"il futuro del Pianeta"""" scrive Rita Levi-Montalcini """"dipende dalla possibilità di dare a tutte le donne l'accesso all'istruzione e alla leadership. È alle donne, infatti, che spetta il compito più arduo, ma più costruttivo, di inventare e gestire la pace""""."" -
Il castello di Otranto
Si suppone che gli avvenimenti si svolgano nel Duecento. Manfredo, signore di Otranto, nipote dell'usurpatore del regno che ha avvelenato Alfonso, il lettimo sovrano, vive sotto l'incubo di una profezia, secondo cui la stirpe dell'usurpatore continuerà a regnare, finché il legittimo sovrano non sia divenuto troppo grosso per abitare il castello e finché discendenti maschi dell'usurpatore lo occupino. Quando la profezia sembra avverarsi, Manfredo atterrito confessa il modo dell'usurpazione e si ritira in un monastero con la moglie. Il romanzo fu pubblicato nel 1764 e, nella prima edizione, era descritto come una versione dall'italiano. -
Paesaggi. Ediz. illustrata
"Come per tacita convenzione con l'osservatore, in questi quadri il segno e il gesto del pittore sembrano voler ripercorrere sulla tela la storia del sito rappresentato. Ognuno di questi paesaggi racconta il suo farsi (in quanto dipinto) e con questo artifizio sommamente pittorico impone all'osservatore non solo il tema ma le sue modalità rappresentative, e proprio per tal via discretamente suggerisce il lento farsi e stratificarsi del paesaggio reale."""" (Salvatore Settis)" -
Fun home. Una tragicommedia familiare
Alison ha amato e temuto suo padre Bruce, un uomo enigmatico, distaccato, perfezionista. Gli altri membri della famiglia non sono da meno: a casa Bechdel la dedizione all'arte nelle sue varie espressioni, e il consolatorio appagamento che può offrire, hanno sostituito il calore e il nutrimento di una vera ""casa"""". La distanza tra padre e figlia potrebbe finalmente dissolversi quando i due si confessano il segreto che li accomuna, l'omosessualità. Questo spiraglio verso una più profonda comunione, però, si richiude drasticamente: Bruce muore, forse per un tragico incidente o forse per un atto disperato. Alla figlia non resta che immergersi in un viaggio nella memoria, penoso e appassionato al tempo stesso, per ricomporre e rielaborare la propria storia e quella della sua famiglia. """"Fun Home"""" è il diario di questo viaggio, un memoir a fumetti in cui la ricchezza dei testi dialoga con l'eloquenza del disegno. Alison Bechdel sa fondere la finezza dell'ironia, delle citazioni, dei riferimenti letterari con la brutale onestà necessaria per raccontare le tensioni sotterranee della vita familiare e i conflitti che accompagnano la presa di coscienza della propria identità sessuale. """"Fun Home"""" è la prova della maturità di una narratrice. E un esempio della potenza espressiva del graphic novel contemporaneo."" -
Notre-Dame de Paris
Esmeralda, una giovane zingara di grande avvenenza, è solita danzare sul sagrato della chiesa di Notre-Dame, cuore della Parigi medievale. L'arcidiacono Frollo è attratto dalla giovane donna e, pur fra sentimenti contraddittori, cerca di farla rapire dal campanaro Quasimodo, un essere deforme fino alla mostruosità. Ma il capitano Phoebus de Châteaupers la trae in salvo e conquista il suo amore. Una vicenda melodrammatica, tetra, grottesca, che ha commosso lettori di tutti i tempi e spesso ispirato il mondo del cinema. -
Cuore di cane
Storia di un bizzarro esperimento scientifico, che innesta su un cane randagio moscovita l'ipofisi di un uomo, il racconto denso di avventure ironiche e grottesche di un animale che scopre il mondo con la sensibilità di un essere umano. ""Cuore di cane"""" fu scritto nel 1925, rimase inedito per decenni perché sequestrato dalla polizia segreta sovietica, venne ritrovato negli archivi del KGB dopo la morte dell'autore e finalmente pubblicato conquistò quindi l'apprezzamento dei lettori di tutto il mondo."" -
Il teatro greco. Commedie
Non si può dire di conoscere il teatro greco se non si sono lette, assieme ai grandi tragici, anche le opere di Aristofane e Menandro. In questo volume è riunito il teatro comico greco superstite e ancor oggi rappresentato nei teatri di tutto il mondo: gli undici capolavori di Aristofane, insuperabili per vis polemica, esuberanza del linguaggio e invenzione drammatica, e le opere di Menandro, iniziatore di una commedia che tralascia le grandi battaglie politiche e ideologiche per ripiegare sugli affetti e sui valori individuali, antesignana e ispiratrice del moderno teatro borghese. Come e forse più delle tragedie, l'evoluzione del genere comico rispecchia il percorso spirituale di un'intera civiltà. I testi sono preceduti da un saggio di Guido Paduano, scritto appositamente per questa edizione. Una selezionata bibliografia guida il lettore nella sterminata letteratura critica. Le traduzioni, sempre briose e aderenti al salace linguaggio comico greco, sono opera di specialisti del teatro antico, tra cui lo stesso Paduano, Alessandro Grilli e Rosanna Lauriola. -
Il fu Mattia Pascal
Pubblicato per la prima volta nel 1904, ""Il fu Mattia Pascal"""" inaugura la stagione dell'umorismo pirandelliano. Il protagonista del romanzo, dopo essere stato dato per morto e aver trascorso una """"vita parallela"""" torna al suo paese d'origine con l'intenzione di vendicarsi dei torti subiti; ma si ritrova invischiato in una situazione paradossale, da cui esce solo rinunciando allo status di essere vivente. In accesa polemica con le convenzioni razionalistiche e scientiste e i vincoli della società moderna, Luigi Pirandello, premio Nobel per la letteratura nel 1934, affida al suo romanzo più celebre il rifiuto delle convenzioni letterarie, recuperando invece la tradizione sterniana e senza dimenticare le esigenze della suspense. E di una delle opere più originali ed eccentriche di inizio Novecento Alberto Casadei propone una nuova edizione ampiamente commentata e aggiornata ai risultati della ricerca più recente.""