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Trilogia del Padre: Uccidi il padre-L'angelo-Il re di denari
Colomba Caselli è una poliziotta, e una delle migliori. È in congedo, dopo un evento tragico a cui ha assistito impotente, ma sembra davvero che sia l'unica a poter risolvere certi casi. È per questo che il suo capo le affida l'indagine sulla sparizione di un bambino: il cadavere della madre è stato ritrovato, decapitato, in un parco della periferia romana, del piccolo nessuna traccia. Ad affiancare Colomba c'è il più improbabile degli aiutanti: Dante Torre, ""l'uomo del silo"""", paranoico e pieno di fobie, ma anche dotato di un acume deduttivo impareggiabile che gli fa individuare la verità in mezzo a bugie e depistaggi. È un esperto di sparizioni e abusi sui bambini, perché anche lui da piccolo è stato rapito e segregato per anni da un misterioso individuo che si faceva chiamare il """"Padre"""". E che pare in grado di risorgere dalle proprie ceneri… Assieme Dante e Colomba si troveranno ad affrontare tre casi di criminali psicopatici che coinvolgono le creature più innocenti: sono le vicende di questi tre romanzi con i quali Sandrone Dazieri si è affermato come il maestro del thriller psicologico italiano regalando ai lettori due indimenticabili protagonisti. Le sue narrazioni costruiscono un castello di specchi e inganni, una matrioska di colpi di scena che si susseguono implacabili, fino all'inquietante finale."" -
Storia di Shuggie Bain
È il 1981: Glasgow, un tempo fiorente città mineraria, sta morendo sotto i colpi del thatcherismo. Agnes Bain si aspettava di più dalla vita: un tempo bellissima, è ormai una donna delusa. E quando il marito la lascia, si ritrova con i tre figli in balia di una città devastata dalla crisi economica. Mentre la donna si rifugia sempre più spesso nell'alcol, i figli sono costretti ad abbandonarla, per riuscire quantomeno a salvare se stessi. Rimane solo Shuggie, il più piccolo, da sempre protettore e vittima di Agnes. Ben educato, esigente, pignolo e un po' snob, è una creatura completamente fuori luogo nello squallore disperato della Glasgow di quegli anni. I figli dei minatori lo prendono di mira perché gay, gli adulti lo rimproverano e ne sono infastiditi, e lui finisce per convincersi che se farà del suo meglio per essere ""normale"""" potrà aiutare Agnes a fuggire da questa città senza più speranza. Ritratto indimenticabile di una città, di una famiglia e di una donna, Storia di Shuggie Bain è soprattutto una struggente, straordinaria storia d'amore, che segna l'esordio potente e indimenticabile di un grandissimo scrittore."" -
Racconti
La scrittura di racconti accompagna l'intera vita di Hermann Hesse: la forma narrativa breve, infatti, gli appare la più adatta a fissare sulla carta situazioni, momenti e stati d'animo e anche quella che più fedelmente può riflettere le sue scelte di vita indipendenti e anticonformiste, l'impegno pacifista, il rifiuto per la corruzione del mondo industriale, la ricerca di una dimensione dell'esistenza più spirituale. Selezionati da Fabrizio Cambi, questo volume raccoglie i migliori racconti di Hermann Hesse, una trentina di testi (alcuni mai tradotti prima in italiano) composti nel corso di più di cinquant'anni, dal 1899 al 1955: da Erwin fino a Un seminarista di Maulbronn , passando per i celeberrimi L'ultima estate di Klingsor e Klein e Wagner . Vi sono rappresentazioni realistiche spesso satiriche, vicende d'amore, riflessioni sulla cultura e la società del Novecento, narrazioni fiabesche dominate dal fascino magico dell'Oriente, ricordi autobiografici. Insieme testimoniano i temi e la grazia narrativa di uno scrittore complesso, che è stato simbolo ed esempio per più generazioni; il ventaglio di racconti qui riuniti diventa così lo specchio fedele di quello che Hesse stesso definiva «l'enigma del mio vivere». -
Per tutto il resto dei miei sbagli
Marta vive ogni giorno in preda a uno strano e costante senso di inafferrabilità: anche le scelte più semplici, le decisioni più ovvie sembrano sempre un passo più in là di ogni suo sforzo. Non sfugge a questa sua irrequieta condizione nemmeno l'amore, che sembra volersi arrendere allo stesso senso di inadeguatezza. Trovare il modo per ovviare a quelle che ormai ritiene siano delle sue mancanze diventa per Marta quasi un'ossessione. La sua vita si trasforma in uno slancio sofferto verso la perfezione, una ricerca continua e a volte dolorosa di quell'immagine che gli altri hanno costruito su di lei, fatta di empatia, ironia, leggerezza e seduzione. Nel suo percorso verso una nuova consapevolezza, Marta scoprirà quanto sia sottile e tagliente la lama che la separa dall'etica dell'imperfezione. In questo difficile cammino il tempo sarà suo alleato. La vita, come questa storia, non è altro che una lunga battaglia contro la sindrome dell'impostore. Per tutto il resto dei miei sbagli è il romanzo d'esordio di una scrittrice di talento che ha fatto della sua esperienza di vita materia pulsante, vivida, e soprattutto universale. -
La lezione della farfalla. 7 consapevolezze per rigenerarsi e scoprire un nuovo benessere
La scienza ha dimostrato come valori inclusivi quali l'empatia, la gentilezza e il perdono producano uno straordinario impatto su geni, processi di infiammazione e invecchiamento, malattie croniche e longevità, ma anche sugli stessi equilibri e armonie del mondo esterno, dai processi sociali fino al cambiamento climatico. Da qui la necessità – anche biologica – di legare la salute del singolo alla salute di tutti e dell'intero pianeta, e di instaurare un rapporto più rispettoso con l'ambiente che ci circonda, eliminando discriminazioni e disuguaglianze e riscoprendo le potenzialità di valori femminili volti a una maggiore inclusione e a una leadership gentile. In linea con le più recenti ricerche scientifiche, gli autori forniscono inoltre indicazioni per farci vivere il nostro ""giorno perfetto"""": esplorano le nuove frontiere dell'alimentazione attraverso la """"dieta dell'empatia"""" e la nutraceutica mirata per le diverse fasi della giornata, e condividono le più efficaci pratiche di rigenerazione dell'energia vitale e delle abilità cognitive grazie alla meditazione e alla respirazione consapevole. Unendo tradizioni sapienziali e scienza moderna, La lezione della farfalla traccia una nuova via al benessere quotidiano: un libro indispensabile per chiunque voglia vivere in salute, più felice e più a lungo."" -
Macondo
Per scrivere un libro – ha affermato in varie occasioni Gabriel García Márquez – bisogna prima di tutto imparare a scriverlo, e solo allora mettersi alla scrivania. Lui stesso ha dovuto ""vivere"""" a Macondo quasi vent'anni per imparare a scrivere Cent'anni di solitudine. Al pari di un colono, dovette aprirsi la strada, appropriarsi di uno spazio e abbozzare, per lo meno, alcuni tratti dei personaggi che lo avrebbero abitato. Questo volume antologico ricostruisce la rotta seguita dallo scrittore nel suo """"viaggio verso Macondo"""" e permette di scoprirne tutte le tappe. Macondo raccoglie infatti i testi, pubblicati prima di Cent'anni di solitudine, nei quali quell'universo mitico stava prendendo forma: dagli appunti per un romanzo del 1950 ai primi racconti, passando per una serie di articoli giornalistici fino a Foglie morte, Nessuno scrive al colonnello e La mala ora del 1966. Storie diverse che fanno in realtà parte di un unico racconto ossessivo, narrazioni sobrie e urgenti che danno corpo all'impulso febbrile di esorcizzare i ricordi di un mondo popolato di personaggi indimenticabili, fantasmi e rimpianti, tra piantagioni di banane abbandonate, strade polverose, biblici acquazzoni e sciami di farfalle talmente fitti da oscurare la luce del sole."" -
Delitti di mezza estate
Quando le temperature aumentano, si moltiplicano anche le occasioni di commettere crimini. Dalla Cornovaglia alla riviera francese, tra templi greci, cottage inglesi e le acque del Nilo, i più celebri detective nati dalla fantasia e dalla penna di Agatha Christie risolvono spinosi casi di delitti compiuti sotto il solleone. Perché l'acume di Miss Marple, Hercule Poirot, Parker Pyne e Mr Harley Quinn non va mai in vacanza. Sono loro i protagonisti dei dodici racconti compresi in questo volume: un'antologia che, anche nelle giornate più afose, non potrà che dare i brividi. -
NormaL English
"Sono anni che mi domando cosa blocchi le persone con l'inglese, cosa le renda insicure o le faccia sentire a disagio. Eppure, mi chiedevo, ci deve pur essere un metodo per imparare questa lingua meravigliosa senza annoiarsi, senza sentirsi sempre non all'altezza e fuori luogo. Ecco, credo di averlo trovato quel metodo, ed è fast, fun and fantastic! Ho messo tutta me stessa per racchiuderlo in questo libro e forse ci sono riuscita davvero. Da parte tua dovrai metterci solo un'attitudine positiva, la voglia di non prenderti troppo sul serio e la grinta di impegnarti fino in fondo. Per imparare una nuova lingua, devi uscire dalla tua zona di comfort e trovare il coraggio per aprire una porta sconosciuta. Ma al di là, fidati, puoi trovare una stanza tutta tua, fatta su misura per te, piena di libertà e divertimento. Forse all'inizio avrai paura, alcune volte ti capiterà di arrabbiarti o di sentirti ridicolo, altre semplicemente non avrai voglia di farlo: è assolutamente normale. Capita a tutti. Ma se ti metterai in gioco accettando le sfide che ti proporrò, riuscirai a raggiungere dei traguardi che non avresti mai pensato di ottenere. E comunque non sarai mai da solo, ci sarò sempre io ad ascoltarti e ad accompagnarti in questo percorso, e farò di tutto affinché tu riesca finalmente a sbloccarti e ad acquisire la sicurezza che ci vuole per parlare inglese. Gioca con me e ce la faremo""""." -
Tre gocce d'acqua
Celeste e Nadir non sono fratelli, non sono nemmeno parenti, non hanno una goccia di sangue in comune, eppure sono i due punti estremi di un'equazione che li lega indissolubilmente. A tenerli uniti è Pietro, fratello dell'una da parte di padre e dell'altro da parte di madre. Pietro, più grande di loro di quasi dieci anni, si divide tra le due famiglie ed entrambi i fratellini stravedono per lui. Celeste è con lui quando cade per la prima volta e, con un innocuo saltello dallo scivolo, si frattura un piede. Pochi mesi dopo è la volta di due dita, e poi di un polso. A otto anni scopre così di avere una rara malattia genetica che rende le sue ossa fragili come vetro: un piccolo urto, uno spigolo, persino un abbraccio troppo stretto sono sufficienti a spezzarla. Ma a sconvolgere la sua infanzia sta per arrivare una seconda calamità: l'incontro con Nadir, il fratello di suo fratello, che finora per lei è stato solo un nome, uno sconosciuto. Nadir è brutto, ruvido, indomabile, ha durezze che sembrano fatte apposta per ferirla. Tra i due bambini si scatena una gelosia feroce, una gara selvaggia per conquistare l'amore del fratello, che preso com'è dai suoi studi e dalla politica riserva loro un affetto distratto. Celeste capisce subito che Nadir è una minaccia, ma non può immaginare che quell'ostilità, crescendo, si trasformerà in una strana forma di attrazione e dipendenza reciproca, un legame vischioso e inconfessabile che dominerà le loro vite per i venticinque anni successivi. E quando Pietro, il loro primo amore, l'asse attorno a cui le loro vite continuano a ruotare, parte per uno dei suoi viaggi in Siria e scompare, la precaria architettura del loro rapporto rischia di crollare una volta per tutte. Al suo settimo romanzo, Valentina D'Urbano si conferma un talento capace di calare i suoi personaggi in un'attualità complessa e contraddittoria, di indagare la fragilità e la resilienza dei corpi e l'invincibilità di certi legami, talmente speciali e clandestini da sfuggire a ogni definizione. Come quello tra Celeste e Nadir, che per la lingua italiana non sono niente, eppure in questa storia sono tutto. -
Eden
Il Coordinatore, il Dottore, l'Ingegnere, il Chimico, il Fisico e il Ciberneta. Sei esploratori – l'equipaggio di una navicella spaziale – precipitano sulla superficie di Eden, pianeta di un lontano sistema solare, mondo di sfolgorante e bizzarra bellezza, fatto di aspri deserti, steli sibilanti, fitte piante simili a ragni. Ma ciò che più li sorprende – e li inquieta – sono le tracce di una vita intelligente: fabbriche di oggetti misteriosi, labirinti di vicoli ciechi e passaggi nascosti, cupole, statue giganti. E ovunque immagini di morte: pietre tombali, fossi ricolmi di corpi, cumuli di scheletri. C'è qualcosa di terribile negli abitanti di Eden. Lentamente i sei naufraghi dello spazio iniziano a svelare i segreti di questa contorta società; ma la scoperta più sconvolgente con cui si dovranno misurare è quanto la civiltà di Eden somigli a quella della Terra. Scritto nel 1958, Eden apre la fase più matura e complessa della produzione fantascientifica di Stanisław Lem: tra echi orwelliani e sensuali immagini della natura del nuovo pianeta, il grande scrittore polacco dosa abilmente tensione narrativa e riflessione su che cosa sia umano e che cosa significhi comunicare. Ricordandoci che, di fronte a un'altra cultura, ci sono sempre almeno due prospettive possibili, ed entrambe valide: quella di chi osserva e quella di chi è osservato. -
La strada del mare
La strada del mare, l'ultimo, epico, intenso romanzo scritto da Antonio Pennacchi, torna a raccontare la saga della famiglia Peruzzi, gli anni Cinquanta dell'Agro Pontino, del ""mondo del Canale Mussolini"""" e delle donne e degli uomini che lo abitano. La """"piccola"""" storia delle famiglie originarie del Veneto scese nel basso Lazio alla fine degli anni Venti del Novecento per colonizzare le terre bonificate dal regime fascista, e che lì erano diventate una comunità, si intreccia e si mescola con la """"grande"""" Storia italiana e internazionale del dopoguerra. Otello, Manrico, Accio, e tutti i figli e le figlie di Santapace Peruzzi e di """"zio Benassi"""", crescono negli anni del boom economico, mentre Littoria diventa Latina, e si spinge fino al Tirreno, grazie a quella """"Strada del mare"""" per costruire la quale Otello si spezzerà la schiena e che sarà poi percorsa, oltre che dagli abitanti delle paludi pontine, dai grandi nomi della storia italiana e internazionale di quegli anni. E così, tra realtà e finzione, sogno e cronaca, seguendo e raccontando lo scorrere degli avvenimenti, Antonio Pennacchi traccia i percorsi dell'anima dei suoi personaggi, e costruisce un grande romanzo corale che unisce scorrevolezza e profondità, commozione e divertimento, empatia e gusto intellettuale."" -
Un' estate al mare
Estate 2006. Luca, quarantenne ipocondriaco convinto che l'umanità non abbia futuro, e Benedetta, trentenne milanese in carriera, sono in viaggio di nozze in Sicilia. Lei vuole un figlio a tutti i costi, lui è molto meno convinto. Soprattutto quando si imbatte in Katja, una turista tedesca che è stata il suo primo amore adolescenziale, ora in vacanza con la figlia Andrea, diciassettenne disinibita tutta piercing e windsurf, e quando ritrova il vecchio generale Rallo, superiore di quel padre morto in circostanze che a Luca non sono mai state chiarite. Mentre l'Italia vince i Mondiali, l'uomo è costretto a fare i conti con il passato. Ma c'è anche da progettare il futuro... -
Butcher's Crossing
Sono gli anni Settanta dell'Ottocento. Will Andrews, dopo tre anni a Harvard, lascia il Massachusetts e, pieno di vaghi sogni e aspirazioni emersoniane verso la Natura Selvaggia, va all'Ovest. Si trova così a Butcher's Crossing, poco più che un rozzo accampamento ai margini del nulla abitato da uomini duri, sempre in cerca di un modo per fare soldi, o per scialacquarli. È proprio uno di questi individui che racconta all'ex studente di una meravigliosa valle nascosta tra le Rocky Mountains, popolata di immense mandrie di bisonti che non hanno mai conosciuto l'odore, o il fucile, dell'uomo. Aspettano solo di essere cacciati e scuoiati da uomini abbastanza coraggiosi, o abbastanza folli, da riuscire a scovarli. Andrews sarà uno di loro. Ma la realtà di ciò che lo attende, ciò che scoprirà su di sé e sul suo Paese, non è quello che aveva immaginato. Lirico e spietato, epico e dissacrante, Butcher's Crossing è un potente romanzo di formazione e la cronaca della fine di un'epoca; il racconto di una trasformazione personale e collettiva; ma soprattutto una riflessione, di penetrante profondità, sul rapporto tra essere umano e natura. -
Basta dirlo
Con il suo stile semplice e diretto, Paolo Borzacchiello condivide con il lettore quanto ha imparato in anni di studi nell'ambito dell'intelligenza linguistica e delle interazioni umane: ci spiega quali espressioni ci ostacolano nell'ottenere i risultati che desideriamo e quali invece sono armi potentissime in grado di garantirci autorevolezza in ogni contesto, quali frasi agiscono come incantesimi e ci fanno stare bene e quali invece demoliscono la nostra autostima e ci impediscono di essere felici. -
Tokyo vice
Jake Adelstein, dal 1993 al 2005, è stato cronista di nera per lo «Yomiuri Shinbun», il più grande quotidiano del Giappone, e dal 2005 al 2007 investigatore capo del dipartimento di Stato statunitense in un'indagine sul traffico di donne nel Sol Levante. In queste pagine offre ai lettori il resoconto emozionante delle inchieste che l'hanno portato a incrociare le armi con uno dei più grandi boss della yakuza e a rischiare la vita (al punto di entrare per più di un anno nel programma protezione testimoni), quando i suoi scoop hanno svelato uno scandalo che dalle strade di Tokyo arrivava fino agli insospettabili uffici dell'FBI. Ma Tokyo Vice , da cui è tratta una serie tv, è anche una disamina rigorosa del crimine organizzato nipponico, tra estorsioni, sfruttamento della prostituzione, collusioni con la politica. -
L' invenzione del suono
Gates Foster ha perso sua figlia, Lucy, diciassette anni fa. Da allora non ha mai smesso di cercarla. All'improvviso, un nuovo scioccante sviluppo gli fornisce il primo indizio su quella drammatica vicenda in oltre un decennio. Questo potrebbe significare che finalmente Foster è sul punto di scoprire la terribile verità sulla sua sparizione. Nel frattempo, Mitzi Ives si è guadagnata una grande fama tra i rumoristi, gli artisti che, foggiando suoni sempre più coinvolgenti, conferiscono ai film di Hollywood la loro autenticità. Usando le stesse tecniche segrete di suo padre prima di lei, è diventata un'esperta nel settore dei suoni che si accompagnano alla violenza e all'orrore, e ora è ricercatissima nel mondo degli studios proprio per questa sua straordinaria capacità di creare urla tanto agghiaccianti da sembrare reali. Com'è inevitabile, ben presto Foster e Ives si troveranno in rotta di collisione e le conseguenze di questo fatto rischieranno di mettere a nudo tutta la terribile violenza che si nasconde sotto la facciata scintillante e apparentemente perfetta di Hollywood. ""L'invenzione del suono"""" non è solo una storia sopra le righe, ma è anche una sorprendente e inquietante riflessione sulla mercificazione della sofferenza e sul pericoloso potere dell'arte, e ci regala un Palahniuk all'apice dei suoi sinistri e affascinanti poteri di stregone letterario."" -
Inferno
«Un nuovo commento alla Divina Commedia senza nessuna pretesa specialistica, nato dall'amicizia con un gruppo di ragazzi che ha accettato la sfida di un dialogo tra il Sommo Poeta e la loro vita di ogni giorno, con le sue ferite e le sue domande. Un commento che, arricchito dalle formidabili immagini di Gabriele Dell'Otto, spero possa contribuire allo scopo che Dante stesso si era prefissato scrivendo la Commedia: ""allontanare i viventi in questa vita dallo stato di miseria e condurli allo stato di felicità"""". Tutti, indipendentemente dall'età, dalla professione, dal grado di studi.» (Franco Nembrini)"" -
Tutte le poesie
Un esercizio poetico che si è dipanato per buona parte del Novecento, dal volume di esordio del 1951, Linea K (ma la prima poesia datata, La nuvola, è del 1937) fino alle ultime plaquette apparse nel 2010. «Un'opera complessiva» scrive Maurizio Cucchi «che si è svolta ed è venuta arricchendosi nell'ampio arco temporale di oltre mezzo secolo, un'epoca in continuo mutamento, di cui ha saputo essere un singolare, saggio e acuto testimone affabile attraverso l'impareggiabile rigore semplice della sua parola.» Ancora oggi la poesia di Luciano Erba, poeta umanissimo e irrequieto, mantiene intatta tutta la freschezza inventiva e la vitalità, l'impeccabile grazia del suo primo apparire, riuscendo ad attrarre un ampio numero di lettori. Aspetti caratteristici dell'affabilità e della sprezzatura del suo stile sono la capacità di dare voce all'immaginazione fanciullesca, talora dissimulando una raffinata cultura, e l'abilità con cui sfugge alle trappole emotive della soggettività preferendole il dato concreto e quotidiano del reale, nel quale sa ritrovare pienezza di senso. Non vanno infine dimenticate la sua ironia, sottile strumento di conoscenza, e una limpidezza e agilità comunicativa che hanno pochi uguali nella nostra tradizione poetica. -
Il mandala della vita. 12 leggi per ritrovare l'armonia e la felicità
In queste pagine preziose Franco Berrino ed Enrica Bortolazzi hanno deciso di racchiudere in 12 leggi fondamentali quello che hanno imparato nel loro percorso e che ha dato vita negli anni allo spirito della Grande Via, la loro associazione che promuove una vita sana per una longevità felice. Indicazioni che riguardano non solo il nostro corpo e il modo di nutrirlo, dimostrando nella pratica come mangiare sano e biologico non sia in realtà più costoso, ma anche la nostra anima, con riflessioni, rituali ed esercizi (tra gli altri i benefici del canto e del ballo) per infonderle nuova pace ed energia. -
Purgatorio
«Delle tre cantiche il Purgatorio è quella che più facilmente possiamo sentire nostra. Perché nostra, quotidiana, è la domanda drammatica da cui tutto il cammino del Purgatorio muove: si può ricominciare? Il male c'è, è innegabile, a volte sembra invincibile, per quanto ci sforziamo, ci ricadiamo sempre; ma davvero è l'ultima parola? Si può sperare di raggiungere il bene? Di tornare ""puri e disposti a salire a le stelle""""?». (Franco Nembrini)""