Sfoglia il Catalogo feltrinelli003
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7881-7900 di 10000 Articoli:
-
Io conto. Ediz. a colori
Anna Cerasoli continua il suo fortunato cammino attraverso la matematica spiegata ai più piccoli. Come sempre l'obiettivo è dimostrare come la matematica non sia una scienza lontana e ostica ma si trovi ovunque attorno a noi. I numeri inoltre acquistano significato se messi in relazione tra loro; ed è così che il protagonista (un ragazzino che frequenta le elementari) si avvicina all'universo delle frazioni giocando e riflettendo su di esse. Le ""furbate"""", che hanno fatto la fortuna del primo libro accompagnano tutto il volume e aiutano il lettore suggerendo calcoli veloci e scorciatoie. Età di lettura: da 8 anni."" -
Tana libera tutti. Sami Modiano, il bambino che tornò da Auschwitz
Sami Modiano aveva solo otto anni quando è stato espulso dalla scuola. Abitava a Rodi, all'epoca territorio italiano, ed era in terza elementare. Il maestro non gli spiega il perché, gli dice solo di tornare a casa dal padre. Da quel giorno Sami smette di essere un bambino e diventa un ebreo. Con il padre Jakob e la sorella Lucia affronta le difficoltà delle leggi razziali fasciste, fino al rastrellamento dell'intera comunità ebraica avvenuto nel luglio del 1944. Sami e la sua famiglia vengono caricati su una nave e poi ad Atene su un treno. Un mese di viaggio in condizioni disumane, verso il campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Lì all'inizio riesce a vedere da lontano la sorella, ma quando lei scompare il padre decide di presentarsi all'ambulatorio, che nel campo equivale a una condanna a morte. ""Tu ce la devi fare,"""" dice Jakob salutando il figlio, e queste parole diventeranno la sua arma per resistere. Nel 2005 Sami ha trovato la forza di tornare ad Auschwitz, insieme a un gruppo di ragazzi e al sindaco di Roma Walter Veltroni, e da quel momento non ha mai smesso di incontrare gli studenti. """"Sono stato l'unico della mia famiglia a sopravvivere e per anni mi sono chiesto: """"Perché?"""". L'ho capito solo quando ho deciso di raccontare: sono sopravvissuto per testimoniare."""" """"Mi metto a giocare a nascondino. Il gioco più pericoloso. I nazisti mi cercano, io sfuggo e con un balzo arrivo a un albero, batto la mano sul tronco, grido la frase magica, si aprono i cancelli e tutti possono tornare a casa. """"Tana libera tutti!"""" Sarebbe meraviglioso. Ma qui siamo ad Auschwitz."""" Età di lettura: da 10 anni."" -
La squadra dei miei sogni
Ariel ha quattordici anni e dedica il suo tempo alla scuola, agli amici e al calcio. La sua vita scorre tranquilla fino a quando comincia a lavorare in uno dei quartieri più poveri di Buenos Aires e conosce una ragazza che lo coinvolge in un'avventura senza precedenti: recuperare da una banda di delinquenti il primo pallone con cui giocò Diego Armando Maradona. Ariel e i suoi amici dovranno confrontarsi con i pericoli della marginalità e con una polizia violenta. Supereranno prove e tentazioni senza perdere il coraggio e il buon umore, restando fedeli ai loro principi, all'amicizia, alle passioni. Età di lettura: da 10 anni. -
Il canto di Natale
Scrooge è talmente arido da rifiutare anche il calore del Natale, per lui solo una perdita di tempo e di soldi. Sarà il fantasma del suo ex socio Jacob Marley a visitarlo per primo. Poi sarà la volta di altri tre spiriti, che gli restituiranno in rapida sequenza la visione del suo Natale passato (di quando cioè lui era un bambino solo e triste), di quello presente (quello del suo contabile Cratchit e del figlio in predicato di morte per la mancanza di cure adeguate) e infine del Natale futuro, quello della sua morte, che verrà accolta con derisione e freddezza da tutti i suoi conoscenti. È in questo momento che il vecchio avaro si pente dei propri comportamenti e cambia registro, ravvedendosi e finalmente celebrando in modo adeguato lo spirito del Natale, con generosità e trasporto per gli affetti familiari. Il celeberrimo racconto dickensiano, tante volte riadattato dal cinema, dalla televisione e persino dal fumetto, in una nuova, puntuale traduzione. Età di lettura: da 8 anni. -
Incendi
Nell'estate del 1960 la città di Great Falls, Montana, fu circondata dal fuoco. Il fumo proveniente dalla foresta in fiamme coprì le montagne a sud, ovest e a est. Fu l'estate in cui il padre di Joe trasferì la famiglia nel Montana per non perdere l'occasione del boom petrolifero. Fu l'estate in cui il padre perse il lavoro al golf club e andò a combattere l'incendio. Fu l'estate in cui la madre di Joe incontrò Warren Miller e s'innamorò di lui. Fu l'estate in cui Joe si accorse che i genitori erano qualcosa di inesplicabile, come tutti. Nessuno di questi personaggi ritiene che la felicità gli sia dovuta. Tutti devono fare degli aggiustamenti nei confronti degli altri. Tutti, quando è in gioco la propria sopravvivenza, richiedono innocentemente che il proprio interesse prevalga, anche su quello delle persone che amano. Nessuno, sembra dirci Ford, conosce il perché delle proprie azioni. Semplicemente le compiamo. Sradichiamo le nostre esistenze, abbandoniamo i figli, cambiamo i compagni di vita: tutto nel vago perseguimento della felicità. -
Madri che feriscono. Liberarsi dalla loro influenza per rinascere
Negligenti, narcisiste, svilenti, evitanti, distruttive, vanitose, violente. Talvolta, perfette, solo in apparenza, però! In una parola: tossiche, perché come le tossine infettano la vita dei loro figli. Sono madri che non sanno amare. In comune hanno il fatto che sono difficili da smascherare perché all'esterno possono anche sembrare brave mamme, ma in realtà esercitano le loro violenze, spesso sottili, giocando su un sentimento e un bisogno essenziale del bambino: sentirsi amato. È difficile ammettere che una madre possa essere inadeguata o violenta nei confronti di un figlio, perché una madre, per il senso comune, è necessariamente una buona madre. Eppure il trauma del maltrattamento materno, nelle sue varie declinazioni, segna non solo l'infanzia ma anche la vita adulta, soprattutto quando la sofferenza è taciuta. Questo libro dà voce alle vittime di queste madri che feriscono. Aiuta a capire cosa scatena il maltrattamento materno e quanto sia difficile guarirne anche da adulti, perché a volte s'instaura tra le due parti un legame drogato. Anne-Laure Buffet offre delle vie per recuperare autonomia e fiducia in se stessi, per elaborare il lutto della madre ideale, liberando, così, nuove forze e nuove risorse affettive. -
Le visionarie 1933-1943. Arendt, De Beauvoir, Rand, Weil e il pensiero della libertà
È il decennio più buio del Novecento. Tra il 1933 e il 1943 finisce precipitosamente il secolo d'oro della modernità europea e comincia il capitolo più nero della nostra storia, che trascina nel baratro tutto l'Occidente. La Grande depressione schiaccia le democrazie. La paura e la povertà innescano il desiderio di leader forti. In Germania Hitler prende facilmente il potere e fa sprofondare il mondo in un'altra guerra. Le spire del totalitarismo penetrano nella vita quotidiana. Nessuno può fuggire. Non esistono alternative all'oppressione, all'esilio o alla resa. Per la libertà non c'è più spazio. Nel momento più lugubre della tempesta, quando ogni speranza sembra vana, quattro filosofe, ognuna con una voce unica e folgorante, gettano le fondamenta intellettuali per una nuova società libera. Hannah Arendt, Simone de Beauvoir, Ayn Rand e Simone Weil nella catastrofe coltivano le loro idee rivoluzionarie: sul rapporto tra individuo e società, tra donna e uomo, sesso e genere, libertà e totalitarismo. Le loro vite avventurose le muovono dalla Leningrado di Stalin a Hollywood, dalla Berlino di Hitler e dalla Parigi occupata a New York; ma soprattutto le portano a pensare idee che non erano mai state pensate prima, senza le quali il nostro presente sarebbe diverso da come lo conosciamo. Ciascuna delle loro esistenze – da fuggitive, attiviste, combattenti della Resistenza – è una filosofia vissuta e una testimonianza potentissima del potere liberatorio del pensiero. Ancora oggi la loro opera è un esempio della salvezza che la filosofia può donare in tempi oscuri. Quattro grandi icone che insegnano cosa significa vivere per la libertà. Simone de Beauvoir, Hannah Arendt, Simone Weil e Ayn Rand: nelle furie e negli orrori del nazismo e della guerra quattro grandi visionarie, esuli e ribelli, militanti e geniali, inventano le radici di una società giusta. Un racconto sulla conquista della libertà, quando sembrava che fosse perduta per sempre. -
Talebani. Islam, petrolio e il grande scontro in Asia centrale
La scalata al potere dei talebani, il loro impatto sull'intera regione dell'Asia centrale, il loro ruolo nelle strategie delle grandi compagnie petrolifere, il mutamento della politica estera americana dagli anni settanta a oggi. Ahmed Rashid disegna con efficacia e scrittura coinvolgente l'attuale volto del fondamentalismo islamico, spiegando perché proprio l'Afghanistan sia diventato il punto cardine del terrorismo mondiale. Partendo dagli avvenimenti storici che hanno portato alla cosiddetta ""rivoluzione afgana"""" del 1973, il movimento dei talebani viene analizzato sotto diversi piani e aspetti - l'interpretazione del Corano, le politiche sociali, il coinvolgimento nel commercio dell'oppio, il rapporto con Osama bin Laden - e nella sua evoluzione fino all'intervento americano, conclusosi con la drammatica smobilitazione dell'estate del 2021 e il ritorno al potere dell'organizzazione degli """"studenti"""". Una ricostruzione storica, economica, etnica e geopolitica."" -
Questa storia
Ultimo Parri è uno che per tutta la vita si misura con le velocità: si imbatte, bambino, nella follia delle automobili, quando quello sfrecciare è ancora il sogno di pochi; scopre, appena ragazzo, la sospensione di ogni movimento nelle trincee di Caporetto; si muove, da adulto, sviluppando una sua andatura naturale appresso alla vita, a certe sbilenche forme di amore, a un'idea tutta sua di attesa. Una cosa la sa per certo: ciascuno di noi nasce per un destino preciso. E lui, il suo, lo ha chiaro. Adesso, è solo questione di trovare il passo con cui farlo accadere. -
I barbari. Saggio sulla mutazione
Dodici anni prima dell'uscita di The Game, ecco il suo nocciolo. Un viaggio iniziato in 30 puntate sul quotidiano la Repubblica e concluso sulla Muraglia Cinese, con lo sguardo all'orizzonte: stanno arrivando. Sono i barbari che vengono a smantellare la civiltà, pezzo dopo pezzo. Ma poi che ci fanno con tutte quelle rovine? Le calpestano senza smettere di correre o se ne servono per costruire qualcosa di nuovo? Che facce hanno, questi barbari? Come si muovono? Chi sono davvero? E se loro sono loro, noi chi siamo? -
La Sposa giovane
Siamo all'inizio del secolo scorso. La promessa sposa è giovane, arriva da lontano, e la famiglia la accoglie, quasi distrattamente, nella elegante residenza fuori città. Il figlio non c'è, è lontano, a curare gli affari della prospera azienda tessile. Manda doni ingombranti. E la sposa lo attende dentro le intatte e rituali abitudini della casa, soprattutto le ricche colazioni senza fine. C'è in queste ore diurne un'eccitazione, una gioia, un brio direttamente proporzionale all'ansia, allo spasimo delle ore notturne, che, così vuole la leggenda, sono quelle in cui, nel corso di più generazioni, uomini e donne della famiglia hanno continuato a morire. Il maggiordomo Modesto si aggira, esatto, a garantire i ritmi della comunità. Lo zio agisce e delibera dietro il velo di un sonno che non lo abbandona neppure durante le partite di tennis. Il padre, mite e fermo, scende in città tutti i giovedì. La figlia combatte contro l'incubo della notte. La madre vive nell'aura della sua bellezza mitologica. Tutto sembra convergere intorno all'attesa del figlio. E in quell'attesa tutti i personaggi cercano di salvarsi. -
Omero, Iliade
Questo volume nasce da un progetto di rilettura del poema omerico destinato alla scena teatrale. Baricco smonta e rimonta l'Iliade creando ventun monologhi, corrispondenti ad altrettanti personaggi del poema e al personaggio di un aedo che racconta, in chiusura, l'assedio e la caduta di Troia. L'autore ""rinuncia"""" agli dei e punta sulle figure che si muovono sulla terra, sui campi di battaglia, nei palazzi achei, dietro le mura della città assediata. Tema nodale di questa sequenza di monologhi è la guerra, la guerra come desiderio, destino, fascinazione, condanna. Un'operazione teatrale e letteraria insieme, dalla quale emerge un intenso sapore di attualizzazione, riviviscenza, urgenza, anche morale e civile."" -
Immagina di essere in guerra
Immagina che ci sia la guerra, non in un posto lontano, ma qui, in Italia, in mezzo a noi. Gli stati democratici sono stati sostituiti da varie dittature. La Francia, la Germania, l’Italia e la Grecia sono in guerra tra loro da anni. Tutte le città sono state distrutte e nessun luogo è sicuro. Paura, freddo e fame attanagliano l’Europa. Chi ne ha la possibilità fugge in Medio Oriente, come il quattordicenne protagonista di questa storia. Lui e la sua famiglia si rifugiano in un campo profughi in Egitto, dove però non ci sono abbastanza risorse, la vita quotidiana è estenuante e viene preso di mira dai coetanei provenienti da altri paesi. Dato che la sua famiglia non ha un permesso di soggiorno, lui non può andare a scuola, imparare l’arabo o trovare un lavoro. Si sente un cittadino di terza classe e sperimenta l’isolamento e il razzismo. Con un linguaggio di assoluta limpidezza e semplicità, Janne Teller rende percepibile l’orrore della guerra, dell’esilio e dell’emarginazione e che cosa significa sopravvivere in una terra lontana e straniera. Un testo dedicato ai ragazzi, importante per suscitare nelle nuove generazioni una riflessione seria su un tema di grande attualità e perfetto per lo sviluppo di laboratori nelle scuole. Età di lettura: da 12 anni. -
Un' isola nel mare
Estate del 1939. Due sorelline ebree austriache sono inviate dai genitori in Svezia, dove abiteranno presso due famiglie su un'isola al largo di Goteborg. Steffi e Nelli pensano di rimanere lontane per pochi mesi, ma con l'arrivo della guerra dovranno trovare un modo di costruire una nuova vita. Un romanzo ispirato alla storia vera di un gruppo di bambini ebrei sfuggiti al nazismo e ospitati in Svezia per un lungo periodo. Età di lettura: da 10 anni. -
Attenti al cane! Ediz. ad alta leggibilità
Quando Terry entra con la mamma nel negozio di animali per comprare un cane, è convinta che sarà lei a scegliere il suo futuro amico peloso e non il contrario! Strudel infatti non è un cucciolo qualunque, e prima di accettare di essere comprato vuole fare alla bambina qualche domanda: “Quante passeggiate mi farai fare? Ti piace ballare? Mi porterai dal dottore? Mi farai le carezze (mi piacciono molto)?”. Terry è sbalordita, ma cerca di essere all’altezza delle aspettative del cane, sperando con tutto il cuore che la accetti come sua padroncina. Età di lettura: da 7 anni. -
Le avventure di Aquila e Giaguaro
Alex ha quindici anni ed è un ragazzo come tanti, va a scuola, suona il flauto e ama scalare le montagne. Quando però sua madre si ammala gravemente, viene affidato alla nonna Kate, famosa giornalista sempre in giro per il mondo, che lo porta con sé in una pericolosa missione nella foresta amazzonica. Qui, sulle tracce di una leggendaria creatura dalle dimensioni mostruose, il ragazzo incontra Nadia, figlia della guida brasiliana che accompagna la spedizione. Insieme i due ragazzi dovranno affrontare la Bestia, svelare il mistero dell'acqua della vita e delle uova di cristallo, scoprire dove vive il Popolo della Nebbia e salvare gli indios dallo sterminio, oltre che la propria pelle. Usciranno da questa avventura trasformati: d'ora in poi si chiameranno Aquila e Giaguaro. L'intrepida nonna Kate presto coinvolge i due ragazzi, ormai inseparabili, in altri viaggi: nel Regno Proibito, tra le montagne dell'Himalaya, dove conosceranno la medicina orientale, le arti marziali, il buddismo e vedranno messa a repentaglio l'armonia di una cultura millenaria, e poi in un safari a dorso d'elefante nel cuore dell'Africa, tra coccodrilli, re, generali, stregoni voodoo e missionari, dove l'antico popolo dei pigmei è tenuto in schiavitù da tre avidissimi potenti. Età di lettura: da 13 anni. -
Novecento. Un monologo
Anni trenta del Novecento. Si racconta che sul Virginian, il piroscafo che faceva la spola tra l'Europa e l'America, si esibisse ogni sera un pianista straordinario, capace di suonare una musica mai sentita prima. Si dice che fosse nato su quella nave e che da lì non fosse mai sceso. Si dice che nessuno sapesse il perché. Questa è la sua storia. Età di lettura: da 13 anni. -
Abito da sera
“È stato umiliante sentire che le mie capacità esistevano solo in un mondo in abito da sera, pieno di falsità.” Negli anni Sessanta del secolo scorso la buona società giapponese vive tra circoli elitari e serate di gala in cui è d’obbligo l’abito da sera all’occidentale e il non plus ultra dello chic sta nell’infarcire le conversazioni di termini stranieri. Proprio in un esclusivo club ippico viene organizzato il primo incontro fra i rampolli di due famiglie agiate, Toshio e Ayako. Pur molto diversi, i due giovani sono spinti alle nozze dal sentimento, e ancor più dalle trame della dispotica madre di lui. Affinché la loro unione sopravviva, dovranno fare i conti con la società a cui appartengono e con l’ingerenza sempre più pressante della donna, decisa a manipolare e a dirigere la loro vita in quel mondo svuotato di qualsiasi autenticità. Pubblicato a puntate su una rivista femminile tra il 1966 e il 1967, Abito da sera è una commedia di sorridente irriverenza, considerata atipica per la produzione di Mishima, almeno rispetto all’immagine tragica e austera che di lui si è imposta agli occhi dei lettori occidentali. Questa satira dell’alta società giapponese, desiderosa solo di apparire, restituisce invece al pubblico italiano la poliedricità di uno scrittore versatile che, anche attraverso la letteratura d’intrattenimento, ritrae magistralmente vizi e debolezze dell’uomo. -
Il giuoco dell'oca
Entrare nel Giuoco, giocare la partita, vuol dire cercare di rispondere alle domande più antiche e comprendere il significato delle cose e del mondo. Questa seconda opera in prosa di Edoardo Sanguineti è dunque davvero un gioco dell’oca, una serie di avventure di un “io” saltimbanco da leggere come legate l’una all’altra, come autonome ma anche, abbandonandosi al gioco, tirando i dadi. Se il gioco tradizionale può avere da 63 a 90 caselle, in questo caso sono 111 i brevi testi lungo cui l’autore invita chi legge a seguirlo: un’avventura combinatoria dove ritroviamo oggetti, personaggi, situazioni, in un intreccio di parole e cose, di donne, di uomini e di immagini, spesso in continua metamorfosi. Senza scordare il gusto tutto personale di Sanguineti per le apparenze che celano doppi, tripli, quadrupli fondi: trasfigurazioni che investono oggetti e personaggi, mutandone la forma e il valore – ed ecco quindi che il libro si apre con una bara nella tessera I, mentre nella II c’è un bar; poi la bara diventerà un sarcofago, ne uscirà una mummia, la quale alla fine monterà sopra una botte che, diventata barca, le permetterà di navigare. -
Le avventure di Guizzardi. Storia di un senza famiglia
Guizzardi detto Danci è una sorta di Pinocchio adulto, che scivola lungo una serie di avventure comiche e surreali trarnpericolose e irascibili vedove, vecchi laidi e taccagni, indovini, fantasmi scorbutici, condòmini che tramano nell’ombra,rnindovini e violinisti matti. Su tutti Guizzardi posa lo sguardo stralunato di chi vede il mondo per la prima volta, non dà nullarnper scontato e non conosce il parametro della normalità comunemente intesa. La precarietà con cui abita l’esistenza è larnstessa con cui si esprime: il suo è un linguaggio strampalato e traballante, sbilenco, ma che proprio in virtù del suo esserern“fuori asse” regala a Guizzardi un’autenticità e un genio inaspettato che rendono questo libro molto più che una commediarnà la Buster Keaton. Come dice Paolo Nori nella sua prefazione, in questo susseguirsi di peripezie “c’è la miseria dei nostrirnpranzi e delle nostre vite geometrili, quella forza terribile e innominabile che ci costringe a stare insieme anche quandornnon ci sopportiamo, ci sono le nostre tristi, insignificanti esistenze che sono tutto quello che abbiamo.”