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Atlante dei batteri. Un mondo di bellezza contagiosa
Dalla peste agli antibiotici, dalla genetica all'ingegneria dei materiali, un'avvincente esplorazione nel misterioso mondo dei primi abitanti della Terra.«Animali e piante vanno e vengono. I batteri restano.»Vivono dentro e fuori di noi. Più numerosi dei corpi celesti nella nostra galassia, ricoprono ogni superficie del pianeta. Possono tornare in attività dopo milioni di anni e sopravvivere alle condizioni più estreme: nello spazio, sulle cime dell'Himalaya, nel cuore dei vulcani. Alcuni batteri sono «da record» per le loro capacità, altri prediligono cibi davvero insoliti: scompongono gli inquinanti, decompongono i materiali organici, convertono l'azoto in ammoniaca. Alcuni aiutano l'uomo fin dagli albori della civiltà – senza di loro non esisterebbero yogurt, birra e formaggi –, altri ne minacciano la sopravvivenza in forme sempre nuove e più resistenti. Dalla botanica alla biologia, dall'economia all'evoluzione delle malattie infettive, l'appassionante storia del nostro rapporto con i batteri attraverso cinquanta ritratti dei più curiosi tra questi minuscoli padroni del mondo. -
Ottantafame. Ricettario sentimentale degli immortali anni '80
È negli anni ottanta che il cibo in Italia diventa food. Appena uscito dagli anni di piombo e dalla crisi economica, il Paese desidera lasciarsi alle spalle divisioni e austerità, per aprirsi al mondo e allo stesso tempo dedicarsi al piacere privato del mangiare. In una cultura gastronomica varia ma tradizionalista come la nostra questo vuol dire in primo luogo rompere tabù, «contaminare»: ecco quindi che il salmone affumicato, il risotto alle fragole e champagne e le merendine Girella prendono posto nelle case degli italiani che fanno sfoggio di un nuovo benessere, mentre i giovani scoprono il lusso in un Long Island, l'America in un fast food, e Gualtiero Marchesi rivoluziona l'alta cucina internazionale con piatti che sembrano venire da un altro pianeta. In questo percorso a tappe tra pietanze iconiche e ingredienti inusuali, Carlo Spinelli (che in quel decennio era solo un bambino attratto irresistibilmente dal turbinio di pubblicità zuccherose e seducenti) approfondisce e divaga con leggerezza su un periodo fondante della nostra identità e dei nostri desideri, raccontando splendori e miserie di una nazione divisa tra il disastro di Chernobyl e la Milano edonista di yuppie e paninari. Confermando che, in qualunque epoca, siamo quello che mangiamo, ma soprattutto mangiamo come le persone che vorremmo essere. Con 24 ricette più o meno memorabili semplici da realizzare facili da riassaggiare deliziose da provare anche da chi, all'epoca, non era ancora nato! -
L' uomo della dinamite
Il primo romanzo del creatore del commissario Wallander. L'emozionante ritratto di un secolo attraverso i ricordi, i sogni e le parole di un comune operaio.«Rileggendo questo libro ora, mi accorgo che quarto di secolo non è stato poi così lungo. Quello che ci trovo scritto vale in gran parte ancora oggi» – Henning Mankell«Le riflessioni che Mankell affida a questo libro rievocano i temi e l'ingegnosità dei suoi ultimi polizieschi. È un romanzo inquieto, complesso, grandioso» – Paul Binding, The Times Literary Supplement«Henning Mankell è stato uno dei grandi scrittori del nostro tempo. È come Simenon, Roth, Irving. E ogni volta che si prende in mano un libro di un autore così, è come tornare a casa» – Georg Seeßlen, Die Zeit«Ammirevole» – Mike Peed, The New York TimesÈ un sabato pomeriggio del 1911, quando un giovane operaio della squadra di brillatori alle prese con la costruzione di una strada ferrata nel Sud della Svezia rimane coinvolto in un'esplosione devastante. Anche se tutti lo danno per spacciato, Oskar Johansson sopravvive alla dinamite che ha fatto a pezzi il suo corpo, e si riprende il lavoro e la vita. Una vita di passioni assolute: l'amore profondo per una donna che gli resterà sempre vicino, tre figli, e un travolgente ardore civile e politico che lo animerà sino alla fine dei suoi giorni. Riuscirà a vedere l'inizio di qualcosa che vagamente assomiglia alla rivoluzione da lui tanto attesa e che non ha mai smesso di immaginare dall'isolotto dell'arcipelago dove trascorre le sue estati; un desiderio che nutre la sua anima, persuadendolo che la dissoluzione di quella società così iniqua sia vicina: «Un bel botto di dinamite, e tanti saluti a tutti.» Il romanzo d'esordio di Henning Mankell, oggi pubblicato in Italia per la prima volta, è il racconto poetico e penetrante di un vero eroe della classe operaia che lotta per l'anima di una nazione: ispirato dall'appassionato desiderio di giustizia sociale che pervade anche i suoi polizieschi, L'uomo della dinamite racchiude in germe tutto il futuro lavoro del suo autore, attraversato da una profonda malinconia, e da un'incrollabile fiducia nell'individuo. -
Il guardiano dei coccodrilli
Ognuno di noi ha dei segreti, ma a volte i segreti sono bugie. Dalla Danimarca, il primo romanzo della serie di Copenhagen, un thriller sul potere della scrittura e della fantasia ad alto tasso di adrenalina.«Che fantastico esordio! Adoro i personaggi, lo stile frizzante e le descrizioni di Copenaghen. Katrine Engberg è una star assoluta!» – Camilla Läckberg«L'omicidio è intrigante, i personaggi taglienti, la città bellissima, in tutte le sue contraddizioni» – Publishers Weekly«Un'appassionante novità nel pantheon del giallo scandinavo» – O, The Oprah MagazineChi poteva mettersi a scrivere su quella cartella se non l'assassino? Gli omicidi e il romanzo dovevano per forza essere inscindibilmente legati fra loro.Davanti al corpo tagliuzzato di Julie, giovane studentessa trovata morta nel suo appartamento, la polizia di Copenaghen non ha risposte: la sola traccia lasciata dall'assassino sembra essere il misterioso disegno, simile a un origami, che la lama di un coltello ha inciso sul viso della ragazza. A guidare le indagini è l'investigatore Jeppe Kørner, affiancato da Anette Werner: lui – con l'aria del classico sbirro separato – in profonda crisi di autostima, lei energica e dirompente, sempre di buonumore. La loro attenzione si concentra sulla padrona di casa, che vive al terzo piano della stessa graziosa palazzina in cui è stato rinvenuto il cadavere, nel centro storico della capitale danese. Docente di letteratura in pensione con la tendenza a organizzare scintillanti cene mondano-artistiche, Esther de Laurenti si rivela infatti essere un'aspirante scrittrice di gialli. E, curiosamente, l'omicidio di cui si legge nel manoscritto a cui sta lavorando ricalca esattamente le modalità con cui è stata uccisa la sua inquilina. Un collegamento tra finzione e realtà troppo clamoroso perché possa essere ignorato. Con la leggerezza e l'ironia che la contraddistinguono, Katrine Engberg è la sorprendente rivelazione del poliziesco scandinavo, di cui rinnova la tradizione con una voce fresca, la ricchezza emotiva e psicologica dei suoi personaggi, i colpi di scena e una profonda sensibilità nel ritrarre gli abissi dell'animo e i destini umani. -
La gabbia dorata. La storia di Faye. Vol. 1
Faye sembra avere tutto. Un marito perfetto, una figlia adorabile e un lussuoso appartamento nel quartiere più elegante di Stoccolma. Ma, al di là della superficie scintillante, è una donna tormentata dai ricordi legati al suo oscuro passato a Fjällbacka, una donna che sempre più si sente prigioniera di una gabbia dorata. Un tempo era forte e ambiziosa. Poi è arrivato Jack, il marito, e lei ha rinunciato alla sua vita. Jack non è un uomo fedele, però, e quando Faye lo scopre, il suo mondo va in pezzi. Non le resta più niente, è distrutta. Fino al momento in cui decide di passare al contrattacco e di vendicarsi in modo raffinato e crudele... Faye non è certo la prima donna al mondo a essere stata umiliata dal marito, trattata come una stupida e costretta a lasciare il posto a una più giovane e piacente. Ma per lei è arrivato il momento di dire basta: «Unite siamo forti, non ci rassegneremo mai più al silenzio.» -
La ragazza che doveva morire. Millennium. Vol. 6
Tutta la verità su Lisbeth Salander.«Lagercrantz ha fatto un lavoro magnifico, difficile immaginare un sequel più fedele a Stieg Larsson di questo» – The Wall Street JournalLisbeth Salander è scomparsa. Ha svuotato e venduto il suo appartamento in Fiskargatan, a Stoccolma, e nessuno sa dove si nasconda. Neppure dal suo computer arrivano segnali di vita, e ora Mikael Blomkvist, alle prese con una deludente inchiesta sul crollo delle borse destinata al prossimo numero di Millennium, ha bisogno del suo aiuto. Sta cercando di risalire all'identità di un senzatetto trovato morto in un parco, a Tantolunden, con in tasca il suo numero di telefono. Per quale ragione quel barbone alcolizzato che non compare in alcun registro ufficiale voleva mettersi in contatto con lui? E perché farneticava ossessivamente di Johannes Forsell, il discusso ministro della Difesa, al centro di una feroce campagna mediatica? Lisbeth, però, ha ben altro per la testa: la ragazza che odia gli uomini che odiano le donne è sulle tracce di Camilla, la sorella gemella con cui vuole regolare i conti una volta per tutte. Ma mentre cerca di chiamare a raccolta il desiderio di vendetta che l'anima da sempre, il passato torna a mettersi in mezzo, con il suo seguito di violenza e distruzione. In una caccia dove le parti continuano a invertirsi e, tra sorprendenti scoperte genetiche e misteriose fabbriche di troll, un filo di fuoco unisce le vette dell'Everest agli abissi della rete criminale russa, l'indomita hacker con il drago tatuato sulla schiena intende mettere finalmente a tacere quelle ombre, e bruciare il male alla radice. -
Cartoline dalla fine del mondo. La serie di Radeschi. Vol. 6
Milano. Durante un esclusivo party all'interno del palazzo dell'Arengario, sede del Museo del Novecento, uno degli invitati viene misteriosamente ucciso sotto il quadro Il quarto stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo. Il vicequestore Loris Sebastiani, incaricato delle indagini, capisce subito che in quel delitto qualcosa non torna e che avrà bisogno di aiuto per catturare il misterioso e geniale hacker che si fa chiamare Mamba Nero e tiene in pugno la polizia. Solo una persona può fare al caso suo: il giornalista e hacker Enrico Radeschi. È tempo che rientri in servizio, ovunque si nasconda. Così, dopo otto anni trascorsi da fuggitivo in giro per il mondo, Radeschi viene richiamato a Milano per seguire il complicato caso. Una vera e propria partita a scacchi con Mamba Nero, i cui delitti sempre più efferati sembrano direttamente ispirati da Leonardo da Vinci. -
La bella sconosciuta
Chi è realmente Angela, la bella sconosciuta assediata da tre uomini in competizione fra di loro?«""La bella sconosciuta"""" si legge con grande piacere, si sorride e alla fine si accelera perché un mistero da svelare c'è, anche se non è quello che si pensava» – 7, Corriere della SeraMetti una notte di San Lorenzo, stelle cadenti, un prato con una festosa brigata di amici, cibo e vini buonissimi – eh già, facile, siamo nell'Alta Langa Piemontese –, l'atmosfera scanzonata e carica di erotismo – eh già, facilissimo, siamo nel pieno di una torrida e languida estate in campagna. Metti che questa arcadia venga bruscamente interrotta da una funesta disgrazia che, metti, il maresciallo Giuseppe – Beppe – Buonanno, comandante della locale stazione dei carabinieri, sospetta da subito non essere affatto un incidente ma un omicidio bello e buono. Metti che tra conosciuti e amati personaggi della saga farinettiana guidati dall'immancabile Sebastiano Guarienti, ai quali se ne aggiungono di nuovi, il maresciallo Buonanno si trovi a sbrogliare una delicatissima matassa che appare come uno sfuggente gioco di specchi, di bugie, di omissioni, con una domanda ben ferma in testa: ma chi è realmente Angela, la bella sconosciuta ospite di Sebastiano alle Vignole, assediata da tre uomini in competizione fra di loro? Metti che tutti i tasselli del rebus trovino il loro ordinato – ma inatteso, inquietante – posto. E se invece il gioco rimanesse aperto?"" -
La notte eterna del coniglio
Un'inaspettata apocalisse nucleare spazza via la razza umana e trasforma la Terra in un pianeta morto. Quattro piccoli nuclei familiari di San Francisco sopravvivono sigillati dentro altrettanti minirifugi antiatomici scavati nel prato dietro casa. Completamente isolati gli uni dagli altri, i superstiti possono comunicare tra loro in video grazie a un trasmettitore satellitare e per una manciata di giorni sembra che la vita possa continuare quasi normalmente. All'improvviso, però, gli occupanti di uno dei rifugi cominciano a udire degli strani rumori, dei colpi battuti contro la pesante porta blindata che li separa dall'esterno, come se qualcuno stesse «bussando » per poter entrare, nonostante la telecamera con cui scrutano la superficie riveli loro che nessuno si è mai avvicinato. Nel volgere di poche ore gli avvenimenti misteriosi si moltiplicano, finché un inimmaginabile «coniglio» rosa penetra nel rifugio e compie un orrendo massacro. -
A cercar la bella morte
In questa opera autobiografica, Carlo Mazzantini racconta la sua esperienza di giovane ""ragazzo di Salò"""". A diciotto anni, dopo l'armistizio dell'8 settembre, Mazzantini scappa da casa per andare al fronte a combattere. Unitosi ai superstiti di un battaglione di Camicie nere conoscerà sui monti della Valsesia e della Val d'Ossola gli orrori, le lacerazioni e le contraddizioni della guerra civile. Giulio Nascimbeni di questo libro ha scritto: «È la storia di uno dei tanti che dopo l'8 settembre scelsero di stare dalla parte dei tedeschi e dei repubblichini. Sognavano di combattere in prima linea contro gli angloamericani che risalivano lentamente l'Italia; quasi tutti andarono invece a rastrellare partigiani e renitenti alla leva nelle valli del Settentrione.»"" -
E i figli dopo di loro
Vincitore del Premio Goncourt 2018«Per scrivere di adolescenza e dei suoi riflessi cangianti servono una sensibilità tagliente e un tono capace di raccontare il battito del cuore, la rabbia e la fragilità: Nicolas Mathieu dimostra di esserne un maestro» – Le MondeLorena, agosto 1992. Anthony ha quattordici anni, le spalle larghe e una palpebra semichiusa che gli dà sempre un'aria imbronciata. Stéphanie è la più bella della scuola, ma nella valle dimenticata da Dio in cui è cresciuta l'avvenenza non serve a molto. Hacine è un po' più grande, ama le moto (soprattutto quelle prese agli altri) ed è ormai rassegnato all'idea di deludere il padre, arrivato in Francia dal Marocco sognando l'integrazione. L'estate in cui i tre ragazzi si incontrano è quella del primo bacio, delle prime canne, dei Nirvana nelle orecchie e delle corse in Bmx intorno al lago, della noia che si mescola alla rabbia e al desiderio di fuggire. Ma è anche un'estate torrida, in cui il vento caldo della globalizzazione ha già spazzato via buona parte dei posti di lavoro della regione lasciando le famiglie sul lastrico, impreparate ad affrontare la chiusura delle fabbriche e a immaginare un futuro diverso per sé e i propri figli. Di questo piccolo mondo periferico Nicolas Mathieu racconta speranze e miserie, luci e ombre, dando forma a un affresco sociale tenero e spietato. L'adolescenza di Anthony, Stéphanie e Hacine diventa per lui una lente straordinaria con cui guardare a un'Europa di provincia, alle sue illusioni di benessere bruciate nei falò estivi, alla sua innocenza perduta. Un'Europa che è anche la nostra. -
In viaggio su una gamba sola
Con il suo stile secco e tagliente e una narrazione priva di tentazioni sentimentali, in questo romanzo, per tanti aspetti autobiografico, il premio Nobel Herta Müller racconta l'esperienza della fuga dalla dittatura e di un esilio volontario, che non per questo risulta però meno doloroso.«L'opera di Herta Müller è politica nel senso più profondo, è letteratura che diventa testimonianza indispensabile» – The Globe and MailAlla vigilia della caduta del Muro di Berlino, Irene lascia il ""paese del dittatore"""" dove è nata e cresciuta e si mette in viaggio per """"l'altro paese"""". In perenne movimento tra stazioni grandi e piccole, treni e sale d'aspetto, Irene affronta il passaggio da un luogo familiare a una terra straniera, e la difficoltà di mettervi radici. Con il suo stile secco e tagliente e una narrazione priva di tentazioni sentimentali, in questo romanzo, per tanti aspetti autobiografico, il premio Nobel Herta Müller racconta l'esperienza della fuga dalla dittatura e di un esilio volontario, che non per questo risulta però meno doloroso. Racconta di un'esistenza """"slegata"""", ovvero priva di legami e alla ricerca di un tessuto che le permetta di connettere i momenti sparsi della sua esistenza; degli amori, delle inibizioni, di nostalgie e ricordi di una donna di trentacinque anni """"non più giovane"""", che vive tra i confini."" -
Signore delle lacrime
Con la tipica matrice della sua scrittura che fa della contaminazione una cifra stilistica originale, nel ""Signore delle lacrime"""" Antonio Franchini incrocia il reportage narrativo di un viaggio in India con la quotidianità della vita occidentale, il pantheon induista con il materialismo del nostro mondo, creando un sovvertirsi nei ruoli di Oriente e Occidente, esotico e domestico (familiare), racconto e ricordo, indian food e gastronomia emiliana, finzione e sprazzi autobiografici. Una leggera meditazione sulla morte e un apparente bilancio sulla vita che ogni uomo di mezza età può accennare a se stesso, senza pretendere di farlo sul serio, ma lasciandosi attraversare da suggestioni, impressioni, letture, brividi di ricordi o di premonizioni, immagini di luoghi infestati da ogni forma di falsità e tuttavia impregnati di sacro in ogni più intima fibra."" -
La ragione aveva torto?
Un sarcastico e documentato pamphlet contro l'Illuminismo.Pubblicato per la prima volta nel 1985 La Ragione aveva Torto? è, a suo modo, un libro profetico. Sottoponendo a una critica radicale la società uscita dalla Rivoluzione industriale e sostenendo, con un raffronto serrato col passato, che l'uomo occidentale si è creato un mondo ancora più invivibile di quello da cui, con l'ottuso e pericoloso ottimismo di Candide, aveva voluto sfuggire, l'autore avanza dubbi che, un tempo negati e rimossi, sono oggi penetrati profondamente nella pelle della gente. Opera fondante nel suo pensiero, La Ragione aveva Torto? è alla radice dei suoi saggi successivi, in cui Fini demolisce tutti i capisaldi della nostra società: la democrazia, l'economia, la tecnologia, la pretesa totalitaria dell'Occidente di ergersi a ""cultura superiore""""."" -
La luna nera. La saga di Poldark. Vol. 5
Il quinto episodio della saga di Poldark.«Trasportati dalla prosa di Graham sulle pericolose e ripide coste della Cornovaglia, abbiamo la sensazione di essere in buone mani fin dalle prime pagine» – Daily MailCornovaglia, 1794. Tra Inghilterra e Francia infuria la guerra, ma gli affari di Ross Poldark finalmente prosperano, e il suo amore per Demelza, passato attraverso prove tanto difficili, sembra ora aver ritrovato la serenità. Tanto più che Elizabeth, la vecchia fiamma di Ross andata in sposa a George Warleggan, ha appena dato alla luce un bambino, nato prematuramente in una notte di eclissi lunare. Intorno a loro, però, le passioni avvampano, e nuovi personaggi entrano in scena. Compare infatti il giovane Drake, fratello di Demelza, affascinante e povero come lei, che suscita l'amore di Morwenna, sorella di Elizabeth, promessa a un ricco reverendo. E intanto Ross dovrà lanciarsi in nuove avventure per salvare l'amico Dwight, fatto prigioniero dai francesi. Ma la vera minaccia alla felicità dei Poldark è un oscuro segreto che sta per essere rivelato e rischia di distruggere ogni cosa. -
La sognatrice. Il romanzo di Ildegarda di Bingen
Ildegarda, ormai monaca autorevole e ammirata, da tempo risiede nel monastero benedettino di Disibodenberg. Vi è stata condotta dalla sua inquieta giovinezza, durante la quale aveva abbandonato la nobile famiglia d'origine per seguire la propria missione. Neanche questa, tuttavia, potrà essere la sua dimora: una visione le appare, esortandola a partire e a fondare una nuova comunità religiosa, in un luogo remoto e isolato. «Se ti senti più sicura fra le mura del tuo monastero» aveva detto la voce, «allora mi tradisci.» È la chiamata divina, che la sprofonda nell'angoscia: con che animo separarsi dal suo fedele amico, il monaco Volmar, e dalla sua amata discepola Richardis, con i quali ha condiviso i pensieri più profondi e le emozioni più sublimi? Ma alla fine la voce interiore sarà più forte di ogni umana esitazione. Ildegarda dovrà assumere il ruolo del costruttore, dello stratega, del capo per le sue sorelle, e dovrà affrontare schiaccianti difficoltà, che metteranno alla prova la sua vocazione. Questa storia romanzata di Ildegarda riporta in vita una personalità leggendaria che ancora oggi seduce per la sensibilità artistica, le scoperte pionieristiche nel campo della medicina e dell'erboristeria, la forza d'animo con cui seppe affermare la sua voce di donna di Dio. Spesso osteggiata e in lotta con il suo tempo, nel 2012 papa Benedetto XVI ne ha riconosciuto la grandezza di mistica e teologa proclamandola dottore della Chiesa. -
Non si uccide per amore. I delitti del casello. Vol. 3
Un biglietto, ormai ingiallito, trovato in una vecchia camicia a quadri nel fondo di un armadio, riporta la memoria di Libera, la fioraia del Giambellino, all’episodio più doloroso della sua vita. Quella camicia è del marito, ucciso vent’anni prima senza che sia mai stato trovato il colpevole, e quel biglietto sembra scritto da una donna. Ma è passato tanto tempo: perché riaprire antiche ferite? Libera ha sempre cercato di dimenticare, piano piano ha messo su un’attività che funziona, se la cava abbastanza bene, altri uomini la sfiorano e la corteggiano. Eppure, quel buco nero della sua esistenza continua a visitare le sue notti insonni, tanto più che – ora lo vede bene – alcuni particolari, nell’archiviazione del caso, la convincono sempre meno. E così, dopo essersi improvvisata detective, nei romanzi precedenti, per risolvere i casi degli altri, questa volta Libera vuole trovare il coraggio per rivangare le vicende del proprio passato. Con l’aiuto della madre, eccentrica insegnante di yoga dalla battuta facile e dai costumi spregiudicati, e di una giovane cronista di nera con un sesto senso per i misteri – e nonostante la vana opposizione della figlia poliziotta – Libera si spingerà dalla sua Milano fino in Calabria, per trovare una risposta alle domande che l’opprimono da vent’anni e per guardare in faccia l’amara verità. E per scoprire che forse il nemico si nasconde molto più vicino di quanto avesse mai immaginato. -
La grande frattura. L'Europa tra le due guerre (1918-1938)
In questa storia culturale Blom, concentrandosi su alcuni eventi chiave, racconta un'epoca piena di contraddizioni, dove si passò senza soluzione di continuità dal dopoguerra alla preparazione di un secondo scontro mondiale, e in cui il lettore non potrà fare a meno di ritrovare alcune somiglianze con i tempi presenti.«Philipp Blom racconta il periodo più nero del secolo breve attraverso storie che compongono un quadro di quegli anni molto simile al nostro» – AvvenireAlla fine del 1918, a guerra appena conclusa, non tutti avrebbero scommesso che l'Europa sarebbe stata capace di rialzarsi. Lo scontro più sanguinoso della storia aveva cancellato dalla cartina imperi, religioni e culture secolari, lasciandosi alle spalle milioni di morti. Ma proprio quando i valori del passato sembravano seppelliti tra gli orrori delle trincee, in Occidente si assistette a un'ondata di edonismo e a un desiderio di riscatto mai visti. Se infatti nel 1914 lo scoppio del primo conflitto mondiale aveva accelerato una serie di cambiamenti già in atto, quattro anni più tardi i traumi della guerra e il vuoto lasciato dalle istituzioni del vecchio regime agirono piuttosto da catalizzatori della modernità, facendo spazio all'avanzata di ideologie e modalità espressive prima impensabili. Per Philipp Blom, ben attento a non ridurre il proprio oggetto di indagine alla somma di economia e politica, dal 1918 al 1938 il conflitto non si estinse, ma la sua energia venne impiegata in altri ambiti, dando vita a un periodo storico eccezionale, in cui disillusione, brama di rivincita e completa fiducia in un futuro rivoluzionario convivevano, dove apparivano i primi racconti di Hemingway, le opere dei Surrealisti e Il tramonto dell'Occidente di Oswald Spengler, e al cinema si proiettava Metropolis di Fritz Lang, mentre per le piazze risuonavano marce e slogan che di lì a poco avrebbero condotto al potere nuovi, terrificanti regimi. In questa storia culturale Blom, concentrandosi su alcuni eventi chiave, racconta un'epoca piena di contraddizioni, dove si passò senza soluzione di continuità dal dopoguerra alla preparazione di un secondo scontro mondiale, e in cui il lettore non potrà fare a meno di ritrovare alcune somiglianze con i tempi presenti. -
Caterina de' Medici. Un'italiana alla conquista della Francia
Sovrana dotata di incomparabile ingegno, Caterina de' Medici è una delle figure più straordinarie del Cinquecento. Mal compresa e avversata da contemporanei e posteri, la sua personalità complessa si presta a innumerevoli e controverse interpretazioni. Tra luci e ombre, Alessandra Necci restituisce un ritratto inedito di una geniale mente politica, che sembra incarnare il Principe al femminile, capace di trovare un equilibrio tra fortuna e virtù, maestra nel valorizzare le caratteristiche della patria d'origine, l'Italia rinascimentale, e le opportunità offerte dalla patria d'adozione, la Francia dei Valois. Nata a Firenze nel 1519, rimasta orfana, dopo un'infanzia di privilegi e sofferenze arriva a Marsiglia nel 1533 per sposare il secondogenito del re Francesco I, Enrico di Valois il quale, però, non ha occhi che per la sua amante Diane de Poitiers. La consapevolezza di dover contare solo sulle proprie forze la rende imperscrutabile e guardinga e ne esalta la capacità di autocontrollo, l'intelligenza politica, la tenacia; talenti compresi unicamente dal suocero. Dopo anni di subalternità, «la Fiorentina» si prende la sua rivincita quando, scomparso Enrico, governa in nome dei figli ancora piccoli. Il suo regno durerà circa trent'anni, insanguinati dalle guerre di religione fra cattolici e ugonotti: anni durante i quali, spinta dalla volontà di pacificare il paese e rafforzare il potere della Corona, viaggia, tesse rapporti e alleanze, mette in scena a corte «la rappresentazione della regalità», ponendo le basi per la nascita della Francia del Grand Siècle. -
La frontiera. Viaggio intorno alla Russia
È possibile capire un paese e un popolo osservandoli dall'esterno? Partendo da Pyongyang e spostandosi verso ovest a bordo dei mezzi più disparati Erika Fatland percorre l'interminabile linea di confine tra la Russia e i paesi vicini, raccogliendo testimonianze e immagini, componendo un ritratto affascinante e vivido di paesaggi, culture, società e stati le cui differenze sbiadiscono di fronte all'unico elemento che li accomuna: l'essere confinanti della Russia.«""La frontiera"""" vibra di una passione intensa per la Russia, un """"mondo a sé"""", la sua lingua e quel patrimonio unico di meraviglie e di orrori che ne costituiscono la storia secolare» – tuttolibri, La Stampa Cosa significa essere il vicino della più grande nazione del mondo? Da sempre attratta dalla cultura e dall'anima russe, Erika Fatland ha dedicato anni a cercare di capire quella terra smisuratamente vasta. Dopo aver sognato di camminare su una grande carta geografica, muovendosi lungo il sinuoso confine russo, decide di tentare un nuovo approccio: è possibile capire un paese e un popolo osservandoli dall'esterno? Comincia così la pianificazione di un itinerario favoloso che, dalla Corea del Nord alla Norvegia, abbraccia l'intera superficie di uno dei giganti della politica mondiale. Partendo da Pyongyang e spostandosi verso ovest a bordo dei mezzi più disparati – aerei a turboelica, treni, cavalli, traghetti, autobus e persino renne e kayak –, l'autrice percorre l'interminabile linea di confine tra la Russia e i paesi vicini. Dall'Oriente all'Asia centrale, e poi attraverso il mar Caspio fino al Caucaso. E ancora, al di là del mar Nero, l'Ucraina divisa dalla guerra, e poi l'Est dell'Europa e i Paesi baltici, fino a Grense Jakobselv, nell'estremo Nord. Da qui, l'esplorazione riprende lungo il gelido Passaggio a nord-est: dalla Cukotka, dove l'Asia finisce, fino a Murmansk. Per 259 giorni, Erika Fatland ha raccolto testimonianze e immagini, componendo un ritratto affascinante e vivido di paesaggi, culture, società e stati le cui differenze sbiadiscono di fronte all'unico elemento che li accomuna: l'essere confinanti della Russia. E le storie, ora pittoresche, ora tragiche, spesso incredibili, che le persone incontrate durante il cammino tra due continenti raccontano, trovano tutte una spiegazione in questa fondamentale condizione geopolitica, fornendo milioni di risposte. Una per ogni individuo che vive lungo la frontiera più lunga del mondo.""