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Lampi nella nebbia
A Torino tutti parlano del funerale del cavalier Eugenio Balbiano, destinato a trasformarsi in uno degli eventi mondani della stagione. Con la morte di Balbiano, l'immensa fortuna che gli apparteneva ora è di Bianca, la nipote, che oltre al patrimonio eredita un misterioso, vastissimo appartamento pieno di ricordi. Forse un po' scomodi. Quando è il momento di dare l'ultimo saluto al cavaliere, Bianca sparisce. Silvia Guarienti, l'amica di sempre, avverte strani presagi e tutti temono il peggio... -
L' ascesa
A Gand, nelle Fiandre, un uomo vede una vecchia casarndall’aria abbandonata. Il profumo dolce e amaro del glicinernche si arrampica sulla facciata lo riporta alla giovinezza.rnÈ un colpo di fulmine. La casa è in vendita e, quasi perrncapriccio, decide di comprarla. Ci rimarrà per vent’anni.rnCon il tempo, cresce in lui il desiderio di sapere chi lo harnpreceduto tra quei muri e, quando sta ormai per trasferirsi,rnscopre che proprio lì, durante la Seconda guerra mondiale,rnha vissuto uno dei membri più solerti del bracciornfiammingo delle SS: Willem Verhulst. Quelle stanzernche tanto hanno da raccontare assumono all’improvvisornuna turbinosa dimensione storica. Chi era realmenternquesto devoto collaborazionista del Terzo Reich?rnE cosa ha fatto di lui un nazionalista fanatico, ciecorncultore della causa nazista? A poco a poco, il narratorernmette insieme conversazioni con parenti e testimoni e,rnintrecciando il rigore dei documenti alla fantasia dellornscrittore, ne ricostruisce la vita in un libro che, oltre che dirnguerra, parla soprattutto di fede e di amore. In particolare,rndell’amore tenace e quasi inspiegabile di una donnarn– Mientje – che resterà accanto a Willem, fedele,rnpur deplorandone sempre le azioni. L’amore della moglierndi un uomo che stava dalla parte sbagliata.rnNella sua salita verso la luce della conoscenza, in unarnsorta di ascesa dall’oscurità delle cantine al grande spaziorndella soffitta, il narratore apprenderà i segreti in gradorndi spiegare ciò che accadde in quella casa, i pensierirnnascosti, ascolterà di amori e traversie, leggerà lettererne confessioni appassionate. La sua visita al luogo dellarnmemoria, anche se quella degli altri, è un modo per darernun po’ di pace alla storia. -
Cuori in tempesta
Porto di Londra, ottobre 1825. La bellissima Cerynise, nata a Charleston e rimasta presto orfana di entrambi i genitori, si è trasferita in Inghilterra sotto l'ala di Lydia Winthrop, la sua tutrice. Alla morte repentina della donna, Cerynise viene cacciata di casa dal nipote, Alistair Winthrop, che reclama per sé l'intera eredità. Senza soldi e senza nessuno a cui chiedere aiuto, Cerynise è alla disperata ricerca di un passaggio in nave verso l'America. La buona sorte, però, non l'ha abbandonata del tutto, dal momento che al porto si imbatte in un viso familiare, inciso così nitidamente nei suoi ricordi di bambina da essere indelebile: è il coraggioso capitano Beauregard Birmingham, che la accoglie sul suo mercantile, l'Audacious, in rotta verso Charleston. Tra loro nasce un sentimento irresistibile e tormentato, ma ben presto pericolosi segreti, nemici ostinati e violente tempeste infurieranno sull'oceano e dentro i loro cuori, mentre la passione rischia d'infrangersi contro i marosi di un destino avverso. -
Ifigenia. Variazioni sul mito
Tutto si consuma nella destrutturazione del mito che investe i personaggi e li spoglia di ogni sovrastruttura, letteraria e ideologica.rnrnIfigenia è la prima vittima di una guerra non ancora incominciata, l'epocale guerra di Troia. Come narrano i versi di Euripide, la dolce e fiera fanciulla viene sacrificata agli dei - per garantire vento propizio alla flotta greca costretta alla fonda in Aulide - con il consenso e per ordine di suo padre Agamennone, che l'attira in Aulide con il miraggio del matrimonio con Achille. Ma Euripide ha lasciato anche il sequel del dramma consumato in Aulide: la ragazza sottratta in extremis alla morte dalla dea Artemide che diventa sacerdotessa nella lontana Tauride e presiede - sia pure suo malgrado - a sacrifici umani: una specie di inversione di ruoli, di riscatto dall'infame destino. Ifigenia in Aulide, Ifigenia in Tauride. Tra le molte ""riscritture"""" del mito, Racine rievoca la fanciulla d'Aulide, modificando la storia secondo le mode e i dettami dell'epoca, in base a una concezione etica completamente diversa. Goethe invece sceglie la più difficile interpretazione dell'Ifigenia taurica, vittima divenuta carnefice, un personaggio arduo da governare letterariamente, ma coniugato dal poeta di Weimar sul tema dell'esilio, del rimpianto e della malinconia. Ritsos irrompe infine nelle trame tessute dai predecessori lacerandole con violenza: l'assurdità della guerra in primo luogo, del sacrificio umano, il fantomatico """"trasporto"""" in Tauride, la fuga dalla stessa Tauride, il tardivo ritorno in patria."" -
L' ombra del potere. I misteri di Sandhamn. Vol. 5
«Nell'idillio estivo dell'arcipelago, forze oscure agitano gli abitanti di Sandhamn» – Swedish Book ReviewMeta prediletta di velisti e poeti, Sandhamn è tra i luoghi più incantevoli dell'arcipelago di Stoccolma. Un'isola magica, con tradizioni e consuetudini ben radicate e gelosamente custodite da famiglie che, come quella di Nora Linde, ci abitano da generazioni. A luglio, tempo di vacanze, Nora si trova a Villa Brand, per festeggiare la sua promozione a procuratore e godersi l'estate insieme a Jonas e alla piccola Julia. La stagione offre però una novità: Carsten Jonsson, noto uomo d'affari arrivato da Londra, si è stabilito con moglie e figli nella sua nuova residenza di lusso a Fyrudden. Una costruzione immensa tra il mare e la pineta, che provoca non pochi malumori tra la popolazione locale, come una serie di piccoli incidenti pare confermare. Una festa in grande stile per tutti dovrebbe calmare le acque, ma il gesto di pace finisce in dramma: un furioso incendio devasta la proprietà, e quando le fiamme finalmente si placano, tra la cenere e le macerie viene alla luce un corpo carbonizzato. Da dove arriva tanto odio? Fino a che punto può spingersi la gente dell'isola per cacciare uno straniero? Il rogo potrebbe avere a che fare con il passato di Jonsson? O c'entrano forse i suoi loschi contatti russi? È Thomas Andreasson a guidare le indagini, nessuno alla centrale di Nacka conosce l'arcipelago meglio di lui. Ma per Thomas, in polizia ormai da vent'anni, nonostante il prezioso sostegno di Nora questa nuova caccia al colpevole sarà molto faticosa, complicata dal senso di inadeguatezza e dai dubbi sempre più assillanti sul proprio ruolo di poliziotto. -
Il cervello di Kennedy
Affaristi senza scrupoli che commerciano in sangue infetto, ricercatori impegnati in esperimenti illegali, contrabbandieri di farmaci, persone pronte a tutto pur di tenere nascosta la verità: in questo romanzo ritroviamo tutti i temi cari all'autore svedese che meglio di ogni altro ha saputo raccontare i crimini del nostro tempo e la complessità del continente nero.«Mankell era una figura straordinaria. I suoi romanzi denunciano politica e finanza, ed esplorano la condizione umana» – Ian RankinLouise Cantor ha sempre vissuto sul fondo di buche polverose, concentrata sulle tracce del passato. Al rientro in Svezia dopo un'intensa campagna di scavi nel Peloponneso, viene però raggiunta dal presente, che la costringe a distogliere lo sguardo dai reperti cui ha dedicato la sua vita di archeologa per rivolgerlo a una realtà che la fa precipitare in un abisso. Il figlio Henrik è morto nel proprio letto: pare abbia ingerito una forte dose di sonniferi ma, anche se per la polizia si tratta di suicidio, Louise è convinta che qualcuno lo abbia ucciso. Per lei comincia così una dolorosa indagine personale che ripercorre le ultime tappe della vita di un figlio che si rende conto di non aver mai conosciuto veramente. Tra le sue carte, Louise trova indizi che portano all'Australia, a un indirizzo segreto di Barcellona e a un solitario villaggio del Mozambico. Trova anche le lettere di una fidanzata di cui lei non ha mai saputo e – cosa ancor più sconvolgente – un accurato dossier sulla sparizione del cervello del presidente Kennedy dopo l'attentato di Dallas. Perché Henrik era ossessionato da quella vecchia storia? È possibile che ci sia un legame con la sua morte e con il mondo corrotto e spietato creatosi intorno alla tragedia dell'Aids, come alcuni documenti lasciano supporre? Affaristi senza scrupoli che commerciano in sangue infetto, ricercatori impegnati in esperimenti illegali, contrabbandieri di farmaci, persone pronte a tutto pur di tenere nascosta la verità: nella sconcertante ricerca di Louise Cantor, ritroviamo tutti i temi cari all'autore svedese che meglio di ogni altro ha saputo raccontare i crimini del nostro tempo e la complessità del continente nero. -
Il Vicolo della Polvere Rossa
Con una prospettiva panoramica unica sulla storia di formazione e trasformazione sociale della Cina, Qiu Xiaolong fa del Vicolo un microcosmo a immagine di un intero paese, di cui ci permette di afferrare più di mezzo secolo di vita quotidiana, offrendoci ancora, come nei suoi raffinati polizieschi, uno sguardo penetrante e lucido sulla Cina moderna.«Un ambizioso progetto storico-letterario che viene proposto in un momento in cui gli occhi di tutti sono puntati sulla Cina» – Le MondeShanghai, la città del Vicolo della Polvere Rossa. Qui gli abitanti del quartiere hanno la consuetudine di riunirsi per una conversazione serale, creando storie a partire da qualunque spunto, «come se fosse un modo di vedere il mondo in un granello di sabbia». Ogni giorno ciascuno dei personaggi che popolano il tradizionale gruppo di abitazioni shikumen tira fuori il suo sgabello di legno e tesse la sua storia: l'operaio dell'acciaieria che si trasforma in popolare poeta con i suoi versi sul tofu, l'infermiera eroina della guerra di Corea respinta da tutti al suo ritorno dal carcere, o l'insegnante in pensione che impazzisce per i gamberi ma non può più permetterseli. -
Nuove storie dal Vicolo della Polvere Rossa
Fra compromessi morali, drammi personali, tenerezza e speranze, Qiu Xiaolong ci racconta con partecipazione e ironia le contraddizioni più brucianti della metropoli simbolo della superpotenza cinese, sullo sfondo degli ultimi cinquant'anni di storia.«Arguto, suggestivo, Qiu dimostra di avere un occhio acuto capace di descrivere magnificamente l'impetuosità dei cambiamenti» – The Washington PostBentornati in Vicolo della Polvere Rossa, dove l'ormai veneranda tradizione della conversazione serale prosegue ininterrotta: quale occasione migliore, dopo una giornata di duro lavoro, per ritrovarsi e tenersi aggiornati sulle nuove vicende politiche, ma soprattutto sulle storie personali degli abitanti del quartiere? Qui, nel cuore pulsante e antico di Shanghai, può accadere di tutto. Ma quale sarà il destino del Vicolo? Verrà forse cancellato per far posto a un nuovo, avveniristico centro residenziale? O a impedirlo basterà l'esemplare vicenda umana di un geniale professore di filosofia che, dopo i fatti di Piazza Tienanmen, si guadagna da vivere facendo l'indovino? -
Nostalgia degli dei. Una visione del mondo in dieci idee
Nei secoli le divinità si sono fatte idee, principi fondamentali per la vita e la morte, amore per ciò che è superiore, permanente e degno di venerazione. Oggi una società schiacciata su un presente assoluto, in cui nessuna differenza è accettata, sembra aver spazzato via gli ultimi limiti necessari alla loro sopravvivenza: il confine che protegge, il pudore che preserva, la fede che è amore per la Luce. Come in una galleria di gigantesche statue di marmo, l'autore osserva e racconta le dieci divinità che hanno fondato il pensiero e l'esistenza dell'uomo - da Civiltà a Tradizione, da Mito a Ritorno -, compiendo un viaggio per ridare senso a ciò che sembra scomparso. Nel tracciare i profili di queste idee svela il loro significato recondito e quanto sono importanti per ricominciare a «pensare anziché limitarci a funzionare». Attingendo a una costellazione di figure che da Platone e Plotino passa per Vico e Nietzsche, fino ad arrivare a Florenskij ed Evola, Veneziani indica «orizzonti, tutori e aperture oltre la caducità della nostra esistenza». -
La via di Schenèr. Un'esplorazione storica nelle Alpi
"Matteo Melchiorre è uno storico recalcitrante. Innanzitutto, fa il possibile per sottrarsi a quel 'racconto ordinato e sistematico dei Grandi Eventi' che per molti, nonostante gli sviluppi della scienza storica negli ultimi cinquant'anni, è 'la Storia' tout court. E per di più, la maschera e la postura dello Storico sembrano stargli male addosso: a leggere questo suo meraviglioso libro (meraviglioso perché fa apparire meravigliose cose comuni e materiali e quotidiane) lo si potrebbe scambiare per un girovago, un innamorato, un sognatore, un cantastorie - o, come direbbe Dario Fo, un 'cacciaballe'. In realtà, sotto la svagata andatura della narrazione, il lavoro storico di Melchiorre è ampio, solido e accurato. Ed è grazie a questo serissimo lavoro, sornionamente raccontato come il passatempo di un perdigiorno, che pagina dopo pagina si presenta alla nostra immaginazione e alla nostra conoscenza la vita plurisecolare di due comunità: la città di Feltre, sotto, e gli abitanti del Primiero, sopra: uniti e separati da un passo, lo Schenèr - descritto, a seconda di chi lo attraversava, come 'gola stupenda' o 'orrido abisso' - che è sempre stato confine e transito insieme, luogo fortificato e cordone ombelicale. Come già nel bellissimo 'Requiem per un albero', Matteo Melchiorre riesce qui a soddisfare non solo il nostro desiderio di conoscenza, ma anche le esigenze della sensibilità e dell'immaginazione."""" Giulio Mozzi" -
La società chiusa in casa. La libertà dei moderni dopo la pandemia
Ponendoci di fronte alle domande fondamentali sul mondo che intendiamo costruire, Corbellini e Mingardi provano a salvare quanto è rimasto della responsabilità individuale in un clima di ubriacatura per un ritorno a un'idea antica o collettivista di libertà: quella in vigore ai tempi in cui le società non sapevano e non potevano nulla contro epidemie e pandemie. E davano la caccia ai capri espiatori.Ogni evento è unico, ma la pandemia che ha stravolto il mondo in questi due anni non è così diversa dalle epidemie che l'hanno preceduta. A essere diverse sono le società umane: mai così progredite. La paura sembra però aver annichilito la nostra razionalità. Davanti al virus ci siamo comportati come i nostri antenati, che non avevano a disposizione le conoscenze scientifiche e la tecnologia del terzo millennio. Abbiamo sostenuto decisioni disastrose, quali le chiusure scolastiche, e ci siamo affidati a riti apotropaici di massa, come la prima vaccinazione in tv. Perché è potuto succedere? È forse l'ennesima conseguenza del tentativo di rimuovere l'incertezza facendo ricorso a spiegazioni semplici e finalistiche? Andando controcorrente, a partire dalla teoria dell'evoluzione e dalla difesa dei valori liberali, gli autori si interrogano sulla centralità nella nostra storia del rapporto fra comunità umane e micro-parassiti. Per avere società aperte, è stato necessario che i rapporti sociali non fossero messi in crisi dalla paura del contagio: progresso scientifico, avanzamenti della medicina e idee liberali sono andati di pari passo. Almeno fino a oggi. -
I cani del Pasvik
Sulla costa del mare di Barents, lungo la linea che separa rnla Norvegia dalla Russia, due mondi si osservano e si rnspiano a vicenda. In mezzo c’è il Pasvik: attraverso confini rnche gli uomini hanno continuamente spostato, rnil fiume percorre distese infinite di tundra e taiga rnche un tempo appartenevano solo al popolo sami.rnDalla Lapponia norvegese dove è cresciuto, anche rnil pastore Piera Kyrö sogna di poter portare un giorno rnle renne nei pascoli di famiglia al di là del fiume, proprio rncome facevano i suoi avi quando la frontiera ancora non rnesisteva.rnUn giorno però succede davvero: inspiegabilmente, rnil suo branco si spinge in territorio russo, rendendo rnnecessario l’intervento della polizia delle renne rnper scongiurare le conseguenze nefaste di un incidente rndiplomatico. E il sogno di Piera rischia di diventare una rnmaledizione. È stata colpa dei cani? O c’è qualcuno rna cui conviene alimentare la tensione?rnAll’improvviso, le renne di Piera sembrano destare rnl’interesse di troppe persone, da un lato e dall’altro rndel valico. Trafficanti e investitori privi di scrupoli, politici rncon e senza ideali, forse anche un uomo misteriosamente rnscomparso da tempo: sono in molti a voler cambiare rnle regole di un accordo che ad alcuni offre e ad altri rntoglie risorse. -
Quello che non sai di me
Assoldato dai servizi segreti americani, Axel Steen lavora sotto copertura per stanare Grisha, spietato boss della mafia russa e intoccabile mandante di traffici malavitosi. Tra Amsterdam e Copenaghen, mentre è costretto a frequentare criminali brutali, Axel scopre quanto fingere di essere uno di loro assecondi i suoi lati più oscuri. Intanto a Vicki Thomsen, sua ex collega, viene assegnato un misterioso caso di furto nel caveau di una banca. Anche per lei il compito non è semplice né privo di rischi: dovrà dimostrare di essere più brava dei suoi colleghi maschi e presto scoprirà che ogni decisione importante rende più solo chi la prende. Tra colpi di scena e ribaltamenti di prospettiva, mentre cercano verità e salvezza, Axel e Vicki capiranno che ogni sfida chiede di alzare la posta senza limiti, mettendo a repentaglio tutto, persino la loro identità, e costringendoli a fare i conti con il Male, in un gioco dove nessuno può più chiamarsi fuori. -
Imperdonabili. Cento ritratti di maestri sconvenienti
Marcello Veneziani ha costruito un affascinante itinerario attraverso irregolari del pensiero che non si accontentarono del loro tempo, ma lo contraddissero, spesso creando nuove visuali o attingendo a tradizioni più antiche.«Un inno alla filosofia, alla politica, in una parola alla Cultura» – Il FoglioCosa accomuna Walter Benjamin e Yukio Mishima, Oriana Fallaci e Umberto Eco? Selezionando idee, opere e autori, gran parte dei quali può essere ricondotta a una caratteristica famiglia definita da Cristina Campo degli «Imperdonabili», Marcello Veneziani ha costruito un affascinante itinerario attraverso irregolari del pensiero che non si accontentarono del loro tempo, ma lo contraddissero, spesso creando nuove visuali o attingendo a tradizioni più antiche. Il risultato è un atlante di figure, scritture e pensieri che percorrono ambiti diversi – dalla filosofia alla letteratura, fino al grande giornalismo –, raccontando tratti salienti, aspetti intriganti, sguardi e vite di ciascuno di questi maestri. Dai giganti, come Machiavelli e Schopenhauer, alle intelligenze pericolose di Michelstaedter e Heidegger; dagli spiriti inquieti di Wilde e Chatwin a Pirandello e Arendt, sismografi di un'epoca; dalle penne di Kraus e Guareschi, che hanno lasciato il segno, alle presenze oniriche e alle assenze profetiche di Gončarov e Zambrano. -
La libreria dei gatti neri
Grande appassionato di gialli, Marzio Montecristornha aperto da qualche anno nel centro di Cagliarirnuna piccola libreria specializzata in romanzirnpolizieschi. Il nome della libreria, Les Chats Noirs, èrnun omaggio ai due gatti neri che un giorno si sonornpresentati in negozio e non se ne sono più andati,rnda lui soprannominati Miss Marple e Poirot.rnNonostante il brutto carattere del proprietario,rnla libreria è molto frequentata, ed è Patricia, larngiovane collaboratrice di Montecristo, di originirneritree, a salvare i clienti dalle sfuriate del titolare.rnLa libreria ha anche un gruppo di lettura,rn“gli investigatori del martedì”, un manipolo dirnsuper esperti di gialli che si riuniscono dopornla chiusura per discettare del romanzo dellarnsettimana. È una banda mal assembrata marnmolto unita, di cui Marzio è diventato l’anima, suornmalgrado. Un anno prima il gruppo si è dimostratorncapace di aiutare una vecchia amica di Montecristorna risolvere un vero caso da tutti considerato senzarnsperanza. Ora la sovrintendente Angela Dimaserntorna a chiedere la loro collaborazionernper un’indagine che le sta togliendo il sonno:rnun uomo incappucciato si è presentato a casarndi una famiglia, ha immobilizzato due coniugi ernil loro figlioletto e ha intimato all’uomo di sceglierernchi doveva morire tra la moglie e il figlio; se nonrnavesse deciso entro un minuto, li avrebbe uccisirntutti e due. Il sadico killer viene prestornsoprannominato «l’assassino delle clessidre»,rnvisto che sulla scena del crimine ne lascia semprernuna. Riusciranno gli improbabili “investigatorirndel martedì” a sbrogliare anche questo caso, intricato quanto agghiacciante, permettendornalla polizia di fermare il feroce assassino primarnche colpisca di nuovo? -
La grande Zelda
Della vita e della morte di Zelda Fitzgerald, nata Sayre, crediamo di sapere tutto: della sua vivacità, del suo essere stata la musa di uno dei più grandi scrittori d'America, del suo aver scritto racconti e un romanzo, della passione per il ballo, e per gli alcolici, della sua prima vita nella provincia americana, e della sua seconda vita, dopo il matrimonio con Francis Scott Fitzgerald, in stanze di alberghi bellissimi e nelle più belle città d'Europa. Sappiamo del suo essere stata in manicomio. Ed è proprio dalla stanza di una clinica in Svizzera nel 1930 che, inaspettatamente, la storia comincia, e si dipana per tornare indietro, a quando Zelda avrebbe dovuto ballare sul palco del San Carlo di Napoli. E avrebbe voluto farlo se solo Fitzgerald non l'avesse ricondotta al suo ruolo di moglie e madre, privandola della sua grande occasione. Ci si accorge dunque, prima con sospetto e poi con certezza, che conosciamo di Zelda quanto di lei ci ha detto Scott. Così, in questo romanzo, a parlare è Zelda, che ci racconta, in prima persona, del suo essere scrittrice prima di aver conosciuto Fitzgerald, delle sue ribellioni, delle malinconie, dell'immenso amore per il marito, di come iniziò a dipingere, del taglio alla maschietta e della scena artistica e culturale della sua epoca. Pier Luigi Razzano scrive innamorato della sua Zelda innamorata, e questo suo amore non solo è passione, ma cura – dei particolari, degli scritti, dei movimenti di danza, della misura dei seni di Zelda nelle coppe di champagne bevute, una dopo l'altra, alle feste. Questo libro è per tutti quelli che amano ballare. -
La samurai
Veronica di mestiere fa l'acquerellista per le riviste, i musei e le locandine dei film. Abitando a Torino sa che questa città, al contrario di altre, non ha il talento di distrarre i felici e consolare gli infelici. E sa che la vita ordinaria richiede più audacia di quella di una samurai. Delle samurai conosce e vorrebbe condividere la temerarietà, i costumi, l'arte della cosmesi e le tecniche marziali. Oltre a truccarsi, come loro saprà un giorno anche uccidere? Veronica è una donna ""pericolosa"""", ma nessuno, a meno che non sia lei stessa a confessarlo, potrebbe dire che è un'assassina. Eppure, forse proprio con una simile accusa, un uomo, in questa notte di ghiaccio, è comparso davanti a lei: sembra voler conoscere la sua storia e sapere cosa abbia fatto nei giorni precedenti. È Veronica, la samurai, colei che ha appiccato l'incendio nell'appartamento che condivideva con il marito, o il delitto di cui è incolpata è addirittura un altro, addirittura peggiore? E questa sua strana pelle, di agata rossa e cinabro, a cosa sarebbe dovuta se non all'incendio da cui si è miracolosamente salvata? Spetterà a quell'uomo, che le siede accanto in una camera di ospedale, scoprire la verità sui fatti e, soprattutto, sulle intenzioni di Veronica. E dovrà farlo rigorosamente entro le prime luci dell'alba. Gabriele Di Fronzo, alla sua seconda prova narrativa, si conferma grande raccontatore e orchestratore del perturbante."" -
Notizie della signora Marthensen?
Mentre il mondo politico-istituzionale è in subbuglio per l'imminente elezione del nuovo capo dello Stato e il principale partito della sinistra italiana è lacerato dallo scontro tra la vecchia guardia e le aggressive nuove leve, il giovane sostituto procuratore Berg, da poco trasferito a Roma, indaga sulla scomparsa di Grazia Marthensen, una signora dell'alta società esperta di finanza. Da un'intercettazione del compagno della donna, l'illustre avvocato Pastor, emergono elementi che potrebbero far pensare a interferenze illecite per impedire che il principale candidato, vicino alla sinistra, vada al Quirinale. Che fine ha fatto la signora Marthensen? Si tratta di rapimento, di omicidio o solo di un allontanamento volontario? Che rapporti ci sono tra la sua sparizione e le manovre volte a influenzare la scelta del nuovo presidente della Repubblica? E che ruolo ha in tutto questo l'avvocato Pastor, le cui mire su quella carica non sono ignote? L'inchiesta si fa subito in salita per Berg: forze oscure cercano di fermarlo con ogni mezzo, passando ben presto dalle lusinghe alle intimidazioni. Percorrere fino in fondo l'insidiosa e accidentata strada verso la verità, senza rimanere impigliato nella fitta ragnatela di trame e intrighi che qualcuno gli sta tessendo intorno, richiederà tutto il suo acume, la sua determinazione e un po' di fortuna. Profondo conoscitore dei meccanismi del potere e degli effetti che può avere sulle persone, con questo suo sorprendente esordio nel giallo Luciano Violante ci permette di gettare uno sguardo nelle segrete stanze dove viene esercitato, svelandone magistralmente alcuni dei lati più oscuri. -
Effetto Mose. Le sfide di un progetto per il futuro
A un passo dal completamento di un’opera ingegneristica senza precedenti, un libro illustrato che conduce il lettore alla scoperta della storia della Serenissima e del suo rapporto con le acque, per approdare a comprendere un progetto in grado di salvare la città nel rispetto dell’ambiente che la accoglie.rn «Ci sono voluti circa cinquant’anni per progettare, discutere e trovare un accordo, riguardo al MOSE. È il tempo richiesto per sviluppare e implementare piani così complessi per proteggere le città costruite sul delta di un fiume. Venezia è ora all’avanguardia. Il know-how e l’esperienza acquisiti sono un esempio prezioso e una fonte di ispirazione per tutte le città di questo tipo in ogni parte del mondo. Se si può salvare Venezia allora si possono salvare tutte le città che sorgono sul delta di un fiume, almeno per i prossimi cinquanta-cento anni.» - Pier Vellingarn rnIn un momento come quello attuale, in cui la situazione mondiale è profondamente influenzata dai problemi climatici, ambientali e di innalzamento delle acque, questa pubblicazione vuole raccontare l’originalità tutta italiana nell’affrontare questo tema attraverso un grande progetto di ingegneria, il MOSE, realizzato a Venezia, città devastata dal fenomeno delle acque alte. Partendo quindi da uno sguardo globale e attraversando la storia ingegneristica e paesaggistica della Serenissima – che già dall’antichità interveniva in maniera decisa a tutela della propria laguna, deviando fiumi e costruendo imponenti dighe –, il libro racconta la concretizzazione di questa incredibile opera a Venezia, città da sempre caratterizzata per l’innovazione tecnica legata all’acqua. Attraverso una ricca raccolta, a cura del Consorzio Venezia Nuova, di immagini realizzate durante la costruzione, grafici e disegni che spiegano in modo chiaro e accessibile il funzionamento della tecnologia alla base dell’opera e della sua gestione, viene illustrata la complessità invisibile del MOSE anche a un pubblico non specializzato, rivelando i reali vantaggi di un’impresa troppo spesso sommersa senza appello da giudizi polemici. Traspare così l’impegno di un Paese per la creazione di una costruzione per la comunità, insieme alla consapevolezza del suo delicato rapporto con la città, la sua popolazione e l’ambiente: una sfida sempre rinnovata che coniuga la profondità della conoscenza al coraggio dell’invenzione.rn«Una grande opera pubblica somiglia a un monumento. Ne ha l’imponenza, i costi, la pretesa di durata. Ma non è un monumento. Semmai ai nostri giorni un’opera pubblica è un crocevia. Un luogo affollato, pieno dei progetti di chi l’ha pensato, delle attese di chi è destinato a fruirne e perfino delle previsioni di chi guarda più lontano. Un punto di congiunzione tra il passato e il futuro. Qualcosa di vivo, insomma, che protegge le persone verso cui è rivolto e contribuisce a far sì che la loro vita ne sia per qualche aspetto accresciuta. Diciamo anche che queste opere molte volte sono l’innesco di un discorso pubblico più ampio, un’occasione per mettere meglio a fuoco i nostri obiettivi, le nostre strategie e il profilo delle nostre società. In una parola, un’opera pubblica, qualsiasi opera pubblica, fa tutt’uno con il contesto in cui è inserita.... -
Storia di Venezia città delle donne. Guida ai tempi, luoghi e presenze femminili
Una città femminile come poche altre, uno spazio urbano che ha reso meno netti i confini tra case e piazze, tra luoghi pubblici e domestici, permettendo di intrecciare saldamente la vita delle donne al contesto urbano e di renderla visibile. E le donne, al pari degli uomini, al loro fianco o difendendosi da essi, hanno lottano, lavorato e amato per costruire una città a più voci. Il libro restituisce una storia appassionante, un patrimonio di cultura e protagonismo femminile dalle origini della città sino al presente, in un mosaico dalle mille tessere colorate: dalle prime abitataci delle terre lagunari alle dogaresse, dalle artigiane del vetro alle pittrici, dalle letterate alle maestre di scuola, dalle operaie alle disinvolte dame del Settecento.