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Storie meridiane. Miti, leggende e favole per raccontare l'arte
Non si tratta di una guida, né di una raccolta di saggi, ma di una serie di racconti brevi, in cui però niente è inventato. Ogni racconto nasce da un incantamento per un dipinto, una scultura, un'opera di architettura, un capolavoro letterario. Da queste storie si affacciano figure mitologiche e personaggi realmente esistiti, dal tempo della Magna Grecia ai giorni nostri.Le immagini di questi personaggi, o le loro opere, si trovano sparse in musei che quasi nessuno conosce, o in palazzi privati, o in siti archeologici impervi da raggiungere ma carichi di magia, o in parchi disseminati di opere d'arte contemporanea. Un patrimonio immenso che non si finisce mai di scoprire. E narrandolo si vedono trascorrere nelle terre del Sud i tempi di guerra e i tempi di pace, le feste e le epidemie, la nascita delle civiltà e il loro dissolversi. Si vedono passare gli eserciti e i migranti che venivano dal mare, o dai lontanissimi paesi del Nord, o dal vicino Medio Oriente. Si riconoscono gli intrecci di religioni e culture, di usi e costumi, di vicende private che sembrano d'oggi e invece si svolsero migliaia di anni fa. E di ogni cosa è rimasta traccia. -
Terre. Artigianato artistico italiano nella ceramica contemporanea. Ediz. illustrata
Questo libro di Ugo La Pietra rappresenta, anche grazie agli importanti contributi di Enzo Biffi Gentili, Flaminio Gualdoni e Anty Pansera, un'ampia ricognizione all'interno della ceramica contemporanea, attraverso il lavoro di artisti-artigiani che guardano con attenzione al mondo della produzione, senza però rimanerne direttamente coinvolti, realizzando opere che, spesso solo ""virtualmente"""", si possono riferire agli oggetti d'uso.«La più antica espressione di cultura materiale italiana (come anche quella di ogni Paese bagnato dal Mediterraneo) è legata alla lavorazione della ceramica. Una cultura che si è sviluppata nei secoli, fino ai giorni nostri, descrivendo e rappresentando le abitudini e le ritualità, in rapporto ai diversi comportamenti sociali: espressioni formali e decorative, sempre cariche di un alto quoziente di artisticità. Dalla materia prima, attraverso le varie lavorazioni, i simboli e le forme, la ceramica ha esaltato i caratteri dei diversi gruppi etnici, così che possiamo dire che, anche grazie alla ceramica, si può leggere l'evoluzione delle nostre popolazioni: dai primi abitanti del nostro territorio fino a oggi, attraverso le contaminazioni che le diverse culture hanno affrontato nel corso dei secoli. [...] Oggi, in Italia, la ceramica si esprime attraverso un sempre più ampio numero di artisti e artigiani legati, direttamente o indirettamente, alle aree di tradizione: quei territori dove ancora molti di loro ripropongono con particolare talento opere appartenenti al passato. Così possiamo rilevare un sempre più importante sviluppo di questa antica arte, per la capacità di tanti artigiani di portare avanti una ricerca formale e artistica, ma anche perché da diversi anni la cultura del progetto ha orientato le sue energie verso la realtà artigianale depositaria della cultura del fare». Inizia così questo libro di Ugo La Pietra – autorevole figura di riferimento per le arti applicate e la ceramica in Italia – che rappresenta, anche grazie agli importanti contributi di Enzo Biffi Gentili, Flaminio Gualdoni e Anty Pansera, un'ampia ricognizione all'interno della ceramica contemporanea, attraverso il lavoro di artisti-artigiani che guardano con attenzione al mondo della produzione, senza però rimanerne direttamente coinvolti, realizzando opere che, spesso solo """"virtualmente"""", si possono riferire agli oggetti d'uso. «Né arte né design», questa è la definizione con la quale l'autore rappresenta un'area disciplinare che si caratterizza, rispetto ad altre discipline creative, per essere «senza confini», ma che partecipa all'evoluzione dell'arte e del design. All'interno di un mondo «sempre più saturo di cose, nate senza conoscere la loro effettiva durata, la loro morte, la loro sepoltura», scrive La Pietra, «gli elementi in ceramica nascono dalla terra e moriranno nella terra; sappiamo che possiamo lavorare la terra per ottenere oggetti di ceramica, la cui vita potrà essere anche molto lunga, e la cui morte non ci preoccupa perché la loro fine non inquina: terra nella terra»."" -
Tutti dormono nella valle
Costanza ha diciassette anni ed è nata in una valle dove il sole sorge tardi e tramonta presto. Il padre, Tiziano, voleva un maschio. La madre, Augusta, voleva una bambola. Incapaci di comunicare, i loro corpi coesistono in una casa gialla circondata da boschi, vecchi riti contadini e nuovi riti industriali, superstizioni, voci di paese, anziane dette ""streghe"""". Ci sono i campi da lavorare, il cimitero per i morti e la chiesa per chi aspetta il regno del Signore. Il campanile batte le ore con tre minuti di ritardo sul resto del mondo, e Costanza cerca di coprire lo svantaggio scappando, smezzando acidi e dormendo su pavimenti. Macina chilometri lungo la statale in cerca di passaggi per l'altrove. Lo fa con Livia e con Mimì, con Fiorella e tutte le ragazze e i ragazzi come loro. Sono gli anni Settanta, e i loro vecchi non sono pronti a guardare in faccia questa nuova specie di animali. Quando Costanza incontra Claudio - che sa sistemare i denti anche se non è un dottore, inventa storie, nasconde tesori ed è fidanzato con l'eroina - comprende di aver trovato il suo altrove. Non importa se si chiama Roma o Bombay, se si trova in un vicolo di periferia o in una comunità in cima a una collina, così come non importa se ci si ammazza di botte, se i soldi finiscono e le mani invecchiano. Importa solo non tornare nella valle, che non lascia mai in pace e dopo quarant'anni rivuole ancora indietro le sue figlie ingrate. Claudio viene dalla grande città piena di antichità e memorie ma vuole andarsene comunque, perché sono gli anni Settanta anche se la madre - il padre non c'è più, se mai c'è stato - accetta le sue stranezze scambiandole per modernità. Così Claudio e Costanza, disinteressati al futuro ma impegnati nel presente, cominciano a vivere insieme, e la vita porta avventure, dolori, allegrie e la bambina che oggi, cresciuta, racconta questa storia."" -
La scelta
Andreis Kovač è un uomo potente e inafferrabile. Arrivato bambino dalla Bosnia, è diventato il grande boss della malavita a Stoccolma, ma per incastrarlo la giustizia deve prima tentare di condannarlo per evasione fiscale. Decisa a mettere insieme le prove della sua colpevolezza, il procuratore capo Nora Linde conta sulla testimonianza della giovane moglie del boss: la deposizione di Mina è in grado di cambiare le sorti di un processo molto difficile, perché Kovač può permettersi i migliori avvocati sulla piazza e ha, come sempre, la certezza di uscirne pulito. Mina entra così nel programma di protezione speciale e trova riparo con il suo bimbo in una casa-famiglia su un’isola dell’arcipelago. Nessuno sa dove si nascondono. Ma Kovač rivuole lei e rivuole suo figlio, ed è pronto a tutto per riaverli. Nora e l’ispettore Thomas Andreasson della polizia di Nacka devono difenderli a tutti i costi dalla sua smisurata violenza e riuscire ad assicurarlo alla giustizia. -
Quaderni della procuratoria. Arte, storia, restauri della basilica di San Marco a Venezia. Vol. 15: Sedici anni di studi sulla basilica: il punto della situazione.
La Procuratoria di San Marco pubblica il quindicesimo numero dei suoi Quaderni, l'ultimo della prima serie della collana dedicata all'arte, storia e restauri della basilica di San Marco, con la complessità della sua storia, la luminosità dei suoi mosaici, la ricchezza dei suoi marmi, l'atmosfera di intensa spiritualità che avvolge i visitatori. Il volume mira a riassumere i sedici anni di studi sulla basilica, iniziati nel 2006, grazie all'iniziativa della professoressa Irene Favaretto, che torna a curare il nuovo numero, scegliendo i temi da presentare e analizzare. Quattordici studiosi internazionali riassumono, illustrano e approfondiscono con nuove recenti scoperte tutti i precedenti Quaderni, affrontando temi storici, artistici e scientifici, dal coronamento gotico alle tarsie del presbiterio, dalla ""Madonna dalle mani forate"""" al portale della basilica, fino agli archivi fotografici e le colonne del portale di San Pietro."" -
La prima parte
Un libro che può leggere chiunque, anche chi non ha mai letto una poesia contemporanea prima, scritto da quello che forse è “il primo poeta italiano del terzo millennio.rnrnQuando a ventisette anni Carlo Carabba ha pubblicato la sua premiata raccolta d'esordio (Gli anni della pioggia), gli appassionati italiani di poesia sono subito rimasti colpiti dalla novità dei suoi versi. Il suo immaginario sembrava mischiare, senza soluzione di continuità, echi della grande tradizione poetica occidentale, da Orazio a Gozzano, con i riferimenti culturali tipici di un giovane uomo nato negli anni Ottanta. E allo stesso modo la sua lingua era incredibilmente semplice, simile al tono medio del parlato, ma anche cesellata nei versi codificati, per lo più settenari ed endecasillabi. Carabba sembrava rompere con le due principali tradizioni della recente poesia italiana, lo sperimentalismo un po' ermetico e difficilmente comprensibile da un lato, e la poesia minimalista del dettaglio e del correlativo oggettivo dall'altro, a favore di una poesia ""che si capisce"""", che racconta esperienze quotidiane e riflette sui grandi temi universali: gli affetti, il lutto, la morte, l'amore e le sue difficoltà, il senso di insoddisfazione di sé, la paura e la speranza del futuro. Oggi che Carabba ha quarant'anni, pubblica una raccolta che ripercorre il suo cammino poetico, partendo da alcune delle poesie incluse nelle precedenti raccolte e aggiungendone molte nuove, come le sei che compongono il lungo diario in versi di un coast to coast in America."" -
Terra nostra. Napoli, la cura e la politica
Un lungo rapporto lega Antonio Bassolino a Napoli, una storia fatta di periodi fecondi e di momenti difficili, che tuttora continua e si rinnova. Divenuto adulto prima del tempo, esponente del Pci appena sedicenne, è segretario di una sezione di operai, dove apprende la passione per la politica reale, capace di influire sulla vita della gente. Dalle varie stagioni della sua attività, in queste pagine si ritrovano avvenimenti e personaggi della scena pubblica italiana. Oggi sceglie di inaugurare un'altra fase del suo impegno a favore della città, confrontandosi con le tante sfide che ha imparato a conoscere dagli esordi nell'amministrazione e con quelle poste dall'emergenza attuale. Tra battaglie condotte sul campo e prospettive sul futuro, sono molti gli spunti e i temi che l'autore affronta: dal bilancio alla struttura del Comune, dal paesaggio urbano al rilancio del porto, dall'annosa vicenda della gestione dei rifiuti al delicato equilibrio tra poteri centrali e locali, perché non vadano sprecate le risorse offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Se cambiano i mezzi attraverso i quali la politica agisce e si fa rapporto con la cittadinanza, immutato è lo slancio con cui, forte dell'esperienza alla guida del Comune e della Regione, superata la lunga vicenda giudiziaria che lo ha visto protagonista di 19 processi finiti con altrettante assoluzioni, Bassolino espone progetti e piani per affrontare con gli strumenti di oggi le questioni che affliggono una terra ricca ma difficile. Una scelta in cui, sottolinea, «non c'è nostalgia o voglia di rivincita personale», ma la consapevolezza che «è attorno a una battaglia per Napoli che bisogna raccogliere forze. Dipende da ciascuno di noi e da tutti quanti noi. Ognuno deve cercare di fare la sua parte per il bene di Napoli, del Mezzogiorno e del paese». -
Draw love build. L'architettura di Sauerbruch Hutton. Ediz. italiana e inglese
Una monografia aggiornata sul pluripremiato studio di architettura, in occasione dei trent’anni di attività.Lo studio internazionale di architettura, urbanistica e design Sauerbruch Hutton è stato fondato a Londra nel 1989 da Matthias Sauerbruch e Louisa Hutton che lo guidano con Juan Lucas Young, assieme a un team di centoventi professionisti che lavorano nell'odierna sede centrale di Berlino. In Italia, è Sauerbruch Hutton che firma il progetto del museo multimediale sulla storia d'Italia del '900 di Mestre, inaugurato nel 2018, parte di una sinergica rigenerazione urbana, Museo che dal 3 settembre ospita una retrospettiva dedicata allo Studio berlinese. L'edificio museale, connotato e reso riconoscibile dalla trama policroma dei rivestimenti in ceramica di produzione tedesca, è una sintesi perfetta del lavoro dello studio, che pone al centro del progetto un'architettura funzionale e sensoriale, combinata all'uso del colore e di forme curvilinee, all'approccio sostenibile e alle innovazioni tecniche. Il volume include un'introduzione di Luca Molinari e presenta un'intervista, inedita in Italia, di Keyne Geipel, direttore della rivista tedesca Bauwelt, e Benedikt Crone ai tre partner dello studio. Il dialogo affronta il ruolo dell'architettura nella città contemporanea, l'urgente ricerca e incremento della sostenibilità, e l'eterna questione della bellezza in architettura. Chiude il volume una lista con brevi schede di progetto illustrate. -
JR. La ferita-The wound. Ediz. illustrata
JR, artista contemporaneo tra i più celebri al mondo, è chiamato a reinterpretare la facciata di un simbolo del Rinascimento a Firenze, Palazzo Strozzi, con una nuova opera site specific intitolata The Wound/La Ferita, che propone una riflessione sull'accessibilità ai luoghi della cultura nell'epoca del Covid-19. La monumentale installazione di JR rappresenta uno squarcio sulla facciata di Palazzo Strozzi, che si apre alla visione di un interno reale e immaginato allo stesso tempo, una diretta e suggestiva riflessione sull'accessibilità a tutti i luoghi della cultura durante la pandemia. Palazzo Strozzi diviene così il palcoscenico spettacolare per una ferita, simbolica e dolorosa, che accumuna tutte le istituzioni culturali italiane e del mondo intero: musei, biblioteche, cinema e teatri, costretti a limitare o a proibire l'accesso al pubblico. Il volume raccoglie un dialogo inedito tra l'artista e il curatore Arturo Galansino che racconta la genesi di quest'opera così originale e significativa, e la inquadra all'interno del modus artistico di JR, che unisce fotografia e street art creando monumentali interventi di arte pubblica nelle città di tutto il mondo, dalle favelas di Rio de Janeiro alla grande piazza della Piramide del Louvre, da Ellis Island a New York alla prigione di massima sicurezza di Tehachapi in California. A Palazzo Strozzi l'intervento di JR si caratterizza per un'ulteriore sperimentale contaminazione con la storia dell'arte, con riferimenti che spaziano dal Rinascimento all'epoca moderna. -
L' école du regard. Caravage et les peintres caravagesques dans la collection Roberto Longhi. Ediz. illustrata
La pittura del Caravaggio (Milano, 1571 - Porto Ercole, 1610) e della sua cerchia rappresenta la centralità delle ricerche di Roberto Longhi (Alba, 1890 - Firenze, 1970). Lo storico dell'arte, di cui ricorre nel 2020 il cinquantenario della morte, si dedicò per tutta la vita, pioneristicamente a partire dalla tesi di laurea discussa a Torino nel 1911, a colui che al tempo era uno dei pittori meno conosciuti dell'arte italiana. Longhi fu anche un importante collezionista. Nella sua dimora fiorentina, villa Il Tasso, oggi sede della Fondazione che gli è intitolata, raccolse un numero notevole di opere dei maestri di tutte le epoche che furono per lui occasione di ricerca e di studio. Tra queste il corpus più importante e significativo è quello che comprende le opere del Caravaggio e dei suoi seguaci. Il percorso espositivo, così come il catalogo che esce in occasione di questa mostra, apre con una sezione composta da quattro tavole di Lorenzo Lotto e due dipinti di Battista del Moro e Bartolomeo Passerotti, a indicare il clima artistico del manierismo veneto e lombardo in cui si è formato Caravaggio. Sono poi presentati oltre quaranta dipinti degli artisti che per tutto il XVII secolo sono stati influenzati dalla sua rivoluzione figurativa. Il nucleo centrale è occupato da uno dei capolavori di Caravaggio, acquistato da Longhi alla fine degli anni Venti: il celebre Ragazzo morso da un ramarro, risalente all'inizio del soggiorno romano del maestro e databile intorno al 1596-1597. Il volume raccoglie un testo introduttivo di Maria Cristina Bandera, una scheda aggiornata su ciascuna opera esposta e le biografie degli artisti in mostra. -
Una ragnatela di fili d'oro. Poteri, inquisizioni, eresie nell'opera di Leonardo Sciascia
Nelle opere di Sciascia sono rintracciabili alcuni temi durevoli che emergono come pensieri dominanti e nodi critici intorno ai quali si è arrovellata la riflessione dello scrittore: l'Inquisizione storica e i totalitarismi che ne rappresentano le moderne varianti; l'eresia come scelta radicale, sia essa religiosa, sociale, politica; lo scetticismo inteso come propensione al dubbio, all'antidogmatismo e all'inchiesta. È su questi paradigmi che si focalizza il presente volume, in un percorso che si dipana nel corso dei decenni e che, a partire da alcuni testi degli anni sessanta (Morte dell'inquisitore, Il Consiglio d'Egitto), giunge fino agli estremi approdi della scrittura sciasciana (La strega e il capitano, Porte aperte, Il cavaliere e la morte). -
I 150 anni del Bargello e la cultura dei musei nazionali in Europa nell'Ottocento
Inaugurato in concomitanza del centenario dantesco del 1865, il Bargello fu il primo museo nazionale del neocostituito Regno d'Italia. Il volume presenta gli Atti del convegno internazionale tenutosi a chiusura delle celebrazioni dei 150 anni del museo fiorentino, il 30 e 31 ottobre 2015. Il Symposium, che ha avuto luogo al Museo Nazionale del Bargello, in collaborazione con il Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max-Planck-Institut, ha ospitato specialisti e rappresentanti delle maggiori istituzioni museali europee definitesi nel contesto culturale degli anni Sessanta e Settanta dell'Ottocento, fino al primo Novecento. Alcuni contributi qui pubblicati affrontano in dettaglio singoli casi, tra cui - oltre al Museo del Bargello - il Musée de Cluny, il Musée du Louvre, il Museo del Prado, il Bayerisches Nationalmuseum, la Alte Nationalgalerie, con apparati documentari talora inediti; altri saggi offrono invece una più ampia analisi storica dei sistemi museali europei in rapporto alla politica e alle prospettive culturali dei vari Stati. Ne emerge un vasto panorama di modelli, di musei sorti come simbolo di identità nazionale o come fisionomia di un'eredità dinastica che, dalla Spagna alla Russia, rivelano una profonda comunicazione nelle strategie culturali e una forte impronta transnazionale nella formazione dei musei come coscienza, conservazione e valorizzazione del patrimonio. -
Marimekko. L'arte della stampa. Ediz. illustrata
La pubblicazione ufficiale in occasione del 70° anniversario di Marimekko che celebra il design, i motivi e i tessuti iconici dell'azienda finlandese. Marimekko, che in finlandese significa ""vestito di Maria"""", è stata fondata nel 1951 da Armi Ratia, che l'ha immaginata come un'esplosione di vita e colore per lasciarsi alle spalle il grigiore della seconda guerra mondiale, a partire dai vestiti. L'azienda ha iniziato la sua attività, infatti, realizzando quei morbidi abiti a motivi floreali e colori vivaci - ancora oggi il segno distintivo del marchio, universalmente noti e amati - che andavano così controcorrente rispetto alla moda ingessata dell'epoca. Il 70° anniversario dalla sua fondazione è l'occasione per ripercorrere in questo volume le vicende di un'impresa che ha fatto la storia del design e della moda. Dalle prime stampe serigrafiche degli esordi, interamente eseguite a mano - in cui l'errore umano veniva considerato pregio e originalità - al giorno d'oggi, con l'uso delle più moderne tecnologie e un taglio decisamente green alla produzione, gli artisti di Marimekko hanno creato circa 3.500 motivi che hanno ingentilito abiti, borse, accessori, ceramiche, biancheria da letto, tessuti e altro. Il volume racconta la genesi e l'evoluzione di questo marchio storicamente quasi del tutto """"al femminile"""" - dalla fondatrice alla dirigenza, dalle designer alle operaie -, alternando foto e pubblicità d'archivio con le immagini delle campagne più recenti, e con nuove fotografie appositamente realizzate. Dalla creazione dell'iconica stampa Unikko (Papavero) alla sua applicazione su tessuti e oggetti, dalle voci dei suoi talentuosi designer a alle prospettive di questa fucina creativa, questo libro offre una full immersion nell'entusiasmante storia del successo di Marimekko, in un vortice inarrestabile di immagini sorprendenti."" -
«C'era una volta...». Letterature, palcoscenici e storia per nuovi narra-itinerari
Questo volume presenta i risultati di un lavoro svolto da un gruppo di ricerca del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Trieste, che ha per oggetto lo studio dello spazio urbano come spazio culturale e la teorizzazione e messa in atto di una nuova e sperimentale prassi di percorsi narrativo-performativi. La prima parte del libro è composta da alcuni saggi nei quali gli autori articolano i risultati delle loro ricerche nei rispettivi ambiti disciplinari su argomenti sempre considerati da una prospettiva spazio-culturale. La seconda parte, invece, presenta l’elaborazione di due narra-itinerari. -
Ragazza nella tormenta. Misteri d'Islanda. Vol. 6
Mancano tre giorni a Pasqua e, mentre Siglufjörður si riempie di turisti ansiosi di godersi le magnifiche piste da sci dei dintorni, nella notte una ragazza di appena diciannove anni viene trovata morta sulla strada principale della cittadina. Dopo aver scoperto nel suo diario una pagina dal contenuto ambiguo, l'ispettore Ari Þór comincia a convincersi che non si sia trattato di un tragico incidente, come tutti sembrano invece credere. Intanto, la tormenta preannunciata si avvicina più rapidamente del previsto. D'un tratto mancano elettricità e riscaldamento, e Siglufjörður rimane completamente tagliata fuori dal resto del mondo. Nell'isolamento più estremo, Ari Þór continua a dare la caccia a un colpevole che sfugge, cercando di mettere insieme i pezzi di un'indagine che porterà alla luce una drammatica verità. -
La signora di Reykjavik
Hulda, «la donna nascosta», cela un segreto già nel nome. Ruvida e ribelle, è tra i migliori investigatori della polizia di Reykjavík: a sessantaquattro anni, però, competenza e abnegazione non sono sufficienti, visto che ai piani alti c’è chi è ansioso di mandarla in pensione. Ma Hulda ha dato tutto alla carriera e la prospettiva di dover lasciare il lavoro a cui ha dedicato la sua vita la fa infuriare. Quanto si farà sentire la solitudine? Inevitabilmente, la porta si spalancherà ai vecchi demoni che lei ha sempre ridotto al silenzio. E allora le sue fughe tra le aspre montagne dell’Islanda, per respirare a pieni polmoni la durezza della sua isola, non basteranno più. Ottenuto il permesso di dedicarsi a un’ultima indagine, un cold case a sua scelta, Hulda sa perfettamente qual è il caso che vuole riaprire. Dieci anni prima, una giovane donna, arrivata dalla Russia con la richiesta di asilo politico, era stata trovata morta in una baia non lontana dalla capitale. Le indagini, ingarbugliate e chiuse sbrigativamente da un collega, non avevano portato a una vera soluzione, e ora Hulda vuole dare voce a chi è stato dimenticato troppo in fretta. Vuole la verità. E ha quindici giorni di tempo per trovarla. -
L'isola
Hulda Hermannsdóttir, ispettore della polizia di Reykjavík, ha sempre dovuto rinunciare alle sue ambizioni, ma il nuovo caso che le viene affidato potrebbe finalmente aprirle delle opportunità di carriera. Una domenica mattina, più per noia che per senso del dovere, Hulda decide di accettare la richiesta di aiuto di un collega delle Isole Vestmann e di mettersi in viaggio per l’arcipelago a sud-est della capitale. Deve scoprire cos’è successo nell’isola abbandonata di Elliðaey, luogo aspro e meraviglioso, una vera e propria stanza chiusa a cielo aperto. Lì un uomo di trent’anni ha riunito gli amici di un tempo in quella che viene considerata la casa più solitaria del mondo, ma quando arriva il momento di rientrare sulla terraferma uno di loro manca all’appello. Intrecciando passato e presente, le indagini di Hulda riportano in vita fantasmi che tutte le persone coinvolte, in un modo o nell’altro, hanno tentato di mettere a tacere. E mentre cerca la verità di Elliðaey, l’ispettore finisce per ritornare su un vecchio caso, un omicidio avvenuto dieci anni prima in un luogo altrettanto isolato, che svela come, in quella strana storia, siano in tanti ad avere diversi peccati sulla coscienza. -
A Venezia con Turner. Ediz. a colori
Joseph Mallord William Turner (Londra, 1775-1851), tra tutti gli artisti eccellenti ad aver visitato Venezia, è certamente quello che meglio ne ha interpretato le particolarità paesaggistiche e atmosferiche. Durante tre sole visite in città e tutte non più lunghe di una settimana, Turner ha prodotto una innumerevole quantità di studi, schizzi, disegni a matita, acquerelli - in una sorta di furore creativo. In questa selezione, le più belle opere veneziane create dal grande artista rievocano i luoghi iconici della città, immutati oggi come allora: la basilica di San Marco, con il campanile torreggiante e gli esterni color corallo di Palazzo Ducale, il Ponte dei Sospiri, l'Hotel Europa, dove Turner amava soggiornare e che ancora oggi esiste, i Giardini Reali, la Punta della Dogana e Santa Maria della Salute, San Giorgio Maggiore e l'Accademia, Rialto, il Canal Grande, fino ai Frari e alla Scuola Grande di San Rocco. Una Venezia struggente ed evocativa, vista con gli occhi di uno dei suoi più grandi interpreti. -
Un' altra opportunità per l'architettura. Il nuovo Rettorato dell'Università degli Studi della Campania «Luigi Vanvitelli»-Another opportunity for architecture. The new Rettorato of the Universit...
I paesaggi del Sud di Italia e in particolare Caserta con la sua provincia vivono di un'apparente schizofrenia. Da un lato, la bellezza naturale e la potenza di diversi monumenti architettonici sui quali risalta il Palazzo Reale disegnato da Luigi Vanvitelli, dall'altro, un degrado qualitativo dell'ambiente attuale dovuto, in massima parte, alla incredibile e illegale proliferazione di discariche abusive per materiali da costruzione e rifiuti tossici anche speciali. Lo scandalo della Terra dei Fuochi ha portato all'attenzione internazionale il problema. Questo libro intende raccontare come tracciare una possibile strategia migliorativa realizzando una cittadella del sapere per l'Università degli Studi della Campania ""Luigi Vanvitelli"""", a pochi passi dalla Reggia di Caserta, limitando al massimo le demolizioni e il trasporto a discarica. Così, un'architettura senza qualità, si trasforma in un polo culturale che ambisce a relazionarsi con le più avanzate istituzioni europee."" -
Faust. Dalla leggenda al mito. Variazioni sul mito
Inquietante, Faust muore e rinasce. Mimetizzato in Cipriano, che evoca i demoni ma poi, innamorato di Giustina, si fa cristiano e va al rogo, Faust appare durante lo scontro tra Riforma e Controriforma. Elaborazione protestante antipapalina, dannato per il suo patto con il diavolo, è protagonista prima dei teatri di marionette, poi di testi anonimi. È la leggenda che Marlowe fa diventare mito, con uno sguardo al pensiero scientifico e a quello magico. Calderón de la Barca recupererà Cipriano e Giustina come risposta cattolica in difesa del libero arbitrio: Cipriano così è salvo e annulla il patto scellerato. Le tensioni si stemperano, e con l'Illuminismo Faust e soprattutto il diavolo perdono consistenza. Quando approda a Goethe, alla fine si salva per amore: del resto, poco interessano ora i conflitti di religione e un nuovo orizzonte culturale va investendo l'Europa. Heine recupera la dannazione di Faust, ma intanto fa di Mefistofele una diavolessa, Mefistofela. Quando infine arriva a Valéry, Faust è l'uomo contemporaneo, disincantato, mentre il diavolo è fuori moda, a conferma della profezia di Cipriano.