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La città buona. Per una architettura responsabile. Ediz. illustrata
Questo dialogo tra l'architetto-urbanista Alfonso Femia e Paul Ardenne, esperto di questioni culturali, è il risultato di una duplice valutazione nata dalla crisi provocata dalla Covid-19: l'inadeguatezza della nostra società alle condizioni di vita create dalla pandemia e l'inadeguatezza, ancora, dell'attuale offerta in materia di architettura e urbanistica. Habitat e scuole inadeguati, città in cui servizi e prerogative sono distribuiti in maniera incoerente, un territorio non sufficientemente pianificato e popolazioni trascurate... La pandemia della Covid-19 ha rivelato una città contemporanea disfunzionale, incapace di reagire o di proporre azioni efficaci e concrete, di saper prevedere e anticipare le nostre debolezze forse a causa di un'idea cieca e arrogante, quella di non considerarci fragili o vulnerabili. È urgente ripensare le nostre infrastrutture e chiedersi cosa ci aspettiamo dall'habitat, dai servizi, dall'ambiente, dalle nostre città per il futuro. Quello che verrà non dovrà essere la replica del presente, ma un mondo nuovo, finalmente coerente con le aspettative degli abitanti di una ""città buona""""."" -
Tracce dal silenzio. Le visioni di Nina. Vol. 1
Nina ha dieci anni ed è diventata sorda in seguito a un incidente stradale. I genitori, decisi a lasciarsi quel trauma alle spalle, si trasferiscono in una nuova casa che confina con il parco. Una sera, come sempre, Nina spegne l'impianto cocleare che le permette di sentire e si addormenta. Una musica però la sveglia. Una musica che non dovrebbe e non potrebbe percepire. Nina si alza e la segue. Nello stesso istante, nel cuore della notte, un ragazzo viene ucciso. Non sarà l'unica volta che la bambina sentirà quella canzone, non sarà l'unica volta che, al ritmo di quelle note allegre e inquietanti, qualcuno verrà aggredito. Come può Nina ascoltare quella musica senza indossare il suo audioprocessore? E perché nessun altro la sente oltre a lei? Cosa significano le strane visioni che ha in quei momenti? Sono solo alcune delle domande a cui la bambina dovrà trovare risposte, per interrompere la spirale di violenza che minaccia di inghiottirla. Al suo fianco si schiereranno il fratello Alfredo e due sue compagne di classe, Rasha e Nur. Per Nina, poi, si rivelerà determinante l'incontro con l'anziana Rebecca - la sua vicina di casa -, perseguitata da un oscuro passato: se per Rebecca la bambina è un raggio di sole, agli occhi di Nina la vecchia è la nonna che ha perduto. Ma per essere risolti, gli inferni devono essere attraversati. Una favola nera intessuta di inquietudine e meraviglia, dove l'orrore è al tempo stesso magico e quotidiano. -
Il fiore e la fiamma
Londra, 1799. Avventuriero innamorato del mare, il capitano Brandon Birmingham non riesce a inquadrare la donna che i suoi uomini hanno portato a bordo della nave. Dovrebbe essere una prostituta, ma Heather Simmons ha modi innocenti e raffinati, la sua figura è distinta ed elegante, la sua bellezza luminosa. Cosa l'ha costretta a girare da sola per le fangose strade di Londra? Da chi sta scappando? Perché è salita sulla Fleetwood, diretta a Charleston, nelle lontane colonie d'oltreoceano? Qualunque sia la ragione, il capitano Birmingham ha una certezza: quella bellissima ragazza deve essere sua, anche a costo di mettere in discussione la propria vocazione alla solitudine. Perché né le incomprensioni né i fantasmi del passato possono separare due cuori destinati ad appartenersi. -
La vita fuori di sé. Una filosofia dell'avventura
A chi non è mai capitato di veder riaffiorare all'improvviso nella memoria il viaggio che ha spazzato via molte certezze, quell'incontro erotico tanto intenso da far scoprire il vero piacere o l'effetto imprevisto e sconcertante di un libro, un quadro, una melodia che ci hanno letteralmente trascinati oltre i limiti del nostro Io? Sono le avventure, esperienze che spezzano la routine, fratture dimenticate o rimosse che, se rievocate, riaccendono i desideri messi a tacere. In un avvincente corpo a corpo con i testi fondativi della cultura occidentale e le letture più originali della contemporaneità, l'autore fa dialogare i problemi del nostro quotidiano e le Storie di Erodoto, le intuizioni di Georg Simmel e l'Odissea di Kazantzakis, il teatro di Sartre e le «confessioni» di Platone nel suo scritto più autobiografico, la saggezza ironica di Montaigne e le spiazzanti metafore di Jankélévitch. Come in un diario di viaggio, affascinanti connessioni attraverso i secoli e i continenti ci riportano così sul campo di Maratona, alle radici dei concetti di libertà e di felicità per i greci; in Sudamerica con Alexander von Humboldt, precursore di un'idea di natura che non possiamo non fare nostra; a Praga, tra il pubblico scandalizzato della prima assoluta del Don Giovanni di Mozart, e nel deserto nordafricano, sulle tracce della scrittrice Isabelle Eberhardt. Un invito a metterci in discussione senza necessariamente ricorrere a una fuga into the wild, perché «un'impresa ardita o un episodio irrilevante: tutto può essere avventura oppure ordinaria esistenza, può inserirsi nella sceneggiatura della nostra vita o configurarsi come eccezione esaltante, che però ""misteriosamente"""" racchiude quella vocazione inconfessata che il quotidiano non sa portare alla luce»."" -
Maurizio Cattelan. Breath ghosts blind. Ediz. italiana e inglese
In occasione della retrospettiva Breath Ghosts Blind, in programma dal 15 luglio al 20 febbraio 2022 presso Pirelli HangarBicoccaa Milano, una monografia che presenta approfondimenti sulle nuove opere concepite per la mostra insieme alla riconfigurazione di un’opera storica di Maurizio Cattelan.rn Breath ghosts blind accompagna l'omonima personale di Maurizio Cattelan a Pirelli HangarBicocca, un ambizioso progetto sviluppato dall'artista e prima mostra in Italia dopo molti anni. Nel mettere in scena una complessa rappresentazione simbolica del ciclo della vita e affrontando temi come la memoria e il senso di perdita individuale e collettiva, il progetto include opere e immagini iconiche del percorso di Cattelan, insieme a un nuovo corpo di lavori realizzati appositamente. «Nel caso di Pirelli HangarBicocca, l'architettura industriale mi ha ricordato - scrive Maurizio Cattelan - un'enorme cattedrale abitata dai fantasmi del suo passato di fabbrica. Lì l'intruso ero io e a quel punto potevo solo usare a mio vantaggio il senso di minaccia che provavo: sono partito dalla fine con Blind e il resto delle opere si è mimetizzato nello spazio, come se i lavori fossero sempre stati lì». La monografia approfondisce e offre una lettura inedita del lavoro dell'artista, presentato attraverso contributi critici di autori e voci di rilievo internazionale che da anni seguono il lavoro di Cattelan, come Francesco Bonami e Nancy Spector, insieme a ulteriori approfondimenti tematici di filosofi, teologi e scrittori quali Arnon Grunberg, Andrea Pinotti e monsignor Timothy Verdon. Completano il volume le immagini che documentano il progetto di mostra e una conversazione dell'artista con i curatori, oltre a una selezione di testi ripubblicati e tradotti per l'occasione della filosofa e scrittrice Susan Sontag (1933-2004), dell'intellettuale e traduttrice Giustina Renier Michiel (1755-1832) e del poeta e scrittore curdo-siriano Golan Haji. -
Sculture lignee a confronto dalle città ducali di Vigevano e Milano. Ediz. illustrata
Il volume propone uno studio approfondito sulle sculture lignee policrome di area lombarda del Compianto di San Dionigi e dell'Ancona di San Giuseppe provenienti da Vigevano. Un affascinante repertorio iconografico e inedite analisi svelano i rapporti tra scultori, pittori e committenti che ne hanno permesso la produzione. L'intervento di restauro dell'Ancona di San Giuseppe ha aperto la strada alla valorizzazione dell'opera e la sua relazione con altre, favorendone l'analisi, l'approfondimento e il confronto con le opere del Castello Sforzesco. Il lavoro del curatore e degli autori indaga la storia di questi significativi gruppi scultorei, realizzati tra fine Quattrocento e inizio Cinquecento, cercando di ricostruirne l'originaria disposizione e collocazione. I testi in catalogo analizzano i due complessi, ne illustrano il contesto artistico coevo, fanno emergere i rapporti tra committenti, intagliatori, pittori, rileggono l'opera di Bernardino Ferrari, analizzano fonti a stampa come modelli per il repertorio iconografico degli artisti e per il rinnovamento del linguaggio stilistico e compositivo degli stessi, raccontano l'allestimento delle sculture in mostra e l'accurato intervento di restauro. Gli apparati presentano una ricca appendice documentaria e una bibliografia. Il libro, con circa cento illustrazioni a colori, include una nuova campagna fotografica dedicata ai gruppi scultorei. Testi di: Carlo Cairati, Benedetta Chiesi, Fabio Frezzato, Mariolina Olivari, Antonella Ortelli, Anna Maria Penati, Andrea Perin, Luca Quartana, Cristina Quattrini, Claudio Salsi. -
Mani nella terra
Dopo aver perso un lavoro in Colorado, e aver dormito in macchina per due mesi, Owen Callahan ha bisogno di rimettersi in sesto. Tornato a vivere col nonno nel Kentucky, accetta un posto da giardiniere in un piccolo college che gli consente di frequentare il suo corso di scrittura creativa. È qui che conosce Alma Hadzic, impegnata in una residenza letteraria dopo aver pubblicato con successo una raccolta di racconti. Nata a Sarajevo e fuggita con i genitori durante la guerra, Alma sembra avere tutto quello che Owen non ha: una posizione prestigiosa, una formazione nelle migliori scuole del paese, un futuro promettente, ma soprattutto una famiglia progressista che le ha sempre garantito supporto e comprensione. Tra i due, accomunati solo dall’amore per i libri, inizia una relazione clandestina che, facendosi sempre più intensa, complicata e totalizzante, rivela quanto, dai ragazzi che siamo stati, discenda il tipo di adulti che possiamo diventare. Un acuto, tenero e ipercontemporaneo romanzo d’amore, che interroga il senso profondo della letteratura e racconta – con empatia e senza pregiudizi – la spaccatura tra l’America liberal, colta e agiata delle grandi città e l’America provinciale, conservatrice e impoverita, che va a messa la domenica con un fucile nel pick-up. Una spaccatura gravida di contraddizioni e, osservata da vicino, molto meno netta di quanto si immagini. -
La valle dei bambini perduti
Tirana, 1985. Nell'Albania comunista, a pochi mesi dalla scomparsa del sanguinario dittatore Enver Hoxha, Albertina Basha, la figlia adolescente di un importante membro del Partito, viene trovata impiccata nel salotto di casa. Sembra un caso di suicidio da manuale, ma Ludovik Lamani, il detective al quale viene assegnata l'indagine, nota alcune anomalie sulla scena del crimine. Nel frattempo, una coppia di rom denuncia la scomparsa del nipote di nove anni. Lamani scopre che la sparizione del giovane è legata ad altre scomparse misteriose di ragazzi nomadi avvenute a Tirana e in diverse città albanesi negli ultimi dieci anni: tutti casi archiviati per mancanza di prove. Ambizioso e tenace, Lamani è deciso a risolvere entrambi i casi facendosi aiutare da Vasil, una recluta che lo segue come un'ombra, e Miha, la maestra di danza di Albertina e Brikena, la migliore amica della vittima. Sarà però un'impresa molto più difficile del previsto: Lamani dovrà fare i conti non solo con il Sigurimi - la temibile polizia segreta albanese - ma anche con i fantasmi del suo passato, che riemergono a sprazzi sotto forma di visioni sinistre e sogni agghiaccianti. -
L' età di Merkel
Spaziando dal rapporto con l'Europa al confronto con i singoli capi di Stato e di governo - da Obama a Trump fino alla Russia di Putin, passando per la Francia e l'Italia -, Paolo Valentino scava nell'età di Merkel, portando alla luce episodi inediti, curiosità e passaggi cruciali che sono stati il segreto della sua durata.Prima cancelliera della Repubblica Federale, Angela Merkel ha rivoluzionato la politica tedesca, europea e, attraverso le relazioni con Cina, Russia e Stati Uniti, anche quella mondiale. Nessun leader della storia recente ha saputo guidare un grande paese così a lungo, attraversando una serie ininterrotta di crisi gravi e drammatiche. Merkel lo ha fatto tenendo saldamente la Germania nel solco dell'Europa e trovando sempre soluzioni che le condizioni politiche e lo spirito del tempo rendevano possibili. Dal decisivo «Wirschaffen das» del 2015 all'idillio infranto con Matteo Renzi, dai regali di Berlusconi all'esasperazione di Macron, dall'addio al nucleare al salvataggio della Grecia, dalle offese di Trump al rapporto speciale con Mario Draghi, al discorso alla nazione di fronte all'emergenza Covid-19, successi e svolte brusche rivivono nel racconto della cancelliera e di donne e uomini che l'hanno frequentata e hanno lavorato al suo fianco, grazie a interviste esclusive con i più stretti collaboratori e avversari, ex ministri, diplomatici, alleati, giornalisti, ex premier italiani e stranieri. -
Scandalosamente felice
"Scandalosamente felice"""" è la storia di Joséphine Baker (1906-1975), che nel racconto esatto e confidente di Gaia de Beaumont diventa il romanzo di una vita che in sé è già un romanzo, e di avventura. Nata poverissima ma con una grande passione per la danza riesce, con peripezie degne dei bambini di Dickens, a fuggire dal mancato amore della madre e a raggiungere prima New York, poi Parigi, e soprattutto riesce a ballare. A Parigi, in quel periodo sfavillante e foriero di terribili eventi che sono stati gli anni Venti, Joséphine diventa la musa, la compagna e il sogno selvaggio di ogni uomo di cui incrocia i passi o i desideri, e per tutti, anche per noi, si cristallizza nell'icona di un mondo meraviglioso e perduto, sensuale e inavvicinabile, allegro e con un gonnellino di banane e una collana di perle. E basterebbe quello per consegnarla all'immortalità se Joséphine non avesse vissuto circondata da animali di ogni specie in ville bellissime, non fosse stata membro del controspionaggio, non avesse adottato, dopo la guerra, bambini provenienti da ogni parte del mondo - dodici bambini - e non avesse partecipato alla marcia per la libertà di Martin Luther King. Gaia de Beaumont, con una lingua vicinissima e distante come quella di un biografo inglese, ironica e dolente, srotola, come un nastro dorato, la vita di Joséphine Baker, restituendo amori ed errori a un'icona che non è mai stata ferma nel tempo." -
Personaggi della Divina Commedia
Un meditato viaggio fra le voci che compongono la Divina Commedia, un percorso alla scoperta della «materia umana» di cui è fatto il capolavoro del più grande poeta di tutti i tempi. Da un insigne interprete di Dante, una galleria di ritratti che parla al lettore d'oggi, svelando in ciascun personaggio un racconto unico e universale.«I personaggi qui convocati non parlano dal tempo, ma urgono al nostro presente: non solo perché molti di essi rivivono nelle riscritture di autori contemporanei la cui voce prolunga in eco quella di Dante, ma soprattutto in quanto Dante li presenta ""in futurum"""", già volti a un destino ulteriore, che più altamente li disvelerà """"a la futura gente"""".»«La memorabilità dei personaggi danteschi non è tanto fornita dal loro rilievo storico o mitologico, quanto dal loro apparire in uno sguardo, in una parola, in un moto che appartiene, come ha osservato Borges, al sempre». Dante, nel poema che più di tutti ha plasmato la nostra identità nazionale, culturale e linguistica, costruisce un sistema di personaggi eterni, un coro di voci universali che nei secoli si è fatto autonomo, generando nuove riletture e mitologie. Attraverso ventisette ritratti storici, letterari e filosofici, Carlo Ossola isola quei personaggi senza i quali «il poema non sarebbe un teatro di grandi passioni redente» e presenta al lettore una galleria in cui sfilano le tre guide, Virgilio, Beatrice e san Bernardo, ma anche i puri e i dannati, poeti e padri della Chiesa, figure bibliche come Davide e Raab e storiche come Bonconte da Montefeltro. In questo variegato ventaglio compare lo stesso Dante che, autore e personaggio insieme, completa il repertorio offerto dal volume. Un contributo fondamentale che forma, con l'Introduzione alla Divina Commedia a opera dello stesso Carlo Ossola e il commento al poema da lui curato, un imprescindibile trittico dedicato al padre della letteratura italiana."" -
Introduzione alla Divina Commedia. Nuova ediz.
Dal grande italianista, presidente del comitato per le celebrazioni del 700° anniversario della morte di Dante, un profilo critico essenziale del capolavoro patrimonio dell'umanità intera. Un viaggio illuminante condotto nel dialogo tra poeti, per rileggere Dante come un autore del XXI secolo. Una nuova edizione aggiornata di una guida fondamentale, già vincitrice nel 2012 del Premio De Sanctis per la Saggistica.«La ""Divina Commedia"""" è un poema per tempi di esilio. È dunque un itinerario per il nostro presente, che ha bisogno di convertire l'esilio in un cammino di redenzione e di dignità dell'umano» – Carlo OssolaLa Commedia di Dante parla di «Everyman» (Pound), di ciascuno di noi. Fonda una lingua, una letteratura, discende a noi dall'eternità; parte cospicua dei suoi versi si è fatta proverbio, detto morale o sentenza, e ad essa dobbiamo molte nostre immagini ed espressioni più quotidiane, «perdere il ben dell'intelletto», «senza infamia e senza lode», «ma guarda e passa», «mi fa tremare le vene e i polsi», «lasciate ogni speranza, voi ch'intrate». La Commedia è commedia: il muoversi dei personaggi è in sé scenico e, come a teatro, sfilano comparse e protagonisti; ci sono dialoghi e monologhi, duetti serrati; un'architettura di mondi, luoghi visti, immaginati, percorsi nell'esilio o nei libri. Per leggere Dante è necessario continuare ad avere la sua sete d'essenziale, il suo anelito a varcare il relativo per porre i suoi versi come sigillo e fondamento di una parola detta per sempre. Nel suo essere «testimone contro il tempo» Dante, nel Novecento, è stato meglio interpretato e compreso da autori come Pound, Eliot, Mandel'štam, Beckett e Borges che dai critici stessi. E ancora, nel XXI secolo, il suo poema è in futurum."" -
I dolori del giovane Werther. Prima stesura. Testo tedesco a fronte
Il libro racconta la breve vita di Werther, un giovane uomo redditiere, aspirante pittore, che vive in una imprecisata cittadina della Germania tardo-feudale circa quindici anni prima della Rivoluzione francese. Uscito di casa per un viaggio legato all'eredità materna, si innamora perdutamente di Lotte, promessa e poi sposa di Albert, il consorte esemplare. Mentre nella prima parte vive una stagione di travolgente felicità fisica, in armonia con se stesso e con gli altri, nella seconda parte Werther cade in uno stato depressivo e si abbandona a una crescente pulsione di morte. Finché, di fronte all'impossibilità di amare Lotte, medita una decisione estrema. Sistema le sue carte e scrive un biglietto di addio, quindi manda il servitore a chiedere le pistole ad Albert per un improbabile viaggio. Si lascia guidare in questo percorso dalle drammatiche pagine di un bardo gaelico appena scoperto, Ossian. Le accarezzerà a lungo, quelle pistole passate attraverso le mani di lei, contemplandole come un vettore d'amore. Lei che aveva tremato ed era trasalita nel porgere al servitore l'oggetto richiesto dall'amato. Altri temi si affacciano all'orizzonte del libro: la decadenza di un'aristocrazia al tramonto, la società chiusa, la pulsione artistica, il rifiuto della cultura accademica, lo spirito di libertà, la natura splendente e divina, la città ostile, il giardino, il sogno di un abbandono al dionisiaco. Ossian e Omero sono le contrastanti letture. Una storia d'amore e di morte, atto fondativo della letteratura tedesca moderna e icona del romanzo epistolare europeo. -
Virginia Colombati maestra di belcanto
La biografia della grande cantante lirica Virginia Colombati (1863-1956), dai palcoscenici della natìa Pergola alle importanti tournée in Finlandia, sul Mar Nero e sul Mediterraneo, nei grandi teatri russi come quello imperiale di San Pietroburgo, dal Covent Garden di Londra al Metropolitan di New York, nei maggiori centri italiani ed europei della musica. Il volume svela particolari inediti della sua carriera con risvolti interessanti anche nella storia di alcuni teatri lirici oggi non più esistenti, facendo riscoprire al lettore la storia di una donna straordinaria. Ma è la sua eredità, il suo insistere sui valori del belcanto, che fa la differenza con altre cantanti coeve, oltre alla singolarità della sua figura di donna che visse sempre di musica, anche negli ultimi anni, trascorsi in ristrettezze nelle Marche presso parenti, amici e benefattori, su cui sono state raccolte le ultime superstiti testimonianze. La ricerca si estende a tutto il percorso artistico internazionale del soprano pergolese dall'Europa all'America dove, alla fine della sua parabola di cantante lirica, svolse una preziosa attività didattica, sebbene isolata, costituendo una continuità importante della tradizione italiana del belcanto sul suolo americano. -
Liliana Cavani. Il cinema e i film
È un paradosso vivente, Liliana Cavani. La donna, la regista, l'intellettuale. Di qui forse la difficoltà a comprendere profondamente la sua opera, che è fatta appunto di paradossi, di sfide estreme, imbevuta di spiritualità irrequieta, alla ricerca di risposte impossibili da ottenere. Un cinema profondamente terreno, eppure che punta dritto verso il cielo. Liliana Cavani sonda questi abissi con coraggio in una carriera estremamente coerente: i suoi film costituiscono un corpus che si può leggere tutto d'un fiato, le sue opere si parlano e ripercorrono temi, inquietudini, conflitti. Dalle tre pellicole su san Francesco alla Chiara d'Assisi di Clarisse, dalla trilogia tedesca con Il portiere di notte, Al di là del bene e del male e Interno berlinese al rarefatto Il gioco di Ripley (Ripley's Game), il suo cinema rimane attuale e si rivela, a tratti, profetico. Per analizzare questa autrice così complessa, per certi versi inafferrabile, a volte anche respingente in certi suoi estremismi, nella violenza che viene messa in scena e non viene mai taciuta, nella difficoltà di districare carnefice e vittima, nello sguardo lucido sulla storia del Novecento e sulla storia dell'umanità, il volume non solo si avvale degli strumenti della critica cinematografica, ma interpella anche studiosi apparentemente lontani dal cinema.Saggi, interviste e testimonianze di: Alberto Anile, Samuel Antichi, Pedro Armocida, Rossella Battisti, Marco Bellocchio, Nicole Bianchi, Francesca Brignoli, Daniela Brogi, Orio Caldiron, Nicola Calocero, Stefania Carpiceci, Paola Casella, Chiara Caselli, Peter Ciaccio, Luana Fedele, Ilaria Feole, Beatrice Fiorentino, Damiano Garofalo, Michela Greco, Angelo Guglielmi, Anton Giulio Mancino, Andrea Mariani, Italo Moscati, Anton Giulio Onofri, Matilde Passa, Cristiana Paternò, Angela Prudenzi, Ilaria Ravarino, Giacomo Ravesi, Caterina Taricano, Chiara Tozzi, Riccardo Tozzi. -
L' invenzione della proprietà. La destinazione universale dei beni e i suoi nemici
Il libro esamina i complessi nodi della questione della proprietà privata e indica un punto di vista per la revisione dell'ideologia e delle regole del neoproprietarismo.Nel 1840 Pierre-Joseph Proudhon si domandava: «Che cos'è la proprietà?», e dava la celebre risposta: «È un furto». La proprietà dei moderni è stata inventata da pochi secoli, ma la divisione tra chi ha e chi non ha è molto antica, e il dibattito tra chi la giustifica e chi la critica ha attraversato l'intera storia umana. Oggi si intreccia con il nodo irrisolto del rapporto tra libertà economica e democrazia, tra proprietà di alcuni e governo di tutti. Il mondo sarà governato dal neoproprietarismo dominante o dalla destinazione universale dei beni, di cui parlano le encicliche di papa Francesco? -
Tra locale e globale. Ricomposizione territoriale e formazione della megalopoli in Italia
L'Italia urbana, rururbana e rurale è frutto delle vicende della società degli ultimi decenni, nelle sue espressioni unitarie e nelle divisioni sociali, economiche, culturali e territoriali. Sviluppo economico, migrazioni interne, urbanizzazione, industrializzazione e deindustrializzazione, immigrazioni dal Terzo Mondo hanno profondamente mutato gli assetti territoriali, sociali e culturali del Paese e condotto alla perdita di coesione nazionale, all'aggravarsi e non alla riduzione dei divari territoriali, allo sfaldarsi del sistema politico. In tale contesto le città e i territori hanno seguito propri percorsi di evoluzione (talora di involuzione), tanto da prefigurare l'esistenza di una megalopoli e indurre a ipotizzare una ricomposizione territoriale e un nuovo ordinamento politico-amministrativo. -
Come la pioggia sul cellofan
Giorgia Cantini, investigatrice privata a capo di una piccola agenzia di periferia nella Chinatown di Bologna, è appena stata lasciata da Luca Bruni, dirigente della questura e capo della omicidi. Dopo una breve e appassionata convivenza, l'uomo ha preso la sofferta decisione di tornare dalla moglie e dal figlio adolescente, e Giorgia sfoga la propria tristezza ubriacandosi nei bar e nei locali della città. È in questa fase non facile della sua vita che incappa in Furio Salvadei, un affascinante cantautore quarantottenne che sembra avere tutte le fortune - fama, ricchezza, talento -, ma che al momento è un musicista in piena crisi artistica ed esistenziale. Furio infatti abusa di alcol, è deluso dal mondo discografico, ed è sotto stress a causa di una donna, Adele, una fan insistente che gli dà il tormento seguendolo ovunque e pressandolo con telefonate in piena notte. Furio incarica Giorgia di pedinare la sua persecutrice e di provare a riportarla alla ragione prima che si trasformi in una stalker violenta. Il problema è che Adele dimostrerà di essere un vero e proprio enigma. Oltre a Furio, infatti, anche altri sono sulle sue tracce, compresa una sosia perfetta: Miriam, un'attrice fallita che le somiglia come una goccia d'acqua e il cui cadavere verrà ritrovato nel cortile del cinema Lumiére. Sotto le piogge persistenti dell'autunno alle porte, con la mente un po' annebbiata dai drink delle sue sere solitarie e dalla nostalgia di Bruni, Giorgia si perderà in una trama che ricorda quella del film ""La donna che visse due volte"""" di Hitchcock, e in un'indagine che è un continuo gioco di specchi e sovrapposizioni, una vita filtrata da schermi - computer, telefoni, tv - al punto che anche i sentimenti risultano essere mere proiezioni."" -
L' elenco telefonico di Atlantide
La vita di Giulio Rovedo viene sconvolta quando la piccola banca di provincia per cui lavora come responsabile dell'ufficio legale viene acquisita da un giorno all'altro da Bancalleanza, un aggressivo colosso finanziario. La fusione però appare fin da subito tutt'altro che un'ordinaria questione burocratica; portata avanti da una strana serie di personaggi ambigui - tra cui Amon Gottman, la mente spietata che si cela dietro l'operazione, e Cecilia Mazzi, il nuovo capo del personale che, seducendo lo stesso Rovedo, gli stravolge la vita -, cela un mistero: il suo vero scopo, infatti, è la ricerca dell'Arca dell'Alleanza, grazie alla quale un gruppo di esoteristi incattiviti mira a riportare in vita - e al potere - gli dèi dell'Antico Egitto, e che pare essere nascosta proprio nel condominio dove vive Giulio... -
Vecchie noiose
Che cosa succede se una donna appena pensionata ma ancora in cerca del grande amore decide di trasferirsi in un paesino nel quale improvvisamente si accorge di essere la più giovane, di essere cioè circondata da vecchi? Anzi, da vecchie? C'è chi è sempre di pessimo umore e chi prega; una è in prigione da anni, una fa la spiritosa, un'altra parla alla gatta sovrappeso, e altre ancora - macerate dall'invidia - guardano dall'alto in basso le vicine tracannando litri di caffè e quantità indescrivibili di alcol. I mariti sono morti da anni. Le signore sono molto anziane ma potrebbero vivere ancora uno o due decenni, come pure succede, e allora fanno quel che possono: vanno dal parrucchiere, giocano a Scarabeo, cercano di capire come funzionano i nuovi apparecchi telefonici, commentano gli avvenimenti di cronaca. Stordite dai fantasmagorici colori dei nuovi televisori a schermo piatto, dove sedicenti profeti annunciano «l'imminente fine del mondo», prendono per buono tutto quello che sentono. Inoltre, Maria Gioconda, la scriteriata giovanetta appena giunta in paese, si appresta a sovvertire per sempre la loro vita quotidiana, affiancata da un carosello di personaggi indimenticabili: un prete che non vede l'ora di scappare, un vanaglorioso novantenne in pantaloncini «blu oltremare o blu oltrecielo» che si allena per la maratona di Londra, negozianti che invecchiano insieme alla loro clientela, un cane duro d'orecchi, un becchino depravato a cui piacciono le vecchie signore, e poi mariti defunti che di notte appaiono per rassicurarle, amiche pettegole, nuore cattive, figli depressi e vendicativi.