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Corpi di luce
«Stiamo tutti facendo la storia, pensa Ally, il futuro che diventa presente che diventa passato, istante dopo istante, mentre il pianeta gira su se stesso.»«Oltre a ricordarci con pacata intensità i traguardi che le donne hanno raggiunto dal diciannovesimo secolo a oggi, è anche uno studio psicologico, sociologico e storico sulla storia della medicina, sul femminismo e sulla povertà nell'Inghilterra vittoriana» – The Guardian«Un romanzo intelligente e compassionevole. Un'opera pienamente compiuta» – The Financial TimesManchester, fine Ottocento. Alethea Moeberley e sua sorella May sono cresciute in una casa in cui si scontrano la luminosa immaginazione di un padre artista, che ha arricchito ogni stanza di stoffe e carte da parati piene di colori, e il rigore di una madre tutta volta al sacrificio per gli altri e alla mortificazione di sé. Da una parte ninfee che sembrano fluttuare sulle pareti, come appese dentro uno stagno, dall'altra case-rifugio per donne e bambini. Proprio accompagnando la madre nelle sue opere di carità le due ragazze trovano la loro strada: May decide di diventare infermiera, mentre Ally imbocca il cammino più difficile, quello che la porterà a essere una delle prime donne a laurearsi in medicina in Inghilterra. Per farlo si trasferisce a Londra, lontana dalla sua famiglia e dai vincoli, lontana dall'inflessibilità feroce della madre, per abbracciare una vita più serena e più piena in cui arriva anche l'amore: Tom Cavendish, ingegnere di successo che costruisce fari. Ma ogni traguardo non è che un altro inizio: dopo la scuola di preparazione e l'università, infatti, per Ally inizia la pratica in un istituto per donne malate di mente. E a poche settimane dal matrimonio la nuova vita di coppia deve fare i conti con la partenza di Tom per il Giappone, dove resterà per sei mesi. Corpi di luce riunisce i due romanzi dedicati da Sarah Moss (in originale Bodies of Light e Signs for Lost Children) al percorso complicato e splendente di Ally. Il fascino del romanzo storico si intreccia indissolubilmente al presente nel restituire il ritratto di una ragazza prima, e donna poi, che fa delle sue fragilità un'arma di conquista della propria vita, del proprio corpo, e di un mondo tanto temibile quanto desiderato. -
Gotico americano
Nel ventre della grande balena, New York, la rabbia, l'orgoglio, l'amore di Yunus e Bruna brillano come la lanterna di un profeta dimenticato.rnrnChi sono? Chi è come me? Chi è diverso da me? Appartengo al luogo in cui sono nato o a quello dove ho scelto di vivere? Non ci sono veri amici senza veri nemici. Il nemico crea identità.rnrnÈ la notte delle elezioni. Bruna – che insegna Scienze politiche in un college di New York – è stata in tv per commentarne i risultati, ma l'angoscia che prova rientrando a casa non è dovuta alla vittoria del candidato repubblicano bensì al segreto che sa di dover confessare a suo marito Tom. Da tempo intorno al loro matrimonio si affollano lunghe ombre: quella dei genitori di Tom, italoamericani perbenisti, radicalmente conservatori come tanti immigrati delle generazioni venute dopo la prima; l'ombra del tormento del figlio Mario, che manifesta un precoce disagio verso il suo corpo maschile; quella dell'alien number attribuito a Bruna dalla burocrazia statunitense. Questo libro è la storia di una famiglia, dei suoi segreti, delle sfide a cui è chiamata, ma è anche un appello rivolto a tutti noi. Yunus, il giovane studente afroamericano con il quale Bruna ha intrecciato una relazione, le lascia infatti un memoriale che è al tempo stesso una requisitoria contro l'ipocrisia delle nostre democrazie occidentali, un romanzo nel romanzo – la storia di un ragazzo per il quale l'estremismo religioso è la sola via per sentirsi fedele a qualcosa di grande – e una lettera d'amore. Ciascuno dei protagonisti cammina solo, dentro un buio più forte delle luci di Manhattan, alla ostinata ricerca della propria identità. Arianna Farinelli fa della diversità – etnica, culturale, religiosa, di genere – la lente attraverso cui misurare il mondo in cui viviamo. Ci accoglie tra le ovattate moquette dell'élite occidentale, poi spalanca sotto i nostri piedi la voragine delle ipocrisie che la mettono in pericolo. E attraverso la voce di Yunus ci addita come specchio il quadro di Grant Wood, «American Gothic»: «Facce bianche di vecchi impauriti che pensano di proteggere il mondo con un forcone, ma il loro mondo già non esiste più». È la voce di chi ha perduto tutto, tranne la speranza che le parole possano costruire ponti verso un futuro di uguaglianza e libertà. -
La dama di Rue de Vaugirard
Il ritratto di una misteriosa signora attira in un appartamento di Parigi curiosi personaggi, evoca ricordi, suscita enigmi, che servono da pretesto per una scanzonata trama gialla.Gli amori e i matrimoni di un'elegante e furba signora s'intrecciano in un vortice narrativo, incurante degli sbalzi temporali, con gli anni francesi di Gioachino Rossini e la scoperta di una sua lettera a un'amante molesta. Tutto accade o viene evocato a Parigi, a un passo dai Giardini del Lussemburgo, dove l'autorevole proprietaria di una crêperie è depositaria dei pettegolezzi e delle memorie storiche del quartiere, un tempo dominio dei Tre Moschettieri, oggi frequentato da un aspirante scrittore, un portinaio impiccione, una deliziosa storica dell'arte dai capelli ramati e un perdigiorno convinto che le anime dei defunti finiscano di morire dentro i vivi. Prende così forma un'ironica trama gialla, alla quale contribuiscono il furto di una spada che pare sia quella di Athos, un tappeto che nei disegni forse nasconde la mappa di un tesoro, il ritratto di una misteriosa viaggiatrice al quale chissà perché è stata tagliata la firma e un paio di delitti risolti da un invisibile commissario fumatore di pipa. Ogni elemento, ogni personaggio trova la sua ragion d'essere nel piacere di raccontare a ruota libera, di seminare ammiccamenti al solo scopo d'invitare al sorriso sulla commedia umana. -
Il Piccolo Principe. Ediz. speciale
In occasione dei 90 anni dalla nascita, Bompiani rende omaggio a uno dei suoi maggiori successi, un classico della letteratura per l'infanzia, pubblicato in Italia da Valentino Bompiani per la prima volta nel 1949. Questo libro riproduce fedelmente la prima edizione.rnrnUna ""panne"""" di motore — un aviatore scende dal cielo in pieno deserto: sabbia, solitudine, e, sopra il suo capo, le stelle... Ma, a un tratto, una voce: «Mi disegni, per favore, una pecora?» Di dove viene? Chi parla? Cosa significa quella strana domanda? È un minuscolo ragazzo, il Piccolo Principe, che vaga per gli spazi; è il più meraviglioso, impensato e umano compagno; la più deliziosa creatura che spirito di poeta abbia inventato. E chi narra la sua storia è il pilota poeta, il cantore delle nuove gesta dell’uomo nel cielo, che, con inimitabile grazia di poesia, ha, tra una guerra e l’altra, dato nei suoi libri alla Francia una serie di opere indimenticabili. «Il Piccolo Principe» è un capolavoro della letteratura infantile, che, come i suoi grandi predecessori, da «Peter Pan» a «Pinocchio», dai «Racconti delle Fate» di Perrault, dalle «Fiabe» di Andersen ai «Racconti Popolari» dei fratelli Grimm e ad «Alice nel Paese delle Meraviglie» di Lewis Carroll, si rivolge a piccoli e a grandi, e sa trovare un linguaggio immortale. Volume di 128 pagine, illustrato con 10 tavole f.t. a colori. Età di lettura: da 8 anni."" -
Collezione di spine. Vita di un giardino
La storia di un giardino è anche sempre una storia di conoscenze condivise, di ibridazioni tra noi e gli altri.«Una quadro una volta finito è lì davanti a te, e se è riuscito, guardarlo ti appaga. Un giardino invece non finisce mai, è una tela mobile.»Gamera è una tartaruga d'acqua, la più prepotente e sfacciata tra quelle che abitano il laghetto giapponese che Agostino Muratori accudisce nel suo giardino ad Anzio. È lei che veglia sulle piante esotiche come una brutale divinità, avida e battagliera come dice il suo epico nome derivato da un manga. Ma questo è un libro di piante più che di animali: palme, agavi, dracene, cycas ricevute in regalo o in eredità, a lungo cercate nei vivai, accudite con passione, viste attecchire o spegnersi, desiderate, sperate, salutate. Ed è anche un libro di uomini, incontrati in tanti punti del mondo, che in comune con l'autore hanno questa passione. La storia di un giardino è anche sempre una storia di conoscenze condivise, di ibridazioni tra noi e gli altri. E Muratori, pittore e maestro bonsaista, racconta la storia del suo giardino attraverso i singolari personaggi che l'hanno influenzato e aiutato nell'impresa, siano essi uomini o piante. -
Calligrafia dei sogni
«Per la prima volta il ragazzo intuisce, in modo impreciso e fugace, che le cose inventate possono avere più peso e solidità di quelle reali, più vita propria e senso, e più possibilità di sopravvivenza all'oblio.»«Un romanzo splendido, ricco di immagini e di frammenti di sogni che brillano come pietre scintillanti» – Le Monde«Un narratore magistrale» – El PaísRingo cresce nella Barcellona del secondo dopoguerra: il regime franchista è ovunque e scruta vigile ogni città, ogni via, ogni vita. Per sfuggire a una realtà difficile da capire e da accettare Ringo si rifugia nelle storie: le legge avido nei giornaletti prima e nei libri poi, le guarda rapito al cinema e le racconta agli amici che di volta in volta diventano Wild Bill Hickok o Winnetow. Come molti altri ragazzi della sua età inizia presto a lavorare e i giorni sembrano destinati a susseguirsi identici per sempre finché due eventi inaspettati mescolano le carte. Mentre sta lavorando a una laminatrice Ringo perde un dito ed è costretto a passare lunghi giorni senza far nulla. Li trascorre nell'osteria della signora Paquita, da dove osserva vicini e passanti alle prese con le loro faccende quotidiane, almeno fino a quando la via di fronte al locale viene monopolizzata dalla Signora Mir, chinesiologa e chiromassaggiatrice, che minaccia di uccidersi su un binario morto del tram. Che cosa l'ha condotta fin lì? Forse l'amore? Quando i sogni e la realtà collidono e Ringo da semplice spettatore diventa attore in una vicenda più grande di lui, il ragazzo che raccontava le storie comincia a scriverle ed è con la sua scrittura che illumina la triste calligrafia di un'intera generazione che con i suoi sogni ha riempito i cinema di periferia e le strade grigie di una città dove il futuro sembrava irraggiungibile. -
Bravo, Sebastian. Dieci episodi nella vita di Bach
Un romanzo che finisce per intrigare il lettore, svelandogli la nuova immagine di Bach e i prodigi della sua musica, in un territorio ai confini tra storia reale e fantasia creativa.rnrn«Andrea Frova ci dà un ritratto a tutto tondo dell'uomo Bach. Ci dà però anche qualcosa di più. Qualcosa che può dare solo uno scienziato che scrive di musica con amore e competenza» – Roman VladrnrnUn fisico abituato a indagare nelle profondità della materia è innamorato di Bach. Nelle carte polverose degli archivi scopre, dietro il grande musicista, un grande uomo fatto di carne e di sangue, di passioni e umori. Ricostruisce la sua vita privata e racconta il suo amore per Barbara, le parentesi erotiche con le dame di corte, la regolatezza del genio, il rapporto suggestivo con gli allievi. Ma sono autentiche le lettere di Sebastian a Frau Bach? E davvero ci fu un carteggio tra Bach e Newton sui principi fisico-matematici dell'armonia? Il libro di Frova è un romanzo che finisce per intrigare il lettore, svelandogli la nuova immagine di Bach e i prodigi della sua musica, in un territorio ai confini tra storia reale e fantasia creativa. -
Atlante dei luoghi misteriosi dell'antichità
Un nuovo Atlante sulle più affascinanti storie misteriose dei tempi antichi.«Per amanti del mistero e dell'archeologia» - la LetturarnProviamo solo a immaginare quali devono essere state l'emozione c la gioia. Il giovanissimo orientalista Johann Ludwig Burckbardt, travestito da arabo, accompagnato da beduini diffidenti che lo ritengono un mago infedele, si avventura nel deserto giordano finché, si imbatte in una gola angusta, quasi buia. Il silenzio è palpabile, il rischio assoluto. Ma all'improvviso dalle rocce e dall'oblio dei secoli riemerge la ricca e raffinata città dei Nabatei, la Favolosa Petra, che ormai si pensava essere solo un luogo della fantasia. Ecco, in questo volume che raccoglie le più belle storie intorno ai misteri dei tempi antichi di tutti i continenti, Francesco Bongiorni e Massimo Polidoro restituiscono l'irripetibile emozione della scoperta e la gioia incontenibile di una scommessa vinta quasi sempre contro ogni buon senso. Scoprendo così che a inseguire miraggi e leggende apparentemente inconsistenti si finisce spesso per trovare testimonianze e tesori concretissimi, ma soprattutto la risposta a quelle domande che ciascuno di noi porta dentro di sé e che costituiscono il nostro mistero più antico e insondabile. -
Tre nuovi enigmi per l'insuperabile Wickson Alieni
Tre casi per l’investigatore Wickson Alieni, il primo libro che vede protagonista Wickson Alieni, ha vinto il Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2019 nella categoria 6-10 anni.rnNella notte di Londra, nel mese di novembre, lungo una strada di periferia male illuminata si sentono dei passi nella nebbia... toc.. toc... toc... ma non si vede nessuno. Chi è? Wickson Alieni!Che cosa succede se Milton Bobbitt e i ladri più intelligenti di Londra decidono di tentare il colpo più grande del mondo, che qui non vi diciamo perché altrimenti lo sapete già? Mentre il commissario Frank Fellikke come al solito si dispera per Filippo, il suo unico capello, e una nostra vecchia conoscenza si aggira per la città uncinando vestiti, il compito di risolvere la faccenda, anzi, le faccende tocca come sempre a Wickson Alieni. In questo secondo libro dedicato alle sue avventure troviamo tra le altre cose una scuola di topolini bianchi, il mostro di Loch Ness, un fabbricante di nasi artificiali e un matrimonio. E lui, l’investigatore che non si vede ma c’è. Meno male. Età di lettura: da 8 anni. -
Il primo bambino del mondo
Una riscrittura avvincente dell'origine dell'essere umani che pone in primo piano il peso immenso della responsabilità.Se dovessi dare un nome al mio destino potrei chiamarlo soltanto in un modo: Abele. Mio fratello Abele.È la voce di Caino che ci racconta questa versione dell'inizio del mondo, una delle tante possibili. Caino nasce col volto che emana luce, come quello di un angelo, e la sua bellezza straordinaria consola almeno in parte Adamo ed Eva dalla rinuncia al giardino del Paradiso che è stata imposta loro per l'errore che hanno commesso. Per lui i primi sette anni di vita sono Paradiso: gli sguardi dei genitori sono tutti per lui. Poi arriva Abele, il fratello, e tutto cambia. Abele che invece di agire contempla, che non sa odiare, che ringrazia per ciò che riceve dalla terra. Tutto questo diventa insopportabile per Caino, roso dalla gelosia: il primo uomo del mondo diventa anche il primo assassino. Dopo una lunga fuga, Caino incontra una donna, Azura, e scopre con stupore che lo stava aspettando, sì, proprio lui. Con lei prima c'era anche Awan, sua sorella, la sposa destinata ad Abele; ma ora non c'è più. E qui Caino, che già ha mentito e ucciso, continua a mentire, e racconta ad Azura una versione molto riveduta della morte di Abele. La prima coppia dentro il mondo si forma così all'ombra di una bugia. E quando questa viene svelata Caino riprende la fuga, ma è la verità a inseguirlo, ovunque vada, mentre il mondo si popola, e comincia a essere devastato dalla guerra e dal dolore. -
In principio erano le mutande
In un linguaggio sboccato, felice, ironico, Rossana Campo con questo romanzo picaresco ha scritto un esordio che ha fatto scuola: per l'originalità di uno stile che fa i conti con la forza e l'energia del parlato e per l'acume con cui vengono scandagliate l'identità femminile, le sue gioie e le sue malinconie.rnrn«Ricordo ancora l'impressione potente che mi fece questo libro, fu un'illuminazione. È stato allora che afferrai la possibilità di diventare scrittrice» – Valeria ParrellarnrnL'eroina di questo romanzo vive una vita di peripezie e di grandi passioni tragiche, o almeno questo è ciò che dice. Sempre al verde e in fuga dai creditori, abita con il gatto Ulisse in un appartamento scalcinato dei vicoli di Genova, si mantiene con qualche lavoretto ma più volentieri mangiando a sbafo alle feste. Ammira oltremodo la scrittrice Gertrude Stein e il suo ideale maschile è Luciano Pavarotti. Nonostante si dedichi «alla ricerca dei piaceri edonistici sfrenati di vera lussuria», la sua vita sentimentale è disseminata di ""infami"""": panettieri un po' porci e ginecologi donnaioli, psicologi mammoni e archeologi depressi. La sua unica consolazione sono gli amici, soprattutto Giovanna, che ha la passione per i maschi neri e ama raccontare i dettagli delle sue avventure. Ma quando nella sua esistenza compare """"l'infame numero tre"""" le cose prenderanno una piega imprevista, in un susseguirsi di evoluzioni tragicomiche dall'Italia fino alla Spagna e ritorno."" -
La grande Eulalia-Il nocchiero
«Viveva per quelle poche ore sulla scena, quando alla luce delle fiaccole rimaneva irretita dal miraggio che lei stessa creava, e si smarriva nel labirinto delle sue finzioni, come in una patria sconosciuta.»rnrnI protagonisti dei quattro racconti che compongono «La grande Eulalia» sono accomunati dalla totale dedizione per l'arte e proprio a causa di qeusta passione vanno incontro a sofferenza, disillusione, sconfitta. Eulalia che entra nel teatro itinerante diventa una celebratissima attrice e s'innamora del riflesso di un uomo nello specchio; un maestro scultore e il suo apprendista, che tenta di riprodurre con la pietra la donna di cui si è invaghito; la pianista e il violinista delle ultime due storie, ambientate in prigione, che danno vita a uno strano duetto. Nel romanzo breve «Il nocchiero» il protagonista Walter è attratto in modo irresistibile da un braccio di donna con un ornamento a forma di serpente, un'entità intravista e immaginata. Trame minute e infinitamente vaste per una galleria di storie memorabili che, pubblicate per la prima volta alla fine degli anni Ottanta, hanno segnato l'acclamato esordio letterario di Paola Capriolo. -
Il venditore di sogni
Una raccolta di racconti originali e magici che restituiscono un'inedita percezione della condizione umana.rnrnQuattordici storie fortemente evocative in cui il realismo di Ben Okri offre una chiave di lettura della complessità della vita in Africa. Le storie si dividono tra mondo urbano e mondo rurale, dove diversi sono i modi di sentire e di vivere. Sotto un sole implacabile o nella stagione delle grandi piogge, la vita a Lagos è frenetica, a volte drammatica, ma ricca di calda umanità, talvolta anche di poesia. La narrazione spesso travalica il reale e sfiora un universo onirico intessuto di mitologie ancestrali. -
Il primo uomo
«Parlerà insomma di quelli che amavo. E di nient'altro.»rnrn«""Il primo uomo"""" prova la maestria di uno scrittore che padroneggia ormai tutti i registri e tutti gli stili; sarebbe stata – e lo è – la grande opera della maturità di Camus» – Agnès Spiquel, Société des Études CamusiennesrnrnTra i rottami dell'automobile sulla quale Albert Camus trovò la morte nel gennaio 1960 fu rinvenuto un manoscritto con correzioni e cancellature: la stesura originaria di «Il primo uomo». La figlia Catherine ha meticolosamente ricostruito il testo qui pubblicato sulla base di quel manoscritto. Una narrazione forte, commovente e autobiografica: una sorta di romanzo di formazione a ritroso. Attraverso le emozioni e le impressioni del protagonista, che torna in Algeria nel desiderio di ritrovare il ricordo del padre scomparso durante la prima guerra mondiale, Camus ripercorre parte della propria vita: l'infanzia algerina, il periodo della povertà, le amicizie, le tradizioni, i sogni dai quali emerge la figura di un uomo ideale, il primo uomo, appunto. A sessant'anni dalla scomparsa di questo grande autore ecco il suo testamento letterario: vi ritroviamo le radici della sua personalità, la genesi del suo pensiero, le ragioni della scelta di dare voce, con la sua scrittura, a chi non l'ha mai avuta. Da questa storia l'omonimo film del 2011 scritto e diretto da Gianni Amelio."" -
Come apprendono i bambini
"I bambini non hanno bisogno che qualcuno li forzi a imparare, che dica loro cosa imparare o come. Se permettiamo loro di avere sufficiente accesso al mondo reale, comprese le nostre stesse vite e i nostri lavori, capiranno benissimo quali cose siano veramente importanti per noi e per gli altri e costruiranno per loro stessi un percorso migliore di quello che noi potremmo realizzare per loro."""" Quando fu pubblicato per la prima volta nel 1967, questo libro, oggi un classico, fece scalpore. Il suo scopo era dimostrare a genitori e insegnanti che imparare è naturale quanto respirare: se ci fidiamo dei bambini e della loro innata capacità di imparare ancora prima che mettano piede in un'aula scolastica, allora potremo creare delle scuole che rendano l'apprendimento facile e naturale. Il compito di genitori e insegnanti è preparare scuole per i bambini e non preparare i bambini per la scuola, perché i bambini imparano da tutto quello che vedono, ovunque si trovino, non solo in speciali luoghi di apprendimento. Introduzione di Deborah Meier." -
I guardiani della memoria e il ritorno delle destre xenofobe
Due fatti sono sotto gli occhi di tutti. Negli ultimi vent'anni la Shoah è stata oggetto di intense e capillari attività commemorative in tutto il mondo occidentale. E nello stesso lasso di tempo il razzismo e l'intolleranza sono aumentati a dismisura proprio nei paesi in cui le politiche della memoria sono state promosse con maggior vigore. Si tratta di due fatti scollegati, due serie storiche indipendenti, oppure un collegamento c'è, ed è compito di una società desiderosa di contrastare l'attuale ondata xenofoba interrogarsi sulle ragioni di questa contraddizione? La constatazione da cui trae avvio questo libro è il fallimento delle politiche della memoria, fondate sull'equazione semplicistica «Per Non Dimenticare = Mai Più». La domanda più pressante per Valentina Pisanty, attenta studiosa delle logiche del negazionismo, è se tale insuccesso sia accidentale (la xenofobia cresce nonostante le politiche della memoria), o se non sia già insito nelle premesse: per come sono state impostate, quelle politiche non potevano che contribuire agli esiti che hanno prodotto. L'obiettivo di questo approccio critico è predisporsi a combattere la discriminazione in modo efficace e incisivo, che vuol dire anche onesto, consapevole e, quando necessario, autocritico. -
Lo sviluppo della semiotica e altri saggi
Come è nata la ""semiotica"""" e su quali altre basi avrebbe potuto svilupparsi una """"semiologia""""? Questo libro testimonia un dibattito del passato e ne apre uno di interesse non solamente storicodisciplinare. Al centro è il linguista Roman Jakobson, """"l'ultimo dei grandi vecchi"""", come lo ha definito Umberto Eco (in un articolo ora raccolto per la prima volta in questo libro). Pochi anni dopo Eco passò in rassegna i contributi alla semiotica dello stesso Jakobson. In questo dialogo a distanza interviene un saggio scritto per questa occasione da Nunzio La Fauci, che ricostruisce criticamente fasi e modi con cui i protagonisti sono giunti alla semiotica, mostra le relazioni, e quindi le differenze, fra la linguistica e la nuova disciplina, risale verso le origini sino a trovare nella definizione di """"segno"""" la possibile radice di un equivoco ormai secolare. Con un saggio introduttivo di Umberto Eco e un saggio conclusivo di Nunzio La Fauci."" -
Il professore e la cantante. La grande storia d'amore di Alessandro Volta
Con questa storia vera scritta sulla base di una rigorosa documentazione – tra cui gli appassionati epistolari di Alessandro Volta – Mazzarello non solo ci mostra il lato umano e inesplorato di un genio destinato con le sue scoperte a cambiare il mondo, ma ricostruisce lo spirito di un'epoca straordinaria percorsa dai venti dell'Illuminismo, del progresso scientifico e della Rivoluzione francese.rnrn«Questo non è un romanzo, ma la storia vera di un amore di Alessandro Volta, bellissima e raccontata con grande humour» – Giuseppe MontesanornrnNel 1789 Alessandro Volta ha quarantaquattro anni, occupa la cattedra di Fisica sperimentale all'Università di Pavia – allora uno dei principali poli scientifici d'Europa – ed è tra gli scapoli più ambiti della nobiltà lombarda. Figlio cadetto di un'ottima famiglia, non solo è famoso in tutto il mondo per i suoi studi sull'elettricità, ma è bello, spiritoso, elegante nonché un tombeur de femmes senza alcuna propensione ai legami. Tutto cambia quando nella primavera di quell'anno conosce una giovane cantante lirica, Marianna Paris: Alessandro se ne innamora perdutamente e da quel momento lei diventa la sua ragione di vita. È una passione ricambiata ma difficile da regolarizzare: la mentalità bigotta dell'epoca non consente che un professore di un ateneo così prestigioso sposi una donna di un ceto popolare dalla professione così sconveniente. Un'intera società si schiera contro di loro: la famiglia Volta, l'ambiente accademico e il governo di Milano. Alessandro ingaggia una lotta disperata che durerà tre anni, giungendo a supplicare persino l'imperatore Leopoldo II d'Austria. -
Non è un paese per vecchie
Un'indagine sulle discriminazioni di genere e di età, sulla vita in un mondo che non accetta l'invecchiamento. Un libro che smonta le barriere mentali e sociali attorno alla condizione esistenziale naturale, inevitabile e importante della vecchiaia.rnrn«Un viaggio perturbante e intrepido nella terza età» – Leonetta Bentivogliornrn«Onora la faccia del vecchio» è scritto nel ""Levitico"""". Mai come oggi questa esortazione sembra fuori moda, anzi: parlare di vecchiaia suscita ripugnanza. La stessa parola è pronunciata di malavoglia. Eppure siamo tra i paesi del mondo con più anziani, dove la gerontocrazia imperversa. Ma quanti sono i """"vecchi"""" che davvero hanno potere, soldi, ricchezza? Quanti, rispetto all'esercito che è sotto la soglia di povertà? Non solo: all'interno di un'emergenza anagrafica ne esiste un'altra, di genere: perché le vecchie sono più povere dei vecchi, meno tollerate, più discriminate, addirittura espulse. La senilità femminile non gode neppure dei canonici attributi di saggezza ed esperienza. Per questo alle donne è proibito invecchiare: devono, finché è possibile, fingere di vedere nello specchio un'immagine diversa da quella reale. Attingendo da un ampio bacino di dati e statistiche e senza tralasciare il web, questo fortunato libro pubblicato per la prima volta nel 2012 indaga e denuncia un dramma della nostra cultura: l'idea malata della vecchiaia come di un tempo inutile che ha nella morte il suo fine. E lo fa con uno sguardo teso a comprendere, mai moraleggiante bensì carico di """"pietas"""" e compartecipazione: perché mostrare la faccia del vecchio è un atto di verità di cui la società ha bisogno."" -
Consigli da amico
Questo testo è basato sui concetti e le storie dei più celebri bestseller di Anthony Robbins, Come ottenere il meglio da sé e dagli altri e Come migliorare il proprio stato mentale, fisico e finanziario. Pubblicato in origine nel 1991 dalla Fondazione Anthony Robbins senza scopo di lucro e distribuito gratuitamente alle famiglie e alle persone bisognose durante i raduni annuali della fondazione, si configura come una guida facile e concisa, progettata per assistere coloro che stanno attraversando delle difficoltà, offrendo ai lettori, sotto forma di pochi semplici passi, la comprensione e il supporto necessari a migliorare immediatamente la qualità della vita.