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Eva dorme
Saga familiare e romanzo storico, Eva dorme è una storia potente di lotta e riconciliazione che l’ha reso un longseller amato e tradotto in tutto il mondo.«Una storia corale, un'epopea, che dietro ai drammi individuali rilegge in forma romanzo i capitoli chiave di quasi un secolo di eventi nella terra delle vigne e dei ghiacciai» - Paolo Rumiz, la Repubblicarn«Un potente, convincete racconto di riconciliazione» - Carherine Dunnern«Un romanzo generoso e pieno di emozione» - LireEva dorme quando la madre Gerda riceve un pacchetto indirizzato a lei e lo rispedisce al mittente, cambiando così il suo destino. Le sembra di aver dormito anche in altri momenti importanti della sua vita. Ma ora no. Ora, risvegliata da un telefono che squilla, Eva sale su un treno e mentre percorre i mille e più chilometri che separano Brunico da Reggio Calabria rilegge la storia di un amore travagliato: quello di Gerda, sudtirolese di lingua tedesca e ragazza madre coraggiosa, e Vito, il carabiniere che aspetta Eva all’altro capo della penisola. È anche la storia amara del padre di Gerda, Hermann Huber, nato in un maso poverissimo, che era solo un bambino quando nel primo dopoguerra un pezzo di Tirolo austriaco venne assegnato all’Italia instillando in lui il germe della rivalsa. -
Più alto del mare
1979, Asinara. Un'isola incantata tra cielo e mare, immersa nel profumo degli elicrisi in un tempo che sembra sospeso. Un luogo apparentemente molto lontano dalla violenza politica che insanguina l'Italia, e che invece con il suo carcere di massima sicurezza ne è il simbolo. Isolamento, regime duro, tolleranza zero. Luisa e Paolo non si conoscono, vengono da vite che non potrebbero essere più diverse: contadina abituata alle asprezze della vita e madre di cinque figli lei, vedovo ed ex insegnante di filosofia lui. Luisa è in visita al marito pluriomicida, Paolo al suo unico figlio condannato per terrorismo. E ogni volta gli incontri acuiscono il senso di sconfitta che li avvolge. Eccezionalmente bloccati per la notte sull'isola da una tempesta di maestrale, scopriranno che cosa li unisce e intrecceranno le loro vite a quella della guardia carceraria che li ha in custodia, Nitti, e a quella di sua moglie Maria Caterina. Con questo secondo romanzo, potente e al tempo stesso delicato, Francesca Melandri racconta gli anni bui del terrorismo da una prospettiva diversa, quella dei parenti dei colpevoli, vittime a loro volta ma condannate a non essere degne di compassione. -
Ombre nell'acqua
Non ci si può difare di nessuno a Evelyn Bay.«Come sempre, Harper riesce a evocare con maestria il paesaggio mentre tesse una tela intricata ed elegante, piena di segreti da tempo celati e pronti a venire alla luce» – The New York Times«Sfaccettato, ricco di atmosfera e scritto meravigliosamente» – The Sun«Ancora una volta, Harper dimostra la sua capacità nel rappresentare la paura e il pericolo che si nascondono nelle vite normali» – Daily Mail«Ormai è chiaro che Jane Harper ha un dono» – Daily TelegraphEvelyn Bay, paradiso per i surfisti in Tasmania che si riempie e si svuota al ritmo della stagione turistica, come tutte le piccole comunità si regge su una fitta rete di segreti e complicità. Quando Kieran torna nei luoghi della sua giovinezza insieme alla compagna Mia e alla figlia di pochi mesi ritrova spazi, colori, ricordi, e un padre afflitto dai vuoti della vecchiaia. La sua famiglia non ha mai accettato la morte di Finn, il fratello maggiore, inghiottito dal mare insieme al socio Toby nel tentativo di soccorrere Kieran in pericolo durante la tempesta più violenta che si ricordi. E Kieran è condannato a custodirne la leggenda inattaccabile e a sentirsi sempre inadeguato a confronto. La vacanza, che fin da subito ha un tono melanconico, prende una piega drammatica quando sulla spiaggia viene ritrovato il corpo di Bronte, cameriera del bar-ristorante locale appassionata di fotografia, e partono le indagini che riportano a galla un'altra tragedia avvenuta nella furia di quella stessa memorabile tempesta. Ma che cos'è successo davvero allora? E com'è morta Bronte? Mentre ritrova i vecchi compagni – Ash e Olivia, ora in coppia, e il suo migliore amico di sempre, Sean – Kieran dovrà affrontare la verità su quanto è accaduto quel giorno terribile di dodici anni prima, e dirla prima di tutto a sé stesso. -
Mattatoio n. 5. Ovvero la crociata dei bambini. Ediz. a colori
Billy Pigrim ha assistito all’orrore della seconda guerra mondiale: è scampato al bombardamento della città di Dresda ad opera delle forze americane e inglesi. Una pioggia di bombe che ha cancellato un’intera città e una generazione di ragazzi. Billy è un sopravvissuto e un testimone dell’orrore della storia ma non solo: è un avido lettore dei romanzi di Kilgore Trout, ha costruito una famiglia amorevole e ha viaggiato sul pianeta Tralfamadore, dove ha conosciuto Kurt Vonnegut. Billy è affetto da un disturbo singolare (ogni tanto, senza alcuna ragione apparente, si mette a piangere) ma custodisce un segreto inconfessabile: la conoscenza della vera natura del tempo. Ryan North, lo scrittore vincitore del premio Eisner, e l’artista Albert Monteys riescono a dare nuova luce al romanzo più importante di Vonnegut con un progetto senza precedenti. Mattatoio n.5 è un’opera di storia satirica e fantascientifica ma soprattutto un inno doloroso e convinto contro ogni forma di guerra. Questo graphic novel segue una sceneggiatura al tempo stesso fedele al romanzo e piena di spunti creativi. -
I morti di aprile
In una corsa contro il tempo, tra attentati e segreti impronunciabili, Harry McCoy è chiamato a risolvere il mistero dei morti di aprile...«Una scrittura avvincente e violenta, oscura, che dà grande soddisfazione» – Bret Easton Ellis«È Harry McCoy a rendere unici questi romanzi: un personaggio tridimensionale e pieno di sfaccettature, con un'etica del lavoro fuori dalle righe» – The Scotsman«Parks cattura lo spirito di una città che non esiste più in una serie crime tesa che lascia il lettore senza respiro» – The Sun«Perfetto per chi ama gli hard boiled americani e vuole respirare lo stesso clima nelle nebbie scozzesi» – Robinson«Una capacità descrittiva e di intrattenimenti rara» – tuttolibriCominciava a essere stufo di tutto. Le minacce e la violenza e le conseguenze. Vite rovinate. Era quasi allo stremo delle forze. Non aveva più voglia di vivere in quel mondo, di far parte di quel mondo. Per forza poi aveva l'ulcera. Finì la birra. Si avviò verso casa.Aprile 1974. Harry McCoy ha trentadue anni e un'ulcera allo stomaco. Fare il poliziotto a Glasgow non aiuta di certo, soprattutto dopo che è esplosa una bomba in un appartamento in uno dei quartieri più miseri della città. Intanto si sono perse le tracce di Donny Stewart, giovane marinaio americano di stanza nella base navale di Holy Loch, e il padre, ex ufficiale ed ex boxeur, ha attraversato l'Atlantico per cercarlo e chiede aiuto proprio all'ispettore. McCoy intuisce che i due fatti sono collegati e comincia a scavare fino a scoprire le radici di un gruppo terrorista. Come se non bastasse Stevie Cooper, l'equivoco amico di una vita, lo coinvolge in una faida tra bande rivali, mentre un'altra bomba colpisce il cuore della città. In una corsa contro il tempo, tra attentati e segreti impronunciabili, McCoy è chiamato a risolvere il mistero dei morti di aprile. -
Diavolo d'un cardinale. Lettere (1982-2012)
In queste lettere Carlo Maria Martini e Silvia Giacomoni parlano del comunicare personale e mediatico, progettano cattedre dei non credenti, discutono di ecumenismo e di Tangentopoli, si interrogano sull'aborto e sulla Lega, sulla preghiera e su Israele.«Martini piacque subito, non pareva un prete, piuttosto un professore di Oxford. Mi fu evidente che non amava i convenevoli e aveva senso dell'umorismo. Insomma, era uno che faceva sul serio» – Silvia GiacomoniQueste sono le lettere che per trent'anni si sono scambiate due persone che vivevano nel centro di Milano: lui in piazza Fontana, lei in via Bagutta. Non si potevano telefonare, né incontrare al bar o in biblioteca. Perché lui era l'arcivescovo e l'organizzazione della sua vita era incompatibile con i ritmi di quella di lei, giornalista, moglie di Giorgio Bocca, madre di tre figli. È la giornalista a prendere l'iniziativa, e lui risponde. Le lettere approfondiscono il rapporto di lavoro. Lei lo segue per la Repubblica da quando papa Wojtyla ha mandato lui, biblista, a Milano come arcivescovo. Martini è ben contento di conoscere le reazioni di una persona agnostica al suo impegno pastorale. Silvia è felice di colmare le sue lacune in campo religioso. Parlano del comunicare personale e mediatico, progettano cattedre dei non credenti, discutono di ecumenismo e di Tangentopoli, si interrogano sull'aborto e sulla Lega, sulla preghiera e su Israele. Insomma, lo scibile di quegli anni milanesi è per loro materia quotidiana sullo sfondo delle grandi questioni poste dalla Bibbia. Ed è proprio la parafrasi che Silvia scriverà dell'Antico Testamento, nel tempo della pensione di Martini, la spia del gran cambiamento, conversione compresa, avvenuto in lei nel corso di quegli anni. -
Tricorno si restringe
Una mattina Tricorno si accorge che sta cominciando a restringersi: i pantaloni sono troppo lunghi, le camicie troppo larghe, non arriva più al tavolo o al predellino dell'autobus. E le reazioni dei grandi non sono quelle che Tricorno si aspetta: i genitori ne sono stupiti ma di certo non sconcertati, e la maestra lo spedisce addirittura dal preside... Età di lettura: da 6 anni. -
Sortilegi
Il sortilegio della paura della superstizione, dell'amore. Tre storie che ci raccontano i prodigi dell'animo umanornTre nei segnavano la sconosciuta sulla gota destra, come tre stelle oscure su un cielo color del latternrnMentre infuria la peste del Seicento, una bambina cresce in totale solitudine nel cuore di un bosco e a sedici anni è così bella e selvatica da sembrare una strega e far divampare il fuoco della superstizione. Un uomo si innamora delle orme lasciate sulla sabbia da piedi leggeri e una donna delusa scaglia una terribile maledizione. Il profumo di biscotti impalpabili come il vento fa imbizzarrire i cavalli argentini nelle notti di luna. Bianca Pitzorno attinge alla realtà storica per scrivere tre racconti che sono percorsi dal filo di un sortilegio. Ci porta lontano nel tempo e nello spazio, ci restituisce il sapore di parole e pratiche remote – l’italiano secentesco, le procedure di affidamento di un orfano nella Sardegna aragonese, una ricetta segreta – e come nelle fiabe antiche osa dirci la verità: l’incantesimo più potente e meraviglioso, nel bene e nel male, è quello prodotto dalla mente umana. I personaggi di Bianca Pitzorno sono da sempre creature che rifiutano di adeguarsi al proprio tempo, che rivendicano il diritto a non essere rinchiuse nella gabbia di una categoria, di un comportamento “adeguato”, e che sono pronte a vivere fino in fondo le conseguenze della propria unicità. Così le protagoniste e i protagonisti di queste pagine ci fanno sognare e ci parlano di noi, delle nostre paure, delle nostre meschinità, del potere misterioso e fantastico delle parole, che possono uccidere o salvare. -
Pigiama party
Un angolo dimenticato del sud degli Stati Uniti, una distesa di campi di granturco, cimiteri e distributori di benzina. È qui che si intrecciano in un vagabondare senza meta le storie di un’adolescente in fuga, un venditore di materassi, un’insegnante d’arte frustrata. Attraverso il loro sguardo disilluso prende forma una comunità come tante, brulicante di vita e di legami ma anche claustrofobica, al punto che non si può che desiderare di abbandonarla. Ammesso che andarsene sia possibile. Una raccolta grottesca e toccante come i personaggi che la popolano, destinata a chi ama la prosa nitida, ricca d’amore e di mistero. -
Martha Peake
Romanzo storico ricco di suspense psicologica e di mistero gotico, Martha Peake racconta insieme la storia di una figlia che cerca di sottrarsi all'amore ossessivo del padre e quella di una eroina della rivoluzione.«Da leggere tutto d'un fiato» – The Washington PostAmbientato tra le brulicanti strade e i desolati moli della Londra di William Hogarth e tra le colonie-polveriera della baia del Massachusetts, Martha Peake immerge il lettore in un mondo alla vigilia della rivoluzione americana e ci presenta una figura femminile di rara potenza. Seduti con il narratore accanto a un fuoco crepitante, apprendiamo la storia del poeta e contrabbandiere Harry Peake: di come ha perso sua moglie Grace; di come, grazie alla sua menomazione, si guadagna da vivere nelle birrerie londinesi; del suo unico conforto, la devota figlia Martha, che ha ereditato tutto l'ardore del padre ma non la sua passione per il gin. Ed è quando l'alcol si insinua in modo irreparabile nella mente di Harry risvegliandone gli istinti bestiali, che Martha decide di fuggire nelle colonie americane. Una volta oltreoceano, credendosi al sicuro, si immerge nel tumulto della ribellione contro gli inglesi. -
L'orologiaio di Filigree Street
Tre personaggi che non sono mai quello che sembrano, un passato – e un futuro – che uniscono in modo singolare l'Inghilterra all'estremo Oriente, una miscela specialissima di storia e magia per un romanzo d'esordio che sfugge alle etichette e chiede al lettore di stare al gioco senza riserve.«È paragonabile a uno degli uccelli meccanici di Mori: complesso, affascinante e del tutto sorprendente» – The New York TimesLondra, 1883. Thaniel Steepleton, giovane, modesto telegrafista al ministero dell'Interno, una sera trova un dono anonimo sul cuscino del suo letto: un orologio d'oro. È proprio l'orologio, strillando, a salvarlo dall'esplosione di un ordigno che devasta un pub. Thaniel si trasforma in investigatore antiterrorismo e rintraccia l'artigiano che ha creato il prodigioso manufatto: si chiama Keita Mori, viene dal Giappone e nel suo laboratorio in una stradina di vecchie case a Knightsbridge prendono vita straordinari esseri meccanici, prodigi luminosi, uccelli di bronzo, un polpo rubacalzini. L'incontro con Mori – e quello con Grace Carrow, brillante studentessa di fisica che cerca di combattere i pregiudizi per diventare scienziata e scoprire la verità sull'etere luminifero – cambierà la vita di Thaniel. -
After. Il mondo che ci attende
Un evento dirompente ci ha travolti e ha cambiato per sempre le nostre vite. Cosa succederà dopo?Perché il Covid-19 ci ha colti di sorpresa? È stato davvero un cigno nero, un evento raro e imprevedibile? Per restare in tema di metafore animali, meglio dire che si è trattato di un rinoceronte grigio, una minaccia di grande impatto e altissima probabilità, ma trascurata: le pandemie sono infatti studiate da anni come uno dei maggiori rischi per l'umanità. Ma per essere preparati agli scenari futuri non basta immaginarli, studiarli, esplorarli: occorre che le simulazioni si traducano in azioni, diventando strategie per chi governa e cultura per i cittadini. Il rinoceronte invece ci ha colpiti e travolti, e ha cambiato completamente lo status quo: il mondo come lo conoscevamo non esiste più. Ma se siamo arrivati impreparati all'emergenza, rischiamo di esserlo ancora di più di fronte a quello che ci aspetta. Cosa succederà dopo? Per prevedere e costruire il futuro che ci attende sono necessari gli strumenti giusti: facendo ricorso alle teorie della complessità, del cambiamento, al modello VUCA – acronimo inglese di volatilità, incertezza, complessità e ambiguità, quattro parole magiche della nostra epoca – e agli studi di futuro, due esperti future makers prendono in esame i driver del cambiamento e il loro impatto su diversi ambiti: economia, politica, geopolitica, scienza, tecnologia, ambiente, società ed etica. Ma ci mostrano anche come la composizione degli scenari futuri dipenda da noi e dalle nostre scelte: il nuovo mondo, l'After, è nelle nostre mani. -
Quando siete felici, fateci caso
Quando veniva invitato da prestigiose università statunitensi a tenere un discorso per la consegna dei diplomi, Kurt Vonnegut non diceva mai di no. Era ormai famoso, aveva scritto romanzi apprezzati in tutto il mondo, come Piano meccanico e Mattatoio n. 5, ma soprattutto era amato dai giovani, tanto quanto amava trovarsi in mezzo a loro. Per alcuni questi incontri erano l'occasione di sentire e vedere il loro idolo in carne e ossa, ad altri bastava ascoltarlo per innamorarsene lì per lì. Quando siete felici, fateci caso raccoglie un'ampia selezione di testi scritti per queste occasioni: non vi troviamo massime di saggezza impartite da un vecchio guru a un pubblico in cerca di mistiche emozioni, ma un Vonnegut che pesca tra gli aneddoti, racconta qualche storiella, e soprattutto fa ridere. Con i suoi ragazzi lui parlava di tutto. Come tutti i grandi scrittori amava parlare anche di sé, ma questo non veniva al primo posto. Trovava interessante toccare, con spirito e leggerezza, argomenti ben più importanti come lo stato del pianeta, per esempio, dei cui doni l'uomo continua ad abusare. Come scrive Dan Wakefield ""non troverete bugie nei consigli di Vonnegut. È uno dei paladini della verità nel nostro tempo."""" Un libro che ha toccato il cuore di molti lettori, da riscoprire in questa nuova edizione che comprende discorsi finora inediti in Italia."" -
Tenera è la notte
Anni venti del Novecento, Costa Azzurra, Francia. I ricchi americani, gli artisti e gli scrittori della ""generazione perduta"""" sciamano in Riviera con in mano un cocktail martini e in tasca le proprie ambizioni. Tra loro ecco lo psichiatra Dick Diver, pieno di fascino e talento ma squattrinato, e sua moglie Nicole Warren, bella, milionaria, fragile come una farfalla. Alla coppia e alla piccola corte che la idolatra si aggiunge una giovanissima stella di Hollywood, Rosemary Hoyt, fresca reincarnazione dell'eterno mito americano di chi si è fatto da sé. Naturalmente il triangolo darà luogo a una ribollente scia di scoperte, turbamenti e tensioni - e le scoperte più dolorose e inaspettate riguarderanno più il passato che non il futuro di ogni personaggio. Pubblicato nel 1934, Tenera è la notte rende omaggio nel titolo alla famosa ode all'usignolo di John Keats e occupa da sempre un posto speciale nell'opera di Fitzgerald: perché è il suo romanzo più ambizioso e insieme quello più ispirato, e perché rappresenta l'addio irrevocabile e straziante a quel sogno che l'autore e noi tutti inseguiamo inutilmente nel corso delle nostre vite - la giovinezza. E tuttavia, in questa storia di illusioni tradite e cadute rovinose, di amori sognati e matrimoni al veleno, in questa favola tragica, scritta in una lingua iridescente come un diamante da mille carati, ritroviamo anche il ritratto di un'epoca - la cosiddetta età del jazz - che nasconde una perturbante rassomiglianza con i giorni che ci siamo appena lasciati alle spalle."" -
Una stanza solo per sé
Tra le opere di Virginia Woolf ""Una stanza solo per sé"""" occupa un posto speciale: frantuma molti schemi letterari e accademici dei primi decenni del Novecento, affrontando con serietà e leggerezza a un tempo temi come il ruolo sociale di chi scrive e la figura della donna nel processo artistico e creativo. Con una prosa che si muove tra la forma saggistica e quella del romanzo, la scrittrice ci consegna quella che a oggi è considerata la prima critica letteraria, politica e sociale della teoria femminista. Una nuova edizione curata da Mario Fortunato per un testo che vide la luce nel 1929 e che a distanza di un secolo non smette di illuminare le nostre vite grazie al radicale messaggio contro il patriarcato, rivendicando per le donne, tutte le donne del mondo, il giusto posto nella società."" -
Effimeri
Glasgow, estate 1986. Tra il carismatico Tully e il sensibile James, detto Noodles, c'è un legame fortissimo, un'amicizia fondata sulla musica, sui film, su un comune, luminoso spirito ribelle. Insieme agli amici Tibbs, Limbo e Hogg partono per un finesettimana destinato a non tradire le attese: andranno a Manchester, dove ci sono negozi di dischi, locali, un festival da leggenda, musica dappertutto (e alcol, e altro). Sono anni lividi, il grande sciopero dei minatori è un ricordo recente, vivere in provincia vuol dire rischiare di non andarsene mai. James, che ama i libri, e Tully, operaio saldatore, si promettono una cosa: che la loro vita sarà diversa. Trent'anni dopo squilla il telefono a casa di James. Tully deve parlargli. È malato, di una malattia inguaribile, chiede il suo aiuto per andarsene con dignità. Solo James può accompagnarlo lungo la strada più difficile. Un romanzo di memoria e verità, un tributo alla leggerezza dell'essere giovani e alla capacità di cambiare insieme, scoprendo le gioie e il prezzo dell'affetto quando è vero. -
Tipi non comuni
Che ve ne sembra dell'America? È la domanda che serpeggia come un basso continuo sotto queste piccole storie di amarezza e ambizione, fatica e desiderio. Con qualche esplosione di pura comicità.«E così si scopre che Tom Hanks è anche uno scrittore sapiente e divertente. Maledizione» – Steve Martin«Leggere questo libro di Tom Hanks è come scoprire che Alice Munro è anche la più grande attrice del nostro tempo» – Anne PatchettChe cos'hanno in comune un immigrato bulgaro smarrito tra le mille luci di New York, un magnate del futuro che s'innamora perdutamente di una signora in verde del 1939, una neodivorziata disillusa che prende le misure del nuovo vicino troppo interessante per essere vero, un bambino sballottato tra mamma e papà, un giovane attore in overdose promozionale? La colonna sonora delle loro storie: il ticchettio obsoleto e affascinante di una macchina da scrivere. Tom Hanks, che è un grande appassionato e collezionista di questi dinosauri della tecnologia, dedica loro diciassette racconti, tutti diversi, tutti in bilico tra passato e presente, tra realtà e illusione. Che ve ne sembra dell'America? È la domanda che serpeggia come un basso continuo sotto queste piccole storie di amarezza e ambizione, fatica e desiderio. Con qualche esplosione di pura comicità. -
Storia della mia gente
Storia della mia gente racconta la crisi del sogno di un benessere economico a portata di tutti. Narra di come nel giro di qualche decennio lo scenario della piccola e media industria italiana sia mutato, e di come i suoi successi inseguiti e raggiunti da personaggi incolti e ruspanti spesso sbeffeggiati dal cinema e dalla letteratura appaiano oggi poco più di un lontano ricordo. Edoardo Nesi dà vita a un libro avvincente e appassionato, a metà tra il romanzo e il saggio, l’autobiografia e il trattato economico, e ci racconta, dal centro dell’uragano globale, la sua Prato invasa dai cinesi, e che cosa si prova a diventare parte della prima generazione di italiani che si ritroveranno più poveri dei propri genitori. -
Cere perse
Cere perse si presenta quasi come un’autobiografia romanzata, ironica e raffinata, nella quale Bufalino mette a nudo se stesso e il proprio amore per la letteratura.“Persa si dice la cera che lo scultore modella fra due blocchi di terra refrattaria e che, esposta al fuoco, si scioglie lasciando di sé soltanto un’impronta vuota.” Allo stesso modo effimeri articoli di giornale possono acquisire una solidità di pensiero e una straordinaria coerenza di intenti, e gli scritti di Gesualdo Bufalino qui raccolti lo dimostrano. Pubblicati su vari quotidiani e riviste tra il 1982 e il 1985, rivelano tra le righe il ritratto più credibile dello scrittore siciliano e la sua lucida maturità di intellettuale moderno, nel quale i temi della morte e dell’inesorabile scorrere del tempo si intrecciano perfettamente con il modello 740. -
La strada del ritorno
Nel remoto villaggio di Tupik c'è grande fermento: il Rebbe della vicina Zubinsk ha annunciato che il matrimonio di sua nipote sarà aperto a chiunque voglia partecipare. Il che significa, purtroppo, che quel giorno anche i demoni e le creature che abitano il Regno Lontano avranno la possibilità di varcare il confine. Gli unici che rimarrebbero volentieri a casa sono Yehuda Leib, che possiede un vero talento per cacciarsi nei guai, e Bluma, la figlia del fornaio. Una catena di imprevedibili eventi li porterà prima nel Regno Lontano e poi a Zubinsk, tallonati da una folla di demoni e dall'Angelo della Morte in persona, al quale Bluma ha involontariamente rubato lo strumento di raccolta delle anime, un piccolo cucchiaio. Chi li aiuterà? Riusciranno a tornare a casa sani e salvi? Un'avventura gotica nelle profondità magiche dell'Europa orientale, tra demoni e tradizioni secolari, in compagnia della Morte.