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Per interposta persona
Come in tutti i suoi romanzi, Rocco Familiari alterna lirismo, pathos e sottile humor, con un ritmo incalzante e seducenternIl professor David Lawrence, ormai in pensione, rievoca un periodo della sua vita in cui, giovanissimo docente nella Londra di fine anni Sessanta, diventa il confidente di un suo timido allievo, Philip, che ama una compagna di studi, Lynn, invaghita invece proprio del fascinoso insegnante. Per aiutare il ragazzo a raggiungere il suo scopo, David avvia un'opera di seduzione ""per interposta persona"""". Pur deciso a non lasciarsi coinvolgere nel rischioso gioco a tre, deve però fare i conti con la determinazione di Lynn, solo apparentemente fragile. Intorno ai protagonisti di questo che è anche un romanzo di formazione, ruota una serie di personaggi reali e immaginari: il maestro di David, un raffinato giurista-musicologo; una famosa violinista con cui David ha avuto la storia più importante della sua vita; le altre donne che si alternano nel suo letto di giovane scapolo; il violoncellista Casals nell'ultimo concerto della sua carriera; un professore praghese che sembra uscito da un racconto di Meyrink. Infine, il pittore Francis Bacon: un suo Trittico, infatti, sarà la chiave di volta della vicenda."" -
Il mondo magico. Ediz. illustrata
Gli artisti selezionati per rappresentare l'Italia alla Biennale di Venezia del 2017 sono tre: Giorgio Andreotta Calò, Roberto Cuoghi e Adelita Husni-Bey. Si tratta di artisti relativamente giovani, della stessa generazione della curatrice, presenti sulla scena artistica internazionale dagli anni duemila. Le loro opere parlano linguaggi globali ma intimamente legati alla cultura del nostro paese, senza trascurarne l'attuale aspetto cosmopolita. Giorgio Andreotta Calò si occupa di dialoghi fra spazio e gesto artistico, Roberto Cuoghi porta avanti una ricerca intorno alla memoria e al tempo, Adelita Husni-Bey coinvolge il pubblico in pratiche artistiche legate alla storia e al sociale. -
Tancredi. Writings and critical perspectives
Tancredi Parmeggiani (Feltre 1927 – Rome 1964) was one of the most original painters on the Italian art scene in the second half of the twentieth century. rnrn«I would like to paint at every hour, at every sensation, at every idea, at every new revelation, wich now follow each other naturraly, whirlingly, gently in this my inquisitive nature, so tormented that I believe it to be profoundly well balanced» - Tancredi, 1961rnrnThis book bringing together a selection of his still little-known writings enables us to put into perspective his working methods and his vision of painting, from his debut exhibition to his tragic, premature death. His writings reveal how he experienced life, while also telling of his close-knit network of friends and relatives, and his encounters with the places and landscapes that he absorbed and recast in painting. In the self-presentations written for his solo shows and his notes gathered among the papers in his studio, we can explore his lucid thinking on art, and his powerful criticism of conformism and social inequality, prefiguring the protest movements of 1968. We also find, however, the deep personal malaise that eventually fatally shaped his work and experience of life. His writings are accompanied by exhibition presentations and views expressed by critics and friends, now often difficult to trace, proposed here as an anthology of critical perspectives. Together with Tancredi’s own writings, they weave a fascinating, intense biography of the artist and the man. -
Jheronimus Bosch e Venezia. Catalogo della mostra (18 febbraio-4 giugno 2017). Ediz. a colori
Punto focale di questo catalogo sono le tre opere pittoriche dell'artista, tuttora conservate a Venezia (Palazzo Grimani, Palazzo Ducale) e il loro rapporto con il mondo del collezionismo privato veneziano, cui appartenne Domenico Grimani, di fatto il primo collezionista di Bosch, figura che questo libro ricostruisce puntualmente. Queste tavole sono state oggetto di un intervento di conservazione e restauro recente, che non solo ha restituito leggibilità alle opere stesse, ma che ha portato alla luce una serie di nuovi indizi fondamentali per riguardare e ripensare le molte questioni rimaste in sospeso sulle origini, il significato, ma anche sull'impatto di queste opere sull'arte italiana. -
Scenari per la Comédie-Italienne
Oggetti desueti, frammenti di un rimosso che ritorna, tracce superstiti di una scrittura drammatica che ripensa il percorso di una vita, i documenti teatrali raccolti in questo volume tratteggiano la lunga attività di Carlo Goldoni per la Comédie-Italienne di Parigi (1761-1775). rnrnSommari, documenti dell’archivio teatrale parigino, recensioni, copioni manoscritti sono qui riuniti insieme per la prima volta, come in una “stanza delle meraviglie”, per tratteggiare nella loro eterogeneità e nella loro logica progettuale l’ultima storia non scritta del fare teatrale di Goldoni. Così da offrire al lettore curioso le ombre superstiti dell’itinerario drammaturgico francese per- corso dal grande commediografo veneziano. Le numerose edizioni settecentesche che s’intersecano l’una con l’altra, la mancanza degli autografi e la vastità dell’impresa di fronte alle cento e più commedie, alle decine di melodrammi giocosi, di drammi per musica e di altri componimenti teatrali, cui si affiancano poesie, prose amplissime di memoria e un cospicuo epistolario, hanno impedito fino ad ora che si affrontasse la questione dell’edizione critica delle opere di Carlo Goldoni. La cultura italiana e internazionale si era rassegnata e accomodata all’ombra della grande, meritoria fatica di Giuseppe Ortolani iniziata nei primi anni del secolo, senza, tuttavia, un chiaro progetto e senza precisi criteri filologici. Alla base di questa edizione nazionale vi è stata una preliminare indagine sulle stampe volute dall’autore dal 1750 agli anni ultimi della sua lunga vita al fine di determinare, opera per opera, i diversi stadi del testo. Da qui la presenza di un ricco apparato di varianti che illustra l’evoluzione della singola opera fino al momento in cui l’autore non impone ad essa una fisionomia definitiva. Consegnati al teatro, i testi, che erano nati per esso, riprenderanno immediatamente il loro cammino nella continua e molteplice dinamica dell’interpretazione che qui viene di volta in volta ricostruita nelle pagine de- dicate alla fortuna. -
Il mistero del poeta
Questa edizione ripropone l'opera dello scrittore in veste filologicamente accurata e corredata da un adeguato commento, così da offrire - grazie anche ai materiali inediti utilizzati (epistolari, abbozzi, stesure) - un preciso inquadramento culturale dei testi e un'attenta analisi della loro genesi e successiva fortuna.rnrn«... i vapori in cui sfumava ogni cosa lontana mi circondavano del mistero che circonda i sogni.»rnrnrnIl mistero del Poeta (1888), terzo romanzo di Antonio Fogazzaro, che precede il capolavoro Piccolo mondo antico, racconta quasi esclusivamente una storia d’amore, con minimi alleggerimenti affidati a personaggi funzionali, come un character umoristico o una giovane “aiutante” dei due protagonisti, ma con costanti aperture su paesaggi italiani familiari all’autore, tra il lago di Como e quello di Lugano, e soprattutto tedeschi, dalla Baviera alla valle del Reno, con precise e gustose descrizioni di viaggio. Se il pedale del sentimento rischia talora di rallentare lo svolgimento della trama, il portatore di movimento è il treno, nel quale è ambientato anche il tragico scioglimento finale. L’edizione critica permette al lettore di apprezzare, oltre ai rinvii alla biografia fogazzariana, lo sperimentalismo stilistico che si affida tanto allo scambio costante di lettere tra i protagonisti, rasentando il romanzo epistolare, quanto a una serie di “interpolazioni poetiche”, con un richiamo alla tradizione illustre del prosimetro, da Dante a Tommaseo. -
Tè verde. Testo inglese a fronte
Figura di un doppio persecutorio e beffardo che istiga al male, ombra allucinatoria che non dà tregua, effetto ipnotico che droga e annienta la volontà, patologia paranoica lacerante e distruttiva, aggressione maligna e seducente di desideri e conflitti rimossi, fantasma di un atavismo ferino e degenerato: tutto questo, e altro ancora, è la piccola scimmietta nera che una sera, all’improvviso, dal cantuccio oscuro di un omnibus appare al mite, solitario e malinconico reverendo Jennings, trascinandolo in un percorso disperato verso la follia e il suicidio. Tè verde è la storia di questa ossessione, ma non solo; è anche la storia di colui che la racconta, trascrizione di un “caso” clinico che ci arriva dalla voce ora distaccata ora partecipe del dottor Hesselius, figura quanto mai moderna di analista/indagatore/detective, che racconta al tempo stesso la sua ossessione, ovvero quella di leggere il caso con gli occhi della scienza, rimuovendone la carica eversiva con le proprie fragili certezze; voce autorevole e rassicurante che si perde nel vortice della follia e dello scacco metafisico. -
Cinque ore con Mario. Testo spagnolo a fronte
Carmen ha appena perso il marito e durante la veglia notturna del defunto concentra in un intenso monologo le proprie frustrazioni sociali, economiche e sessuali, accumulate in oltre vent’anni di un matrimonio sbagliato, contrassegnato dall’incomunicabilità e dall’incompatibilità. Dalla ridda di rimproveri, recriminazioni e lamentele che la donna rivolge al suo muto interlocutore - colpevole, secondo lei, di un eccessivo liberalismo ideologico, una miope intransigenza etica e una indifferenza totale nei suoi confronti -, emerge un efficace affresco della Spagna franchista negli anni sessanta e la disarmante vulnerabilità della protagonista. Cinque ore con Mario ottiene un immediato successo: l’opera diventa subito oggetto di allestimenti trionfali in Spagna e all’estero, anche grazie all’attrice Lola Herrera, interprete magistrale delle contraddizioni profonde di Carmen. -
Labirinti dell'Eros. Da Omero a Platone
Il tema dell’amore, nelle sue molteplici espressioni, non cessa di manifestare il suo carattere di grande attualità. Per quanto differenti possano essere i costumi o gli statuti sociali, rimane un elemento per così dire “originario”, intrinsecamente umano, nell’approccio con il desiderio, l’amore, l’amicizia, la sessualità. La definizione di questi aspetti della vita dell’individuo - e ciò vale per l’uomo greco come per quello contemporaneo - non costituisce elemento di secondaria importanza nella crescita, inesausta, di una migliore comprensione di sé e della propria esistenza.rnLa presente indagine, che si sviluppa all’interno di un arco di tempo definito (da Omero a Platone), non intende affrontare la tematica nel senso dello sviluppo cronologico di un’idea, bensì mira a conseguire attraverso una sequenza di fasi, ben individuate e analizzate, alcuni punti fermi nell’interpretazione dell’erotica antica. -
Del rugby. Verso una ecologia della palla ovale
Il volume muove dall’analisi delle grandi modifiche che il rugby italiano ha vissuto negli ultimi trent’anni. L’evoluzione del gioco e dei suoi protagonisti è vista come un esperimento naturale in cui le interazioni tra gli organismi che ne fanno parte modificano continuamente le comunità che li circondano. I problemi che interessano l’autore sono dunque ecologici: quali sono le condizioni necessarie per la sopravvivenza degli ecosistemi del rugby? Come opera la selezione naturale nel determinare la dominanza di alcune organizzazioni sportive e l’estinzione di altre? Esiste una legge economica che determina precisamente il successo sportivo? L’autore si interroga sul futuro del rugby dalla prospettiva suggerita dalle debolezze e dai punti di forza del movimento italiano. -
La memoria dell'oblio. Es Ospedale psichiatrico di Rovigo. Ediz. illustrata
La riforma psichiatrica con l’applicazione della legge n. 180 ha sancito la chiusura su scala nazionale degli ospedali psichiatrici. Una di queste lacune urbane è l’ex Ospedale psichiatrico di Rovigo. Nato come villaggio manicomiale, sospeso nel tempo al suo abbandono del 1997. Il piccolo-villaggio è ora una città-altra di memoria, con una estensione di 130.000 mq e 84.000 mq di area agricola. Un luogo di confine tra la città e i suoi relitti. In che modo può essere trasmessa la memoria dell’assenza degli ospedali psichiatrici coniugandola con il loro essere frammenti urbani? In che misura può esistere un equilibrio nel rapporto tra materiale e immateriale? Il volume riflette su questi interrogativi analizzando la memoria stratificata dell’ospedale, lo spazio degli oggetti abbandonati, il modello tipologico (cui la normativa si riferisce), i documenti, le immagini, il vissuto umano, il luogo dell’oblio. Ragiona sul concetto di eterotopia per esplorare il significato culturale del valore immateriale in architettura, la sua potenziale conservazione come testimonianza di un processo sociale, superando il concetto di monumento per introdurlo nella dimensione del racconto, del memoriale. Un viaggio scientifico che naviga in un paradosso: trovare memoria nell’oblio. -
Fanum Fortunae e il culto della dea Fortuna
È molto significativo che la città di Fano abbia voluto dedicare alla memoria di Mario Luni un congresso di archeologia dedicato al municipio romano, alla cui riscoperta l’insigne studioso aveva orientato parte della sua attività scientifica, consacrata, come è noto, in prevalenza a Cirene e alla Cirenaica e al tratto finale della Via Flaminia, dal Passo della Scheggia ad Ariminum.rnFondamentali infatti sono stati i suoi studi relativi alla cinta muraria di Fanum Fortunae, alla storia della ricerca archeologica sul municipio romano e alla sua urbanistica e architettura, confluiti in anni recenti nel volume Studi su “Fanum Fortunae”, imprescindibile riferimento bibliografico per ogni futura indagine sulla città.rnIl convegno, particolarmente stimolante, ha fatto il punto sulle ricerche dedicate alla dea Fortuna e al suo rapporto con la città di Fano, con particolare riguardo agli eventi che possono aver determinato la nascita del famoso santuario e alle ipotesi sulla sua ubicazione. - Dall’introduzione di Valerio Massimo Manfredi -
Fili di storia. Dalla tela della Conquista
Il titolo narra del cosiddetto «arazzo di Bayeux», una tela ricamata di circa 70 m di lunghezza e 50 cm di larghezza che celebra le gesta di Guglielmo il Conquistatore: il vincitore di Hastings (1066) sconfigge Aroldo (supposto usurpatore e spergiuro) e si impadronisce del regno di Inghilterra. Oltre alla ripresa di questo fatto il testo sviluppa i meccanismi profondi e più estesi costituiti dal passaggio all'altra riva (che comporta scoperta, liberazione o invasione) - una sorta di isotopia dello sbarco -, che ritroviamo in altri periodi storici. Ecco allora alcune incursioni in movimenti analoghi come lo sbarco in Normandia, le guerre in Iraq e i drammatici arrivi di migranti in Europa in questi anni. -
Oasis. Cristiani e musulmani nel mondo globale (2017). Vol. 25: Chi parla per i musulmani.
Nel mondo islamico, diversi movimenti e correnti si contendono l'interpretazione dei Testi sacri e la leadership della comunità dei credenti, dal Nord Africa all'Indonesia, all'Europa. Chi è legittimato a definire i contenuti della fede e le norme della sharia? Il Califfato, che oggi il sedicente Stato Islamico rivendica, ha mai rappresentato la totalità dei musulmani? La moschea egiziana di al-Azhar è veramente il ""Vaticano dei sunniti""""? E chi sono i nuovi predicatori che oggi, attraverso canali satellitari e social media, costituiscono un riferimento spirituale per milioni di persone?"" -
Il codice del futuro. L'Italia e la sfida giapponese dell'innovazione
Forte di una sapienza millenaria, il Sol Levante è oggi al primo posto per innovazione e ricerca tecnologica. Alla guida della costola italiana di un gigante delle comunicazioni giapponese, Walter Ruffinoni è da anni a contatto con il rigore sostenibile della cultura nipponica, il fare business con un'attenzione all'essere umano, adottando sempre e comunque una prospettiva di lungo periodo. Da qui nasce l'intuizione che consegna a queste pagine: attraverso la feconda contaminazione fra l'abilità giapponese di pianificare e la «creatività un po' anarchica» italiana è possibile dare vita a un ibrido vincente. Interrogandosi sui temi della comunicazione, sulle strategie per «fare sistema», sul futuro della leadership e sulla reale portata di tecnologie quali l'Internet delle Cose, la robotica, i big data, il cloud e i social, che consentono di raggiungere risultati fino a pochi anni fa impensabili, Ruffinoni riflette su come combinare con profitto questi elementi nella realtà italiana, creando occupazione e ricchezza. Una capacità di visione che permette di conciliare rivoluzione digitale e saper fare esaltando le caratteristiche delle aziende italiane d'eccellenza in vari settori - automotive, elettronica, macchinari, chimico-farmaceutico, agroalimentare, fashion e design - in cui è radicato il connubio fra tradizione e ricerca che da sempre caratterizza il Made in Italy. -
Nel segno di Roberto Longhi. Piero della Francesca e Caravaggio. Ediz. a colori
Roberto Longhi è stato senza dubbio uno dei più autorevoli storici dell'arte del Novecento; tra i suoi numerosi meriti, vi fu quello di riscoprire artisti che fino a quel momento erano stati pressoché dimenticati dalla critica: tra i più importanti, Piero della Francesca e Caravaggio. La mostra ""Nel segno di Roberto Longhi. Piero della Francesca e Caravaggio"""", che si tiene presso il Museo Civico di Sansepolcro, collocazione abituale di alcuni capolavori pierfrancescani (uno fra tutti, il """"Polittico della Misericordia""""), intende ripercorrere la centralità e la specificità degli studi longhiani dedicati ai due maestri. Si tratta di un Longhi in parte inedito, in quanto non solo critico e commentatore: vengono esposti infatti anche alcuni suoi disegni, copia delle opere oggetto delle sue indagini; uno strumento ulteriore di ricerca, che permette al pubblico attuale di osservare i dipinti con gli stessi occhi dello studioso."" -
Le ambre della principessa. Storie e archeologia dalla terra di Puglia. Ediz. a colori
"Il Tempo dell'Antico"""" è il progetto espositivo dedicato alla valorizzazione della raccolta Intesa Sanpaolo di ceramiche attiche e magnogreche. La collezione è composta da oltre cinquecento vasi rinvenuti nelle antiche sepolture di Ruvo di Puglia, realizzati dal VI al III secolo a.C. nelle officine dell'Apulia e della Lucania o importati da Atene per essere collocati nelle tombe come beni di prestigio o oggetti funzionali al rituale funerario. Il volume, dedicato alla quarta edizione del progetto, vede in apertura due saggi della curatrice Federica Giacobello, nei quali sono messi in luce la particolarità e il valore di un percorso espositivo che, dopo molto tempo, mette finalmente a disposizione del pubblico la straordinaria collezione dei tesori archeologici portati alla luce nell'Ottocento a Ruvo di Puglia. Seguono altri tre contributi: """"Ruvo di Puglia: l'insediamento antico dalle origini al III secolo a.C."""" di Carmela Roscino fornisce un inquadramento geografico e ambientale dell'insediamento di Ruvo, da cui provengono i manufatti esposti e dal quale è possibile trarre delle importanti informazioni storiografiche riguardo le civiltà che hanno abitato la Puglia fin da tempi antichissimi e sulle loro espressioni artistico-figurative. Il contributo di Luigi Todisco, """"La Tomba delle Danzatrici"""", prende in esame questo straordinario ritrovamento, analizzando il ciclo pittorico e la struttura stessa del sepolcro, nella sua dimensione architettonica e costruttiva. Infine, Giuseppina Gadaleta presenta """"I dipinti di Molfetta e la scoperta dei tesori di Ruvo di Puglia"""". La seconda e ultima parte del volume è dedicata alle opere in mostra, a ciascuna delle quali è dedicata una scheda tecnica corredata di approfondimenti storici e iconografici." -
Il crowdfunding nel settore culturale e creativo
In un'epoca di inesorabile contrazione delle risorse pubbliche a sostegno della Cultura, nella quale il contributo dei privati - imprese e individui - si rende fondamentale, questo volume pone al centro il tema del crowdfunding, specificatamente inteso come strumento di sostegno al settore culturale e creativo, inquadrandolo in un'ottica - analitica e pratica - calibrata sulle reali esigenze degli operatori di questo mondo. Attraverso i contributi di esperti di fundraising, management culturale, comunicazione digitale e diritto, il lettore potrà identificare tanto gli elementi di successo quanto i fattori critici e di rischio che maggiormente possono incidere sul raggiungimento degli obiettivi prefissati. Il volume muove da casi concreti di gestione di progetti in cui gli individui sono coinvolti attivamente non solo nel finanziamento ma anche nell'ideazione. Contributi di Emmanuele Francesco Maria Emanuele, Alfredo Valeri, Ivana Pais, Andrea Albanese, Giovanni Maria Riccio, Marta Anile, Brescia Falcón Velazco. -
L' angelo nero
Nella notte di un caldo sabato di agosto, Ivar Killi, poliziotto in congedo, viene ucciso con un colpo di pistola a bruciapelo a pochi passi dal dipartimento di polizia di Oslo. rnrnLe indagini vengono affidate all’ispettore Gunnarstranda, ma tra i colleghi c’è chi non è d’accordo, e non fa nulla per nascondere disprezzo e rabbia nei suoi confronti. Prove determinanti spariscono dal suo stesso ufficio e dall’appartamento sigillato della vittima, in particolare una scheda di memoria contenente alcune foto che ritraggono una ragazza molto giovane con indumenti fetish, imbavagliata e legata a una sedia. Qualcuno sta facendo di tutto per ostacolare il suo lavoro, e alla fine il caso gli viene tolto. Gunnarstranda torna così a far coppia con Frank Frølich, e insieme a lui dovrà occuparsi della scomparsa diun noto avvocato, seguendo un’indagine che, per vie fortuite, lo riporterà sulle tracce dell’omicidio di Killi. In un mistero che sifa sempre più fitto, ricatti, rivalità e sete di vendetta s’intrecciano a complesse dinamiche affettive, creando collegamenti imprevedibili. Anche a Oslo la polizia ha i suoi segreti da proteggere, e mentre nuovi elementi entrano in scena scompigliando lecarte in tavola, il passato lambisce l’animo di Gunnarstranda e tocca corde che ne incrinano la dura scorza, riemergendo come consapevolezza di un tempo con cui è ormai arrivato il momento di chiudere. -
Pirandello. L'impossibile finale
Guardare al teatro di Pirandello, dalla prospettiva critica del finale, riserva davvero molte sorprese. rnL’invenzione dell’epilogo a fine Ottocento può rinviare così alla fin de siècle, mentre la mancata conclusione dei Sei personaggi in cerca d’autore a una drammaturgia circolare. Fra enigmi, parabole, sogni e misteri, molti suoi finali acquistano il significato di emblemi di un’epoca, come tutti i finali che si rispettino. Accanto a questo percorso, il libro rintraccia altri finali, impossibili o mancati, e quasi in un dialogo ideale con lo scrittore gli sussurra: è un vero peccato, signor Pirandello, che Lei ci abbia lasciati orfani di due finali veramente epocali, ma noi li abbiamo “scoperti” e posti accanto agli altri, l’epilogo, l’enigma, il finale circolare...