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In rime sparse
Le ""Rime sparse"""" di Nicola Prebenna, in verità, sono relativamente tali, perché se da un lato confermano la """"plurivocità"""" di occasioni dell'ispirazione, dall'altro però hanno una loro organizzazione interna che mira a sondare la totalità dell'esistenza, sin dal nominare le quattro sezioni del libro come i quattro elementi: terra, acqua, aria e fuoco. C'è in Prebenna l'idea che la poesia abbia una missione riflessiva importante e, in associazione ad essa, la giusta convinzione che il poeta abbia la capacità di leggere il mondo nonché l'incombenza di mostrarne il dolore (quello sociale, per intenderci) sulle proprie spalle, quasi egli fosse una sorta di novello Atlante. Al di là, dunque, della riflessione personale esiste tutta una tensione civile che ha un apice nella sezione finale, """"Fuoco"""". Troviamo """"In rime sparse"""", quindi, assemblata la sintesi della poesia ideale italiana, da quella petrarchesca a quella leopardiana, rivolta (com'è giusto che sia) al tempo che oggi si vive."" -
Zastava 999. Goli Otok: viaggio all'inferno
A Goli Otok, conosciuta anche come Isola Calva, già sede di un disumano campo di concentramento, vivono in malsana simbiosi gli esponenti di tre generazioni frutto della dittatura Titina e della guerra dei Balcani: Goran, Darko e Katica. L'arrivo dei turisti italiani Riccardo e Milena, che trascinano un matrimonio stanco e ormai prossimo a scadenza, funge da innesco per l'esplosione di inimmaginabili e devastanti tensioni. L'aspro confronto tra gli schizofrenici fantasmi della guerra, lordi di sangue e di violenza, e le vacue lusinghe del più esasperato consumismo, non potrà che sfociare in un finale tanto imprevedibile, quanto tragico. -
In due nel deserto. Aspettando Godò (con l'accento sulla o). Vicenda in dodici quadri
Una freschezza di linguaggio e una sfrenata fantasia, ricca di suggestioni, si alterna in questa pièce teatrale ad un continuo spezzare le tensioni ricorrendo a richiami e modalità brechtiane con il frequente uso dello straniamento, tanto da fare di questo lavoro una eccezionalità; uno spettacolo che propone, con una chiarezza stupefacente che va ben oltre il solito cliché, temi e situazioni al limite del possibile, giocando sul fil rouge di vero-verosimile-assurdo. -
Le chiese di Linguaglossa e il Santuario di Vena
Con la pubblicazione della ricerca di Alfio Emmi (Linguaglossa 15 dicembre 1907 - 11 ottobre 1996), ricerca condotta negli anni 1946-47, si rende omaggio alla prima analisi completa e non parziale sulle chiese di Linguaglossa, in provincia di Catania. Il saggio ha il merito di consegnarci una testimonianza attiva e personale della forza di reazione intellettuale alla sciagura storica della seconda guerra mondiale con il pregio di restituirci anche collegate memorie locali e narrazioni raccolte, in dialetto, dalla viva voce di anziani testimoni e trascritte da Alfio Emmi per la prima volta. Con questa pubblicazione a stampa si rende omaggio al lavoro originale di uno studioso linguaglossese sulla propria piccola e grande Patria e nello stesso tempo si fa opera di giustizia, restituendogli testimonianza pubblica della sua primazia cronologica su un tema che gli è appartenuto dall'origine. -
Il profumo dei fiori di tiglio
"Di per sé il profumo dei fiori di tiglio, che ispira la raccolta di Rosa Maria Di Salvatore, è una poesia stagionale della natura, non solo per la delicatezza e dolcezza della sua fragranza, ma anche per il suo sostrato mitico e simbolico. L'autrice ne è consapevole, ma ne fa emergere una dimensione variegata che con la pianta in questione ha un legame particolare. La presenza naturale, infatti, diviene segnale dell'Io, sulla quale si proietta (o nella quale s'immedesima, addirittura) l'anima. È così che si sprigiona una voglia inesausta di primavera.""""" -
Esuli del tempo
"Le emozioni di Vittorio Buccarello, in questa raccolta di liriche, si trasfigurano nell'archetipo dell'uomo del Sud che sa abbracciare il proprio destino, colmo di pietas cristiana e civile, accettando ogni sfida e lanciando uno sguardo aperto all'incanto e alla meraviglia di fronte a paesaggi, fiori, tramonti, al mare e alla terra. Le sue parole manifestano una naturale vocazione alla poesia, che si scioglie in versi teneri e struggenti, per comporre un canto di stupore e di ringraziamento verso la vita che gli ha dato tanto.""""" -
Clessidre capovolte
È sufficiente scorrere i testi della raccolta di Elena Varriale, ""Clessidre capovolte"""", per rendersi conto dell'orizzonte entro il quale l'autrice si muove, tra vecchie e nuove presenze mitologiche, alcune classiche, altre prelevate dal mondo non-occidentale, altre ancora, seppur in parte minima, prestate dalla contemporaneità. Difatti, la clessidra capovolta è la metafora di un tempo che scorre diversamente dal consueto e che condensa in sé gli opposti. Se da un lato, infatti, è vero che le figure mitologiche sono modelli, espressioni o rappresentazioni dai confini ben definibili, dall'altro lato emerge il valore civile della scrittura, cioè il suo volere stare nella realtà, attraverso dei simboli altrettanto importanti."" -
Respiri introspettivi
Respirare è un atto vitale per l'uomo, quello di incamerare ed espellere aria continuamente, in definitiva un movimento che in sé prevede l'insinuazione di qualcosa all'interno. Se a ciò si aggiunge che i respiri sono ""introspettivi"""", come recita il titolo della raccolta di Maria Concetta Solmona, l'attività stessa si carica di un'introiezione soggettiva che va al di là di un certo realismo. A ben considerare, inoltre, il fiato si modifica in relazione agli stati d'animo, anzi è espressione esso stesso di una condizione fisica, psicologica e sentimentale ben precisa. Tutto ciò testimonia la propensione lirica della raccolta, che si concentra sulla dialettica dell'Io e sulla possibilità di conciliare l'ossimoro dell'esistenza."" -
Pinocchio. La fiaba del legno e del bambino
In questo nuovo libro l'autore torna ad analizzare con cura vari aspetti e figure del capolavoro di Carlo Lorenzini, in arte Collodi, in rapporto alla sua vera genesi e alla personalità complessa dello scrittore fiorentino con un riferimento anche a Totò. In realtà Pinocchio è un burattino/bambino ed è proprio il bambino in quanto archetipo junghiano a muovere e sviluppare segretamente le ""Avventure di Pinocchio"""" fino alla metamorfosi finale. Pinocchio in Toscana significa proprio pinolo - che ha un rivestimento ligneo così come di legno è il burattino dal lungo naso e al suo interno nasconde il seme edule. Cioè il grande cuore del bambino... che nel finale viene alla luce. Un meraviglioso messaggio per tutti: piccoli e grandi."" -
Crisantemo (Atto unico)
Antonio Intelisano negli anni Cinquanta scrive la prima stesura dell'atto unico teatrale ""Crisantemo"""". A distanza di circa sessant'anni l'opera è stata rivisitata dalle figlie Danila e Marina. Quattro uomini in un carcere si raccontano attraverso le colpe commesse: gretti e deliranti, hanno tracciato solchi profondi tra loro e l'umanità facendo propria una visione deformata della vita. Tra realtà e paradosso, tra cinismo e ironia, tra conscio e inconscio, anche il più disgraziato degli uomini può rimanere sepolto sotto quintali di pensieri, visioni e azioni folli e oscure, o può cogliere un tenue raggio di coscienza."" -
Dalla Sicilia alla Francia. Nell'Ars poetica di Pietro Nigro
"Frutto di una intensa collaborazione ed amicizia, il saggio di Isabella Michela Affinito presenta, attraverso la disamina puntuale ed articolata delle numerose pubblicazioni fatte da Pietro Nigro, la sua figura di poeta, scrittore, saggista e docente. L'autrice, immaginandosi per un momento allieva in un tempo passato dietro il banco di una sua classe di Liceo, attenta a percepire le sue emozioni e i suoi pensieri, a seguire i suoi viaggi e l'esplorazione di un mondo personale attraverso le vibrazioni della sua voce, propone alla fine un'ampia intervista che permette di conoscere non solo il letterato Pietro Nigro, ma soprattutto l'uomo"""". (Giuseppe Manitta)" -
Duranti l'Alighieru lu pueta condottieru. Poema semiserio in vernacolo siciliano
Il filosofo e critico letterario russo Michail Michailovi Bachtin parlando della parodia in letteratura ha introdotto il concetto dello scoronamento dell'eroe in certa produzione artistica che prevede, per l'appunto, l'abbassamento del personaggio principale, quindi scoronamento, come perdita della sua funzione emblematica (una sorta di corona). Questo è il primo pensiero che sorge leggendo il poema di Salvatore Maugeri, perché ci troviamo di fronte a un testo che ""abbassa"""" ironicamente il poema considerato sacro nella letteratura italiana: la Commedia di Dante. Il percorso si svolge, infatti, sulla falsariga dell'opera trecentesca, ma già la scelta della lingua rappresenta uno travolgimento. L'idea dell'autore non è quella di fare una traduzione in vernacolo siciliano del modello, ma una riscrittura che prevede una condensazione quantitativa delle cantiche, maggiore per l'Inferno minore per il Purgatorio e il Paradiso, con un continuo ribaltamento e gioco prospettico di temi e figure."" -
Dalla terra alla tavola. Herbarium Cappuccinorum
L'idea di pubblicare questo libro nasce dalla necessità di conservare, tramandare e divulgare la conoscenza sulle proprietà curative e nutrizionali di alcune piante, in relazione anche all'esperienza portata avanti oramai da secoli nei vari conventi, monasteri, abbazie, certose e nel caso in specie a quanto conosciuto nel convento dei Cappuccini di Francavilla Sicilia. Tutto nasce da informazioni acquisite, da studi e trattati vari, oltre che da conoscenze dirette e personali da parte di chi scrive e in questo luogo oramai opera da quasi venti anni, contribuendo con la sua modesta partecipazione a conservarlo ed a valorizzarlo, insieme all'opera dei frati di ieri e di oggi. Prefazione Carlo Lazzarini. -
Altre poesie
"Nonostante la forma breve la tradizione di riferimento di queste poesie non è mai quella del frammento lirico-allusivo, ma quella della narrazione in versi, tanto presente nella poesia del secondo Novecento. Fra le forme brevi più frequentate dai grandi poeti-narratori (Montale, Giudici, ma anche Caproni) un tipo potrebbe essere l'epigramma: dell'epigramma si trova qui la concretezza dei dati, il lessico prosastico ed il tono a volte sentenzioso. È poesia della quotidianità e dei suoi ingredienti, ambienti e oggetti che conosciamo, atti minimi e umani; e possiamo leggere tanti epigrammi che sono messaggi d'amore, ne scrisse Catullo e ne ha scritti Montale (gli Xenia). """"Altre poesie"""" credo si possa collocare su questa traccia, senza dimenticare però la suggestione recente di altre forme brevi, non letterarie ma forse ancora più vicine e influenti, come quelle della comunicazione (anche sentimentale) on line: dagli sms (ormai obsoleti) al messaggio in chat. Ignorare questi modelli è ignorare la realtà di una generazione e del suo linguaggio.""""" -
Castiglione racconta...
Attraverso questa pubblicazione, Maria Nicotra riesce a tramandare non solo episodi, costumi, riti e personaggi legati alla vita dei castiglionesi nel secolo scorso, ma anche il gusto della vita umile e cordiale, caratteri essenziali della nostra terra e della nostra gente. Queste pagine costituiscono perciò un tassello significativo del patrimonio storico-culturale di Castiglione di Sicilia a lei tanto caro. -
Ruota della vita
"Lievi, indistinti e vaghi volteggi / sussurri, voci e canti, / profumi di aurette nevose / e tremolanti luci / son palpiti e pensieri / e aneliti d'amor / d'anime che vivono / nascoste e misteriose.""""" -
Mostrami l'aurora
Il desiderio di sconfinare dalla realtà quotidiana, attraverso il sogno della poesia, conduce l'autrice alla contemplazione della natura, allo sprofondare nel vuoto arcano dell'universo, al calarsi nell'angoscia che tormenta l'uomo. L'intuizione dell'essenza delle cose e l'emotiva partecipazione agli eventi, permeate da una profonda religiosità, si realizzano attraverso un variegato linguaggio che corre dalla lingua al dialetto, riuscendo ad interpretare vicende, convinzioni, stati d'animo e situazioni sociali per raggiungere la quiete dell'animo, esternata in momenti di sublimità. -
Di ricami, di colori... e ombre
"L'amore, afferma la Gambino, è dentro di noi, ma a giudicare da cosa ci gira attorno non sembra diverso da tante altre cose che invece non ci sono. Qual è il ruolo del poeta in questo duro gioco senza eroi? Nel caso della Gambino, azzardiamo, si realizza con modalità diverse, molto personali. Perché la sua poesia è sì un'impronta che rivela i conflitti tra l'io e il mondo, ma l'immaginario, che pure è presente e chiede di essere ascoltato, non sostituisce i raggi di sole, maledettamente concreti e possibili, che appaiono distribuiti nei versi, e che l'autrice dice destinati a coloro che hanno il coraggio di andare a prendersi il proprio destino di felicità."""" (Jacopo Chiostri)" -
La stagione dei merletti
Perla è donna colta oltre che affascinante e i suoi pensieri vagano dalla reminiscenza di un passato dolcemente familiare all'amore profondo per la cultura e l'arte. Sullo sfondo di una Sicilia classica, dove ogni angolo rievoca figure mitologiche, destini antichi, tesori e leggende, le vite dei personaggi che le stanno intorno sembrano invece esserne lontane, estranee, contaminate da una quotidianità irrisolta, litigiosa. Perla, come un oggetto unico e prezioso, e sola in questo labirinto di mostri, verrebbe inevitabilmente sopraffatta se in suo soccorso non arrivassero la bellezza di un tramonto infuocato, il rumore del mare, la maestà dei Templi, i versi di Montale o della signora Giovanna, i teoremi di Pirandello, una bambola in blu che improvvisamente si anima, un diario merlettato, un anello nella sabbia, i greci, gli dei, l'amor che move il sole e l'altre stelle... Tornerà dove era nata, dove potrà ancora sognare e ricordare, perdonare forse. La lotta con il suo doppio comincerà nel momento in cui inizierà a dubitare dell'uomo amato. Pur comprendendone sino in fondo le debolezze, i silenzi, le paure. (Gaetano Aronica) -
Mashka
Il volume, incentrato sulla figura di Maria Nikolaevna Romanova, sorella della Granduchessa Anastasia, tratta poeticamente i momenti più disparati della drammatica vicenda dei Romanov, tra momenti lieti e dolorosi.