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Tra sé e sé
"In una luce fulgida di fiaccola sacra, / posta ai piedi di quel sacro altare, / riflette lo spettro di vecchia lucerna, / lucciola stanca, fiamma di fede. / Guarda quelle nuvole, le loro forme, / il testamento d'una storia lì, nel cielo, / che nessuno s'appresta a leggere, / eppure son sulle nostre teste.""""" -
La botanica di Dante. Piante erbacee nella «Commedia»
La sensibilità di Dante per l'ambiente e il suo profondo rispetto per la natura conducono ad una analisi dettagliata di alcune similitudini naturalistiche e delle presumibili fonti dalle quali il Poeta attinge. Il saggio, partendo dalla ""selva oscura"""" e dalle varie specie di alberi che ne possano costituire la struttura, analizza il contesto letterario di quelle piante erbacee, comunemente ritenute dall'uomo infestanti, in rapporto alla idea """"ecologica"""" di Dante, il quale sa evidenziarne anche certi aspetti positivi: il loglio, la gramigna, l'ortica, la festuca, il giunco, il trifoglio, la cannuccia di palude ed altre."" -
Pillole di letteratura italiana
"Chi non vuole ascoltare / deve guardare al passato, / postosi sulle spalle di giganti: / gli antichi, / per vedere lontano, / mai ripetere errori...""""" -
Il Cristo eterno ritorna. Il mistero di Shambhala la Risplendente tra Oriente ed Occidente
L'Amore di Dio ha fatto sì che affidasse il compito evolutivo dell'Umanità a Krishna, Buddha, Gesù Cristo, Maometto e altri sapienti, benché siano gli insegnamenti di Gesù Cristo, mediante un sincretistico credo religioso, a tracciare gli elementi centrali per la comprensione della vita di ogni giorno, aprendo la visione verso ""Il Cristo Eterno"""". Pur non sapendo come avverrà il Suo ritorno, quanto meno è concepito dai molti come una """"Scintilla Cristica"""" nei cuori. L'autrice percorre la """"Via del Cristo"""" descritta nei vangeli, espone lo studio di una lettera scientifica, che svela sorprendenti verità comunicate dal """"Cristo"""" mediante il channeling, la dottrina segreta degli Avatar e realtà mistiche, che guidano verso la mitica """"Shambhala"""", la """"Terra Santa"""" degli Déi. In questo viaggio affascinante, si argomenta anche di intelligenze provenienti da altri mondi, rivelate a fratelli umani di particolare sensibilità. Si narra anche di un militare USA, che vide alle porte dell'Himalaya la """"Terra Santa"""". Infine, oltre i confini del mondo, con gli occhi dell'anima si esplorano luoghi sacri, raccontati da una famiglia che ricercava la """"Risplendente Shambhala""""."" -
Il mondo visto da vicino
Le poesie di Irene Sabetta sono una geografia, una scrittura della terra, mappa delle avventure in cui incorre ogni onesto portatore di quella particella pronominale ""ci"""", che da sola condanna la magniloquenza del verbo essere a una vuota astrazione, e attribuisce alla pratica del poetare la capacità di radicarsi non già nell'idea, ma nell'uso del mondo. La poesia è una geografia, la geografia è una linguistica, arte del lasciare tracce e seguirle: l'autrice ci racconta il mondo attraverso la geopoetica dei suoi versi che sanno incidere le impronte dell'esistenza. (Beppe Sebaste)"" -
Canti per il naufragio
Attraverso l'esperienza del metaforico naufragio, più o meno dolce, l'Autrice propone dei versi nei quali la parola fragile e leggera, allagata dalla poesia, diviene il ""mezzo di fortuna"""" per guardare e sentire la realtà, di cui ne percorre liricamente i frantumi. Lungo tale percorso si scopre la grazia amara del tempo perduto che emerge dai ricordi, fissati nel fluido verso, ma capaci di instaurare un confidenziale dialogo con il lettore."" -
S'accende una luce
Nella poesia di Sergio Camellini la parola assume una funzione soterica per la sua capacità di svelamento e di luminosità, tramutandosi in un essenziale strumento dialogico tra il poeta e il suo lettore, senza dimenticare che la luce, richiamata dal titolo, non è solo una presenza materiale che illumina un corpo proiettante la propria ombra fatiscente, ma rappresenta allegoricamente il flusso esistenziale sintetizzato nell'estatica emozione di un segno, che delimita l'immagine reale da quella riflessa. -
Scritti di bioetica. Dalla medicina alla filosofia alla poesia
Pare che oggi sia acclarato, anche se non proprio da tutti accettato, che la Bioetica, per quanto si dica essere pluridisciplinare, non possa non avere un profilo di fondo filosofico. Come dire che il background forte e necessario - contrariamente a quanto potrebbe sembrare di primo acchito - per il bioeticista non è dato soltanto dalle dinamiche scientifiche e mediche, ma sono molto più importanti quelle dinamiche che si collocano negli orizzonti delle discipline umanistiche con il linguaggio e il metodo che a queste appartengono. Tale prospettiva è stata colta dall'autore di questo libro che, sin dall'inizio degli anni Novanta, ha cercato di strutturare possibili percorsi di ricerca e di didattica che cercassero di far parlare quanto più possibile tra loro le due culture, da una parte la scienza e la pratica medica e dall'altra la filosofia e non da ultimo la letteratura. A ciò bisogna aggiungere che le impostazioni morali sono numerose e numerose sono anche le figure di bioetica. Quale etica, dunque, per la bioetica? Secondo l'autore bisogna sostenere la ""bioetica delle virtù"""", che è lo zoccolo duro di una prospettiva morale che si basa sulla scia lunga di una tradizione che parte da molto lontano, da Aristotele a Tommaso d'Aquino, per arrivare ai nostri giorni quando è stata riabilitata da numerosi filosofi contemporanei che hanno ribadito il concetto delle finalità della morale, che dovrebbe essere rivolta al raggiungimento di felicità e di vita buona e non deve essere mossa dai doveri."" -
Adele sparisce
In una dimensione sempre in bilico tra realtà e metarealtà, tra mito e fantasia, Adele cerca rifugio in una casa abbandonata sulla spiaggia, che l'accoglie come un essere vivente e si adatta alla sua presenza. Gli incontri periodici durante l'estate con un indefinito Padre Oceano, che viene dal mare, fanno nascere ogni primavera una figlia. Ma un giorno che la madre è appartata nella grotta con l'uomo misterioso, la figlia maggiore di appena due anni, chiamata anch'essa Adele, scompare. Da allora quattro generazioni di Adele si succedono nel corso dei cinquant'anni che la storia racconta, delineando le vicende di una grande famiglia matriarcale costituita da molte figure femminili di figlie e nipoti con profondità e spessore psicologico. -
In ascolto dello spirito
Il percorso poetico di Giuseppe Foti è un invito a lasciarci trasportare nell'insondabile vita attraverso la sua bicicletta, in un itinerario che dal noto conduce verso un orizzonte appena abbozzato, dal passato ad un presente vissuto, ma che appare in prospettiva di un futuro che non si conosce, e che tuttavia si presagisce, come un lento viaggio nella vita quotidiana, sostenuto dalla convinzione che il suo senso non si esaurisce qui, pur non mancando la necessità di fermarsi a guardare e a osservare quello che abbiamo davanti agli occhi. -
L' innocenza dell'ombra
La poesia di Roberta Borgia si presenta al lettore come una tempesta di fulmini che trafiggono le carni, che penetrano ora più o meno profondi, che possono lasciare però sensazioni di quiete o, all'opposto, di inquietudine. Un dato, difatti, è incontrovertibile. L'autrice si caratterizza per i versi liminari, che stanno cioè sul ""limes"""", in cui l'ossimoro della vita è il presupposto necessario della conoscenza. Si può vedere un percorso, difatti, che viene tracciato dalle parole, nel quale la sospensione del vuoto e del silenzio si accosta sempre ad un desiderio di chiarificazione dell'Io. Siamo di fronte, dunque, all'espressione di un denudamento mai definitivo, perché lascia sempre parti da esplorare. Si tratta di una condizione che è personale, ma che al contempo realizza una inquietudine temporale, quotidiana, persino storica potremmo dire. L'uomo non può considerarsi più un """"uno"""", ma tante porzioni di Sé, un essere in continua composizione, liquido, come la società in cui vive. (Giuseppe Manitta)"" -
Elegiaca vento di ricordi
"Dove soffia il vento dei ricordi? Intorno a noi, dentro di noi. È impossibile ignorarlo, trasporta con sé i profumi legati all'infanzia o ad altri momenti della vita, vissuti nel passato. Agita, mescola, diventa un suono naturale che ognuno di noi dovrebbe avere dentro. Fluttua nell'aria che è vita, si insinua nei nostri pori, entra nella nostra intimità, attiva la clessidra del tempo che ha un doppio flusso: uno rivolto al passato, l'altro al futuro. Il respiro del vento vola sul tempo delle esperienze passate ancora presenti e su quelle attuali e future, porta le voci di chi ci ha tenuto per mano, di chi ci ha amato, facendocene rivivere l'abbraccio e la presenza. Nel gioco altalenante della vita, le delusioni e le speranze chiudono e riaprono percorsi vecchi e nuovi che si imprimono in noi con la solitudine per un sofferto distacco o con la leggerezza di un sogno. È il mondo in cui ci porta Emanuela Belardi con la sua opera: """"Elegiaca - Vento di ricordi""""."""" (Marisa Sarno)" -
Quando i pensieri e il cuore... 'O 'mbruoglio
Se, prima di immergerci nell'ultima opera di Benedetta Tiseo, ci concentriamo sul titolo, è possibile delineare alcuni tratti fondamentali che caratterizzano la scrittura dell'autrice. In primo luogo il sottotitolo dialettale ""'O 'mbruoglio"""" che, come si ricorda nella nota introduttiva, è un piatto tipico di riuso, e quindi da un punto di vista letterario ci riporta ad una sorta di commistione, di varietà ispirativa. Forse il caso più noto su questa linea, con le dovute differenze ovviamente, è l'origine della satira latina da 'satura lanx', un piatto complesso di molteplici elementi. A ciò dobbiamo aggiungere i due termini che costituiscono il titolo principale: 'pensieri' e 'cuore'. Dunque, già dai pochi appunti tracciati comprendiamo come all'interno del testo vi sia una congerie di temi legati alla sfera sentimentale e riflessiva. Ma un altro aspetto deve destare l'attenzione del lettore: i puntini di sospensione. La pausa (ovvero la capacità di concentrarsi su un attimo ben preciso che si sta vivendo oppure, ancora, su ciò che si ricorda o che si osserva) costituisce il centro fondamentale del libro."" -
Zibaldone siciliano
"Zibaldone Siciliano"""" è un'opera che tratta argomentazioni di vario genere, nelle quali evoco momenti ed esperienze di vita vissuta: dalla fanciullezza alla maturità. Una sequenza di idee che maturano e mutano nel tempo, aperture di sipari di vita che in ogni stagione hanno lasciato un'impronta indelebile, avvenimenti penosi, sconcerti davanti a teorie filosofiche sconvolgenti la naturalità della persona, esortazioni a non scindere la libertà dalla verità o viceversa, simpatie coinvolgenti, affetti familiari, l'amore per la mia città natale e per la donna della mia vita. È un'opera di ampio respiro, pur se scritta in lingua siciliana (con traduzione a fronte): lingua madre riconosciuta dall'Unesco come patrimonio, che, pur tuttavia, rispetta la metrica classica dell'endecasillabo sciolto." -
Gnisin. Ricordi, racconti e qualche leggenda
«Il libro di Costantino Ottone, ""Tino"""", (con disegni dell'artista Giada, sua figlia) verrà letto in un baleno dalla prima all'ultima pagina, ma volendo anche dall'ultima alla prima: i racconti sulle ventotto località, da Anagni a Zuccarello, sono autonomi, ma anche interconnessi. Li lega il desiderio curioso di scoprire luoghi e personaggi poco o affatto conosciuti: come una ciliegia ne tira un'altra e si è già in fondo al volume con il desiderio di andare a visitare località che prima forse non s'erano mai messe nel programma delle gite.» (dalla Presentazione di Gianni Cometti)"" -
Stille d'autunno
C'è un sentimento autunnale in questa silloge di Roberto Barbari, così come richiama una delle sezioni interne che dà il titolo all'intera raccolta: Un giorno dovrai pur aprire gli occhi e Stille d'autunno. Si tratta, cioè, di un senso ossimorico, sofferente, doloroso della vita, di abbandono alle volte. In ognuno di questi casi si esprime un dolore diverso e una solitudine diversa, come si scrive. Nonostante in più punti si scorga un lato umbratile, dunque, c'è costantemente la possibilità di scoprire la propria realtà. Essa si materializza, inoltre, in due concetti fondamentali: libertà e solitudine. La metafora autunnale, inoltre, sta proprio nella caduta. Non è un caso che si associ l'uomo all'angelo caduto, ma è proprio in questo spostamento che si può prendere coscienza. In una tale posizione l'unica via percorribile che conduce alla salvezza è la ricerca continua. -
L' energia buona ci salverà
Nella poesia di Danila Marchi esistono concetti chiave che permettono di seguire una lettura privilegiata, ovvero di tracciare una linea di pensiero riconoscibile che guida l'interpretazione. Ciò accade sin dal titolo della raccolta, ""L'energia buona ci salverà"""", nel quale, accanto ad un desiderio soteriologico vero e proprio, si attesta un vocabolo fondamentale: energia. Essa è quella del cosmo, di Dio, quella che muove e smuove ogni cosa, che dà dignità e amore, che infonde speranza, ma al contempo rappresenta un cerchio entro il quale i versi si sviluppano."" -
Il medico di coppie malate
Il tema pedagogico è al centro del dialogo tra i vari personaggi della commedia, i quali mostrano opinioni diverse nel tentativo di arginare la violenza sulle donne, sulla natura e sui figli, che hanno bisogno invece di una guida sicura che possa educarli alla correttezza morale. Il presupposto di una famiglia sana diviene essenziale affinché anche la società sia sana, diventando nucleo protettivo e di educazione alla libertà. -
Cose strane e meravigliose
L'autore riadatta tradizionali storie, aneddoti curiosi o fatti tradizionalmente noti, come le peripezie della mela da Adamo a Biancaneve o il modo con cui Archimede sia stato ingannato dai cartaginesi; oppure simpatici personaggi come Nero Wolfe, noto investigatore, che si trova impelagato suo malgrado in un omicidio proprio mentre si svolgeva un convegno di scrittori, il piacevole Alonso Navarro che va alla ricerca del gruppo sanguigno N, Noè e il diluvio universale. Tra giochi matematici e grattacapi scientifici, le storie rendono accessibili a tutti anche alcuni complessi concetti scientifici. -
L' oste ubriaco e altre storie
Una serie di sedute spiritiche, una svista all'uscita del casello autostradale, un ubriaco incontrato in osteria, l'avventura con un fantomatico tassista, le ferie estive durante l'infanzia o l'adolescenza, una capatina a Venezia con amici finita tra rabbia e delusione, sono alcuni dei temi dei 22 racconti che, attraverso il filo della memoria, ripercorrono l'esperienza del protagonista che sa raccontare se stesso e descrivere situazioni e caratteri di svariati personaggi con un linguaggio avvincente e lineare.