Sfoglia il Catalogo feltrinelli008
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 9641-9660 di 10000 Articoli:
-
Vocazione e custodia del senso di verità. Saggio sulla poesia di Francesco Belluomini
Marco G. Ciaurro affronta il mondo variegato e complesso di Francesco Belluomini concentrandosi su un nodo fondamentale: la poesia in relazione alla conoscenza e alla verità e, di conseguenza, il linguaggio come accadere dell'essere e dell'esserci. Una prospettiva complessa dalla quale emergono risultati interessanti a partire dai vari riferimenti metaforici e filosofici esistenti, ma al contempo la coscienza che si sta affrontando un poeta non assimilabile in alcuna scuola o corrente. Una voce libera, quella di Belluomini, che dimostra questa sua indole nella prassi sino a giungere, alcune volte, alla libertà del significante rispetto al legame incalzante del significato. Le opere prese in esame sono diverse, eppure per Ciaurro l'apice della riflessione va indicato in ""Occhi di gubìa"""", testo nel quale, sulla linea Char-Blanchot, si ha un incontro, e uno scontro forse, con l'ignoto. La poesia, a questo punto, si manifesta come una necessità ontologica ma al contempo permette di ponderare la scrittura di Belluomini tra Storia e Teoria, individuando il linguaggio come vera e propria entità dell'Io. (Giuseppe Manitta)"" -
Luce del verbo impazzire
Antonio Bux con ""Luce del verbo impazzire"""" affronta alcune questioni legate all'esistenza e alla conoscenza. Proprio il tratto luministico e quello temporale, che troviamo nel titolo, associati a un verbo multiforme come 'impazzire', restituiscono la fluidità e la complessità nelle quali l'Io viene a dialogare con se stesso e con gli altri. C'è un forte tono chiaroscurale nei versi di Bux, una oscillazione tra l'oggettività o la carnalità dello stare al mondo e la possibilità di trovare in questa stessa condizione qualcosa che vada oltre gli elementi indicati: «La luce ha del futuro il segno / sottinteso nella carne». Il riferimento ad una tensione gnoseologica è necessario, si evince in più luoghi, ma con ogni probabilità trova la sua realizzazione più evidente nell'opposizione tra """"vedere"""" e """"non vedere"""". C'è in ogni testo una sorta di duplicità, di fronte alla quale il poeta reagisce in più modi, ora sottolineando la distanza della sua parola dal mondo, ora testimoniando che quella stessa parola è parte consustanziale di sé. Ne consegue che il silenzio è l'unica vera esistenza. In tale alveo si sviluppa una solida coscienza della vita e della morte, due estremi, o forse due facce della medesima medaglia, con i quali quotidianamente l'uomo si confronta. La consapevolezza di questa sottile linea, sulla quale si sta, coinvolge anche la dimensione figurativa della silloge, come si può evidenziare dalle occorrenze della parola """"mare"""" che condensa il concetto dello """"stare sul limite"""" proprio quando entra in associazione con il """"cielo"""". Bux ci fornisce un percorso sulla friabilità del tempo, una poesia che affonda le radici nel pensiero contemporaneo, ma al contempo nella dimensione frastagliata di ognuno di noi. (Giuseppe Manitta)"" -
Ma tu ci credi a Calibubu? (commedia in due atti)
Calibubu è un mago, ma uno di quelli un po' particolari. Ha una trasmissione presso un'emittente locale e cerca di dare aiuti e consigli di vario genere agli spettatori che telefonano in diretta. La situazione inizia a complicarsi quando gli viene affiancata nella conduzione una donna bellissima e intraprendente. A quel punto la realtà prende il sopravvento sulla finzione ed emergono i vari tratti caratteriali, il segreto della buona magia, la sincerità o falsità di alcuni animi e, infine, le trame sottili che possono regolare i rapporti umani. -
Nuàra
"Nuàra"""", l'orto, è il luogo della parola, è la fucina delle idee, lo scrigno entro il quale cresce ogni tipo di cosa possibile, si tratta persino di uno spazio ben delimitato dal quale nascono proiezioni infinite." -
Screzi. Poesie per chi voleva diventar grande (e ora non vuole più)
"Screzi"""" è un almanacco di emozioni che parlano di come divenire donna, come viaggiare dal mondo dell'adolescenza a quello dell'età adulta portandosi con sé la bontà bambina del dolore e della vittoria, dell'amore e della disperazione. """"Screzi"""" è quella voce bambina che ci chiede, e talvolta ci supplica, di non dimenticarla." -
Un canto di parole
Sottesa all'intera raccolta poetica, che si snoda come un percorso in tre tappe, è la fiducia nella parola creatrice, che si sforza di arginare il senso di vuoto, esperienza comune al vivere dell'uomo. Ma questa parola, nella misura in cui è unica e necessaria, attinge anche la dimensione e la consolazione del bello e si fa canto, superando, a suo modo, anche l'esperienza tragica dell'esistenza. (Maria Rosa Irrera) -
Amore infinito. (Poesie religiose)
In ""Amore infinito"""" il poeta Salvatore Bordino decanta con incisività e ricchezza visiva le molteplicità di stati d'animo, che nel tormentato rincorrersi di affanni e preoccupazioni trovano nella dolcezza della luce divina quel totale refrigerio, che ammanta con fermezza la voce dell'anima. (Maria Palma)"" -
Essenza e identità dell'uomo in rapporto al mondo. Macrocosmo-Microsmo-Infinito
"Essenza e identità"""" sono due parole complesse perché riconducono entrambe ad una sfera dell'autenticità che spesso è difficile da individuare. Se a questi termini si aggiungono """"macrocosmo, microcosmo e infinito"""" il quadro si completa e si complica al contempo, perché il coinvolgimento mette in relazione l'Io, il metafisico e la possibilità di avvicinarsi a quest'ultimo. Come si può comprendere da un simile accenno, ci troviamo di fronte a una questione che ha interessato il pensiero e l'arte sin dalle sue origini e sul quale ancora c'è molto da riflettere." -
La coscienza teonumerica
L'universo nella sua totalità, cioè quello che è apparente e quello che risulta nascosto, sarebbe nato da una essenza non definibile secondo conoscenze fisiche acquisite. La sua nascita sarebbe stata determinata, secondo la tesi esposta in questo saggio, da un Pensiero teonumerico unico, Coscienza totalizzante che chiamiamo Dio e che si manifesta attraverso la scintilla della creazione, la quale ha generato un campo magnetico il cui valore energetico risulta essere 36. Al limite tra il reale e l'immaginario, l'autrice fornisce una spiegazione logico-fantastica dell'universo, rintracciando, anche in ciò che non è visibile, una realtà palpitante e fenomenica diversa, una realtà che è in cammino come lo è l'azione di Dio che si manifesta attraverso l'esistenza degli uomini. -
Vaneddri e curtiglia
"Vaneddri e curtiglia"""" è una raccolta di poesie dedicata a Favara e alla Sicilia tutta. Sono viuzze e cortili paesani al tempo dell'infanzia dell'autore." -
Parole sospese
Le poesie di Manuela Mazzola ci accompagnano attraverso il percorso esistenziale di una donna che guarda indietro ai suoi giorni composti da una vita lunga e travagliata: dalla guerra di ieri (quella mondiale) a quella di oggi contro la pandemia. Alla storia collettiva di questa generazione nata negli anni Trenta si sovrappone la storia individuale dell'anonima protagonista dei versi della silloge che proprio in quella guerra perde il padre, un padre di cui ricorda solo un'immagine sfocata che la accompagna fantasmaticamente attraverso le tappe della vita. (Piergiorgio Mori) -
La mia Roma sparita
Aldo Marzi ripropone con questo volume alcuni sui scritti, già pubblicati sulle diverse riviste con le quali collabora, integrandoli con altri inediti per tornare ad analizzare i vari aspetti della figura di Totò in rapporto a Pinocchio, alla commedia dell'arte ed ai registi e attori, soprattutto Pasolini e i De Filippo, con i quali ha interagito o operato, riesaminandone l'originale maschera in rapporto al marionettismo tipico del comico napoletano Gustavo De Marco o dello stesso Petrolini, il tutto rivisto attraverso quei ricordi personali e familiari che lasciano scorrere i luoghi tipici dei quartieri di una ""Roma sparita"""" in un amarcord che diventa anche critica cinematografica."" -
L' involo
L'undicesima raccolta di poesie di Maria Antonietta Rotter, ""L'involo"""", scaturisce da un profondo senso di effimerità, e si snoda come canto del cigno attraverso un introspettivo studio emozionale che vuole dare un senso all'esistenza tramite gesti o oggetti filtrati da un ricordo o da una sensazione che evidenzia il trascorrere del tempo e la bellezza che sfiorisce, pur nell'unicità della vita vissuta con entusiasmo e con la percezione di un percorso a volte tortuoso, ma che, come la cicala che «canta il bel fior di giovinezza che passa e già sfiorito mostrasi triste a chi si volge indietro», tra i ricordi riesce a trovare la sua serenità."" -
Timide rime in cerca di ali «Diversamente poetar»
In ""Timide rime in cerca di ali"""" di Elisabetta Maio si rispecchiano e vivono le emozioni, le riflessioni e gli affetti di un animo che vuole esternare il proprio mondo interiore attraverso un virtuale viaggio spirituale, planando, con le ali dei sentimenti, nel cuore del lettore."" -
Io sarò un poeta inattuale
La Sicilia, nel cuore di Emanuele Insinna, appare fulcro ideale di poesia e di emozioni, cantandone meraviglie e bellezze nell'intreccio tra mito e storia, tra personaggi e luoghi, tra problemi di scottante attualità ed estatica contemplazione. La figura della donna amata assume, in tale contesto di metafore e sublimi descrizioni, valore portante, in quanto crogiuolo di affetti e d'amore che si snoda tra l'esistenza quotidiana e i giovanili ricordi. La coscienza di una presupposta inattualità della sua poesia la rende, per contrasto, attualissima, lasciando trapelare quel desiderio di un mondo migliore, intriso di illusorietà e passione. -
Sinfonia del mare
Il mare, uno degli elementi caratterizzanti della letteratura universale a partire da Ulisse per giungere a Montale, in questa raccolta di Guglielmo Aprile diventa centro di riflessione, in quanto scandaglia gli anfratti della natura marina come scandaglia il pensiero attraverso un lungo viaggio costituito di emozioni, di problemi, di bellezza, di riflessioni, ma soprattutto di poesia. Il mare appare quindi emblema e simbolo di una condizione, luogo ideale in cui si realizzano eventi apparentemente insignificanti, ma colti nell'attimo di un irresistibile richiamo all'ulteriorità, che seduce con il suo orizzonte accogliente e protettivo. -
La tesi-La traccia-Eravamo una famiglia
Un insegnante, che assegna una tesi di psicologia ad Andrea, gli suggerisce per la sua ricerca e il suo futuro lavoro di basarsi sui quesiti da proporre ai pazienti perché attraverso di questi è possibile «giungere vicino alla verità che si nasconde nell'inconscio individuale». Una ragazza, Chiara, scomparsa di casa, spinge un commissario a fare delle indagini sulle sue abitudini e le sue amicizie. Giuliano, rimasto vedovo da due anni, dialoga spesso con la moglie morta, che gli appare come labile immagine, parlando dell'educazione dei figli e immaginando di ricostituire nuovamente la sua famiglia. Questi gli antefatti delle tre pièce teatrali di Annamaria Prospero che, con puntuali e serrati dialoghi, conduce delle analisi introspettive attraverso la quotidianità delle azioni con risvolti imprevisti e imprevedibili. -
Smilzo ovvero la perfezione
Un figlio, soprannominato Smilzo, un padre, una madre: tre personaggi e alcuni lunghi monologhi che s'intersecano e scandagliano la personalità delle tre figure in un dialettico contrasto tra generazioni, tra modi di pensare, tra funzioni sociali e familiari diverse, ma al contempo ciascuna alla ricerca di se stessa. La visione di ogni voce, nel rapporto con l'altro, offre una svariata gamma di sfaccettature sotto l'aspetto psicologico, evidenziando, attraverso memoria e gesti quotidiani, che non tutto è perfetto, proprio come afferma la voce corale, rivolgendosi al ragazzo: «Smilzo di imperfezione in imperfezione arriverai / alla perfezione del vuoto, / a quel non essere a cui ambivi / o a quella luce del sole che mai vedesti...». -
Il cielo tra le nuvole
La silloge ""Il cielo tra le nuvole"""" è un """"viaggio"""" nella riflessione del significato della vita con il trascorrere e divenire degli affetti forti, eterni, immutabili, avvolti come in un abbraccio, nello scenario di una natura o meglio di un creato che si mostra agli occhi nella sua magnificenza e nel suo ingenuo candore."" -
Frammenti
Valentina Prosposito attraverso la parola scandaglia, come un caleidoscopio che ""colora la vista di sette colori"""", l'animo umano nella prospezione degli oggetti più comuni, dei gesti quotidiani, delle semplici sensazioni per giungere ai grandi interrogativi esistenziali e al senso dello spazio e del tempo in un continuum meditativo e contemplativo, ma in tre distinti momenti: frammenti di vita che hanno la forza di far passare dal buio della notte alla luce del mattino, frammenti d'amore che si allargano al sogno di un abbraccio tra sorrisi e passione, frammenti di luce che riempiono il silenzio e accendono ciò che c'è dentro.""