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I mille volti della meditazione
Sempre più sentiamo parlare di meditazione e sempre più numerosi sono coloro che vi si dedicano e che dichiarano, con grande entusiasmo, di praticarla. Ma, di fronte alle innumerevoli scuole e alle altrettante tecniche in circolazione, risulta tutt’altro che facile riuscire ad orientarsi ed a farsi un concetto “chiaro e distinto” di quella cosa affascinante quanto misteriosa che chiamiamo “meditazione”. Si tratta di un termine, infatti, estremamente generico che si presta ad una molteplicità di interpretazioni, anche significativamente differenti tra di loro. Nella convinzione che la meditazione, se ben intesa e correttamente coltivata, possa renderci esseri umani migliori, offrendoci grandi opportunità per lo sviluppo delle nostre qualità positive (attenzione, autocontrollo, equilibrio interiore, altruismo, massima capacità di comprendere ed apprezzare le gioie dell’esistenza), ci siamo quindi proposti di provare a fare chiarezza su tale concetto e sul fenomeno del suo sviluppo esponenziale in Occidente in questi ultimi decenni. -
Noi, gli orologi
E se io ti do un titolo e tu devi scriverci un racconto? Va bene, però poi io faccio lo stesso con te. Ci sto: niente regole come al solito? Una sola. Quale? Tema: il Tempo. E perché? Perché il Tempo è l’unica regola che non segue regole. E se poi, scrivendo, il Tempo ci divora? E tu lasciaglielo fare. E se poi qualcuno ci chiedesse di cosa parla questo libro, ce la caveremmo facilmente rispondendo: del Tempo. Quello che passa e quello che resta. Quello che ci sopravvive e quello che ci attende. Ma soprattutto quello di chi vive con passione e attitudine la vita e i sentimenti che la animano. Senza però mai smettere di giocare - e di amarsi, che a volte è lo stesso gesto. Di giocare a raccontarsi l’amore che sembra non conoscere tempo, quando in realtà è il Tempo l’unica forza capace di mutarlo... -
Vi racconto Roma. Storie, leggende e personaggi di una Roma che pochi conoscono
È una Roma fatta di targhe dimenticate, coperte di vegetazione o d’immondizia, o su cui qualche writer ha spruzzato la sua idea di arte contemporanea. Quelle lapidi ricordano spesso dei fatti singolari che proprio lì si sono svolti, ma che nessuno ricorda. Questo è il problema di vivere in una città come Roma, con una Storia, con la S maiuscola, troppo ingombrante. Qui la “piccola storia”, che spesso cela grandissimi personaggi, è stata dimenticata, o solo messa da parte, in un angolo, in una vietta del centro, e siamo noi che dobbiamo andarla a riscoprire. In questo viaggio si ripercorrono strade e si scoprono storie, si visitano chiese e si leggono alcune opere con altri occhi, ma soprattutto ci sono le voci dei romani che nei secoli hanno riempito questi luoghi. Sono annotate le leggende, le storie, le tradizioni che raccontavano, spesso inventate, spesso intrecciate continuamente con fatti reali. -
Azem. L'inizio
Un mal di testa lancinante, i ricordi svaniti. Un giovane ragazzo si risveglia su una spiaggia. Il vento soffia forte e il mare è in tempesta, qualcosa di sinistro si nasconde in quella notte di inquietudine. Molti saranno i misteri che incontrerà sul suo cammino e, alla fine, il mal di testa sarà solo l’ultimo dei suoi problemi. Il primo è capire perché c’è un monitor fluttuante nel bel mezzo di una spiaggia così vasta che sembra un deserto e come mai, se pur spento, in un silenzio agghiacciante e tetro, una folla di persone lo fissa come ipnotizzata, senza emettere un fiato. Il monitor si accende, criptiche parole nell’audio del video, è tempo di correre per sopravvivere… -
Fitzcarraldo fragment. Il sublime, la techne, il legame sociale
Il neoliberalismo è riuscito dove i totalitarismi avevano fallito: dare alla luce l’uomo nuovo. Perciò bisogna tornare a interrogare l’“umano”: come si manifesta l’appello dell’essere? In che modo l’arte, la tecnica e il sapere rispondono a tale appello? E qual è il loro rapporto con la dimensione sociale e politica? Com’è possibile creare legami senza essere immersi in un paesaggio “cosmico”? Come mostra il surrealismo, facendo breccia nel muro dell’impossibile, sognare rilancia l’avventura antropologica. Così il sogno di Werner Herzog nel film Fitzcarraldo – trasportare nella giungla una vera nave su una vera montagna – diventa l’invito a inventare delle zattere di salvataggio, per traghettare l’umano verso le temibili sfide del nuovo millennio. -
Il talento incontra l'occasione
Otto storie in cui il talento incontra l’occasione. Abbagliati dall’atto conclusivo, quello in cui si alza una coppa o si bacia una medaglia, ci esaltiamo nel vedere l’esultanza finale senza concentrarsi su ciò che c’è dietro: il carattere delle persone, il sacrificio, il motivo per cui si spingono ad andare oltre, le necessità che ne hanno caratterizzato il percorso o meglio ancora le persone che hanno incontrato lungo il cammino. Da Dino Zoff a Fabio Grosso. Due personalità che hanno raggiunto l’apice calcistico alzando la coppa dei sogni, quella che ogni bambino immagina dai 5 anni in su. Passando per Gianni Bezzi e Gianluca Di Marzio, giornalisti che hanno avuto modo di raccontarla quella Coppa. Non potevano mancare le storie passionali, come quelle di Giuliana Salce e Stefano Pantano. Mix perfetto per alzare trofei. Dal passato al presente e sicuramente futuro. Giorgio Minisini e Xenia Francesca Palazzo. Atleti unici perché esprimono l’essenza dello sport. -
La pazienza del vasaio. La riparazione a confronto con la modernità
Le tendenze individualiste che caratterizzano ampi tratti delle società occidentali espongono queste ultime al rischio di cancrene sociali feraci di danni irreparabili dal punto di vista dei rapporti interpersonali. I legami sono una delle realtà più ferite. La domanda sulla riparazione è un’esigenza che ha ormai acquisito il carattere di urgenza. La riflessione che prende forma in questo testo si svolge in tre fasi principali. Nella prima e nella seconda viene affrontato il tema del conflitto da un punto di vista filosofico e sociologico, in modo da offrire una base di pensiero sufficiente a comprenderlo e situarlo. Nella terza fase viene invece affrontato il tema della riparazione facendo ricorso alla tradizione biblica, all’ermeneutica simbolica di Paul Ricoeur e all’approccio umanistico della Restorative justice. -
Il tau del cerchio. Thomas Browne e la peste del 1630
1630. Mentre a Venezia dilaga la peste, Thomas Browne (1605-1682) studia da medico per mezza Europa. Alla ricerca di una conciliazione tra scienza e religione, il giovane filosofo sarà iniziato a una dottrina segreta, a una riflessione sul mondo materiale e spirituale che influenzerà per sempre il suo pensiero (Religio Medici, 1642) e il destino di un’intera città. -
Agenda per scrittrici e scrittori. Guida pratica per accedere al mondo dell'editoria
Per ogni professione che si vuole intraprendere è necessario percorrere specifiche tappe al fine di raggiungere il proprio obiettivo. La scrittura non fa eccezione. Molti aspiranti autori non ritengono importante imparare le basi del mestiere e sottovalutano il percorso necessario a professionalizzarsi, andando incontro a frustrazioni di ogni tipo. L’Agenda per scrittrici e scrittori di Scrittura Efficace è uno strumento fondamentale per ogni autore, non solo emergente. Raccoglie tecniche di scrittura creativa, esercizi e strumenti efficaci, offre informazioni essenziali sull’editoria italiana e spiega con chiarezza e nei dettagli tutto il percorso che un aspirante scrittore deve compiere. Insegna a rapportarsi con agenti ed editori, e una vastissima raccolta di contatti utili per iniziare il proprio viaggio in modo professionale ed efficace. -
Manoscritti dimenticati
"Il Compendium e il mare"""": un libro «talmente minuto che un palmo di mano lo occulterebbe». Un circo e il suo viaggio. L'afflizione di un industriale. Una folle investigazione «sull'interminabilmente piccolo». Due sorelle, restauratrici del libro antico e delle vecchie pergamene, solcheranno il tempo per «dare continuità al sapere»? O forse per conoscere «cose mai confessate». """"In nomine crucis"""": un manoscritto e degli spartiti. Una convocazione in un palazzo signorile decadente. Quattro enigmi tessuti da lettere e sillabe, note musicali e numeri. «Una cricca» che fece «combutta» e che azzardò «più in là delle mura», oltre tre secoli fa, rivive attraverso il restauro e l'arguto intuito delle sorelle Silva e Nora, restauratrici del """"TITIVILLUS"""" di Roma. Prefazione di Maria Grazia Leotta." -
La chiesa di S. Irene, la peste del 542 e la scultura della seconda metà del VI secolo a Costantinopoli
Nella chiesa di S. Irene è oggi pacifico che il colonnato dell’VIII sec. (frutto della ricostruzione dopo il terremoto del 740) sia stato alterato in epoca ottomana. Ma l’analisi archeologica dei resti e quella comparativa con gli altri interventi ottomani sulle chiese di Costantinopoli portano a concludere che i colonnati attuali siano quelli dell’VIII secolo. È una conclusione sconcertante per la situazione dei colonnati stessi, che vedono l’impiego di capitelli rovesciati come basi e di colonne di differente altezza. Ma tale conclusione è clamorosamente confermata da un documento del 10 maggio 1552 - che finora era stato ignorato nel dibattito -, in cui il sultano Solimano il Magnifico ordina di prelevare da S. Irene soltanto le colonne che non avrebbero provocato danni alla cupola, cioè soltanto le colonne del quadriportico, 16, non le 10 dell’interno. Ora, sotto due colonne del lato nord sono reimpiegate come ipobasi due metà di una lastra, di un pluteo, la cui decorazione è dunque dell’epoca di costruzione della chiesa (costruzione che va posta negli anni ‘50 del VI sec., quasi contemporaneamente al S. Giovanni di Efeso), e non dell’VIII sec. come si è detto sinora. Dall’analisi della decorazione di tale pluteo prende l’avvio una diversa nuova ricostruzione capillare della produzione della scultura a Costantinopoli a partire dalla metà del VI secolo. Una produzione che ci sorprende, dal momento che non contempla più la presenza di sculture lavorate a giorno con il trapano corrente. La spiegazione che offro del fenomeno è data dalle catastrofiche conseguenze provocate nella capitale dalla peste del 542: la difficile scuola del lavoro a giorno con il marmo si è estinta con la morte dei maestri e la perdita delle botteghe di massima specializzazione. -
Africa. Diario di un viaggio a tre dimensioni
“Questa terra stupenda e feroce non è dei suoi figli derelitti, mon ami… Né mai l’avrà l’uomo cavo, floscio figurante della modernità che, oltre il mare, è purtroppo tutto l’uomo. La Gea Nera appartiene solo a sé stessa e, potente, si ride delle umane velleità di dominio sparse per il futuro”. Contro il mio stesso volere, non riuscivo a rimanere serio. L’erba che Iebu mi aveva dato da fumare provocava in me un riso irrefrenabile. Anche l’espressione di perplessità, l’aria smarrita che leggevo sul volto del mio interlocutore, accentuavano quella condizione di particolare euforia. Come faceva infatti un povero pescatore senegalese a capire le mie elucubrazioni contro la civiltà del progresso, a vedere la mia Fata Morgana?” -
Il Cilento. Un viaggio tra storia e paesaggi naturali
Si lascia sempre qualcosa nei luoghi che si visitano.. E’ vero, noi lasciamo sempre qualcosa nei luoghi che visitiamo, le nostre impronte, il rispetto o la mancanza di cura per la natura che ci circonda, il nostro profumo, la nostra essenza. Se ci fermiamo ad ascoltare il messaggio di un luogo, a carpirne il segreto, sentiremo di essere diversi, migliori. La fotografia è vedere lontano, andare oltre, un mondo meraviglioso a nostra disposizione, immergendoci in luoghi completamente diversi da quelli che abitiamo e respirare un’aria nuova. Questo libro possiede una frase nascosta, un consiglio dietro ogni foto, quello di comprendere quanto sia preziosa la vita. I due autori hanno deciso di unire il loro sguardo, l’orizzonte si è ampliato, ed è iniziato un meraviglioso viaggio alla scoperta di paesi e città del Vallo di Diano, del Cilento. Dedicato a viaggiatori, fotografi e appassionati. -
I Nobel per l’economia (1969-2022)
Il Premio Nobel nasce per volontà di Alfred Bernhard Nobel (1833-1896), ricco imprenditore svedese, il quale fece fortuna con l’invenzione della dinamite, la produzione e il commercio di armi. Turbato dalle accuse di essere un venditore di morte, a causa dell’attività svolta, e desideroso di avviare la sua esistenza su un crinale che consegnasse ai posteri un diverso giudizio sulla sua persona, decise di dedicarsi alla filantropia, istituendo questo riconoscimento, finanziato con parte del suo patrimonio a coloro che avessero contribuito al benessere dell'umanità, individuando cinque settori: la fisica, la chimica, la medicina, la letteratura e la pace. Nel 1968, venne istituito il Nobel per l’economia, alimentato da un fondo di donazione della Sveriges Riksbank, la Banca Centrale Svedese. Il premio, assegnato per la prima volta nel 1969, è destinato a coloro i quali hanno «reso un grande servizio all’umanità». Tante sono state le critiche mosse nei riguardi dell’evidenza scientifica degli studi in campo economico. «Se fossi stato consultato sulla opportunità di istituire un premio Nobel per l’economia, avrei decisamente consigliato di non farlo». Con questa lapidaria frase, Friedrich Von Hayek, vincitore del premio Nobel per l’economia nel 1974, espresse la sua contrarietà all’assegnazione di questo riconoscimento. Certamente alla base di questo giudizio, da altri condiviso, vi è la difficoltà di effettuare una misurazione della rilevanza degli studi economici rispetto ad altre scienze. Può darsi che questa disciplina fornisca risultati meno affidabili rispetto a quelli riscontrabili nei saperi più tradizionali. Questo non riduce, però, il valore della ricerca in un campo complesso, che pone al ricercatore problemi impegnativi di indagine e di studio, con risultati mai conclusivi, ma meritevoli, comunque, di apprezzamento che il Nobel per l’economia autorevolmente riconosce. Il Nobel non è garanzia di verità, ma premia studiosi con teorie a volte antitetiche. E il Comitato del Nobel non si è sottratto ad assumersi questa responsabilità, ritenendo che comunque andasse premiato l’impegno profuso e la qualità del lavoro. I 24 capitoli del libro presentano i profili dei 92 studiosi della disciplina che si sono aggiudicati il premio Nobel dalla sua istituzione sino al 2022. Gli autori dell’esplorazione minuziosa del loro pensiero sono 99 studenti dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Verificata la qualità degli elaborati prodotti, i curatori del volume hanno ritenuto di riunirli in forma organica e condividerli con coloro che nutrono interesse verso questo sapere per stimolarne la curiosità e fornire un bagaglio conoscitivo della storia recente del pensiero economico. L’economia è una scienza sociale e non possiede una vita autonoma. I risultati dipendono dalle ipotesi e dalle scelte delle persone, che possono produrre crescita e sviluppo o crisi e recessioni. Conoscere, per quanto è possibile, le regole di questa disciplina e i suoi maggiori studiosi potrebbe consentire di operare in modo più informato e saggio. -
Altraparola. Sulla guerra
Con scritti di Francesco Biagi, Franco Berardi Bifo, Francesco Bugli, Massimo Cappitti, Jean D’Amérique, Gabriele Fadini, Ubaldo Fadini, Riccardo Ferrari, Roberto Finelli, Luca Lenzini, Francesco Siciliano Mangone, Alvise Marin, Lanfranco Orsini, Mario Pezzella, Jacopo Rasmi, Ruggero Savinio, Alessandro Simoncini, Alberto Zino. -
Lo spirito cuoce
L’eclettismo di Francesco Vitale si è espresso non solo attraverso la parola poetica. Sperimentazioni, studio, ricerche e intense frequentazioni ad hoc, lo hanno visto transitare e misurarsi con linguaggi artistici diversi: fotografia, musica, cinema. ""Lo spirito cuoce"""" raduna testi in cui si rivela una evoluzione della scrittura poetica in forma estesa e dilatata. Una forma che guarda e transita oltre le prime due produzioni, di cui la condensazione e i confini regolamentati dell’haiku hanno segnato e ispirato la scrittura. Con questa raccolta arriva a concedersi la nomina distesa ed esplicita del vissuto, a darle dignità di visione poetica, pur conservando la saggia e leggera freschezza dell’osservatore a debita distanza."" -
Pensieri. Di terra, di vita, d'amore
In una dimensione atemporale i pensieri fluiscono dalla memoria e abbracciano la vita: fragranze inebrianti, stagioni ritmate, respiri rubati. Brevi, intensi. I sensi sono liberi e vaganti. Un gioco ricco di suoni, dalla terra al cielo, gli elementi della natura sono una costante in tutte le loro forme, in questo movimento continuo nessun posto è lasciato da parte. Così anche gli odori ed i sapori. Gli occhi non si limitano solo a guardare, ma contemplano, accarezzano, entrano nelle cose e le fanno brillare di luce, quella dello scorrere incessante del tempo e delle stagioni. Il carattere passionale si incontra con il coraggio di rischiare, di mettersi a nudo, aldilà dei condizionamenti interni ed esterni che ogni giorno ci circondano. È il tempo del risveglio dell’anima, del viversi il momento presente, godersi l’attimo quando l’emozione è forte e le circostanze rapiscono; resistere quando la vita è più difficile e ti mette alla prova. Tutto scorre. -
Lezioni di reattori chimici
Il testo presenta dieci ""Lezioni"""" sui Reattori chimici: nelle prime sei lezioni, si discutono i bilanci di materia e di energia, i vincoli termodinamici e le massime prestazioni che si possono ottenere in un reattore, gli elementi di base della cinetica chimica, la modellazione dei reattori ideali e una discussione sugli effetti termici associati alle reazioni. Nella successive quattro lezioni, vengono analizzati i reattori eterogenei, dove gioca un ruolo fondamentale l'interazione tra cinetica chimica e fenomeni di trasporto; in questa parte, si segue un approccio """"multi-scala"""", partendo dalla modellazione dei fenomeni che avvengono a livello di particelle solide o nel contatto tra gas e liquido per arrivare alla simulazione del funzionamento del reattore."" -
Itinera. Uomini, oggetti e idee in movimento
Dall’antichità fino all’alba del XXI secolo la circolazione di uomini, oggetti e idee fu uno dei motori trainanti della storia culturale delle civiltà che si susseguirono nel corso dei secoli. La raccolta di saggi qui proposta – frutto delle ricerche di giovani studiosi del dottorato in Storia, territorio e patrimonio culturale del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi Roma Tre – offre alcune esemplificazioni degli esiti, delle modalità e delle dinamiche della circolazione di artisti, opere d’arte e stili pittorici, di idee religiose, tecnologie e prassi di governo, di informazioni e di stili letterari. Il volume vuole portare il lettore a riflettere sull’uso delle categorie legate alla circolazione dalle diverse prospettive disciplinari (storica, geografica, storico-artistica e letteraria), testandone limiti e sfumature e proponendo alcune indicazioni metodologiche sulla lettura delle fonti. Il presente volume contiene i contributi di: Silvia Calvigioni, Francesco Carta, Livia Nocchi, Camilla Colzani, Edoardo Angione, Giulia Spoltore, Ilaria Sferrazza, Silvia Omenetto, Caterina Breda, Jacopo Calussi. -
I segreti della scrittura emotiva. Manuale pratico con esercizi
La scrittura creativa, per definizione, si nutre di esperienza. Per questo può avere un valore emotivo e terapeutico. In questo manuale pratico, arricchito da esercizi, affrontiamo tecniche e metodi per esprimere se stessi tramite la scrittura emotiva, un processo fondamentale sia per migliorare la propria scrittura sia per conoscere se stessi ed esprimere le proprie emozioni sulla carta. Il manuale parte dalla teoria di base del metodo, ma si sofferma soprattutto sulla praticità della scrittura. Esistono svariati modi per organizzare gli elementi di una storia, anche nell’ambito della scrittura creativa e delle tecniche dello storytelling. Qualsiasi approccio biografico e narrativo ci mostra come la narrazione rimanga un elemento centrale nella vita dell’essere umano. La narrazione individuale di storie genera l’organizzazione mentale di una biografia personale che contribuisce alla creazione di un significato esperienziale ed esistenziale pieno.