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Storia della letteratura come provocazione
Nella Francia del 1857 uscirono due romanzi di adulterio borghese in provincia che ebbero diversa fortuna: ""Madame Bovary"""" di Gustave Flaubert e """"Fanny"""" di Ernest Feydeau. Con tredici edizioni nell'arco di un anno, il secondo furoreggiò presso un pubblico avido di licenziosità poetizzata e ridotta a cliché, mentre il primo all'inizio fu compreso da pochi e menò scandalo per lo stile impersonale e non giudicante, che un critico di allora paragonò a una macchina da narrazione di puro acciaio. Ma proprio l'incertezza di giudizio in cui lasciava i lettori, inceppando in loro l'ovvietà di una riprovazione morale secondo convenzione, contribuì in seguito a consacrare Madame Bovary come punto di svolta nel romanzo e finì per archiviare il trionfo di Fanny tra le pagine ingiallite dal tempo. La vicenda appartiene alla folta casistica che Hans Robert Jauss, il maggior esponente della Scuola di Costanza, discute in questo libro, uno degli atti costitutivi della teoria della ricezione. Qui incontriamo, nel vivo del loro definirsi, i concetti di orizzonte d'attesa, soglia epocale ed efficacia, poi entrati nel lemmario di chi riflette sul fatto letterario."" -
I motori della vita. Come i microbi hanno reso la terra abitabile
Per quattro miliardi di anni la Terra è stata abitata solamente dai microbi. Nel brodo primordiale non c'era altro, e il nostro pianeta, in tutto quel lungo periodo, era molto diverso dal luogo caldo e ospitale che conosciamo oggi. Per un lungo, lunghissimo periodo di tempo i microrganismi hanno svolto il loro meticoloso, ostinato, instancabile lavorìo biochimico grazie alle loro sofisticatissime nanomacchine biologiche, trasformando radicalmente in milioni di anni la composizione chimica del pianeta e rendendo in questo modo la Terra abitabile anche per le altre forme di vita, esseri umani compresi, che senza i microbi non avrebbero mai potuto evolversi.I motori della vita è il libro che ci racconta come sia potuta accadere questa improbabile meraviglia e ci mostra come, ancora oggi, senza i microbi la vita sarebbe del tutto impossibile. I microrganismi sono gli autentici «edificatori» della Terra. Tutti i cicli biogeochimici degli elementi, tutti quei grandiosi movimenti che fanno circolare a livello planetario le sostanze necessarie alla vita, passano necessariamente in un modo o nell'altro dal macchinario cellulare dei batteri. È all'interno degli apparati citoplasmatici di queste creature che avvengono i passaggi cruciali che permettono a tutto il mondo vivente di continuare indefinitamente il proprio cammino nel mondo, tanto che per potersi evolvere gli organismi superiori sono stati costretti a inglobare nelle loro cellule proprio questi piccoli miracoli di efficienza biologica, in una simbiosi vincente che dura ormai da centinaia di milioni di anni. Falkowski ci svela così che tutti noi, in fondo, non siamo altro che un agglomerato evoluto di microbi, e lo fa muovendosi in questo mondo con un umorismo e competenza, raccontando con voce felice l'evoluzione da un punto di vista originale e inusuale. -
La verità sul capitalismo. Denaro, morale e mercato
Storicamente, il capitalismo è stato oggetto di una diffusa e radicata ostilità. Eppure, nel corso della sua ormai lunga storia, ha indubbiamente sollevato dalla miseria molti milioni di persone: in Occidente, grazie alla deprecata economia di mercato, il benessere è costantemente cresciuto e, in Oriente, i paesi emergenti hanno conosciuto negli ultimi decenni uno straordinario sviluppo economico che ha finito per trascinare il mondo intero verso una sempre maggiore prosperità. Eppure, nononostante tutto, il capitalismo continua a essere messo in discussione. Ci sono gli insoddisfatti, gli oppositori moderati, i critici radicali e i nemici giurati, in tutte le molteplici declinazioni, ma in genere quando si pensa al capitalismo non si pensa certo a qualcosa di buono. Denaro e morale difficilmente vanno a braccetto nell'immaginario collettivo. John Plender esplora i paradossi e le insidie di questo sistema economico straordinariamente dinamico, e lo fa partendo da lontano, dalle sue origini nella Venezia mercantile medievale, fino alle bolle speculative del XXI secolo, nelle quali siamo tutt'ora immersi. Lungo il viaggio incontriamo tutti i momenti chiave della storia del capitalismo, come ad esempio la strana vicenda della prima bolla finanziaria della storia - quella dei tulipani nell'Olanda del Seicento - le speculazioni nel mondo dell'arte contemporanea, fino alla recentissima crisi dei mutui subprime di cui ancora oggi i mercati mondiali pagano le conseguenze. -
Il premio del traditore
Albert Campion, detective e gentiluomo, si sveglia in un letto d'ospedale, solo e spaventato, soprattutto perché non ricorda niente, di sé e di quello che è successo per farlo finire lì. Sa solo di avere una missione importantissima, un complotto da sventare, e dato che siamo nel 1940, dev'essere qualcosa che riguarda l'Inghilterra in guerra. Sente un poliziotto parlare di arresto, fuori dalla stanza, e decide di scappare rubando la tenuta da vigile del fuoco accanto all'estintore. Viene raccolto in macchina da una bella donna, che sembra conoscerlo benissimo, e portato in un'aristocratica magione dove lo aspetta un party e una buona accoglienza. Perdipiù la bella giovane donna dice di essere la sua fidanzata. Campion continua a nascondere il proprio stato di amnesia, e mette il cervello rimasto all'opera per sventare comunque il terribile pericolo che incombe sulla sua patria in guerra... -
Morte di un fantasma
«Margery Allingham splende come una stella» - Agatha ChristiernrnLondra, Little Venice. Albert Campion viene a trovarsi sulla scena di un crimine, perpetrato, questa volta, durante un party a casa di Belle, la vedova di un famoso pittore del periodo edoardiano, John Sebastian Lafcadio. Lafcadio ha lasciato in eredità dodici suoi preziosi quadri, con l'indicazione di esibirne uno alla volta in una mostra, ogni anno dopo la sua morte. Ma l’esibizione dell’ottavo quadro viene funestata da un omicidio, quello di Thomas Dacre, un artista protégé di Lafcadio nonché fidanzato di sua nipote Linda. Dacre è appena tornato dall’Italia portando con sé la bella Rosa Rosa, sua modella, sua musa e… altro. Naturalmente i sospetti cadono subito su Linda, arrabbiatissima con Dacre, non perché proponga un ménage à trois con Rosa Rosa, ma perché – e qui entriamo in territorio prettamente allinghamiano – in Italia la sua arte è diventata cheap.rnBelle è una gran dama, e per l’occasione ha radunato la crème de la crème del mondo aristocratico e artistico, oltre a Max Fustian, erede dell’agenzia incaricata delle mostre annuali, e il suo giovane amico Albert Campion. Durante il ricevimento saltano le luci. Quando si riaccendono, Dacre giace sul pavimento pugnalato al cuore con un paio di forbici «artistiche», opera di una delle ospiti fisse di Belle. Perché la casa nonché la dependance di Belle sono piene di gente: domestici, ex amanti di Lafcadio, ex modelle cadute in povertà, familiari delle medesime, tutti con tendenze artistiche e tutti squattrinati.rnNaturalmente Campion viene cooptato dalla polizia per risolvere il caso, e deve usare tutto il suo proverbiale tatto e la sua formidabile intelligenza per intrappolare l’omicida. E come sempre nei romanzi di Allingham, la trama si fa complicata, i personaggi presentano imprevedibili risvolti caratteriali e l’azione diventa frenetica. Niente è mai semplice, nemmeno per Campion, che però… -
L'apparenza delle cose
In questo appassionante noir ricco di riferimenti artistici e filosofici, la storia di due famiglie, il ritratto complesso di un matrimonio e uno studio delle ferite che segnano un'intera comunità. Una scrittura semplice e suggestiva, un romanzo dai tocchi gotici.""Fantasmi, omicidi, un terrificante psicotico all'apparenza normale e una scrittura straordinaria. Mi è piaciuto moltissimo"""". - Stephen King«Un matrimonio, un sociopatico, una famiglia distrutta, le cose che facciamo per amore… Tutti i personaggi sono empatici e sospetti in egual misura, e la Brundage è bravissima nel togliere uno a uno gli strati dell’emozione che definisce ogni rapporto». - The New York Times Book Review«Una scrittura straordinaria, spesso cioccante e commovente… una sola frase di questo libro può farti trasalire per la sorpresa, oppure spezzarti il cuore». - The Wall Street Journal«Mi ha ricordato il Mr Ripley di Patricia Highsmith... La Brundage ci trascina nelle perverse macchinazioni di una mente violentemente narcisistica... e traccia il Brutale ritratto di due coniugi ai lati opposti di un abisso». - Time«Un romanzo che rappresenta il meglio del genere thriller letterario, e ci regala una trama avvincente insieme ad ambientazione e personaggi impeccabili». - Publishers Weekly«Un thriller letterario superbo». - VogueUn tardo pomeriggio d'inverno nello Stato di New York, George Clare torna a casa e trova la moglie assassinata e la figlia di tre anni sola - da quante ore? - in camera sua. Da poco, con riluttanza, George ha accettato un posto in un college locale come insegnante di Storia dell'arte, e si è trasferito con la famiglia nella vicina cittadina. George diventa subito il sospettato numero uno, e mentre i genitori cercano di salvarlo dalle accuse, un implacabile poliziotto si incaponisce nel dimostrare che Clare è un crudele assassino..."" -
Fiori di tiglio nei Balcani
Questo nuovo romanzo è il seguito di ""Il profumo della pioggia nei Balcani"""". Con grande realismo, Gordana Kuic racconta le vicende, le piccole gioie e le grandi difficoltà quotidiane del dopoguerra nella nuova Jugoslavia, dal 1945 fino a metà degli anni Sessanta. Le quattro sorelle Salom sopravvissute al conflitto e alle persecuzioni naziste si trovano ad affrontare altre prove: il luogo e l'azione si spostano da Sarajevo a Belgrado, in casa di Marko Korac e della moglie Blanki. Un tempo ricco possidente e proprietario di giornali, Marko trascorre alcuni mesi in carcere come """"nemico del popolo"""", e ha poi difficoltà perfino a trovare lavoro. La coppia vive, insieme alla cognata Riki e alla figlia Inda, in una casa modesta, costretti a condividerla con i rappresentanti della """"nuova"""" classe rurale, una coppia di contadini rozzi che danno molto filo da torcere alla famiglia borghese spodestata. Un altro inquilino, il maggiore Spasic, impara invece le buone maniere dai Korac, ma, dopo la scissione tra Tito e Stalin nel '48, finisce sulla famigerata Isola nuda. Clara parte invece per gli Stati Uniti, dove verrt raggiunta da Riki, che sceglie di non sposare l'uomo che l'ama da sempre perché non ne condivide le idee politiche. Nina si trasferisce a Dubrovnik con il marito, ma rimarrà presto vedova. Parallele, scorrono le vicende di Inda, nella realtà l'autrice stessa, e delle sue amiche adolescenti che vivono i tempi nuovi in modo molto diverso."" -
La fuga di Benjamin Lerner
Prima guerra mondiale, Varsavia. Benjamin Lerner, un giovane soldato ebreo dell'esercito imperiale russo decide di disertare. Si rifugia dallo zio reb Baruch Joseph, a sua volta profugo da uno shtetl occupato dai cosacchi. Nel misero appartamento di Baruch, vivono anche la moglie Toybele e la figlia Gitta. Mentre marito e moglie si danno ad accesi e coloriti battibecchi, Gitta e Benjamin si innamorano. Ma Baruch sogna di diventare ricco grazie a una serie di progetti improbabili e di dare Gitta in moglie a un uomo ricco e anziano. Dopo un ennesimo scontro con lui, Lerner, non meno irascibile dello zio, decide di andarsene e incontra per caso un vecchio amico scultore, e accetta la sua ospitalità in uno studio frequentato da artisti e disertori. Si avventura fuori dal rifugio e finisce in un campo di lavoro tedesco, dove la bestialità e la crudeltà che regnano anche tra gli internati, a scapito degli studiosi e degli intellettuali, dei più deboli, lo spingono a tentare una rivolta insieme a un altro disertore. La rivolta fallisce e Benjamin scappa, per ricongiungersi poi con Gitta, a sua volta in fuga dal padre e dal matrimonio forzato. Incontra un ricco ufficiale ebreo che lo convince a seguirlo in una comune che vuole creare nella sua tenuta in Russia, dopo la guerra. Ma anche questo progetto fallirà nel peggiore dei modi per Gitta e Lerner, che finisce in prigione ma riesce a evadere in tempo per partecipare all'assalto del Palazzo d'Inverno... -
La cultura degli animali
Definiamo abitualmente cultura tutto ciò che non è natura, che non è istinto. Possiamo quindi domandarci se gli animali hanno una cultura come la intendiamo noi? Certamente no, è la risposta più ovvia. Eppure, studiando il comportamento animale, assistiamo a bizzarrie non facilmente spiegabili: le lontre marine usano delle pietre per rompere i gusci dei molluschi di cui sono ghiotti, alcuni passeri delle Nuova Zelanda imparano rapidamente il linguaggio degli uccelli delle aree nuove in cui arrivano, le cince hanno imparato a bucare l'alluminio delle lattine per berne il contenuto. Sembra quindi che la chiave della ""cultura"""" degli animali sia proprio l'apprendimento e che ancora una volta la straordinaria capacità evolutiva delle specie abbia permesso di sviluppare una risposta adattattiva alle difficoltà ambientali. La cultura degli animali ci racconta la sorprendente continuità tra le caratteristiche che noi troviamo negli animali, e quelle che sono considerate patrimonio esclusivo dell'uomo. Prefazione di Danilo Mainardi."" -
La transizione neolitica e la genetica di popolazioni in Europa
Frutto di una ricerca avanzata lunga quindici anni, Ammerman e Cavalli-Sforza espongono qui i risultati che hanno ottenuto studiando una delle più significative trasformazioni avvenute nell'evoluzione delle condizioni umane: il passaggio dal sistema di vita basato sulla caccia e raccolta alle prime forme di produzione di cibo. Le testimonianze archeologiche sui siti neolitici, disponibili fin dagli anni sessanta, confermano l'ipotesi che l'Asia sudoccidentale sia stata il centro da cui si è irradiata in Europa l'agricoltura. Per arrivare a questi risultati gli autori si sono serviti di un metodo analitico già noto, che fa ricorso al modello dell'onda di avanzamento, apportandovi le modifiche necessarie a spiegare la fase iniziale del processo di diffusione dell'agricoltura. E qui s'innesta la parte più interessante di questo libro che ha dischiuso un nuovo orizzonte di studi: l'elaborazione di mappe riassuntive per analizzare la distribuzione geografica globale delle frequenze geniche nello spazio e nel tempo. Si è così giunti alla conclusione che la struttura genetica degli europei di oggi possa riflettere i movimenti di popolazioni avvenuti da diecimila a cinquemila anni fa. Grazie a questo libro che getta un ponte tra due discipline all'apparenza tanto distanti come archeologia e genetica, sono state messe in luce le complesse relazioni che intercorrono tra geni e cultura nelle popolazioni umane. -
Ossessione, paranoia, perversione. Ediz. integrale
In questa antologia di scritti freudiani sono sviluppati tre dei temi centrali della psicopatologia: le molteplici e variegate manifestazioni della nevrosi ossessiva e i loro presupposti nella vita pulsionale; il campo estremamente difficile e in parte ""proibito"""" delle psicosi e le perversioni sessuali. Freud in ognuno di questi ambiti indaga la psiche restituendoci le sue audaci e illuminanti incursioni sotto un duplice profilo, teorico e clinico."" -
Nel labirinto
Nei saggi raccolti in questo volume, Kerényi illumina i molteplici aspetti (simbolici, iconografici, letterari, mitici, rituali) attraverso cui prende corpo, così nelle culture preistoriche come in quelle antiche, medievali e moderne, la forma originaria del labirinto: segno enigmatico che ha affascinato e ossessionato il pensiero religioso, ma anche quello filosofico, psicologico, artistico, di ogni epoca. Per Kerényi l'immagine del labirinto va ricercata in una danza rituale e memoriale, viaggio iniziatico giù agli inferi, nel cui buio mistero occorre affondare per apprendere il moto del ritorno, la via della riemersione alla luce. Il viluppo di percorsi spezzati, con cui il mito greco volle raffigurare il misterioso teatro della lotta di Teseo contro il Minotauro, diviene così la più straordinaria e luminosa metafora della riflessione e della ricerca. -
Crescita e forma. La geometria della natura
Celebrato come un classico della biologia, questo libro pubblicato per la prima volta nel 1917 è, come ha scritto il premio Nobel per la medicina Peter Medawar, ""senza dubbio l'esempio più perfetto di quella difficile disciplina che consiste nel tradurre con la massima precisione i concetti in parole"""". Si tratta di uno dei libri che maggiormente hanno contribuito a trasformare in scienza dinamica quella che tradizionalmente era una statica attività descrittiva. Dai fondamenti filosofici della biologia alle relazioni tra la forma e la grandezza degli organismi, dall'analisi dello scheletro come meccanismo allo studio delle forme geometriche presenti in natura, Thompson chiarisce complessi problemi biologici e classificatori, con costanti riferimenti ai grandi studiosi del passato che, da Aristotele a Galileo, Réaumur, Roux, hanno guidato lo sviluppo dell'odierna morfologia sperimentale."" -
Uguali ma diversi. Quello che i nostri geni non controllano
I gemelli identici non sono affatto identici e i nostri geni non determinano affatto il nostro destino. Questo è il messaggio centrale di questo libro, scritto con mano sicura e ricco di storie vere, tratte dal più grande studio sui gemelli che sia mai stato fatto e che Tim Spector conduce in Gran Bretagna da oltre vent'anni. Se siete a disagio ogni volta che leggete sul giornale che è stato trovato ""il gene dell'alcolismo"""" (o del cancro, o della felicità, o dell'omosessualità ecc.) e se vi sembra riduttivo pensare a voi stessi come ad automi guidati ineluttabilmente dal DNA, con una condanna scritta nelle cellule da cui è impossibile sfuggire, allora questo libro vi offrirà una via di fuga inaspettata. La nuova disciplina si chiama """"epigenetica"""" e sta rivoluzionando quello che sappiamo sui geni e sull'eredità biologica, aprendo campi di ricerca che erano considerati tabù solo pochi anni fa. Lo studio dei gemelli ha infatti convinto Tim Spector che la cosa più interessante sono le differenze, non le somiglianze, e che queste differenze sono il risultato di un dialogo continuo tra ambiente e DNA, in parte ereditabile. Ciò che fino a poco tempo fa la biologia considerava anatema, oggi non lo è più: i nostri comportamenti e le nostre esperienze modificano il nostro patrimonio genetico e sono in parte ereditati dai nostri figli e dai nostri nipoti."" -
Sulle spalle di giganti e nani. La rivoluzione incompiuta di Albert Einstein
Albert Einstein è da tempo diventato l'icona dello scienziato geniale, l'eletto in grado di porre le basi di una rivoluzione scientifica fertile e duratura. La svolta della relatività, iniziata nel 1905 e proseguita con la formulazione della teoria della relatività generale nel 1915, offre però moltissimo materiale per indagare più a fondo e in maniera meno ovvia le ragioni e le modalità di un cambiamento tanto epocale nel nostro modo di intendere il mondo, Einstein certamente poggiava ""sulle spalle dei giganti"""" che lo avevano preceduto (da Galileo a Newton), ma per Jürgen Renn la scienza non progredisce in modo lineare, per semplice e lento accumulo di nozioni; più spesso di quanto si pensi all'impresa scientifica partecipano anche molti """"nani"""", che contribuiscono in maniera decisiva a determinare le grandi scoperte. Frutto di un'indagine corale, svolta all'Istituto Max Planck di Berlino per oltre vent'anni, """"Sulle spalle di giganti e nani"""" delinea un ritratto esemplare e a tutto tondo di una teoria complessa e solida, che mette in risalto tutti i rivoli che ne costituiscono il fondamento e che ne hanno determinato il successo, permettendoci di conoscere un po' più nel dettaglio il mondo nel quale viviamo."" -
Domare l'infinito. Storia della matematica dagli inizi alla teoria del caos
"La matematica ha una storia lunga, gloriosa, ma per certi versi trascurata, e l'influsso della disciplina sullo sviluppo della cultura umana è stato immenso"""". Così lan Stewart racconta la sua impresa temeraria di raccontare in poco più di 350 pagine l'intera storia della matematica, la disciplina umana forse più pervasiva, necessaria eppure costantemente temuta. Stewart non è il primo e non sarà certo l'ultimo a cimentarsi in un compito del genere, ma dalla sua ha ormai decenni di esperienza nel campo della comunicazione della matematica e moltissimi libri che attestano la qualità della sua scrittura e la dote, davvero rara, di saper esporre in modo comprensibile concetti molto complessi. Per questo """"Domare l'infinito"""" è rapidamente diventato un classico della buona divulgazione, un libro che accompagna il lettore nei meandri del pensiero matematico, dall'invenzione stessa dei numeri, nella più remota antichità, ai più recenti sviluppi della moderna teoria del caos. Per scrivere una storia così variegata e così intimamente legata alla storia stessa dell'umanità non ci si può fermare alla superficie, lasciando intendere che solo gli addetti ai lavori possono apprezzarne davvero i contenuti. Proprio il contrario: Stewart ci vuole dimostrare che con un po' pazienza e di buona volontà chiunque può godere dell'universo che la matematica ci ha svelato." -
Inventare se stessi. Cosa succede nel cervello degli adolescenti
Il cervello dei teenager non funziona male. L’adolescenza è un periodo della vita in cui il cervello cambia profondamente: sta a noi comprenderlo, coltivarlo e onorarlo al meglio. rnrnrn«Un libro coinvolgente e interessante, scritto in modo comprensibile per un pubblico non specialistico. Abbatterà molti miti sull’adolescenza e dopo averlo letto capirete meglio i vostri figli» - The Timesrnrn «Finalmente un libro sul cervello degli adolescenti scritto da qualcuno che effettivamente fa scienza! Godibile nella lettura e innovativo» - Laurence Steinberg, autore di Adolescenti. L’età delle opportunitàrnrnLunatici, pigri, inaffidabili. Spesso gli adolescenti vengono descritti ricorrendo a luoghi comuni e con una superficialità preoccupante. Tuttavia, il comportamento scostante tipico dei teenager non è irragionevole e non ha nulla fuori dall’ordinario. Ed è così per un motivo. Correre rischi, provare imbarazzo o passare più tempo con gli amici sono tutti sintomi di una fase importante dello sviluppo cerebrale, sono i segni di un viaggio che deve essere compiuto per poter diventare adulti.rnFino a circa vent’anni fa, il lato spiacevole del comportamento adolescenziale veniva attribuito agli ormoni impazziti e ai cambiamenti che i giovani affrontano a scuola e nella vita sociale.rnOggi invece sappiamo che il loro cervello va incontro a uno sviluppo sostanziale e che questo contribuisce probabilmente all’insorgere dei comportamenti tipici dell’età adolescenziale. E dunque che cosa accade a livello neurale, dentro il cervello dei ragazzi? Nel corso dell’adolescenza irrompe un processo fondamentale chiamato pruning, «potatura» o «sfoltimento sinaptico», che rinforza certe aree e ne elimina altre; le sinapsi usate in un determinato ambiente vengono conservate, tutte le altre vengono «sfoltite», dando infine forma alla struttura definitiva del cervello adulto.rnFrutto di un lavoro di ricerca decennale e degli studi pionieristici compiuti in prima persona da Sarah-Jayne Blakemore, Inventare se stessi è la guida fondamentale per comprendere meglio i processi evolutivi del cervello adolescente. -
L'evoluzione dell'ordine. La crescita dell'informazione dagli atomi alle economie
Da sempre appannaggio delle scienze sociali, della finanza e della psicologia, secondo Cesar Hidalgo la crescita economica viene in effetti compresa meglio e più a fondo se la si guarda con gli strumenti della teoria dell'informazione, delle reti e della complessità. Per capire la crescita delle economie, e perché questa crescita avvenga solo in pochi luoghi e non ovunque, bisogna cioè innanzi tutto capire come cresce l'ordine nel mondo. Ma l'ordine sembra essere estraneo all'universo. Sappiamo che la termodinamica stabilisce che col tempo ordine e informazione tendono a scomparire: un vaso si rompe in pezzi diseguali, ma non succede mai che i cocci del vaso rotto si riassemblino spontaneamente a formare una struttura ordinata. Esistono tuttavia dei cicli termodinamici che assicurano un ordine locale, come la vita sulla Terra, ad esempio, ma anche come certe città rispetto ad altre: la Silicon Valley, Tokyo o Parigi. L'economia sembra crescere maggiormente proprio là dove persone, aziende e relazioni fanno il miglior uso possibile dell'informazione. Le economie, in pratica, vengono viste da Cesar Hidalgo come reti informatiche distribuite, fatte di connessioni tra persone, di modo che il problema dello sviluppo economico diventa il problema di rendere questi computer diffusi più efficienti e potenti. Svelando i meccanismi della crescita dell'informazione in natura e nelle società, questo libro mette in comunicazione fisica ed economia in un modo mai tentato prima. L'evoluzione dell'ordine si situa così al crocevia tra la teoria dell'informazione, la fisica, la sociologia e l'economia, adombrando una nuova teoria economica che potrebbe indicarci non solo come fare di più, ma anche come farlo meglio. -
Ora sai chi sei
Le reincarnazioni di un tassista di Pechino nel corso di mille anni si rivelano attraverso le lettere di una misteriosa anima gemella.«Un romanzo caleidoscopico...Susan Barker tesse un impressionante ritratto della Cina e dell'influenza che il suo passato ha sul presente.» - The New Yorker«Un romanzo ipnotico, un uso incredibile del linguaggio. Il talento narrativo di Susan Barker risplende in ogni pagina.» - The New York Times«Sospendete l'incredulità, lasciatevi trasportare da questo libro meraviglioso dal presente al passato e di nuovo a oggi...Susan Barker è bravissima.» - The Guardian«Un page-turner sulla reincarnazione...una lettura memorabile.» - Publishers WeeklyPechino 2008, vigilia delle Olimpiadi. Wang ha trent'anni, fa il tassista, è sposato con Yida, ha una figlia di nove anni, Echo. Dinastia Tang, 600. Radice Amara è un eunuco al servizio dell'imperatore, ha una figlia nata da un incesto che, dopo aver rifiutato un matrimonio combinato, è costretta a prostituirsi. Cos'hanno in comune due personaggi così diversi? Tutto. Wang è la reincarnazione di Radice Amara. Glielo comunica una lettera lasciata da qualcuno sul cruscotto del taxi. L'inesorabilità del potere, raccontata in questa lettera, come in tutte le altre che Wang riceve via via nello stesso modo misterioso, è al centro del romanzo: il tassista scoprirà di essere stato una concubina nell'harem di un tremendo imperatore Ming, un mozzo su una nave durante le guerre dell'oppio, una guardia rossa adolescente... -
La decrescita prima della decrescita. Precursori e compagni di strada
Gli sbandieratori del produttivismo e dello sviluppismo - anche nella versione contrabbandata per «verde» o sostenibile - vorrebbero accreditare un'immagine settaria e marginale degli obiettori di crescita: un manipolo di utopisti tardomoderni con l'ossessione recessiva di far cambiare rotta alla civiltà. Ma la logica trionfante del «cresci o muori» non può certo invocare maggior realismo, proprio quando si profila lo schianto del pianeta sotto il peso ecologicamente e socialmente funesto di iperproduzione, iperconsumo e iperscarto. Quell'insensatezza che oggi è diventata sinonimo di catastrofe viene da lontano, come chi in ogni tempo ne ha denunciato le storture che già si annunciavano mortifere. Si tratta di filosofi, poeti, economisti, romanzieri, politici, teologi, di cui Serge Latouche fa qui l'appello in quanto precursori, pionieri e compagni di strada. Tutt'altro che gracile, l'albero genealogico della decrescita vanta il fior fiore del pensiero critico e della sapienza di diversi continenti, configurando una storia delle idee alternativa. In felice promiscuità vi prendono posto cinici, epicurei e buddhisti zen, decrescenti di città e decrescenti di campagna, mistici e anarchici naturisti, oppositori dell'industrialismo agli albori e antiglobalisti attuali. Tra loro, anche qualche «infrequentabile» o inclassificabile. Da Diogene a Tagore a Orwell, da Fourier a Gandhi a Berlinguer, da Pound a Baudrillard a Terzani, si compone una schiera multiforme a cui Latouche ascrive a buon diritto la propria prospettiva di un'«abbondanza frugale, o prosperità senza crescita, in una società solidale». Con gli obiettori di crescita, Latouche parteggia per la «sobria ebbrezza della vita» invocata da Illich, e continua a metterci in guardia dall'abisso.